PTOF - Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Terrasini

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PTOF - Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Terrasini
Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII"
VIA G. CONSIGLIO N.1 – 90049 TERRASINI (PA)
Tel. 8619722-723/Fax 091-8685658
c.f. 80025710825
http://www.icgiovanni23terrasini.gov.it
P.O.F.T.
TRIENNALE
Anni Scolastici 2015-2018
Predisposto dal Collegio dei Docenti verbale n. 4 del 20 novembre 2015
Approvato dal Consiglio d’Istituto verbale n. 45 del 10 dicembre 2015
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
CHE COSA È
Il Piano dell'Offerta Formativa t r i e n n a l e è la carta d'identità della scuola in condizione di Autonomia.
Nel POFT sono indicati tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall'Istituto. Redatto dal
Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio d'Istituto, il documento illustra la struttura,
l'organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono.
A COSA SERVE
Lo scopo principale è quello di definire le caratteristiche specifiche della scuola e di fornire le
necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali o ad altri soggetti coi quali la scuola opera.
Partendo dall'analisi dei bisogni e delle risorse del territorio e dall’attenta valutazione delle
competenze professionali del personale scolastico, il P.O.F.T. rappresenta la ricerca ragionata
di informazioni, impegni, procedure e scadenze che il Collegio dei Docenti, organizzato in
commissioni di lavoro, propone all'approvazione degli altri Organi Collegiali, affinché tutta la
comunità scolastica si renda responsabile della qualità del servizio.
CHI COINVOLGE
Le scelte educative, gli aspetti formativi e pedagogici sono integrati dal Regolamento d'Istituto
che si conforma al principio generale della responsabilizzazione di tutte le componenti scolastiche nei confronti delle loro specifiche attività.
Il Regolamento stabilisce le funzioni degli Organi Collegiali, le norme che regolano il comportamento degli alunni, dei docenti, del personale A.T.A. e dei genitori in una struttura organizzativa in cui i doveri d'ufficio e quelli della funzione docente devono adeguarsi alla complessità del sistema.
IL CONTESTO TERRITORIALE
BISOGNI E RISORSE DEL TERRITORIO
Il territorio del Comune di Terrasini, si colloca all’estremità orientale del Golfo di Castellammare, si estende per Kmq 19,440 ed è circondato dal grande arco formato dal monte Palmeto.
La popolazione, di circa 11.000 abitanti, è dedita alla pesca, all’agricoltura e al terziario in
crescente sviluppo per impulso della situazione geografica del territorio e all’incremento del
turismo. Il paese, oggi, in continua evoluzione, sia anagraficamente sia socialmente, registra
oltre ad un afflusso turistico stagionale, flussi immigratori di varie nazionalità (extracomunitari) ed estrazioni sociali. La vicinanza al capoluogo (33 Km da Palermo) e all’aeroporto Falcone
Borsellino (5 Km) ha contribuito a fare di Terrasini un centro turistico dotato di varie strutture ricettive (Città del Mare, Perla del Golfo ecc.). Il patrimonio culturale del paese è costituito prevalentemente dalla Biblioteca, dal Museo Regionale di Palazzo D’Aumale e
dall’Archivio Storico. In tale contesto, la situazione generale relativa alle condizioni ambientali e culturali degli alunni, quale è venuta evidenziandosi attraverso l’indagine condotta nella
scuola al momento della formazione delle classi prime (elementari e medie), mediante la
somministrazione di test d’ingresso ed attraverso le comunicazioni che giungono dalla
scuola dell’infanzia ed elementare, e da alcune indagini socio-ambientali fatte sul territorio,
consentono di formulare la seguente analisi:
 L’estrazione socio-economica è eterogenea, infatti alcuni alunni provengono da famiglie di
pescatori, agricoltori, operai, piccoli imprenditori, commercianti ed un piccolo nucleo da
famiglie di impiegati e professionisti.
 Basso o medio-basso risulta pertanto il livello di scolarizzazione di entrambi i genitori:
50% in possesso della licenza elementare, 25% in
possesso della licenza media,
21% in possesso del diploma di scuola media superiore, 4% in
possesso di un diploma di laurea.
 Il livello culturale è globalmente modesto anche a causa della mancanza di stimoli adeguati
sia in ambito familiare che territoriale.
 Le strutture sociali sono inesistenti e/o fortemente inadeguate alle necessità della comunità
e ciò contribuisce a rendere più marcato il divario linguistico- culturale tra la realtà terrasinese e quella nazionale.
 Il tempo libero viene occupato per strada o presso le sale ricreative. Sono presenti tuttavia alcune associazioni sportive che consentono una certa offerta diversificata;
 Abbastanza diffuso è il problema della dialettofonia o, nel migliore dei casi, di una lingua
italiana caratterizzata fortemente da aspetti regionali.
Tale analisi mette in rilievo la marginalità del territorio di Terrasini, micro- sistema quasi totalmente autoreferenziale nel periodo invernale e centro turistico di riferimento, anche internazionale, nel periodo estivo. Tale contraddittorietà, generatrice peraltro di condizioni lavorative stagionali e di una economia a due velocità, invece di dare stimolo alla cultura cittadina sembrerebbe avvolgerla in un "letargo" autunnale.
La scuola deve quindi proporsi sia come centro generatore di “cultura”, sia come luogo di formazione permanente. Altresì la scuola, già da qualche tempo, si è attivata attraverso un
processo di innovazione metodologico didattico per un’azione incisiva, tendente a mobilitare
le risorse del territorio (vedi progetto sulla dispersione scolastica, coordinato dal U.S.P. di
Palermo). Va tuttavia rilevato che tale progetto, nonostante un’innegabile crescita di interesse
ed impegno dell’Amministrazione nel corso degli ultimi anni, ha potuto solo in minima parte
espletare i propri obiettivi, portando risultati assai significativi sul piano quantitativo, riconducendo nel circuito scolastico la gran parte dei ragazzi, ma non ha ancora prodotto risultati adeguati sul piano della qualità dell’azione educativa e della capacità di dare risposte ai bisogni di formazione. Tali bisogni, emersi dall’analisi del territorio, sono sintetizzabili nei seguenti punti:
BISOGNI
CULTURALI:
 d’istruzione
 di riconoscere la cultura come valore e strumento di crescita personale e sociale
 di creatività e non stereotipia
IN RAPPORTO AL MACROSISTEMA:
 di una positiva identità sociale
 di superare i fenomeni di marginalizzazione
 di integrazione e affrancamento della propria subalternità sociale IN RAPPORTO
AL MICROSISTEMA:
 di vivere un ambiente non violento (nel linguaggio, nelle azioni e nelle strutture)
 di riscatto economico e sociale
 di emancipazione femminile
 di acquisire
capacità
progettuali
e produttive
anche in direzione
imprenditoriale.
INDIVIDUALI:
 di comunicazione
 di amicizia
 di identità sessuale
 di acquisire una mentalità flessibile
 di finalizzare la propria vita attraverso progetti e scelte consapevoli
 di valori morali
L'EUROPA DELL’ISTRUZIONE
GLI OBIETTIVI DI LISBONA
1- Aumentare la qualità e l’efficacia dei sistemi di istruzione europea
1.1-Migliorare l'istruzione e la formazione degli insegnanti e dei formatori 1.2Sviluppare le capacità per la società della conoscenza
1.3-Garantire a tutti l’accesso alle TIC
1.4-Incentivare le candidature a livello di studi scientifici e tecnici 1.5Sfruttare al meglio le risorse
2- Facilitare l’accesso di tutti ai sistemi di istruzione e formazione
2.1.Creare un ambiente di apprendimento aperto
2.2 Rendere l'apprendimento più attraente
2.3 Sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale
3-Aprire al mondo esterno i sistemi di istruzione e formazione
3.1 Rafforzare i collegamenti tra vita lavorativa e ricerca e società in generale
3.2 Sviluppare lo spirito imprenditoriale
3.3 Migliorare l'apprendimento delle lingue straniere
3.4 Aumentare la mobilità e gli scambi
3.5 Rafforzare la cooperazione a livello europeo
LA NOSTRA IDENTITÀ
Far parte di un Istituto Comprensivo comporta impegno da parte dei docenti, chiamati
a realizzare una nuova e più cooperativa organizzazione didattica ed una effettiva continuità
educativa.
Nel percorso curricolare unitario dell’Istituto Comprensivo, infatti, si realizza
l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo delle scuole,
in un rapporto più stretto con la comunità e le istituzioni del territorio in cui opera.
L’organizzazione dell’Istituto Comprensivo offre queste opportunità:
 facilita il dialogo diretto e la collaborazione fra genitori, Dirigente scolastico, docenti,
rappresentanti degli organi collegiali;
 consente di organizzare le attività educative e didattiche in modo funzionale e unitario fra Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado, realizzando la continuità
educativa verticale;
 permette di rispondere meglio ai bisogni formativi degli alunni, della comunità, promovendo l’orientamento di ogni alunno, anche di quello che vive in zone periferiche,
contrastando nel contempo il disagio e la dispersione scolastica.
LA CENTRALITÀ DELL’ALLIEVO
Al centro del progetto educativo dell’Istituto Comprensivo c’è la persona, bambino – ragazzo.
Compito della scuola è educare istruendo, cioè favorire la crescita e la valorizzazione
della persona, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno, nella prospettiva del suo più alto e completo sviluppo. (L. n° 53/03).
La scuola, pertanto, si sforzerà di essere:
Luogo dell’educazione integrale della persona
perché i processi formativi vogliono sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in
tutte le sue componenti (etica, sociale, religiosa, intellettuale, affettiva, operativa, creativa)
Luogo di incontro e di crescita di persone
perché gli insegnanti accompagnano il percorso di formazione personale dello studente e il faticoso processo di costruzione della personalità
Luogo della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi
perché offre piena disponibilità umana all’ascolto e al dialogo e, pur nella naturale asimmetria
dei ruoli e delle funzioni tra docente ed allievo, considera in maniera adeguata l’importanza
delle relazioni educative interpersonali che si sviluppano nei gruppi, nella classe e nella scuola.
LINEE GUIDA
DELLA NOSTRA STRUTTURA SCOLASTICA
I RIFERIMENTI NORMATIVI
Le scelte educative e didattiche dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Terrasini
hanno come presupposto i seguenti articoli della Costituzione della Repubblica Italiana, di
cui si riportano stralci:
▪ art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di lingua, di razza, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.”
▪ art.33 “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”
▪ art.34 “La scuola è aperta a tutti”.
L’Istituto recepisce tutti i documenti provenienti dal Ministero della Pubblica Istruzione e ad
essi si riferisce anche per quanto non esplicitamente dichiarato:
▪ L. n.53/2003 e successive modificazioni
▪ D.L. n.59/2004 e successive modificazioni
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola del primo ciclo d’istruzione del Settembre 2012.
Le scuole sono chiamate alla elaborazione dei curricoli di studio, tenendo conto delle
nuove “Indicazioni per il curricolo”, secondo una metodologia operativa di studio e di
approfondimento, accompagnata da flessibilità e gradualità di applicazione.
I PRINCIPI FONDAMENTALI
Uguaglianza
Nell’erogazione del servizio da parte dei due ordini scolastici dell’Istituto, nessuna discriminazione verrà operata per motivi di sesso, razza, etnia, religione, lingua opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e sociali. Si cercherà, per quanto possibile, di rispettare le condizioni personali e sociali degli alunni al fine di favorire i migliori risultati possibili.
Imparzialità e regolarità
Il personale della scuola e gli organi collegiali ispirano la propria condotta e le proprie
decisioni a criteri di obiettività, giustizia, imparzialità ed equità. La regolarità e la continuità
delle attività educative, didattiche e dei servizi ad esse collegate sono garantite da tutte le
componenti scolastiche: dirigente, docenti, personale amministrativo e ausiliario e con
l’impegno delle istituzioni collegate alla scuola.
Accoglienza ed integrazione
La scuola si impegna a favorire l’inserimento degli alunni con particolari modalità di accoglienza nelle classi prime del primo ciclo. Saranno favorite, anche mediante adattamenti
organizzativi, l’accoglienza e l’integrazione di alunni diversamente abili, di svantaggio e stranieri.
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza.
E’ garantito a tutti il diritto di iscriversi all’Istituto, nei limiti della capienza degli ordini scolastici. La scuola si adopererà per assicurare l’adempimento dell’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza con interventi volti a prevenire la dispersione scolastica e il disagio giovanile. L’azione educativa verrà coordinata in primo luogo con la famiglia e poi con le altre
agenzie educative ed enti locali del territorio.
Partecipazione, efficienza.
La partecipazione alla vita della scuola avviene secondo la normativa vigente degli Organi
Collegiali. Le famiglie possono avanzare proposte e suggerimenti per migliorare il servizio
scolastico. L’Istituto collaborerà con gli Enti locali e le Associazioni culturali, sportive e ricreative presenti sul territorio, per realizzare la sua funzione di centro di promozione culturale,
sociale e civile, anche attraverso l’uso regolamentato degli edifici e delle attrezzature scolastiche. L’Istituto, per promuovere la partecipazione, favorirà la semplificazione delle procedure
ed assicura una informazione completa e puntuale. Il servizio svolto da tutto il personale della
scuola risponderà ai criteri di efficacia, efficienza, flessibilità e trasparenza.
Diritto di accesso e Privacy
Il diritto di accesso ai sensi della legge 241/90 è regolamentato secondo la normativa vigente.
Il diritto alla privacy è regolamentato dalla legge 196/2003 e dai regolamenti vigenti.
Libertà di insegnamento
La libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione verrà esercitata salvaguardando il
diritto di apprendimento dell’alunno; essa si esplicherà attraverso la progettazione delle attività educative e didattiche.
RISORSE UMANE
STAFF DIRIGENZIALE
DIRIGENTE SCOLASTICO:
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
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


