Riabilitazione nella Malattia di Parkinson
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Riabilitazione nella Malattia di Parkinson
O TA GI ACIS AGFARM OM P e r i o d i c o b i m e s t r a l e a n n o I X n° 5 1 d i c e m b r e 2 0 1 3 UO LT DE S a l u t e & b e n e s s e r e Il Premio Nobel per la Medicina 2013 Osteoporosi Implantologia senza bisturi Diagnosi con ultrasuoni: metamorfosi dell’ecografia La contraffazione dei farmaci La farmacia incontra la scuola: alimentazione, adolescenza e dintorni Riabilitazione nella Malattia di Parkinson La natura sa come aiutarci a “rimettere in moto” l’intestino. wellcare.it INFORMAZIONE PUBBLICITARIA NUOVO DALLA RICERCA “L’OROLOGIO DELLA NOTTE” MELATONINA L’ormone naturale che promuove il sonno favorendo un riposo di qualità. S Liberati dalla “morsa” della stitichezza. Dall’evoluzione di un’originale ricetta nascono le nuove minicompresse Elisir Ambrosiano le 20 buone erbe, un vero toccasana per combattere la stitichezza. Elisir Ambrosiano le 20 buone erbe è anche in forma liquida, per chi ha problemi di deglutizione, in un pratico flaconcino “mini-formato” buono da bere dopo i pasti che, oltre ad aiutare la regolarità intestinale, favorisce la digestione. e avete difficoltà a prendere sonno e il riposo notturno fa a “pugni” con il vostro cuscino non preoccupatevi. La ricerca scientifica ha individuato nella carenza di Melatonina, sostanza ormonale prodotta di notte da una ghiandola del cervello, una delle cause alla base di questo problema di cui soffre circa un terzo della popolazione italiana. La vita stressante e le preoccupazioni di tutti i giorni, l’abuso di farmaci, la menopausa e per chi viaggia i continui cambi di fuso orario, sono alcune delle ragioni o stili di vita che sempre più frequentemente causano disordini nel ritmo sonno/veglia. L’assunzione di 1 mg di Melatonina, meglio ancora se potenziata con estratti vegetali specifici, contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno e, quando serve, ad alleviare gli effetti del jet-lag: non a caso è stato coniato un detto, “una bella dormita e sorridi alla vita”. Oggi in Farmacia c’è Gold Melatonina, Melatonina 1 mg in compresse a due strati effetto fast e slow release “rapido e lento rilascio”. L’originale formulazione è arricchita con estratti secchi di Griffonia, Griffonia Melissa e Avena, utili per favorire il rilassamento, il benessere mentale e il normale tono dell’umore. A soli € 3,80 Elisir Ambrosiano le 20 buone erbe, effetto natura. BENTORNATA REGOLARITÀ! anche Idealei casa. fuor ml 60 Gold Melatonina Affronta la vita con serenità. Chiedi l’originale al Farmacista. Notte dopo notte, Gold Melatonina ti aiuterà a riposare bene e a lasciarti alle spalle la sensazione di tensione dovuta alla stanchezza. Periodico bimestrale di salute & benessere Direttore Editoriale On. Dott. Luigi Zocchi Direttore Responsabile Giovanni Nello Franchi Cerco urgentemente farmaco scomparso, causa globalizzazione. Direzione Redazione Federfarma Varese Piazza Marsala, 4 - 21100 Varese Tel. 0332 236164 - Fax 0332 830101 [email protected] Caporedattore Luisa Nobili N Comitato di redazione Rachele Aspesi Gianluca Bonicalzi Anna Carnelli Gaia Gandola Renata Radici Silvia Zocchi Hanno collaborato a questo numero Maurizio Ciatti Alfredo Goddi Silvia Magnani Stefania Montonati Valentina Nicolini Alberto Roggia Giulio Riboldazzi Norberto Silvestri Segretaria di redazione Giuliana Comolli Progetto grafico Graffiti s.a.s. Via Malnasca, 13 - 21100 Varese Tel. 0332 435327 - Fax 0332 436514 [email protected] Art Director Lorenza Borellini Pubblicità Graffiti comunicazione d'impresa Via Malnasca, 13 - 21100 Varese Tel. 0332 435327 - Fax 0332 436514 [email protected] Anno IX - n° 51 dicembre 2013 Copia Omaggio Tiratura 20.000 copie Distribuzione in 215 farmacie di Varese e provincia. Graffiti Editore ROC - Registro Operatori di Comunicazione n° 13729 Registrazione testata Tribunale di Varese n° 871 del 22/4/2005 Stampa - Roto3 Sono vietati la riproduzione e l’uso anche parziale di testi, illustrazioni e foto. Troverai il prossimo numero di Farmacia Fiducia a febbraio nella tua farmacia. La Legge Bersani (n. 248 del 4 agosto 2006) CONSENTE la pubblicità delle professioni sanitarie ed ausiliarie, delle case di cura private e degli ambulatori mono o polispecialistici attraverso periodici d'informazione. Questo giornale è a disposizione dei professionisti interessati. Contattateci allo 0332 435327 F A R M A C I A On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese F I D U C I A egli ultimi vent’anni si è affermato in Italia, come in moltissime altre nazioni purtroppo, un pensiero dominante che ritiene che la causa di tutti i mali sia la mancanza di concorrenza ed ogni regola di tutela delle professioni e dei mercati nazionali. Qualsiasi tipo di barriera venga messa in atto, economica (dazi all’ingresso di prodotti provenienti dall’estero) o normativa (limitazioni al numero dei soggetti che possono esercitare una determinata attività) viene contestata dai governi liberisti e presunti modernisti con il risultato finale di vedere scomparire ogni regola e ridurre tutti i mercati a terreni di scontro puramente economici dove finiscono per prevalere sempre i soliti gruppi multinazionali. Questo avviene nell’alimentare, nell’industria manifatturiera, nel commercio della grande distribuzione ed in moltissimi altri settori, compreso quello della produzione dei farmaci. In quest’ultimo settore sta verificandosi il fenomeno, apparentemente inspiegabile, della scomparsa da alcuni mercati, tra i quali quelli italiano e francese, di farmaci importantissimi, indispensabili per la corretta terapia di gravi forme patologiche. In Italia si dà la colpa al prezzo ridottissimo dei farmaci rispetto al prezzo praticato in altre nazioni, soprattutto del nord Europa, che ha creato un flusso di farmaci esportati verso quelle nazioni con prezzi più cari, e che fa incetta dal mercato italiano di tutte le quantità disponibili. In conseguenza di queste attività, i cittadini sono costretti a girare molte farmacie prima di poter trovare il proprio farmaco ed i farmacisti stessi sono stati costretti ad impiantare meccanismi di comunicazione interna alla categoria per poter trovare i farmaci mancanti presso colleghi di altre zone e poter soddisfare almeno le richieste più impellenti. Tra i farmaci mancanti si trova un po’ di tutto: dalle eparine che si usano dopo gli interventi chirurgici a prodotti innovativi per il morbo di Parkinson, dagli antiasmatici agli antidiabetici, dagli immunosoppressori agli anti Alzheimer. A queste mancanze dovute a legittime, ma sregolate attività commerciali, nate con una delle tante leggi fatte in modo superficiale ed approssimativo, si aggiungono problemi più gravi. Infatti, la “globalizzazione” che piace tanto ad alcuni politici, anche nostrani, ha portato alla delocalizzazione della produzione di alcuni dei principi attivi che vengono impiegati nella preparazione di farmaci, con la creazione di stabilimenti in India, Cina o altri paesi dove il costo della mano d’opera è molto basso. In alcuni casi si tratta ormai dell’unico sito di produzione di alcuni principi attivi, con il grave rischio, che puntualmente si è già verificato, di vedere sparire in modo assoluto certi farmaci da tutta Europa. E’ successo in Italia come in Francia. Alcuni casi sono stati facilmente aggirabili con la somministrazione di altri farmaci con pari attività farmacologica, in altri casi terapie importanti hanno dovuto essere sospese o continuate con dosaggi ridotti. Continua a pagina 30 3 Il Premio Nobel per la Medicina 2013. Dott.ssa Luisa Nobili Farmacista L’ assegnazione del Nobel suscita da sempre in tutti noi ammirazione per il lungo, costante impegno e la passione che accomuna i vincitori. Ma da chi fu istituito il Premio, perché per noi italiani è automatico collegarlo a Rita Levi Montalcini e chi sono i premiati per la Medicina di quest’anno? Breve storia del Premio Nobel. Alfred Nobel nacque a Stoccolma nel 1833 e morì nel 1896 in Italia a Sanremo, dove esiste ancora Villa Nobel, battezzata dal suo proprietario “Il mio nido”. La scelta dell’Italia all’inizio del 1890 per trasferirsi va ricercata nel forte fascino che il nostro paese ha sempre esercitato sui popoli nordici, ma anche nel clima mite ideale per il cagionevole Alfred Nobel. Il trasloco a Sanremo non fu cosa facile e soltanto nel 1893 la villa fu pronta: una serie di camere per gli ospiti, un deposito di carrozze, un laboratorio ed un impianto sulla spiaggia. Certo è che Nobel riacquistò F A R M A C I A Il premio Nobel è un'onorificenza di valore mondiale, attribuita annualmente a persone che si sono distinte per le loro ricerche e scoperte, per l'opera letteraria, per l'impegno umanitario in favore della pace mondiale. con sviluppo delle sue industrie su scala mondiale. Essendo celibe e senza prole, fece un testamento che seminò grande sorpresa tra i suoi parenti, lasciando i suoi beni alla Fondazione a lui intitolata: circa 32 milioni di corone svedesi dell’epoca, pari a centinaia di miliardi di vecchie lire. I proventi vennero destinati all’istituzione di un Premio annuale a coloro che si fossero distinti nei campi della Fisica, Chimica, Fisiologia, Medicina, Letteratura e Pace. La prima assegnazione del Premio Nobel a Stoccolma risale al 1901, a tutt’oggi i riconoscimenti sono assegnati il 10 Dicembre, anniversario della morte di Nobel; solo il Premio per la Pace viene consegnato ad Oslo. in Liguria la salute fisica e psicologica. Ma dopo questo piccolo aneddoto torniamo indietro con il tempo. Nel 1846 un italiano, Ascanio So- brero, scoprì la dinamite senza comprendere però il punto fondamentale, la stabilità F I D U C I A cioè come ottenere il controllo dell’esplosione, cosa che fece invece Nobel, personalità variegata ed intuitiva. Il suo incredibile fervore di ricerca lo portò ad essere titolare di 355 brevetti, I vincitori di quest’anno. Sono gli americani James Rothman, Randy Schelkman ed il tedesco Thomas Sudhof per i loro studi sul meccanismo che regola il trasporto di molecole dentro le cellule per mezzo di vescicole. 4 Il Premio Nobel per la Medicina 2013. L’INDIM ENTIC ABILE SIGNORA: RITA LEVI MONTALCINI Impossibile non ricordare la vincitrice del Premio Nobel per la Medicina nel 1986: Rita Levi Montalcini, la signora delle Scienze. Celebre la sua frase, nel giorno del centesimo compleanno, a definizione della vecchiaia, ma soprattutto a testimonianza della sua brillante giovinezza intellettuale: “Ho perso la vista e molto l’udito, ma penso più ora di quando ero ragazza. Il cervello non ha rughe, se non cessa di lavorare può addirittura migliorare!”. Per questo fino all’ultimo, nonostante una maculopatia che l’aveva resa quasi cieca, non smise mai di lavorare. Da profonda conoscitrice delle Neuroscienze sosteneva con arguzia che sicuramente dal punto di vista medico l’organo più complesso del corpo umano è il cervello, ma come donna il più insondabile rimane il cuore per i suoi misteriosi meccanismi. Per questo va ricordata come una grande scienziata dal cuore umile. La cellula, un laboratorio estremamente sofisticato, produce ormoni, neurotrasmettitori, enzimi che sono trasportati con efficacia ed al momento giusto. Dobbiamo pensare ad un ve- F A R M A C I A ro sistema di passaggio che, se non funziona, porta ad effetti deleteri nel nostro organismo, creando patologie neurologiche ed immunitarie. Il “traffico” deve essere ordinato: Randy Schelkman ha identificato tre classi di geni che controllano il trasporto da parte della cellula, James Rothman ha scoperto che le proteine sulle vescicole si legano al bersaglio con un incastro perfetto, garantendo il raggiungimento dell’obbiettivo. L’apporto di Thomas Sudhof ha esteso l’intuizione dei due scienziati americani al sistema nervoso: i neurotrasmettitori che mediano la trasmissione vengono immagazzinati dalle vescicole e si fondono con la membrana esterna delle cellule nervose, ma è l’afflusso degli ioni calcio che permette la fusione, rilasciando le sostanze con estrema precisione. Rothman, Schelkman e Sudhof sono arrivati alle loro scoperte in modo indipendente ed insieme hanno gettato le basi per comprendere il meccanismo complesso che permette all’organismo di funzionare: il loro è un lavoro molto vasto ed articolato che approfondisce i difetti ed i meccanismi di secrezione dei neurotrasmettitori. Infine le ricerche trentennali dei tre scienziati hanno gettato nuove speranze sull'origine di diverse malattie: dopamina, serotonina, acetilcolina, neurotrasmettitori associati a sindromi come il Parkinson, la depressione, l'Alzheimer verranno da oggi studiati in modo più dettagliato ed approfondito verso nuove frontiere della medicina. F I D U C I A da sapere Depressione: quella 'post partum' è "scritta" in 2 geni. Due alterazioni genetiche in gravidanza potrebbero fare da "campanello d'allarme" per la depressione post parto. