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Kenya Occidentale Costo del tour principale: Euro 4.500 Costo dell’estensione a Masai Mara: Euro 2.500 3 - 18 settembre 2016 estensione a Masai Mara 17 - 23 settembre 2016 Nairobi National Park, Lake Magadi, Rift Valley, Kakamega & Lago Vittoria. Estensione a Masai Mara Il Kenya è il paradiso del birdwatching. Lo so, la frase è trita e ritrita e la pubblicità di ogni Ornitour passa attraverso queste parole. Ma se dovessi scegliere un solo paese da definire come paradiso del birdwatching, sceglierei il Kenya. Esso ospita 1054 specie di uccelli, il 60% dell’intera avifauna africana, che si distribuiscono negli habitat più svariati, dalla praterie alla savana, dai laghi d’acqua dolce alle lagune salmastre, dalle foreste montane a quelle pluviali. Se si aggiunge che la bellezza dei paesaggi è mozzafiato, che l’Africa dei film, dei documentari, del suo male, sta proprio qui, nelle sconfinate savane punteggiate dai grandi baobab, se oltre ad un eccellente birdwatching è possibile godere di osservazioni naturalistiche di eccezionale valore e suggestione, se tutto questo è vero, si intuisce come il Kenya sia la meta di elezione per il birdwatcher e naturalista innamorato d’Africa. Le guide di birdwatching recitano, a proposito del Kenya: “preparatevi a vedere più uccelli di quanto pensiate”; e così deve essere se in un tour britannico in queste plaghe furono registrate, in 25 giorni, 797 specie! Questo viaggio prevede la visita di quasi tutte le aree ornitologicamente importanti delle regioni centrooccidentali del paese. Il tour inizierà con la visita al Nairobi National Park, un'area protetta a soli sette kilometri dal centro di Nairobi, un parco dove si possono fotografare giraffe e antilopi sullo sfondo dei grattacieli della capitale! Nel Nairobi National Park è possibile vedere cento specie di uccelli in poche ore e questo sarà un eccellente inizio del nostro tour. Durante la permanenza a Nairobi visiteremo anche il lago Magadi e l'area di Olorgesailie, estremamente importante per i ritrovamenti paleolitici e, ça va sans dire, per le molte specie di uccelli che frequentano la sua savana. Partiremo poi alla volta del Rift, di cui vedremo i tre laghi più famosi e ricchi di uccelli: Naivasha, Nakuru e Baringo. Naivasha e Baringo sono laghi d'acqua dolce, mentre il celeberrimo Nakuru è un lago alcalino, la cui fama è soprattutto dovuta alle centinaia di migliaia di fenicotteri che pennellano di rosa e rosso la distesa di sale del lago. Durante la permanenza nel Rift visiteremo altri parchi naturali interessanti e ricchi di uccelli: Hell's Gate National Park, Crater Lake Sanctuary e Saiwa Swamps. Ci sposteremo poi verso ovest esplorando il Kongelai Escarpment, una scarpata ricca di uccelli da dove si gode una vista eccezionale sulle pianure del Rift. Visiteremo poi la foresta di Kakamega, un autentico gioiello naturalistico, uno scrigno ricco di uccelli; Kakamega è l'unica vera foresta umida del Kenya, l'estensione più orientale del grande sistema di foreste pluviali del Congo; nella foresta vivono rari mammiferi, come l’endemico Colobo di De Brazza, si riproducono non meno di 400 specie di farfalle e, per noi più importante, 380 specie di uccelli, di cui 80 sono, in Kenya, localizzate solo a questa foresta. Prima di raggiungere il favoloso Masai Mara ci fermeremo a Kisumu, sulle sponde dell'immenso Lago Vittoria. Chi si iscriverà all'estensione al Masai Mara avrà il privilegio di esplorare uno dei più ricchi parchi dell'Africa e del mondo intero. Masai Mara, l’estensione kenyana del Serengeti in Tanzania, è una gemma naturalistica: più di 450 specie di uccelli e decine di specie di mammiferi vivono entro i suoi confini. Il periodo della nostra visita coincide con la spettacolare migrazione degli gnu, che migrano da Serengeti per entrare nel Masai Mara. Al Masai Mara passeremo la maggior parte del tempo nelle aree più occidentali, quelle più ricche di uccelli e mammiferi, pernottando al Mara Serena Lodge, uno dei lodge più esclusivi del parco, l'unico che è autorizzato ad organizzare escursioni notturne, i celebri night-drive. Passeremo l'ultimo giorno in un lodge all'estremità orientale del parco, dove avremo le migliori possibilità di vedere specie non comuni ad ovest. Ornitour propone anche un altro tour in Kenya, nelle regioni orientali: Tsavo West & East, Taita Hills, Arabuko Forest e Watamu. 