Crescono le tendopoli E` allarme in via Salviati
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Crescono le tendopoli E` allarme in via Salviati
anno I | numero 77 | mercoledì 31 luglio 2013 Roma, Via Cristoforo Colombo 134 | Tel. 06 5124466 | 06 5130299 | [email protected] | Pubblicità: Media Place srl - Tel. 06 95583350-1-2 - e-mail:[email protected] p6 ISTITUZIONI Servizi sociali ko nel Municipio XV Cutini: fondi a ottobre p11 CRONACA Autobus in fiamme a Corviale Incerte le cause p12-13 SPORT Serie D, l’Ostiamare dà appuntamento ai tifosi in piazza IN VIA ARDEATINA IL SITO PER IL DOPO MALAGROTTA p2-3 Voci insistenti sull’area di Falcognana. I residenti scendono in strada e bloccano il traffico TENSIONE DISCARICA Ecofer: pronti a tutelarci in ogni sede. L’assessore Civita: chiederemo verifiche EMERGENZA NOMADI p9 Crescono le tendopoli E’ allarme in via Salviati Segnalati nuovi fumi tossici. Gli abitanti: serve un presidio DISAGI Tra rifiuti e abusivismo: ecco come si presenta la riserva di Montemario p8-9 IL GIALLO Cadavere di un 70enne Cisterna perde gas in via Salaria con ferite alla testa Circolazione in tilt Si ipotizza il suicidio Articoli alle pagine 8 e 11 2 mercoledì 31 luglio 2013 WEB: cinquequotidiano.it @: [email protected] PRIMOPIANO DOPO MALAGROTTA Confermate le indiscrezioni: oggi l’ufficialità RIFIUTI SULL’ARDEATINA Alla Falcognana l’idea della nuova discarica L’area destinata allo smaltimento del fluff verrebbe riconvertita Ma c’è da superare la resistenza della proprietà che annuncia battaglia. Mobilitazione anche di politici e intellettuali di Giuliano Longo E ra l'autunno del lontano 2006, quando questa redazione condusse una battaglia contro la discarica di fluff più grande d'Europa che la Ecofer stava allestendo. La discarica di questo materiale risultato finale dello scarto della rottamazione di automobili, era stata autorizzata dalla presidenza Storace, poi la mobilitazione dei cittadini dei quartieri circostanti guidata dall'allora presidente di quel municipio Patrizia Prestipino, ottenne il blocco del cantiere, ma la ditta concessionaria vinse il ricorso al Tar e i lavori ripresero immediatamente nel cantiere inaccessibile a fotografi e cronisti. «Siamo pronti a forme di protesta estreme - minacciava la minisindaco Prestipino - se le nostre ragioni non saranno accolte. Quella discarica è una bomba ambientale, in barba all' Europa che vieta lo smaltimento del fluff a partire dal 1 gennaio del 2007». Ora si dà il caso che in quell'area la bomba ecologica, sia pur controllata dai più sofisticati sistemi tecnologici della Ecofer, colosso bolognese dello smaltimento, venga innescata da un altro ordigno: quella discarica che i politici si rimpallano di mano in mano dove sversare i rifiuti trattati di Roma. Una storia infinita, per certi versi grottesca, con le popolazioni che di discariche non ne vogliono sentir parlare, di commissari che decidono e poi vengono sconfessati dalle istituzioni, di interminabili perizie contro perizie, ricorsi e contro ricorsi al Tar, esposti alla Procura e tutto quanto succede abitualmente nel Bel Paese dei rinvii. Una vicenda che proprio ieri doveva trovare il suo epilogo con l'annuncio dell'assessore regionale Michele Civita in assemblea regionale, ma che ancora una volta è stata rinviata alla decisione del ministro dell'Ambiente. «Per la nuova discarica siamo in attesa della valutazione del ministro - ha detto ieri l’assessore. La relazione, da quello che mi risulta, prende in esame vari siti. Tra questi c''è anche il sito che sta al chilometro 15 dell'Ardeatina. Ma sarà il commissario a dirci quale sarà la scelta migliore sulle valutazioni del ministro. La scelta sulla nuova discarica - continua vista la gravità della situazione ed il perdurare dell'emergenza, è stata fatta propria dal Governo nazionale tramite il commissario - ha ricordato Civita - Sottile ha svolto una serie di riunioni tecniche e ieri ha consegnato una relazione al ministro che la sta valutando e su cui ci comunicherà l'esito nei prossimi giorni». Oggi scade l'ultimatum. Ma i proprietari di quella discarica, ovviamente interessati ma mai interpellati ufficialmente, ancora non si capacitano di come il commissario ai Rifiuti Sottile, possa avere sottoposto al ministro dell''Ambiente Orlando, la proposta di utilizzare la ''loro'' discarica di rifiuti pericolosi come sito adatto a raccogliere l''eredità di Malagrotta. Insomma secondo l'agenzia Dire, la Ecofer intende PISANA Quotidiano gratuito DIRETTORE EDITORIALE: GIULIANO LONGO DIRETTORE RESPONSABILE: CARMINE SETA EDITORE: CINQUE EDITORE SRL Via Cristoforo Colombo, 134 - 00147 Roma TEL: 06.5124466 - 06.5130299 EMAIL: [email protected] PUBBLICITÀ: MEDIA PLACE SRL Via Antonio Cantore, 5 - 00195 Roma TEL: 06.95583350-1-2 EMAIL: [email protected] STAMPA: LITOSUD SRL Via C. Pesenti, 31 - 00156 Roma Via Aldo Moro, 2 - 20060 Pessano con Bornago (MI) Registrazione del Tribunale di Roma n. 194 del 21/06/2012 Civita: «Bisogna scegliere un nuovo sito altrimenti ci ridurremo come Napoli» Mentre fuori insistevano le proteste dei consiglieri, dentro, nell’aula, si consumava la polemica per l’assenza del presidente Zingaretti al dibattito sul sito della nuova discarica. La questione rifiuti ieri ha toccato da vicino anche il Consiglio regionale, dove l’assessore Civita ha tenuto un’audizione in attesa di comunicazionio ufficiali dal ministero. «Non si sta discutendo se fare o non fare una nuova discarica al km 15,3 dell''Ardeatina, perchè in quel luogo una discarica già esiste e tra l''altro oggi non è dedicata ai rifiuti trattati bensì a quelli pericolosi - ha chiarito l’assessore. E’ in piena attività, operativa dal 2010 e con un’autorizzazione fino al 2016. Per dare una valutazione completa su questo sito- ha comunque aggiunto Civita- vogliamo capirne la durata e le procedure. Su questo sta ragionando il commissario con il ministro. Domani o dopodomani ci convochera'' e discuteremo nel merito. Ma la decisione spetta al Governo». L''assessore ha infine aggiunto che la discarica sull''Ardeatina «non si trova a 500 metri dal santuario del Divino Amore, come ho sentito dire da alcuni consiglieri d''opposizione, ma a 3,3 km. Anche spingendo al massimo sulla differenziata, come vogliamo fare, un sito per lo smaltimento va trovato. Pena l''emergenza, quindi ridursi come a Napoli, o la decisione di mandare i rifiuti all''estero con conseguente aumento della tariffa a carico dei romani». TEL: TEL: 3 mercoledì 31 luglio 2013 06.5124466 06.5130299 primopiano PROTESTE Doppio sit in davanti al Consiglio regionale e in via Ardeatina «Non siamo la pattumiera di Roma» NELLE FOTO Sopra il blitz alla Pisana da parte di un gruppo di consiglieri regionali e rappresentanti dei Comuni della provincia A fianco e in basso i blocchi sulla via Ardeatina da parte dei cittadini opporsi alla decisione. «Noi difenderemo la nostra azienda perché dobbiamo andare avanti col lavoro e tuteleremo le nostre ragioni in ogni sede» - si legge in un'agenzia. Si scopre così che l'impianto di Falcognana fa parte di una filiera comprendente anche l''impianto di servizio di Santa Palomba dove si recuperano tutti i materiali ferrosi e non ferrosi, una filiera che verrebbe interrotta arrecando danno all'azienda. Secondo il decreto ministeriale Sottile in prima battuta si deve provare a comprare il terreno e come seconda possibilità c'è l'esproprio. Già, ma del fluff, ammesso che si terminino i lavori di impermeabilizzazione di quel buco, cosa sarà? La Ecofer qui smaltisce 'appena' 100 mila tonnellate l''anno, una quan- tità non compatibile con le esigenze di Roma, e ci vorrà del tempo, forse lungo, per rendere operativa quella discarica e fine settembre la Malagrotta di Cerroni non sarà più agibile. Dobbiamo attenderci un' ennesima proroga? Lo sapremo solo oggi nel corso della conferenza stampa annunciata in ministero da parte del commissario Sottile. L’EMERGENZA Gli impianti sono saturi. Ama cerca soluzioni Il cdr va all’estero, pronto il bando da 30 milioni per l’esportazione Il costo totale dell’operazione si aggirerebbe intorno ai 60 milioni E’ pronto il bando dell’Ama per inviare fuori dal