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




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

Prof. Arcangelo Petrantoni
Assicura la gestione unitaria dell'istituzione
È responsabile della gestione delle risorse e dei risultati del servizio
Dirige, coordina e valorizza le risorse umane
Organizza l'attività scolastica con efficienza ed efficacia formative
E’ titolare delle relazioni sindacali
Promuove interventi per la qualità dei processi formativi
Promuove interventi di collaborazione col territorio
Promuove interventi per assicurare l'esercizio della libertà d'insegnamento
intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica
Promuove interventi per assicurare la libertà di scelta educativa delle famiglie
Promuove
interventi
per assicurare
l’attuazione
del diritto
all'apprendimento degli alunni
Sceglie i collaboratori per lo svolgimento di funzioni organizzative e amministrative
Sceglie i docenti funzioni strumentali
Delega specifici compiti ai collaboratori
Presenta
periodicamente
motivate
relazioni
al consiglio di
circolo/istituto al fine di garantire la più ampia informazione
Favorisce l'informazione e la comunicazione
Gestisce le risorse finanziarie.
ORARIO UFFICIO DI PRESIDENZA
Dirigente Scolastico riceve il pubblico:
Lunedì – Mercoledì- Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00.
ORGANIGRAMMA
DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Funzioni e compiti che vengono delegati ai docenti collaboratori individuati dal DS: ai sensi
del D.Lgs 165/ 01, art.25, c.5 in applicazione del CCNL del 29/11/2007, art. 34.
1° Collaboratore
Prof. Cipolla Alberto
 Sostituisce il D.S. in caso di assenza o impedimento;
 Emana provvedimenti
e atti amministrativi
urgenti in assenza
e/o
impedimento del D.S.;
 Coordina le attività didattiche e scolastiche, circolari etc;
 Pianifica le attività dei Consigli di classe e del Collegio dei Docenti;
 Cura la gestione dell’orario dei docenti - assenze, sostituzioni, adeguamento dell’orario
ecc.
 Gestisce l’orario degli allievi – giustificazioni, permessi di entrata in ritardo, uscita anticipata etc.;
 Cura i rapporti con la Scuola Primaria Padre Cataldo;
 Effettua il controllo sugli atti dei consigli di classe, del collegio dei docenti e del consiglio d’istituto;
 Pianifica le attività extrascolastiche: calendari e spazi.
2° Collaboratore Padre Cataldo: Ins. Terranova Teresa
 Sostituisce in caso di assenza il 1° Collaboratore e il Dirigente Scolastico.
 Cura la gestione
dell’orario
dei docenti
- assenze, sostituzioni, adeguamento dell’orario ecc.
 Gestisce l’orario degli allievi – giustificazioni, permessi di entrata in ritardo o uscita
anticipata dalla classe ecc.;
 Cura i rapporti con le famiglie del plesso della scuola primaria;
 Vigila sulla struttura e sulla sicurezza del plesso;
 Coordina e vigila sul personale Ata del plesso;
 Coordina le varie attività didattiche degli alunni e dei docenti.
Collaboratore dell’Ufficio di Presidenza: Prof. Spinosa Giorgio.
 Sostituisce in caso di assenza il 1° Collaboratore e il Dirigente Scolastico;
 Cura la gestione dell’orario dei docenti – assenze, sostituzioni, adeguamento dell’orario
circolari interne etc.;
 Gestisce l’orario degli allievi - ritardi, assenze, permessi di entrata in ritardo o uscita
anticipata;


Cura i rapporti con la scuola primaria Padre Cataldo.
Segretario verbalizzante Collegio docenti
FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.
DOCENTI
Prof.
SPINOSA
GIORGIO
Prof.ssa
GIOVENCO
MARINA
Prof.
MAGNELLI
ADABERTO
Ins.
BRIGUGLIO
FARA
FUNZIONI
Area 1^ GESTIONE, COORDINAMENTO E VALUTAZIONE
DELLE ATTIVITA’
DEL P.O.F;
COORDINAMENTO
E
MONITORAGGIO DELLA PROGETTAZIONE
COORDINAMENTO CURRICULARE
RAPPORTI
SCUOLA
FAMIGLIA;
AUTONALISI VALUTAZIONE DI SISISTEMA;
INVALSI.
SUPPORTO ORGANIZZATIVO; FUNZIONALE ALL’UFFICIO
DI PRESIDENZA
Area 2^ COORDINAMENTO E GESTIONE DELLE ATTIVITA’
DI ORIENTAMENTO;
CONTINUITA’ INTEGRAZIONE E
RECUPERO ALUNNI; DISPERSIONE SCOLASTICA. B.E.S. –
D.S.A.
DIVERSITA’ ALUNNI
STRANIERI,
HANDICAP
DISAGIO.
SUPPORTO ORGANIZZATIVO;
FUNZIONALE
ALL’UFFICIO DI PRESIDENZA
Area 3^
COORDINAMENTOATTIVITA‘ CURRICOLARI ED
EXTRACURRICULARI;
VISITE
GUIDATE,
SUPPORTO
ORGANIZZATIVO
FUNZIONALE
ALL’UFFICIO
DI
PRESIDENZA;
PROGRAMMAZIONE
DIDATTICOEDUCATIVA;
COORDINAMENTO CONSIGLI DI CLASSE
GESTIONE
DEL
PIANO
DI
FORMAZIONE
E
AGGIORNAMENTO
DOCENTI;
EDUCAZIONE
ALLA
LEGALITA’
Area
4^
COORDINAMENTO
ATTIVITA‘
EXTRACURRICULARI VISITE GUIDATE. COORDINAMENTO
E GESTIONE
DELLE ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO,
CONTINUITA’ SUPPORTO ORGANIZZATIVO FUNZIONALE
ALL’UFFICIO
DI
PRESIDENZA
SCUOLA
PRIMARIA.
ATTIVITA’ DI COUSELING.
DOCENTI CON INCARICHI INDIVIDUALI
DOCENTI RESPONSABILI
Prof. CIPOLLA ALBERTO
ATTIVITA’ E COMPITI
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Responsabile della sicurezza. Responsabile
laboratorio multimediale. Orario docenti S. Secondaria di 1° grado.
Prof. INTORRE SORCE ANTONIO
Prof. GIORLANDO VINCENZO
Coordinatore docenti di tecnologia.
Coordinatore docenti di educ. Motoria e del Centro sportivo scolastico e attrezzature.
Prof. BARONE VITO
Coordinatore docenti di educ. Musicale e del laboratorio educazione musicale.
Prof.ssa PURPURA R. ANNA
Laboratorio educazione artistica. Referente beni
culturali.
Prof. SPINOSA GIORGIO
Sito Web scuola. Coordinatore docenti di lettere.
Componente Commissione elettorale d’istituto
Prof. ALBANESE GIOVANNI
Coordinatore
docenti
laboratorio linguistico.
Prof.ssa CROCE M. ANGELA
Prof.ssa MAZZOLA ANNA
Coordinatrice docenti di religione.
Coordinatrice educazione ambientale. Salute
W.W.F.
Prof. REITANO GIOVANNI
Coordinatore docenti di Matematica. Coordinatore
progetti Pon - Fesr. Invalsi - Registro elettronico
docenti - Responsabile laboratorio scientifico.
Ins. ANASTASI VALERIA
Referente
B.E.S.
Dispersione.
Ins. MALTESE M. ANTONIETTA
Coordinamento formazione in servizio e attività laboratoriali. Referente educazione alla legalità, educazione stradale, educazione ambientale. Collaboratrice progetto ERASMUS
Ins. LO BIONDO ANTONELLA
Ins. BARTOLOTTA FRANCESCA
Ins. CILUFFO STEFANIA
Coordinatrice laboratorio artistico - creativo
Collaboratrice laboratorio artistico - creativo
Collaboratrice
educazione
alla
legalità,
educazione alla salute, educazione ambientale
Ins. TERRANOVA TERESA
Inss. COORDINATORI n.37
Inss . SEGRETARI n.° 26
Prof.ssa CARUSO GIUSEPPA
Coordinatrice docenti Scuola Primaria
Vedere decreto di nomina
Vedere decreto di nomina
Presidente Commissione elettorale d’istituto
-
di
D.S.A.
lingua
e
– Invalsi
del
-
IL DOCENTE
Scuola primaria n° 30 insegnanti.
Scuola secondaria di primo grado n° 64 docenti.
La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale del docente intesa nella
sua dimensione individuale e collegiale, all’interno delle finalità culturali e degli obiettivi generali della scuola.
Realizza il processo di insegnamento - apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano,
culturale, civile e professionale degli alunni:
 Si relaziona positivamente all’interno degli Organi Collegiali.
 Vive come risorsa i vincoli derivanti dalle scelte collegiali
 Promuove negli alunni atteggiamenti produttivi
 Si relaziona positivamente con la classe e, in particolare, con gli alunni a "rischio"
 Innova il proprio metodo di insegnamento in funzione delle necessità di un'utenza "mutevole"
 È disponibile al costante aggiornamento anche attraverso scambi culturali con altre realtà
scolastiche nazionali ed estere.
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
L’aggiornamento professionale
costituisce
un diritto–dovere
degli operatori
scolastici e va inteso:
▪ come adeguamento delle conoscenze allo sviluppo delle scienze, per singole discipline
e nelle connessioni interdisciplinari;
▪ come approfondimento della preparazione didattica;
▪ come partecipazione alla ricerca e alla innovazione didattico-pedagogica.
Corsi attivati per l'a.s. 2014-15:
Corso di formazione sulla sicurezza per i Docenti neoassunti. Corso di formazione sul registro
elettronico per tutti i docenti.
L’ALUNNO
Scuola primaria n° 308.
Scuola secondaria di primo grado n° 468.
▪ Partecipa alla costruzione della propria formazione culturale e professionale, rispetta
l’identità di ciascuno e si apre ed accetta la pluralità delle idee.
▪ Collabora interagendo con i docenti e con tutto il personale della scuola.
▪ Si offre da mediatore nelle situazioni conflittuali.
▪ Si relaziona nel contesto classe, offrendo la propria disponibilità e collaborazione.
▪ Valorizza le diversità
▪ Individua la regola come indispensabile al vivere in un contesto sociale
UFFICIO DI SEGRETERIA
SOGGETTI FUNZIONE
DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI:
Cristofaro Li Cavoli
Sovrintende con autonomia operativa ai servizi generali amministrativo contabili e ne cura
l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica
dei risultati conseguiti dal personale ATA posto alle sue dirette dipendenze.
Assistenti amministrativi n° 3 + 2 Co.Co.Co.
 Svolgono attività di diretta ed immediata collaborazione con il responsabile amministrativo
 Hanno autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e
redazione degli atti amministrativo-contabili, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute
 Hanno rapporti con l’utenza secondo quanto stabilito nella carta dei servizi
 Assolvono i servizi esterni connessi con il proprio lavoro
Collaboratori scolastici n° 9+2.
 Sono addetti ai servizi generali della scuola
 Assolvono a compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico
 Sono responsabili della pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi
 Operano in collaborazione con tutti gli operatori della scuola
 Assolvono attività di piccola manutenzione
 Sono di supporto all’attività amministrativa e didattica
 Assistono agli alunni in situazione di handicap.
ORARIO UFFICIO DI SEGRETERIA
L’ufficio di segreteria riceve il pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle ore 11:30 alle ore 13:15; martedì dalle ore 15 alle ore 17.
Sabato dalle 8,30-11,30.
Soggetti Funzione
ORGANI COLLEGIALI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
E’ composto dal Dirigente Scolastico di diritto, da 8 rappresentanti dei docenti, da 8 genitori
e 2 rappresentanti del personale ATA.
Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. Delibera il
programma annuale (bilancio di previsione e conto consuntivo).
Fatte salve le competenze degli altri organi collegiali, delibera sull’organizzazione e sulla programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio. In
particolare adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti.
COLLEGIO DEI DOCENTI
E’ composto dal personale docente dell’Istituto.
Elabora il P.O.F., delibera in materia di funzionamento didattico dell’Istituto, cura la programmazione dell’azione educativa per adeguare i programmi di insegnamento alle esigenze
ambientali; formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione e assegnazione delle
classi ai docenti e per l’orario delle lezioni. Provvede all’adozione dei libri di testo.
GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta esecutiva prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di
iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal
Decreto Interministeriale n. 44 del 1° febbraio 2001, art. 2, comma 3, entro il 31 ottobre
ha il compito di proporre al Consiglio di istituto il programma delle attività finanziarie della
istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato
amministrativo o tecnico o ausiliario, da due genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi (D.S.G.A.) che
ha anche funzioni di segretario della giunta stessa. E’ composta dal Dirigente scolastico, un
docente, un collaboratore scolastico e da due genitori.
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
E’ composto da 4 docenti più due supplenti.
E’ presieduto dal Dirigente Scolastico; valuta, su richiesta del docente, il servizio degli insegnanti ed esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti di ruolo.
CONSIGLIO DI CLASSE
Scuola secondaria di primo grado
E’ composto da tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori. Formula al
Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica, agevola ed estende i
rapporti fra i docenti, genitori ed alunni. Tra i componenti il Consiglio, il D.S. individua un
docente presidente- coordinatore con le seguenti funzioni:
" elaborare la progettazione educativa e didattica della classe e illustrare la stessa ai
rappresentanti dei genitori
" riferire ai rappresentanti dei genitori e al D.S. circa l’andamento didattico- disciplinare
della classe
" essere il primo docente referente per le richieste di alunni e genitori e un docente segretario che redige i verbali delle riunioni del C.d.C.
CONSIGLIO DI INTERCLASSE
Scuola primaria
E’ composto da tutti i docenti delle classi e da un rappresentante dei genitori per ciascuna classe interessata. Formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica, agevola ed estende i rapporti fra i docenti, genitori ed alunni.
Tra i componenti il Consiglio, il D.S. individua un docente presidente- coordinatore
con le seguenti funzioni:
" elaborare la progettazione educativa e didattica della classe e illustrare la stessa ai
rappresentanti dei genitori
" riferire ai rappresentanti dei genitori e al D.S. circa l’andamento didattico- disciplinare
della classe
" essere il primo docente referente per le richieste di alunni e genitori e un docente segretario che redige i verbali delle riunioni del C.d.C.
RISORSE MATERIALI
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n° 28 computer per attività didattiche (tre stampanti)
N° 3 note book e 3 desktop PC per personale docente
n° 2 scanner
n° 2 masterizzatore Dvd da tavolo
Collegamento ad Intranet (linea ADSL)
Collegamento ad Internet ADSL + WI-FI (Scuola Secondaria di I Gr.)
n° 9 computer per segreteria e presidenza (6 stampanti, di cui una a colori)
n° 1 ciclostile a matrice elettronica
n° 5 fotocopiatrici per attività di segreteria e didattica
n° 1 stampante a matrice elettronica
n° 2 televisori 28”
Collegamento video parabolico ed a Mediasat
n° 3 videoregistratori
N°2 lettore DVD+VCR
n° 2 videocamere
N°3 fotocamere digitali
Vario materiale audio-visuale
n° 8 radioregistratori
n° 1 amplificatore vocale con microfono
n° 2 megafoni a batteria
n° 1 tornio elettrico per ceramiche
n° 1 forno elettrico per ceramiche
n°1 lavagna luminosa
Vario materiale per esperienze scientifiche
Attrezzature per il laboratorio di falegnameria
La biblioteca è fornita di numerosi volumi di consultazione e lettura
La videoteca dispone di video didattici e di intrattenimento
Materiale vario per alunni in situazione di handicap
Materiale ludico
Attrezzatura per attività ginnico-sportiva
Aule attrezzate di 12 lavagne LIM
Tavoletta grafica
2 Tablet
1 document camera
LABORATORIO SCIENTIFICO:




