Regno dei Protisti - San Giovanni Bosco

Transcript

Regno dei Protisti - San Giovanni Bosco
prof. Filippo Quitadamo
1
prof. Filippo Quitadamo
2
Diatomee
AMEBE
SPOROZOI
Flagellati
Dinoflagellati
Foraminiferi
Sarcodici
CILIATI
Alghe brune
Euglenofite
Alghe verdi
prof. Filippo Quitadamo
REGNO: PROTISTI
3
Il regno dei Protisti: caratteri distintivi
Appartengono oltre 65.000 specie
È
rappresentato
da
organismi
unicellulari, eucarioti, autotrofi,
eterotrofi, aerobi.
Il termine significa primi animali.
Sono un gruppo di organismi ampio
ed eterogeneo per forme di
adattamento e di metabolismo.
prof. Filippo Quitadamo
4
Il regno dei Protisti: novità evolutive
1. Maggior grado di complessità cellulare:
compartimentazione, organuli, maggiori
dimensioni
2. Presenza di membrana nucleare
3. Capacità di movimento:
• Tipo Ameboide, grazie alla plasticità della
membrana mediante pseudopodi (espansioni
del citoplasma) che assicurano motilità e
alimentazione (pinocitosi e fagocitosi).
prof. Filippo Quitadamo
5
Il regno dei Protisti: novità evolutive
Movimento mediante ciglia e flagelli,
strutture permanenti, cilindriche, di
natura proteica, con modello 9+1.
I flagelli sono meno numerosi, più
lunghi e spessi delle ciglia.
prof. Filippo Quitadamo
6
Protisti: criteri di classificazione
Il plancton marino è costituito in gran
parte da protisti.
La tassonomia dei protisti è in
continuo mutamento.
Criteri:
1. modalità con cui si nutrono,
2. modalità di locomozione
3. pigmenti accessori.
prof. Filippo Quitadamo
7
Protisti: classificazione
Pertanto distinguiamo due gruppi:
1. Protisti autotrofi o protofite, tipo
algale,
2. Protisti eterotrofi o protozoi, tipo
animali.
prof. Filippo Quitadamo
8
REGNO Superphylum Phylum
P
R
O
T
I
S
T
I
Protozoi
Flagellati
Sarcodici
Sporozoi
Ciliati
Protofite
diatomee
euglenofite
dinoflagellati
prof. Filippo Quitadamo
Genere e
specie
Trypanosoma
Amebe
Plasmodio
Paramecio
9
prof. Filippo Quitadamo
10
PROTOFITE: ruolo ecologico
Sono protisti con caratteristiche
vegetali, in quanto contengono:
Clorofilla e parete cellulare.
Facendo parte del fitoplancton, hanno
molta importanza ecologica poiché
sono tra i maggiori produttori di
ossigeno atmosferico e costituiscono
il primo anello della catena alimentare
degli oceani.
prof. Filippo Quitadamo
11
PROTOFITE
Diatomee
prof. Filippo Quitadamo
12
Phylum Diatomee o crisofite
Vivono nel mare e nelle acque dolci,
sono prive di flagelli;
fanno parte del fitoplancton.
Possiedono un guscio siliceo (frustolo)
composto di due parti (scatola e
coperchio).
Alla morte questi gusci si accumulano
(farina fossile).
prof. Filippo Quitadamo
13
Diatomee
prof. Filippo Quitadamo
14
Protofite
Protofite
dinoflagellati
prof. Filippo Quitadamo
euglenofite
15
Phylum Dinoflagellati
Parete di cellulosa, due flagelli per lo spostamento
Sono importanti produttori primari
Esempi: Noctiluca, Glenodium sanguineum
Alcune specie producono veleni e tossine che
uccidono banchi di pesce, e possono danneggiare
anche i naviganti.
Quando sono soggette ad esplosione o fioritura,
creano maree rosse.
prof. Filippo Quitadamo
16
Dinoflagellati
prof. Filippo Quitadamo
17
Phylum Euglenofite
Possono compiere la fotosintesi, ma in
condizioni particolari sono in grado di
comportarsi da eterotrofi.
Hanno caratteri intermedi tra i protozoi
(flagelli) e i vegetali (cloroplasti).
prof. Filippo Quitadamo
18
Euglenofita
prof. Filippo Quitadamo
19
Alghe verdi
Vivono in colonie anche di 50.000
cellule, in grado di compiere la
fotosintesi
Ogni cellula ha due flagelli per gli
spostamenti.
prof. Filippo Quitadamo
20
Alghe verdi Volvox
prof. Filippo Quitadamo
21
prof. Filippo Quitadamo
22
PROTOZOI
Eterotrofi
Primi animali, infatti si alimentano per
ingestione, modalità animale.
La classificazione si basa sulla diversa
locomozione: per flagelli (flagellati), per
pseudopodi (sarcodici), mediante ciglia
(ciliati), oppure immobili (sporozoi).
prof. Filippo Quitadamo
23
Trypanosoma: flagellato
Radiolario
Ameba
prof. Filippo Quitadamo
24
Protozoi Ameboidi: phylum Sarcodici
Protozoi ameboidi, si muovono attraverso
pseudopodi che servono anche per la
fagocitosi.
Il gruppo comprende: le amebe, senza
rivestimento cellulare
I foraminiferi con guscio calcareo
I radiolari con guscio siliceo.
prof. Filippo Quitadamo
25
Ameba e fagocitosi
Pseudopodo
Nucleo
Pseudopodi
Nucleo
prof. Filippo Quitadamo
26
Radiolari
27
radiolari
foraminiferi
prof. Filippo Quitadamo
28
Phylum Ciliati: paramecio
Gruppo più evoluto, presentano numerose
ciglia per il movimento
Presentano una bocca (citostoma)
Un citofaringe
Vacuoli contrattili e alimentari con enzimi
digestivi
Un poro anale o citopigio
Le tricocisti all’interno, che mettono
filamenti di veleno in caso di disturbo.
prof. Filippo Quitadamo
29
Struttura di un ciliato paramecio
prof. Filippo Quitadamo
30
prof. Filippo Quitadamo
31
Struttura di un ciliato: 1) Vacuolo contrattile, 2)
Vacuolo digestivo, 3) Macronucleo, 4) Micronucleo,
5) Citoprocto, 6) Citofaringe, 7) Citostoma, 8) Ciglia
prof. Filippo Quitadamo
32
Phylum flagellati
Si muovono grazie a flagelli
Alcuni sono parassiti come il Trypanosoma
gambiense (malattie del sonno)
Alcuni provocano infezioni intestinali e
all’apparato riproduttore.
prof. Filippo Quitadamo
33
Assostilo dei flagellati: pilastro di sostegno
assostilo
assostilo
prof. Filippo Quitadamo
34
Phylum sporozoi
Parassiti come il Plasmodio della
malaria
Sono senza strutture locomotorie
Producono spore.
prof. Filippo Quitadamo
35
Importanza ecologica dei Protisti
Sono tra i maggiori produttori di
ossigeno (gli autotrofi)
Rappresentano il 1° anello delle catene
alimentari marine in quanto formano
il plancton.
prof. Filippo Quitadamo
36
CRIPTOBIOSI: segreto del successo
Il loro grande successo biologico è
dovuto in gran parte al fenomeno
della criptobiosi: cioè sospendono
l’attività vitale in condizioni ambientali
sfavorevoli (carenza idrica).
È una forma di difesa contro la
carenza idrica e le basse temperature.
prof. Filippo Quitadamo
37