Proposta di Deliberazione C.C. di Adozione della Variante

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Proposta di Deliberazione C.C. di Adozione della Variante
COMUNE DI CAGLIARI
Proposta di deliberazione del Consiglio
OGGETTO: PIANO URBANISTICO COMUNALE - VARIANTE - APPROVAZIONE DELLA NUOVA
ZONA URBANISTICA DG E DEL RELATIVO ARTICOLO 24 BIS DELLE N.T.A. DEL PUC ADOZIONE AI SENSI DELL'ART. 20 DELLA LEGGE REGIONALE DEL 22.12.1989, N. 45.
UFFICIO PROPONENTE:
SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
PROT. N.
DEL
Il Funzionario Estensore
Il Dirigente Responsabile
Il Segretario Generale
V° Assessore
LAURETTA LOI
SALVATORE FARCI
RENZO SERRA
FRAU PAOLO
Ragioneria
Movimento Deliberativo Consiglio
ANNOTAZIONI
DATA RICEZIONE
PROTOCOLLO
DATA RESTITUZIONE UFFICIO
DATA RIENTRO UFFICIO
DATA INVIO RAGIONERIA
DATA RIENTRO RAGIONERIA
PROTOCOLLO
DETERMINAZIONI CONSIGLIO
DATA PROTOCOLLO
ANNOTAZIONI UFFICIO
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO:
– che il Consiglio Comunale con deliberazioni n. 59 del 05.11.2002 e n. 64 del 08.10.2003,
rispettivamente pubblicate sul B.U.R.A.S. del 18.02.2003 e del 20.01.2004, ha approvato in via
definitiva il Piano Urbanistico Comunale;
– che con le deliberazioni del 31.03.2011, n. 33 e del 22.11.2011, n. 66 il Consiglio Comunale ha
rispettivamente adottato ed approvato definitivamente una variante dell’articolo 24 delle N.T.A.
del PUC consistente nell’integrazione degli usi già previsti e compatibili della zona D – Ex
Sottozona D1 con le seguenti destinazioni d’uso, come definite dall’art. 10 delle N.T.A.,
precisamente:
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Locali per lo spettacolo e lo svago: cinema, multisale, teatri, centri congressuali, locali
da ballo, sale di ritrovo, palestre - (categoria D3);
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Attrezzature socio-sanitarie: servizi per gli anziani, per i portatori di handicap,
laboratori per analisi cliniche, centri di riabilitazione, centri sanitari specializzati per
persone o animali - (categoria E1)
– che con la procedura di verifica della coerenza, ex articolo 31 della LR 7/2002, la variante
suddetta, approvata con le deliberazioni del C.C. nn. 33/2011 e 66/2011, è stata ritenuta non
coerente col quadro normativo e pianificatorio sovraordinato come disposto nella Determinazione
n. 873/DG del 01.03.2012 del Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e
della Vigilanza Edilizia, con la quale si rileva che:
Art. 1) La variante allo strumento urbanistico del Comune di Cagliari, approvata con
deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 22.11.2011, risulta non coerente col
quadro normativo e pianificatorio sovraordinato.
Art. 2) La non coerenza è motivata come di seguito riportato: le “attrezzature socio-sanitarie” e i
“locali per lo spettacolo e lo svago” rientrano tra le tipiche destinazioni previste per la
zona G dall’articolo 3 del DA 2266/U/1983 (“Zona G - Servizi Generali - Le parti del
territorio destinate ad edifici, attrezzature ed impianti, pubblici e privati, riservati a
servizi di interesse generale, quali strutture per l'istruzione secondaria, superiore ed
universitaria, i beni culturali, la sanità, lo sport e le attività ricreative …”).
RILEVATO:
– che in alcune parti del territorio comunale classificate dal PUC come zona D – Ex sottozona D1
insistono diversi isolati quasi totalmente edificati nei quali i fabbricati esistenti, fin dalla originaria
realizzazione precedente all’adozione e approvazione del nuovo PUC, hanno destinazioni d’uso in
parte artigianali e commerciali tipiche delle zone D, ed in parte servizi generali tipiche delle zone
G;
– che per i suddetti isolati attualmente, nonostante vi sia una forte domanda per cambi di destinazioni
d’uso da artigianale ad usi tipici delle zone G, le norme del PUC vigente considerano ammissibili
esclusivamente le destinazioni d’uso consentite per le zone D e disciplinate dall’art. 24 delle
N.T.A., come di seguito elencate:
- attività commerciali al dettaglio (cat. B1);
- attività commerciali all’ingrosso (cat. B2);
- centri commerciali integrati (cat. B3);
- pubblici esercizi (cat. B4);
- servizi per l’industria, la ricerca, il terziario specializzato (cat. C5);
- artigianato di servizio compatibile con i contesti residenziali (cat. F1);
- artigianato produttivo compatibile e incompatibile con i contesti residenziali (cat. F2);
- attrezzature funzionali e servizi tecnici urbani (cat. G3);
- parcheggi attrezzati di uso pubblico e privati (cat. G4);
- distributori di carburante (cat. G6).
