Smog, blocco a metà: l`area critica si divide
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Smog, blocco a metà: l`area critica si divide
L’iniziativa della domenica ecologica, in programma il 28 febbraio, piace ma non convince. Il caso di Treviglio: c’è la festa patronale Smog, blocco a metà: l’area critica si divide Una parte dei Comuni emetterà l’ordinanza per fermare il traffico, altrettanti però faranno solo un invito ai cittadini ➔ autolinee ■ Bergamo ha aderito alla chiusura totale del traffico nella pianura padana, dalle ore 10 alle ore 17, prevista per domenica 28 febbraio ma i 36 comuni della zona critica A1 sono letteralmente spaccati a metà e applicheranno scelte diverse. Una parte dei sindaci ha ritenuto opportuno aderire con una vera e propria ordinanza, con multe e controlli, mentre un’altra parte inviterà semplicemente i cittadini a non utilizzare l’auto per tutta la giornata festiva. Su 32 Comuni che siamo riusciti a contattare, 15 hanno preferito optare per l’invito mentre 16 hanno seguito la bozza di ordinanza preparata dalla Provincia di Bergamo. C’è poi il caso di Treviglio che non aderisce al blocco perché la domenica ecologica è in concomitanza con la festa Patronale. All’appello mancano Canonica D’adda, che deciderà in Giunta nelle prossime ore, Montello, San Paolo D’argon e Torre de’ Roveri che non siamo riusciti a contattare. Spaccia a studente, arrestato Marocchino preso dai vigili: in tasca tre dosi di coca CHI HA SCELTO L’ORDINANZA I Comuni che organizzeranno il blocco totale del traffico dalle ore 10 alle 17, con permesso di circolazione solo alle auto alimentate a Gpl e metano ci sono: Azzano San Paolo, Torre Boldone, Seriate, Bergamo, Alzano, Brusaporto, Gorle, Treviolo, Nembro, Lallio, Osio Sopra, Dalmine, Curno, Villa di Serio, Arcene e Ranica. Fra gli amministratori di questi Comuni, che hanno aderito pienamente al blocco, la maggior parte non ha risparmiato mugugni e perplessità: «Aderisco ma non sono d’accordo su questa politica perché non è risolutiva – commenta Paola Magni, sindaco di Ranica –. Per rendere più efficace il provvedimento la Provincia dovrebbe rendere pubblica una mappa per sapere dove sono i controlli dei blocchi». Tanti altri, come ad esempio il sindaco di Ponteranica Cristiano Aldegani, sono convinti che il proprio territorio «è strutturato in maniera tale che un blocco totale del traffico non arrecherebbe benefici in quanto l’arteria stradale, l’ex strada statale 470, non è oggetto di blocco già per legge». CHI HA SCELTO IL SEMPLICE INVITO I Comuni che si limiteranno a chiedere con una lettera aperta ai cittadini di non utilizzare l’auto durante la domenica ecologica senza alcun provvedimento o chiusura al traffico sono: Ponteranica, Orio al Serio, Mozzo, Grassobbio, Filago, Brembate, Ponte San Pietro, Boltiere, Osio Sotto, Verdellino, Ciserano, Albano Sant’Alessandro, Pontirolo Nuovo, Pedrengo e Scanzorosciate. I motivi che hanno portato tutte queste amministrazioni a scegliere l’invito sono diversi: «Io ci credo in queste cose, ma all’ordinanza, a malincuore, devo rinunciare – spiega Angelo Bonetti sindaco di Brembate –. Durante le ore di blocco ho a disposizione troppo pochi agenti municipali. Non solo avrei problemi di rotazione durante le 7 ore di blocco ma mi priverei anche della risorsa umana durante le ore non canoniche di emergenza». In questi Comuni rimane comunque in vigore il provvedimento, già attivo per tutto il mese di febbraio, che dispone in tutti i comuni della zona critica il blocco della circolazione dei veicoli Euro 0 (benzina e diesel), Euro 1 e Euro 2 diesel, motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 0, anche nel weekend dalle ore 7.30 alle 19.30. TREVIGLIO NON ADERISCE La domenica ecologica di domenica 28 febbraio a Treviglio è in concomitanza con l’appuntamento più