Paolini Enrico - Associazione Succede solo a Bologna

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Paolini Enrico - Associazione Succede solo a Bologna
Ricordando Giacomo
di Enrico Paolini
L’ho rivisto in un filmato amatoriale
sul grande Bologna
e mi sono ritrovato seduto,
sulle gradinate del Dall’Ara,
tifoso innamorato.
Un tempo non si giocava come oggi,
computerizzati,
ma tutto era più spontaneo.
C’erano i terzini con tiro possente,
le ali velocissime, le mezze ali funamboliche,
il centro mediano roccioso che,
con l’aiuto dei due laterali,
cercava di contenere le mareggiate
della squadra avversaria.
Nel Bologna F.C. c’era un magico numero 8
che partiva dalla sua area
con il pallone tra i piedi
e lo trasferiva nell’area avversaria
per la gioia dei suoi compagni.
Elegante, corretto, signore del campo,
coordinatore, suggeritore e creatore di bel gioco.
Nel corso di un’importante partita per lo scudetto
Giacomo, ingannando il suo marcatore,
con un passaggio miracoloso quanto millimetrico,
mise il pallone sul piede della sua ala sinistra,
per il primo vantaggio Rosso Blu.
Scattammo tutti in piedi ed io,
dall’alto della gradinata,
iniziai la discesa verso il campo.
“Dove corri?” gridò mio fratello Giuseppe.
“Vado a stringergli la mano”.
Sono passati tanti anni,
ma io non ti dimentico,
mio Capitano.
Novantesimo
di Enrico Paolini
È iniziato il campionato
ed il tifoso e già agitato
È pronto il bandierone
da sventolare con passione
e in tv è da tutti atteso
il commento al novantesimo.
Anch’io, dopo i minuti di recupero,
supererò il novantesimo anno di età,
e, poiché i goal realizzati
sono pari a quelli incassati,
e la partita è particolare,
dovrò affrontare anche i tempi supplementari.
Sarà dura: i muscoli delle gambe faranno male
e ogni tanto il respiro diventerà un po’ affannoso.
Coraggio, anche perché vedo un giovane spettatore
che alza una mano gridando: “Ci sono ancora i rigori!”