Comunicato stampa del CAI in merito al problema motoslitte

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Comunicato stampa del CAI in merito al problema motoslitte
COMUNICATO STAMPA
Bergamo – 24 novembre 2011
MOTOSLITTE IN MONTAGNA
Si evidenzia come tra le problematiche attinenti il mondo della sicurezza della
montagna invernale, uno dei punti cruciali del sistema neve è sicuramente
rappresentato dalla presenza di mezzi meccanici sulle piste.
Non solo mezzi battipista ma, sempre di più, motoslitte a servizio dei gestori
delle piste utilizzate sì come mezzi di soccorso, di servizio dei proprietari di
alberghi, rifugi, scuole di sci e, in particolare, per scopi ludico-sportivi e
agonistici nell’ambiente alpino.
Per le motoslitte non risulta obbligo di immatricolazione né obbligo di guida con
patente, né obbligo di assicurazione R.C., né obbligo di revisioni periodiche di
idoneità, né obbligo di DPI (dispositivi di protezione individuale), né obbligo
circa il possesso di requisiti psicofisici determinati e verificati per i loro
utilizzatori.
Non sono previsti, e questo è uno dei problemi più macroscopici, itinerari e
percorsi dedicati. Di conseguenza tali mezzi, lunghi quasi tre metri e con un
peso di qualche centinaio di chilogrammi, costruiti per uno o al massimo due
passeggeri, risultano in pratica utilizzati per il trasporto di svariate persone
nonché dei loro bagagli, grazie ad agganci costruiti per lo più in modo
artigianale al fine di collegare diversi rimorchi alla motoslitta, senza disciplina
alcuna ed in condizioni di sicurezza del tutto assenti.
La proposta del CAI sull’utilizzo di mezzi meccanici nell’ambiente
montano, dichiarata nel documento approvato dal Comitato Centrale in data
15 luglio 2006, esprime in specifico al titolo ‘MOTOSLITTE’ come “l’accesso
con motoslitta deve essere consentito solo su strade pubbliche o su strade
agro-silvo-pastorali per gli aventi diritto; qualora si considerasse la motoslitta
per attività di tipo agonistico devono essere individuati degli itinerari dedicati,
che non interferiscano con l’ambiente naturale in primo luogo e con gli itinerari
sci alpinistici e di fondo escursionistico in secondo luogo”.
La normativa della Regione Lombardia, Deliberazione Giunta Regionale
8 aprile 2009 - n. 8/9275, “Determinazioni relative alle misure di
conservazione per la tutela delle ZPS lombarde in attuazione della
Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/97 ed ai sensi degli articoli 3, 4,
5, 6 del D.M. 17 ottobre 2007, n. 184 – Modificazioni alla D.G.R. n.
7884/2008, prevede espliciti divieti all’uso delle motoslitte. In particolare
Allegato C (divieti, obblighi, regolamentazioni e ulteriori disposizioni per
ciascuna tipologia ambientale. Tipologia: AMBIENTI APERTI ALPINI), “È
vietato l’utilizzo di motoslitte e battipista al di fuori delle strade, fatti
salvi l’utilizzo per ragioni di servizio nelle aree sciabili e in rapporto
all’attività dei rifugi, limitatamente al trasporto dei clienti e
all’approvvigionamento delle derrate alimentari e dei materiali d’uso
corrente”.
Si sottolinea inoltre come in altre realtà alpine la tematica in oggetto è già stata
affrontata in modo consapevole per contrastare l’uso intensivo delle motoslitte
come in Provincia Autonoma di Trento con la Legge Provinciale 23.05.2011 n°
11 art. 100 (disciplina della viabilità forestale) e in Regione Piemonte con la
Legge Regionale n° 2 del 26 Gennaio 2009 art. 28 com. 29 (mezzi meccanici).
Il 21 settembre 2011 è stata presentata la proposta di legge regionale
N.118 da alcuni Consiglieri regionali della Lombardia, Parolini e Quadrini,
intitolata “Disciplina in materia di utilizzo delle motoslitte e dei mezzi
meccanici assimilati”, modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2008,
N.31 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste,
pesca e sviluppo rurale”.
Le Sezioni e Sottosezioni CAI della Provincia di Bergamo esprimono la loro
profonda preoccupazione su questa proposta di legge regionale che nel suo
impianto si propone di regolamentare l’uso delle motoslitte, non ancora
disciplinate in Lombardia.
