relazione_per_affidamento_dei_servizi
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RELAZIONE PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI “Manutenzione del Patrimonio Comunale e Canile Comunale” ALLA SOCIETÀ “Crispiano Servizi Locali S.r.l.” In riferimento alle disposizioni della legge 221/2012 art. 34, comma 21 che prevedeva per gli enti affidanti dei servizi a rilevanza economica l’obbligo di pubblicare, entro il 31/12/2013, sul proprio sito internet una relazione illustrativa della conformità alla gestione alla normativa EU, ma che in base alla legge di stabilità n. 147 viene riposizionato al 30 Aprile 2014 il termine inizialmente previsto, segue la succitata relazione illustrativa: Come da Atto Costitutivo del 10/11/2006 Repertorio n. 68.424 – Raccolta n. 15.116 con allegato lo Statuto della Società, si è costituita una Società a Responsabilità Limitata ad integrale partecipazione pubblica ai sensi dell’art. 2463 cod. civ. a dell’art. 113, coma 4, lett. a) e comma 5 lett. c, DLgs. 18 Agosto 2000 n. 267, denominata “CRISPIANO SERVIZI LOCALI Società a responsabilità limitata”. Il capitale sociale è stabilito in Euro 15.000,00 (Quindicimila/00), che viene assunto e sottoscritto interamente dal Comune di Crispiano, quale unico socio costituente, ed è interamente versato con conferimento in denaro, in data 8 novembre 2006 presso la “Banca Antoniana Veneta – Banca Antonveneta – Filiale di Crispiano”, oggi denominata “Monte Paschi di Siena – Filiale di Crispiano”. L’amministrazione, nonché la rappresentanza della società, anche di fronte a terzi ed in giudizio, è affidata ad un Amministratore Unico al quale, attualmente, compete il compenso lordo di euro 9.600,00 (novemilaseicento/00) annui. La società a cui sono affidati i servizi, attualmente, ha per oggetto sociale: - lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del Patrimonio immobiliare del Comune di Crispiano - gestione del Canile comunale, pulizia e somministrazione pasti. La società espleta direttamente ed indirettamente tutte le attività complementari, connesse, collegate, strumentali, collaterali ed accessorie ai servizi, ivi comprese le attività di consulenza tecnica ed amministrativa, nonché le attività di diritto privato utili ai propri fini. Le motivazioni per cui l’Ente ha ritenuto di prorogare l’assegnazione dei servizi alla Società, giusta Delibera di Giunta n. 321 del 31/12/2013, fino al 31/12/2014 sono molteplici e sono spiegate dettagliatamente nella delibera succitata ed allegata alla presente relazione (Allegato 1). È doveroso ricordare che i servizi affidati hanno carattere strategico rispetto al contesto socio economico della comunità locale e sono di “interesse generale”, ma non nel senso di “Servizi di interesse economico generale” di cui al libro verde sul PPP (espressione che, come noto, giurisprudenza e dottrina utilizzano come sinonimo di servizi pubblici di rilevanza economica), bensì come una sorta di terzo genus di servizi di cui sia dottrina che giurisprudenza riconoscono ormai l’esistenza e che sono comunque ritenuti meritevoli di tutela del legislatore della legge 244/2007 e quindi compatibili con i limiti alle società posti dalla stessa; inoltre, secondo un condivisibile orientamento giurisprudenziale, “la qualificazione di servizio pubblico locale spetta a quelle attività caratterizzate sul piano oggettivo dal perseguimento di scopi sociali e di sviluppo della società civile, selezionate in base a scelte di carattere eminentemente politico quanto ala destinazione delle risorse economicamente disponibili ed all’ambito di intervento e su quello soggettivo dalla riconduzione diretta o indiretta ad una figura soggettiva di rilievo pubblico” (cfr. Consiglio di Stato V Sezione 13 dicembre 2006 n. 7369), e che secondo questo indirizzo di interpretazione dei servizi, quali, ad esempio, quello di illuminazione pubblica e di gestione, manutenzione e sorveglianza del patrimonio stradale appaiono riconducibili al novero dei servizi pubblici locali (Cfr. , rispettivamente, Cons. di Stato V, 25 novembre 2010, n. 8231, Sez. V, 15 gennaio 2008, n. 36). inoltre è giusto rilevare che prima della proroga dei servizi al 31/12/2014 l’Ente e le Amministrazioni, congiuntamente, avevano intrapreso già azioni atte a svolgere indagini di mercato: - giusto avviso pubblico del 01/09/2009 (affisso all’albo pretorio del Comune per venti giorni consecutivi nonché pubblicato sul sito internet comunale www.comune.crispiano.ta.it e, per estratto, sui quotidiani Il Riformista e il Corriere del Giorno di Puglia e Lucania nonché sul sito dell’Osservatorio dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici), svolta dal Segretario Generale ai sensi dell’art. 23-bis del D.L. n. 112/2008, convertito con legge n. 133/2008, in esecuzione della direttiva sindacale prot. n. 10492 del 24 giugno 2009, circa la dismissione di tutti i servizi gestiti dalla società comunale, senza ricevere alcuna proposta o manifestazione di interesse in ordine ai servizi di manutenzione del patrimonio pubblico e di gestione del canile comunale; - giusta deliberazione giuntale n. 251 del 25/10/2013 dove veniva disposto l’avvio di un’analisi di mercato ex art. 4 comma 3 del D.L. 95/2012 convertito nella legge 135/2012 per la liquidazione delle suddette attività ancora affidate alla società predetta. Nel corso degli anni i servizi di che trattasi sono stati puntualmente svolti e con buoni risultati sul piano dell’economicità e dell’efficienza degli stessi. L’Ente per questo ha ritenuto, finchè giuridicamente possibile, di conservare la gestione in house della società affidataria dei servizi ed ha tenuto conto, sia della particolare natura dei servizi di che trattasi, nei quali è impiegato esclusivamente personale proveniente dalla platea storica dei LL.SS.UU. utilizzati dall’Ente, sia dalla modesta entità economica del relativo costo annuo (€ 213.979,32 per il servizio di manutenzione del patrimonio comunale ed € 92.678,52 per la gestione del canile, oltre adeguamenti annuali rispetto agli originari contratti ed al netto dell’I.V.A.) nonché del dimostrato disinteresse del mercato all’assunzione degli anzidetti servizi a seguito dell’indagine svolta ai sensi dell’abrogato art. 23 bis D.L. n. 112/2008. Infine l’Ente, in stretta collaborazione con l’Amministratore Unico della società affidataria dei servizi, effettuerà, perseguendo una politica di spending review, un piano di ricapitalizzazione economico-finanziario ponendo particolare attenzione, centellinandola scrupolosamente, ogni singola spesa. L’Amministratore Unico F.to Rag. Dany COLUCCI Il Funzionario Responsabile F.to Dott.ssa Erika SCIALPI