Lazio, in Italia o anche all'estero, i rifiuti trattati di Roma (scarti di lavorazione e fos) dall'1 ottobre, quando Malagrotta sarà chiusa (salvo un'ulteriore ma ora inimmaginabile proroga), fino a quando non sarà pronta la nuova discarica. Oggi l’azienda delibererà sull'atto che riguarderà i rifiuti trattati in uscita dai due tmb di sua competenza, della destinazione degli altri dovrà farsi carico il gestore pri- vato (cioè il Colari) che si occupa del trattamento della restante parte dei rifiuti romani. Secondo quanto apprende l'agenzia Dire, il bando avrà la durata di un anno e sarà rinnovabile per un altro anno, ma i tempi potrebbero anche essere più brevi. Infatti, il documento conterrà una clausola in base a cui il vincitore dovrà essere avvisato con un congruo anticipo sull'entrata in esercizio della discarica. Se questa sarà pronta prima di un anno, non bisognerà at- tendere la scadenza del termine della gara aggiudicata per conferire i rifiuti trattati nel nuovo invaso. La base d'asta sarà composta da un prezzo per tonnellata di 135 euro e un quantitativo di rifiuti inviati (annualmente) pari a 230mila tonnellate. Il totale fa poco più di 31 milioni. Ma questa, come detto, è la base, e le offerte saranno al ribasso. Pertanto è immaginabile che l''aggiudicazione sarà intorno ai 30 milioni. E, provando a fare due calcoli, se lo stesso per- corso (in termini di prezzi) venisse seguito dal privato, il totale del costo dell''operazione sarebbe intorno ai 60 milioni. Il bando saràpubblicato la prossima settimana ed è presumibile che, siccome l'assegnazione dovrebbe avvenire dopo la chiusura della discarica di Malagrotta, a settembre ci sarà una nuova gara, stavolta a procedura ristretta, per l''invio dei rifiuti trattati fino a quando la gara ''ordinaria'' non sarà aggiudicata. Come si può pensare di collocare la discarica nell’area della Falcognana, a ridosso di quel patrimonio dell’Umanità che è il Parco dell’Appia Antica e a ridosso del Santuario del Divino Amore, luogo simbolo e punto di riferimento religioso, meta per pellegrini di tutto il mondo? A che serve il vincolo Bondi Laurentina-Ardeatina se poi le zone di maggior pregio possono essere violate col cemento e discarica? La domanda andrebbe rivolta a chi in queste ore sta decidendo, o a già deciso, dove collocare il sito alternativo (si fa per dire, visto che la differenziata per ora sta solo sui cartelloni con la pubblicità dell'AMA). Il tutto sopra le teste dei cittadini che in barba alla legge europea non hanno il diritto di essere informati e dire la loro sui progetti di trasformazione del territorio, cemento e discarica che più o meno sono la stessa cosa, riciclaggio e affari per i soliti noti. Così i residenti hanno organizzato un sit in sulla via Ardeatina, dopo che una Delegazione formata da politici e cittadini si era recata in mattinata in Regione alla Pisana per contestare quella che sembra ormai una decisione presa. La novità è l'ampiezza della coalizione contro la discarica, trasversale ai partiti e su un territorio vasto. La delegazione in Regione era rappresentata da Marino, con l'ex Sindaco Palozzi, Cecchi e Prinzi, Castel Gandolfo, con il vicesindaco Moianetti, oltre a una schiera di cittadini del IX Municipio. Sui banchi della Pisana numerosi rappresentanti del Pdl ieri mattina hanno protestato. E la questione se la pone anche Andrea Catarci presidente del Municipio VIII ex XI che ironizza: «Forse il Commissario Sottile intende vanificare sul nascere la strategia della Giunta Marino finalizzata alla costituzione del Parco Archeologico dei Fori e dell’Appia Antica avviata proprio in questi giorni?» Seguito a ruota da Massimo Miglio, locale assessore all'urbanistica decoro e contrasto abusivismo, materie di cui è un grande esperto: «Proprio ora che ci stiamo riappropriando della gestione della legalità per il ripristino delle regole, dopo 5 anni di mala gestione, un’ipotesi del genere o è uno scherzo o è una provocazione: metteremo in atto ogni azione per contrastarla». Andrea Santoro, presidente del IX Municipio ha depositato ieri la richiesta di bloccare la discarica votata all'unanimità dal Consiglio municipale. Come sottolinea Antonetti, assessore all'Ambiente dell' VIII, invece di superare il “Sistema Malagrotta” Sottile non risolve il problema ma lo sposta. Provocando la prevedibile reazione dei residenti che si stanno organizzando per proteste sempre più clamorose ma anche legalmente con il coinvolgimento di avvocati esperti della materia. «Questa protesta con il sit in sulla via Ardeatina è solo l'inizio» promette un manifestante, - perché non vogliamo diventare la nuova pattumiera di Roma». Le parole arrivano sotto il rumore dei manifestanti e dei clacson delle auto bloccate dal sit in. Gli fa eco un residente dei Castelli: «Non possiamo permettere che Roma riversi i suoi rifiuti compromettendo il nostro territorio, in particolar modo Santa Maria delle Mole, Frattocchie e Castelluccia». Una signora del IX aggiunge: «Abito a Tor Pagnotta, una discarica di cemento senza servizi, dove ci stanno togliendo il parco, le scuole i parcheggi e dove non arriva la viabilità senza la quale non si poteva costruire questa nuova Alcatraz dove tra poco, appena gira il vento, ci appesteremo con il tanfo dei rifiuti». Silvio Talarico 4 mercoledi 31 luglio 2013 WEB: cinquequotidiano.it @: [email protected] ISTITUZIONI IL PROVVEDIMENTO Preoccupazione per l’inquinamento e per i ciclisti Le incognite sui Fori Le domande di Uil e Legambiente E il direttore del Colosseo, Rea: «Rischio degrado e abusivi» T raffico e mobilità, ma anche ambulanti e camion bar, commercio in crisi e inquinamento sono alcune delle tante incognite che ancora avvolgono il progetto dei Fori imperiali pedonali, ormai prossimi all’inaugurazione sabato all’alba. Se lunedì il sindaco Marino ha chiarito di voler andare avanti per restituire «alla città e al mondo» una delle aree archeologiche più grandi e belle del mondo, le perplessità e le osservazioni non sono arrivate solo dai cittadini e dai commercianti allarmati, ma anche dalle più autorevoli componenti del tessuto istituzionale della città. Ecco dunque la Uil di Roma e Lazio snocciolare ieri un numero dopo l’altro i numeri del traffico dal 26 giugno al 12 luglio per parlare, ad esempio di inquinamento atmosferico e del suo possibile aumento nelle vie su cui si riverserà il traffico. «Oltre 5.120 automobili, 2.508 motorini, 102 bus Atac, 256 bus turistici, 596 auto commerciali, 55 biciclette. Su via Cavour (altezza via dei Serpenti) dalle 8 alle 19 sono passati 45.667 mezzi, di cui 23.883 macchine private, 13.602 motorini, 225 bus Atac, 770 bus turistici, 3.242 auto commerciale, 213 bici. Con un’emissione totale di Co2 superiore a 6.200 Kg/Km». A fronte di una tale mole di mezzi inquinanti e di un fenomeno che non potrà che mostrar- si nella sua pienezza solo nella stagione autunnale e invernale il segretario Pierpaolo Bombardieri ha chiesto al sindaco Marino «un confronto con le confederazioni sindacali sulla stesura di un piano della mobilità che abbracci l’intera città e non soltanto il centro storico. Confronto che vorremmo fosse esteso anche alla questione del costo dei parcheggi sulle strisce blu, che non può penalizzare residenti e lavoratori». Ma la pedonalizzazione non interroga solo i sindacati, che pure hanno apprezzato l’iniziativa del sindaco. A sollevare l’incognita decoro e organizzazione del nuovo spazio pedonale è un’autorità in tema di beni culturali come la direttrice dell’Anfiteatro Flavio Rossella Rea. «C’è il timore che una pedonalizzazione possa portare a un incre- Parla Sveva Belviso: «Vogliamo una Adoc: «Sì alla pedonalizzazione totale nel week-end» chiusura al traffico ma il nodo resta la viabilità» Lettera dell’ex vicesindaco al direttore di “Cinque” Caro Direttore, noi tutti, nella vita, dovremmo ridurre il livello di finzione e aumentare il livello di verità. Ecco, con la campagna "Liberi di scegliere", che si propone di raccogliere le firme per un referendum consultivo contro la pedonalizzazione dei Fori imperiali, noi rivendichiamo di parlare il linguaggio della verità. La pedonalizzazione è