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Molecular Psychiatry della Johns Hopkins university di Baltimora. Lo studio, iniziato sui topi, è stato poi confermato su 52 donne in gravidanza con problemi dell'umore, che sono state seguite prima e dopo il parto. L'analisi del sangue ha evidenziato che cambiamenti in due geni specifici, correlati con i recettori degli estrogeni, sono in grado di predire con l'85% di successo l'insorgere successivo della depressione. "Siamo stati sorpresi di vedere una correlazione così alta - scrivono gli autori - se si riuscirà a tradurre la scoperta in un test precoce si potrebbero evitare molti degli effetti negativi della depressione". Diabete: proteina immunitaria efficace per fermare quello di "tipo 1". Identificata una proteina immunitaria che ha il potenziale di fermare o invertire lo sviluppo del diabete di tipo 1 nelle sue fasi iniziali, prima che le cellule che producono insulina siano distrutte. La scoperta ha ampie ripercussioni perchè la proteina è responsabile della protezione del corpo contro le risposte immunitarie eccessive e potrebbe essere utilizzata per curare o addirittura prevenire disordini del sistema immunitario come la sclerosi multipla o l'artrite reumatoide. La proteina in questione è la CD52 ed è stata rilevata da un team di ricercatori australiani del Walter and Eliza Hall Institute. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Immunology e condotto da Len Harrison che ha spiegato: "La proteina CD52 si candida ad essere in futuro un agente terapeutico per la prevenzione ed il trattamento delle malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1. La soppressione immunitaria effettuata dalla CD52 è un meccanismo precedentemente inedito che il corpo utilizza per autoregolarsi e proteggersi contro le risposte immunitarie eccessive o dannose". Una premessa che costituirà la base per sperimentazioni sull'uso della proteina nel trattamento, la prevenzione e la cura delle patologie autoimmuni. Lo studio ha dimostrato che la rimozione delle cellule che producono la CD52 porta ad un rapido sviluppo del diabete. 5 Osteoporosi. Eccessiva fragilità delle ossa a causa della riduzione della cosiddetta "massa ossea". Prof. Alberto Roggia Primario Emerito di Urologia Ospedale di Gallarate Chi è a rischio? Il calcio e vitamina D quali vostri ottimi amici. Fratello Sole. Menù ricchi di calcio, attività fisica e corretti stili di vita, come migliore programma di prevenzione. L’ osteoporosi è una malattia caratterizzata da una ridotta “massa minerale ossea” e deterioramento microstrutturale del tessuto osseo, magari “silenziosa”, cioè senza apparenti disturbi per alcuni anni, ma che poi può improvvisamente presentarsi con fratture allo scheletro anche per piccoli traumi apparentemente insignificanti. Esistono essenzialmente tre tipi di osteoporosi: • osteoporosi della terza e quarta età • osteoporosi post menopausa • osteoporosi da altre cause: assunzione per lunghi periodi di cortisone o di ormoni tiroidei, malattie croniche renali o intestinali, disfunzione delle paratiroidi. è svolto dall'attività fisica e da una corretta dieta. Il bimbo ed il giovane accumulano enormemente il calcio nel loro scheletro (si raggiunge così il picco di massa corporea), ma ciò vale solo fino a F A R M A C I A 30 anni di età, perchè dopo i trent'anni è inevitabile un continuo ”prelievo di calcio” dal tessuto osseo, cioè una riduzione della densità minerale dell'osso, che colpisce entrambi i sessi, anche se è F I D U C I A prevalente nelle donne dopo la menopausa in quanto la diminuzione degli estrogeni comporta una più rapida perdita di massa minerale ossea. La razza bianca è più soggetta ad osteoporosi rispetto a quella nera. La familiarità, e pertanto l'ereditarietà, gioca un ruolo non indifferente nell'insorgenza della malattia ossea, ma in ambito di prevenzione un grande ruolo Attività fisica. E' utilissima per rinforzare tutto l'apparato scheletrico e muscolare ed è consigliata in tutte le fasce di età, non essendo mai troppo tardi (ovviamente è indispensabile il parere del vostro medico di famiglia) per iniziare lo stile di vita “fisicamente attivo”: camminare almeno 30 minuto al giorno ed esercitare qualsiasi altra attività fisica che aumenti la forza e la resistenza dei muscoli e delle ossa. Quindi vanno benissimo la bicicletta, passeggiare in montagna o al mare, camminare sul tapis roulant, ma pure utilizzare le scale, evitando l'uso dell'ascensore, ballare e danzare, ecc. Alimentazione: come prevenire l'osteoporosi in cucina. Anzitutto quanto calcio va assunto per poter prevenire l'osteoporosi? Ciò dipende da molti fattori e soprattutto dal sesso, dall'età (pediatrica o 6 Osteoporosi. Eccessiva fragilità delle ossa a causa della riduzione della cosiddetta "massa ossea". adulta) dalla gravidanza, dalla età post-menopausale. Pertanto si oscilla da 800-1000 mg nei bambini a 1000-1200 negli uomini, a 1200-1500 nelle donne in età post-menopausale (scende a 1000 mg. se in terapia con estrogeni). Ricordarsi di non dare mai “un calcio alla salute”, ma al contrario fare sempre il “pieno di calcio” mediante gli alimenti e soprattutto latte e derivati. Il Calcio si trova soprattutto nei seguenti cibi, valutato in mg./100 grammi: • Latte: calcio 120 mg. per 100 g. di latte • Yogurt: calcio 145 mg. per 100 g. latte scremato • Formaggi: calcio 800-1200 mg. per 100 g. • Nocciole/mandorle: calcio 230-250 mg. per 100 g. • Verdure: calcio 100-180 mg. per 100 g. • Creme/budini: calcio 120 mg. per 100 g. • Cioccolata: calcio 245 mg. per 100 g. • Latte: è composto di acqua, proteine, grassi, alcune vitamine e pochi zuccheri, ed è certamente un alimento utilissimo e addirittura fondamentale in età pediatrica. Le proteine del latte hanno un elevato potere biologico in quanto contengono gli aminoacidi “essenziali”; lo zucchero del latte è il lattosio, formato da glucosio e galattosio. Nel latte il rapporto calcio/fosforo è ottimale (cioè 1 a 1) e la presenza del lattosio favorisce l'assorbimento del calcio. Le vitamine presenti sono A, B1 e E. • Formaggi: forniscono una elevata quantità di calcio, ma pure di sodio e di grassi, per cui occorre attenzione in caso di elevati valori nel sangue di colesterolo e trigliceridi. I formaggi che apportano meno grassi sono la ricotta, i F A R M A C I A fiocchi di latte, il formaggio primosale, i formaggi light: in essi il calcio oscilla dai 166 ai 340 mg. per 100 g. Nei formaggi cosiddetti molli a breve stagionatura (esempio brie, stracchino) il contenuto di calcio è di 510-570 mg., mentre nei formaggi a lunga paragonabile a quello del latte vaccino. Da non dimenticare inoltre che la soia è ricca di proteine, e utilissimi antiossidanti come i fitoestrogeni e gli isoflavovonoidi, oltre a ferro e vitamina A, B1, E. Tra l'altro si ricorda che una dieta ricca di frutta e verdure Alimenti da usare con moderazione. E' bene specificare che non esistono cibi nocivi in quanto contribuirebbero a favorire l'osteoporosi, ma cibi di cui non bisogna abusare, perchè l'eccesso fa male. Possiamo così schematizzare per comodità pratica: • proteine: un abuso di apporto di proteine nella dieta favorisce una maggiore escrezione di calcio con le urine e pertanto può ridurre la massa minerale ossea dello scheletro. • sodio: un eccesso favorisce ipertensione arteriosa e osteoporosi. Ridurre pertanto il consumo di prodotti in scatola, formaggi stagionati salumi, preferire i cibi vegetali (contengono pochissimi sodio) a quelli animali, utilizzare il dado da cucina con moderazione perchè contiene monosodioglutammato simile al comune sale da cucina • caffè, alcool, fumo: la caffeina contenuta nel caffè, tè, cioccolata e bevande a base di cola favorisce l'eliminazione del calcio. Si consiglia pertanto di non superare tre tazze di caffè al giorno. Limitare l'assunzione di alcool (etanolo) perchè un eccesso favorisce l'osteoporosi, e ridurre (o meglio abolire) il fumo. maturazione, chiamati anche formaggi duri (esempio grana parmigiano-reggiano, grana padano) il quantitativo in calcio è più elevato e raggiunge i 700-1200 mg. • Cibi alternativi ai latticini: chi, per vari motivi, non utilizzasse nella sua alimentazione i formaggi e latticini in genere, dovrà considerare altre fonti che forniscano il calcio necessario all'organismo: pertanto prediligere legumi (lenticchie, piselli, fagioli), pesce (ottimo il pesce azzurro, ma pure crostacei e molluschi), frutta secca, frutta fresca e verdura, senza dimenticare le erbe aromatiche (prezzemolo, salvia, rosmarino, basilico, tutte molto ricche di calcio.). Inoltre è consigliata la soia ed i suoi derivati, in commercio varie preparazioni addizionate di calcio per cui contengono un quantitativo di tale sostanza F I D U C I A in genere (consigliati broccoli, cavolfiori, cime di rapa), pesce, cereali, ma con ridotte quantità di carne rossa e di grassi animali è oggi considerata ottimale per la prevenzione anche di molte malattie tumorali, come il tumore alla prostata, all'intestino, al seno. • Vitamina D e luce solare: la vitamina D è utilissima per le ossa perchè il metabolismo del calcio è legato appunto all'attività della vitamina D. Questa vitamina viene sintetizzata dopo l'esposizione alla luce del sole: occorre ricordare che bastano solo 15 minuti al giorno di esposizione di mani e viso al sole, anche solo camminando in città o nei giardini, per poter sintetizzare e pertanto immagazzinare tale vitamina in quantità adeguata. Pertanto non bisogna pensare che l'abbronzatura totale al mare, montagna o con lampade a raggi ultravioletti in saloni di bellezza sia indispensabile per la sintesi della vitamina D: anzi l'eccesso nell'abbronzatura comporta invecchiamento cutaneo e rughe, oltre a pericoli gravi perchè può causare o favorire tumori alle pelle talora anche severi come il melanoma. L'apporto di vitamina D avviene però anche con la alimentazione: soprattutto il tuorlo d'uovo, il pesce come salmone, sgombri, aringhe, oppure assumendo olio di fegato di merluzzo o vari prodotti oggi in commercio che contengono antiossidanti associati alla vitamina D: il vostro medico di famiglia ed il vostro farmacista sapranno consigliarvi al meglio. Informazioni Per maggiori informazioni sulla prevenzione di malattie urologiche consultare il sito: www.profalbertoroggia.it 7 Il paziente al centro. Il paziente diventa il protagonista che vede muoversi attorno a sé una complessa squadra (medici, tecnici, infermieri, segretarie) che lavora in piena collaborazione. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Dott. Norberto Silvestri Direttore sanitario CDV - cdv dia “Mettere al centro” il paziente significa predisporre la propria organizzazione in modo tale da considerarlo come il punto di riferimento del processo: è ciò che ha scelto di fare il mondo del Centro Diagnostico Varesino sin dall’inizio della sua storia. Il paziente diventa il protagonista che vede muoversi attorno a sé una complessa squadra (medici, tecnici, infermieri, segretarie) che lavora in piena collaborazione. Questa è stata la scelta vincente che ha caratterizzato l’impegno del Centro Diagnostico: dare una risposta alle richieste e alle preoccupazioni del paziente. Come è rappresentato dai tre ingranaggi, entrano in gioco la ricerca dell’efficienza e dell’efficacia, il sistema organizzativo e le risorse impiegate: il buon funzionamento dei tre ingranaggi porta al risultato atteso. Come ci dice il responsabile del sistema di qualità, Christian A., “il centro funziona applicando in ogni prestazione (esami di F A R M A C I A Sistema organizzativo Risorse Efficienza ed efficacia laboratorio, esami diagnostici, visite specialistiche) il complesso sistema di procedure certificato ormai da molti anni da un Ente esterno secondo il Sistema di Qualità ISO. Anche le attrezzature devono rispondere ai requisiti di F I D U C I A qualità e di manutenzione corretta per poter essere di aiuto adeguato all’attività del personale sanitario”. “Che cosa significa per voi del personale mettere il paziente al centro?” “Tutti i miei colleghi - risponde Elena V., responsabile del Servizio Clienti - hanno a cuore di ri- spondere ad ogni aspettativa del paziente. Questo è possibile perché il nostro team, oltre alla preparazione tecnica, ha una grande capacità di fare squadra. Già dal primo contatto, in cui l’operatore si qualifica con il proprio nome, scatta il desiderio di porsi al servizio del paziente”. La centralità del paziente trova la sua espressione migliore nella configurazione delle quattro realtà in cui è andato articolandosi