Da una sua lettura attenta appare evidente la volontà di permettere a questi
mezzi motorizzati di muoversi liberamente in tutto il territorio montano, senza
tener conto della fragilità dell’ambiente alpino e della fauna selvatica che in
inverno vive uno dei momenti più cruciali per la sua sopravvivenza.
Inoltre non si tiene in un alcun conto l’incolumità, la sicurezza e il rispetto di
tutti gli sci alpinisti, sci fondisti e tutti gli escursionisti con o senza ciaspole, che
frequentano la montagna nel periodo invernale.
In particolare, entrando nello specifico, si osserva e propone alcune modifiche
alla proposta di legge:
a) la Conferenza di Servizi, pur convocata dalla Regione, deve tenere conto
che tra tutti i soggetti interessati ci sono gli enti locali quali le Provincie,
le Comunità Montane, i Comuni, i Parchi, il Centro Nivometeorologico
dell’ARPA, e tutti i portatori di interesse, in particolare coloro che si
occupano di tutela del territorio come le Associazioni ambientaliste
riconosciute dal Ministero (Art. 13 della Legge n° 349 del 8 Luglio 1986)
b) ogni Provincia deve individuare i percorsi e localizzandoli in prossimità di
territori già antropizzati, per esempio vicino a comprensori sciistici già
esistenti, da autorizzare per il transito delle motoslitte, sentito il parere
delle Comunità Montane e dei diversi Comuni interessati, e con particolare
considerazione dell'eventuale Parco regionale/locale presente in quel
territorio e del suo parere vincolante, evitando soprattutto di definire
percorsi per le motoslitte in realtà già utilizzati da sci alpinisti, sci fondisti
e escursionisti con le ciaspole;
c) l’autorizzazione alla circolazione delle motoslitte deve essere rilasciata
non da soggetti privati ma solo da un soggetto pubblico, nello specifico i
Comuni, presso il quale deve esser mantenuto anche un registro degli
utenti/mezzi autorizzati (cfr. Ordinanza 43/2010 del Comune di
Madesimo).
d) insieme alla dotazione personale obbligatoria di un apparecchio di ricerca
travolti da valanga (ARTVA), che come strumento in sè non serve per
evitare le valanghe, ogni titolare di autorizzazione deve dimostrare di
sapere utilizzare un ARTVA e di conoscere le principali problematiche delle
valanghe e i rischi della montagna innevata documentato con un Attestato
di frequentazione di un Corso ufficiale fatto da Esperti di settore come
Istruttori CAI e/o Guide Alpine;
e) Considerato che a seguito di norme e regole è necessaria un'adeguata e
severa attività e Autorità di controllo, per ogni autorizzazione rilasciata
per l'uso delle motoslitte e mezzi meccanici assimilati, ogni violazione
deve essere sanzionata con una cifra più dissuadente almeno da 400 a
2.500 euro (cfr. Legge Regionale Piemonte n°2 del 26 gennaio 2009, art.
28 “mezzi meccanici”). In tutti i casi di violazione delle norme deve esser
eseguito il sequestro del mezzo;
f)
mettere a disposizione dei Comuni Forze dell’Ordine quali la Guardia di
Finanza, l’Arma dei Carabinieri e le Guardie Forestali, in modo che
possano collaborare con la Polizia locale per potenziare i controlli sul
territorio montano, condizione imprescindibile per assicurare il rispetto
delle norme e la sicurezza delle persone;
g) richiedere adeguate opere di mitigazione e compensazione ambientale
oltre a garanzie opportune fideiussioni per la realizzazione di percorsi
dedicati alle motoslitte;
h) precisare quali elaborati tecnici sono necessari per la Conferenza dei
Servizi: cartografia, studio nivologico, valutazione impatto ambientale,
risorse finanziarie, regolamento di gestione e convenzione;
i)
prevedere un Servizio di Reperibilità Ambientale a disposizione dei
cittadini che intendono segnalare particolari emergenze ambientali,
forestali e faunistiche, al fine di garantire l’intervento delle Forze
dell’Ordine preposte al controllo, con attività svolta in via continuativa, 24
ore su 24, lungo tutto l’arco dell’anno, con il servizio da attivare tramite
numero telefonico dedicato.
Alla luce di quanto sopra le Sezioni e Sottosezioni CAI della Provincia di
Bergamo ritengono necessario, e pertanto si rendono disponibili, costituire un
ampio tavolo tecnico di lavoro con tutti gli Enti e le Associazioni interessate, per
individuare una regolamentazione sostenibile e condivisa per l’uso delle
motoslitte.
Sezioni e Sottosezioni
del Club Alpino Italiano
della Provincia di Bergamo