finta, tutti i mezzi pubblici sfrecceranno lungo via dei Fori e il Colosseo impedendo ogni fruizione pedonale dell’area. E’ finto (e ridicolo) il sondaggio Facebook del Comune, che prevede solo risposte positive e da pagine istituzionali rimanda incredibilmente a pagine create dallo spin doctor elettorale di Marino. E' dispendioso ma finto il finaziamento, ottenuto attraverso fondi che in realtà sono destinati alla metro C. E' soprattuttto finta, e un po' disperata, la macchina della propaganda comu- Capogruppo L’ex vicesindaco della Capitale è da qualche giorno alla guida della campagna “Liberi di scegliere” di raccolta firme per un referendum contro la pedonalizzazione nale, che io chiamo la "macchina della fuffa": grandi annunci, provincialismo mediatico, povertà argomentativa che ormai nessuna ricchezza di budget riesce a nascondere. Reale, invece, è il disagio per i cittadini. Noi sabato dalle 10 alle 13 raccoglieremo le firme in largo Leopardi per il referendum contro la finta pedonalizzazione. Abbiamo una pagina facebook (www.facebook. com/foriliberidiscegliere). Abbiamo altri comitati che nascono sulla nostra scia. E soprattutto abbiamo proposte: in alternativa a una pedonalizzazione quotidiana finta e dispendiosa, chiediamo una vera pedonalizzazione, totale, effettiva, nei fine settimana. Ma Marino, ormai preda di una sorta di delirio narcisistico della personalita', non si occupa di ascoltare i cittadini e pretende di lasciare un solco nella Storia futura. Lo ricondurremo noi alla realta' del presente, con il referendum. Ci faremo ascoltare. Non abbiamo grandi mezzi, ma parliamo il linguaggio povero e semplice della verita'. Sveva Belviso, capogruppo Pdl Roma capitale «Roma ha bisogno di una profonda e urgente “renovatio”» Secondo l’associazione dei consumatori Adoc «la prossima chiusura al traffico, al momento in forma parziale, della zona dei Fori Imperiali è un buon intervento ai fini di rilancio del turismo e di rivalutazione dell’intera zona archeologica, ma non risolve i veri problemi di viabilità e vivibilità della Capitale». Lo si legge in una nota dell’associazione dei consumatori. «Dal punto di vista del turismo e della rivalutazione della zona la pedonalizzazione dei Fori Imperiali è un intervento necessario e au- spicato - dichiara Lamberto Santini, presidente Adoc ma non risolve certo i problemi, enormi, di viabilità e vivibilità della Capitale. Il vero cambiamento in questo senso è il rispetto delle regole e della sicurezza stradale, soprattutto in periferia e sulle arterie principali in entrata e uscita da Roma, a partire dallo snodo di Prati Fiscali-Salaria. Roma ha bisogno di una profonda e urgente “renovatio”, una rinascita basata sull’etica, sul decoro, sul rispetto delle regole e dei cittadini. Roma deve diventare nei fatti una Capitale europea, non esserlo solo a parole». L’Adoc ha quindi presentato al sindaco un lungo elenco con le sue proposte per una nuova mobilità nella capitale. TEL: TEL: mercoledi 31 luglio 2013 06.5124466 06.5130299 5 istituzioni mento del degrado e di situazioni che pongono i turisti “in imbarazzo”, ed è per questo che bisognerà agire con lo stesso coraggio con cui si è agito per chiudere al transito privato la piazza del Colosseo». «Sul problema del decoro - ha aggiunto nel corso di un’intervista a un’emittente radiofonica - dai colloqui che abbiamo avuto con gli esponenti della nuova Giunta, credo proprio che si imbocchi una strada diversa». Finti centurioni e “bagarini” «non sono un elemento di valorizzazione dell’area centrale. È una vergogna per Roma- ha concluso Rea- e dobbiamo tutti insieme tutelare il turista oltre che i monumenti. C’è un problema di tutela dell''immagine della città e dell’Italia». Infine la ricetta di Legambiente e #salvaciclisti, che pur apprezzando il provvedimento hanno indicato le quattro mosse su cui far leva per valorizzare il progetto: «Installazione di un varco elettronico su via Cavour per dare certezza al provvedimento di limitazione del traffico e avviare una ztl estesa; ciclo-pedonalizzazione dell’intero asse di via dei Fori Imperiali anche il sabato per l’intera giornata; la ciclo-pedonalizzazione del tratto da via Cavour a piazza Venezia nei giorni feriali dalle 10 alle 14 (con installazione di un varco elettronico anche dall’ingresso di piazza Venezia); la riorganizzazione del trasporto pubblico per migliorare la fruibilità dell’area (ridefinendo la rete, individuando una sede propria per i mezzi pubblici su gomma su corsia delimitata e imponendo velocità ridotte), con la verifica di un progetto tranviario compatibile con i futuri scavi nell’area. F.U. SU TWITTER IL TWEET DEL DIRETTORE LA RISPOSTA DI LUIGI DI GREGORIO LA REPLICA DEL DIRETTORE LA REPLICA DI DE GREGORIO @LONGO_GIULIANO @LDIGREGORIO75 @LONGO_GIULIANO @LDIGREGORIO75 Salvo il Teatro di Marcello Sospesa la procedura che lo “privatizzava” Con una memoria approvata lunedì la giunta Marino ha bloccato il bando dell’era Alemanno che scade oggi Tirano un sospiro di sollievo le associazioni di cittadini, i comitati e i difensori del patrimonio storico-artistico della capitale dopo l’approvazione lunedì in giunta di una memoria che impegna il Campidoglio a sospendere la procedura che, nel 2011 in piena “era Alemanno”, affidava ai privati la gestione di un monumento significativo come il Teatro di Marcello. Ieri è stato proprio il vicesindaco Nieri a scrivere al laboratorio “Carteinregola” per ricordare, citando il testo del provvedimento, che con l’approvazione della memoria di giunta «si dà mandato alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di porre in essere i necessari atti al fine di sopendere la procedura di aggiudicazione della concessione afferente la gestione dei servizi culturali, strumentali, aggiuntivi relativi all'Area monumentale del teatro Marcello - Portico d'Ottavia, oggetto delle perplessità e delle contestazioni, da parte di associazioni e cittadini, tra cui Italia Nostra e Cittadinanzattiva». Il tutto con l’obiettivo di «consentire di svolgere una approfondita valutazione sulla perdurante convenienza e opportunità della procedura in oggetto alla luce delle mutate condizioni economiche e delle ulteriori analisi condotte sugli atti di gara». Nel pomeriggio l’assessore alla cultura Flavia Barca ha poi dato la notizia, facendo sapere che «il mandato per svolgere le ulteriori valutazioni, della durata di 120 giorni, è affidato alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali dove ieri pomeriggio è arrivata la determina che provvede alla sospensione». La risposta positiva della giunta Marino arriva dopo lunghi giorni di battaglia alla vigilia della scadenza del bando (fissata per oggi), un appello firmato da Italia Nostra, e una lettera di Cittadinanzattiva Lazio. Nel primo l’associazione ambientalista chiedeva «che venga fermato il bando di svendita ai privati di una delle più importanti aree archeologiche del centro storico» e ricordava come «nel bando non risultano garanzie di verifica e monitoraggio della gestione nonostante l'area sia vasta e complessa e i mo- numenti all'interno diversi per tipologia. Il bando prevede addirittura la possibilità di subappalti». E in effetti il rischio denunciato da più parti era quello, come spiegato dal “Fatto quotidiano” di “un inedito intreccio tra project financing” - dato che “il concessionario dovrà finanziare i lavori di restauro”- e “concessione dei servizi integrati: a tutto svantaggio del Comune e a tutto vantaggio dei privati" con una "prima, incredibile, anomalia" nel fatto "che la concessione non durerebbe quattro anni rinnovabili (come quasi sempre), ma ben venti: un’alienazione, più che una concessione. Sul fronte dei finanziamenti poi il bando mostrava la sproporzione tra i fondi investiti dal concessionario, 2 milioni, e quelli che avrebbe potuto ottenere in 20 anni, 16 milioni. C’è stata poi anche la lettera scritta da Cittadinanzattiva, l’associazione che da sempre si batte per la partecipazione dei cittadini e la difesa dei consumatori. Il segretario regionale Roberto Crea, rivolgendosi al sindaco Marino e alla assessora alla Cultura Flavia Barca ha rimarcato i rilievi di