il Centro: • CDV, espressione di struttura sanitaria legata ad un progetto organizzativo moderno, • CDV-DIA, ove viene svolta l’attività diagnostica • CDV-2, in cui si esplica l’attività odontoiatrica • CDV OLOS, centro di riabilitazione fornito di piscina dedicata all’idroterapia. • Consulenti esterni: Medicina del Lavoro e Medicina dello Sport “Il connettivo che unisce le nostre realtà è rappresentato dal sistema informatico, dall’utilizzo intelligente delle macchine e da un controllo giornaliero della customer satisfaction” come ci dice Michele R. 8 Centro Diagnostico Varesino Vicolo San Michele, 2/B - 21100 Varese Aut. San. N° 068/91 del 30/10/1991 Dir. San. Dr. Norberto Silvestri (medico chirurgo) Resp. Dott. Lotà Gianfranco (odontoiatra) Servizi offerti: Visita specialistica - Chirurgia orale - Conservativa - Endodonzia Igiene orale - Implantologia - Ortodonzia - Parodontologia Pedodonzia - Protesica (fissa, mobile, impianti) Primo intervento odontoiatrico CENTRO ODONTOIATRICO CDV-2 1ª VISITA GRATUITA Per informazioni e prenotazioni chiama dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.00 Centro Diagnostico Varesino srl Dir. san.: Dr. Norberto Silvestri Aut. San. N° 068/91 del 30/10/1991 • Ambulatori medici • Ambulatori chirurgici • Indagini cardiologiche • Prevenzione e check-up • Studio infertilità Varese - Vicolo San Michele, 6 Tel. 0332 288638/288901 Fax 0332 288720 www.cdv.va.it - [email protected] il CDV opera secondo un Sistema di Qualità certificato norma UNI EN ISO 9001:2008 0332.242080 da sapere Ictus: una passeggiata al giorno 'protegge' gli over 60. Camminare può ridurre il rischio di ictus degli uomini anziani: una passeggiata quotidiana allontana il pericolo di subire l'evento vascolare cerebrale patologico tra i maschi di età avanzata. Lo dimostra un nuovo studio dell'University College London. I risultati sottolineano l'importanza di mantenere uno stile di vita attivo, in particolare camminando, per prevenire l'ictus negli adulti più anziani. "L'abitudine di camminare ogni giorno per almeno un'ora potrebbe proteggere gli uomini over 60 dall'ictus", ha spiegato Barbara Jefferis dell'University College London sulla rivista Stroke. L'indagine ha analizzato i dati provenienti da un campione di 3.550 uomini sani di età compresa tra i 60 e gli 80 anni. F A R M A C I A F I D U C I A Dir. san.: Dr. Norberto Silvestri Aut. San. N° 22915 del 17/12/04 • Ecografia 3D Volumetrica • TAc e Risonanza Magnetica Nucleare (dedicata alle articolazioni ed alla colonna cervicale e lombo sacrale) • colonscopia Virtuale • Mammografia digitale • Radiologia tradizionale • Radiologia odontostomatologica • Video endoscopia digestiva • Laboratorio analisi cliniche CDV - DIA s.r.l. - Socio Unico Accreditato e convenzionato S.S.N. Varese - Vicolo S. Michele, 6 Tel. 0332 289615 [email protected] 9 News in Campo Odontoiatrico Implantologia senza bisturi. Dott. Maurizio Ciatti Medico Chirurgo Specialista in Odontostomatologia Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale Prof. a c. Università degli Studi di Milano S i sente spesso parlare di come la tecnologia e il computer abbiano rivoluzionato la nostra vita ed abbiano portato innovazione e progresso in campo medico. Bene, ciò è accaduto anche in Odontoiatria, oggi, infatti, il computer è utilizzato sempre di più per migliorare la diagnosi e la terapia grazie alle diverse applicazioni che sono state create. Lo sviluppo dell’informatica è andato di pari passo con l’evoluzione degli esami radiologici oggi sempre più precisi e con raggi sempre meno dannosi per l’organismo. Tutto ciò rende possibile effettuare diagnosi e piani di trattamento più precisi ed efficaci, come ad esempio nel campo dell’Odontoiatria ed in particolare dell’implantologia dentale. Fino a pochi anni fa l’unica tecnica per poter posizionare un impianto dentale, che ricordiamo può essere considerato F A R M A C I A Grazie alle moderne tecniche radiologiche ed agli avanzati protocolli implantologici, oggi, la chirurgia implantare si può eseguire senza bisturi e senza punti di sutura. computer guidata. Questa tecnica prevede che dalla ricostruzione tridimensionale della tac del paziente, si effettui la diagnosi e la pianificazione dell’intervento. E’ infatti possibile visionare la quantità come una radice artificiale, consisteva nell’effettuare un taglio nella gengiva, scollare i tessuti, fresare l’osso, inserire l’impianto e suturare la gengiva. Oggi, invece, è possibile nei casi indicati non utilizzare più il bisturi nè i punti di sutura. Ma come è possibile questo? Ciò è possibile grazie all’implantologia F I D U C I A di osso residua a 360° in tutte le diverse posizioni ed in tutti i piani dello spazio, in questo modo si può valutare con più precisione la situazione anatomica del paziente. Negli ultimi anni, poi, grazie all’avvento di software dedicati è possibile effettuare la pianificazione dell’intervento, ciò significa che l’implantologo, comodamente seduto alla scrivania, non si limita solo allo studio della tac, ma esegue in modo virtuale l’intervento decidendo dove posizionare gli impianti, con quale inclinazione, profondità ed inoltre il diametro e la lunghezza degli impianti. In questo modo si ha la possibilità di verificare con tutta calma l’esi- 10 Implantologia senza bisturi. to del nostro intervento virtuale, controllandolo anche da un punto di vista protesico. Una volta che si è soddisfatti Ø1,5mm Con questa tecnica è quindi possibile collocare con più precisione gli impianti dentali, eseguire l’intervento in minor Ø1,5mm Ø4mmx 13mm Ø4mmx 10mm Ø4mmx 11,5mm PIANIFICAZIONE GUIDA CHIRURGICA della pianificazione si realizza la mascherina chirurgica che guiderà il chirurgo nel posizionamento degli impianti. Il trattamento, rispetto alla tec- tempo e con minore disagio per il paziente ed in più è possibile, in molti casi, consegnare subito la protesi fissa al paziente. Le limitazioni di questa straordinaria tecnica sono il fatto che è indicata in quei pazienti che abbiano già perso i denti e siano quindi portatori di protesi mobile, altra PRIMA DELLA CHIRURGIA considerazione importante è che la protesi mobile risulti congrua e ben fatta altrimenti è necessario realizzarne un’altra perché, come si è potuto comprendePOSIZIONAMENTO DELLA PROTESI re, questa sarà la nica tradizionale, ha una du- base sulla quale si realizzerà la rata più breve ed è possibile, mascherina chirurgica. alla fine di questo, posizionare Grazie alle continue evoluziosubito la protesi provvisoria - ni probabilmente, nei prossiche era stata precedentemente mi anni, questa tecnica sarà realizzata dalla guida chirurgi- applicabile anche nel caso in ca - avvitandola ai monconi cui siano presenti degli eleposizionati sugli impianti. menti dentari da estrarre. Informazioni Per ulteriori informazioni specifiche sugli argomenti trattati avete modo di contattarci: e-mail: [email protected] tel. 0332.287198 - Varese - Via Rossini, 2 tel. 0331.844507 - Tradate - Via Cavour, 45 tel. 393.5042409 - Legnano - Piazza Ezio Morelli, 7 www.ciattistudiodentistico.it F A R M A C I A F I D U C I A 11 Diagnosi con ultrasuoni: metamorfosi dell’ecografia. Dott. Alfredo Goddi Specialista in Radiologia SME- Diagnostica per Immagini Varese Da semplice indagine anatomica a esame multi-parametrico. L’ grazie all’avvento delle ecografia ha avuto Storia della diametodiche Doppler, si un effetto dirom- gnostica con ulrendeva disponibile la pente in campo trasuoni. tecnologia per studiare il medico; ha rivoluzionato lo L’innovazione chiaflusso di sangue all’interstudio di diversi apparati, ve, che ne ha perno dei vasi. Ciò era possiconsentendo la diagnosi di messo l’applicazione bile sovrapponendo l’immalattie prima altrimenti non in numerosi distretti magine a colori del flusso, valutabili. L’impatto clinico in anatomici, va fatta codificata mediante color ambito radiologico, cardiolo- risalire agli anni '70, Doppler, alla sottostante gico e ostetrico-ginecologico con l’avvento dei traimmagine ecografica anaè stato notevole, grazie all’op- sduttori elettronici tomica dei vasi, rappreportunità di visualizzare gli che, a differenza sentata in bianco e nero. organi interni in tempo reale degli apparecchi Alla visualizzazione del e in modo non invasivo. Il a controllo flusso si aggiungeva la vantaggio di non utilizzare manuale, potepossibilità di misurare in radiazioni ionizzanti, ma in- vano generare modo preciso, mediannocui ultrasuoni, e il costo una serie di te l’analisi dello spettro sicuramente inferiore a quello immagini in Doppler, l’esatta velocidi altre modalità diagnosti- tempo reale tà dei globuli rossi per che, quali ad esemDIAGNOSTICA CON ULTRASUONI - Innovazioni identificare turbolenpio TC e RM, ne Elastografia Elastografia Ecografia Eco-Color Ecografia ze correlate a stenosi o hanno favorito la con contrasto Strain Imaging Shear Wave Doppler Real-time ostruzioni dei vasi: querapida diffusione. sto sviluppo tecnologico Dall’introduzione ANNI '70 ANNI '80 ANNI '90 ANNI 2000 ANNI 2010 apriva la strada all’analisi in ambito cliniImaging Imaging Imaging Imaging Imaging parametrica. co, avvenuta negli Qualitativo Qualitativo Qualitativo Qualitativo Qualitativo Quantitativo Quantitativo Quantitativo Negli anni '90 lo svilupanni 60 in pochi po delle apparecchiature centri di ricerca, il suo impiego ha avuto una (tipo film) invece che singole ging ecografico real-time per- digitali portava a progressicrescita esponenziale e il suo immagini statiche (tipo foto- metteva l’inserimento ecogui- vi miglioramenti della qualità ruolo si è progressivamente grafia): la visualizzazione real- dato di aghi all’interno degli delle immagini ecografiche e ampliato grazie ad una serie time dell’organo da esaminare organi per prelevare dei fram- alla capacità del color Dopdi innovazioni tecnologiche consente infatti una visione menti biologici da analizzare pler di individuare vasi di diche, al ritmo di una o due per dinamica delle strutture anato- al microscopio per una precisa mensioni millimetriche anche decade, ne hanno determina- miche, ne valuta il movimento diagnosi citologica o istologi- all’interno dei noduli neoforto una continua metamorfosi. durante il respiro o al variare ca: nascevano così gli agoa- mati. Diversi studi tentavano Per comprendere i retrosce- della posizione del soggetto, spirati e le biopsie ecoguidate di caratterizzare la benignità o na della metamorfosi è utile documenta la pulsatilità dei che minimizzavano i rischi per malignità dei noduli sulla base della vascolarizzazione color far riferimento alla sua storia vasi e del cuore. i pazienti. evolutiva. Già nei primi anni '80 l’ima- Nella seconda metà anni '80, Doppler; i risultati, per quan- F A R M A C I A F I D U C I A 12 Diagnosi con ultrasuoni: metamorfosi dell’ecografia. to incoraggianti, non fornivano accuratezza adeguata per l’impossibilità di visualizzare il microcircolo tumorale. Fortunatamente tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000 nasceva l’ecografia con mezzo di contrasto grazie alla disponibilità di microbolle di gas inerte dalle dimensioni di pochi micron, da iniettare nel circolo vascolare per via venosa, e in grado di essere visualizzate con apparecchiature ecografiche dotate di specifico software. In considerazione delle dimensioni tecnologico: l’Elastografia, che ha aggiunto una nuova dimensione alla metodica grazie alla valutazione della viscoelasticità tessutale. L’Elastografia si basa sul presupposto che molte patologie, in particolare di tipo tumorale o infiammatorio cronico, determinano un cambiamento della rigidità tessutale. La valutazione dell’elasticità di un tessuto diventa pertanto un fattore basilare per la caratterizzazione di una lesione nodulare o per determinare l’evoluzione fibrotica correlata ad esempio Centro Medico SME 1° Centro Diagnostico Low Dose Diagnostica per Immagini L’analisi multiparametrica. L’evoluzione tecnologica ha scandito le possibilità diagnostiche dell’ecografia che in una continua metamorfosi ha via via aggiunto alle informazioni anatomiche quelle funzionali e più recentemente quelle fisio-patologiche. La diagnostica con ultrasuoni si è trasformata da modalità di tipo esclusivamente qualitativo in modalità che fornisce informazioni semi-quantitative e quantitative che ne aumentano la riproducibilità e limitano la variabilità interoperatore. Oggi la diagnosi di patologie complesse si raggiunge grazie all’integrazione di diverse informazioni soggettive e di dati numerici oggettivi, cioè grazie all’analisi multiparametrica, ottenuta con apparecchiature ecografiche di alto livello, dotate delle più avanzate soluzioni tecnologiche, che si trovano generalmente in Centri di eccellenza. analoghe ai globuli rossi, le