Appunti: Introduzione all`analisi wavelet

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Appunti: Introduzione all`analisi wavelet
Seminario
Wavelet
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Indice
 Fourier Transform
 Short-time Fourier Transform
 Continuous Wavelet Transform
 Discrete Wavelet Transform
 Applicazioni
 Fusione di immagini multirisoluzione
 Compressione
 Denoising
…
Seminario Wavelet
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Introduzione
 La Trasformata Wavelet è uno strumento matematico semplice
adatto all’analisi numerica di segnali (suoni ed immagini)
 La WT nacque nei primi anni ’80 ed inizialmente fu utilizzata per
la rappresentazione di segnali sismici
 La teoria matematica fu formulata rigorosamente a metà degli anni ’80
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Fourier Transform (FT)
La FT è applicata a segnali per ottenere ulteriori informazioni che
altrimenti non sarebbero individuabili nel dominio temporale (spaziale).
FT
Inverse FT
Il valore della FT in fo è uguale al prodotto tra il segnale x(t) e
l’esponenziale valutato in fo integrato su tutto l’asse temporale
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Il segnale viene rappresentato con un insieme di funzioni base
(esponenziali complessi) a differenti frequenze.
Funzioni base:
e1
…
x
eo
e2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Il segnale viene rappresentato con un insieme di funzioni base
(esponenziali complessi) a differenti frequenze.
Funzioni base:
e1
…
x
eo
e2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Esempio: l’onda quadra può
essere espressa
come somma infinita
di coseni con
opportune ampiezze
e fasi
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Il segnale viene rappresentato con un insieme di funzioni base
(esponenziali complessi) a differenti frequenze.
Funzioni base:
e1
x
…
eo
e2
Esempio: l’onda quadra può
essere espressa
come somma infinita
di coseni con
opportune ampiezze
e fasi
f1
Seminario Wavelet
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Il segnale viene rappresentato con un insieme di funzioni base
(esponenziali complessi) a differenti frequenze.
Funzioni base:
e1
x
…
Esempio: l’onda quadra può
essere espressa
come somma infinita
di coseni con
opportune ampiezze
e fasi
eo
e2
f1
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
f1,f2
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Il segnale viene rappresentato con un insieme di funzioni base
(esponenziali complessi) a differenti frequenze.
Funzioni base:
e1
x
…
Esempio: l’onda quadra può
essere espressa
come somma infinita
di coseni con
opportune ampiezze
e fasi
eo
e2
f1
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
f1,f2
f1,f2,f3
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Il segnale viene rappresentato con un insieme di funzioni base
(esponenziali complessi) a differenti frequenze.
Funzioni base:
e1
x
…
Esempio: l’onda quadra può
essere espressa
come somma infinita
di coseni con
opportune ampiezze
e fasi
eo
e2
f1
f1,f2
f1,f2,f3 ,f4
f1,f2,f3
…
Seminario Wavelet
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 La FT è utilizzata con successo nell’elaborazione di segnali
FT
Segnale
Filtraggio
Filtro
Seminario Wavelet
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Segnale filtrato
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 La FT è utilizzata con successo nell’elaborazione di segnali
FT
Segnale
Filtraggio
Filtro
Segnale filtrato
 La FT è utilizzata con successo nell’elaborazione di immagini
Filtraggio
Segnale
Seminario Wavelet
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Segnale filtrato
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Problema:
Seminario Wavelet
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Problema:
Seminario Wavelet
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Problema:
FT
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Problema:
FT
Seminario Wavelet
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Problema:
FT
Seminario Wavelet
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Problema:
FT
Seminario Wavelet
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Problema:
FT
FT
Seminario Wavelet
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Problema:
FT
FT
Perché le rappresentazioni spettrali dei due segnali sono simili ?
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Nella FT si perde ogni indicazione temporale.
L’integrazione sull’asse temporale è da – infinito a + infinito e quindi viene
soltanto determinato se su una certa componente frequenziale è presente
oppure no, ma non dove essa è presente nel tempo.
In altre parole, se la frequenza fo appare soltanto all’istante t1, oppure soltanto
all’istante t2, non ci saranno differenze nel calcolo della FT.
La FT non è adatta a rappresentare segnali non stazionari, cioè segnali con
componenti frequenziali variabili nel tempo.
La FT ha senso soltanto se il segnale è
stazionario con componenti frequenziali
costanti nel tempo
L’informazione in frequenza non è
dipendente da dove le componenti
appaiono nel tempo
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Short-Time Fourier Transform (STFT)
Quale è il problema della FT?
Non funziona correttamente per segnali non stazionari.
Seminario Wavelet
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Short-Time Fourier Transform (STFT)
Quale è il problema della FT?
Non funziona correttamente per segnali non stazionari.
Supponiamo che il segnale non stazionario sia stazionario su
intervalli regolari. E’ possibile allora applicare la FT su tali
intervalli senza generare ambiguità.
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 La STFT fornisce una rappresentazione tempo-frequenza
 Si applica una finestra temporale sul segnale e si prende la FT
 La base adesso è data da funzioni complesse finestrate con
lunghezza finita (a supporto compatto)
Finestra
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STFT
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STFT
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STFT
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STFT
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STFT
STFT
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STFT
STFT
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STFT
STFT
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STFT