Italia Nostra: «Non si capisce perchè un bene così prezioso non possa essere gestito eventualmente anche con profitto dall’Amministrazione Comunale stessa in collaborazione con gli enti di tutela preposti» e ha chiesto che sia mantenuto «al centro dell’interersse pubblico aree archeologiche di grande impatto e di grande valore». In attesa di una decisione definitiva, ora è certo che le mani dei privati non aggrediranno un bene di tutta la cittadinanza. cq 6 mercoledi 31 luglio 2013 WEB: cinquequotidiano.it @: [email protected] istituzioni L’INCONTRO Obiettivo coprire il buco da un milione e 300mila euro Servizi sociali ko in XV Cutini: «Fondi a ottobre» Comune e Regione sono al lavoro per reperire risorse per provvedere alle necessità del mese di agosto U n buco per i servizi sociali del XV municipio per il periodo luglio – settembre, di complessivi 1.305.000 euro. A lanciare l’allarme è stato ieri il minisindaco dell’ex XX Daniele Torquati che ha convocato una conferenza stampa insieme all’assessore alle politiche Sociali Rita Cutini per denunciare la situazione e parlare con la cittadinanza. «Un trasferimento di fondi - spiegano dal Municipio che sarebbero dovuti arrivare dal Comune e che la precedente Amministrazione Municipale non ha preso in considerazione prima della chiusura della consiliatura, portando questo territorio ad essere uno dei due Municipi romani con il maggior numero di servizi fondamentali scoperti, già dal 1 luglio». Ieri Daniele Torquati ha introdotto l’incontro e ha spiegato: «Questa è la prima volta che ospitiamo un Assessore comunale in Municipio. Non vogliamo fare spot elettorali, ma lavorare seriamente in collaborazione col Comune». In queste settimane di governo comunale però Torquati e il suo Assessore alle Politiche Sociali Ottavi hanno preparato l’incontro di ieri presentando al Comune di Farmacap Farmacie notturne a rischio per via delle liberalizzazioni Alcuni lavoratori "indignati" della Farmacap hanno scritto una lettera al sindaco di Roma, Ignazio Marino, per segnalare «una situazione di potenziale grave pericolo che si sta verificando a Roma e potrebbe ulteriormente estendersi». Al centro della questione le farmacie di Roma, comunali o private. «Secondo il decreto Monti sulle liberalizzazioni, le farmacie possono ampliare il turno e l''orario in fasce orarie diverse da quelle obbligatorie - spiegano i lavoratori nella missiva- Questo però, concretamente, sta producendo, in molti casi, un prolungamento del turno sino ad arrivare alle 23, sottraendo spazio così a quelle aperte di notte che, in numerosi casi, decidono la chiusura perchè i costi diventano insostenibili. Questo fenomeno rischia di generare una situazione di grave carenza nella città, con interi quartieri senza farmacia notturna, comprese quelle comunali che spesso sono nelle periferie disagiate». Roma la grave situazione finanziaria venutasi a creare, richiedendo i fondi necessari per garantire strumenti essenziali per i cittadini. E ieri l’assessore ha chiarito la situazione amministrativa e le tempistiche. «Siamo senza bilancio - ha spiegato la Cutini - abbiamo ereditato una situazione difficile, ma da parte del Comune e della Regione c’è la volontà di non togliere neanche un euro alle politiche sociali. Abbiamo una situazione di grande emergenza che probabilmente avrà fine tra settembre e ottobre quando verrà approvato il bilancio e avremo di nuovo la possibilità di programmare, sono ottimista. Abbiamo chiesto ai Municipi di stabilire delle priorità e dirci dove dobbiamo intervenire per evitare che servizi vengano chiusi ed il primo obiettivo su cui lavorare è sicuramente quello dell’assistenza domiciliare». «Vi parlerò di cifre tra una settimana - ha conlcuso l’assessore Cutini - dopo che le avrò realmente trovate, posso dirvi che stiamo lavorando insieme alla Regione per dare delle risorse da mettere in campo per il mese di agosto, per le persone che rischiano di perdere l’assistenza domiciliare in un mese molto difficile. In contemporanea lavoreremo sul medio e lungo periodo per evitare che si possano ripetere situazioni come questa». cq Disabilità Numero verde Unitalsi attivo tutto il mese di agosto In occasione dell''eccezionale ondata di caldo, ma anche per tutto il mese di agosto sarà attivo il numero verde Unitalsi (800.062.026) dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì e sarà dedicato in particolare ai disabili e alle persone anziane. L’iniziativa rientra nel progetto Roma per tutti ed è promossa dall’Unitalsi di Roma. Dall’1 al 31 agosto saranno attive anche diverse equipe di volontari pronti ad intervenire in base alle richieste che arriveranno al numero verde. La base operativa del progetto è a via degli Embrici in zona Aurelia, ma il servizio è dedicato a tutta la città. «In base alle passate esperienze- spiega Alessandro Pinna, presidente di Unitalsi Roma- ci arrivano chiamate da anziani soli che non sanno come potere svolgere le mansioni elementari della propria vita dall’andare a fare la spesa a quella di andare alla posta. Per i disabili, invece, la casistica più è quella di dovere raggiungere la fisioterapia o quella di doversi sottoporre ad esami medici. Ultimamente ci capita anche di dovere assistere persone che si devono sottoporre a dialisi. Un servizio il nostro- conclude- che si basa sulla dedizione di decine di volontari che rinunciano a una parte delle proprie vacanze per dedicarsi a chi si trova in difficoltà nella nostra città». L’iniziativa Le Acli “Aperte per ferie” con chi rimane in città Si chiama “Aperti per ferie, il sostegno non va in vacanza” e arriva proprio nel periodo più intenso dell’estate per aiutare chi, come anziani e persone fragili, resta solo in cirrà ad agosto. L’iniziativa promossa dalle Acli (Associazioni cattoliche lavoratori italiani) di Roma e provincia ha come obiettivo quello di assistere quanti sono in difficoltà e per questo rimangono in città. Alcuni servizi dell''associazione saranno potenziati durante il mese di agosto. In particolare i Punto famiglia e “Il pane a chi serve”. Ad agosto rimarrà aperto il Punto famiglia Acli di Roma in via di Grotta Perfetta 610, da lunedì' a giovedì dalle 10 alle 19 (telefono 3402403029). I Punto famiglia forniscono assistenza a 360 gradi alle famiglie: dai problemi specifici degli anziani, a quelli di natura economica. Lavoro Regione Soccorso Ingv, Smeriglio: «A rischio 500 contratti precari» Cultura, passa la legge su biblioteche, musei e archivi Girardet (Usb): «118 allo sbando, cambiare rotta subito» «Auspichiamo il riconoscimento del ruolo e la valorizzazione dei lavoratori precari dell’Ingv». Con queste parole il vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio ha dato il sostegn del Lazio ai lavoratori dopo una segnalazione giunta in Regione. «A dicembre - ha spiegato Smeriglio - scadranno i contratti a tempo determinato di circa 300 lavoratori dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel territorio del Lazio sono concentrate circa 500 unità di personale di cui circa 90 contrattisti a tempo determinato. Si tratta di ricercatori cui sono affidate fondamentali funzioni di sorveglianza della sismicità dell’intero territorio nazionale e dell’attività dei vulcani italiani. Sempre nel Lazio, ed in particolare a Roma, è attiva la Sala Operativa permanente per il monitoraggio sismico del territorio nazionale che fornisce alla Protezione Civile Nazionale i parametri ipocentrali dei terremoti: in questo servizio i precari sono il 30%». «L’approvazione della modifica della legge regionale in favore dei sistemi, che prevede uno stanziamento iniziale di due milioni di euro, è un fatto straordinario che consente di rilanciare la rete di servizi culturali e di adeguare gli interventi ordinari a partire dal prossimo anno. Il sostegno riguarda 9 sistemi bibliotecari, per complessive 125 biblioteche comunali; 6 sistemi museali territoriali e 4 sistemi museali per complessivi 90 musei comunali; 5 sistemi archivistici per complessivi 28 archivi storici comunali». Lo dichiara l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera. «Una biblioteca, un museo, rappresentano presidi insostituibili, in molti casi l’unico punto di riferimento culturale per le comunità locali e motore di attività che vanno anche oltre la loro funzione specifica: un concerto, uno spettacolo, una lettura, un incontro, un convegno». «Questa direzione del 118 sembra più occupata a mantenere se stessa che ad occuparsi della buona gestione del servizio. Le cose non sono cambiate e la situazione è andata peggiorando. La carenza di personale è diventata insostenibile e, nonostante le numerose richieste di trasferimento di personale da altre ASL a cui nessuno dà il nulla osta, stanno per chiudere diverse ambulanze del 118 per mancanza di infermieri, come ad Ostia, Bracciano, Acilia, mentre gli autisti verranno mandati in ferie d’ufficio o spostati dalla propria sede di lavoro». Lo denuncia il sindacato Usb dopo la consegna, lunedì, di otto suv nuovi di zecca ai direttori delle Centrali Operative del 118 per Roma e provincia. «Ma a Ciampino e Fiumicino le automediche adibite al soccorso rimangono ancora quelle del 1998» ha denunciato la sindacalista Cristina Girardet. 