importante di tutto l’anno: la Festa della Madonna delle Lacrime. «Eravamo favorevolissimi al blocco, per dare un segnale – dichiara il sindaco Ariella Borghi –, ma in un’occasione del genere è impossibile bloccare il paese. Resta in vigore l’ordinanza decisa nei Comuni dell’area critica per tutto febbraio». È importante ricordare che Pietro Romanò e Massimo Bandera, assessori all’Ambiente di Provincia e Comune, hanno chiesto l’adesione alla bozza di ordinanza anche ai Comuni che non sono inseriti nella Zona A1 a criticità ambientale. Anche qui l’adesione sarà a macchia di leopardo. Stezzano, ad esempio, ha già detto sì al blocco totale mentre Almè non parteciperà. Vittorio Ravazzini Il 28 febbraio stop alle auto: ma non in tutti i Comuni ■ Da alcuni giorni la polizia locale aveva ricevuto diverse segnalazioni di un immigrato di colore che spacciava droga agli studenti appena usciti da scuola, vicino alle pensiline della stazione Autolinee. Per questo ieri pomeriggio i vigili hanno organizzato un blitz che ha confermato le segnalazioni giunte in centrale e portato all’arresto di un marocchino di 21 anni, F. E. A., irregolare in Italia e accusato di spaccio. Il controllo è scattato attorno alle 13,30, orario in cui la stazione Autolinee si riempie di studenti appena usciti dai vari istituti scolastici della zona e che arrivano nel piazzale per prendere gli autobus e tornare a casa, oppure lo attraversano per raggiungere la stazione ferroviaria. La polizia locale si è appostata in borghese e, in effetti, a un certo punto ha notato un nordafricano cedere un involucro a un ragazzo. Subito dopo lo scambio, i vigili sono in- L’immigrato è stato bloccato dalla polizia locale tervenuti e hanno bloccato il marocchino, mentre il giovane acquirente si è allontanato e non è più stato rintracciato. L’immigrato ventunenne è stato perquisito e in tasca gli sono state trovate tre dosi di cocaina, del peso di circa un grammo l’una e già termosaldate per essere vendute al dettaglio. L’immigrato è finito in manette con l’accusa di spaccio: probabilmente è la stessa persona che era stata vista anche nei giorni scorsi, e negli stessi orari, spacciare droga sempre a giovanissimi che uscivano da scuola. Questa mattina il marocchino comparirà in tribunale per il processo per direttissima a suo carico. Anche nei prossimi giorni la zona delle Autolinee verrà monitorata dalla polizia locale per contrastare episodi di questo genere. Annunciato nelle linee programmatiche. Interrato sotto il campo della Fara: lo studio entro fine anno Ceci: un parcheggio da 1.500 posti in Città Alta IIIII COLOGNOL A Violenza sessuale A giudizio pakistano È stato prosciolto dal sequestro di persona, ma rinviato a giudizio per violenza sessuale, lesioni e minacce, un pakistano di 31 anni, accusato di aver abusato della convivente boliviana di 29 anni. L’episodio il 6 maggio 2009 nell’appartamento di Colognola in cui abitavano. Quel giorno tra i due era esplosa una lite, durante cui - lo ha ammesso lo stesso immigrato - lui le aveva rifilato un manrovescio. Lei aveva raccontato che il convivente era solito minacciarla e che l’aveva costretta a un rapporto sessuale, impedendole di uscire di casa. Era così scattato l’arresto: dopo l’incidente probatorio, in cui la presunta vittima aveva ridimensionato le accuse, era stato scarcerato. ■ Un bis più frizzante della «prima» per le linee programmatiche in Consiglio comunale. Primo perché le minoranze – che per almeno un terzo della seduta di ieri hanno garantito il numero legale dopo parecchie defezioni tra la maggioranza – hanno trovato comunque il modo di animarla, contestando prima i «toni da comizio» di un paio di relazioni (Ceci e Invernizzi) e infiammando sul finale la stessa seduta terminata con un gran parapiglia proprio sul numero legale. Secondo perché sarà anche