Quale chiave di lettura per la storia del design?

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Quale chiave di lettura per la storia del design?
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Quale chiave di lettura per la storia del design?
La Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro vanta oltre 2300 progetti, di dimensioni e
caratteristiche disomogene (oggetti reali, progetti digitali, premi alla carriera, alle aziende,..).
Un valore culturale altissimo, destinato ad aumentare nel tempo.
Questo museo, che ha l’obbiettivo di diventare un centro propulsivo del design, deve avere la
capacità di offrire al visitatore l’intero valore culturale a disposizione.
E’ necessario progettare un “dispositivo” efficiente e flessibile, tecnologico.
Quale chiave di lettura è possibile e opportuno scegliere per esporre il “Compasso d’oro”?
Il museo è un servizio culturale che ognuno di noi ha il diritto di vivere per il proprio interesse
e piacere.
E’ un momento di cultura personale.
Perchè privilegiare una versione univoca e parziale della storia del design?
Da queste domande nasce il nostro progetto di Smart Design Museum:
un museo 2.0, interattivo e mutevole, che ha lo scopo di offrire, attraverso la personale esperienza,
la possibilità di indagare nella storia del design, secondo molteplici punti di vista. Ogni visitatore
fruirà lo spazio, osserverà, testerà e, attraverso l’uso della tecnologia digitale, potrà scegliere chiavi
di lettura, approfondimenti, materiali iconografici, fotografici, disegni di proprio interesse sulla
storia del design.
Potrà sostare per un pò, appuntare le sue infomazioni, crearsi il suo percorso personale.
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE
Il museo si sviluppa su due livelli distinti:
A) la parte reale e”definita” (al piano terra),
B) la parte virtuale e “infinita” (al primo piano).
Dall’ingresso, situato sul lato nord-est, si accede alla prima area destinata all’accoglienza.
Proseguendo verso la “sala del reale”, il visitatore sarò introdotto nello spazio espositivo e nel suo
“meccanismo di funzionamento”: avrà la possibilità di conoscere la storia del Premio Compasso
d’Oro e le “regole di fruizione ed uso” (istruzioni) dello SDM.
A)
La “sala del reale” è costituita da una pedana (predisposta per accogliere gli impianti) sulla quale
gli oggetti sono organizzati tramite una griglia triangolare di punti di passo 60cm
La scelta e la disposizione sarà determinata dal curatore e, grazie anche all’ausilio di un software,
potrà agevolmente essere cambiata secondo ritmi temporali prescelti.
Ad ogni punto della griglia corrisponde un foro nel quale è possibile inserire degli espositori su cui
appoggiare o appendere i prodotti di dimensioni contenute. Quelli più grandi saranno posizionati
direttamente sopra la pedana.
Intorno ad essi sarà possibile fruire liberamente lo spazio.
La stessa pedana potrà essere all’occorrenza liberata per ospitare conferenze o cerimonie / eventi.
B)
Due rampe di scale speculari situate in corrispondenza dei lati corti dell’edificio, consentono
l’accesso al piano superiore.
La parte virtuale è collocata su un soppalco perimetrale che si sviluppa intorno alla pedana
sottostante, consentendo al visitatore di osservare dall’alto tutta l’esposizione del piano terra.
Essa è caratterizzata principalmente da due sistemi:
1. Una griglia sospesa di illuminazione
Essa è costituita da cavi leggeri a cui sono agganciati, per ogni punto corrispondente alla griglia
sottostante posizionata sulla pedana, corpi illuminanti rivolti sia verso il basso che verso l’alto.
Questo sistema svolge una duplice funzione:
a) illuminare gli oggetti in esposizione al piano terra (con la possibilità di regolare l’intensità della
luce a seconda della distanza)
b)costruire una griglia di luci sospesa (che illuminano verso l’alto, con minore intensità) che
riproducono letture diagrammatiche degli oggetti in esposizione, legate a parole chiave proiettate
sui parapetti del soppalco.
2. Un sistema di schermi touch screen
Lungo le pareti del lato sud del ballatoio sono posizionati dei grandi schermi touch screen
“collettivi”, tramite i quali sarà possibile consultare l’intero iper-catalogo con la possibilità di
scegliere una navigazione libera oppure di farsi “guidare”attraverso percorsi critici, implementabili.
La stessa navigazione potrà essere effettuata anche su schermi più piccoli e “personali” posizionati
su un lungo desk, nel lato opposto, insieme a dei blocchi di carta bianca per prendere appunti.
Iper-catalogo dell’ADI
Fondamentale per la fruizione del museo del design sarà l’implementazione della piattaforma
digitale dell’iper-catalogo (Design INDEX ADI) che sarà integrata con interfacce più dinamiche e
diagrammatiche, per consentire il massimo livello d’interazione del sistema con l’utente.
Partendo dal primo Compasso d’Oro, fino ad arrivare all’ultimo, ad ogni progetto sarà assegnato
un codice (0001, 0002...ecc) e verrà collocato, tramite il software, su un punto di una griglia
potenzialmente infinita. Le coordinate di ogni progetto varieranno in base alla chiave di lettura
scelta dall’utente. Attraverso lo zoom, la griglia si ridisegnerà con un dettaglio sempre maggiore,
facendo corrispondere ad ogni livello di zoom la giusta e diagrammatica quantità e gerarchia di
informazioni: una lettura trasversale.
Una porzione di questa griglia infinita, corrisponderà alla griglia definita della sala espositiva
del reale.