Titolo Gemmoderivati per un invecchiamento naturale Acronimo
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Titolo Gemmoderivati per un invecchiamento naturale Acronimo
Titolo Gemmoderivati per un invecchiamento naturale Acronimo GEMNESS (GEMMODERIVATIVES FOR A NATURAL WELLNESS) Slogan (60 caratteri) Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata Tag gemmoderivati, fitoterapia, specie arboree e arbustive, gemme, qualità, green extraction Immagine del progetto (max 1 Mb in formato .JPG) Progetto in sintesi (150 caratteri) Il progetto studia le gemme di specie arboree e arbustive dell’ambiente montano quali importanti fonti di composti bioattivi anti-ageing. Descrizione Il settore fitoterapico si sta proponendo, in maniera complementare alla medicina di sintesi, anche nella prevenzione e nel trattamento delle patologie legate all’invecchiamento della popolazione. La disponibilità di nuove sostanze naturali, attraverso la selezione della materia prima vegetale e l'ecoestrazione dei principi attivi e dei fitocomplessi in esso contenuti, può dare un importante contributo allo sviluppo economico e professionale del settore fitoterapico superando esigenze di diversa natura: produzione di preparati con azione salutistica contro patologie legate all’invecchiamento della popolazione (preparati fitoterapici a base di gemme di specie arboree e arbustive e con basso valore alcolico favoriscono tutela e benessere delle fasce deboli); recupero e sviluppo delle aree rurali e naturali maggiormente interessate da un’ampia biodiversità vegetale attraverso la creazione di filiere produttive innovative per la produzione di gemmoterapici; innovazione delle PMI attraverso lo sviluppo di modelli di cooperazione tra ricerca ed aziende. Problema Il progressivo invecchiamento della popolazione di molti Paesi è ormai fenomeno noto: in tali contesti si è rapidamente passati da una situazione in cui erano prevalenti le malattie infettive e carenziali a una preponderanza di quelle cronico-degenerative. Idea Nell'ultimo secolo, in Occidente, la terapia con le piante medicinali è stata pressoché soppiantata dalla farmacologia chimica; comunque, da alcuni anni si sta assistendo a un rinnovato interesse per la fitoterapia, le cui capacità curative sono state confermate da molti studi scientifici: in questo senso, risultano particolarmente interessanti le specie arboree e arbustive caratteristiche dell’ambiente montano (abete bianco, castagno, salice, tiglio, piccoli frutti), le cui gemme sono importanti fonti di composti bioattivi e nutraceutici fondamentali per la tutela della salute (antiageing) e il suo mantenimento ad un elevato standard di qualità. È ben noto come le piante siano importanti fonti per la preparazione di rimedi naturali contenenti numerosi composti biologicamente attivi: grazie alla loro particolare composizione chimica e all’eccellente aroma, numerose specie vegetali sono utilizzate in alcune applicazioni come materia prima per le industrie erboristiche, farmaceutiche e alimentari. Il fitoterapico agisce sull’organismo in virtù delle sostanze bioattive in esso contenute, che svolgono un’attività salutistico/terapeutica biotarget-specifica. Rispetto ai prodotti farmaceutici tradizionali, l’azione curativa non è attribuita esclusivamente ai singoli principi attivi, ma al cosiddetto fitocomplesso. Il fitocomplesso è rappresentato dall'insieme di numerose sostanze, sia principi attivi sia altri componenti presenti nella parte di pianta considerata, che contribuiscono in maniera sinergica e additiva all'effetto terapeutico globale. La gemmoterapia è una tra le più recenti tecniche fitoterapiche ed è basata sull’utilizzo di trasformati derivanti da materiale meristematico di origine vegetale (gemme): le proprietà possedute dai composti estraibili dai tessuti vegetali sono utilizzate con finalità curative. Il processo preparativo è simile a quello descritto nella monografia “Preparazioni omeopatiche” contenuta nella Farmacopea Francese (8a edizione, 1965 e successive riedizioni): il materiale fresco triturato è posto a macerare per 21 giorni in una miscela di etanolo al 95% e glicerolo in rapporto 1:1, le cui quantità sono calcolate in modo da ottenere un macerato glicerico diluito 1:20 rispetto al peso secco della materia prima. A causa delle differenze nella materia prima vegetale, nei luoghi di raccolta e negli stadi fenologici delle gemme e nei metodi di estrazione e di analisi, i dati relativi al contenuto in composti bioattivi di specie vegetali e genotipi diversi sono difficili da confrontare: solo con la profonda conoscenza della composizione chimica di queste preparazioni è possibile sviluppare una nuova generazione di preparati che soddisfino gli attuali standard di qualità, sicurezza ed efficienza di questa particolare tipologia di food supplement. Il protocollo attualmente utilizzato dalle aziende erboristiche e farmaceutiche nella produzione di gemmoderivati presenta numerose problematiche connesse all’uso di solventi di estrazione ad alto contenuto alcolico, con la conseguente produzione di preparazioni medicinali poco adatte a specifiche categorie (deboli) di utenti, come gli anziani: preparati fitoterapici a base di sostanze naturali e con basso valore alcolico favoriscono invece la tutela e il benessere di questa fascia sempre più ampia di popolazione, garantendo un migliore invecchiamento. Parallelamente, è