1° giorno) volo Milano – Nairobi con partenza in mattinata. Arrivo a Nairobi in serata e trasferimento in hotel, dove pernotteremo tre notti. 2° giorno) visiteremo oggi il Nairobi National Park, uno splendido parco situato a soli 10 chilometri dalla capitale kenyana. Nel parco sono state registrate, in un area di soli 117 kmq, la bellezza di 515 specie di uccelli! Penseremo che sia un poco bizzarro, e in effetti lo è, ammirare una caracollante Giraffa, o una mandria di antilopi, con i grattacieli di Nairobi sullo sfondo. Dovremo ottimizzare il nostro tempo perché, come ci accadde nell'ultimo Ornitour, nei primi cento metri all'interno del parco vedemmo più di trenta specie di uccelli alla prima fermata, e di fermate dovremo farne tante! L'ambiente principale del parco è la savana di acacia, ma non mancano le aree di prateria e qualche zona umida; potremo vedere quindi una ricca e varia avifauna, di cui citiamo solo alcune specie: Struzzo comune, Cicogna sellata, Francolino di Shelley, Francolino collogiallo, Otarda pancianera, Otarda di Shelley, Tortora boschereccia macchiesmeraldo, Tortora delle palme, lo splendido Turaco di Hartlaub, Turaco panciabanca, Cucal cigliabianche, Rondone delle palme africano, Uccello topo nucablu, Gruccione minore, Gruccione pettocannella, Indicatore maggiore, Indicatore minore, Indicatore pallido, Picchio della Nubia, Allodola nucarossiccia, Allodola canora, Allodola codabianca, Rondine codafili, Rondine striata minore, Rondine montana rupicola, le graziosissime Unghialunga di Pangani, Unghialunga golarosa e Unghialunga golagialla (uccelli affini alle pispole), Pigliamosche chiaro, Pigliamosche nero meridionale, Pigliamosche grigio africano, Cannaiola minore, Cincia golarossa, Bufaga beccogiallo, Bufaga beccorosso, ben nove specie di cisticole (la nostra guida ci aiuti!), Vedova di Jackson, Occhialino pettobianco. Le aree intorno all'Hippo Pool possono essere esplorate a piedi e, nelle anse del fiume, potremmo avere la fortuna di vedere lo Svassorallo africano, una specie acquatica che, come dice il nome, è un incrocio tra un rallo e uno svasso; è una delle specie africane più ambite, ma le sue abitudini riservatissime rendono l'incontro molto poco probabile. Altre specie acquatiche che vedremo invece con (quasi) certezza sono: Cormorano africano, Aninga africana, Airone bianco maggiore, Sgarza ciuffetto, Sgarza del Madagascar, Airone testanera, Airone cenerino, Spatola africana, Dendrocigna facciabianca, Anatra dal pettine, Alzavola beccorosso, Nel parco è stata scoperta una specie non ancora definitivamente descritta, la Pispola di Nairobi. Il cielo è sempre ricco di voli e quelli dei rapaci saranno i più ricercati: Nibbio bianco, Avvoltoio orecchiuto, Biancone pettonero e la possente Aquila marziale sono tutti relativamente comuni nel Nairobi National Park. Forse riusciremo anche a vedere il Segretario, anch'esso un rapace, ma talmente peculiare da assomigliare più, nel portamento, ad una cicogna: di solito lo si vede camminare impettito nella svana, a caccia dei serpenti (è chiamato anche Serpentario) di cui si nutre. Potremo vedere anche numerose specie di mammiferi, come il Bufalo cafro, la Zebra di Burchell, la Giraffa (la peculiare sottospecie "masai"), il Cercopiteco, il Rinoceronte bianco, il Rinoceronte nero e diverse specie di antilopi. 