8 mercoledì 31 luglio 2013 WEB: cinquequotidiano.it @: [email protected] CRONACA VERDE DIMENTICATO Alberi da curare e fauna da salvare. Emergenza degrado La riserva di Montemario fra incuria e abusivismo L’allarme dei comitati Gli abitanti chiedono controlli serrati alle ville che mangiano spazi di parco e tagliano le piante per godere del panorama. Poi c’è il pericolo dei bikers, che usano i sentieri come piste, e dei rifiuti accumulati in mezzo alla vegetazione I cittadini non si arrendono e annunciano provvedimenti per difendere la natura di Annalisa Milanese Si chiama “Riserva naturale di Montemario” ma lo è solo di nome. Perché ormai è un’area verde abbandonata all’inciviltà e all’incuria. Percorrendo il sentiero che dall’entrata in via De Amicis sale fino in cima alla collina di Montemario, si scopre infatti una situazione di degrado. Innanzitutto, pochi metri dopo l’ingresso, sul sentiero ci si imbatte in una vera e propria fogna a cielo aperto, un rigagnolo che scende forse da una delle ville costruite a ridosso del parco, creando una pozza. «C’è da anni. Hanno fatto delle analisi ma non abbiamo mai saputo i risultati – raccontano i rappresentanti del Comitato Trionfalmente17, che frequentano il parco e da anni lottano per salvarlo dal degrado – un ragazzo ha coperto questo buco con dei tronchi per evitare che ci si cada dentro ma anche perché con la pioggia i liquami allagavano tutto il sentiero». L’odore nauseabondo e la presenza di rifiuti sono una chiara prova che si tratta proprio di una fogna. Più su, in prossimità di un altro villino, c’è un altro scarico maleodorante, del quale si vede persino il tubo che sbuca dal terreno in mezzo ai rovi. «Poi c’è il problema dei lavori abusivi – spiegano dal Comitato – ad esempio una volta degli operai hanno aperto un sentiero con il camion, distruggendo la vegetazione, per mettere la recinzione di una delle ville fin qui sul sentiero. Noi abbiamo minacciato di chiamare i carabinieri, così la rete l’hanno messa più su, ma qui qualcuno ha lasciato un tronco che impedisce il passaggio. Le recinzioni delle ville andrebbero riperimetrate secondo la mappatura originale, invece continuano ad allargarsi nel parco. Tanto al massimo possono prendersi una multa. Sempre se li scoprono». Poco più su si nota uno spazio vuoto tra la vegetazione: «Gli alberi sono stati potati senza autorizzazione per favorire la visione panoramica delle ville – spiegano i cittadini – per non parlare dei fuochi che accendono per smaltire il fogliame, creando una nube di fumo e il rischio incendi». Inoltre, più si sale più i cestini dell’immondizia sono pieni: «Il servizio giardini li svuota fin dove riesce ad arrivare col camion – raccontano i cittadini – i cestini situati dove si può arrivare solo a piedi sono colmi da mesi». Ma l’incuria non finisce qui: lungo tutto il sentiero la staccionata è rotta, in molti punti non c’è più, col rischio che qualcuno cada giù nella boscaglia; le panchine sono rotte o divelte; degli attrezzi ginnici installati anni fa restano ormai solo dei pezzi; i cartelli con le informazioni turistiche sono spaccati e imbrattati da scritte. A un certo punto in mezzo alla Via Salaria Cisterna perde gas in strada: disagi per auto e per ferrovia Una cisterna ha perso del gas liquido. È successo ieri pomeriggio a un distributore di via Salaria, al km 20,500. La strada è stata chiusa per qualche ora in entrambe le direzioni nel tratto della strada al’altezza del km 20,500 in località Passo Corese, in provincia di Rieti. Sul posto sono intervenuti il IV gruppo della polizia locale di Roma Capitale e i vigili del fuoco. Disagi per il traffico. Anche la circolazione su binario ne ha risentito. Dalle 14.30, per qualche ora, è stata sospesa la circolazione ferroviaria fra Monterotondo e Settebagni sulla linea Fl1 Fiumicino aeroportoRoma-Fara Sabina. vegetazione si nota poi una casupola, forse il resto pericolante di un vecchio insediamento abusivo, circondata da rifiuti di ogni tipo. Non lontano ci sono altri rifiuti nascosti dalle piante; ma il “bello” è in cima alla collina: oltre a un filo elettrico che sbuca da un tombino e che sta lì da anni (forse qualcuno ha provato ad allacciarsi alla rete elettrica), ci sono dei rifiuti di eternit, tetti di casupole e cisterne. L’unica salvezza per i frequentatori del parco è la mancanza d’acqua, che impedisce la nascita di insediamenti abusivi, come quelli che da anni esistono sull’altro versante della collina di Montemario, verso piazzale Clodio. In realtà ci sono degli idranti che dovrebbero servire in caso di incendio, ma non c’è manutenzione: «Chissà se funzionano ancora. Alcuni sono ricoperti di vegetazione» In compenso, c’è il pericolo delle biciclette che sfrecciano a tutta velocità: «Qui non sono ammesse, come indica il cartello all’entrata – aggiungono i cittadini – invece per i ciclisti i sentieri sono piste dove fare mountain bike sportiva. Hanno persino Tufello, il giardino Ater senza manutenzione Ci pensano i residenti Via Capraia, zona Tufello: ricade all'interno di un gruppo di palazzi vicini alla parrocchia S. Assunta quello che i cittadini vorrebbero diventasse un vero parco pubblico. Proprietario del complesso immobiliare è l'Ater, ma a provvedere alla pulizia sono i residenti i quali, di volta in volta, devono rivolgersi al “fai da te” e provvedere alla manutenzione. I residenti raccolgono anche i fondi per pagare le imprese specializzate dotate dei tosaerba per lo sfalcio dell'erba. Poco prima della campagna elettorale in zona ci è pas- sato anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al quale i residenti hanno regalato una maglietta bianca con la scritta nera: “anche il Tufello vuole il suo parco”. «In questo modo non se lo scorda», ci dice Emilio Floccari, rappresentante dell'associazione locale. «Anche Marino ne è a conoscenza-ci racconta Floccari- visto che lo informammo quando venne per la campagna elettorale al parco delle Vittorie, dove ci sta un altro grande scandalo molto simile ai punti verde qualità. Si tratta di un cen- tro sportivo comunale chiuso dopo la gestione Di Livio (il calciatore) che ha lasciato prima 400.000 e poi 1.300.000 euro di debiti da restituire entro 2019 con Credito sportivo e Comune garante. L'assessore Cochi voleva darlo all'Ama, ma Pd Sel e Idv hanno fatto ricorso al Tar e ora è tutto bloccato, con il Comune che paga 10.000 euro al mese alle banche erogatrici del prestito. Fu fatto un bando per la gestione che andò deserto perchè nessuno vuole caricarsi il debito. Tante promesse, nessun impegno concreto. In- TEL: TEL: 9 mercoledì 31 luglio 2013 06.5124466 06.5130299 cronaca EMERGENZA NOMADI Nuove tendopoli Fumi tossici in via Salviati Gli abitanti chiedono un presidio fisso NELLE FOTO Bidoni arrugginiti abbandonati, cartelloni informativi distrutti, panchine rotte e divelte Lunedì i minisindaci di Prenestino e Tiburtino hanno incontrato i comitati Si cercano soluzioni per la sicurezza di Agostina Delli Compagni C creato nuovi percorsi tra la vegetazione». Nonostante la segnalazioni, nessuno finora ha mai fatto niente per la salvaguardia