– che le parti del territorio comunale classificate zona D nei quali si è avuto riscontro di una forte
richiesta di usi per servizi generali, oltre che per l’artigianato di servizio compatibile con i contesti
residenziali e per l’uso commerciale, sono localizzate in prossimità del tessuto insediativo
residenziale e dei servizi, come individuate nella Tavola Unica “Variante Urbanistica Modifica
della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”, allegata alla presente deliberazione della
quale costituisce parte integrante e sostanziale; dette aree si concentrano principalmente nelle zone
di seguito indicate denominate “Areale1”, “Areale 2”, “Areale 3” e “Areale 4”:
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Areale 1 - isolati compresi tra viale Monastir e viale Elmas, attestati tra la via Fangario, via
Dolcetta e via Conti Vecchi, meglio individuati nella Tavola Unica “Variante Urbanistica
Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
Areale 2 - isolati compresi tra via Calamattia, via dei Carroz, via Riva Villasanta e via Santa
Maria Chiara, ed isolato compreso tra via Santa Maria Chiara, via dei Tigli e via Montecassino,
meglio individuati nella Tavola Unica “Variante Urbanistica Modifica della Classificazione
Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
Areale 3 - isolati accessibili dal Viale Marconi ed attestati sulla via Newton, via Venturi, Via
Meucci, via Giordano e via Mercalli, meglio individuati nella Tavola Unica “Variante
Urbanistica Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
Areale 4 – isolati attestati sulla traversa Duca di Genova, meglio individuati nella Tavola Unica
“Variante Urbanistica Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
– che le suddette parti del territorio comunale sebbene classificate dal PUC zona D – Ex sottozona
D1 presentano le caratteristiche utili a consentire le destinazioni d’uso relative ad attività
produttive compatibili con il contesto residenziale, in particolare quelle attinenti le attività di
produzione di beni e di servizi, quelle artigianali (sempre compatibili con i contesti residenziali),
quelle commerciali e quelle tipiche dei servizi generali come di seguito specificate:
- attività commerciali al dettaglio (cat. B1);
- attività commerciali all’ingrosso (cat. B2);
- centri commerciali integrati (cat. B3);
- pubblici esercizi (cat. B4);
- uffici e direzionalità a basso concorso di pubblico (cat. C4);
- servizi per l’industria, la ricerca, il terziario specializzato (cat. C5);
- locali per lo spettacolo e lo svago (cat. D3);
- fiere e mostre (cat. D5);
- attrezzature socio sanitarie (cat. E1);
- artigianato di servizio compatibile con i contesti residenziali (cat. F1);
- attrezzature funzionali e servizi tecnici urbani (cat. G3);
- parcheggi attrezzati di uso pubblico e privati (cat. G4);
- distributori di carburante (cat. G6).
DATO ATTO:
– che in data 12/02/2013 è stata presentata dal Consigliere Comunale Paolo Casu una proposta di
deliberazione, con obiettivi in sostanza simili a quelli dianzi evidenziati, sulla quale con nota del
Servizio Pianificazione Territoriale dell’11/06/2013, indirizzata al
Presidente del Consiglio
Comunale ed all’Assessore all’Urbanistica e Ambiente , sono state segnalate diverse criticità;
CONSIDERATO:
– che al fine di rendere ammissibili l’insieme delle suddette destinazioni d’uso in tali ambiti si rende
necessario introdurre nelle N.T.A. del PUC una nuova sottozona urbanistica, oltre quelle previste
dall’art. 23, da denominarsi zona DG: zona D integrata con servizi generali G, da disciplinare con
il nuovo articolo 24 bis;
– che nella nuova sottozona DG, saranno ricomprese quelle aree quasi totalmente edificate con
destinazioni d’uso artigianali e commerciali tipiche delle zone D, localizzate in un contesto urbano,
prossimo al tessuto insediativo residenziale e dei servizi, nel quale è forte la domanda per usi tipici
delle zone G per servizi generali. In queste aree possono coesistere attività artigianali di servizio
compatibili con i contesti residenziali, attività commerciali e determinate attività tipiche dei servizi
generali.