3° giorno) esploreremo oggi le aree aride a sud di Nairobi, spingendoci lungo la valle del Rift fino al lago Magadi, un bacino alcalino della Rift Valley; situato in una delle zone più calde e aride del Kenia, è circondato da colline vulcaniche che riversano grandi quantità di carbonato di sodio nelle sue acque, che, non avendo emissari ed essendo soggette a una grande evaporazione, si trasformano a volte in una sterminata crosta salata. Queste condizioni fanno sì che siano pochi gli uccelli che vivono in esso, soprattutto grandi concentrazioni di Fenicotteri maggiori e minori, ma non mancano i limicoli: il Lago Magadi è l'area in Kenya dove ci sono le migliori possibilità di incontrare il graziosissimo Corriere bandacastana. Dopo aver controllato con attenzione le sponde del lago, ci concentreremo sulla savana circostante, perché nella sua rada vegetazione vivono uccelli estremamente interessanti. Tra di essi ricordiamo: Gru coronata grigia, Otarda panciabianca, Otarda di Hartlaub, Grandule golagialla, Fiscal codalunga, Allodola codacorta, Pigliamosche nero meridionale, Crombec faciarossa, Garrulo nero settentrionale. Anche qui molti rapaci veleggiano in cielo: Aquila rapace, Falco giocoliere, Aquila urlatrice, Biancone bruno, Avvoltoio dorsobianco, Avvoltoio orecchiuto, Nibbio bruno. Sulla via del ritorno ci fermeremo a Olorgesailie, un'area molto suggestiva, sia per la sua avifauna che per l'interesse storico. Olorgesailie è infatti una formazione geologica contenente un gruppo di siti archeologici del Paleolitico inferiore, famosi per il ritrovamento di numerose amigdale acheuleane e di resti di macellazione di animali. Nella savana intorno al sito vedremo numerose specie tipiche degli ambienti aridi: Francolino crestato, Bucero di Von der Decken, Barbettino fronterossa, Barbetto fianchimacchiati, Barbetto golanera, Golatagliata, Cordon blu capoblu, Crombec settentrionale, Fiscal delle Taita, Apalis pettogiallo, Camarottera grigia, Nettarinia dorsoviola orientale, Nettarinia magnifica, Nettarinia pettoscarlatto, Cisticola minuscola, Silvia fasciata, Canarino panciabianca, Estrilda groppacremisi, Allodola passerina di Fischer, Tessitore sociale capogrigio, Beccodargento testagrigia, Vedova codapaglia. 4° giorno) inizieremo oggi l'esplorazione della valle del Rift Valley, raggiungendo il lago Naivasha, dove pernetteremo due notti all'Elsamere Centre. Lungo il percorso ci fermeremo alla Gatamaiyu Forest e ai Manguo Swamps. La foresta di Gatamayu è una foresta montana che ospita molte spettacolari specie di questo habitat; vedremo piccole e deliziose apalis (sorta di silvie di foresta con la coda lunga): Apalis golacastana, Apalis grigio, Apalis bandanera; vedremo l'Oriolo montano, entrambi i meravigliosi trogoni africani, il Trogone narina e il Trogone codabarrata; vedremo la Poiana montana, l'Averla di macchia frontenera, il Barbettino groppagialla, il Barbettino dai mustacchi, il Rondone murino, il Crombec cigliabianche, il Garrulo montano d'Abissinia, il Bulverde di Cabanis, il Bulverde montano, lo spettacolare Pettirosso stellato, il Pigliamosche fosco africano, il Frattarolo cannella, il Luì bruno, la Cisticola di Hunter, il Puffino dorsonero, l'Averla cuculo grigia, la Nettarinia duecollari settentrionale, il Tessitore dagli occhiali, il Tessitore capobruno, la Nigrita testagrigia, l'Estrilda panciapianca. Alle paludi di Manguo il birdwatching sarà un po’ più facile che nella foresta; sulle acque calme e sulle rive della palude vedremo, tra le altre specie: Tuffetto comune, Germano beccogiallo, Gobbo maccoa, Folaga cornuta, Cavaliere d'Italia, Pavoncella fabbro, Corriere trebande, Piro piro culbianco, Piro piro piccolo, Pantana eurasiatica. Effettueremo una piccola deviazione per visitare l'altopiano di Kinangop, patri adi uno dei sei endemismi del Kenya, l'Unghialunga di Sharpe. In serata arriveremo al nostro lodge, splendidamente posizionato sulle rive del lago; pernotteremo qui due notti. 