Proiettore n° 1
Microscopio binoculare n° 8
Distillatore
Telecamera "educam" multimedia















Bilancia elettronica
PC desktop
Kit vetreria per microscopio
Bilancia tecnica
Collezione "L’aria"
LIM e computer
Modello scheletro umano
Modello anatomico torso
Tellurio elettrico
Globo terrestre in sezione
Modello DNA
Modello circolazione sanguigna
Modello mitosi
Modello meiosi
Modelli geologici
AULA MULTIMEDIALE








Televisore LCD 32”
Lavagna interattiva multimediale
Videoproiettore
Scanner A 3 n° 2
Computer portatile
Televisore 42” HDD
Scanner A 4 n° 2
Stampante a colori.
AULA MUSICALE











Banjo
Batteria elettronica
Pianoforte digitale
Chitarre folk
Chitarre classiche
Mandolini
Grancassa da parata
Digital piano
Trombe
Amplificazione e mixer
1 Pianoforte
LABORATORIO LINGUISTICO
 n° 28 netbook





n° 1 notebook
n 37 cuffie
n° 1 rete didattica
n° 1 contenitore mobile
n° 1 su stativo mobile
LABORATORIO LINGUISTICO PLESSO "P. CATALDO"




Consolle di regia
Registratori per allievo
Personal computer per gestione rete
Lavagna Interattiva Multimediale LIM
SEDI
SCUOLA PRIMARIA
Plesso “ Padre Cataldo “ via Monsignore Evola, 40 - Terrasini.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Sede Centrale “ Giovanni XXIII “ viale G. Consiglio, 1 -Terrasini.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
“Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo
grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità
degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze
indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.”
(dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012)
FINALITA’ DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
La finalità del primo ciclo d’istruzione è la promozione del pieno sviluppo della persona.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali
per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della
persona.
Per realizzare tale finalità la scuola
 concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
 cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità;
 previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza
il talento e le inclinazioni di ciascuno;
 persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
PROGETTAZIONE DIDATTICA NEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei
nuovi media.
Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i
saperi delle varie discipline. All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione
e le lingue europee, in quanto lingue dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel contatto con l’alterità linguistica e
culturale. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla
valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto
per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica.
LA SCUOLA PRIMARIA
mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna
disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo
sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.
La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini
che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola
primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema
dell’istruzione.
Organizzazione Delle Attività’ Didattiche
L’orario delle lezioni è di 27 ore settimanali per le tutte le classi.
ORARIO
Nella Scuola primaria l’orario sarà così distribuito: 27 ore settimanali per tutte le classi: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8:15 alle ore 13:15; martedì, giovedì e sabato dalle ore 8:15
alle ore 12:15.
LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.
La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi:
sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi;
sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva.
Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi,
ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e
che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
Il tempo scuola in tutti i corsi è costituito da 30 ore settimanali in orario antimeridiano, tutti i
giorni dalle ore 8:15 alle ore 13:15.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado vengono individuati traguardi di sviluppo della competenza per ciascun campo di esperienza, area e discipline. Tali traguardi rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare.
ARTICOLAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
DISCIPLINE

ITALIANO

A.S.2014-15
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE IN
USCITA DALLA SCUOLA
L'alunno
partecipa a scamPRIMARIA
bi comunicativi (conversazioni, discussioni di classe
o di gruppo) con compagni
e insegnanti, rispettando il
turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in
un registro il più possibile
adeguato alla situazione.

E' consapevole che nella
comunicazione sono usate
varietà diverse di lingua e
lingue differenti (plurilinguismo).

Legge e comprende testi
di vario tipo, individua il
senso globale, le informazioni principali e formula su
di essi giudizi personali.

Utilizza strategie di
lettura adeguate agli scopi.

Scrive testi corretti
nell'ortografia, chiari e coerenti, legati all'esperienza e
al contesto sociale; rielabora testi parafrasandoli,
completandoli e trasformandoli.

Amplia il patrimonio
lessicale, comprende e utilizza i più frequenti termini
legati alle varie discipline
di studio.

Padroneggia e applica in
situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
all'organizzazione logica-








TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE IN USCITA
DALLA SEC.I° GRADO
L’allievo interagisce in modo
efficace in diverse situazioni
comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose
delle idee degli altri;
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi"
dai media, riconoscendone la
fonte, il tema, le informazioni e
la loro gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
Espone oralmente
all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca,
anche avvalendosi di supporti
specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Legge testi letterari di vario tipo
(narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando
con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo
diverso (narrativo, descrittivo,
espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori,realizzando scelte
lessicali adeguate.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

GEOGRAFIA





STORIA









INGLESE
(LIVELLO A2
QCER)


L’alunno si orienta nello
spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo- graficità per interpretare carte geografiche e
globo terrestre, per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche,
progettare itinerari di
viaggi.
Riconosce e denomina i
principali “oggetti” geografici fisici.
Riconosce le principali caratteristiche fisiche, sociali
ed economiche delle regioni
italiane e individua analogie
L’alunno
comprende
e differenze
con i principali
aspetti
fondamentali
paesaggi europei eddel
di altri
passato
dell’Italia
dal una
pacontinenti,
attraverso
leolitico
fine
pluralità alla
di fonti.
dell’impero
romano
Cogli nei paesaggi le prod’occidente.
gressive trasformazioni
Usa
la linea
del tempo
operate
dall’uomo
sul paeper
collocare
un
fatto
o
saggio naturale.
un periodo storico.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Individua le relazioni tra
gruppi umani e contesti
spaziali.
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio
e comprende l’importanza
del patrimonio artistico e
culturale.
Racconta i fatti studiati e
produce semplici testi storici
anchecomprende
con risorsebrevi
digil'alunno
tali,
usando
il linguaggio
messaggi
orali
e scritti relaspecifico
della
disciplina
tivi ad ambiti familiari.
descrive, in modo semplice, oralmente e per iscritto
aspetti del proprio vissuto
e del proprio ambiente e
dei propri bisogni immediati.











Lo studente si orienta nello
spazio e sulle carte di diversa
scala in base ai punti cardinali
e alle coordinate
geografiche; sa orientare una
carta geografica a grande
scala facendo ricorso a punti
di riferimento fissi.
Utilizza carte geografiche,
immagini, elaborazioni digitali,
grafici, dati statistici per comunicare informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli
in particolare a quelli italiani,
gli elementi fisici significativi e
le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
Comprende testi storici e li sa
rielaborare con un personale
metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella
complessità del presente,
comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e
avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla formazione dello
stato unitario fino alla nascita
della Repubblica, anche con
possibilità
di apertureoralmente
e conL’alunno comprende
fronti
con il mondo
e per iscritto
i punti antico.
essenziali
Conosce
aspetti
e
processi
di testi in lingua straniera su
fondamentali
della storia
argomenti familiari
o di studio
mondiale,
civilizzazioaffrontati adalla
scuola
e nel tempo
ne
neolitica alla rivoluzione
libero.
industriale,
globalizzaInteragisce alla
oralmente
con uno
zione
o più interlocutori in contesti
familiari, su argomenti di stu-





L2 FRANCESE
interagisce nel gioco.
comunica con espressioni e
frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici
e di routine.
svolge compiti, dati in
lingua inglese, chiedendo eventuali chiarimenti.
individua alcuni elementi
culturali dei paesi anglofoni cogliendo differenze e
similitudini con la propria
cultura.










MATEMATICA





L'alunno acquista sicurezza nel calcolo scritto e
mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere ad una
calcolatrice.
Riconosce e rappresenta
forme del piano e dello
spazio.
Descrive e denomina figure in base a caratteristiche geometriche e ne
determina le misure.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga,
compasso, squadra ) e i più
comuni strumenti di misura
( metro, goniometro... ).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni ( tabelle e grafici). Ricava informazioni
anche da dati rappresentati






esperienze personali .
Legge testi semplici e informativi anche su argomenti di altri ambiti disciplinari,
con diverse strategie adeguate allo scopo.
Scrive semplici lettere o messaggi a coetanei e familiari.
Individua elementi linguistico- comunicativi e culturali
propri della lingua di studio
e li confronta
con quelli
della
L’alunno
comprende
brevi
lingua
materna.
messaggi orali e scritti relaAutovaluta
lefamiliari
competenze activi ad ambiti
quisite.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno
scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per
iscritto,in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente.
Legge brevi e semplici
testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni,svolge i
compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante
L’alunno
muove con
sicuStabiliscesirelazioni
tra semrezza
nel calcolo
anche con i
plici elementi
linguisticonumeri
razionali,
ne padronegcomunicativi
e culturali
propri
gia
le
diverse
rappresentazioni
e
delle lingue di studio
stima
la grandezza
un numeConfronta
i risultatidiconseguiti
ro
e il risultato
in lingue
diversedieoperazioni.
le strategie
Riconosce
e
denomina
utilizzate per imparare le
forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni
e ne coglie le relazioni tra
gli elementi.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico di base (piano
cartesiano, formule, equazioni,
...) e ne coglie il rapporto col
linguaggio naturale.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi
valutando le informazioni
e la loro coerenza.
Nelle situazioni di incertezza
si orienta con valutazioni di
probabilità.


SCIENZ

E






ARTE E
IMMAGINE




e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di
oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
Sviluppare
stimolare
percentuali,escale
di ri-atteggiamenti
di
curiosità
e
duzione...)
modi di guardare il mondo
cercando spiegazioni su ciò
che succede;
esplorare i fenomeni con
un approccio scientifico
in modo autonomo osservando e descrivendo
lo svolgersi dei fatti,formulando domande
e ipotesi personali e realizzando semplici esperimenti;
individuare nei fenomeni
somiglianze e differenze
facendo misurazioni,registrando dati,identificando relazioni
spazio/temporali,aspetti
qualitativi e quantitativi e
producendo in maniera
adeguata rappresentazioni
grafiche,schemi e semplici
modelli;
riconoscere le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e
vegetali;
avere consapevolezza del
proprio corpo e della sua
salute,dei suoi organi e apparati riconoscendone il
giusto funzionamento;
avere atteggiamenti di cura
verso l'ambiente
condiL’alunno
osservache
e decodivide
con
gli
altri,rispettando
fica vari tipi di immagini e
emessaggi
apprezzando
il valore
multimediali.
dell'ambiente
sociale
e naProduce varie tipologie
di
turale;
testi visivi e rielabora in
sapere
esporre con
linmodo creativo
le immagini
guaggio
appropriato
utilizzando tecniche,ciò
struche
si
è
sperimentato;
menti e materiali vari.
sapere
trovare
da varieaspetIndividua
i principali
fonti(libri,internet
ti formali dell’opera d’arte,
ecc...)
informazioni
e artiapprezzando
le opere







L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto,
lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di
fatti e fenomeni ricorrendo,
quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti
ed ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel
tempo.
E’consapevole del ruolo della
comunità umana sulla Terra, del
carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza
dell’accesso a esse, e adotta
modi di vita ecologicamente responsabili.
L’alunno realizza elaborati
personali e creativi sulla base
di un’ideazione e progettazione
originale, applicando
le conoscenze e le regole del linguaggio visivo;
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica,
medievale, moderna e contemporanea, sapendole


TECNOLOGIA







artigianali provenienti da
culture diverse.
Conosce i principali beni
artistici presenti nel proprio territorio, manifestando sensibilità e rispetto per
la
loro salvaguardia.
L’alunno:
riconosce e
identifica nell’ambiente
elementi artificiali
E’ a conoscenza di alcuni
processi di trasformazione
delle risorse e di consumo
di energia e del relativo impatto ambientale;
Conosce e utilizza semplici
oggetti e strumenti di uso
quotidiano descrivendone
funzioni, struttura e funzionamento;
Si orienta tra i mezzi di
comunicazione usandoli in
modo adeguato nelle diverse situazioni;
Produce rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando strumenti multimediali.
Utilizza la rete come supporto per l’apprendimento e
la ricerca;
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche,
le funzioni e i limiti della
tecnologia.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale,

L’alunno
riconosce
nell’ambiente che lo circonda i
principali sistemi tecnologici e
le molteplici relazioni
che essi stabiliscono con gli esseri
viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di
energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le
possibili conseguenze di una
decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo
in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti,
strumenti e macchine di uso
comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma,
alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione
e la realizzazione di semplici
prodotti, anche di tipo digitale.







MUSICA

ED. FISICA
L’alunno discrimina eventi so
L’alunno partecipa in modo atnori dal punto di vista dello spativo alla realizzazione di espezio e della fonte.
rienze musicali attraverso

Esplora le diverse potenl’esecuzione e l’interpretazione
zialità espressive della voce, di
di brani strumentali e vocali
alcuni oggetti e degli strumenti
appartenenti a generi e culture
musicali, imparando ad ascoltare
differenti.
sé stesso e gli altri.

Comprende e valuta eventi, ma
Esegue, secondo schemi
teriali, opere musicali riconoelementari, combinazioni
scendone i significati, anche in
timbriche, ritmiche e melodirelazione alla propria esperienza
che con la voce, il corpo e gli
musicale e ai diversi contesti
strumenti.
storico-culturali.

L’alunno:
acquisisce
consape
L’alunno è consapevole delle
Ascolta, interpreta
e descrive
volezza
di séoattraverso
la perproprie competenze motorie
brani vocali
strumentali
cezione
del proprio
pasia nei punti di forza che nei
appartenenti
a genericorpo,
e culture
droneggiando
schemi motori e
limiti.
differenti.
posturali
allecostituvaria
Utilizza le abilità motorie e

Riconosceadattandoli
gli elementi
sportive acquisite adattando il
bili
e temporali;
tivi spaziali
di un semplice
brano musimovimento in situazione.