importante valutare la variazione degli effetti clinico-salutistici derivanti dall’uso di questi prodotti, da soli o a supporto di terapie tradizionali, in relazione alla qualità del prodotto e della materia prima vegetale, definita dall’interazione tra genotipo della specie o cultivar considerata, ambiente (di coltura o di diffusione allo stato spontaneo), stadio fenologico della gemma ed eventuali tecniche agronomiche applicate. Obiettivo Con l’attuazione di questo progetto si ha intenzione di ottenere nuovi prodotti in campo nutraceutico e fitoterapico a ridotto contenuto alcolico rispetto a quelli tradizionali, attraverso l'uso di metodologie di estrazione innovative, basate prevalentemente sull’utilizzo di metodiche ecocompatibili (Green Chemistry), favorendo così la possibilità di poter disporre di principi attivi e fitocomplessi a basso/nullo impatto ambientale da usare nella produzione di preparati fitoterapici con azione clinica anti-ageing comprovata. Risulta a tal fine fondamentale lo studio delle variazioni qualitative e quantitative in principi attivi, fra preparati a base di gemme provenienti da piante con caratteristiche differenti, a sostegno della produzione di gemmoderivati “di qualità”, considerando l’influenza sulle gemme, e di conseguenza sui principi attivi interessati, delle caratteristiche e proprietà della materia prima di origine vegetale, come genotipo della specie o cultivar considerata, ambiente (di coltura o di diffusione allo stato spontaneo), stadio fenologico ed eventuali tecniche agronomiche applicate. Il progetto propone inoltre lo sviluppo di modelli innovativi ed ecosostenibili di impresa da avviare localmente: garantire elevati standard di qualità della materia prima alla base di preparati fitoterapici, oltre a rivalorizzare il germoplasma delle aree considerate attraverso nuove forme di utilizzo e di riutilizzo dello stesso, permetterà alle aziende produttrici fonti integrative di reddito da affiancare a quelle tradizionali, contribuendo così a determinare, attraverso un’azione sinergica ecosostenibile ed ecocompatibile, un nuovo canale di sviluppo integrato del mercato delle produzioni agrarie e agroalimentari tipiche e locali a tutela della salute. Risultati Questo progetto permetterà l’applicazione di modelli sperimentali già studiati in collaborazione con le aziende agricole locali allo scopo di guidarle nella realizzazione di una filiera di produzione ecosostenibile di gemmoderivati che possa garantire un prodotto finale di elevata qualità ed efficacia terapeutica e conseguente rilancio economico e generazione di reddito integrato, in un’ottica di alta competitività di mercato e superamento di marginalità socio-economica, possibilmente mirando anche al riutilizzo e alla valorizzazione di materiale vegetale considerato usualmente “di scarto” al fine di ottenere prodotti totalmente ecologici e sostenibili. Si potrà sviluppare una nuova generazione di preparazioni standardizzate mono- e multi-estratto, con la conseguente ottimizzazione degli effetti salutistico/terapeutici, a tutela della salute del consumatore, in un’ottica di controllo contro eventuali contaminazioni e adulterazioni delle preparazioni gemmoterapiche, previa verifica delle eventuali possibili interazioni con farmaci tradizionali e/o altre tipologie di integratori alimentari. Fabbisogni Il progetto andrà incontro alle necessità ed esigenze di più categorie di utenti: associazioni di categoria, imprese attive nella produzione di prodotti naturali in campo fitoterapico e PMI agricole attive nella gestione sostenibile delle colture; consumatori generici sensibilizzati all'importanza dell'utilizzo di prodotti naturali; consumatori specifici (categorie “deboli” di utenti del settore farmaceuticonel rispetto del Reg. CE 1901/2006 dell'UE – uso geriatrico dei preparati) sensibilizzati all’uso di nuove formulazioni medicinali naturali, a basso o nullo contenuto alcolico; amministrazioni locali incentivate alla messa a punto di strategie volte a stimolare la creazione di nuove filiere produttive sul territorio. Sostenibilità economica Il progetto si propone di contribuire all’avviamento di nuove filiere produttive nei settori nutraceutico e fitoterapico. La tematica affrontata nel progetto ha ampie potenzialità economiche di sviluppo, considerando la biodiversità vegetale locale quale fonte di prodotti naturali. Relazioni Il progetto prevede la collaborazione tra: Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentarti (DISAFA), Università degli Studi di Torino; Dipartimento di Farmacia (DIFAR), Università degli Studi di Genova; Geal Pharma, azienda agricola. Comunicazione Per quanto riguarda la divulgazione e la promozione territoriale delle attività del progetto, insieme all’organizzazione di eventi (conferenze, corsi di formazione e laboratori in manifestazioni locali), saranno messe a punto azioni specifiche per il marketing territoriale (azioni dimostrative). Team di ricerca DISAFA – UNITO Beccaro Gabriele Loris – professore associato (SSD: AGR/03) Donno Dario – assegnista di ricerca DIFAR – UNIGE Boggia Raffaella – professore associato (SSD: CHIM/10) Pittaluga Anna Maria – professore associato (SSD: BIO/14) Grilli Massimo – ricercatore a tempo indeterminato (SSD: BIO/14) Olivero Guendalina – assegnista di ricerca Turrini Federica – dottoranda di ricerca GEAL PHARMA Guido Maddalena – titolare azienda