STFT
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STFT
STFT
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Problema:
quanto deve essere ampia la finestra?
 Finestra stretta ⇒ buona risoluzione nel tempo, cattiva risoluzione in frequenza
 Finestra ampia ⇒ buona risoluzione in frequenza, cattiva risoluzione nel tempo
Nella FT(x(t)) risoluzione frequenziale infinita ma risoluzione temporale nulla.
Per x(t) risoluzione frequenziale nulla, ma risoluzione temporale infinita.
La perfetta risoluzione in frequenza di FT(x(t)) è dovuta alla finestra infinita
data dall’esponenziale complesso.
Nella STST la finestra è di durata finita e quindi è possibile avere una cattiva
localizzazione del segnale trasformato.
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Risoluzione in frequenza
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Risoluzione nel tempo
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Risoluzione in frequenza
Risoluzione nel tempo
Cattiva localizzazione frequenziale
 Buona localizzazione temporale
 In grado di rilevare componenti ad
alta frequenza
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Risoluzione in frequenza
Cattiva localizzazione frequenziale
 Buona localizzazione temporale
Risoluzione nel tempo
Cattiva localizzazione temporale
 Buona localizzazione frequenziale
 In grado di rilevare componenti ad  In grado di rilevare componenti a
alta frequenza
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bassa frequenza
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Sinusoide a frequenza
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f0
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Sinusoide a frequenza
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f1
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Sinusoide a frequenza
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f2
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Sinusoide a frequenza
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f3
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f0> f1> f2> f3
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STFT
f0> f1> f2> f3
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STFT
f0> f1> f2> f3
L’ampiezza della finestra viene variata
dal parametro a ed è così calcolata la
STFT in quattro diverse situazioni
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Seminario Wavelet
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Cattiva localizzazione in frequenza
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Buona localizzazione nel tempo
Cattiva localizzazione in frequenza
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Buona localizzazione nel tempo
Cattiva localizzazione in frequenza
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Migliore localizzazione in frequenza
Buona localizzazione nel tempo
Cattiva localizzazione in frequenza
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Peggiore localizzazione
nel tempo
Migliore localizzazione in frequenza
Buona localizzazione nel tempo
Cattiva localizzazione in frequenza
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Buona localizzazione in frequenza
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Cattiva localizzazione temporale
Buona localizzazione in frequenza
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Cattiva localizzazione temporale
Buona localizzazione in frequenza
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Pessima localizzazione temporale
Cattiva localizzazione temporale
Buona localizzazione in frequenza
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Tassellazione del piano frequenza-tempo
Al variare del tempo e della frequenza, le risoluzioni temporali e
le risoluzioni frequenziali rimangono costanti.
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Continuous Wavelet Transform (CWT)
Nella STFT, sono presenti dei limiti di rappresentazione dovuti alla
larghezza non variabile della finestra.
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Continuous Wavelet Transform (CWT)
Nella STFT, sono presenti dei limiti di rappresentazione dovuti alla
larghezza non variabile della finestra.
Analizziamo il segnale con una funzione modulante a
larghezza variabile.
con
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la funzione wavelet
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 Correlazione tra x e ψ*
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Seminario Wavelet
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 Correlazione tra x e ψ*
Finestra di lunghezza finita
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
Funzione oscillante
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Correlazione tra x e ψ*
Finestra di lunghezza finita
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
Funzione oscillante
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Che cosa succede al variare del parametro di scala s ?
s aumenta
Espansione Wavelets
Seminario Wavelet
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 Correlazione tra x e ψ*
Finestra di lunghezza finita
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
Funzione oscillante
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Che cosa succede al variare del parametro di scala s ?
s aumenta
Espansione Wavelets
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Correlazione tra x e ψ*
Finestra di lunghezza finita
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
Funzione oscillante
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Che cosa succede al variare del parametro di scala s ?
s aumenta
Espansione Wavelets
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Correlazione tra x e ψ*
Finestra di lunghezza finita
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
Funzione oscillante
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Che cosa succede al variare del parametro di scala s ?
s aumenta
Espansione Wavelets
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
s diminuisce
Compressione Wavelets
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 Correlazione tra x e ψ*
Finestra di lunghezza finita
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
Funzione oscillante
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Che cosa succede al variare del parametro di scala s ?
s aumenta