microbolle visualizzano indirettamente il microcircolo tessutale, superando i limiti delle metodiche Doppler. La possibilità di studiare in tempo reale il transito delle microbolle all’interno dei noduli consente inoltre una valutazione qualitativa e quantitativa della dinamica contrastografica particolarmente indicata per caratterizzare i noduli epatici, renali e pancreatici. Il suo costo relativamente basso, associato a un’accuratezza del 90% nel differenziare lesioni benigne da quelle maligne, la pongono in concorrenza con TC e RM. La storia infinita Quando sembrava che la diagnosi con ultrasuoni avesse raggiunto i suoi limiti si è affacciato un altro sviluppo F A R M A C I A con l’epatite cronica. Partendo dal principio che l’elasticità è la proprietà meccanica dei corpi di deformarsi in modo reversibile quando vengono sottoposti ad una forza esterna, sono stati proposti diversi metodi per valutare l’elasticità dei tessuti; in linea generale essi fanno capo a due soluzioni tecniche conosciute come Elastografia Strain Imaging (SE) e Elastografia Shear Wave (SWE). Nella tecnica Strain Imaging viene analizzata la deformazione tessutale applicando manualmente una leggera compressione/ decompressione con la sonda ecografica. Questa soluzione valuta esclusivamente la deformabilità relativa tra i diversi tessuti e non l’elasticità assoluta: per questa ragione fornisce Continua a pagina 17 F I D U C I A • Radiologia digitale DR Low Dose • Mammografia digitale MicroDose • Ecografia 2D • Ecografia 3D/4D • Ecografia con mezzo di contrasto • Eco-Color Doppler • TC Multislice 64/128 Ultra Low Dose • Total Body • Cardio-Tc • Angio-Tc • Uro-Tc • Colonscopia Virtuale • Dentalscan ConeXact (Cone-beam) • Elastografia • Strain Imaging (SE) • Shear Wave (SWE) • RM total body 1,5 Tesla • Neuro-RM • Angio-RM • RM Colonna • DExa • RM Addome • Densitometria ossea • Morfometria vertebrale • RM Articolare • Body Composition • RM Mammella Dir. Sanitario Dr. Alfredo Goddi Via Pirandello 31 - 21100 Varese Tel. 0332 224758 - Fax 0332 210420 [email protected] - www.sme-diagnosticaperimmagini.it Aut. San. n. 52/99 del 16/09/1999 Orari: Lun-Ven 7.30/19.00 – Sabato 7.30/13.00 Prenotazioni: in loco, via telefono, via fax, via e-mail Referti: consegna immediata o in 24 ore in base al tipo di esame Ampio parcheggio 13 SME è diagnostica innovativa MAGNESIO “ IL SALE DELLA VITA” Combatte astenia, irritabilità, insonnia e crampi. 2 COMPRESSE DOPO I PASTI* AMA la tua VITA S = + AIUTA A RESTARE IN LINEA tati di convalescenza, intensa attività psico-fisica, menopausa e sindrome premestruale, sono alcune situazioni della vita che possono provocare una maggiore richiesta di Magnesio da parte del nostro organismo. Per questo è stato sviluppato, seguendo le Linee Guida Europee sui “food supplements”, MG.GOLD Magnesio Citrato, un integratore alimentare particolarmente utile in caso di carenze di Magnesio. 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Dott.ssa Stefania Montonati Farmacista Specialista in Farmacologia I rischi potenziali di un farmaco contraffatto possono avere ad oggetto sia i principi attivi, ovvero le sostanze farmacologicamente attive contenute in esso, sia gli eccipienti, sostanze farmacologicamente inerti, ed il confezionamento primario. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità definisce contraffatto "un farmaco la cui etichettatura è stata deliberatamente preparata con informazioni ingannevoli in relazione al contenuto e alla fonte" (OMS, 1992). La contraffazione farmaceutica interessa sia i farmaci di marca che quelli generici e rappresenta, ad oggi, una reale minaccia per la salute pubblica; difatti, questo fenomeno è ormai globale e riguarda non solo i paesi in via di sviluppo, ma anche quelli industrializzati ed economicamente avanzati. La diffusione di tale problematica è stata poi di fatto accelerata dall’avvento della vendita diretta tramite internet (e-commerce), che rappresenta ad oggi uno dei potenziali canali per la commercializzazione dei farmaci contraffatti. E’ bene ricordare che la normativa attualmente vigente in Italia non permette la vendita e l’acquisto di farmaci attraverso il web. La contraffazione dei farmaci è distinta in diverse tipologie a seconda che il medicinale contraffatto: 1. contenga lo stesso principio attivo, in uguale quantità e medesimo confezionamento del preparato originale; 2. presenti il principio attivo in quantità inferiore a quanto dichiarato, ma in confezione F A R M A C I A identica a quella del prodotto medicinale originale; tale condizione sarà causa di ridotta efficacia terapeutica, con conseguenze più o meno gravi a seconda del tipo di farmaco; 3. non contenga alcun ingrediente attivo, ma assomigli al prodotto autentico; tale condizione sarà causa di mancata efficacia terapeutica, con conseguenze più o meno gravi a seconda del tipo di farmaco; 4. presenti ingredienti diversi da quelli dichiarati, situazione in cui, nella peggiore delle ipotesi, il farmaco contraffatto potrebbe contenere ingredienti pericolosi per la salute e causare fenomeni tossici. Alla luce di quanto sopra, i rischi potenziali di un farmaco contraffatto possono avere ad oggetto sia i principi attivi, ovvero le sostanze farmacologicamente attive contenute in esso, sia gli eccipienti, sostan- F I D U C I A ze farmacologicamente inerti, ed il confezionamento primario. La produzione di questi medicinali generalmente non rispetta le Norme di Buona Fabbricazione (Good Manufacturing Practices – GMP), ovvero gli standard di qualità definiti a livello internazionale, a cui tutte le aziende farmaceutiche produttrici di farmaci devono obbligatoriamente attenersi. Infatti, molto spesso i farmaci contraffatti contengono principi attivi di basso costo e di scarsa qualità. La pericolosità legata al confezionamento, invece, deriva dall’utilizzo di un contenitore non idoneo in termini di materiali e di processo di fabbricazione. Altro rischio da non sottovalutare è quello derivante da una non corretta conservazione del farmaco; tale pericolosità, legata ai fenomeni di degradazione che ne possono derivare, è tanto maggiore quanto più il farmaco è sensibile a determinati parametri ambientali (umidità, temperatura, luce etc.); nella stragrande maggioranza dei casi, i farmaci contraffatti sono conservati e trasportati in condizioni non idonee. Inoltre, è possibile che nella commercializzazione dei farmaci contraffatti si verifichi la situazione in cui vengano apposte nuove etichette con nuove date di scadenza a farmaci scaduti, con conseguenze che vanno dalla potenziale inefficacia terapeutica del prodotto fino a gravi pericoli per la salute. Ma quali sono le misure da adottare per difendersi dal pericolo dei farmaci contraffatti e tutelare la propria salute? • I farmaci devono essere acquistati sempre e solo in farmacia o in esercizi commerciali abilitati alla vendita di farmaci da banco e di automedicazione. E’ da evitare assolutamente anche l’acquisto di integratori, preparati erboristici etc. online. • Nel caso in cui il farmaco fosse stato acquistato al di fuori dei canali autorizzati, è bene non utilizzarlo e ricordare che la confezione e/o il foglietto illustrativo del prodotto medicinale potrebbero Continua a pagina 21 15 Influenza e raffreddore. Due malanni stagionali a confronto. Dott.ssa Valentina Nicolini Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Ricercatrice Farmaceutica presso Azienda Internazionale I “Ho il raffreddore oppure l’influenza?” Potrebbe essere una domanda banale, ma non lo è. Il raffreddore e l’influenza sono due affezioni ben distinte ma possono avere in comune alcuni sintomi... come distinguerle? l raffreddore è un’infiammazione acuta della delle prime vie aree (mucosa nasale e faringea) che può essere causata da diversi fattori. Quando la causa è nell’ambiente dette allergeni. I virus più comuni coinvolti nell'eziologia del raffreddore infettivo sono i Myxovirus, Paramyxovirus, Rhinovirus e Coronavirus. La numerosità sibili episodi anche a breve distanza l’uno dall’altro e anche l’incapacità del sistema immunitario di sviluppare difese efficaci e durature. I virus del raffreddore sono virale si parla di raffreddore infettivo. Si parla invece di raffreddore allergico (rinite allergica o raffreddore da fieno) quando è innescato da specifiche sostanze presenti dei virus in grado di provocare raffreddore e soprattutto la capacità di alcune specie di mutare velocemente (come per esempio i Rhinovirus) spiegano perché sono pos- abitualmente presenti nelle mucose del paziente anche per un periodo di alcune settimane; non sono noti casi di infezione totalmente asintomatica. Il raffreddore è più F A R M A C I A F I D U C I A frequente durante le stagioni piovose e in inverno. Però non tutti i virus associati al raffreddore hanno la stessa incidenza stagionale: per es. i Rhinovirus sono più frequenti nella tarda primavera, i Coronavirus in pieno inverno. Il diverso tasso di umidità stagionale ha un ruolo importante in tutte le diffusioni virali, specialmente in quelle che si trasmettono attraverso le goccioline di vapore emanate per via aerea; in generale, i virus sopravvivono meglio nei mesi freddi quando l'umidità relativa è più bassa. Il raffreddore abitualmente ha un periodo di incubazione di 12-72 ore; la sintomatologia generalmente ha la durata di alcuni giorni e non oltrepassa la settimana, ma in un quarto dei casi persiste per 2 settimane. I sintomi principali del raffreddore sono la secrezione, la ostruzione nasale, il mal di gola e la tosse; la febbre è presente qualche volta nel bambino, raramente nell'adulto. Altri sintomi, quali congiuntivite o perdita di odorato o sensazione di pressione alle orecchie o anche la tipica voce nasale, sono attribuibili all'infiammazione dovuta al raffreddore. La rinorrea abitualmente porta anche lieve dolore in- 16 “Ho il raffreddore oppure l’influenza?” Ecco una facile tabella per provare a dare una risposta! torno alle narici dove scorre la secrezione. In linea generale i farmaci utilizzati per il raffreddore servono per alleviare alcuni sintomi clinici caratteristici dell’affezione. In particolare, la difficoltà di respirazione e l'ostruzione nasale si possono combattere effettuando lavaggi nasali con soluzione salina oppure utilizzando spray contenenti sostanze vasocostrittori quali la fenilefrina e l'efedrina; l'impiego dei decongestionanti nasali deve essere tuttavia cauto, poiché manifestano un effetto rebound (peggioramento) se usati per più di 3 o 4 giorni. Gli antistaminici possono essere utilizzati per la loro efficacia nel ridurre gli starnuti (non sopprimono invece la secrezione nasale) e la meta ancora difficile da raggiungere. Al contrario esiste il vaccino contro l’influenza. Infatti l’influenza, a differenza del raffreddore, è causata dall’infezione del Influenzavirus, appartenente al genere Orthomixovirus, famiglia Orthomyxoviridae. Il virus dell’influenza è distinto in tipo A, tipo B e tipo C. Il virus A circola nell’uomo e negli animali ed è responsabile delle epidemie stagionali e delle epidemie pandemiche; il virus B è presente solo nell’uomo, principalmente nei bambini ed è responsabile di piccole epidemie; il tipo C è presente solo nell’uomo e dà luogo ad infezioni asintomatiche, non provoca epidemie. L’influenza è trasmessa per inalazione di ficiente a sciogliere la barriera esterna del virus che si trova improvvisamente in un ambiente ottimale per riprodursi e scatenare l'infezione. Durante il periodo di incubazione di 48 h il virus replica nel tratto respiratorio e può verificarsi una viremia transitoria asintomatica. I sintomi dell’influenza sono diversi. Brividi e febbre fino a 39-39,5°C che iniziano improvvisamente. Appaiono dolori generalizzati (più spiccati alla schiena e alle gambe). La cefalea è notevole, spesso con fotofobia e dolore retrobulbare. I sintomi del tratto respiratorio possono essere lievi all'inizio, con mal di gola raschiante, tosse non produttiva. In seguito tale quadro sintomatologico diviene dominante; la tosse può essere persistente Sintomi Raffreddore Influenza e produttiva. Presente - si manifesta nel 80 % dei Febbre Rara Un'infezione casi. Normalmente sopra i 38 °C batterica seconTosse Presente - con muco Presente - secca / senza muco daria dei bronDolori muscolari Lieve Severi chi e dei polmoCongestione nasale Spesso presente Raro ni, generalmente Starnuti Presente Raro pneumococcica o stafilococcica, Molto comune - si manifesta nel Brividi Raro 60% dei casi è suggerita dalStanchezza e debolezza Lieve Moderato - Severo la persistenza o Dopo solo 3-6 ore. dalla ricorrenza Manifestazione dei sintomi 3-4 giorni I sintomi immediati sono febbre di febbre, tosse e e dolori muscolari. altri sintomi reMolto comune - si