5° giorno) il Naivasha è uno dei due laghi d'acqua dolce del Rift kenyano (l'altro è il lago Baringo); dominato dai vulcani spenti Longonot, Eburru e Ol Karia, bordato da estensioni di papiro e circondato da una splendida savana, il lago Naivasha offre superbe opportunità di birdwatching. Potremo vedere decine di specie nuove per la nostra check-list; naturalmente la parte del leone è appannaggio delle specie acquatiche, tra cui citiamo: Pellicano bianco, Airone rosso, Garzetta nera, Gru pavonina, Airone golia, Umbretta, Ibis sacro africano, Fenicottero maggiore, Fenicottero minore, Alzavola del Capo, Fistione australe, Jacana africana, Beccaccino africano, Avocetta comune, Pavoncella ditalunghe, Piro piro boschereccio, Gambecchio nano, Corriere piccolo, Corriere grosso. Nella savana intorno al lago vedremo altre decine di specie, tra cui: Martin pescatore monaco, Garrulo bianconero di Sharpe, Garrulo capogrigio, Garrulo sagittato, la spettacolare Nettarinia alidorate, Storno superbo, Storno alirosse, Eminia, Vedova alibianche, Tessitore testarossa. Visiteremo anche Hell's Gate National Park e il Crater Lake Sanctuary, dove potremo vedere nuove specie, come ad esempio: Piccione marezzato, Tortora occhirossi, Succiacapre montano, Rondone del Nyanza, Rondone maculato, Gruccione frontebianca, Codirossone minore, Sassicolo di rupe imitatore. Anche qui, sulla savana volano molti rapaci, come il Capovaccaio, l'Avvoltoio dorsobianco, il Grifone di Rüppell, l'Aquilastore africano, la Poiana augure, la magnifica Aquila di Verreaux, la bizzarra e ciuffuta Aquila crestalunga. 6° giorno) ci trasferiremo di prima mattina al lago Nakuru, un lago alcalino che è famoso per le migliaia di Fenicotteri maggiori e minori che vi nidificano (a volte è possibile vederne più di centomila, in branchi che pennellano la superficie del lago di rosa e rosso). La regione di Nakuru è un mosaico di habitat e, oltre al lago stesso, ci sono savana di acacia, praterie, fiumi e paludi; a Nakuru sono state registrate 400 specie di uccelli e non sarà difficile vederne più di cento in un solo giorno. Tra le specie che vedremo ricordiamo: Francolino di Hildebrandt, Sterna zampenere, Mignattino piombato, Tortora tamburina, l’impressionante Bucorvo meridionale, Rondone di Horus, Rondone africano, Torcicollo collorossiccio, Barbetto fronterossa, Cisticola lamentosa, Cisticola raganella, Ghiandaia marina pettolilla, Storno splendente di Rüppell, Cossifa di Rüppell, Fiscal comune, Fiscal dorsogrigio, Bubu tropicale, Averla cuculo nera, Cordon blu guancerosse, Tessitore testarossa. Il parco del lago Nakuru è anche ricco di mammiferi e non sarà difficile vedere Antilopi d'acqua, Eland, Ippopotami e Iene macchiate; ci vorrà un po’ più di fortuna per incontrare il Leone e il Leopardo. Pernotteremo al Sarova Lion Hill Lodge. 7° giorno) ci trasferiremo al il lago Baringo, dove pernotteremo due notti. Il percorso si snoda lungo i bordi delle Aberdare Mountains; ci fermeremo alle cascate Nyahururu e nelle praterie di Molo, dove ci saranno buone probabilità di vedere specie localizzate come lo Storno beccosottile e lo Storno alicastane, e un'altra specie endemica, la Cisticola delle Aberdare. Potremo vedere anche altre specie interessanti, come la Cisticola schioccante, la Cisticola di Levaillant e la Cisticola di Hunter (il Kenya è una fantastica palestra per imparare a distinguere le varie specie di cisticole, spesso, comunque, impossibili da identificare in base al solo piumaggio). Arriveremo in serata al lago Baringo, dove pernotteremo al Lake Baringo Country Club. 8° giorno) il clima arido e l’ambiente intorno al lago Baringo, costituito da