INFANZIE TERREMOTATE

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INFANZIE TERREMOTATE
INFANZIE TERREMOTATE
“Il simbolo della speranza”, questa è la
didascalia di una foto riportata su “La
(1) da “La Stampa”
Stampa”(1), che mostra il salvataggio di
del 16/01/10
Redjeson, bambino haitiano di due anni,
recuperato dalle macerie da un soccorritore
quando ormai le probabilità di ritrovarlo
vivo erano minime. Questa è solo una delle
numerose immagini che testimoniano il
disastroso terremoto che il 13 Gennaio 2010
(2)Articolo tratto da “Il
ha colpito l’isola di Haiti(2), una delle mete
Corriere della Sera” del
più ambite dai turisti di tutto il mondo, dove
14/01/10
però la popolazione locale ha sempre vissuto
in condizioni di estrema povertà, priva di
strutture costruite adeguatamente secondo
norme antisismiche. Tra gli edifici crollati si
trova anche “La casa dei bambini”(3), grande
(3)Art da “Il
ospedale situato nel centro della capitale
Corriere della Sera” del
Port-au-Prince. Il sisma ha aggravato la
14/01/10
situazione già critica, “in cui un bambino su tre,
anche senza terremoto, muore prima di compiere
cinque anni”(4). Questo è un indubbio esempio
di negazione dell’infanzia e dei principi redatti
(4) da “Il Corriere
nella Dichiarazione dei Diritti del Bambino(5), che
della Sera” del 14/01/10
si compone dei seguenti punti:
art. 1 - Il diritto all'eguaglianza senza distinzione
o discriminazione di razza, religione, origine o sesso;
(5)Dichiarazione approvata
art. 2 - Il diritto ai mezzi che consentono lo sviluppo
dall’ONU il 20/11/59
in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale,
morale, spirituale e sociale
art. 3 - Il diritto ad un nome e ad una nazionalità;
art. 4 - Il diritto ad una alimentazione sana, alloggio e
cure mediche;
art. 5 - Il diritto a cure speciali in caso di invalidità:
art. 6 - Il diritto ad amore, comprensione e protezione;
art. 7 - Il diritto all'istruzione gratuita, attività
ricreative e divertimento;
art. 8 - Il diritto a soccorso immediato in caso di catastrofi;
art. 9 - Il diritto alla protezione contro qualsiasi forma di
negligenza, crudeltà e sfruttamento;
art. 10 - Il diritto alla protezione contro qualsiasi
tipo di discriminazione ed il diritto ad un'istruzione
in uno spirito d'amicizia fra i popoli, di pace e di
fratellanza.
Con la suddetta dichiarazione l’infante ha smesso
di essere ritenuto solo un “mucchietto di ossa”(6).
(6)Definizione presa da “La
Infatti in passato il bambino era considerato alla
Stampa”di Novembre 2009
stregua di un animale(7), senza una personalità
propria, un’intelligenza o particolari diritti. In
seguito, con lo svilupparsi di una società basata
(7)”Uno sguardo sul presente”
sull’agricoltura i bambini venivano utilizzati e
Binazzi-Tucci.
sfruttati come forza-lavoro, ed anche in questo
Palumbo editore.
caso la loro istruzione passava in secondo piano,
Palermo 2007.
in molti casi perché la famiglia non poteva
Modulo 11, Piero Melograni,
permettersi di mandare i figli a scuola.
Pag. 318
Successivamente con l’evolversi della psicologia
e con il mutamento della società si è arrivati a
considerare i bambini come persone, dotati di
(8)”Grande dizionario della
diritti, facendo affiorare il problema delle
lingua italiana”.
infanzie “negate”. “Negare”(8) significa “ non
DeAgostini.
consentire, non concedere”. Ne è un esempio
Anni(9), la piccola cinese morta mentre
lavorava in una fabbrica che produceva tomaie
(9)Articolo tratto da “La
per l’industria delle scarpe. In questo caso le
Stampa” del 03/12/09.
sono state negate un’istruzione adeguata, una vita
Fatto accaduto nei
normale. Esistono decine di altri esempi, dai bambini
pressi di Civitanova e
usati nelle piantagioni come raccoglitori, ai bambinitestimonia un episodio
soldato(10), alle ragazzine obbligate alla prostituzione.