manifesta nel Emicrania Raro spiratori durante 80% dei casi la seconda setMal di gola Presente Raro timana. Farmaci Dolori al torace Lieve o moderato Severo utili per alleviare tosse può essere controllata particelle aeree contenenti il i sintomi influenzali sono ancon un antitosse. L’acidoace- virus, emesse con la tosse e gli tipiretici (es: paracetamolo) e tilsalicilico (es: aspirina) e il starnuti, oppure per contatto analgesici (es: ibuprofene). Per paracetamolo (es: tachipirina) di superfici contaminate. Re- alleviare l'ostruzione nasale si sono efficaci per controllare centi studi hanno dimostrato può considerare l’uso tempola cefalea e l'eventuale feb- che la diffusione dell’influen- raneo di un decongestionante bre, mentre gli antibiotici za si verifica soprattutto nel nasale. Le inalazioni di vapore non hanno alcun ruolo nel periodo invernale perché con possono alleviare i sintomi trattamento del raffreddore le basse temperature l'involu- respiratori e prevenire alcuni senza complicanze. cro protettivo più esterno che dei problemi indotti dall'esL'elevatissimo numero di vi- caratterizza la struttura del siccamento delle membrane e rus associati all'eziologia di virus rimane intatto. Il virus dall'ispessimento delle secrequesta malattia rende la pro- penetra nell’organismo per zioni. Le infezioni batteriche duzione di un singolo vacci- contatto con le mucose. La complicanti richiedono l’utino contro il raffreddore una temperatura del corpo è suf- lizzo di antibiotici idonei. F A R M A C I A F I D U C I A Diagnosi con ultrasuoni: metamorfosi dell’ecografia. Continua da pagina 13 soltanto informazioni qualitative che vengono rappresentate su una mappa elastografica a colori. L’Elastografia Shear Wave usa la forza acustica creata da un impulso ultrasonoro per generare delle onde di pressione che propagandosi trasversalmente (shear wave) determinano una minima deformazione dei tessuti: il fenomeno è analogo alle onde che si generano sulla superficie dell’acqua quando viene gettato un sasso. Successivamente l’apparecchio calcola la velocità di propagazione delle onde e genera una mappa 2D a colori che ne rappresenElastografia Shear Wave Influenza e raffreddore. Due malanni stagionali a confronto. ta la distribuzione spaziale. Gli esatti valori di rigidità del tessuto, espressi in kiloPascal (kPa), possono venir misurati in ogni punto della mappa, ma in particolare nelle aree a minor deformabilità. La 2DSWE è pertanto una tecnica di imaging quantitativo che offre misure numeriche della rigidità tessutale. In alcuni organi quali ad esempio mammella e prostata le due tecniche sono complementari offrendo la prima una maggior sensibilità e la seconda una maggior specificità. In altre applicazioni come nelle epatopatie la SWE ha un ruolo primario. 17 Biorivitalizzazione del volto con "skinbooster" in medicina estetica. Dott.ssa Silvia Magnani Specialista in Chirurgia Plastica Libera professionista in Varese P er mantenere un aspetto fresco del volto occorre provvedere lavorando d'anticipo sull'invecchiamento, ritardando la comparsa di rughe e la perdita di compattezza ed elasticità cutanea; a questo fine non è purtroppo sufficiente l'uso di creme adeguatamente formulate e di sicura qualità farmaceutica che riescono a raggiungere solo lo strato superficiale del derma e che devono essere comunque utilizzate in modo sinergico. Per miglioramenti più decisi della texture cutanea occorre infatti fornire al derma, la parte funzionale dell'organo pelle, un supporto più efficace e durevole nel tempo con interventi di microiniezioni ambulatoriali molto mirati a livello di materiali prescelti tra i più avanzati nella ricerca scientifica. La biotecnologia fornisce attualmente una vasta gamma di possibilità allo specialista per i propri pazienti; il meccanismo d'azione dei biorivitalizzanti è basato su due fondamentali obbiettivi: A. stimolare la proliferazione fibroblastica e la produzione di nuovo collagene che permette una correzione del difetto più naturale e duratura. B. ristabilire l'equilibrio idrico con elevatissimo livel- F A R M A C I A lo di idratazione. “Skinbooster” è il termine tecnico che riunisce queste potenzialità funzionali e terapeutiche ed il gel di cui è costituita la procedura è a base di un particolare acido ialuronico a peso molecolare medio-basso (600.000 dalton) con legami adatti al suo rilascio nel derma con assorbimento più rapido rispetto al filler volumetrico studiato invece per mantenersi stabile per un maggior periodo di tempo nella ruga trattata. A base di un gel di acido ialuronico NASHA (Non Animal Stabilized Hyaluronic Acid) gli skinbooster intervengono sulle cause dell'invecchiamento cutaneo e non solo sui suoi effetti, F I D U C I A Metodiche specialistiche avanzate di super-idratazione cutanea ad elevata azione antiossidante e preventiva sulle rughe nello studio del chirurgo plastico. cioè non correggono solo un singolo inestetismo in termini di ruga ma lavorano in profondità nel derma dell'area trattata. La pelle viene così stimolata a ricreare turgore, idratazione, elasticità e luminosità, caratteristiche per le quali gli skinbooster si sono guadagnati anche la definizione di biostimolanti fisiologici iniettabili su volto, labbra, collo, decolletè e dorso delle mani in funzione dell'altissima capacità idratante e, di conseguenza, antiossidante di cui sono propri. La resa degli skinbooster è globale per il miglioramento cutaneo anche se si prescelgono aree particolarmente prioritarie da trattare per ogni paziente: una volta inietta- 18 Biorivitalizzazione del volto con "skinbooster" in medicina estetica. to l'acido ialuronico NASHA viene rilasciato gradualmente e gradualmente richiama altra acqua nel derma; la tecnologia di stabilizzazione dello skinbooster ha dotato il prodotto di una rete molecolare tridimensionale in grado di prolungarne il tempo di permanenza nei tessuti cutanei trattati, integrandosi perfettamente durante il riassorbimento senza comprometterne la biocompatibilità con degradazione isovolemica, cioè la capacità di mantenere il volume iniziale anche durante la fase di degradazione. In pratica, via via che questo particolare acido ialuronico diminuisce, aumenta proporzionalmente la quantità di acqua che ogni molecola è in grado di richiamare nel derma avvizzito o rugoso. Quest'azione aiuta infatti il derma a mantenersi a lungo in tale condizione ideale aumentando anche le capacità di difesa della pelle dall'attacco dei radicali liberi che possono danneggiare seriamente le cellule e contribuire ad un invecchiamento precoce. La metodica di somministrazione si svolge dopo un accurato check-up cutaneo con microiniezioni dermiche precisamente praticate nelle aree bisognose, in microgocce distribuite nella porzione profonda del derma; viso, labbra, contorno labbra, collo, decolletè, dorso delle mani sono le sedi indicate per questa metodica biorivitalizzante molto adatta anche per le guance colpite da elastosi solare, per i cedimenti del contorno del viso, per le cicatrici fibrotiche ed in particolare per le pelli molto stressate dal sole o troppo sot- tili per motivi costituzionali. Il protocollo di utilizzo prevede uno short-program con una seduta ogni quattro settimane per due o tre volte ed una fase di mantenimento a seconda della risposta individuale ogni sei mesi. Un capitolo a parte, sempre nell'ambito delle biorivitalizzazioni cutanee, è da riservare ai cocktail di polinucleotidi, ambulatorio Medico Polispecialistico POLIMEDICA VALGANNA SRL La tua salute il nostro obiettivo. La Polimedica Valganna è una struttura ambulatoriale che eroga prestazioni volte alla diagnosi e alla cura delle patologie più diffuse, con l’obiettivo di restituire al paziente la migliore qualità di vita possibile. Le attività ambulatoriali sono svolte da professionisti di grande esperienza con il supporto delle tecnologie più avanzate. Le prestazioni: • Odontoiatria altrettanto utili al sostegno fisiologico di una pelle in evoluzione d'età: alcune case produttrici formulano infatti anche questa possibilità altamente antiage. Si tratta dunque di tecniche terapeutiche intelligenti, mirate a ridare esteticamente freschezza globale al volto ed alle aree trattate con ottimi ed evidenti risultati già dalla prima seduta in termini di elasticità, turgore, luminosità e rivolte soprattutto alla possibilità preventiva e protettiva dagli effetti che il tempo inesorabilmente lascerebbe su di noi se non adeguatamente contrastato. Informazioni Per ulteriori informazioni specifiche sugli argomenti trattati avete modo di contattarmi al numero: 334.7733565 (Igiene orale, Conservativa, Endodonzia, Chirurgia Orale, Chirurgia Implantare, Parodontologia, Ortognatodonzia, Gnatologia, Protesica). 2014 Da GennaiO e n attivaziO latOri u b m POlia ici: SPecialiSt • Medicina interna • Gastroenterologia • Urologia • Cardiologia Dir. Sanitario Dr. Giovanni Orlandi - Medico Dentista Varese - Viale Valganna, 34 Prenotazioni prestazioni: 0332.289170 Orari: da lunedì a venerdì 9.00-13.00 / 14.00-19.00 sabato 9.00-13.00 e-mail: [email protected] F A R M A C I A F I D U C I A • ampio parcheggio • • autobus Linea P • 19 Alcuni oli essenziali utili per affrontare la stagione invernale. Dott. Gianluca Bonicalzi Farmacista [email protected] L a storia dell’Aromaterapia segue, passo passo, quella del rapporto plurimillenario dell’uomo con le piante medicinali. Guidati dall’istinto, dalla vista e dall’olfatto, sensi molto sviluppati nell’uomo primitivo, i nostri progenitori selezionarono piante e fiori utili alla loro sopravvivenza ed impararono ad utilizzarli con modalità sempre più evolute e raffinate. Molto presto l’uomo si rese conto che alcune piante medicinali emanavano un profumo più intenso rispetto ad altre e cominciò, con mezzi rudimentali, ad estrarre gli aromi in esse contenuti e ad usarli per massaggiare il corpo, per profumare gli ambienti o durante i riti religiosi. Empiricamente i nostri antenati scoprirono che molti di questi aromi possedevano proprietà curative, difendevano dalle malattie infettive e disinfettavano le ferite favorendone una rapida e sicura cicatrizzazione. Egizi, Cinesi, Greci, Romani ed Arabi, in epoca più recente, sapevano utilizzare gli oli essenziali con grande maestria, sia per uso estetico che curativo. L’aromaterapia consiste nello studio e nell’applicazione del potenziale terapeutico insito negli oli essenziali naturali ricavati dalle piante. La F A R M A C I A Gli oli essenziali sono sostanze altamente concentrate estratte da piante definite essenzifere in grado di apportare benefici allo stato psico-fisico del nostro organismo. moderna aromaterapia riconosce come fondatore il francese René-Maurice Gattefossé (1881- 1950), il quale coniò tale termine nel 1928 usandolo successivamente come titolo di un suo libro pubblicato nel 1937. L’essenza aromatica è un derivato di un’unica pian- Più la pianta rimane esposta al sole, più produce olio essenziale, quindi nei Paesi mediterranei e nelle zone molto soleggiate troviamo numerose piante spontanee produttrici di essenze aromatiche. L’olio essenziale rappresenta per la pianta una sostanza difen- piante comunicano tra di loro attraverso la diffusione degli oli essenziali. Questi ultimi si rivolgono all’organismo umano nella sua totalità e sono in grado di produrre effetti sui piani fisico, emotivo e mentale. I profumi agiscono sull’ipotalamo e sull’ipofisi, ta, unico genere e specie; si possono comunque miscelare più essenze insieme così da ottenere un aroma personalizzato. Secondo il tipo di pianta, l’aroma si concentra nella radice, oppure nel fusto, nelle foglie, nei fiori o nei frutti. siva contro parassiti, insetti, muffe; inoltre svolge funzioni cicatrizzanti e rigenerative nei casi in cui venga intaccato il fusto. L’aroma è anche di aiuto per la riproduzione della pianta, poiché attira gli insetti per l’impollinazione; infine le innescando reazioni a cascata sul sistema ormonale e offrendo quindi possibilità terapeutiche di vario tipo. Di seguito verranno descritte le principali indicazioni degli oli essenziali ricavati dall’Eucalipto e dal Pino silvestre. F I D U C I A 20 Alcuni oli essenziali utili per affrontare la stagione invernale. L'Eucalipto. Gli alberi d’eucalipto sono originari dell’Australia dove formano intere foreste. I primi colonizzatori occidentali ne appresero le virtù curative dagli aborigeni che, pestandone le foglie preparavano cataplasmi per curare ferite, infusi per combattere la febbre, malattie infettive, dissenteria o le bruciavano per fare fumigazioni in caso di malattie respiratorie. L’eucalipto veniva chiamato “l’albero della febbre” per le sue proprietà febbrifughe e antisettiche e perché veniva piantato per bonificare i terreni