Utilizza
il linguaggio del corpo
cale

Utilizza gli aspetti comunicaper comunicare ed esprimere
tivo- relazionali del linguagstati d’animo anche attraverso
gio motorio per entrare in rela drammatizzazione e la danza;
lazione con gli altri

Sperimenta esperienze e ge
Rispetta criteri base di sicustualità tecniche che gli perrezza per sé e per gli altri.
metteranno di maturare com
È capace di integrarsi nel
petenze di gioco sport;
gruppo, di assumersi respon
Agisce nel rispetto delle regole
sabilità e di impegnarsi per il
per la sicurezza di sé e degli
bene comune.
altri, sia nell’utilizzo degli attrezzi che nel movimento,trasferendo ciò
nell’ambiente extrascolastico;

Riconosce i benefici derivanti della cura del proprio
corpo anche attraverso un
corretto regime alimentare.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della scuola primaria e al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.
L'I.C. "Giovanni XXIII" recepisce gli obiettivi di apprendimento ministeriali.
VALUTAZIONE
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai
competenti organi collegiali. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e' espressa in decimi ed illustrata
con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e' espressa in decimi.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Come
da ex art 2 del D.L 137, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento
di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica. La valutazione è
espressa in decimi. La votazione del comportamento, attribuita collegialmente dal consiglio di
classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
Alle singole istituzioni scolastiche spetta poi la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la
funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e
didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne.
L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (I.N.VA.L.S.I.) ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di
informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione, e questo all’interno di un confronto internazionale che oggi va assumendo sempre più rilevanza.
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI IN ORARIO
SCOLASTICO
" Orientamento
" E' un progetto articolato che impegna l'I.C. ad una costante funzione orientativa a partire dall'ingresso nelle classi prime dei due ordini di scuola (accoglienza) per arrivare a
fornire, nelle classi terze della Scuola Secondaria Di Primo Grado, le conoscenze
necessarie per la scelta della scuola superiore. Sono previsti anche incontri con due
esperti psicologi per gli alunni e i genitori.
" Per la Scuola Primaria è prevista una azione di orientamento in entrata dalla
scuola dell'infanzia alla primaria "P.Cataldo" che prevede la diffusione sul territorio, per il tramite di locandine o altra forma di diffusione, dell'Offerta formativa della Scuola Primaria dell'I.C., da realizzarsi entro il mese di Gennaio.
" Educazione ambientale
Progetti svolti dalle classi all'interno della programmazione curricolare, in collaborazione con associazioni e l'Ente Locale, con la provincia regionale di Palermo, con
ASL 6 di Palermo (distretto 8 di Carini); con Associazioni di volontariato, con Legambiente, con WWF.
" Educazione alla salute
Progetti realizzati dai docenti volti alla sensibilizzazione alle problematiche relative alla
prevenzione in collaborazione con il Distretto 8 di Carini (ASL6), l’Ospedale Cervello ed
esperti specializzati, anche per la talassemia.
" Educazione alla legalità
Progetti volti a sensibilizzare le nuove generazioni e a promuovere valori quali la convivenza civile, la cooperazione, il rispetto di sè e degli altri, nonché il rispetto di leggi e
regole.
" Primo Soccorso
Progetto ”SCUOLA SICURA” Legge 626: attività volte al benessere degli alunni e e
delle norme sulla sicurezza sul posto di lavoro.
Corso di informazione e di preparazione per l'intervento corretto in caso di emergenza e
per l'autoprotezione. Ha come ulteriore obiettivo la comprensione del valore e dell'importanza del volontariato.
" Orientamento musicale
I progetti di ed. musicale offrono ai nostri studenti l'opportunità di accostarsi allo studio
specifico di uno strumento musicale nelle strutture e con i docenti dell'Istituto.
" Attività linguistiche
Partecipazione al progetto "Repubblica@Scuola" finalizzato alla produzione di articoli da
pubblicare sul sito del quotidiano "Repubblica" nelle pagine dedicate alle scuola; Progetto
di creazione e diffusione di un giornalino scolastico interno (Ref. Prof.ssa La Paglia.)
" Attività artistico-creative
Manualità ed espressività saranno il filo conduttore delle attività che serviranno come situazione didattica per avviare attività di ricerca, anche sul territorio, e di verifica
dell’esperienza vissuta in laboratorio.
" Gruppo sportivo
Partecipazione delle classi a momenti di competizione guidata in varie specialità e in rete
con altre scuole. Giochi sportivi studenteschi e attività di avviamento alla pratica di corsa
campestre, pallavolo, basket, atletica leggera. La preparazione si svolge nelle ore curricolari e/o in momenti di attività in ore pomeridiane.
PROGETTI ED ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI
SCUOLA PRIMARIA
 Progetto "STARTERS" rivolto agli alunni delle classi V, finalizzato al conseguimento
della certificazione europea con ente certificatore esterno "International House" Univ.
Cambridge. Inss. Anastasi, Terranova (40 ore)
 Laboratorio Educazione artistica. Inss. Bartolotta, Lo Biondo (40 ore).
SCUOLA SECONDARIA
 "Alfabetizzazione al violino e musica d'insieme" Prof. Barone (30 ore).
 Corso recupero Lingua inglese per alunni. Prof.ssa Savarino (30 ore).
 Laboratorio Educazione artistica. Prof.ssa Purpura (30 ore).
PROGETTI ED ATTIVITA’
DA REALIZZARE ANCHE IN COLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Screening scolastico (odontoiatrico-auxologico-oculistico ed ortopedico) rivolto agli
allievi delle classi prime della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di I grado, in collaborazione con l'O.P. "Ed. alla Salute" del Distretto Sanitario 34
dell'A.S.P. di Palermo nell’ambito della prevenzione.

Attività di formazione-informazione in collaborazione con la SOPAT di Partinico per
l’educazione alimentare; visita guidata ad un oleificio e ad una fattoria didattica di Partinico.

Attività di formazione-informazione sociosanitaria sulla THALASSEMIA, per le classi
terze della scuola sec. I grado, in collaborazione con l'O.P. "Ed. alla Salute" del Distretto Sanitario 34 dell'A.S.P. di Palermo

Attività di formazione-informazione su rischi del fumo e dell’alcool, sulle malattie
degenerative e sui tumori, “Prevenzione dell’uso di alcool, fumo e delle nuove dipendenze patologiche” in collaborazione con l'O.P. "Ed. alla Salute" del Distretto
Sanitario 34 dell'A.S.P. di Palermo

Screening scolastici sull'HPV (Papilloma virus) e sulla vista in collaborazione con
l'O.P. "Ed. alla Salute" del Distretto Sanitario 34 dell'A.S.P. di Palermo.
EDUCAZIONE AMBIENTALE





Attività con Legambiente
Attività con il WWF
Settimana Nazionale dell’Energia sostenibile, promossa dall’UNESCO
avente come tema “Madre terra: alimentazione, agricoltura, ecosistema”.
Attività di sensibilizzazione sul randagismo, in collaborazione con
l’associazione “Pluto” ambientalista e /o animalista.
Partecipazione al progetto "Viridea" per la creazione di orti scolastici.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
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
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
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Intervento Carabinieri Compagnia di Carini
Formazione-informazione sulla Shoah 27 Gennaio
Attività a salvaguardia di animali e vegetali, in collaborazione con il Corpo
Forestale dello Stato, sez. staccata del CITES (aeroporto Falcone e Borsellino).
Educazione stradale, intervento Polizia Municipale di Terrasini e intervento ASL 6 Distretto 8 di Carini
Progetto di educ. alla legalità “ Prevenzione dell’uso di alcool, fumo e delle nuove
dipendenze patologiche”
Progetto "No alla violenza contro le donne. Sì al lavoro" promosso dal Centro Italiano Femminile di Carini, in collaborazione con l'Ass. Reg. alla Famiglia della
Regione Siciliana.
Progetto "SE VUOI" in collaborazione con la Questura di Palermo e con l'associazione Amici della Polizia, finalizzato alla conoscenza diretta delle attività della Polizia di Stato e alla conoscenza di parenti di vittime di mafia.
Attività da svolgersi in collaborazione con la Fondazione Falcone, Questura di Palermo, Guardia di Finanza, Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato, Giornata della
Legalità;
ORIENTAMENTO
 Incontri informativi e somministrazione test, incontri con le famiglie degli alunni delle classi terze della scuola sec. di 1° grado, curati dal prof.ssa Giovenco;
 Incontri con docenti degli Istituti di Istruzione Superiore;
 Progetto “Al di là della scelta: l’orientamento scolastico come mezzo per sapere scegliere” , curato dagli psicologi dott. Maniaci e dott. Taormina, sportello d’ascolto per
alunni e genitori; somministrazione test;
 Incontri tra alunni delle classi V della scuola primaria “Don Milani” e alunni della
scuola sec.
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
 Corso di formazione/informazione per il personale scolastico sulla sicurezza nei luoghi
di lavoro:
Il concetto di “sicurezza nel luogo di lavoro” acquista senso se si innesta in un generale
sentimento di sicurezza nei luoghi dove si vive e va coltivato con un’azione didattica
che esula dall’apparato normativo e dalla conoscenza delle procedure di in caso di
emergenza. L’aspetto saliente è favorire la formazione della coscienza che la tutela della salute e dell’incolumità di ciascuno costituisce il presupposto per la tutela della salute
e l’incolumità di tutti ed è il fondamento per il generalizzato benessere durante le attività che si svolgono. Si tratta quindi di ricondurre ad alcuni aspetti più immediatamente
percepiti (ad esempio il microclima) l’insieme di attività ma soprattutto di attenzioni
che sottendono la tutela dell’incolumità e del benessere di tutti nel suo complesso.
L’attività didattica di educazione alla sicurezza nel ciclo di istruzione secondaria di
primo grado dovrebbe puntare sull’acquisizione del concetto primario di prevenzione
attraverso l’aspetto formativo e quello sperimentale (in questo caso le prove di evacuazione possono diventare oggetto di commento e discussione introducendo il confronto
su quanto accaduto durante la simulazione e l’autovalutazione non tanto della performance quanto dell’intensità nella partecipazione) Nel triennio si possono individuare
alcune competenze che acquisite concorrono alla costituzione del sentire il problema,
ma soprattutto ogni azione va ricondotta a favorire l’equivalenza scuola = luogo di la-
voro = cinema = centro commerciale ed infine uguale casa, luogo principale degli incidenti anche gravi e soprattutto luogo dove la prevenzione e la prudenza nelle azioni
quotidiane vengono bellamente disattese. Vengono di seguito indicati alcuni consigli
per ciascun anno del ciclo per attività e/o competenze da inserire nella programmazione
didattica
PRIMO ANNO
Imparare a leggere la planimetria del piano di emergenza traendone le caratteristiche
generali per poterle in seguito ricondurre ad altri contesti.
SECONDO ANNO
Individuare, effettuando sopralluoghi dapprima nella classe ed in seguito nell’intero istituto, le possibili cause di pericolo e gli ostacoli/barriere/etc. presenti nei vari locali.
TERZO ANNO
Acquisire i concetti fondamentali di primo soccorso (in particolare per quanto attiene le
segnalazioni) e la capacità di rilevare i rischi seguenti alle azioni (esercitazioni del tipo:
se faccio questo cosa può succedere? a me ed agli altri).
Tutte le attività suddette sono, in varia misura, adattabili alla programmazione di ciascuna materia e approfondibili naturalmente a seconda dei contesti specifici.
FORMAZIONE PER I DOCENTI
Fatta salva la formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuta per legge,
sarebbe opportuno implementare nella formazione dei docenti qualche percorso trasversale di didattica della sicurezza (come avviene per l’educazione ambientale o alla cittadinanza) ponendo l’enfasi sulle metodologie di comunicazione della sicurezza, in
special modo sulle tematiche relative agli infortuni.
ATTIVITA’ SPORTIVA SCOLASTICA


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
giochi sportivi studenteschi (atletica, pallavolo.)
giochi della gioventù ;
tornei interni di pallavolo - Memorial "Coppa Valeria Cardile".
Partecipazione al Progetto "Sport di classe" promosso da MIUR, CONI e CIP per la
promozione dell'attività sportiva nella scuola Primaria.

Centro Sportivo Scolastico formato dal Dirigente Scolastico, dai proff. Giorlando
e Giannola.
SOLIDARIETÀ

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



Raccolta fondi per l’UNICEF;
Iniziativa a favore degli indigenti del territorio, in occasione delle festività natalizie;
Attività di sensibilizzazione sulle problematiche inerenti all'autismo, in collaborazione con l'associazione "I numeri primi".
Raccolta fondi per la LAV;
Telethon, raccolta fondi per la lotta al neuroblastoma e alla distrofia muscolare;
Raccolta fondi per la CUTINO Onlus (Talassemia);
Raccolta fondi per la ricerca, a cura dell’Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma;
RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI;
 con l’IC Laura Lanza di Carini per favorire l’inserimento e il successo formativo degli alunni diversamente abili;
 con Ente Comune, con Associazioni di volontariato, con la Polizia Municipale, con i
Carabinieri, etc, per l’educazione alla legalità;

con la SOPAT di Partinico, l'O.P. "Ed. alla Salute" del Distretto Sanitario 34
dell'A.S.P. di Palermo, l’Ospedale Cervello di Palermo ed altre istituzioni sanitarie per
l’educazione alla salute;

con il WWF, Legambiente e le Associazioni di volontariato locali per
l’educazione ambientale.
ACCORDI DI RETE E PROTOCOLLI D’INTESA
 Accordo di rete "Progetto di Formazione e ricerca per le misure di accompagnamento delle Nuove Indicazioni Nazionali 2012" con D.D. "Don Milani" Terrasini, I.C.
"F.Riso" Isola delle Femmine, I.C. "Siciliano Biagio" Capaci.
 Con la SEIC per il Comenius;
 Protocollo d’intesa con il servizio psicopedagogico di area e con i comuni del territorio,
capofila Scuola Media Biagio Siciliano di Capaci, sulla dispersione scolastica;

Protocollo d’intesa con l'O.P. "Ed. alla Salute" del Distretto Sanitario 34 dell'A.S.P.
di Palermo, con gli Istituti del territorio per l'Ed. alla Salute ;