Espansione Wavelets
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
s diminuisce
Compressione Wavelets
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 Correlazione tra x e ψ*
Finestra di lunghezza finita
 Wavelet significa onda piccola
 ψ*(t) è la Wavelet madre (s=1)
Funzione oscillante
 τ indica la traslazione sull’asse temporale della Wavelet
 s è il parametro di scala ed è concettualmente simile alla scala utilizzata
nelle mappe
Alte scale
visioni globali del segnale non dettagliate temporalmente
Basse scale
visioni dettagliate del segnale nel tempo
Che cosa succede al variare del parametro di scala s ?
s aumenta
Espansione Wavelets
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
s diminuisce
Compressione Wavelets
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Interpretazione della CWT
Fissato τ1 ed s1
Prodotto
Seminario Wavelet
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Interpretazione della CWT
Fissato τ1 ed s1
Prodotto
Seminario Wavelet
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Interpretazione della CWT
Fissato τ1 ed s1
Prodotto
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Interpretazione della CWT
Fissato τ1 ed s1
Prodotto
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Fissato τ1 , s varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Fissato τ1 , s varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Fissato τ1 , s varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
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Fissato s1 ,τ varia da –infinito a +infinito
Fissato τ1 , s varia da –infinito a +infinito
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Il parametro di scala è inversamente proporzionale alla frequenza
 Per valori di s elevati, le Wavelets sono molto ampie, equivalente ad analizzare
il segnale ad bassa frequenza
 Per valori di s piccoli, le Wavelets sono molto strette, equivalente ad analizzare
il segnale ad alta frequenza
FT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Il parametro di scala è inversamente proporzionale alla frequenza
 Per valori di s elevati, le Wavelets sono molto ampie, equivalente ad analizzare
il segnale ad bassa frequenza
 Per valori di s piccoli, le Wavelets sono molto strette, equivalente ad analizzare
il segnale ad alta frequenza
FT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Il parametro di scala è inversamente proporzionale alla frequenza
 Per valori di s elevati, le Wavelets sono molto ampie, equivalente ad analizzare
il segnale ad bassa frequenza
 Per valori di s piccoli, le Wavelets sono molto strette, equivalente ad analizzare
il segnale ad alta frequenza
FT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Il parametro di scala è inversamente proporzionale alla frequenza
 Per valori di s elevati, le Wavelets sono molto ampie, equivalente ad analizzare
il segnale ad bassa frequenza
 Per valori di s piccoli, le Wavelets sono molto strette, equivalente ad analizzare
il segnale ad alta frequenza
FT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Il parametro di scala è inversamente proporzionale alla frequenza
 Per valori di s elevati, le Wavelets sono molto ampie, equivalente ad analizzare
il segnale ad bassa frequenza
 Per valori di s piccoli, le Wavelets sono molto strette, equivalente ad analizzare
il segnale ad alta frequenza
FT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Il parametro di scala è inversamente proporzionale alla frequenza
 Per valori di s elevati, le Wavelets sono molto ampie, equivalente ad analizzare
il segnale ad bassa frequenza
 Per valori di s piccoli, le Wavelets sono molto strette, equivalente ad analizzare
il segnale ad alta frequenza
FT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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 Il parametro di scala è inversamente proporzionale alla frequenza
 Per valori di s elevati, le Wavelets sono molto ampie, equivalente ad analizzare
il segnale ad bassa frequenza
 Per valori di s piccoli, le Wavelets sono molto strette, equivalente ad analizzare
il segnale ad alta frequenza
FT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
S=100
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
S=100
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
S=100
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
S=20
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CWT
S=100
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
S=20
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CWT
S=100
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
S=20
S=10
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CWT
S=100
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
S=20
S=10
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Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Introduzione di uno “spike”
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
Introduzione di uno “spike”
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
Introduzione di uno “spike”
Viene individuata una componente in alta frequenza (bassa scala)
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
Introduzione di uno “spike”
Viene individuata una componente in alta frequenza (bassa scala)
 Per fattori di scala piccoli, otteniamo una buona risoluzione temporale ma
una cattiva risoluzione in frequenza
 Per fattori di scala elevati, otteniamo una cattiva risoluzione temporale ed
una buona risoluzione in frequenza
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Tassellazione del piano frequenza-tempo
 A basse frequenze, altezze dei rettangoli
piccole, ma basi ampie (alta risoluzione in
frequenza e bassa risoluzione nel tempo)
 Bassa risoluzione ad alta frequenza, ma
alta risoluzione temporale
 Le aree di ogni rettangolo sono sempre le stesse (uguali porzioni del piano
frequenza tempo, ma differenti proporzioni)
Valori delle aree limitati inferiormente da π/4
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Processo di analisi Wavelet
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CWT
Inverse CWT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Processo di analisi Wavelet
Processo di sintesi Wavelet
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CWT
Inverse CWT
Processo di analisi Wavelet
Processo di sintesi Wavelet
E’ possibile ricostruire x(t) purché siano verificate le condizioni di ammissibilità:


Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
CWT
Inverse CWT
Processo di analisi Wavelet
Processo di sintesi Wavelet
E’ possibile ricostruire x(t) purché siano verificate le condizioni di ammissibilità:

Funzione oscillante
a media nulla

Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
Inverse CWT
Processo di analisi Wavelet
Processo di sintesi Wavelet
E’ possibile ricostruire x(t) purché siano verificate le condizioni di ammissibilità:


Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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CWT
Inverse CWT
Processo di analisi Wavelet
Processo di sintesi Wavelet
E’ possibile ricostruire x(t) purché siano verificate le condizioni di ammissibilità:
Filtro passa-banda


Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Problema:
i PC sono utilizzati per la maggior parte dei calcoli.
La CWT può essere calcolata in pratica utilizzando
analiticamente equazioni, integrali, ecc…
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Problema:
i PC sono utilizzati per la maggior parte dei calcoli.
La CWT può essere calcolata in pratica utilizzando
analiticamente equazioni, integrali, ecc…
E’ perciò necessario discretizzare la CWT.
Come campionare il piano s-τ ?
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Utilizziamo un campionamento variabile
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Utilizziamo un campionamento variabile
Basse scale (alte frequenze), passo di
campionamento piccolo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Utilizziamo un campionamento variabile
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Utilizziamo un campionamento variabile
Alte scale (basse frequenze), passo di
campionamento grande
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Utilizziamo un campionamento variabile
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Utilizziamo un campionamento variabile
Campionamento del logaritmo del
fattore di scala costante
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Discrete Wavelet Transform (DWT)
E’ possibile applicare un campionamento costante su τ ed s, ma non
è il migliore in quanto è ridondante.
Utilizziamo un campionamento variabile
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Rappresentazione diadica
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Rappresentazione diadica
 Da si ad si+1 il passo di

Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
campionamento si raddoppia (il
numero di punti si dimezza)
Per ogni valore di scala fissato,
deve essere comunque rispettato
il criterio di Nyquist
[/50]
Rappresentazione diadica
 Da si ad si+1 il passo di

campionamento si raddoppia (il
numero di punti si dimezza)
Per ogni valore di scala fissato,
deve essere comunque rispettato
il criterio di Nyquist
s
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]


Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]


DWT per segnali a tempo continuo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
DWT per sequenze
[/50]


DWT per segnali a tempo continuo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
DWT per sequenze
[/50]


DWT per segnali a tempo continuo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
DWT per sequenze
[/50]


DWT per segnali a tempo continuo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
DWT per sequenze
[/50]


DWT per segnali a tempo continuo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
DWT per sequenze
[/50]
Analisi Multirisoluzione (MRA) per sequenze
 La DWT può essere rappresentata tramite l’implementazione iterativa di
due filtri passa-alto (g(n)) e passa-basso (h(n)) a mezza banda