di lavoro in nero. Il
Il Presidente Giorgio Napolitano per evitare che
padre della bimba è
persone senza scrupoli approfittino dei bambini
indagato per omicidio
abbandonati a loro stessi dopo il terremoto di
colposo per omessa
Haiti dice:”E’ importante che i minori siano
vigilanza.
sottratti non solo al rischio di cadere vittime di
organizzazioni criminali, ma di vivere in contesti
(10)Articolo tratto da “Il
degradati dove le legge non vale.”(11)
Corriere della Sera”
Nonostante ciò la “Stampa”del 23 Gennaio grida
del 26/10/09.
già l’allarme orfani che l’Unicef denuncia spariti
Il giro d’affari della
dagli ospedali, rapiti e venduti a trafficanti di
vendita dei bambini è
ogni genere.
secondo solo a quello della
Tuttavia le infanzie non sono negate solamente
droga e della
nei Paesi poveri o in via di sviluppo, ma anche in
compravendita di armi. I
quelli già sviluppati o ricchi. Spesso nelle grandi
città o metropoli viene negato ai ragazzi lo
“spazio” per vivere, la propria autonomia,
rinchiudendoli in città “invivibili”(12) costruite
a modello di adulto. I bambini non possono
usufruire dello spazio pubblico come le strade,
divenute ormai ricettacolo di delinquenti, gang
o intasate dal traffico, ma solo di territori
appositamente costruiti per loro(come i parco
giochi), sempre sotto la stretta sorveglianza di
genitori o baby-sitter. Questa impossibilità di
vivere la città incrementa il disagio giovanile(13),
causa di violenza e delinquenza, creando una
sorta di circolo vizioso. Uno dei principali diritti
dei bambini è la possibilità di ricevere un’istruzione
adeguata, ma per garantire ciò è necessario
creare una solida base economica all’interno dello
stato, per non incorrere nel rischio che i giovani
debbano abbandonare la scuola. Oggi inoltre molte
volte non vengono rispettati i “tempi” dell’infanzia,
in alcuni casi ai ragazzini viene chiesto di
assumersi responsabilità troppo grandi per loro,
divisi tra corsi di musiva, inglese o attività
sportive, che per quanto utili alla loro formazione
non lasciano spazio alla socializzazione con i
coetanei o al tempo libero. Con “tempi dell’infanzia”
allo sviluppo, che troppe volte vengono anticipati
eccessivamente, con ragazzine(14) troppo truccate,
disinibite per la loro età, paragonate a “nuove lolita”.
L’importante per i bambini, come ha rilasciato Neil
Postman(15) in un’intervista, è conoscere la storia
passata e quella contemporanea, sapere che mentre
noi stiamo facendo un tema a scuola ci sono
coetanei, ma anche di età molto inferiori, che
stanno lavorando nelle peggiori condizioni, e che
ad Haiti migliaia di bambini non hanno la
certezza di sopravvivere alla giornata. Come dice
il premio Nobel(16) Toni Morrison “la sfida più
importante adesso è quella di non abbandonare
Haiti e gli haitiani a se stessi dopo che le troupe
tv se ne saranno andate, ma di restare nell’isola
Fino a che l’isola avrà bisogno di noi”.
bambini vengono rapiti o
comprati soprattutto in
Mozambico, Ruanda e
Burundi,da un “tio”(zio),
e portati al di là della
frontiera. Il principale
obiettivo di questi paesi
inoltre, è quello di uscire
dalla condizione di
sottosviluppo e il lavoro
minorile è entrato a far
parte della cultura locale.
La situazione è dura anche
per i volontari delle
organizzazioni
internazionali come Save
the Children e Unicef,
aiutate solo dalla buona
volontà e da una legge
anti-traffico in vigore
solo da Gennaio.
(11)Art. tratto da “Il
Corriere della Sera”
del 18/01/10
(12)”Uno sguardo sul
presente” cit. Elisabetta
Forni, pag. 328
(13) tratto da”Il
Corriere della Sera”
del 05/08/09
(14) da”La
Stampa” del 11/03/09.
(15)”Uno sguardo sul
Presente”
cit. Neil Postman, pag. 334
(16)Brano tratto da “Il
Corriere della Sera” del 18/01/10
Saggio breve scritto da Monica Coppo e Chiara Debernardi, II BL classico.