Con l’osservatorio di Carini per la lotta alla dispersione scolastica;
Con WWF, Legambiente e Associazioni;
ALTRE ATTIVITÀ
 Dispersione scolastica (Osservatorio di Capaci)
 Mostra mercato di prodotti realizzati dagli alunni
 Concerti
 Iniziative di solidarietà: raccolta fondi per CUTINO ONLUS, UNICEF, LAV,
Lotta al neuroblastoma
 Progetto “Scuola sicura” legge 626 finalizzato alla prevenzione dei rischi in caso di
emergenze.
 Collaborazione con Tele Occidente, TV 7, Tele Jato, giornale di Cinisi per iniziative
varie portate avanti nell’Istituto nell’arco dell’anno scolastico.
PER POTENZIARE E MIGLIORARE LA RELAZIONALITÀ DEL NOSTRO
ISTITUTO CON IL CONTESTO ESTERNO, SI REALIZZERANNO DIVERSE
ATTIVITÀ:
 Festa dell’albero in collaborazione con Legambiente Scuola primaria;
 Mostra mercato e raccolta fondi per iniziative di solidarietà.
 ERASMUS con altre nazioni europee, con scambi culturali tra docenti e alunni.
ATTIVITA’ DI FINE ANNO
 Concerti
 Spettacoli teatrali
 Mostre di tutti i lavori realizzati
 Visite guidate
DICHIARAZIONE D'INTENTI
Il Collegio dei Docenti si impegna ad approvare e a rendere operative tutte le eventuali proposte didattiche conformi ai Principi Fondamentali del P.O.F.T. e ritenute migliorative dell'o.f., che non richiedano specifica approvazione del C.d.D., presentate da Enti, Associazioni, ONLUS o altre istituzioni. Tali proposte didattiche
nondevono comportare aggravi di spesa per l'IstituzioneScolastica.
CRITERI ORGANIZZATIVI GENERALI
FLESSIBILITÀ DEGLI SPAZI
Gli spazi a disposizione dei docenti sono: la classe, i laboratori, gli spazi esterni.
FLESSIBILITÀ DEGLI INTERVENTI PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle sezioni-classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno. Offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa, la
scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
Nella assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di
utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature), l’istituzione scolastica presta particolare
attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni in situazioni di svantaggio. Per
ciascun alunno diversamente abile la Scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli
specialisti del servizio territoriale di neuropsichiatria infantile, predispone un apposito “piano
individualizzato”; le attività di tipo individuale sono previste nel piano educativo. L'Istituto ha
redatto, nel Maggio 2013 e approvato nel Collegio dei Docenti del 28 Giugno 2013, il Piano
per l'Inclusione al fine di creare le condizioni ottimali e rimuovere le eventuali criticità per
l'inclusione degli alunni con disabilità, DSA e BES.
Nell’Istituto opera il Gruppo di lavoro d’Istituto per l’inclusione e l’integrazione scolastica (GLI) formato da:
Dirigente Scolastico Insegnanti di
sostegno
Una rappresentanza dei docenti curricolari. Genitori degli alunni
Operatori socio - sanitari.
Regolamento GLI 2015-18. Per favorire l’integrazione e programmare situazioni di apprendimento idoneo e flessibile, la Scuola si avvale di insegnanti statali specializzati e, se necessario,
di personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali. In ogni caso le attività di
integrazione riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno. La Scuola
ha inoltre elaborato una scheda di rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) che i
vari Consigli di Classe elaboreranno al fine di attuare strategie massimamente inclusive per
questi alunni.
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
L’Insegnamento della religione cattolica si inserisce nel quadro delle finalità della Scuola e
contribuisce alla formazione integrale degli alunni, con particolare attenzione alla loro dimensione religiosa, attraverso contenuti di valenza culturale. I Nuovi Programmi per
l’insegnamento della religione cattolica sono impostati secondo i seguenti criteri:
▪ Essenzializzazione dei contenuti
▪ Ciclicità
▪
Attenzione alla vita dell’alunno e al contesto multiculturale in cui vive.
ATTIVITA’ PER COLORO CHE NON SI AVVALGONO DELL’I.R.C.
Gli alunni che non si avvalgono dell’IRC vengono ospitati in una classe di pari livello o licenziati se l’insegnamento ricade nella 5^ ora oppure, se ricade nella prima ora, gli alunni sono
autorizzati ad entrare a 2^ ora.
VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
Nel corso dell’anno si potranno programmare ed effettuare visite guidate, partecipazione a manifestazioni culturali e religiose, a spettacoli teatrali, viaggi di istruzione della durata di uno
o più giorni al fine di compiere percorsi esperienziali, ampliare le conoscenze culturali e
favorire la socializzazione.
La spesa per i viaggi di istruzione sarà in gran parte a carico delle famiglie degli alunni; la
Scuola, se potrà, darà un piccolo contributo a quelli in particolare situazione di disagio economico.
SCUOLA - FAMIGLIA
La famiglia entra nella Scuola quale rappresentante degli alunni, secondo la normativa vigente
sugli Organi Collegiali e come tale partecipa del contratto educativo, condividendone responsabilità e impegni, nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. La relazione che si stabilisce tra la scuola e la famiglia è produttiva, quando i relativi compiti sono distinti e si evitano situazioni di ambiguità, di false aspettative, di prevaricazione. Occorre condividere, pertanto, con le famiglie, le finalità dell’azione educativa. Le capacità relazionali
dell’insegnante e il coinvolgimento consapevole ed equilibrato della famiglia sono i presupposti indispensabili per dar vita ad un contesto educativo in cui l’alunno si senta protagonista
ed artefice della propria crescita. Nel corso dell’anno, gli incontri scuola-famiglia saranno destinati sia ai colloqui tra docenti e genitori che alla comunicazione dei risultati delle valutazioni bimestrali, degli scrutini quadrimestrali e finali. I docenti comunicheranno all’ufficio di
segreteria il giorno e l’ora di ricevimento dei genitori. Nella Scuola primaria e nella Scuola secondaria di primo grado non è consentito ai genitori l’ingresso nelle aule durante lo svolgimento delle lezioni. I docenti potranno, a loro volta, invitare i genitori per comunicazioni.
ATTIVITA’ DI CONTINUITA’
Al fine di prevenire le difficoltà tra un grado e l’altro di scolarità saranno garantite forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo tra le diverse Scuole e con
l’extra scuola.
Il piano di interventi prevede azioni di:
▪ continuità verticale (coordinamento dei curricoli, conoscenza del percorso formativo
dell’alunno, conoscenza dell’ambiente e dell’organizzazione della scuola che l’alunno
andrà a frequentare)
▪
continuità orizzontale (incontri scuola-famiglia, rapporti con gli Enti Locali, le Unità
Sanitarie e le Associazioni territoriali)
Le azioni saranno mirate anche alla prevenzione del disagio e della dispersione, attraverso la
realizzazione di un clima relazionale positivo tra i docenti dei diversi ordini di scuola. Si cercherà altresì di far riconoscere la specificità e la pari dignità educativa dell’azione di ciascun
ordine di scuola.
PROGETTO ORIENTAMENTO
Il Progetto Orientamento coinvolge docenti, alunni e genitori dell’Istituto, nonché la didattica
stessa che deve necessariamente essere orientativa per essere formativa in senso globale.
Le finalità del progetto sono:
▪ aiutare l’alunno a conoscere sé stesso e il mondo che lo circonda con senso critico e
costruttivo e con senso pratico ed operativo;
▪ formare personalità autonome, capaci di elaborare e rielaborare, di valutare ed autovalutarsi, di operare scelte ma anche aperti al cambiamento;
▪ facilitare una scelta motivata e consapevole della Scuola secondaria di secondo grado.
Il progetto è rivolto a tutti gli alunni ed in modo particolare a quelli del terzo anno della
Scuola secondaria di primo grado.
METODI
 Didattica per gruppo classe.
 Laboratori di stimolazione della comunicazione.
 Didattica laboratoriale.
 Insegnamento individualizzato e processuale.
 Problem solving.
 Cooperative learning.
 Apprendimento attraverso la ricerca-azione.
 Attività multidisciplinari, interdisciplinari, transdisciplinari.
MEZZI OPERATIVI
 Utilizzazione dei mezzi di comunicazione di massa.
 Uso degli strumenti monomediali, multimediali e dei multimediali interattivi (libri, L.I.M.,
Lettore DVD, televisore, videocamera, fotocamera, computer, internet, ecc.).
 Uso di tutti i mezzi scientifici e tecnici a disposizione della scuola.
 Uso della biblioteca d’istituto e dei laboratori.
 Visite d’istruzione programmate e finalizzate.
 Piena utilizzazione delle strutture pubbliche esistenti nel territorio.
 Incontri con le diverse Istituzioni (A.S.L., Enti Locali, Organizzazioni di categoria, Centri di
orientamento, Associazioni ambientaliste)
VERIFICA E VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione accompagna i processi di insegnamento–apprendimento e consente un costante
adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di offrire
all’allievo un aiuto per superare le difficoltà che si presenteranno in itinere; è necessario, dunque, predisporre collegialmente piani individualizzati per i soggetti in situazione di
insuccesso. La valutazione formativa assolve funzione di:
▪ rilevamento finalizzato a fare il punto della situazione;
▪ diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;
▪ prognosi, per predisporre interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero e
allo sviluppo degli apprendimenti.
Sulla base dei dati raccolti attraverso le prove di verifica e le osservazioni sistematiche del processo di apprendimento e di maturazione personale degli alunni, si formuleranno i giudizi analitici.
Per la valutazione globale, i docenti terranno presente il livello di partenza di ciascuno,
l’impegno, l’interesse, il grado di maturazione personale.
La valutazione del processo formativo dell’alunno, all’interno delle attività di laboratorio, confluirà nella valutazione della singola disciplina.
La valutazione degli alunni, - periodica, annuale e conclusiva dei periodi didattici - riguarderà
gli apprendimenti, il comportamento e le competenze acquisite. L’ordinamento del primo ciclo di istruzione, a seguito della L.n.59/04, prevede il passaggio dalla Scuola primaria alla
Scuola secondaria di primo grado a seguito di valutazione positiva al termine del secondo periodo didattico biennale (art.4 comma 4); altra valutazione è prevista alla fine del terzo anno
della Scuola secondaria di primo grado, che si conclude con un Esame di Stato (art.11, comma
4).
Nella Scuola secondaria di primo grado, ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli
allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato
(art.11)
Qualora le assenze siano dovute a legittimi impedimenti, anche non documentati, il Consiglio
di Classe (per deroga) può considerare valido l’anno scolastico, anche per alunni con un
numero di assenze superiore a quanto previsto dalla legge. (art.11)
GRADUAZIONE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE
VOTAZIONE 4-5,5:
Ha difficoltà nell’osservazione, nella memorizzazione delle esperienze, scarsa manualità.
Mancato rispetto nel lavoro delle sequenzialità suggerite. Collocazione spaziotemporale incerta o incompleta. Ha difficoltà nell’individuazione dei dati di un testo. Difficoltà di ascolto
VOTAZIONE 5,6-6,5:
Osserva e sa riconoscere in una comunicazione gli elementi basilare. Opera seguendo
le istruzioni. Decodifica messaggi semplici ed in ambiti noti.
VOTAZIONE 6,6-7,5:
Osserva differenze e somiglianze. Nella lettura di un testo individua le informazioni essenziali e le sa riferire con un linguaggio appropriato e specifico disciplinare. Opera con
correttezza.
VOTAZIONE 7,6-8,5:
Individua con facilità le analogie e le differenze. Opera applicando in modo logico le
procedure. Organizza il lavoro stabilendo collegamenti tra i dati a disposizione. Comprende e utilizza diversi linguaggi.
VOTAZIONE 8,6-10:
Individua autonomamente analogie e differenze. Opera in modo consapevole. Rielabora
le esperienze trovando correlazioni in vari ambiti. Comprende ed utilizza con proprietà diversi linguaggi.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione è la sintesi, trasparente e partecipativa, di: processi educativi, criteri e verifiche di percorso. Essi vengono individuati attraverso una serie di strumenti di rilevazione diversificati, ma tutti concorrenti alla formazione del giudizio valutativo. Tali strumenti
sono:
 il registro dei verbali del collegio dei docenti
 il registro dei verbali del consiglio di classe
 il registro personale del professore (dal corrente a.s. on-line)
 il giornale di classe
 le griglie valutative del consiglio di classe
 risultanze dell’autovalutazione d’istituto
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Il monitoraggio, la verifica e la valutazione sono la manifestazione dell’assunzione di responsabilità di tutte le componenti scolastiche, in quanto consentono di tenere sotto controllo il
processo educativo e l’intero sistema scolastico, di individuare i punti di debolezza
dell’organizzazione e della attività didattica, di valutare la qualità degli apprendimenti.
Per la valutazione di sistema si adotteranno le iniziative dell’INVALSI.
A livello di Istituto, il Piano dell’Offerta Formativa sarà verificato con il progetto di Autovalutazione, attraverso griglie di osservazione, questionari rivolti ai genitori, agli alunni, agli insegnanti, al personale A.T.A., ai collaboratori scolastici, e/o quant’altro sia ritenuto opportuno
dalla commissione Gestione del POF. Tali rilevazioni garantiranno la scientificità e la trasparenza nelle procedure adottate
e consentiranno di mettere in luce i punti forti e i punti deboli sui quali progettare il nuovo
POF.
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Nella scuola primaria
Nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la
certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti
espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.
I docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
I Consigli di classe possono anche ammettere gli alunni alla classe successiva in deroga per patologie mediche debitamente documentate (certificazione medica).
Nella scuola secondaria di primo grado
In sede di scrutinio finale vengono ammessi dal Consiglio di classe alla classe successiva gli
alunni che conseguono:
▪ la validazione dell’a.s. in base alla frequenza delle lezioni (2/3)
▪ un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina di studio
▪ un voto non inferiore a sei decimi nel comportamento
I Consigli di classe possono anche ammettere gli alunni alla classe successiva in deroga per patologie mediche debitamente documentate (certificazione medica).
AMMISSIONE
AGLI ESAMI DI STATO DI FINE CICLO
Nella scuola secondaria di primo grado
Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, provvederà alla formale validazione dell’anno
scolastico, computando preliminarmente il monte ore annuo delle presenze e applicando
eventualmente i criteri derogatori stabiliti.
Sarà poi la scheda individuale di valutazione, completa di giudizio globale conclusivo del terzo
anno, a consentire una conoscenza sufficientemente completa del risultato cui ciascun alunno è pervenuto sia in relazione allo sviluppo delle capacità che al possesso dei contenuti
culturali.
L’ammissione è disposta dal Consiglio di classe con giudizio di idoneità per gli alunni che
hanno conseguito in ogni disciplina di studio e nel comportamento un voto non inferiore a sei
decimi.
Gli alunni con disabilità possono essere ammessi agli Esami di Stato anche se hanno raggiunto
gli obiettivi minimi per le varie discipline.
Rilevante importanza ha la relazione finale del consiglio di classe, in cui sono presentati
le attività e gli insegnamenti effettivamente svolti, le linee didattiche seguite, gli interventi effettuati - compresi quelli eventuali di sostegno e di integrazione - e la sintesi di quanto la
programmazione educativa e didattica, impostata nel triennio, ha via via ipotizzato, verificato
e vagliato.
SVOLGIMENTO DELL’ESAME DI STATO
L’esame prevede lo svolgimento di sette prove (sei scritti e un colloquio) e l'ammissione all'esame solo con almeno la sufficienza, espressa con voti in decimi, in tutte le materie. Fondamentale la sufficienza in condotta per poter svolgere la prova. La Commissione o le eventuali
Sottocommissioni concludono l’esame di ogni candidato con un voto finale espresso in decimi,
che sarà il risultato della media di tutte le prove scritte e orali sostenute e del voto di ammissione all’esame. Alla valutazione finale espressa in decimi concorre anche la prova
scritta nazionale predisposta dall’INVALSI, che viene corretta con una procedura standardizzata definita dall’Invalsi.
L’esito conclusivo dell’esame, espresso in decimi, è illustrato da una certificazione analitica
dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno. Conseguono il diploma i candidati che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.
L’esito finale dell’esame con l’indicazione del voto conseguito è affisso all’albo della scuola. Per gli studenti che conseguiranno il voto finale di licenza con 10 decimi in tutte le prove
più il voto di ammissione potrà essere attribuita anche la lode in sede di riunione della Commissione d’Esame.
1 Prove scritte
Italiano
La prova scritta di italiano è opportuno sia formulata in modo da consentire all’alunno di mettere in evidenza la propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite.
La prova dovrà accertare la coerenza e la organicità del pensiero, la capacità di espressione
personale e il corretto ed appropriato uso della lingua. Nel rispetto dell’autonomia delle
singole scuole, tenendo conto dell’esperienza consolidata, la prova di italiano si svolge sulla
base di almeno tre tracce, formulate in modo da rispondere quanto più è possibile agli interessi
degli alunni. Le tracce, a scelta del candidato, terranno conto delle seguenti indicazioni di massima:
-esposizione in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (sotto
forma di cronaca, diario, lettera, racconto o intervista ecc.);
-trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l'esposizione di riflessioni personali;
-relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi disciplina.
Lingue comunitarie
Le prove di lingua inglese e di lingua francese si articoleranno su:
- un questionario su un brano
- un dialogo da completare
Matematica ed elementi di Scienze e Tecnologia
La prova scritta di matematica ed elementi di scienze e tecnologia deve tendere a verificare le
capacità e le abilità essenziali individuate dal curricolo di studi. La prova può essere articolata su più quesiti, che non comportino soluzioni dipendenti l'una dall'altra per evitare che la
loro progressione blocchi l'esecuzione della prova stessa.
Nel rispetto dell’autonomia delle scuole, sulla base dell’esperienza consolidata, i quesiti potranno toccare aspetti numerici, geometrici e tecnologici, senza peraltro trascurare nozioni
elementari nel campo della statistica e della probabilità.
Uno dei quesiti potrà riguardare gli aspetti matematici di una situazione avente attinenza
con attività svolte dagli allievi nel corso del triennio nel campo delle scienze sperimentali.
Ogni commissione deciderà se e quali strumenti di calcolo potranno essere consentiti, dandone
preventiva comunicazione ai candidati.
È tassativamente vietato l’uso di telefoni cellulari.
2. Colloquio pluridisciplinare
Come è consuetudine consolidata, il colloquio, condotto collegialmente alla presenza
dell’intera commissione esaminatrice, dovrà consentire di valutare, attraverso il coinvolgimento delle varie discipline di studio, la maturazione globale dell’alunno.
Nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e della responsabilità delle singole
commissioni esaminatrici, il colloquio pluridisciplinare, per quanto attiene agli approfondimenti delle singole discipline di studio, potrà essere condotto in modo autonomo, assumendo, eventualmente, a riferimento le indicazioni contenute nel decreto ministeriale 26 agosto
1981, fatti salvi gli opportuni aggiornamenti curricolari e normativi sopravvenuti, nonché
altri criteri autonomamente individuati anche sulla base di qualificate esperienze
realizzate. Come per altre discipline, per quanto riguarda la valutazione delle due lingue comunitarie la commissione esaminatrice provvederà a verificare quali capacità e competenze (nella
fattispecie, di livello differenziato) sono state conseguite dall’alunno.
3. Giudizio finale
Sulla base delle risultanze complessive degli scrutini finali, delle prove scritte e del colloquio pluridisciplinare, la commissione esaminatrice che, comunque, è chiamata ad operare collegialmente nella correzione degli elaborati e nello svolgimento del colloquio, attribuisce un
voto.
Il voto in decimi viene riportato sul diploma di licenza di scuola secondaria di I grado,
firmato dal presidente della Commissione esaminatrice.
VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
Criterio di qualità: La scuola garantisce il successo formativo degli studenti.
5 - Positiva
La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La
distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.
Motivazione del giudizio assegnato
Dai risultati scolastici si rileva che nella scuola primaria e secondaria non si perdono studenti nel
passaggio da un anno all’altro, tranne singoli casi, dovuti soprattutto alla non validazione dell'a.s.
per via dell'elevato numero di assenze.
Nella scuola secondaria la percentuale degli allievi non ammessi alla classe successiva negli ultimi tre anni è in diminuzione e si concentra soprattutto tra il primo e il secondo anno di corso.
Inoltre si evidenzia che la distribuzione degli studenti per fasce di voto appare equilibrata, con
una maggioranza di valutazioni tra i 7/10 e gli 8/10.
Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti.
3 - Con qualche criticità
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è in linea con quello di
scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in
matematica è uguale o di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano
molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che
si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è in linea con la media nazionale.
Motivazione del giudizio assegnato