del parco, dove anche la fauna sta scomparendo: «Abbiamo raccolto le firme e fatto un esposto – spiegano dal Comitato – ma finora non abbiamo ricevuto risposta e nessuno è venuto a controllare». Ma il comitato non si arrende: « Se questo parco resiste è grazie a noi che se vediamo una carta per terra la raccogliamo. Porteremo alla luce questa situazione. Non ci fermeremo». somma il Tufello, sfruttato e abbandonato, sotto ogni punto di vista. I cittadini protestano mettendo anche uno striscione sul sottopasso villa di Spada». Poi si rassegnano e, armati di pazienza e buona volontà. mettono mani a rastrelli, sacchi e.. al portafoglio: dove il Comune latita, i cittadini si attivano e quando serve una decina di persone si sono danno appuntamento la domenica di fronte alla chiesa di Santa Assunta per ripulire il terreno in via Capraia. Alle volte anche con il brutto tempo e neanche la pioggia battente è riuscita a fermare il loro impegno. Vogliono dare un segnale concreto e far diventare fruibile a tutti questo pezzo di terra da qualche tempo ceduto dall’Ater a Roma Capitale. «E’ da molto tempo che chiediamo al Comune di attrezzare il terreno a parco pubblico-prosegue Floccari – e la risposta dell’amministrazione è stata l’incuria e un terreno infestato da sterpaglie e immondizia. Tutto questo nonostante l’Ama, almeno sulla carta, sia responsabile della pulizia. Se il Comune non c’è facciamo da soli». Silvio Talarico Grottaferrata Cumuli di rifiuti maleodoranti Minidiscarica in via Quattrucci Una minidiscarica in via Guglielmo Quattrucci a Grottaferrata, a pochi metri da una zona abitata e in una via mediamente trafficata. E' quanto testimoniano le foto scattate sabato scorso da un nostro lettore che rimarca come l'episodio si sia ripetuto più volte negli ultimi tempi. Sacchi neri di immondizia accatastati e maleodoranti: le temperature di questi giorni, poi, fanno il resto. Qualche cittadino ottimista ha provato ad appellarsi al senso civile degli “scaricatori abusivi” piazzando sul muro della zona un improvvisato cartello con su scritto “Divieto di discarica”: ma evidente l'appello è rimasto inascoltato. Fino a qualche tempo fa, a pochi metri da dove ora giacciono i sacchi di immondizia, erano presenti dei secchi per la raccolta differenziata che ora sono stati tolti. Tiziano Pompili ontinua l’emergenza nomadi in via Salviati. A distanza di oltre un mese dal primo trasferimento dei nomadi provenienti dal campo di Castel Romano, avvenuto il 20 giugno a causa dei conflitti tra le diverse etnie presenti, i nuovi nomadi di via Salviati continuano a vivere in condizioni igienico sanitarie preoccupanti: non hanno elettricità, acqua e nessun servizio igienico. Al momento vivono in tende e in baracche di legno nell’area verde di via Salviati. Ma nella zona è presente un altro campo nomadi pertanto i residenti non vogliono nuovi trasferimenti e soprattutto, chiedono un presidio costante nel quadrante al fine di monitorare la situazione. Lunedì alle 18 si è svolto l’incontro tra i presidenti del IV e V Municipio, Sciascia e Palmieri, i residenti di via Salviati e le associazioni del territorio presso la Polisportiva Tor Sapienza in viale Filippo De Pisis 30. Durante l'incontro i cittadini hanno espresso tutte le loro preoccupazioni sull'attuale situazione. «In trent’anni –spiega Anna, residente in via Salviati- è la prima volta che ci troviamo di fronte a una situazione del genere. Per questo motivo vogliamo il presidio costante al fine di controllare l’afflusso e la pulizia dell’area. Tale presidio è presente da quattro giorni e deve rimanere fino a quando non si sistemano le cose». Da lunedì sono in corso gli interventi da parte dell’Ama per pulire la zona dai rifiuti presenti nell’area. «La bonifica –aggiunge Anna- è inutile senza controllo. E’ una zona da sempre abbandonata». Alcuni sono contrari all’ipotesi di inserire delle telecamere per monitorare la zona. «Sarebbero inutili -aggiunge Antonio, che abita in via Salviati- poiché già una volta i nomadi hanno staccato i fili del telefono per rubare il rame. Figuriamoci se non staccano i fili delle telecamere. Quando vado a buttare l’immondizia, il cassone è vuoto ma intorno è pieno d’immondizia. E respiro quotidianamente fumi tossici. Con un presidio fisso dell’Ama le cose potrebbero migliorare». I presidenti hanno smentito l'arrivo di nuovi nomadi e hanno assicurato il loro prossimo rientro nel campo loro assegnato. «E’ stato un confronto molto serrato con i cittadini» commenta Giammarco Palmieri, presidente del Municipio V. «C’è la volontà –spiega Palmieri- da parte dell’Amministrazione di riportare in tempi brevi i nomadi di via Salviati a Castel Romano». Lunedì mattina ha avuto luogo una riunione con il sindaco Marino per discutere su questa vicenda. «In questa fase –aggiunge Palmieri- stiamo creando le condizioni affinché il rientro sia sicuro e tranquillo». Al momento non è stata ancora stabilita una data sul possibile ritorno dei nomadi a Castel Romano. «Ci parlano –continua Palmieri- di un cronoprogramma ristretto ma non abbiamo indicazioni ufficiali. Cinque famiglie sono già rientrate a Castel Romano la scorsa settimana. C’è anche la volontà di allontanare dal campo di Castel Romano le persone che avevano creato maggiori disagi. Confermiamo -conclude Palmieri- l’impegno dell’amministrazione affinché si arrivi ad una soluzione concreta». TEL: TEL: 11 mercoledì 31 luglio 2013 06.5124466 06.5130299 cronaca IL SEQUESTRO Confiscati i beni del medico della cosca Molè Confiscati i beni di Marcello Fondacaro, di Gioia Tauro (RC), ma da tempo domiciliato nel comune di Ardea, imprenditore nei settori medico-sanitario (gestione cliniche e laboratori di analisi) ed immobiliare, che risulta essere stato condannato, per il reato di associazione mafiosa, a sette anni di reclusione con sentenza - ancora non definitiva emessa dal Tribunale di Palmi nel 2001 e confermata dalla Corte di appello di Reggio Calabria in data 20 dicembre 2011, per aver fatto parte, in epoca successiva al 1997, della cosca PiromalliMolè di Gioia Tauro (indagini sfociate nella cosiddetta operazione ''Tempo''). Fondacaro ha scontato la misura della sorveglianza speciale, per due anni, a seguito di decreto emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, in cui veniva qualificato come un “medico disponibile” per le esigenze della cosca Molè. In atto è pendente anche un procedimento penale presso il Tribunale di Palmi in ordine a cui è stata emessa un’ulteriore ordinanza cautelare coercitiva dal gip di Palmi in data 23 marzo 2009 nei confronti di Fomdacaro, dei suoi fratelli Massimo e Giuseppe Alberto, e di Filippo Sorace (soggetto prestanome). In dettaglio, Fondacaro ha costituito un complesso sistema di gestione di istituti e laboratori di analisi, case di cura e riposo e imprese immobiliari teso a eludere, anche con l’ausilio di prestanomi, indagini indirizzate all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali. Successivamente la procura di Palmi ha modificato le originarie imputazioni, ridisegnando il reato associativo e configurando due ipotesi di violazioni di truffa aggravata sul presupposto che, le fittizie intestazioni di alcune società fossero funzionali non tanto a eludere le misure di prevenzione patrimoniali, ma a ottenere precipuamente indebite erogazioni dal Servizio sanitario nazionale e dall’Asp di Reggio Calabria dal 1998 al 2008, a Gioia Tauro, Lamezia Terme, Palmi, Catanzaro e Reggio Calabria. A seguito di una articolata attività di indagine patrimoniale, diretta e coordinata dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria, che si è avvalsa degli accertamenti delegati al centro operativo Dia di Reggio Calabria e volta a verificare le modalità di acquisizione dell’ingentissimo patrimonio societario e personale riconducibile al medico menzionato, il Tribunale Reggio Calabria aveva già disposto, nell’estate del 2011, la sottoposizione a sequestro del patrimonio riconducibile a Fondacaro ai sensi della normativa antimafia. Tra i beni confiscati, del valore stimato di 30 milioni figurano, in particolare: il patrimonio aziendale e le quote sociali di cinque società con