paludosi, dal momento che il suo sistema di radici drenanti è in grado di assorbire l’acqua del terreno sottostante. Impieghi dell’olio essenziale: l’azione dell’eucalipto è particolarmente benefica per l’apparato respiratorio. Infatti, l’olio essenziale (con particolare riferimento alle specie globuloso e radiata) contiene una sostanza, comunemente nota con il nome di eucaliptolo, cui si deve l’azione mucolitica, espettorante e decongestionante, accompagnato da altri derivati, ad azione antispasmodica, antitussiva e balsamica. L’olio essenziale viene utilizzato per linimenti antireumatici, preparati per inalazione e come aromatizzanti di saponi e altri prodotti per l’igiene. In caso di affezioni delle vie respiratorie con tosse produttiva e febbre, l’eucalipto contribuirà a far scendere la temperatura, a calmare la tosse e a decongestionare le mucose delle vie aeree. L’olio essenziale di eucalipto viene eliminato in gran parte attraverso i polmoni, qualunque sia la sua via di somministrazione: questo giustifica il suo interesse nelle affezioni respiratorie. Le vie di applicazione sono pertanto esterne, come bagno caldo aromatico F A R M A C I A (5 gocce da versare nella vasca, emulsionate con miele), frizioni alcoliche (due gocce diluite in un cucchiaio di alcol o acqua di colonia) o unzioni con olio vegetale a livello del torace, vaporizzazioni, gocce nasali (all’1% in olio di mandorle), diffusione nell’ambiente (attraverso l’umidificatore o il diffusore). Il Pino Silvestre. Il Pino Silvestre è un albero sempreverde che arriva a un’altezza massima di 35-40 metri; è presente in tutta Eu- ropa, in particolare nelle zone centrali e settentrionali (Scandinavia, Finlandia), nei Paesi Baltici, in Russia, negli Stati Uniti, e si è diffuso anche in Asia. E’ frequente sulle Alpi (fino a 2000 metri) e sugli Appennini. E’ una pianta ermafrodita: produce sia fiori maschili sia femminili; a primavera, quando si aprono le infiorescenze maschili esse af- F I D U C I A La contraffazione dei farmaci. fidano al vento il loro abbondante polline giallo, che si diffondono nell’aria e su tutto il terreno circostante come una nube fertilizzante. Impieghi dell’olio essenziale: ha un grande potere stimolante e dinamizzante, utile in caso di stanchezza con pressione arteriosa tendenzialmente bassa, apatia, stati di convalescenza, depressione. Agisce stimolando la corteccia surrenale, (struttura anatomica deputata a produrre gli ormoni per la risposta dell’organismo allo stress), tonifica e rinvigorisce la mente come una passeggiata in un bosco di pini in montagna. E’ consigliato per docce e bagni aromatici, per massaggi tonificanti e diffuso nell’ambiente, per migliorare la respirazione. Il pino svolge un’azione antisettica per le vie respiratorie e urinarie, è espettorante, balsamico, fluidificante e risulta molto utile nel trattamento delle affezioni delle vie respiratorie, quali raffreddore, sinusite, tosse catarro, tracheite, bronchite. L’olio di pino può essere utilizzato per vaporizzazioni (5-6 gocce in una bacinelle d’acqua bollente per respirarne i vapori), diffusione nell’ambiente attraverso il diffusore o l’umidificatore, bagni aromatici. Può essere applicato per unzione (diluito) a livello del torace in corso di influenza e di affezioni delle prime vie aeree. In caso di dolori articolari e ossei si possono effettuare bagni, pediluvi, maniluvi, unzioni a livello articolare (24-30 gocce di essenza di pino diluite in 50 ml d’olio di sesamo o oleolito di arnica). E’ adatto per deodorare e ridurre la sudorazione eccessiva (per pediluvi, bagni). Per massaggi è efficace contro il mal di schiena, tonifica la circolazione, stimola la diuresi e la funzione epatobiliare. Continua da pagina 15 contenere false informazioni alle quali non sarebbe corretto né utile attenersi. Se si sospetta che un medicinale possa essere contraffatto, oltre a non usarlo, è vivamente consigliato parlarne con il proprio medico o farmacista e conservarne campioni e scatola perché potrebbero risultare necessari per le dovute verifiche da parte delle autorità competenti. E’ consigliabile inoltrare la segnalazione di casi sospetti e/o farmaci contraffatti, attraverso la compilazione di un modulo online, ad IMPACT Italia (www.impactitalia.gov.it), la task-force nazionale contro la contraffazione farmaceutica. Tale organizzazione fa parte di un gruppo internazionale, costituito nel 2006, e costruito con lo scopo di unire gli sforzi nella lotta alla contraffazione. La sigla IMPACT è l’acronimo di International Medical Products Anti-Counterfeiting Taskforce, della quale fanno parte, oltre agli enti regolatori istituzionali, anche organizzazioni non governative. • Nel caso di viaggi fuori dall’Italia, specialmente al di fuori dall’Unione Europea, è bene munirsi di tutti i farmaci utilizzati abitualmente o dei quali si potrebbe aver bisogno, acquistando in loco soltanto in caso di estrema necessità e comunque presso farmacie o esercizi autorizzati. Considerando gli innumerevoli pericoli derivanti dall’acquisto di un medicinale al di fuori dei canali autorizzati, come già ampiamente descritto, è bene prestare sempre la massima attenzione e fare scelte consapevoli che tutelino la ‘salute’. Sitografia: www.impactitalia.gov.it www.agenziafarmaco.gov.it 21 La farmacia incontra la scuola: alimentazione, adolescenza e dintorni. Seconda parte. Dott.ssa Anna Carnelli Farmacista [email protected] P F A R M A C I A di alcune nostre caratteristiche, che hanno a che fare anche con il nostro modo di relazionarci. Come è emerso dal confronto in gruppo, un ragazzino può scegliere di mangiare per soddisfare il proprio gusto, per mantenere la propria salute, per sostenere un’attività fisica, per “farsi vedere” davanti agli altri (ad esempio mangiando quantità esagerate Anche non scegliere è una scelta o scegliendo cibi ricercati), per affermare un’appartenenza ad un gruppo di coetanei piuttosto che ad una certa cultura d’origine... Ci è sembrato importante, anche nell’incontro con i genitori, sottolineare che gli adulti possono e devono essere un esempio per la salute dei ragazzi, anche insegnando F I D U C I A FEDERFARMA VARESE Associazione Varesina Titolari di Farmacia Dott.ssa Renata Radici Psicologa e Psicoterapeuta Specializzata in Psicoterapia dell'Adolescente e dell'Adulto [email protected] Continuiamo in questo articolo la sintesi di quanto è emerso dal progetto “La farmacia incontra la scuola: alimentazione, adolescenza e dintorni”, patrocinato e finanziato da Federfarma Varese, progetto di educazione alla salute in ambito alimentare, consistente in alcuni incontri presso la scuola media di Castiglione Olona, con i ragazzi e con i loro genitori. arlando di alimentazione con ragazzini di 12 anni, un aspetto particolarmente importante da affrontare è la crescente autonomia che essi esercitano nelle scelte alimentari, come negli altri ambiti della loro vita. Negli incontri con le classi è infatti emerso che i ragazzi tendono a mangiare diversamente quando sono con i genitori piuttosto che quando sono a casa in loro assenza o fuori con gli amici. Diventa allora importante riflettere con loro su come scegliere in modo responsabile. Ci siamo detti che responsabilità significa accettare le conseguenze delle proprie scelte alimentari. Ad esempio se scelgo di mangiare molti cibi grassi come “patatine“ e “merendine confezionate”, se mi viene mal di pancia saprò che questo dipende dalla mia scelta alimentare. Abbiamo inoltre riflettuto su quanto il modo di mangiare riveli la persona: quando scegliamo cosa mangiare teniamo conto di alcuni bisogni, fisici ma non solo, e Con il patrocinio loro ad ascoltarsi, a comprendere i loro bisogni, ad adattare le porzioni alla reale fame, a cucinare il cibo con le loro mani. Anche per quanto riguarda la parte scientifica, abbiamo focalizzato l’attenzione sulla parola scelta. Nell’alimentazione come in generale nella vita, anche non scegliere è una scelta; per il proprio benessere però ogni ragazzo può scegliere di nutrirsi in modo da soddisfare il proprio fabbisogno calorico, facendo attenzione alla corretta assunzione di zuccheri, proteine e grassi (di cui abbiamo parlato la volta scorsa) e con l’impegno di soddisfare il proprio fabbisogno di vitamine, minerali e oligoelementi. Ancor più che gli adulti, è bene che i ragazzi che sono nella fase della crescita scelgano gli alimenti da consumare, anche facendo attenzione al contenuto in vitamine e sali minerali. Le vitamine (“amine della vita” cioè sostanze organiche, così chiamate perché indispensabili alla vita degli esseri umani), non possono essere prodotte dall’organismo, ma devono essere assunte con la dieta; non hanno valore energetico (cioè non apportano calorie), agiscono in minime dosi e hanno azioni specifiche su diversi meccanismi che avvengono nell’organismo. Le vitamine A D, E, K, sono liposolubili, mentre la vitamina C e le vitamine del complesso B sono solubili in acqua; per queste ultime quindi è difficile 22 La farmacia incontra la scuola: alimentazione, adolescenza e dintorni. incorrere in un eccesso, perché vengono eliminate attraverso le secrezioni corporee come il sudore. Anche i sali minerali (Sodio, Potassio, Calcio, Fosforo e Magnesio) e gli oligoelementi (Ferro, Zinco, Fluoro, Iodio) non essendo prodotti dall’organismo devono essere assunti dall’esterno e svolgono funzioni di controllo e regolazione dell’attività cellulare. Per quanto riguarda il Calcio, è di grande importanza soprattutto nell’adolescenza, poiché lo scheletro (il cui peso raggiunge il culmine nell’adolescenza) racchiude il 99% delle riserve di calcio. Il calcio può essere assunto con la dieta; gli alimenti più ricchi di calcio sono: formaggi, latte, yogurt, ma anche pesci come le acquadelle e le alici; ortaggi come la cicoria, il radicchio verde, i broccoletti e il tanto amato cioccolato al latte. Poiché solo il 30% del calcio presente ne- Vitamina A ricchi di sodio, poiché l’eccesso di sodio fa aumentare la perdita di calcio nell’urina. Di grande importanza è la vitamina D (presente nelle aringhe, nel salmone, nelle sardine) poiché aumenta l’assorbimento di calcio nell’intestino e favorisce il deposito di calcio nelle ossa. In adolescenza è fondamentale l’assunzione di ferro, nei maschi e soprattutto nelle ragazzine, a causa delle perdite di sangue avute con il ciclo mestruale. Il ferro nel corpo umano si trova essenzialmente nei globuli rossi, legato all’emoglobina, utilizzato per trasportare l’ossigeno a tutti i tessuti del corpo; una piccola percentuale si trova nei muscoli legato all’emoglobina, e il restante si trova come riserva nel fegato, nel midollo e nei muscoli scheletrici. Il ferro può essere assunto con la dieta: l’organismo assorbe tra il 2% e il 10% del ferro presente nei vegetali Alimenti che ne sono ricchi Utilità nel corpo umano fegato, carote, albicocche secche, tuorlo d’uovo, rucola, zucca, mascarpone, parmigiano visione notturna, crescita di ossa e denti, mantiene sane pelle e mucose carne di pollo e maiale, Vitamina B1 pane, cereali, latte, patate e legumi secchi produzione di energia dal cibo, salute pelle e mucose, sostiene il processo di crescita fegato, pane e cereali, latte Vitamina B2 e formaggi, vegetali a foglia verde, uova produzione di energia dal cibo, salute pelle e mucose, sostiene il processo di crescita Potassio Frutta secca, legumi e patate, sarde e trote, tacchino e vitello trasmissione degli impulsi nervosi, contrazione muscolare, regolazione pressione arteriosa Magnesio verdure a foglia verde, anacardi, mandorle, arachidi, nocciole, pistacchi, noci, cereali integrali funzionalità muscolare e nervosa, rafforza ossa e sistema immunitario, regola battito cardiaco e pressione arteriosa Fosforo parmigiano, grana, groviera, carpe, sardine, seppie, legumi, frutta secca formazione ossa e denti, funzionamento sistema nervoso, produzione di energia gli alimenti viene assorbito nel corpo umano sono necessari alcuni accorgimenti per ovviare a questo problema: ridurre il consumo di alimenti ricchi di acido ossalico o acido fitico (spinaci, rape, pomodori, crusca) perché riducono l’assorbimento di calcio; ridurre l’uso del sale da cucina e di cibi F A R M A C I A e tra il 10% e il 35% di quello presente in alimenti di origine animale. Gli alimenti più ricchi di ferro sono il fegato, la carne rossa, i gamberi, i crostacei, il germe di grano, i legumi, la frutta secca in guscio, ma come detto è importante non solo la quantità presente negli alimenti, ma quanto ne viene F I D U C I A assorbito nel corpo umano. Di seguito qualche accorgimento per favorire l’assorbimento del ferro: • condire la verdura ricca di ferro con succo di limone o bere insieme spremuta d’arancia, poiché la vitamina C e l’acido citrico