nel libro dei sogni, ma l’obiettivo di un parcheggio di attestamento alla Fara inserito nella relazione dell’assessorato alla Mobilità suona come uno degli obiettivi più ambiziosi della Giunta Tentorio, oltre che uno dei più inediti. Di cosa si tratta? «L’intenzione – ha spiegato l’assessore Gianfranco Ceci – è realizzare un silos multipiano sotto il campo da calcio della Fara accessibile da via Baioni e da viale Vittorio Emanuele: 1500 posti auto che consentirebbero di pedonalizzare una volta per tutte Città Alta. Lo studio di fattibilità sarà pronto entro la fine dell’anno». Nel frattempo verranno aggiornati anche il Put (Piano urbano del traffico) e Pum (Piano urbano del traffico) sulla base di punti che sono stati ribaditi anche ieri sera e cioè: riduzione del gap infrastrutturale e a scorrimento veloce, soluzione a problemi viabilistici strategici come la rotatoria delle Valli e il rondò dell’autostrada, l’aumento delle piste ciclabili sicure e di ampio respiro, la realizzazione di parcheggi semiperiferici che consentano di raggiungere il centro a piedi e il superamento dello scalo ferroviario giusto per citare i principali. Per la sicurezza si punterà molto sulla Polizia municipale: «Se devono occuparsi di questo tema è indispensabile che vengano formati adeguatamente», ha affermato l’assessore di competenza Cristian Invernizzi che non ha mancato di ribadire la volontà di intensificare i controlli un po’ su tutti i fronti: dal commercio all’accattonaggio, passando per le occupazioni abusive. Su binari più ordinari – nel senso che non ci sono stati grossi attriti con le minoranze – hanno proseguito gli ultimi quattro assessori. Per quanto riguarda l’Urbanistica Andrea Pezzotta ha ripercorso sostanzialmente le linee del Pgt già adottato dal Consiglio, sottolineando a proposito della delega all’Expo 2015 l’esigenza di puntare su tre obiettivi: «Il miglioramento della ricettività alberghiera, la promozione della città e un evento straordinario da organizzare durante i sei mesi della manifestazione». Piano di Zona, sostegno all’edilizia biocompatibile e housing sociale sono, invece, tre delle parole d’ordine su cui l’assessore alle Politiche della casa e all’Edilizia sociale Tommaso D’Aloia ha impostato il proprio programma, mentre l’azione del collega all’Ambiente Massimo Bandera ruoterà attorno al conseguimento di tre obiettivi chiari nelle finalità, ma estremamente articolati per quanto riguarda le strategie: più verde, più pulizia e meno inquinamento. La chiusura è toccata all’assessore al Commercio Enrica Foppa Pedretti: «Il distretto urbano del commercio e la valorizzazione delle aree di pregio – ha detto – sono le linee cardine a cui mi atterrò». E il parapiglia finale? Sul numero legale si diceva. Con le minoranze che, senza il consigliere dei verdi Pietro Vertova già a casa per protesta, fanno fuoco e fiamme per chiederne la verifica e il presidente del Consiglio Redondi che invece dichiara la chiusa la seduta. Il dibattito sulle linee programmatiche si annuncia incandescente. E. Fa. IIIII IN CARCERE Dal giudice la lite tra guardia e medico È finita in tribunale la lite scoppiata all’interno della casa circondariale di via Gleno tra un agente della polizia penitenziaria e un medico del carcere. L’episodio era accaduto il 3 ottobre del 2007. All’origine del litigio ci sarebbero vecchi dissapori tra i due. Ad avere la peggio, per l’accusa, sarebbe stato il dottore, un iraniano di 55 anni. Era stato lui a presentare denuncia contro l’agente carcerario, E. D. T., accusandolo di averlo minacciato, offeso e di avergli sferrato un pugno sotto l’ascella (10 giorni di prognosi). Il fascicolo, aperto a carico di E. D. T. per ingiurie, lesioni e minacce, ieri è approdato davanti al giudice di pace Giuseppe Gianoli, che ha aggiornato l’udienza al 1° luglio prossimo.