sede a Roma, Ardea (Rm) e Mazara del Vallo (Tp), di cui tre operanti nel settore sanitario (gestione case di riposo e laboratori diagnostici), la Florida 78 srl, la Faf srl e la Analisi cliniche chimiche Fondacaro dr. Marcello di Giacalone Vito & C snc, e due nel settore immobiliare ed edilizio, la Gruppo C.M. srl e la Capo Vaticano srl; circa 25.000 mq di terreno edificabile, di cui circa 22.000 mq a Ricadi (VV) in zona di rilevantissimo interesse turistico ed i restanti appezzamenti ad Ardea (Rm); quattro appartamenti ed un box garage siti ad Ardea, Gioia Tauro e Mazara del Vallo; un’autovettura adibita ad uso personale; disponibilità finanziarie aziendali e personali. IL GIALLO Cadavere al parco delle Sabine. Quarto macabro ritrovamento In pineta con una pallottola in testa Muore sottoufficiale I carabinieri indagano sul decesso di Cesare Genovesi, militare dell’esercito di 70 anni Aperte tutte le piste Anche il suicidio di Maria Grazie Stella G iallo a Fidene: trovato con una pallottola piantata nella testa. Il cadavere di Cesare Genovesi, un sottufficiale dell’esercito in pensione di 70 anni, è stato rinvenuto ieri mattina intorno alle 9.30 in un parco lungo via Carmelo Bene, poco lontano da alcune abitazioni, vicino al Parco delle Sabine, nella zona Porta di Roma. Tutto lascerebbe pensare che l’uomo si sia tolto la vita: ai piedi del morto è stata infatti ritrovata una pistola calibro 7.65 anche se non si possono escludere altre ipotesi. Sul posto del macabro ritrovamento sono intervenuti i carabinieri di Fidene e i militari del nucleo investigativo della compagnia di Montesacro. Secondo i primi accertamenti effettuati dal medico legale e dagli inquirenti, sarebbe stata avvalorata l’ipotesi del suicidio. A quanto si apprende, Cesare Genovesi era stato ricoverato in un ospedale perché affetto da demenza senile, probabilmente da Alzheimer. L’uomo era sposato, aveva due figlie ed abitava poco lontano da via Carmelo Bene. Resterebbe tuttavia da capire il motivo per cui il settantenne abbia deciso di mettere fine ai suoi giorni. Lo ha forse fatto in un momento di lucidità perché consapevole di essere malato e non sopportava la sua condizione? Per il maggiore Alessandro Di Stefano, co- mandante della compagnia di Montesacro, non vi sarebbe alcuna «ipotesi pruriginosa». «Per noi la dinamica è chiara: si tratta al 99,99 per cento di suicidio», spiega l’ufficiale: «abbiamo ritrovato sia l’arma che il bossolo. Il pensionato aveva qualche problema di salute: possibile sia stato colto da un momento di sconforto. Si è recato in un posto ad una ventina di metri da alcune abitazioni». Ha lasciato un biglietto?, chiediamo. «No, nessun biglietto», risponde il maggiore Di Stefano. Si tratta del quarto cadavere scoperto in pochi giorni nella Capitale. Lunedì mattina è stato ritrovato il corpo di una trans lungo il binario 10 della stazione Termini: aveva contusioni e lividi sul viso e sul corpo e anche delle ferite causate forse da un coltello. Il 26 luglio era invece stato rinvenuto il corpo di un 59enne con le mani legate dietro la schiena e la testa insanguinata all’interno del suo appartamento in via Portuense. Si ipotizza possa essere morto durante un gioco erotico. Il 25 luglio ripescato nel Tevere a Ponte Sant’Angelo il corpo di un 50enne che si era allontanato da una clinica di Tor Cervara: suicidio. E ieri mattina ha cercato la morte anche R.S., 80 anni, da tempo sofferente di crisi depressive. L’anziano si è lanciato dal secondo piano della propria abitazione presso le case popolari di via Oder, a Fiumicino. Inutile il tentativo della moglie di fermarlo. Adesso è ricoverato all’ospedale Grassi di Ostia. IN BREVE Ostia Ponte Malnome Corviale Investita sulle strisce Anziana in ospedale 729 kg di droga nell’inceneritore Ama Autobus in fiamme Cause da accertare Tragedia sfiorata in strada. Una 88enne è stata investita ieri mattina a Roma, nella zona di Ostia. La donna è stata ricoverata in codice giallo all’ospedale Grassi. L’anziana stava attraversando le strisce pedonali quando è stata presa da un furgone: il conducente non l’avrebbe vista a causa del sole. E’ successo in via Isole del Capoverde. Sul posto è intervenuto il XIII gruppo della polizia locale di Roma Capitale. I carabinieri hanno distrutto nell’inceneritore di Ponte Malnome, dell’azienda Ama, i 729 kg di droga sequestrati nell’ultimo anno, nelle diverse operazioni antidroga. Sono andati in fumo 543 chili di marijuana, 172 di hashish, 8 di cocaina, 2 di eroina, 4 tra shaboo, metanfetamina, metadone ed ecstasy. Un autobus è andato in fiamme ieri intorno alle 14.30 a largo Reduzzi, in zona Corviale. A bruciare un mezzo della linea 889 di Roma Tpl. Sul posto, per spegnere l'incendio, sono intervenuti i pompieri. Disagi alla mobilità e al quartire invaso dal fumo. Si indaga per conoscere la natura del rogo. 12 mercoledì 31 luglio 2013 WEB: cinquequotidiano.it @: [email protected] LA CURIOSITÀ STORICA SPORT QUI ROMA L’avventura Usa 31 luglio 1954 La spedizione italiana, guidata da Ardito Desio, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, conquista l’ambita vetta del K2, nel Karakorum CALCIO/SERIE D Sabato la presentazione ufficiale Giallorossi negli States Stasera l’All Star Game Totti verso il rinnovo di Vincenzo Nastasi Due sedute di allenamento prima di incontrare l’All Star Team della Major League Soccer. La Roma inizia a lavorare sul campo nella sua prima giornata di allenamenti in America, dove rimarrà fino al 10 agosto, giorno in cui affronterà la sua ultima amichevole in terra statunitense contro il Chelsea. In mezzo, cinque giornate di allenamenti a Boston dal 1 al 5 agosto e una sfida contro il Toronto in Canada, per una tournée tutta americana che racchiude in sé più di un significato. Da un lato c’è il marketing: nonostante gli ultimi due anni non abbiano portato grandi risultati sportivi, la Roma è infatti in cima alle liste di gradimento dei tifosi di “soccer” d’oltreoceano. Merito del marchio “Francesco Totti”, ma anche di Michael Bradley, stella della Nazionale statunitense. E’ per questo che i giallorossi, hanno scelto di presentare proprio negli Usa la seconda divisa “Unica”, la maglia unbranded che la società ha realizzato in attesa dell’inizio del contratto con la Nike, che partirà dalla stagione 2014/2015. Dall’altro lato c’è il campo, con Garcia, che dopo i nove giorni di ritiro in Sud Tirolo e una manciata di sedute a Trigoria, proverà a plasmare al meglio una squadra che è già in piena rivoluzione. Nelle due sedute di ieri, ancora tanto pallone per gli effettivi giallorossi, che oggi alle 21 locali (le 3 di notte in Italia) affronteranno il dream team del campionato statunitense, tra cui spiccano i nomi di Di Vaio, Henry e Cahill. Da ultimo, non certo per rilevanza mediatica, il contratto di Totti. Nelle ultime settimane è infatti tornato in auge il tormentone relativo all’accordo col capitano in scadenza al termine di questa stagione. Nei mesi scorsi, infatti, Pallotta aveva delegato la risoluzione della faccenda ai manager di stanza a Roma, ma ora che la situazione sembra essersi arenata, il numero uno dei giallorossi ha deciso di prendere in mano la questione. Nei prossimi giorni quindi i due potrebbero siglare direttamente a Boston il rinnovo biennale chiesto dal capitano. E’ QUI IL PARTY L’Ostiamare si presenta in piazza La nuova stagione comincia con un bagno di folla per ribadire la vicinanza ai propri sostenitori. Potrebbe esserci qualche problema per la Lupa Roma nell’utilizzo dello stadio Giannattasio. Si vocifera di un possibile avvio di campionato al Desideri di Fiumicino. Prende forma la nuova Maccarese Giada che ufficializza l’acquisto di Marcheggiani I n piazza con l’Ostiamare. Curiosa e originale iniziativa per la società capitolina del presidente Luigi Lardone che sabato alle 21 festeggerà l’inizio della sua stagione assieme ai tifosi in piazza Anco Marzio, presentando la squadra che parteciperà al campionato di serie D. «Abbiamo scelto piazza Anco Marzio - spiega il direttore generale biancoviola Luigi Baioni - proprio per affermare e rinsaldare sempre di più il legame della squadra con la città. Vogliamo portare