presenti aumentano l’assorbimento del ferro vegetale; • ridurre il consumo di alimenti ricchi di acido fitico (spinaci e rape) e non esagerare con l’assunzione di fibre (crusca, cereali integrali), poiché riducono l’assorbimento di ferro; • ricordare che tè, caffè e cioccolato sono ricchi di sostanze (in chimica si chiamano tannini e polifenoli) che riducono l’assorbimento del ferro. Infine, parliamo della vitamina C: oltre a facilitare l’assorbimento del ferro, interviene nella produzione degli anticorpi rinforzando il sistema immunitario ed è coinvolta nei processi di produzione di energia e di sintesi di ormoni. Gli alimenti più ricchi di vitamina C sono i peperoni, il prezzemolo, il latte, la rucola, i broccoletti, i pomodori, e la frutta come i kiwi, le arance, i limoni, le fragole. Questi alimenti devono essere ben conservati ed essenzialmente consumati crudi, poiché la vitamina C è distrutta rapidamente dalla luce, dall’esposizione all’aria e dal calore. Per concludere vi rimando alla tabella qui a fianco con le restanti vitamine e sali minerali di cui abbiamo parlato ai ragazzi, con riferimenti agli alimenti che maggiormente li contengono e all’utilità nel corpo umano. A ciascuno dunque il piacere di scegliere come alimentarsi e, come ci siamo detti con i ragazzi che hanno partecipato al progetto, scegliamo in modo responsabile e il nostro corpo ci ringrazierà! da sapere Più alti i maschi europei, cresciuti di 11 cm in un secolo. Più slanciati gli uomini europei rispetto ai loro nonni e bisnonni: infatti l'altezza media dei maschi in Europa è cresciuta di 11 centimetri in poco più di un secolo. Segno di migliori condizioni economiche e di buona salute. È quanto emerso da una ricerca pubblicata sulla rivista Oxford Economic Papers da Timothy Hatton, Professore di Economia presso la University of Essex. Gli studiosi hanno preso in considerazione una vasta mole di dati relativi a maschi di 15 paesi europei a partire dal 1870 fino al 1980. È emerso, contrariamente a quanto atteso, che un'accelerazione sull'aumento della statura è stata impressa, probabilmente da una pluralità di fattori. È possibile, spiegano gli esperti, che dietro l'innalzamento della statura dei maschi europei vi sia una serie di fattori tra cui la rapida riduzione della mortalità infantile, ma anche la riduzione della fertilità cui è seguita una tendenza al formarsi di famiglie meno numerose. Queste ultime già in precedenti studi sono state ricollegate a statura maggiore dei figli. 23 L’importanza della riabilitazione nella Malattia di Parkinson. L’ utilizzo della riabilitazione motoria per contenere o migliorare il quadro sintomatologico dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson (MP) ha recentemente assunto un rinnovato interesse anche per gli alti costi sociali che la malattia presenta e per i limiti della sola terapia farmacologica. Ogni paziente affetto da MP può giovarsi della terapia riabilitativa ad ogni stadio della malattia ed indipendentemente dalla sue capacità residue. Occorre impostare il trattamento e programmare il percorso riabilitativo utilizzando come parametro discriminante la gravità del quadro clinico del paziente e le abilità maggiormente compromesse, per concentrare gli sforzi sul recupero delle abilità motorie più “utili” al paziente nello svolgimento delle attività quotidiane. Nella messa a punto del piano terapeutico bisogna tenere conto dei tre sintomi prevalenti: rigidità, bradicinesia ed instabilità posturale, ma anche considerare le problematiche non motorie del malato come ad esempio i problemi di parola e deglutizione. Le tecniche che possono essere utilizzate sono le seguenti: F A R M A C I A Dispositivo Gondola per la riabilitazione della Malattia di Parkinson Dott. Giulio Riboldazzi Specialista in Neurologia E' bene iniziare il trattamento riabilitativo il più precocemente possibile e proseguirlo con regolarità nel tempo. 1. 2. Rilassamento: serve a preparare il paziente alla seduta riabilitativa. Respirazione: associata al rilassamento ed agli altri esercizi è anche una tecnica vera e propria che serve a migliorare le capacità respiratorie dei malati compromesse dall’immobilità e dalla rigidità della gabbia toracica. Esercizi posturali: riequilibrano la tendenza camptocormica del paziente. Esercizi di allungamento muscolare: uti- 3. 4. F I D U C I A lizzati per mantenere elastici i gruppi muscolari che tendono a sclerotizzarsi per la rigidità ed il non uso. Esercizi attivi: molto utili per migliorare o recuperare la coordinazione motoria, la velocità e la forza del movimento. Esercizi per l’equilibrio. Esercizi per la deambulazione: utili per migliorare l'orientamento spaziale, possono essere accompagnati da tecniche di 5. 6. 7. stimolo al movimento come la danza o la musicoterapia. L’esercizio riabilitativo, per essere efficace ed i vantaggi motori e non motori duraturi, deve essere svolto per cicli di almeno 4-6 settimane per una-due ore al giorno considerando nell’insieme fisioterapia e terapia occupazionale. Di una certa utilità è risultata la logopedia sia per i problemi di disfagia che di disartria nel paziente parkinsoniano. Di particolare interesse sono quelle strategie che privilegia- 24 L’importanza della riabilitazione nella Malattia di Parkinson. no il controllo attenzionale in modo da migliorare la programmazione motoria componendo le attività complesse in sequenze di gesti semplici. Questo risultato può essere facilitato dall’uso di tecniche basate sulla ritmicità degli stimoli sensoriali (danza o musicoterapia). Numerose esperienze cliniche hanno poi dimostrato come l’utilizzo di stimoli sensoriali visivi, uditivi e propriocettivi (cues) permettano di ottenere un significativo miglioramento delle prestazioni motorie che si mantiene nel tempo. La stessa applicazione di cues ha dimostrato di migliorare il F A R M A C I A freezing (congelamento) della marcia e le discinesie, problematiche che spesso rappresentano un fallimento per quanto concerne le terapie farmacologiche. Tale risultato si basa sulla capacità di tali stimoli di bypassare i circuiti motori compromessi dalla malattia e di attivare il movimento stimolando aree motorie ancora integre. Su questi presupposti si basano gli studi che hanno evidenziato l’utilità di esercizio con un tapis roulant implementato con stimolazioni visive ed uditive e l’efficacia della terapia di stimolazione meccanica plantare erogata tramite il dispositivo medico Gondola. E’ recentissimo a tal proposito un nuovo studio clinico controllato sulla stimolazione plantare verso placebo valutato in doppio cieco, condotto dal Prof. Fabrizio Stocchi, direttore del centro di Ricerca sul Parkinson e sui disturbi motori dell’IRCCS San Raffaele di Roma, che ha evidenziato un globale miglioramento della sintomatologia e dei parametri del cammino misurati sia con l’osservazione clinica sia con la Gait Analysis, con l’indubbio vantaggio di poter eseguire la stimolazione direttamente al domicilio dal paziente stesso. In conclusione si può certamente affermare che la riabilitazione, valorizzando le capacità motorie che la malattia ed il trattamento farmacologico hanno mantenuto integre, permette un miglioramento clinico evidente nel parkinsoniano potendosi anche ipotizzare un effetto neuroprotettivo dell’esercizio fisico. Per questo motivo è bene iniziare il trattamento riabilitativo il più precocemente possibile e proseguirlo con regolarità costante nel tempo. F I D U C I A Consegniamo fiducia tutti i giorni per 365 giorni all’anno. FIDUCIA vuol dire trovare sempre nella tua farmacia i farmaci e le specialità che cerchi. FIDUCIA significa che ogni giorno, quat tro volte al giorno, le specialità richieste vengono consegnate alla tua farmacia. FIDUCIA è quella che centinaia di far macie riservano alla nostra azienda, alla nostra organizzazione e specializzazione, fatta di uomini e mezzi capaci di garan tire il miglior lavoro del tuo farmacista. 21040 Castronno (Va) - Viale Lombardia, 64 Tel. 0332 896051 Fax 0332 896061 25 e-mail: [email protected] Diverticolite & diverticolosi: come comportarsi a tavola. Dott.ssa Rachele Aspesi Farmacista specialista in nutrizione [email protected] P iccole sacche nel rivestimento del colon e dell’intestino crasso che si rigonfiano verso l’esterno: ecco la descrizione di un diverticolo. La condizione in cui si rilevano diverticoli prende il nome di diverticolosi: circa il 10% della popolazione over 40 manifesta, spesso senza sintomi rilevanti, questa condizione patologica e la percentuale cresce con l’aumentare dell’età. Quando i diverticoli si infiammano subentra la diverticolite, ma fortunatamente solo un quarto delle persone con diverticolosi manifesta sintomi di questa infiammazione. Gli studi dimostrano all’unanimità che la causa principale della formazione dei diverticoli è un’alimentazione scorretta troppo povera di fibre, sostanze che possiamo ritrovare negli ortaggi, nella frutta e nei cereali integrali. I paesi industrializzati, la cui alimentazione è ricca di alimenti raffinati, presentano un’incidenza di questa patologia molto maggiore rispetto all’Asia dove gli alimenti fibrosi sono portati in tavola quotidianamente. Dalle nostre tavole, dunque, non dovrebbero mai mancare frutta, verdura e cibi integrali, indipendentemente dalla presenza o meno di F A R M A C I A diverticoli: i residui vegetali contenuti nella fibra, infatti, tendono ad aumentare la motilità intestinale, regolando la consistenza delle feci ed irrobustendo le pareti dell'intestino, prevenendo la diverticolosi e la successiva infiammazione. Cosa fare in caso di diverticolosi? Chi soffre di diverticolosi cronica deve prestare molta attenzione alla propria dieta, assumendo ogni giorno la giusta quantità di fibre (almeno 40 grammi), in particolare insolu- F I D U C I A Dalle nostre tavole non dovrebbero mai mancare frutta, verdura e cibi integrali, indipendentemente dalla presenza o meno di diverticoli. bili contenute in alcuni vegetali (fagiolini, broccoli, cavolo, zucchine, carote, sedano) e nei cereali integrali. Questo tipo di fibre assorbe, infatti, grosse quantità di acqua, aumentando il volume delle feci e rendendole più morbide e abbondanti. In questo caso, è, quindi, molto importante associare a un elevato apporto di fibre un'abbondante quantità di liquidi (l’ideale è acqua non gassata a basso residuo fisso). Se necessario 26 Diverticolite & diverticolosi: come comportarsi a tavola. DOTT.SSA RACHELE ASPESI Come comportarsi in caso di diverticolite? I pazienti colpiti da diverticolite potrebbero, invece, avere qualche problema ad assume- uva), in alcuni ortaggi (zucchine, melanzane, peperoni) e in alcuni cibi integrali (in particolari quelli addizionati con semi oleosi). In questa fase della patologia, occorre ridurre al minimo il consumo di alimenti infiammanti della mucosa intestinale come caffè, tè, cioccolato, carni rosse e insaccati, latte e derivati molto grassi, cibi piccanti e spezie. Occorre evitare alimenti meteorizzanti e che, per loro struttura, inglobano L’importanza dell’attività fisica. Il movimento e l'attività fisica aiutano a mantenere tonici i muscoli della parete addominale, migliorando la motilità colica e riducendo il ristagno di feci nei diverticoli. Via libera, quindi, ad attività aerobiche come jogging, nuoto, camminate a passo veloce, bicicletta che agevolano le condizioni patologiche in caso di diverticoli, facilitano il mantenimento del peso corretto e, liberando endorfine, migliorano l’umore. re alimenti contenenti fibre, soprattutto nella fase acuta della malattia. All'interno dei diverticoli, infatti, soprattutto quando sono molto grandi, possono accumularsi piccole sostanze come i semi contenuti nella frutta (kiwi, cocomero, ciliegie, mandaranci, F A R M A C I A molta aria (bevande gassate, maionese, panna montata). Per questo, si consiglia di consumare frutta senza buccia centrifugata, ma non frullata per evitare che l’alimento inglobi troppa aria. Inoltre la malattia diverticolare, alterando la motilità e la funzionalità di tutto l'intestino, predispone il soggetto a un maggior rischio di intolleranze alimentari: cercare, quindi, di variare il più possibile l’alimentazione quotidiana, alternando il consumo di verdure e di cereali differenti. In generale, ricordo che sia in caso di semplice diverticolosi, sia in presenza di diverticoli infiammati è importante correggere fattori di rischio come il fumo, l'eccesso di alcolici, di grassi e di carboidrati semplici. Il vostro farmacista può aiutarvi a correggere gli stili di vita scorretti e a migliorare la qualità della vita con pochi e semplici accorgimenti quotidiani. F I D U C I A COnSuLEnTE nuTRIzIOnALE FARMACISTA Una corretta alimentazione è fondamen- tale per una buona qualità