H(z)
2
G(z)
2
Le caratteristiche di scalamento vengono applicate andando a
sottocampionare o sovracampionare i segnali filtrati
x(n)
N
y(n)
x(n)
N
y(n)
Tc di y(t) N volte più grande del Tc di x(t). Tc di y(t) N volte più piccolo del Tc di x(t).
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Analisi Multirisoluzione (MRA) per sequenze
 La DWT può essere rappresentata tramite l’implementazione iterativa di
due filtri passa-alto (g(n)) e passa-basso (h(n)) a mezza banda

H(z)
2
G(z)
2
Le caratteristiche di scalamento vengono applicate andando a
sottocampionare o sovracampionare i segnali filtrati
x(n)
N
y(n)
x(n)
N
y(n)
Tc di y(t) N volte più grande del Tc di x(t). Tc di y(t) N volte più piccolo del Tc di x(t).
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Analisi Multirisoluzione (MRA) per sequenze
 La DWT può essere rappresentata tramite l’implementazione iterativa di
due filtri passa-alto (g(n)) e passa-basso (h(n)) a mezza banda

H(z)
2
G(z)
2
Le caratteristiche di scalamento vengono applicate andando a
sottocampionare o sovracampionare i segnali filtrati
x(n)
N
y(n)
x(n)
N
y(n)
Tc di y(t) N volte più grande del Tc di x(t). Tc di y(t) N volte più piccolo del Tc di x(t).
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Analisi Multirisoluzione (MRA) per sequenze
 La DWT può essere rappresentata tramite l’implementazione iterativa di
due filtri passa-alto (g(n)) e passa-basso (h(n)) a mezza banda

H(z)
2
G(z)
2
Le caratteristiche di scalamento vengono applicate andando a
sottocampionare o sovracampionare i segnali filtrati
x(n)
N
y(n)
x(n)
N
y(n)
Tc di y(t) N volte più grande del Tc di x(t). Tc di y(t) N volte più piccolo del Tc di x(t).
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Analisi Multirisoluzione (MRA) per sequenze
 La DWT può essere rappresentata tramite l’implementazione iterativa di
due filtri passa-alto (g(n)) e passa-basso (h(n)) a mezza banda

H(z)
2
G(z)
2
Le caratteristiche di scalamento vengono applicate andando a
sottocampionare o sovracampionare i segnali filtrati
x(n)
N
y(n)
x(n)
N
y(n)
Tc di y(t) N volte più grande del Tc di x(t). Tc di y(t) N volte più piccolo del Tc di x(t).
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Livello 1
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Sequenza di approssimazione al livello 1
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Sequenza di dettaglio al livello 1
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
H(z)
2
G(z)
2
…
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
…
Livello 2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
H(z)
2
G(z)
2
…
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
H(z)
2
G(z)
2
…
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
H(z)
2
G(z)
2
…
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
H(z)
2
G(z)
2
…
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
H(z)
2
G(z)
2
…
[/50]
Rete di Routing
M
U
X
G(z)
H(z)
2
2
RAM