acacie e pareti rocciose, spiegano la presenza di una ricca avifauna. Le specie di uccelli registrate in questa regione assommano a più di 400. Le specialità locali, quelle che cercheremo con più impegno e attenzione, sono: Bucero di Jackson, Bucero di Hemprich, Barbetto golanera, Batis pigmeo, Storno crestariccia, Codinero codabruna, Prinia pallida, Apalis facciarossa e Tessitore mascherato settentrionale. Non mancheranno specie più spettacolari come il Nibbio dei pipistrelli (una specie di rapace non facile da vedersi in nessuna regione dell’Africa), il Beccaccino dorato maggiore, il Gheppio grigio, l'Astore gabar, l'Occhione acquaiolo, la Pavoncella testanera, l'Assiolo facciabianca settentrionale, il Gufo reale di Verreaux, il Corrione doppiabanda, il Succiacapre codasottile, il Martin pescatore pigmeo africano, il Martin pescatore malachite, la Ghiandaia caporossiccio, il Gruccione golabianca, il Barbetto giallorosso, l'Averla groppabianca settentrionale, il Tordo delle palme macchiato, la Passera castana, il Vescovo capogiallo, il Vescovo arancio, il Tessitore testanera, il Tessitore minore, il Tessitore dorsodorato, la Pitilia aliverdi. I giardini del lodge sono pieni di uccelli, ma chi non vorrà usare la macchina fotografica per immortalare il Gufo reale grigiastro (residente negli alberi del giardino!) o le diverse specie di nettarinie (Nettarinia magnifica, di Hunter, dorsoviola del Kenya) o le altre decine di specie che li frequentano, potrà fare un bagno nella piscina dell’hotel o semplicemente rilassarsi nei bellissimi bungalows. 9° giorno) effettueremo di prima mattina una gita in battello sul lago Baringo, durante la quale potremo vedere nuove specie di uccelli acquatici, come l'Airone dorsoverde, la Cicogna beccogiallo, l'Anatra dorsobianco, l'Oca egiziana, il Mignattino alibianche, la Pavoncella del Senegal, la Pavoncella armata, il Corriere di Kittlitz. Nel pomeriggio raggiungeremo il parco delle Saiwa Swamps, che, con i suoi 2 kmq, è il più piccolo parco nazionale del Kenya. Le strutture del parco sono ottime e dalle passerelle potremo vedere da vicino decine di specie di uccelli, come il Pigliamosche del paradiso africano, l'Occhiocarniccio golabruna, il Barbetto dentato, il Picchio macchiefini, la Rondine dell'Angola, il Puffino settentrionale (i puffini, traduzione non molto felice del termine inglese puffback - dorso a puff sono uccelletti dal bizzarro display nuziale: il maschio fa letteralmente esplodere le piume soffici del dorso a formare un vero e proprio cuscino piumato), il Tessitore becconero, il Tessitore capobruno, l'Estrilda capinera, la Munia bianconera. Pernotteremo due notti al Sirikwa Cottages. 10° giorno) dedicheremo tutta la giornata odierna ad un'escursione al Kongelai Escarpment, un'area arida situata a circa 50 km a nord di Kitale. Le specialità locali sono molte e ci aspettiamo di vedere, tra le altre specie: Astore cantante scuro, Biancone bruno, Pappagallo di Meyer, Turaco crestabianca, Turaco grigio orientale, Averla beccogiallo, Tessitore passerino capocastano, Bulbruno settentrionale, Zigolo pettodorato, Averla piumata bianca, Storno splendente guanceblu minore, Beccasemi di Reichard, Vedova di palude, Vescovo alinere. La vista dalla scarpata sulle piane che si estendono ad est, nella valle del Rift, è estremamente suggestiva. 