INDAgINE DI MERcATO l`acquisto di ortofrutta è in gran parte legato

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INDAgINE DI MERcATO l`acquisto di ortofrutta è in gran parte legato
I CONSUMI
DI FRUTTA E
VERDURA IN
ITALIA
L’acquisto di ortofrutta è in gran parte legato alla
percezione del valore che il consumatore associa
al prodotto, l’innovazione di prodotto e processo
stimola gli stessi acquisti, al di là del prezzo, con un
consumatore sempre pù attento alla sicurezza e alla
salubrità degli alimenti.
Indispensabile quindi una corretta ed efficace
comunicazione e promozione dell’ortofrutta al
consumatore, accompagnata da una costante ricerca
su qualità, salubrità e innovazione.
Elisa Macchi
I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
INDAGINE DI MERCATO
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LE DINAMICHE DEI CONSUMI
DOMESTICI DI ORTOFRUTTA IN ITALIA
Gli acquisti al dettaglio delle famiglie italiane
dal 2000 ad oggi hanno vissuto un notevole
ridimensionamento, che è stato particolarmente evidente fino alla prima metà degli
anni duemila. In quel periodo gli acquisti
sono scesi da circa 9,5 milioni di tonnellate
a quantitativi inferiori agli 8 milioni di tonnellate, -17%. Ricordiamo che in quell’epoca le speculazioni intervenute dopo l’entrata
dell’euro venivano additate come principale
causa del contenimento della spesa e quindi
dei consumi.
Da quel momento la situazione si è stabilizzata attorno a 8,2 milioni di tonnellate di acquisto di ortofrutta, per subire un ulteriore calo
proprio negli ultimi due anni, nel 2012, ma
soprattutto nel 2013, quando con circa 7,8
milioni di tonnellate, gli acquisti hanno segnato un ulteriore -2% rispetto all’anno precedente, riportandosi sui valori minimi.
Nel primo trimestre del 2014 la situazione
è stazionaria rispetto allo stesso periodo del
2013.
Se agli inizi degli anni duemila ogni famiglia acquistava mediamente all’anno circa
460 kg di ortofrutta, attualmente i quantitativi annuali per famiglia scendono su circa
320 chilogrammi e questo è un dato molto significativo perché, pur rimanendo tra i
principali consumatori di ortofrutta, 140 chilogrammi in meno per famiglia sono quantitativi veramente importanti, soprattutto alla
luce dell’importanza del consumo di frutta e
verdura per il benessere e la salute dell’individuo.
La spesa si aggira annualmente, per l’acquisto
di ortofrutta, attorno a poco oltre i 500 euro,
vale a dire meno di 50 euro al mese; si tratta
quindi di valori molto contenuti, considerata
anche la valenza del prodotto.
Il calo degli acquisti non è generalizzato tra
le diverse specie frutticole; ci sono prodotti
che in questi anni hanno, nonostante la crisi,
evidenziato buone performances ed altri, al
contrario, che hanno seguito un andamento
di costante e progressivo declino tuttora in
atto.
Tra queste ultime si evidenziano in modo
particolare pere, mele, arance, banane, uva,
con cali percentuali che dal 2000 ad oggi vanno dal -30% per le pere, al -23% per le arance.
Positivo invece l’andamento dei consumi della frutta estiva, ci si riferisce in particolare alle
nettarine, +21% dal 2000 al 2013, albicocche,
+6%, ciliegie, +17%, ma anche pesche, che
dopo un calo significativo vedono una buona ripresa negli ultimi anni. Tra gli agrumi
buoni segnali per le clementine che vedono
acquisti in crescita del 9% dal 2000 ad oggi,
così come per fragole, addirittura +34%, meloni, +14% e kiwi, +57%.
Nell’ambito degli ortaggi il calo degli acquisti
è più generalizzato, ma si distinguono molto positivamente le insalate, +17% sempre
dal 2000 ad oggi, i radicchi, +61% dal 2006
al 2013, gli asparagi, +8% e la IV gamma che
vede una crescita del 50% nello stesso periodo.