RITENUTO:
– pertanto necessario modificare l’art. 23 delle N.T.A. del PUC per introdurre la nuova sottozona
urbanistica DG: zona D integrata con servizi generali G, e introdurre il nuovo articolo 24 bis con il
quale si detta la disciplina della suddetta sottozona come indicato nel dispositivo del presente atto;
RILEVATO:
– che le parti del territorio comunale nelle quali si rende necessario modificare la destinazione
urbanistica da zona D a zona DG, in considerazione della tipologia dei fabbricati esistenti, della
loro attuale destinazione d’uso e della domanda che si è manifestata relativamente ad alcuni usi
tipici dei servizi generali, sono quelle individuate e perimetrate con il colore ocra nella Tavola
Unica “Variante Urbanistica Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”,
già allegata al presente atto;
VISTO il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Dirigente Tecnico Ing.
Salvatore Farci ai sensi dell’art. 49, comma 1 del T.U.E.L. (D.lgs 18.08.2000, n° 267) che attesta
anche la regolarità del presente atto ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 147 bis del T.U.E.L. e
dell’art. 6 del Regolamento sul sistema del controllo interno del Comune di Cagliari;
DATO ATTO che l’approvazione del presente atto non comporta oneri riflessi diretti od indiretti sulla
situazione economica e finanziaria o sul patrimonio dell’Ente;
DELIBERA
di adottare, ai sensi dell’art. 20 della Legge Regionale del 22.12.1989, n. 45, per i motivi indicati in
premessa:
–
la variante all’art. 23 delle N.T.A. del PUC con l’introduzione delle zone DG – zone D
integrate con servizi generali G, come di seguito indicato:
al terzo comma nell’ “ARTICOLAZIONE DELLE ZONE D” dopo le zone D confermate viene
introdotta una nuova zona “- zone DG: zone D integrate con servizi generali G”; al fine di una
migliore lettura dell’articolo 23 si riporta il testo integrale dello stesso:
ART. 23 LA ZONA D
Sono classificate zone omogenee D le parti del territorio destinate ad insediamenti per
impianti industriali, artigianali, piccole industrie compatibili, commerciali, di conservazione,
trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli e/o della pesca.
INTERVENTI CONSENTITI
Nelle zone omogenee D sono in generale consentiti gli interventi di cui ai punti a), b), c), d),
e), f), g), h), i) dell'art 13 delle presenti NTA, fatte salve le prescrizioni specifiche delle diverse
sottozone.
ARTICOLAZIONE DELLE ZONE D
Le zone D sono così articolate:
- zone D confermate, nelle quali si mantengono le norme del previgente Piano dei Servizi;
- zone DG: zone D integrate con servizi generali G;
- zone DR in ristrutturazione urbanistica;
- zone D* in ambito di riclassificazione.
–
il nuovo art. 24 bis delle N.T.A. del PUC relativo alla disciplina urbanistica ed edilizia delle
suddette zone DG – zone D integrate con servizi generali G, come di seguito indicato:
ART. 24 bis LE ZONE DG: ZONE D INTEGRATE CON SERVIZI GENERALI G
Trattasi di aree quasi totalmente edificate con destinazioni d’uso artigianali e
commerciali tipici delle zone D, localizzate in un contesto urbano, contiguo al tessuto
insediativo residenziale, nel quale è forte la domanda per usi tipici delle zone G per
servizi generali. In queste aree possono coesistere attività artigianali di servizio
compatibili con i contesti residenziali, attività commerciali e determinate attività
tipiche dei servizi generali.
USI PREVISTI E COMPATIBILI
Con riferimento alle definizioni di cui all'art.10, costituiscono destinazioni ammissibili
per la sottozona tutte quelle relative ad attività produttive compatibili con il contesto
residenziale , in particolare quelle attinenti le attività di produzione di beni e di servizi,
quelle artigianali compatibili con i contesti residenziali, quelle commerciali e quelle
tipiche dei servizi generali come di seguito indicato.
In particolare sono consentiti:
- attività commerciali al dettaglio (cat. B1);
- attività commerciali all’ingrosso (cat. B2);
- centri commerciali integrati (cat. B3);
- pubblici esercizi (cat. B4);
- uffici e direzionalità a basso concorso di pubblico (cat. C4);
- servizi per l’industria, la ricerca, il terziario specializzato (cat. C5);
- locali per lo spettacolo e lo svago (cat. D3);
- fiere e mostre (cat. D5);
- attrezzature socio sanitarie (cat. E1);
- artigianato di servizio compatibile con i contesti residenziali (cat. F1);
- attrezzature funzionali e servizi tecnici urbani (cat. G3);
- parcheggi attrezzati di uso pubblico e privati (cat. G4);
- distributori di carburante (cat. G6).