11°/13° giorno) ci trasferiremo oggi alla foresta di Kakamega, arrivando in tempo per una iniziale esplorazione di questo eccezionale parco. Kakamega è l'unica vera foresta umida del Kenya, l'estensione più orientale del grande sistema di foreste pluviali del Congo. Pernotteremo tre notti al Rondo Retreat. Kakamega è situata nel cuore di una vasta area agricola, costituita da campi coltivati, e rappresenta un meraviglioso esempio di cosa dovevano essere un tempo le praterie africane. Kakamega è uno splendido fazzoletto di foresta tropicale in cui allignano rari mammiferi, come l’endemico Colobo di De Brazza, la Volpe volante testamartello e numerose specie di scoiattoli volanti; in cui si riproducono non meno di 400 specie di farfalle e, per noi più importante, 380 specie di uccelli, di cui 80 sono, in Kenya, localizzate solo a questa foresta. Alcune di esse sono assolutamente spettacolari; l’incontro con l’impressionante Bucero cascobianconero o il superbo Turaco blu maggiore ci ricompenserà degli sforzi fatti per localizzare gli uccelli nella foresta, ambiente dove il birdwatching è sempre difficile. La nostra guida locale ha un'esperienza trentennale della foresta e, nel nostro precedente Ornitour, ci ha strabiliato imitando alla perfezione il canto di almeno venti specie di uccelli! Tra le molte attività che faremo nella foresta, ci sarà quella di appostarci su un tratto di palude per vedere il Codapiuma macchiebianche, un piccolissimo rallo perennemente infrattato nell'erba, molto vocale, ma molto, molto restio ad uscire allo scoperto. Molte specie della foresta sono riccamente colorate e ciò appare strano quando per sfuggire ai predatori sarebbe meglio avere un piumaggio sobrio e monocolore; così ci godremo uccelli magnifici come il Gruccione testablu, il Gruccione golabianca, il Gruccione pettocannella, il Barbetto beccogiallo, il Barbetto macchiegialle, l'Upupa boschereccia testabianca, il Turaco blu maggiore, il Cuculo smeraldino africano, il Malcoa africano (un altro cuculo), il Turaco becconero, il Trogone codabarrata, l'Occhiocarniccio castano, l'Occhiocarniccio di Jameson (la brutta traduzione di questo gruppo di uccelli, in inglese wattle eye, è legata alla presenza di una caruncola carnosa al di sopra dell'occhio), la Rondine serrata testabianca, la Cossifa spalleblu. Naturalmente non mancano gli uccelli più difficili da identificare, sia perchè hanno davvero un piumaggio scialbo, sia per la loro elusività; tipico esempio di questa congrega sono i bulverde, bulbul di foresta; solo a Kakamega, in tutto il Kenya, potremo vedere: Bulverde di Shelley, Bulverde gioioso, Bulbul oliva di Toro, Bulverde di Cabanis, Bulverde di Ansorge, Bulverde beccosottile. Altre specialità "insignificanti" (ma solo dal punto di vista estetico, che invece sono molto rare e ambite) sono: Camarottera verdeoliva, Apalis golacamoscio, Ilia, Akalat equatoriale, Illadopsis pettogrigio (gli illadopsis, sei specie in Kenya, sono una sorta di garruli terricoli, molto difficili da localizzare sul pavimento della foresta dove camminano silenziosi o, molto più spesso se ne stanno immobili), Indicatore beccogrosso, Indicatore di Cassin. Incontreremo spesso piccole truppe di Faraone crestate che attraversano i sentieri nella foresta e, anche se nel folto della vegetazione è difficile incontrare rapaci, avremo buone chance di vedere due specie carismatiche come il Biancone fasciato e l'Astore nero. Altre specie di Kakamega sono: Cuculo nero, Beccolargo africano, Cossifa aligrigie, Cossifa caponiveo, Pigliamosche averla africano, Pigliamosche blu africano, Pigliamosche del paradiso testanera, Averla cuculo golaviola, Averla cuculo di Petit, Storno di Stuhlman, Prinia mentobianco, Prinia faccianera, Eremomela di Turner, Nettarinia verde, Averla di Mackinnon, Averla di macchia di Luhder, Averla di macchia di Bocage, Tessitore di foresta, Tessitore nero di Vieillot, Tessitore collonero, Malimbe testatossa, Beccazzurro testarossa. I mammiferi non sono molti a Kakamega, ma forse incontreremo qualche scimmia, come il già citato Colobo di De Brazza, il Cercopiteco dal diadema, la splendida Guereza orientale e il Cercopiteco codarossa, lo Scoiattolo gigante di foresta e forse qualche roditore. Bizzarri camaleonti e splendide farfalle completano la straordinaria wilderness della foresta. 