Il punteggio della scuola alle prove INVALSI in italiano e matematica è in linea o di poco inferiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. Solo due classi seconde della scuola primaria si discostano da questa tendenza facendo registrare punteggi sensibilmente superiori. Per le classi seconde si riscontra infatti una varianza tra classi nettamente superiore alla media. La varianza tra le classi quinte risulta invece sensibilmente inferiore alla media nazionale e concorda con l'uniformità dei punteggi ottenuti dalle singole classi che sono complessivamente più bassi rispetto alla media. Non sono disponibili dati sulle differenze tra scuole
ESCS e sulla varianza per le classi terze della scuola secondaria. I punteggi in italiano e matematica delle classi della primaria e della secondaria non si discostano molto dalla media della scuola,
anche se ci sono casi di singole classi che si discostano sia in positivo che in negativo. Le quote
degli studenti collocati nei diversi livelli in italiano e matematica sono grosso modo in linea con
le medie regionali e con quelle riferite al raggruppamento geografico. La quota collocata nei livelli 1 e 2 risulta superiore alla media nazionale sia in italiano che in matematica; quella degli
studenti collocati nel livello 3 risulta in linea con la media nazionale, mentre le quote relative ai
livelli 4 e 5 risultano quasi sempre inferiori.
Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza
degli studenti.
5 - Positiva
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e
rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola.
La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Motivazione del giudizio assegnato
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono e le competenze sociali e civiche sono sufficientemente sviluppate, come si evince dai voti di comportamento assegnati alla fine del primo quadrimestre del corrente anno scolastico. Pur sussistendo qualche
lieve e inevitabile differenza, si evince un'omogeneità di fondo nei comportamenti degli studenti
delle varie sezioni, plessi o indirizzi; ciò è anche dovuto all'adozione, in seno ai Consigli di Classe, di indicatori comuni per la valutazione del comportamento.
Criterio di qualità: La scuola favorisce il successo degli studenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro.
5 - Positiva
I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano
difficoltà di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o
cambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo è molto
contenuto.
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola assicura il successo formativo dei suoi studenti, sia nel passaggio dalla scuola primaria
alla scuola secondaria di I grado, che nei percorsi successivi al termine della scuola del I ciclo,
come si evince chiaramente dal basso tasso di alunni non ammessi alla classe successiva e dal
bassissimo numero di abbandoni.
Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti
condivisi.
4
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola non si limita a riportare nel P.O.F.T. le indicazioni ministeriali di riferimento ma le
adatta sempre alle esigenze formative degli allievi, soprattutto riguardo al bisogno di emancipazione socio-culturale, e definisce programmaticamente i profili di competenze per le varie discipline. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa, sia in orario curricolare che extracurricolare (nei limiti imposti dal Fondo d'Istituto), si distinguono per congruenza interna e adeguatezza
al contesto territoriale, anche mediante il coinvolgimento degli Enti locali, e chiarezza nella declinazione degli obiettivi e delle competenze da raggiungere. A tal fine ogni Dipartimento disciplinare conta su un docente coordinatore che gestisce i gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e la valutazione degli studenti. Particolare rilievo assume, per gli allievi in uscita dalla primaria e dalla secondaria di primo grado, la certificazione dei livelli di competenza raggiunti. In generale, si evince una buona collaborazione dei docenti nell'elaborazione e condivisione di strumenti comuni per la valutazione.
Criterio di qualità: La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli
aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.
5 - Positiva
L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità
didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano
ricerche o progetti. La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di
attività relazionali e sociali. Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. I
conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace.
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola mette in atto procedure efficaci sia per la valorizzazione dei processi apprenditivi degli
alunni, che per la gestione di eventuali episodi conflittuali, garantendo ordine, organizzazione,
buone pratiche didattiche e promozione di competenze sociali e civiche.
Criterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
5 - Positiva
Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci. In
generale le attività didattiche sono di buona qualità, anche se ci sono aspetti che possono essere
migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione
sono costantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversità
culturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti
modalità di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sono efficaci
per un buon numero di studenti destinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.
Motivazione del giudizio assegnato
Nel complesso la Scuola prende in carico le esigenze degli studenti con difficoltà di apprendimento, sia sul fronte della differenziazione dei percorsi didattici, che dell'adozione di buone pratiche a favore di una reale inclusione degli alunni in situazione di svantaggio nel gruppo classe.
Criterio di qualità: La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti.
5 - Positiva
Le attività di continuità sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è consolidata. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel
passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attività di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle
proprie attitudini. Gli studenti dell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni
delle diverse scuole, sono coinvolti in attività organizzate nelle scuole dell'ordine successivo. La
scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; un buon numero di famiglie e studenti segue il consiglio orientativo della scuola.
Motivazione del giudizio assegnato
Il Progetto Orientamento rappresenta uno dei punti di forza della nostra scuola, che accompagna
gli alunni alla scelta motivata dell'indirizzo scolastico successivo, mediante la somministrazione
di test psico-attitudinali e non con la semplice pubblicizzazione delle realtà scolastiche del territorio.
Criterio di qualità: La scuola individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di
sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie.
5 - Positiva
La scuola ha definito la missione e le priorità; queste sono condivise nella comunità scolastica,
con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico o monitoraggio
dell'azione. Responsabilità e compiti delle diverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente. Una buona parte delle risorse economiche è impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuola è impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre
quelli provenienti dal MIUR.
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola persegue la propria missione dichiarata nel P.O.F. mediante una sistematica attività
progettuale e strategica che, nonostante i numerosi vincoli di carattere economico, le consente di
raggiungere buona parte degli obiettivi prefissati.
Criterio di qualità: La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze
per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualità, incentivando la
collaborazione tra pari.
3 - Con qualche criticità
La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di qualità sufficiente, anche se incontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, anche se la qualità dei materiali o degli esiti che
producono è disomogenea/da migliorare. Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici, anche se la varietà e qualità dei materiali è da incrementare. Lo scambio e il confronto
professionale tra docenti è presente ma non diffuso (es. riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni
dipartimenti, ecc.).
Motivazione del giudizio assegnato
La quantità e qualità delle esperienze formative e la collaborazione tra docenti è buona ma andrebbe migliorata, soprattutto in termini di innovazione e sperimentazione didattica.
Criterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa.
4
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola ha attivato in questi anni diversi accordi di rete e collaborazioni esterne, ma sarebbe auspicabile che diventasse capofila di reti di scuole per l'innovazione metodologica.
Individuazione delle priorità
Priorità e Traguardi
ESITI
DEGLI DESCRIZIONE
STUDENTI
DELLA PRIORITA'
DESCRIZIONE
DEL TRAGUARDO
AZIONI DI
MIGLIORAMENTO
Risultati
nelle Sviluppo delle compe- Portare gli alunni col- Progetti di recupero e
locati nei livelli 1 e 2 a potenziamento in Maprove standardiz- tenze
logico-matematiche con
la
costruzione di strumenti
didattici e valutativi
collegiali in linea con le
Indicazioni Nazionali.
Sviluppo delle competenze di lettura e analisi
testuale con la costruzione di strumenti
didattici e valutativi
collegiali in linea con le
Ind. Naz.
della
Competenze chia- Potenziamento
consapevolezza culturave e di
le.
cittadinanza
zate nazionali
quote inferiori alla me- tematica
dia nazionale e/o raggiungere punteggi medi
superiori
a
scuole
ESCS simili.
Portare gli alunni collocati nei livelli 1 e 2 a
quote inferiori alla media nazionale e/o raggiungere punteggi medi
superiori
a
scuole
ESCS simili.
Saper usare gli strumenti di conoscenza per
riconoscere ed apprezzare le identità e le tradizioni culturali del
proprio territorio.
Potenziamento
delle Saper assumersi le procompetenze sociali e prie
responsabilità,
civiche.
fornire aiuto a chi è in
difficoltà, rispettare le
regole condivise e collaborare con gli altri.
Progetti di recupero e
potenziamento in Italiano
Progetto “Cittadinanza
mondiale”
Pur non sussistendo particolari problemi disciplinari tra gli alunni, andrebbe potenziata la consapevolezza culturale degli studenti come risposta ai fenomeni di marginalità sociale. Al contempo, i risultati nelle prove standardizzate nazionali in italiano e matematica - attualmente inferiori alla media nazionale - impongono l'attivazione di ulteriori strategie didattiche.
Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO
DI PROCESSO
Promuovere corsi di formazione sulla
metodologia, in termini di innovazione
didattica, e sui nuovi modelli di certificazione delle competenze.
Promuovere nuovi accordi di Rete con le
altre realtà scolastiche del territorio.
AZIONI DI
MIGLIORAMENTO
Convegno/Corso di
formazione su “Giovanni Meli”
Progetto B.E.S.
L'attivazione di corsi di formazione e aggiornamento contribuirebbe nel tempo a sviluppare le competenze professionali del corpo docente, con inevitabile ricaduta positiva sugli esiti scolastici degli
studenti. Anche la stipula di nuovi accordi di rete, di cui la Scuola diventerebbe capofila, avrebbe
un positivo riscontro sulla didattica, contribuendo al complessivo miglioramento dell'offerta formativa.
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
ITALIANO
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Ascolto e parlato
– Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione)
rispettando i turni di parola.
– Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in
classe.
– Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.
– Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta.
– Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta.
– Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.
Lettura
– Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta
voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa.
– Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo
e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo.
– Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si
parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.
– Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di
intrattenimento e di svago.
– Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di
saperne cogliere il senso globale.
– Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare
conoscenze su temi noti.
Scrittura
– Acquisire le capacità
manuali, percettive
e cognitive necessarie
per
l’apprendimento della scrittura.
– Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l’ortografia.
– Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per
utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).
– Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le
convenzioni ortografiche e di interpunzione.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
– Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole.
– Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura.
– Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.
– Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare
il lessico d’uso.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
– Confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche specifiche (ad es. maggiore o
minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.).
– Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali
(soggetto, verbo, complementi necessari).
– Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze
ortografiche nella propria produzione scritta.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Ascolto e parlato
– Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in
un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte
e fornendo spiegazioni ed esempi.
– Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...).
– Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto.
– Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche.
– Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere
la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.
– Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in
modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni
elementi descrittivi e informativi.
– Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un
breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di
studio utilizzando una scaletta.
Lettura
– Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.
– Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il
contenuto; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi
utili a risolvere i nodi della comprensione.
– Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per
farsi un’idea del testo che si intende leggere.
– Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di
–
–
–
–
un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.
Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli,
orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di
supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni,
costruire mappe e schemi ecc.).
Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per
svolgere un’attività, per realizzare un procedimento.
Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo
l’invenzione letteraria dalla realtà.
Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi
poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l’intenzione
comunicativa dell’autore ed esprimendo un motivato parere personale.
Scrittura
– Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di
un’esperienza.
– Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le
informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
– Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola, adeguando il testo ai
destinatari e alle situazioni.
– Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario.
– Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo,
completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.
– Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività
(ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.).
– Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di
studio.
– Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie).
– Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l’impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con
materiali multimediali.
– Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
– Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).
– Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e
di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le
parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).
– Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo.
– Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle
parole.
–
–
Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.
Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilità
della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte).
– Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).
– Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo.
– Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali,
riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più
frequente (come e, ma, infatti, perché, quando)
– Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.
–
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Ascolto e parlato
– Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la
fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente.
– Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con
pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo
contributo personale.
– Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a
comprendere durante l’ascolto.
– Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l’ascolto
(presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e
dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave,
ecc.).
– Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.
– Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base
allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole
in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e
alla situazione.
– Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le
informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato
all’argomento e alla situazione.
– Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo
in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente,
usare un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine,
tabelle, grafici).
–
Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in
classe con dati pertinenti e motivazioni valide.
Lettura
– Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate
dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e
permettere a chi ascolta di capire.
– Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).
– Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana.
– Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su
un argomento specifico o per realizzare scopi pratici.
– Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici.
– Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).
– Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro
collocazione nello spazio e il punto di vista dell’osservatore.
– Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a
sostegno, valutandone la pertinenza e la validità.
– Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie,
commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore;
personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni;
ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.
Scrittura
– Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione
del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per
l’organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la
revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche.
– Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti
e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.
– Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti,
argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato.
–
Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi,
parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse.
– Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di
scopi specifici.
– Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; scrivere
–
testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche come supporto
all’esposizione orale.
Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi
linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere
o inventare testi teatrali, per un’eventuale messa in scena.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
– Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e
di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le
parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.
– Comprendere e usare parole in senso figurato.
– Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale.
– Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.
– Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei
meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno
di un testo.
– Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le
informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
– Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua.
– Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico.
– Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi).
– Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e
famiglie lessicali.
– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione,
composizione.
– Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
– Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa
almeno a un primo grado di subordinazione.
– Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti
grammaticali.
– Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione
specifica.
– Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare
ad autocorreggerli nella produzione scritta.
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Ascolto (comprensione orale)
– Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati
chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia.
Parlato (produzione e interazione orale)
– Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.
– Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e
frasi memorizzate adatte alla situazione.
Lettura (comprensione scritta)
– Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da
supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale.
Scrittura (produzione scritta)
– Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in
classe e ad interessi personali e del gruppo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Ascolto (comprensione orale)
– Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se
pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si
parla di argomenti conosciuti.
– Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.
Parlato (produzione e interazione orale)
– Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o leggendo.
– Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti.
– Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Lettura (comprensione scritta)
– Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da
supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi
familiari.
Scrittura (produzione scritta)
– Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per
fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie,
ecc.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
– Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato.
– Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato.
– Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni
comunicative.
– Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Ascolto (comprensione orale)
– Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata
una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo
libero, ecc.
– Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione
che il discorso sia articolato in modo chiaro.
– Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di
altre discipline.
Parlato (produzione e interazione orale)
– Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani;
indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice.
– Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile.
– Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.
Lettura (comprensione scritta)
– Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.
– Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline.
– Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di
giochi, per attività collaborative.
– Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate.
Scrittura (Produzione scritta)
– Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.
– Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici.
– Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
– Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune.
– Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
– Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse.
– Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
–
MUSICA
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
–
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole,
ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici,
curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in
relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale
all’interno di brani di vario genere e provenienza.
Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso
sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.
Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà
multimediale (cinema, televisione, computer).
–
–
–
–
–
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
–
–
–
–
–
–
–
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e
strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici.
Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.
Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro,
arti visive e multimediali.
Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.
Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.
Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per
elaborazioni sonore e musicali.
–
ARTE E IMMAGINE
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Esprimersi e comunicare
– Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita;
– Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
– Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici,
pittorici e multimediali.
– Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte.
Osservare e leggere le immagini
– Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti
nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
– Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato
espressivo.
– Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di
codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
– Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della
forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il
messaggio e la funzione.
– Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti
alla propria e ad altre culture.
– Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del
patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.
Obiettivi di apprendimento al termine della scuola secondaria di primo grado
Esprimersi e comunicare
– Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche
dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
– Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale.
– Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte,
elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.
– Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e
facendo riferimento ad altre discipline.
Osservare e leggere le immagini
– Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale
appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.
– Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi
di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere
–
le scelte creative e stilistiche dell’autore.
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle
immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità,
informazione, spettacolo).
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
– Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli
elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.
– Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei
principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche
appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.
– Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del
territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.
– Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.
–
Educazione fisica
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
– Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in
forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare,
ecc).
– Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio
in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
– Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
– Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di
giocosport.
– Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone
indicazioni e regole.
– Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri.
– Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con
equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
– Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.
– Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani
stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio- respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
– Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.
– Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o
inusuali.
– Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del
gesto tecnico in ogni situazione sportiva.
– Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici
(mappe, bussole).
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
– Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare
idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo.
– Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport.
– Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di
gioco.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
– Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal
gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.
– Sa realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma propositiva alle scelte della squadra.
– Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice.
– Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con
autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
– Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell’età ed
applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni.
– Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di
applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro.
– Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza.
– Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni
–
–
anche rispetto a possibili situazioni di pericolo.
Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici.
Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).
–
STORIA
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Uso delle fonti
– Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio
passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.
– Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni
– Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
– Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli
temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
– Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione
e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale …).
Strumenti concettuali
– Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi
dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.
– Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
– Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali
diversi, lontani nello spazio e nel tempo.
Produzione scritta e orale
– Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti
e con risorse digitali.
– Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Uso delle fonti
– Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico.
– Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle
tracce del passato presenti sul territorio vissuto.
Organizzazione delle informazioni
– Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.
– Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.
– Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.
Strumenti concettuali
– Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà.
– Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le
relazioni fra gli elementi caratterizzanti.
Produzione scritta e orale
– Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al
presente.
– Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.
– Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico
della disciplina.
– Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Uso delle fonti
– Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi.
– Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali,
digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.
Organizzazione delle informazioni
– Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e
risorse digitali.
– Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.
– Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale.
– Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate.
Strumenti concettuali
– Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.
– Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
– Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e
di convivenza civile.
Produzione scritta e orale
– Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse,
manualistiche e non, cartacee e digitali
– Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della
disciplina.
GEOGRAFIA
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Orientamento
– Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di
riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.)
e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).
Linguaggio della geo-graficità
– Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula,
ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante.
– Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.
Paesaggio
– Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione
diretta.
– Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi
dell’ambiente di vita della propria regione.
Regione e sistema territoriale
- Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività
umane.
- Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Orientamento
– Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole.
– Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi
continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali,
ecc.).
Linguaggio della geo-graficità
– Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali,
interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici.
– Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e
nel mondo.
– Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e
degli oceani.
Paesaggio
–
Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e
mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
Regione e sistema territoriale
– Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano.
– Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e
culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Orientamento
– Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali
(anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi.
– Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.
Linguaggio della geo-graficità
– Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al
planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.
– Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e
innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.
Paesaggio
- Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali,
anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.
- Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e
culturale e progettare azioni di valorizzazione.
Regione e sistema territoriale
- Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica)
applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti.
- Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici,
sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale.
- Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei e
degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico- economica.
–
MATEMATICA
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Numeri
– Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e
per salti di due, tre, ...
– Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza
della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla
retta.
– Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le
procedure di calcolo.
– Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a
10.
Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.
– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.
Spazio e figure
– Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal
proprio corpo.
– Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia
rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).
– Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno,
descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché
compia un percorso desiderato.
– Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.
– Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.
Relazioni, dati e previsioni
– Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini.
– Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.
– Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.
– Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Numeri
– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.
– Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al
calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.
– Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di
un numero.
–
–
–
–
–
–
Stimare il risultato di una operazione.
Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.
Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.
Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.
Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti
significativi per le scienze e per la tecnica.
Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.
Spazio e figure
– Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi
significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri.
– Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni
(carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria).
– Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.
– Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una
prima capacità di visualizzazione.
– Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.
– Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.
– Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità, parallelismo.
– Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti).
– Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri
procedimenti.
– Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o
utilizzando le più comuni formule.
– Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di
vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).
Relazioni, dati e previsioni
– Rappresentare relazioni e dati e, in
situazioni significative,
utilizzare le
rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.
– Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla
tipologia dei dati a disposizione.
– Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.
– Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità,
intervalli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime.
– Passare da un’unità di misura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune,
anche nel contesto del sistema monetario.
– In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare
qual è il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili.
– Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Numeri
– Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti
tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali),
quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno.
– Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un calcolo.
– Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.
– Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.
– Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma
decimale, sia mediante frazione.
– Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero
razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse
rappresentazioni.
– Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie
diverse.
– Interpretare una variazione percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per un numero decimale.
– Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni
a più numeri.
– Comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore
comune più grande, in matematica e in situazioni concrete.
– In casi semplici scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di
tale scomposizione per diversi fini.
– Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del significato, e le proprietà delle potenze per semplificare calcoli e notazioni.
– Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato.
– Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione.
– Sapere che non si può trovare una frazione o un numero decimale che elevato al
quadrato dà 2, o altri numeri interi.
– Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche mentalmente, le operazioni.
– Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la
soluzione di un problema.
– Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle
operazioni.
– Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.
Spazio e figure
– Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).
– Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.
–
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–
–
Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali, …)
delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).
Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad
altri.
Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione
fatta da altri.
Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura
assegnata.
Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete.
Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad
esempio triangoli, o utilizzando le più comuni formule.
Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata anche da linee
curve.
Conoscere il numero π, e alcuni modi per approssimarlo.
Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversa.
Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti.
Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul
piano.
Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali.
Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti della vita quotidiana.
Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.
Relazioni e funzioni
Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.
– Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa.
– Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate
da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax2,
y=2n e i loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità.
– Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.
–
Dati e previsioni
Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori
medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione. Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad esempio, il campo di variazione.
– In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi
una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi
elementari disgiunti.
– Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.
–
SCIENZE NATURALI
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
– Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso.
– Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
– Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in
esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati.
– Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc.
Osservare e sperimentare sul campo
– Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali.
– Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.
– Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di
agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione,
coltivazione, industrializzazione, ecc.).
– Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).
L’uomo i viventi e l’ambiente
- Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.
- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento.
- Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Oggetti, materiali e trasformazioni
Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici
quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.
Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare
il concetto di energia.
Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura:
recipienti per misure di volumi/capacità, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi
di unità convenzionali.
Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso,
l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici
-
soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc).
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.).
Osservare e sperimentare sul campo
- Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati
strumenti, con i compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo.
- Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare
le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.
- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli
anche attraverso giochi col corpo.
L’uomo i viventi e l’ambiente
Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso
situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi
apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare.
Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.
Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità.
Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di
ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.
Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.
Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi
comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice
dell’uomo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Fisica e chimica
- Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso,
peso specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica, ecc., in varie situazioni di
esperienza; in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali
di tipo diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti, riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila-interruttore-lampadina.
- Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si
conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile
produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad
esempio: mulino ad acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento
dell’acqua con il frullatore.
- Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni (non pericolose) anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di
modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle
reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare esperienze quali ad esempio:
soluzioni in acqua, combustione di una candela, bicarbonato di sodio + aceto.
Astronomia e Scienze della Terra
- Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso
l’osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando anche planetari o simulazioni
al computer. Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e
l’alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia.
- Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di sole e
di luna. Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di una meridiana, registrazione della traiettoria del sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco
dell’anno.
- Riconoscere, con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di
rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.
- Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche);
individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare eventuali attività di prevenzione. Realizzare esperienze quali ad esempio la
raccolta e i saggi di rocce diverse.
Biologia
- Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie
di viventi.
- Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per
ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e
l’evoluzione delle specie. Realizzare esperienze quali ad esempio: in coltivazioni
e allevamenti, osservare della variabilità in individui della stessa specie.
- Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico
dei viventi con un modello cellulare (collegando per esempio: la respirazione con la
respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo
sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi).
Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione
di una cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe
e microorganismi.
- Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le
prime elementari nozioni di genetica.
- Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la
cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare
consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.
- Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare
e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali. Realizzare esperienze quali ad
esempio: costruzione di nidi per uccelli selvatici, adozione di uno stagno o di
un bosco.
TECNOLOGIA
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Vedere e osservare
– Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.
– Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.
– Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti.
– Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
– Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica.
– Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.
Prevedere e immaginare
– Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico.
– Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla
propria classe.
– Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti.
– Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i
materiali necessari.
– Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e
informazioni.
Intervenire e trasformare
– Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi comuni.
– Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione
degli alimenti.
– Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo
scolastico.
– Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle
operazioni.
– Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di
utilità.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di
primo grado
Vedere, osservare e sperimentare
– Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente scolastico o sulla
propria abitazione.
– Leggere e interpretare
semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative.
– Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di
oggetti o processi.
– Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e
tecnologiche di vari materiali.
– Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.
Prevedere, immaginare e progettare
– Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico.
– Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche.
– Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o
necessità.
– Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano.
– Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e selezionare le informazioni utili.
Intervenire, trasformare e produrre
– Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni.
– Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia
(ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti).
– Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici.
– Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o casalingo.
– Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti.
– Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni per controllare il comportamento di un robot.
PUBBLICIZZAZIONE DEGLI ATTI
Il P.O.F.T verrà depositato presso la Presidenza entro il 15/01/16.
La duplicazione, presso la segreteria, sarà effettuabile a partire da tale data, secondo quanto previsto dalla Legge 241.
I contenuti cui il contratto formativo fa riferimento (obiettivi didattici ed educativi, percorso e fasi del
curricolo) verranno esplicitati alla classe, dal coordinatore, nella prima fase del processo formativo,
ed in itinere laddove dovesse rendersi necessario.
Nel contempo, e preliminarmente rispetto ad ogni fase del processo didattico, i docenti del Consiglio di Classe espliciteranno agli allievi contenuti e motivazioni delle proprie offerte formative e
chiariranno agli stessi le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione che intendono
adottare.
I contenuti dell’offerta formativa saranno inoltre esplicitati e pubblicizzati attraverso conferenze e
distribuzione gratuita delle parti essenziali. Si ritiene infatti che i genitori debbano essere consapevoli conoscitori dell’offerta formativa della scuola, per esprimere, sul merito, pareri, proposte e collaborazioni.
Si rende inoltre necessario che le agenzie sul territorio conoscano e programmino insieme alla scuola
le comuni attività progettuali.
SCHEDA INFORMATIVA PER L’UTENZA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE
Redazione entro il 15 Gennaio 2016
Pubblicizzazione mediante affissione all’albo ed assemblee di classe entro il 15 Gennaio 2016.
Copia depositata presso la Presidenza
Duplicazione a richiesta presso la segreteria.
Piano di Miglioramento
PAIC88700D I.C.TERRASINI-GIOVANNI XXIII
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari
in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1)
Priorità
Area di processo
Obiettivi di processo
1
2
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Promuovere corsi di formazione e aggiornamento
sulla metodologia, in termini di innovazione
Sì
didattica, sull’inclusività e sui nuovi modelli
di certificazione delle competenze
Sì
Integrazione con il territorio
e rapporti con le famiglie
Promuovere accordi di Rete con le istituzioni e le
altre realtà scolastiche del territorio
Sì
Sì
Area di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Priorità:
1. Sviluppare le competenze chiave del corpo docente
2. Migliorare gli esiti scolastici degli studenti
Area di processo: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Priorità:
1. Incentivare le politiche formative in accord coi soggetti presenti nel territorio e favorire la partecipazione
attiva delle famiglie alla vita della scuola
2. Migliorare l’offerta formativa
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
(Sez.1-tab.2)
Obiettivo di processo
Promuovere corsi di formazione e
aggiornamento sulla metodologia,
in
termini di innovazione didattica,
sull’inclusività e sui nuovi modelli di
certificazione
delle competenze
Promuovere accordi di Rete con le
istituzioni e le altre realtà scolastiche territorio
del
Fattibilità
Impatto
Prodotto
3
5
15
3
5
15
Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati
Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3)
Obiettivo di
processo
Promuovere corsiA
di formazione e
aggiornamento sulla metodologia, in
termini di innovazione didattica,
sull’inclusività e
sui nuovi modelli
di certificazione
delle competenze
Risultati attesi
Indicatori di
monitoraggio
Acquisire competenze per individuare e riconoscere il disagio; prendersi
cura degli studenti con bisogni
educativi
speciali
Valutazioni quadrimestrali
Frequenza scolastica
Livello di apprendimento
Promuovere accordi di Rete
con le istituzioni
e le altre realtà
scolastiche del
territorio
Attivare azioni di
tutela del territorio
circostante
Modalità di rilevazione
Successo formativo
Questionari interni di autovalutazione in ingresso, in itinere
e finali
Valutazioni quadrimestrali
Questionari interni di autovalutazione in ingresso, in itinere e
finali
OBIETTIVO DI PROCESSO: Promuovere corsi di formazione e aggiornamento sulla metodologia, in termini di innovazione didattica,
sull’inclusività e sui nuovi modelli di certificazione delle competenze
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di
processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Nessun dato inserito
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Nessun dato inserito
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 - tab. 7)
Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Nessun dato inserito
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Nessun dato inserito
OBIETTIVO DI PROCESSO: Promuovere accordi di Rete con le istituzioni e le altre realtà scolastiche del territorio
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
La Didattica Laboratoriale nell’ambito logico-matematico
Effetti positivi all'interno
della scuola a medio
termine
1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico partendo dalla rappresentazione
grafica; 2. Confrontare e analizzare figure geometriche individuando invarianti e relazioni
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno
della scuola e lungo
termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Azione prevista
Effetti positivi all'interno
della scuola a medio
termine
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza in
matematica
La Didattica Laboratoriale nell’ambito della Cittadinanza
1. Comprendere l’importanza e la funzione delle
regole; 2. Riconoscere ed apprezzare l’identità
culturale del proprio territorio
Effetti positivi all'interno
della scuola e lungo
termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Azione prevista
Effetti positivi all'interno
della scuola a medio
termine
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno
della scuola e lungo
termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Azione prevista
Potenziare le competenze sociali e civiche
L’integrazione col territorio
Contribuire alla presa di coscienza della
bellezza del territorio ma anche dei relativi
problemi ambientali, socioculturali ed economici
Migliorare/potenziare nella scuola la capacità di
promozione di accordi di rete con le diverse realtà
del territorio
La Didattica Laboratoriale nell’ambito linguistico
Effetti positivi all'interno
della scuola a medio
termine
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
1. Potenziare la capacità di leggere e comprendere testi; 2. Migliorare le competenze grammaticali
Effetti positivi all'interno
della scuola e lungo
termine
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza
comunicativa in lingua madre e in lingua straniera (Inglese e Francese)
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Azione prevista
Effetti positivi all'interno
della scuola a medio
termine
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno
della scuola e lungo
termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
L’innovazione metodologica nella formazione docenti
(didattica dell’Italiano, della Matematica, della Cittadinanza, dei Linguaggi non verbali, Progettare per
competenze)
Sperimentare nuove metodologie e strategie per
la personalizzazione degli apprendimenti
Migliorare/potenziare nei docenti la capacità di innovazione didattica
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessioneconilquadrodiriferimentodicuiall’AppendiceAeB
Promuovere accordi di Rete con
L
le istituzioni e le altre realtà scolastiche del territorio
Uso della didattica laboratoriale
e delle ICT per l’apprendimento
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali
Creare nuovi spazi per l’apprendimento.
Riorganizzare il tempo del fare scuola Riconnettere
i saperi della scuola e i saperi della società della
conoscenza Investire sul capitale umano ripensando i rapporti dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile
Valorizzazione delle competenze linguistiche e
della metodologia CLIL Potenziamento delle
competenze matematico-logiche e scientifiche
Potenziamento delle competenze nella musica,
nell’arte, nel cinema Sviluppo delle competenze
in materia di cittadinanza attiva e democratica
Rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai
media di produzione e diffusione delle immagini
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti
Potenziamento delle metodologie laboratoriali
Prevenzione e contrasto delle dispersione scolastica; potenziamento dell’inclusione scolastica
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali Creare nuovi spazi per
l’apprendimento Riorganizzare il tempo del fare
scuola Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza Investire sul capitale umano ripensando i rapporti dentro/fuori,
insegnamento frontale/apprendimento Promuovere
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab.
6)
Figure professionali
Docenti
Tipologia di attività
La Didattica Laboratoriale nell’ambito linguistico
(Italiano, Inglese, Francese)
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Figure professionali
80
2800
Fondi Miur / Legge 107/15
Personale ATA
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte 10
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Figure professionali
125
FIS (ATA)
Altre figure
30
1800
Legge 440
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla
scuola e/o beni e servizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto (€)
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Fonte finanziaria
3000
Fondi Miur/Legge 440
400
600
FFS
FIS (ATA)
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Pianificazione delle attività
Attività
Set
Ott
L’integrazione col
territorio (Corso sulla dispersione scolaSì stica; Corso sulla siGialcurezza; Progetto
lo
Erasmus Plus)
L’innovazione metodologica nella
formazione docenti
La Didattica
Laboratoriale
nell’ambito della
Cittadinanza
La Didattica
Laboratoriale
nell’ambito logicomatematico
Sì Giallo
Nov
Sì
Dic
Gen
Feb
SSì Sì ì Giallo Giallo
-
–
-
Mar
S
Apr
ì
SSì ì Giallo
-
-
G
i
G
a
i
l
Sì - a Sì - l Sì Giallo l Giallo o Giallo
l
o
G
i
a
l
Sì - l Sì Giallo oGiallo
G
i
a
l
l Sì o Giallo
Sì Sì Giallo Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
La Didattica
Laboratoriale
nell’ambito
linguistico (Italiano, Inglese,
Francese)
Sì
Mag
Sì
Giu
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di
avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione
08/05/2017
Indicatori di monitoraggio
del processo
Frequenza scolastica Grado di motivazione Successo
formativo
Strumenti di misurazione
Valutazioni Bimestrali Somministrazione schede di
gradimento
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di
aggiustamenti
Data di rilevazione
14/11/2016
Indicatori di monitoraggio
del processo
Frequenza scolastica Grado di motivazione Successo
formativo
Strumenti di misurazione
Valutazioni Bimestrali Somministrazione schede di
gradimento
Criticità rilevate Progressi rilevati
Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di
miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Priorità 1
Priorità 2
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Competenze chiave e di cittadinanza
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10)
Esiti degli studenti
Traguardo della sezione 5
del RAV
Data rilevazione
Indicatori scelti
Risultati nelle prove standardizzate
Portare gli alunni collocati nei livelli 1 e 2 a quote pari alla media nazionale e/o raggiungere punteggi medi superiori a scuole ESCS simili
01/09/2017
Valutazioni bimestrali
Risultati attesi
Aumento del 20 % degli alunni con valutazione superiore a
6/10 (rispetto all’esito del I bimestre)
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e
proposte di interrogazione
e/o modifica
Esiti degli studenti
Traguardo della sezione 5
del RAV
Data rilevazione
Indicatori scelti
Risultati attesi
Competenze chiave e di cittadinanza
Saper usare gli strumenti di conoscenza per riconoscere ed apprezzare le identità e le tradizioni
culturali del proprio territorio Sapersi assumere le
proprie responsabilità, fornire aiuto a chi è in
difficoltà, rispettare le regole condivise e collaborare
01/09/2017
Valutazioni bimestrali
Aumento del 20 % degli alunni con valutazione superiore a
7/10 (rispetto all’esito del I bimestre)
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e
proposte di interrogazione
e/o modifica
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno
della scuola
Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento
(Sez.4 - tab. 11)
Momenti di condivisione interna
Persone
coinvolte
Strumenti
Considerazioni nate dalla
condivisione
Dipartimenti disciplinari Collegio docenti Incontri di
divulgazione rivolti ai genitori
Tutti i docenti Personale Ata Rappresentanti dei genitori
Pubblicazione sul sito della scuola dei report
inerenti le attività più significative svolte
Modifiche/integrazioni al Piano
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati
del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione
scolastica
Tutti i Docenti
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola
(Sez.4 - tab. 12)
Metodi / Strumenti
Destinatari
Tempi
Incontri periodici di divulgazione;
Pubblicazione di Report sul sito della scuola
Novembre 2015 Febbraio 2016 Maggio e Luglio 2016
Incontri periodici di divulgazione
Personale Ata
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13)
Metodi / Strumenti
Destinatari
Tempi
Pubblicazione di Report sul sito
della scuola
Rappresentanti degli Enti locali
Ottobre 2017
Incontri periodici di divulgazione
Rappresentanti dei genitori
Ottobre 2017
DEFINIZIONE DELL’ORGANICO DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA (A.S. 2016/2018)
SCUOLA PRIMARIA
1.
Numero 1 docente di sostegno
2.
Numero 1 docente per il potenziamento dell’offerta formativa
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
3.
Numero 2 docenti di sostegno
4.
Numero di docenti per il potenziamento dell’offerta formativa: 2 docenti Lettere, 1
docente Matematica, 1 docente Lingua inglese, 1 docente Lingua francese.
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14)
Nome
Giorgio Spinosa
Collaboratore Dirigente scolastico
FF.SS Area 1 Gestione P.O.F,
Coordinamento progettazione curriculare, Rapporti ScuolaFamiglia, Invalsi
Cristoforo Li Cavoli D.S.G.A.
Arcangelo Petrantoni D.S.
Adalberto Magnelli
FF.SS Area 3
Coordinamento attività curriculari
ed extracurriculari
Ruolo
Coordinamento organizzativo
Coordinamento amministrativo
Direzione
Coordinamento organizzativo
Lavinia Spalanca
Responsabile Autovalutazione
Referente azioni di miglioramento
Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)
Sono coinvolti geni tori, studenti o altri
membri della comunità scolastica, in
qualche fase del Piano di Miglioramento?
Se sì chi è stato coinvolto?
Sì
Genitori
La scuola si è avvalsa di
consulenze esterne?
Sì
Se sì, da parte di chi?
INDIRE
Il Dirigente è stato presente agli incon
tri del Nucleo di valutazione
nel percorso di Miglioramento?
Il Dirigente ha monitorato l'andamento
del Piano di Miglioramento?
Terrasini, 13/01/2015
Sì
Sì
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Arcangelo Petrantoni