PARAMETRI URBANISTICI E MODALITA' DI ATTUAZIONE
Sugli immobili esistenti sono consentiti gli interventi di cui ai punti a), b), c), d), g), f)
h), i) dell'art. 13, nel rispetto dei parametri urbanistici e edilizi sotto indicati.
Nel caso di interventi di ristrutturazione urbanistica o di interventi di nuova
edificazione su aree rese libere a seguito di interventi di demolizione, aventi
un’estensione maggiore o uguale a un ettaro (1 Ha), la trasformazione è subordinata
all'approvazione di un piano attuativo, nel rispetto dei parametri urbanistici ed edilizi
sotto indicati, nel quale dovranno inoltre essere individuate:
 aree in cessione gratuita da destinare a spazi pubblici (attività collettive, verde
pubblico e parcheggi, escluse le superfici per la viabilità) nella misura minima
del 10% della Superficie di intervento;
 aree destinate ad accogliere gli impianti e le attrezzature tecnologiche
specifiche a servizio dell'insediamento.
L'attività edilizia è regolata dalle seguenti prescrizioni:
1. il rapporto massimo fra superficie coperta e superficie del lotto non dovrà superare
il valore di 0,40;
2. l'indice di utilizzazione, rappresentato dal rapporto fra l'area di calpestio lordo,
costruito anche su diversi piani, e l'area del lotto, non dovrà superare il valore di 0,60.
Ai fini del computo dei suddetti indici di utilizzazione non vengono considerate le
superfici dei locali per volumi tecnici ed autorimesse, interrati per almeno 2/3 della
loro altezza;
3. l’indice di edificabilità territoriale massimo è pari a 3 mc/mq;
4. i fabbricati, ad eccezione delle cabine elettriche a servizio degli stessi, dovranno
distare dai confini del lotto verso le strade, che vengono utilizzate per l'accesso
carrabile, almeno ml. 15,00 e dagli altri confini del lotto almeno ml. 8,00 comprese le
strade interne;
5. per gli edifici a carattere commerciale, direzionale e per le destinazioni d’uso
ammissibili tipiche delle zone G di cui all’art. 12 dovranno essere reperiti spazi
pubblici o ad uso pubblico nella misura di 80 mq per ogni 100 mq di Superficie lorda di
pavimento, di cui almeno 50 mq destinati a parcheggi; in ogni caso dovrà essere
assicurato un numero di parcheggi pertinenziali, rapportato alle superfici di vendita
complessive previste, conforme ai parametri indicati all’art. 12.
6. gli interventi di nuova costruzione e di demolizione degli edifici esistenti e
successiva ricostruzione anche con differente sagoma, possono essere assentiti
mediante concessione diretta nel caso in cui l'area interessata sia dotata di adeguata
strada pubblica di servizio già esistente, la sua superficie sia inferiore ad un ettaro (1
Ha), sia interclusa tra zone di diversa destinazione e/o lotti già utilizzati da costruzioni
esistenti e/o strade pubbliche esistenti, e sia sufficientemente infrastrutturata;
7. è vietata la costruzione di abitazioni a meno di quelle strettamente necessarie per il
servizio di sorveglianza.
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la variante che modifica la classificazione urbanistica da zona D a zona DG
delle aree individuate e perimetrate con il colore ocra nell’elaborato grafico denominato Tavola Unica “Variante Urbanistica Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona
DG”, già allegata al presente atto, relativa ai seguenti areali;
– Areale 1 - isolati compresi tra viale Monastir e viale Elmas, attestati tra la via Fangario, via
Dolcetta e via Conti Vecchi, meglio individuati nella Tavola Unica “Variante Urbanistica
Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
– Areale 2 - isolati compresi tra via Calamattia, via dei Carroz, via Riva Villasanta e via Santa
Maria Chiara, ed isolato compreso tra via Santa Maria Chiara, via dei Tigli e via Montecassino,
meglio individuati nella Tavola Unica “Variante Urbanistica Modifica della Classificazione
Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
– Areale 3 - isolati accessibili dal Viale Marconi ed attestati sulla via Newton, via Venturi, Via
Meucci, via Giordano e via Mercalli, meglio individuati nella Tavola Unica “Variante Urbanistica
Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
– Areale 4 – isolati attestati sulla traversa Duca di Genova, meglio individuati nella Tavola Unica
“Variante Urbanistica Modifica della Classificazione Urbanistica da Zona D a Zona DG”;
– di dare atto che la presente deliberazione non comporta impegno di spesa né diminuzione di
entrate.
- Con voti unanimi, legalmente espressi, di dare alla presente IMMEDIATA ESEGUIBILITÀ ai sensi
dell’art. 134, comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000.