di vita: la salute si conquista e conserva soprattutto a tavola, imparando, fin da bambini, le regole del mangiare sano. I SERVIZI ■ Diet-coaching ■ Consigli alimentari personalizzati ■ Consulenza alimentare volta alla perdita di peso corporeo ■ Consigli alimentari per bambini e adolescenti ■ Consigli personalizzati sull’uso di integratori alimentari, preparati fitoterapici e omeopatici ■ Organizzazione di corsi di educazione alimentare per scuole, centri benessere, figure professionali ■ Consulenza dermocosmetica ■ Valutazione intolleranze alimentari tramite Test Natrix La dott.ssa Rachele Aspesi riceve su appuntamento: Cell. 348 6640785 [email protected] www.studiosanitario.it 27 GRAFFITI 0332.435327 è consigliabile utilizzare supplementi dietetici a base di fibre (psillio, crusca) e fermenti lattici a base di bifido-batteri che riducono gli episodi di stitichezza, mentre invece è bene evitare l’uso di lassativi che creano irritazione e assuefazione intestinale. L’attacco di panico: cosa si prova e che cosa fare. Dott.ssa Renata Radici Psicologa e Psicoterapeuta Specializzata in Psicoterapia dell'Adolescente e dell'Adulto [email protected] L’ attacco di panico è purtroppo, oggi, un’esperienza non rara. Personaggi celebri hanno dichiarato di averne sofferto. L’hanno descritto autori di opere letterarie, libri dichiaratamente autobiografici o che comunque traggono spunto dall’esperienza personale dei loro autori, come “Il panico quotidiano” di Christian Frascella. L’attacco di panico è una crisi di angoscia che compare in modo improvviso ed acuto, con manifestazioni somatiche molto intense: si viene travolti da un insieme di sintomi che raggiungono rapidamente la loro massima intensità. I più frequenti sono accelerazione del battito cardiaco, difficoltà respiratorie e in particolare sensazione di soffocare, dolore al petto, vampate di calore o brividi di freddo, forti tremori, eccessiva sudorazione, vertigini, talvolta nausea, dolori addominali, cefalea, sensazioni di formicolio alle mani e ai piedi o al viso, difficoltà a parlare (“nodo alla gola”). Può succedere di avvertire un senso di estraneità rispetto alla realtà esterna (derealizzazione) o rispetto a se stessi e al proprio corpo (depersonalizzazione): ci si sente come se si guardasse la realtà o se stessi da fuori, esperienza F A R M A C I A L’attacco di panico segna fortemente il vissuto di una persona, proprio per l’esperienza di essere sul punto di morire o di perdere il controllo e impazzire, dunque di perdere se stessi, la propria integrità. spiacevole, strana e destabilizzante. Generalmente, chi vive l’attacco di panico sente di morire o, anche, di impazzire, di “andare in pezzi”, di perdere il controllo su di sé e di poter compiere atti incon- si ipotizza la presenza di un disturbo psichico. L’attacco di panico segna fortemente il vissuto di una persona, proprio per l’esperienza di essere sul punto di morire o di perdere il controllo e im- parole. Non si muore di attacco di panico, ma il fatto di constatare di non morire non è comunque d’aiuto se la crisi si ripete. I sintomi travolgono e non lasciano spazio al “ragionare” per tranquillizzarsi e sulti. È comune infatti, in chi ne ha sofferto, la convinzione di avere avuto un attacco di infarto o comunque qualche disturbo organico molto grave. Spesso si va al Pronto Soccorso, il che contribuisce a dare rassicurazione. Ci si ritrova poi davanti ad analisi mediche che permettono di escludere cause organiche e pazzire, dunque di perdere se stessi, la propria integrità. Chi ne ha sofferto dice che difficilmente si può immaginare quanto si stia male: “è bruttissimo… mamma mia come sto male, non si può descrivere, chi non l’ha provato non può capire...”. Segno che si tratta di un’esperienza così forte, estrema, che è difficile esprimerla con le arginare l’angoscia. La durata di un attacco è molto variabile: in genere la crisi arriva alla sua massima intensità nel giro di pochi minuti, per poi scemare lentamente e lasciare la persona spaventata e sfinita. Raramente la durata complessiva supera la mezz’ora o l’ora. Anche quando la durata è breve, tuttavia, F I D U C I A 28 L’attacco di panico: cosa si prova e che cosa fare. spesso l’attacco di panico ha sulla persona un impatto che va oltre: si ha paura che ritorni, evento che a volte si verifica. Si parla di Disturbo da Attacchi di Panico (DAP), quando le crisi si ripetono. Fortunatamente, se l’attacco di panico isolato è esperienza non rara (si stima che lo abbia provato circa il 10 % della popolazione), si riscontra un DAP circa nell’1-2 % della popolazione. Non di rado, dopo il primo attacco si cerca di controllarne l’insorgere associandone la comparsa alla situazione in cui è verificato: si cerca di evitare per quanto possibile di esporsi a situazioni simili. Talvolta la cerchia delle situazioni da evitare si amplia notevolmente, mentre si restringe sempre più la libertà di cui la persona gode. Ad esempio se l’attacco mi è venuto mentre ero al mercato, cercherò di evitare di andarci, nella speranza di tenere lontani futuri attacchi; ma posso anche temere, più in generale, tutti i luoghi affollati, o tutti i luoghi all’aperto e frequentati. L’impatto sulla qualità della vita e sull’autonomia personale può diventare allora considerevole: all’estremo, c’è chi non se la sente più di uscire di casa per la paura o la vergogna di stare male in presenza di altri, o esce solo se accompagnato da qualcuno che può soccorrerlo in caso abbia un attacco. L’evitamento di situazioni, oltre a compromettere la qualità della vita, produce in genere un sollievo solo temporaneo, perché gli attacchi possono presentarsi comunque in altre circostanze. Più utile sembra invece, dai racconti di chi soffre di DAP, il poter trovare una propria modalità di far fronte alla crisi, come Continua a pagina 30 F A R M A C I A News dalle aziende News dalle aziende ■ L’AIUTO IDEALE PER I BAMBINI, CONTRO I MALANNI DELL’INVERNO. E’ arrivato il Bioton Difesa Bambini sciroppo, l’aiuto ideale per prevenire i malanni dell’inverno! Con l’arrivo della stagione fredda, aumentano per gli adulti, ma soprattutto per i bambini, i rischi di contrarre l’influenza, il raffreddore e il mal di gola. Per prevenire e aiutare a superare questi fastidiosi malanni di stagione, il Laboratorio Farmaceutico A. Sella ha sviluppato Bioton Difesa Bambini. Esso rappresenta la versione per bambini del Bioton Difesa Forte, integratore alimentare con una formulazione destinata agli adulti, ■ NATALE 2013 ALL’IN- SEGNA DELLA BELLEZZA CON ESTETIL. Arriva in farmacia un cadeau originale e super scontato targato PoolPharma. Stanchi dei soliti regali di Natale? Vorreste stupire vostra suocera, vostra nuora o vostra figlia con un dono originale, ma siete a corto di idee? Quest’anno potrete finalmente affrontare con serenità la scelta del regalo, consapevoli che il vostro cadeau non rimarrà inutilizzato nell’armadio, né tantomeno verrà riciclato. Poolpharma vi viene in soccorso, infatti, con delle proposte che non potrete rifiutare. 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In omaggio lo Scrub-Peeling Viso ad azione purificante 29 L’attacco di panico: cosa si prova e che cosa fare. Continua da pagina 3 Continua da pagina 29 Nei casi più gravi, in Francia soprattutto, la mancanza di un farmaco ha costretto i medici a limitare il numero dei soggetti da mantenere in terapia, somministrando agli altri malati terapie di livello inferiore in attesa del rientro sul mercato del farmaco più importante. Ancora oggi alcuni medicamenti si trovano in modo irregolare e non si prevedono schiarite a breve termine. Forse sarà il caso che i governi europei aprano gli occhi su questa situazione e rivedano i criteri generali della liberalizzazione totale, costringendo i più importanti produttori ad attrezzarsi per garantire la presenza sul mercato dei farmaci indispensabili, diversificando opportunamente i siti di produzione e limitando con adeguati strumenti normativi la circolazione dei farmaci al di fuori dei canali ufficiali. La costante disponibilità dei farmaci è davvero indispensabile per la corretta applicazione delle terapie e per la gestione delle patologie più gravi e chi ne è colpito deve essere giustamente assistito senza incontrare difficoltà determinate da mere cause economiche. avvertire quando sta per insorgere e respirare profondamente, cercare di “resistere” rifugiandosi in pensieri rassicuranti (ad esempio dicendo a se stessi che passerà e che non si morirà), camminare e trovare libertà di movimento così da non sentirsi costretti e imprigionati in una situazione, bere dell’acqua o procurarsi una sensazione fisica che permetta di sentire, in qualche modo, che si è vivi e integri. Ognuno ascoltandosi individua strategie soggettive, ciò che può fare per aiutarsi, anche se per uscire realmente da questo “tunnel” occorre chiedere aiuto. Sì, perché è possibile uscirne, sia con i farmaci appropriati sia con la psicoterapia. Spesso l’intervento più opportuno è combinare questi due tipi di cure. Di fatto, su che cosa origini l’attacco di panico non esiste una risposta univoca. Sono state fatte ipotesi differenti, ciascuna delle quali probabilmente coglie aspetti significativi di questo male così diffuso. Gli studi sul funzionamento del sistema nervoso ci hanno fatto conoscere quali strutture neuronali sono coinvolte nel momento in cui proviamo paura, evidenziando un vero e proprio “sistema d’allarme” del nostro organismo, che si attiva quando avvertiamo un pericolo e ci On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese mette nella condizione di farvi fronte o di fuggire. Nel panico l’allarme si attiverebbe pur in assenza di un pericolo, o in risposta a stimoli minimamente pericolosi: si reagisce con intense manifestazioni di paura nonostante, almeno consciamente, non si avverta nulla di pericoloso o di diverso dal solito. Questo in genere è il vissuto di chi soffre di panico: attacchi inspiegabili, improvvisi, che insorgono apparentemente senza un perché. La psicoanalisi e altri modelli teorico-clinici in psicologia e in psicoterapia vedono l’attacco di panico come la manifestazione di un’angoscia che la persona non è in grado di elaborare con il proprio pensiero: non è possibile vivere e riconoscere emozioni spiacevoli, dare un nome e uno spazio dentro di sé all’angoscia che si prova, per cui questa trova una via di sfogo attraverso i sintomi somatici e l’esperienza catastrofica dell’essere sul punto di morire o impazzire. Spesso in psicoterapia la persona può accedere a quelle emozioni, che, condivise con qualcuno, diventano meno spaventose e meno angoscianti. Si rafforza così la propria possibilità di contenere le emozioni e questo rende la persona meno vulnerabile agli attacchi, fino alla loro scomparsa. Farmacia Fiducia augura a tutti i lettori Buon Natale e Felice Anno Nuovo! F A R M A C I A F I D U C I A ✓rubrica ■ CDV Centro Diagnostico Varesino Srl Vicolo San Michele, 6 21100 Varese Tel. 0332 28.86.38/28.89.01 Fax 0332 28.87.20 www.cdv.va.it - [email protected] CDV - DIA s.r.l. Via Ravasi (Vicolo S. Michele, 6) 21100 Varese Tel. 0332 28.96.15 Pagina n. 9 ■ Centro Odontoiatrico Cdv-2 Vicolo San Michele, 2/B 21100 Varese Tel. 0332 24.20.80 Pagina n. 9 ■ Dott.ssa Rachele Aspesi Cell. 348 66.407.85 [email protected] www.studiosanitario.it Pagina n. 27 ■ La Farmaceutica Viale Lombardia, 64 21040 Castronno (VA) Tel. 0332 89.36.60 Fax 0332 89.36.62 [email protected] Pagina n. 25 ■ Le Terrazze Casa di Cura Privata Srl Via Ugo Foscolo 6/b 21035 Cunardo (VA) Tel. 0332 99.21.11 Fax 0332 99.00.74 [email protected] www.clinicaleterrazze.com Pagina n. 32 ■ Polimedica Valganna Viale Valganna, 34 21100 Varese Tel. 0332.28.91.70 [email protected] Pagina n. 19 ■ Pool Pharma 20098 S. Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 98.28.15.22 [email protected] www.poolpharma.com Pagina n. 2 - 14 - 31 ■ SME Diagnostica per Immagini Via Pirandello, 31 21100 Varese Tel. 0332 22.47.58 [email protected] www.sme-diagnosticaperimmagini.it Pagina n. 13 ■ Sella Farmaceutici 36015 Schio (VI) Tel. 0445 67.00.88 [email protected] www.sellafarmaceutici.it Pagina n. 11 30 indirizzi Cerco urgentemente farmaco scomparso, causa globalizzazione. Che fastidio quell’aria nell’intestino! Cattiva digestione Gonfiore intestinale Aerofagia Flatulenza Carbone naturale che migliora il benessere intestinale. Flatulenza e meteorismo sono situazioni legate all’eccesso di gas intestinali, di cui difficilmente riusciamo a trattenere l’eliminazione durante il giorno, con dolorosi e frequenti spasmi. Le cause più frequenti sono pasti veloci, eccessivo uso di bevande gassate, cattiva digestione dovuta a cibi poco digeribili. 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