14° giorno) ci trasferiremo oggi, dopo un'ulteriore escursione nei giardini del nostro lodge di Kakamega, a Kisumu, una cittadina situata sulle rive del Lago Vittoria. Prima di dirigersi verso est, alla volta del lago, effettueremo un'escursione fino ad un'area fluviale dove vedremo la graziosa Pernice di mare di roccia, che spesso sosta sulle pietre emergenti dalle acque del fiume. Ci fermeremo anche alle Busia Grasslands dove cercheremo alcune specie estremamente localizzate in Kenya: il Cucal del Senegal, il Turaco crestabianca, l'Amafoglie golagialla, la Nettarinia ramata e l'Amaranto pettobarrato, Raggiungeremo in serata Kisumu, dove pernotteremo al Kisumu Sunset Hotel. 15° giorno) ritorno a Nairobi, dove avremo a disposizione tre camere d'albergo per un paio d'ore, per rinfrescarci prima di raggiungere l'aeroporto. Farewell dinner e imbarco sul volo serale per Milano. 16° giorno) arrivo a Milano Malpensa. Estensione a Masai Mara 15° giorno) raggiungeremo oggi il celebre e spettacolare Masai Mara, ma prima spenderemo la mattinata sulle sponde del Lago Vittoria, il secondo lago d'acqua dolce più vasto del mondo. Nei papiri che bordano il lago a Dunga Beach, un vecchio villaggio di pescatori, cercheremo le specie tipiche di quest'area e questo ambiente: Shikra, Becco a forbice africano, Martin pescatore bianconero, Barbetto becconero, Gonolek dei papiri, Gonolek testanera, Tordo africano, Pigliamosche di palude, Cannaiola maggiore, Frattarolo alibianche, tessitore beccosottile, Tessitore golabruna settentrionale, Tessitore dorsodorato di Jackson, Vescovo rosso meridionale. 16°/20° giorno) Masai Mara, l’estensione kenyana del Serengeti in Tanzania, è una gemma naturalistica: più di 450 specie di uccelli e decine di specie di mammiferi vivono entro i suoi confini. Il periodo della nostra visita coincide con la spettacolare migrazione degli gnu, che, in numeri di centinaia di migliaia, migrano da Serengeti per entrare nel Masai Mara. Tutti noi abbiamo visto i documentari dell'attraversamento del Mara da parte degli Gnu che si gettano nell'acqua, forzati dall'istinto e incuranti dei pericoli, in forma di correnti e coccodrilli: uno spettacolo di vita e morte che, dagli schermi del televisore alla realtà della natura, acquista una potenza mille volte maggiore. Entreremo nel parco dal suo confine settentrionale e pernotteremo quattro notti al Mara Serena Lodge, un lussuoso campo che è uno dei pochi con il permesso di organizzare e condurre night-drive, le escursioni notturne nella savana. La riserva del Masai Mara è confinante, come già accennato, con il Parco del Serengeti in Tanzania, con il quale forma un unico ecosistema. Il nome della riserva deriva dal nome del popolo Masai (che abita varie zone nella pianura di Serengeti) e del fiume Mara. La superficie del Masai Mara è di 320 km² e il suo habitat più rappresentato è quello della prateria africana o savana, punteggiata dalle tipiche acacie nella zona sudorientale. La maggior parte della fauna è concentrata sul bordo occidentale, dove la pianura paludosa è ricca d'acqua e meno frequentata dai turisti, e noi proprio lì trascorreremo quattro dei sei giorni del nostro tempo nella riserva. Oltre alla savana erbosa, non mancano nella riserva eccellenti boschi di acacia, resti di foresta a galleria lungo il fiume Mara e alcune paludi, che visiteremo più di una volta, alla ricerca delle tre specie superlocalizzate che vivono in questo ambiente: la Sgarza panciacastana, il Turaco di Schalow e il Barbetto degli Usambiro. La lista degli uccelli del Masai Mara è sterminata e potremmo assistere a spettacoli incredibili, come il banchetto di sei specie diverse di avvoltoi (Capovaccaio, Avvoltoio dal cappuccio, Avvoltoio orecchiuto, Avvoltoio dorsobianco, Avvoltoio testabianca, Grifone di Rüppell), a cui spesso si aggiungono sciacalli e iene. Vedremo molte altre specie