l’Ostiamare, che rappresenta Ostia, vicino ai tifosi e a tutti gli sportivi lidensi». Davanti ad autorità politiche della zona e non, i calciatori biancoviola (guidati in panchina dal confermatissimo Paolo Caputo e capitanati in campo da Maurizio Alfonsi) saliranno sul palco predisposto ad hoc per l’evento. Da una realtà di Ostia ad un’altra il passo è breve e l’umore pare diverso: i colpi di mercato messi a segno a ripetizione non sembrano aver risolto tutti i problemi della “nuova” Lupa Roma (la vecchia Lupa Frascati). Il presidente Alberto Cerrai sta cercando di risolvere alcune questioni legate all’utilizzo del campo “Giannattasio” e qualcuno vocifera che, almeno inizialmente, la prima squadra affidata a mister Cucciari possa giocare al “Desideri” di Fiumicino. Curioso e abbastanza beffardo il destino del presidente della Lupa Roma che anche a Frascati aveva incontrato alcune difficoltà (eufemismo) nella gestione dell’impianto locale. In tema di mercato, tra le regine degli ultimi giorni c’è indubbiamente la nuova Maccarese Giada (ex Monterotondo Lupa). La società del duo presidenziale Papili-Della Longa è riuscita a ricomporre il vecchio e proficuo tandem d’attacco del Rieti ALTRE NOTIZIE Basket/Serie A3 Basket/Progetto Montanucci nuovo rinforzo del Pomezia Municipio X, quattro realtà si uniscono Il Pomezia aggiunge altri tasselli al suo roster. L’ultimo grande rinforzo è Monica Montanucci, classe ‘84 playmaker o anche guardia all’occorrenza, viste le sue spiccate qualità tecniche. Dopo le esperienze a Battipaglia, Orvieto, Latina e Santa Marinella, era arrivata per motivi di studio a Roma dove ha vestito la casacca della Petriana prima di scegliere il nuovo progetto pometino. Nei giorni scorsi era stato annunciato anche l’arrivo di Giulia Toto, esterna di scuola San Raffaele, classe ‘89, che si è sempre distinta per la duttilità tecnicotattica e uno spiccato senso del canestro. L’unione fa la forza, e in un momento di crisi, ma con la volontà di creare anche qualcosa di importante, Alfa Omega, Stelle Marine, Palocco e Acilia si mettono insieme sfruttando le sinergie di un’unica realtà che vuole valorizzare le potenzialità del proprio territorio, quello del Municipio X. Ecco che nasce quindi il progetto “Lido di Roma Basket”. Ottimizzare il lavoro sotto ogni aspetto: dagli impianti a disposizioni, all’organizzazione di staff tecnici e dirigenziali fino al roster di atleti. Si parte con una squadra in A3 femminile, tante formazioni giovanili maschili e femminile, minibasket e settore scolastico. Oltre alla playmaker è arrivata anche Giulia Toto Alfa Omega, Stelle Marine, Palocco e Acilia insieme TEL: TEL: 13 mercoledì 31 luglio 2013 06.5124466 06.5130299 sport BASKET/SERIE A Il club tiene d’occhio anche Moraschini. Intanto c’è stata la firma per una stagione di Eziukwu Virtus Roma, il dg Nicola Alberani in America a caccia di giocatori interessanti La Virtus Roma cerca di riempire nuovi tasselli nel proprio roster. Con il general manager Nicola Alberani che nei giorni scorsi è volato negli Usa per monitorare la Summer League, la società romana è a caccia di giocatori in grado di dare un minutaggio importante all’interno di un roster che parteciperà a campionato ed Eurocup. La squadra capitolina in questi giorni sta tenendo d’occhio anche un giocatore italiano della Virtus Bologna. Nelle ultime ore, infatti, la società del presidente Toti sembra essere sulle tracce di Riccardo Moraschini, classe ‘91, in uscita dal club bolognese. Sul capitolo lunghi, il nome che circola in questi giorni è quello di Trevor Nbakque, talento dei college Usa, in attesa di un passaporto nigeriano che permetta il tesseramento come comunitario. E’ arrivata intanto la firma, per una stagione, di Callistus Eziukwu, lungo statunitense con passaporto nigeriano, proveniente dal club greco del Panelefsiniakos. In uscita probabili partenze di Czyz e Lorant. (Paolo Pizzi) NUOTO/MONDIALI DI BARCELLONA Sognando una medaglia Pellegrini e Pesce in finale di due stagioni fa. Dopo aver annunciato l’accordo con Mario Monaco di Monaco, il Maccarese Giada ha infatti ufficializzato l’arrivo di Francesco Marcheggiani, un classe ‘91 che l’anno scorso ha militato tra i professionisti con la maglia della Reggiana e che ritrova il suo “maestro” Fabrizio Paris in panchina. «Sono stato attratto dal programma che mi è stato prospettato e ho accettato con grande entusiasmo» ha spie- gato Marcheggiani. Ancora nebulosa la situazione in casa Cynthia nonostante l’avvenuta iscrizione: il club castellano sarà comunque presieduto da Giovanni Libanori, il vice dovrebbe essere Baldolini. Infine, continuano le voci legate alla composizione dei gironi e ai ripescaggi (per le laziali quasi certa la riammissione dell’Anziolavinio e sul filo di lana quella del Rieti). Le nostre rappresentanti potrebbero addirittura essere spalmate su tre gironi: nel gruppo E (quello con le toscane) dovrebbero finire Lupa Roma, Ostiamare e Maccarese Giada. Nel gruppo F (a composizione maggiormente marchigiana) dovrebbero essere inserite Palestrina e Santa Maria delle Mole, mentre nel gruppo G (con le sarde e le campane) dovrebbero finire le restanti capitoline, vale a dire lo stesso Anziolavinio, l’Astrea, il Cynthia e il San Cesareo. Tiziano Pompili «Per gioco». Federica Pellegrini (tesserata con l’Aniene) è scesa in acqua per divertirsi ai Mondiali di Barcellona. Ha nuotato ieri i 200 stile libero a sorpresa nella vasca spagnola nel suo anno sabbatico, avendo preparato solo le gare di dorso e le staffette. E invece non solo centra la finale, ma lo fa anche con il miglior crono: 1’55’’78 mettendo in riga Franklin, Muffat e compagne. L’atleta dell’Aniene ha vinto ovviamente la sua batteria, non pensava di essere andata così forte. All’arrivo esulta e si tocca il braccio dove ha disegnato una fascia nera in segno di lutto per le vittime dell’incidente in Campania. Ai microfoni della Rai è serena e sorridente, evidentemente soddisfatta per la sua prestazione: «Domani (oggi, ndr) in finale sarà dura, mi aspetto una gara molto tirata, più di questa semifinale. Ma ho intenzione di affrontare tutto con molta calma, sono qui per divertirmi, non voglio ansie e tensioni, ma pensare passo dopo passo. E’ andata bene, guardo avanti con tranquillità». Ed è un giorno da ricordare anche per Mattia Pesce, il ranista del Forum, che nelle semifinali dei 50 rana ottiene la qualificazione alla finalissima con un ottimo 27’42 (vicinissimo al suo personale). Lo sloveno Dugonjic fa il nuovo record europeo con 26’83 (secondo tempo in finale), e sarà battaglia con il sudafricano Van Der Burgh. Oggi a Barcellona sarà una gara tutta da vivere, con Pesce e Pellegrini che potrebbero portare al medagliere italiano i primi allori “made in Rome”. (Gianna De Santis) Boxe/Evento Baseball/Iniziativa Stasera a Fiumicino il Memorial Amelindo Sabato ad Anzio c’è “Stefano 7 meeting” Giornata di grande boxe oggi a Fiumicino con il 3° Memorial Amelindo. Alle ore 20 al “Sotto le stelle” in via del Faro si terranno ben nove incontri per ricordare il padre dei ristoratori del centro romano. Ad organizzare il tutto la Luciano Sordini boxe, una polisportiva nata nel 1996. I suoi migliori pugili saliranno sul ring: Traverso, Trandafir, Falcioni, Mele, Vigliola, Macaluso, Khmil, Pizioli e Shmin Kassab. Si incroceranno i migliori atleti della Sordini Academy e alcune delle promesse della boxe italiana. Contro di loro il vivaio dell’Abruzzo, regione piena di talenti. Torna anche quest’anno “Stefano 7 baseball meeting 2013”, l’evento che vuole ricordare Stefano Pineschi, prematuramente scomparso, e raccogliere fondi per il reparto di pediatria dell’ospedale di Anzio-Nettuno. Ci saranno tanti campioni a sfidarsi sul “diamante” del Reatini di Anzio per raggiungere un obiettivo comune: acquistare un’incubatrice da trasporto, una fissa e uno “shuttle” pediatrico. Due le formazioni Old Star in campo: Italia e Anzio-Nettuno. L’invito è a rinunciare a una giornata di mare per passarne una diversa (tante le iniziative in programma), ma soprattutto con un fine nobile! Sul ring i pugili della Sordini Academy Si raccolgono fondi per il reparto pediatrico