dell`altro mondo

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dell`altro mondo
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di Giampaolo Colletti*,
Il nostro esperto
web
* Esperto di media digitali e nuove professioni
sul Web, Giampaolo Colletti ha fondato
la community dei lavoratori della Rete
wwworkers. Autore di vari libri, ha
lavorato con radio e tv e collabora
con riviste e blog. INFO: www.
wwworkers.it, [email protected]
wwworkers, i lavoratori del web
@gpcolletti, [email protected]
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WWWORKERS
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Storie di chi, per scelta o per necessità, ha
deciso di lasciare l’Italia e lavorare all’estero
dell’altro mondo
L
avoratori italiani globetrotter. E spesso con
soddisfazione. Da Londra a New York, da
Sydney a Tokyo, in tanti hanno deciso di fare il
salto approdando in contesti dove scommettere su
se stessi è cosa assai più semplice. Maureen Lacchini
(1) è volata a Tenerife dove, insieme al suo compagno, ha aperto una libreria internazionale con più
di 5mila titoli in tutte le lingue. Libraia digitalizzata, perché usa i social network per pubblicizzare
i libri e raccogliere gli ordini. Poi con i booktrailer
presenta le novità al pubblico. «C’è un buon potenziale mercato per il libro in lingua su un’isola
che ospita ogni anno più di cinque milioni di turisti». Per lei l’Italia è meravigliosa, ma per andarci in vacanza. Troppa burocrazia, pressione fiscale,
vincoli di ogni tipo. «Qui invece ho trovato un clima ideale, onde per surfare e agevolazioni per chi
vuole fare impresa».
Dal caldo delle Canarie al freddo dell’Irlanda. A
Dublino ha trovato l’America Concezio Natale (2),
pescarese di nascita e pugliese di adozione. Ha lasciato l’Italia otto anni fa e oggi non fa altro che
pensare alla Puglia. Ha avviato Discoverypuglia.
com, un portale di promozione turistica. «Online
vengono proposte e vendute visite e itinerari, percorsi di relax alla scoperta delle tradizioni storiche,
92 millionaire
artistiche e culturali».
E poi c’è chi fa la spola con il mondo. È il caso di
Filippo Rubini (3), professione eco-inventore: Filippo commercializza le shopping bag, ovvero buste
e borse ecologiche. Idea semplice nata durante un
viaggio in Australia nel 2006. «Il margine è buono e oggi ho una rete di collaboratori esterni: mi
supportano per vendite, logistica, magazzino, spedizioni» precisa Filippo, che prima lavorava come
impiegato nel settore commerciale estero di una
piccola azienda.
Maureen, Concezio, Filippo e molti altri. Storie che
raccontano di fatto una generazione di lavoratori
digitalizzati, spesso con una laurea in tasca. Negli ultimi 10 anni l’Italia è stata abbandonata da
316mila cervelli, giovani tra i 25 e i 37 anni con
titolo di studio e ambizioni professionali. Ma vanno all’estero anche professionisti, imprenditori, artisti, talenti di varia natura. Il primo Paese al quale si guarda è la Germania, a seguire Inghilterra,
Francia e Stati Uniti. E se l’Ocse calcola in 130mila
dollari il costo medio della formazione base di un
giovane, scatta anche il monito da Confindustria,
che sostiene come il nostro Paese spenda all’incirca cinque miliardi di euro in formazione per studenti poi emigrati.
7 siti
per trovare
alleati
all'estero
1. QuiVienna
(www.quivienna.com)
2. ExpatClic
(www.expatclic.com)
3. Cronache da
Copenhagen
(www.blog.
sonnywebdesign.com)
4. Sapore di Cina
(www.saporedicina.com)
5. Una Famiglia Expat
in Canada
(www.mommyplanner.
blogspot.it)
6. Vivere in Cile
(www.vivereincile.
wordpress.com)
7. ItalianiaBerlino.it
(www.italianiaberlino.it)
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