Il numero di punti delle sequenze di dettaglio e di approssimazione si riduce
di un fattore 2 ad ogni passo
Rispetto alla FT non viene persa la localizzazione temporale
Il numero di punti del segnale determina il numero massimo di livelli di
scomposizione
La risoluzione delle sequenze di dettaglio e di approssimazione dipende dal
livello di analisi
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
…
Dett. orizzontale
Dett. verticale
Dett. diagonale
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
…
Immagine
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Immagine
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
Coefficienti 1° Livello
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Immagine
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
Coefficienti 1° Livello
Coefficienti 2° Livello
[/50]
MRA per le immagini
Colonne
Righe
H(z)
2
2
H(z)
2
G(z)
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Immagine
…
Coefficienti 1° Livello
Coefficienti 2° Livello
Ad ogni passo riduzione del numero dei punti di un fattore 4
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
H(z)
G(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
…
2
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
…
H(z)
G(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
…
2
Verifica
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
…
H(z)
G(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
…
2
Verifica
…
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
2
G(z)
2
H(z)
2
G(z)
2
…
H(z)
G(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
…
2
Verifica
…
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
G(z)
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
…
2
[/50]
H(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
G(z)
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
2
…
è detta scaling function
[/50]
H(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
G(z)
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
2
…
è detta scaling function
[/50]
H(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
G(z)
…
è detta scaling function
2
Codifica in sottobande
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
G(z)
…
è detta scaling function
2
Codifica in sottobande
…
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
G(z)
…
è detta scaling function
2
Codifica in sottobande
…
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
H(z)
H(z2)
4
G(z2)
4
G(z)
…
è detta scaling function
2
Codifica in sottobande
…
Ad ogni passo la banda si riduce di un fattore 2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Processo di sintesi
x(n) può essere perfettamente ricostruito a partire dalle sequenze
di dettaglio e di approssimazione.
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Processo di sintesi
x(n) può essere perfettamente ricostruito a partire dalle sequenze
di dettaglio e di approssimazione.
2
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
+
[/50]
Processo di sintesi
x(n) può essere perfettamente ricostruito a partire dalle sequenze
di dettaglio e di approssimazione.
2
2
+
2
2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
+
[/50]
Processo di sintesi
x(n) può essere perfettamente ricostruito a partire dalle sequenze
di dettaglio e di approssimazione.
2
2
+
2
2
+
Ad ogni livello le sequenze sono
sovracampionate di un fattore 2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Processo di sintesi
x(n) può essere perfettamente ricostruito a partire dalle sequenze
di dettaglio e di approssimazione.
2
2
+
2
2
Ad ogni livello le sequenze sono
sovracampionate di un fattore 2
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
+
I filtri passa-basso e passa-alto
servono a garantire la ricostruzione
del segnale
[/50]
Alcune applicazioni
 Fusione di immagini multirisoluzione
 Compressione
 Denoising
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martedì 16 marzo 2010
[/50]
Fusione di immagini multirisoluzione
Immagine pancromatica (PAN)
ad alta risoluzione spaziale
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martedì 16 marzo 2010
Immagini multispettrali (MS)
a bassa risoluzione spaziale
[/50]
Fusione di immagini multirisoluzione
Immagine pancromatica (PAN)
ad alta risoluzione spaziale
Immagini multispettrali (MS)
a bassa risoluzione spaziale
Si vuole ottenere una nuova immagine multispettrale le cui bande coincidono,
spettralmente, il più possibile con l’immagine MS ed avente, al tempo stesso, una
risoluzione spaziale confrontabile con quella dell’immagine pancromatica.
Ricostruire cioè un’immagine il più simile possibile a quella che il sensore MS
vedrebbe alla risoluzione dell’immagine PAN.
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Fusione di immagini multirisoluzione
Immagine pancromatica (PAN)
ad alta risoluzione spaziale
Immagini multispettrali (MS)
a bassa risoluzione spaziale
Si vuole ottenere una nuova immagine multispettrale le cui bande coincidono,
spettralmente, il più possibile con l’immagine MS ed avente, al tempo stesso, una
risoluzione spaziale confrontabile con quella dell’immagine pancromatica.
Ricostruire cioè un’immagine il più simile possibile a quella che il sensore MS
vedrebbe alla risoluzione dell’immagine PAN.


DWT non decimata applicata alle immagine PAN e MS per decorrelare i
coefficienti a bassa ed alta frequenza
Iniezione di componenti a basse scale (alte frequenze) in versioni ricampionate
dell’immagine MS
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Compressione
La codifica di un’immagine può essere scomposta logicamente in una succesione
di trasformazioni applicate sequenzialmente
Immagine
originale
Trasformazione
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Quantizzazione
Immagine
compressa
Codifica
[/50]
Compressione
La codifica di un’immagine può essere scomposta logicamente in una succesione
di trasformazioni applicate sequenzialmente
Immagine
originale
Trasformazione
Quantizzazione
Immagine
compressa
Codifica
DCT utilizzata nel formato JPEG
DWT utilizzata nel formato JPEG 2000
DWT con QuadTree Segmentation per
la BANDELET Transform
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Compressione
La codifica di un’immagine può essere scomposta logicamente in una succesione
di trasformazioni applicate sequenzialmente
Immagine
originale
Trasformazione
Quantizzazione
DCT utilizzata nel formato JPEG
DWT utilizzata nel formato JPEG 2000
DWT con QuadTree Segmentation per
la BANDELET Transform
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Immagine
compressa
Codifica
La presenza o l’assenza del
quantizzatore determina una
compressione con o senza perdita
(lossy e lossless)
[/50]
JPEG 2000
Immagine
originale
Immagine
ricostruita
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martedì 16 marzo 2010
Codificatore
DWT
Q
Codifica
entropica
Decodificatore
IDWT
Q-1
Decodifica
entropica
Immagine
compressa
Immagine
compressa
[/50]
JPEG 2000
Immagine
originale
Immagine
ricostruita
Codificatore
DWT
Q
Codifica
entropica
Decodificatore
IDWT
Q-1
Decodifica
entropica
Immagine
compressa
Immagine
compressa
La DWT decorrela i coefficienti a bassa frequenza da quelli ad alta frequenza
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
JPEG 2000
Immagine
originale
Immagine
ricostruita
Codificatore
DWT
Q
Codifica
entropica
Decodificatore
IDWT
Q-1
Decodifica
entropica
Immagine
compressa
Immagine
compressa
La DWT decorrela i coefficienti a bassa frequenza da quelli ad alta frequenza
Alto contenuto informativo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
JPEG 2000
Immagine
originale
Immagine
ricostruita
Codificatore
DWT
Q
Codifica
entropica
Decodificatore
IDWT
Q-1
Decodifica
entropica
Immagine
compressa
Immagine
compressa
La DWT decorrela i coefficienti a bassa frequenza da quelli ad alta frequenza
Alto contenuto informativo
Basso contenuto informativo
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]