di rapaci, come il Falco giocoliere, l’Aquila marziale, l’Aquila rapace, il Biancone bruno, il Segretario, la Poiana augure, l’Astore cantante pallido. Esploreremo la foresta lungo il Mara alla ricerca di due eccezionali suoi ospiti, il Gufo pescatore di Pel e lo Svassorallo africano. Il nostro lodge è situato in prossimità dell'Olololoo Escarpments, una scarpata circondata da foreste, paludi, fiumi e praterie. Tra le specie che potremo vedere in quest'area ricordiamo la Cicogna lanosa, la Pavoncella dai bargigli, il Trogone narina, il meraviglioso Turaco di Ross, la Rondine rossiccia, il Corvo imperiale collobianco, il Pendolino murino, la Camarottera del miombo, l'Uccello d'argento (un pigliamosche), il Calandro beccolungo, la Pispola dorsopiano, l'Unghialunga golarosa, la Cisticola gracidante, la Cisticola di roccia, la Monachella pileata, lo Storno di Hildebrandt, il Canarino frontegialla, la Vedova codaventaglio. Altre specie presenti nella riserva sono: lo Struzzo, l’Otarda kori, l’Otarda panciabianca, l’Otarda pancianera, il Corrione di Temminck, l’Allocco africano, il Martin pescatore boschereccio, il Barbetto testabianca, il Picchio codadorata, la Bufaga beccogiallo, la Nettarinia del Mariqua. Il target di questo Ornitour sono gli uccelli, naturalmente, ma sarà impossibile, anche per i birder più fanatici, non rimanere incantati di fronte alla summenzionata migrazione di gnu e zebre, di non emozionarsi quando la jeep attraverserà, letteralmente, mandrie sterminate di Zebre di Burchell. E naturalmente ammirare i carnivori del parco; Masai Mara ospita infatti i Big Five: la locuzione Big Five (i grossi cinque) fu coniata dai primi cacciatori del Sudafrica e si riferiva alle cinque prede più difficili da cacciare a piedi: Elefante, Bufalo, Leone, Leopardo e Rinoceronte. Oltre a Leone e Leopardo, il Masai Mara ospita altri carnivori, più piccoli, ma forse più affascinanti, come il Ghepardo, il Servalo, il Licaone e l'Otocione. Tra le altre specie ricordiamo l’Impala, il Dik dik di Kirk, la Iena macchiata, il Topi, la Giraffa, la Gazzella di Grant, lo Sciacallo dalla gualdrappa, l'Elefante africano. Uno dei momenti più emozionanti del tour sarà l'escursione notturna che organizza il nostro lodge, uno dei pochissimi autorizzati a tale genere di visite; l'organizzazione ci fornirà di shukas, le pesanti coperte masai che ci aiuteranno a sopportare il freddo della notte (i veicoli utilizzati sono scoperti) e di visori notturni; la nostra guida sarà inoltre dotata di una potente torcia con cui spazzerà la savana alla ricerca di "eyeshine", lo scintillio degli occhi nella notte che sono il primo segno che là fuori c'è qualcosa. Oltre ai carnivori più classici, leoni, leopardi, iene & Co., potremo vedere animali ancora più rari, come l'Oritteropo e la Lepre saltatrice. E non mancheranno gli uccelli, naturalmente: Gufo reale di Verreaux, Allocco africano, Gufo reale grigiastro, Succiacapre codasottile. Il penultimo giorno attraverseremo tutto il parco in direzione est e pernotteremo in un lodge sul confine orientale del parco, avendo così occasione di vedere alcune specie più tipiche delle sue regioni orientali. 21° giorno) abbandoneremo il Masai Mara per fare ritorno a Nairobi. Sulla via del ritorno esploreremo ancora le aree orientali del parco, nella speranza di incontrare qualche nuova specie per la nostra check-list. Con fortuna potremmo incontrare il Gheppio maggiore, il Turaco faccianuda, il Picchio dorsoverde, il raro Storno gazza, la Cisticola di Tabora, il Sassicolo fuligginoso, la Vedova spallegialle, il Tessitore di Speke. Arriveremo in serata a Nairobi, dove avremo a disposizione tre camere d'albergo per un paio d'ore, per rinfrescarci prima di raggiungere l'aeroporto. Farewell dinner e imbarco sul volo per Milano. 22° giorno) arrivo a Milano Malpensa e fine del viaggio.