In questi anni si è verificata una crescita importante della Distribuzione Moderna, che
oggi a livello nazionale detiene quasi il 60%
del mercato al dettaglio dell’ortofrutta contro
il 37% dei primi anni duemila; nel Nord Est
del paese la quota di mercato della Distribuzione Moderna raggiunge oggi l’85% del totale, nel Nord Ovest il 64%, al Centro il 67%
mentre è al Sud e nelle Isole che si ferma al
35%, anche per la minore penetrazione di
questa forma distributiva in questa area. Ed è
proprio in queste parte del Paese, che rimane
quella con la concentrazione d’acquisto più
elevata, che si registra la maggior diminuzione dell’acquisto di frutta e verdura.
Dall’analisi delle informazioni emergono in
maniera chiara soprattutto tre aspetti.
Il primo è che l’acquisto di ortofrutta è in
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I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
ITALIA / FRUTTA E VERDURA
gli acquisti annui per famiglia la spesa ed il prezzo medio
I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
ITALIA / ORTOFRUTTA
serie storica dell’andamento dei consumi domestici in quantità
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ITALIA / FRUTTA E VERDURA
gli acquisti annui per famiglia in quantità
ITALIA / AGRUMI CHI SALE E CHI SCENDE
andamento dei consumi domestici in quantità confronto 2000, 2006 e 2013
I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
ITALIA / FRUTTA CHI SALE E CHI SCENDE
andamento dei consumi domestici in quantità confronto 2000, 2006 e 2013
I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
ITALIA / FRUTTA CHI SALE E CHI SCENDE
andamento dei consumi domestici in quantità confronto 2000, 2006 e 2013
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ITALIA / FRUTTA CHI SALE E CHI SCENDE
andamento dei consumi domestici in quantità confronto 2000, 2006 e 2013
ITALIA / «FRUTTA» CHI SALE E CHI SCENDE
andamento dei consumi domestici in quantità confronto 2000, 2006 e 2013
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I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
ITALIA / TOP 10 DELLE SPECIE ORTICOLE
classifica delle specie più acquistate nel 2013, in volume
I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
ITALIA / TOP 10 DELLE SPECIE FRUTTICOLE
classifica delle specie più acquistate nel 2013, in volume
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ITALIA / TOP 5 MENSILE DELLE SPECIE FRUTTICOLE
classifica delle specie più acquistate mensilmente nel 2013, in volume
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ITALIA / ORTOFRUTTA CANALI DI ACQUISTO
andamento dei consumi domestici per canale commerciale
QUOTE % 2000 e
2013
dett. specializzato
dal 20% al 17%
dett. tradizionale
stabile al 2%
dett. ambulante
dal 39% al 22%
discount
dal 3% al 9%
supermercati
dal 23% al 36%
ipermercati
dal 7% al 12%
Un secondo fattore è che l’innovazione di
prodotto e di processo stimola gli acquisti, al
di là del prezzo. A titolo esemplificativo possiamo prendere a riferimento i dati relativi al
pomodoro che vedono per le cultivar tradizionali un calo degli acquisti del 9% dal 2010
al 2013 e parallelamente una crescita del 195
degli acquisti di pomodoro ciliegino.
Terzo aspetto altrettanto importante è che
siamo di fronte ad un consumatore sempre
più attento alla sicurezza e alla salubrità degli
alimenti, con i prodotti ortofrutticoli biologici che crescono in maniera significativa proprio nel 2012 e nel 2013, con un aumento di
oltre il 40% nel confronto fra il 2013 e il 2008
ed una penetrazione che nello stesso periodo
è salita dal 27% al 32%.
Indispensabile quindi una corretta ed efficace
comunicazione e promozione dell’ortofrutta
al consumatore, accompagnata da una costante ricerca sulla qualità, salubrità e innovazione.