L’immagine di approssimazione e le immagini di dettaglio a bassa frequenza
vengono quantizzate con un numero maggiore di bit (SNR più grande a parità
di segnale)
Fattore di compressione variabile in funzione del numero di bit associati al
processo di quantizzazione
Immagine
originale
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martedì 16 marzo 2010
Un alto fattore di compressione produce un’immagine
con dimensioni (in termini di byte) molto più ridotte
rispetto all’immagine originale, ma al tempo stesso
una peggiore qualità visiva
[/50]
Evoluzione verso tecniche avanzate di compressione come ad esempio la
Bandelet Transform. A parità di dimensione del file viene garantita
una migliore qualità visiva
JPEG
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martedì 16 marzo 2010
JPEG 2000
BT
[/50]
Denoising
Tecniche di denoising applicate ad immagini SAR, a segnali di campo di
potenziale, ecc…

Applicare filtri passa-basso, passa-alto, passa-banda consente
di effettuare metodi di denoising globale, ma nel caso di rumore
sovrapposto al segnale, i filtri possono modificare pesantemente
anche la forma del segnale
La DWT si adatta perfettamente come tecnica di denoising
a causa delle sue eccellenti proprietà di localizzazione
DWT
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martedì 16 marzo 2010
Thresholding
IDWT
[/50]
Denoising
Tecniche di denoising applicate ad immagini SAR, a segnali di campo di
potenziale, ecc…

Applicare filtri passa-basso, passa-alto, passa-banda consente
di effettuare metodi di denoising globale, ma nel caso di rumore
sovrapposto al segnale, i filtri possono modificare pesantemente
anche la forma del segnale
La DWT si adatta perfettamente come tecnica di denoising
a causa delle sue eccellenti proprietà di localizzazione
DWT
Thresholding
IDWT
Vengono messi a 0 quei valori del segnale che si trovano all’interno della
fascia (-T0,T0)
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Thresholding
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Due possibili implementazioni:
[/50]
Thresholding
Due possibili implementazioni:
Hard thresholding
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Thresholding
Hard thresholding
Due possibili implementazioni:
Soft thresholding
Migliori prestazioni
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
Thresholding
Hard thresholding
Due possibili implementazioni:
Soft thresholding
Migliori prestazioni
I valori del rumore, con densità
gaussiana, sono maggiormente
concentrati attorno allo zero e
quindi vengono soppressi
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martedì 16 marzo 2010
[/50]
Thresholding
Hard thresholding
Due possibili implementazioni:
Soft thresholding
Migliori prestazioni
Seminario Wavelet
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[/50]
Thresholding
Hard thresholding
Due possibili implementazioni:
Soft thresholding
Migliori prestazioni
L’operazione di denoising data dalla DWT
associata al thresholding è, in presenza di
rumore AWGN, asindoticamente ottima,
cioè minimizza l’MSE
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martedì 16 marzo 2010
[/50]
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
[/50]
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martedì 16 marzo 2010
[/50]
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martedì 16 marzo 2010
[/50]
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martedì 16 marzo 2010
[/50]
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martedì 16 marzo 2010
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Diversa implementazione: Thresholding dipendente dal livello di analisi della DWT
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
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Diversa implementazione: Thresholding dipendente dal livello di analisi della DWT
Original image
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Noisy image
Denoised image
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Immagine SAR simulata
Seminario Wavelet
martedì 16 marzo 2010
Immagine SAR despeckle
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