John H. Watson - Sherlock Holmes contro Dracula - Cut-Up

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John H. Watson - Sherlock Holmes contro Dracula - Cut-Up
Cut-Up
John H. Watson - Sherlock Holmes contro Dracula
Inviato da Susanna Raule
venerdì 16 maggio 2008
a cura di Loren D. Estelman,
tit. or. Sherlock Holmes versus Dracula, Gargoyle Books, 256 pp, euro 13,00
Nell'ultimo periodo un genere mai esausto, ovvero quello degli apocrifi holmesiani, sta mostrando ulteriori segnali di
crescita. Se l'interessante The Italian Secretary di Caleb Carr (quello de L'alienista, per intenderci) in Italia non ha ancora
visto la luce, altri titoli stanno spuntando timidamente sugli scaffali delle nostre librerie. Alacran ha il merito di aver
pubblicato forse il meno riuscito degli apocrifi di Hardwick, La vendetta del mastino dei Baskerville, e di accingersi a
ripubblicare l'ormai introvabile, e delizioso, Vita privata di Sherlock Holmes, eccellente novelization dell'omonimo film di
Billy Wilder. Delos Books ha appena pubblicato il primo numero di una collana, Odissey Mystery, che avrà molto di
holmesiano al suo interno, a cominciare proprio dal romanzo iniziale, Sherlock Holmes e lo squartatore di Chilford, di
Roger Jaynes.
Inutile nominare le avventure un po' sentimentali raccontante da Laurie King nel ciclo di romanzi holmesiani editi in Italia
dalla Neri Pozza.
Insomma, mai come in questo periodo il Grande Detective gode di ottima salute sugli scaffali delle librerie italiane.
Un'ulteriore conferma di ciò, se mai ce ne fosse bisogno, è la pubblicazione in pompa magna, da parte di Gargoyle, di un
apocrifo di primaria importanza: Sherlock Holmes contro Dracula.
Il titolo, ne conviene anche il curatore, Estelman, non è proprio bellissimo. Fa pensare quasi inevitabilmente a casi
cinematografici non esattamente seri, come Alien vs Predator o Fracchia contro Dracula (sempre lui, poveretto). Il
sottotitolo, L'avventura del Conte sanguinario, in effetti sarebbe stato forse più appropriato. E d'altronde è difficile negare
che Alien vs Predator o Fracchia contro Dracula non hanno certo avuto carenza di spettatori, motivazioni che stanno sia
alla base del titolo americano che di quello italiano.
Aggiungerò che alla Fiera del Libro di Torino, dove il romanzo ha esaurito la prima tiratura, per farsi una fotografia accanto
alle sagome 1:1 di Holmes e di Dracula c'era la fila. Segno che forse la sottoscritta dovrebbe evitare di storcere il naso e
rallegrarsi dell'ennesima prova della popolarità dei Nostri.
Ma parliamo di ciò che avviene sotto alla copertina.
Pare che nel mondo un numero considerevole di individui, probabilmente con qualche rotella fuori posto, passi il suo
tempo alla ricerca di memorabilia holmesiane. Sport non del tutto privo di senso, a quanto sembra, considerato l'alto
numero di resoconti mai pubblicati che Holmes e Watson avevano l'abitudine di lasciarsi alle spalle, solitamente mal
nascosti in vecchi bauli ammuffiti, tasche di vestaglie, cassette bancarie, soffitte polverose o anche in bella vista qua e là,
pronti per essere "riscoperti" e diffusi.
Inciampare in uno di questi reperti, a meno di non volerlo evitare a tutti i costi, è chiaramente difficile, vista la copiosità e
l'accessibilità degli stessi.
Sherlock Holmes contro Dracula inizia proprio così: Estelman ci informa di essersi imbattuto in uno di questi mai-troppocelati manoscritti e si limita a riportarne il contenuto.
Nel 1890, mentre Holmes è quanto mai impegnato in numerosi casi e Watson trascura come sempre la professione
medica e la moglie per seguirlo nelle sue avventure, approda sulle coste dell'Inghilterra una nave deserta: il Demeter.
L'unico membro dell'equipaggio ancora a bordo, ancorché morto da un paio di giorni, è il capitano. Si è legato al timone
per mantenere la rotta, e stringe tra le dita un crocifisso. Gli uomini che hanno assistito all'arrivo del veliero, durante una
terribile tempesta, credono di aver visto un enorme cane nero saltare a terra e scomparire nella nebbia.
Vi ricorda qualcosa?
Sì, in effetti l'ingresso in porto del Demeter, con il capitano legato al timone, è una delle sequenze più suggestive del
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Dracula di Bram Stoker.
Ma, il punto è questo: e se a indagare sulla strana scomparsa dell'equipaggio fosse stato chiamato Sherlock Holmes in
persona?
Le vicende, da quel punto in poi, scorrono parallele a quelle del romanzo di Stoker, con Holmes e Watson che
investigano sul conte transilvano, spesso in aperto conflitto con Van Helsing e la sua banda, che poi daranno alle
stampe una cronaca faziosa dell'accaduto, epurata dalla scomoda e brillante presenza dell'investigatore.
Sherlock Holmes contro Dracula, in questo, è molto più un apocrifo holmesiano che un apocrifo vampirico.
Non bisogna dimenticare che anche Dracula, lui pure personaggio molto amato dai lettori di tutto il modo, ha avuto nel
corso dell'ultimo secolo un numero imponente di rivisitazioni, dai diari della sua famiglia, di Jeanne Kalogridis, allo
scadente Il discepolo di Elisabeth Kostova, tanto per limitarci ai più recenti.
Estelman non sembra interessato a costruire un romanzo delle atmosfere gotiche, tanto quanto a rispettare il canone di
Conan Doyle e l'ambientazione storica.
L'incontro di Holmes con il principe transilvano poteva forse essere l'occasione di far luce sugli aspetti più oscuri e
morbosi del Grande Detective, ma Estelman ha deciso di non cogliere quest'opportunità e probabilmente è stato meglio
così.
Sherlock Holmes contro Dracula si configura, quindi, come un apocrifo ben scritto e un ottimo libro di intrattenimento,
rigoroso e appassionante nello stesso tempo.
La prospettiva dalla quale Estelman decide di descriverci Dracula, non priva di una certa compassione, è quella di
Watson (e quindi quella di una persona con la testa sulle spalle), estremamente sobria visto l'argomento in questione, e
decisamente uno dei punti di forza del romanzo.
Meno compassionevole è il giudizio su Van Helsing e i suoi sodali (Mina Harker esclusa), che qui vengono mostrati come
un gruppo di uomini terrorizzati guidati da un inflessibile ed egocentrico cacciatore, acuto, energico, ma privo di quella
comprensione tutta particolare che è appannaggio solo della mente razionale di Holmes.
Non rimane che segnalare che, dello stesso autore, è in via di traduzione l'incontro di Sherlock Holmes con il dottor
Jeckyll, che vedrà la luce presumibilmente l'anno prossimo.
Ulteriori informazioni su: www.sherlockholmescontrodracula.it
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