Elisa Macchi
Direttore CSO, Centro servizi ortofrutticoli
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I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA IN ITALIA
Elisa Macchi
CALEIDOSCOPIO
FRUTTA E VERDURA GIALLO-ARANCIO: UN
CONCENTRATO DI BENESSERE PER L’ESTATE
Albicocche, meloni, limoni, pesche, carote, peperoni: la
campagna di UNAPROA “Nutritevi dei colori della vita”
suggerisce di mangiarne in quantità per affrontare i
mesi più caldi dell’anno con il pieno di energia
Il giallo-arancio è il colore dell’estate, e non solo perché
evoca il sole e le vacanze più tipiche di questa stagione.
Nel periodo più caldo dell’anno la Natura - quasi a venirci
in soccorso - offre una ricca e gustosa varietà di frutta
e verdura di questo colore, valida alleata per affrontare
la calura e i raggi solari del periodo. Albicocche, meloni,
limoni, pesche, carote e peperoni arrivano a maturazione
proprio nei mesi estivi, donando alle nostre tavole – che
siano in città, in montagna o sulla spiaggia – gusto,
nutrimento e il loro tocco inconfondibile di colore.
Non sono solo la colorazione e la stagionalità ad
accomunare questi prodotti della terra, che condividono
anche importanti proprietà e sostanze nutritive, tali da
renderli particolarmente adatti alla stagione estiva.
Le passa in rassegna la campagna di informazione,
promossa da UNAPROA e cofinanziata da Unione
Europea e Stato Italiano, “Nutritevi dei colori della vita”
(www.nutritevideicoloridellavita.it), che spiega come la
colorazione giallo-arancio di frutta e verdura sia dovuta
alle elevate quantità di betacarotene.
Tale sostanza appartiene alla famiglia dei carotenoidi
e viene convertita dal nostro organismo in vitamina
A, fondamentale per numerose funzioni corporee. La
vitamina A, infatti, contribuisce al normale metabolismo
del Ferro e al mantenimento della pelle, della capacità
visiva e della funzione del sistema immunitario nella
normalità. In generale il beta-carotene è un potente
antiossidante che viene assorbito con i grassi e, se
assunto con gli alimenti, non procura sovradosaggio,
come può invece verificarsi nel caso di un eccessivo uso
di integratori. L’alto contenuto di carotenoidi e di acqua
è particolarmente indicato nei mesi estivi, in quanto
fondamentale per la cura del tessuto epiteliale e per
combattere l’ossidazione della pelle.
È proprio perché si usufruisca, stagione per stagione,
di tutte le proprietà benefiche di frutta e verdura che la
campagna di UNAPROA “Nutritevi dei colori della vita”
suggerisce di consumare ogni giorno almeno cinque
porzioni di ortofrutta di colore diverso.
www.unaproa.it
CALEIDOSCOPIO
gran parte legato alla percezione del valore
che il consumatore associa al prodotto. In un
momento in cui le scelte generali del consumatore sono fortemente orientate al contenimento della spesa, nell’acquisto di ortofrutta
il prezzo non sembra essere una discriminante nell’atto d’acquisto. Ne sono una prova le
preferenze dei consumatori che come abbiamo visto sono spesso orientate verso prodotti
che presentano un prezzo medio più elevato
di altre specie, ci si riferisce ad esempio, alle
ciliegie, alle fragole, alle albicocche, alle susine, all’asparago, radicchi e insalate, ma più
facilmente apprezzabili dal punto di vista della qualità e quindi del valore. Ricordiamo in
questo ambito l’importanza dell’innovazione
varietale che sta caratterizzando molti di questi prodotti, verso tipologie più vicine al gusto del consumatore e che sta ottenendo ottimi risultati dal punto di vista del consumo.
Anche la ricerca di varietà che allungano il
calendario di raccolta e quindi di disponibilità sul mercato sta ottenendo gli stessi effetti
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