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Vorrei sapere GUIDA PRATICA norme di legge e di contratto applicabili al personale del Gruppo Intesa Sanpaolo www.fiba.it www.intesasanpaolo.fiba.it [email protected] A cura della Segreteria di Gruppo FIBA/CISL Intesa Sanpaolo Edizione aggiornata a GIUGNO 2011 _ Presentazione Il Vorrei Sapere è una bella iniziativa che la FIBA/CISL da anni ha avviato in ambito nazionale. Ad essa, nella speranza di imitarne il meritato successo, è ispirata la presente pubblicazione. L'auspicio è di riuscire a mettere a disposizione della struttura sindacale del Gruppo Intesa Sanpaolo e degli iscritti uno strumento agevole, pratico, di rapida consultazione per risolvere in modo tempestivo e adeguato i mille interrogativi che quotidianamente i lavoratori si pongono nell'ambito della loro attività professionale. La differenza tra le due guide sta nella diversa normativa alla quale fanno riferimento: CCNL e legislazione per il Vorrei Sapere nazionale; accordi e regolamentazioni del Gruppo Intesa Sanpaolo sono invece il tema di questa guida (con qualche motivata eccezione). Il taglio che abbiamo voluto dare è essenzialmente pratico. Alle Frequently Asked Questions, meglio conosciute con la sigla FAQ - letteralmente le "domande poste frequentemente" - abbiamo aggiunto qualche elemento (ad esempio in tema di antiriciclaggio) forse meno richiesto, ma talmente importante da dover essere inserito, anche per richiamare l'attenzione su aspetti che non possono in alcun modo essere trascurati. Infine, poiché a questo lavoro collettivo hanno collaborato più persone, approfittiamo dell’occasione per ringraziarle tutte, pur senza nominarle individualmente, anche per non correre il rischio di ometterne qualcuna. Con il loro contributo siamo riusciti a creare una "cassetta degli attrezzi" che speriamo possa rivelarsi utile per semplificare la vita a tanti nostri quadri sul territorio e, in ultima analisi, per essere ancora più vicini ai nostri colleghi. Resta inteso che siamo totalmente aperti - anzi sollecitiamo - indicazioni, commenti, correzioni o segnalazioni che ci permettano di migliorare la pubblicazione e delle quali terremo certamente conto nelle edizioni che seguiranno. Buona lettura! Giugno 2011 La Segreteria di Gruppo FIBA/CISL Intesa Sanpaolo Vorrei Sapere 2 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Inquadramenti In quali aziende si applica l’accordo inquadramenti del 29 gennaio 2009? Intesa Sanpaolo Banca dell'Adriatico Banca di Trento e Bolzano Banco di Napoli Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia Cassa di Risparmio del Veneto Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna Cassa di Risparmio di Venezia Cassa di Risparmio in Bologna Gruppo Casse del Centro e Gruppo Cassa di Risparmio di Firenze Intesa Sanpaolo Private Banking Intesa Sanpaolo Group Services Quali sono le figure normate? Le figure commerciali delle filiali retail, imprese, private, corporate e di Direzione Centrale, delle strutture DSI e Contact Unit già precedentemente normate in uno dei due ex gruppi. Per la DSO (oggi Direzione Operations Centrale e di Rete) è stato riconosciuto il solo ruolo di coordinatore di nucleo di back office territoriale. Quale inquadramento è previsto per i ruoli di coordinamento gerarchico? Per questo tipo di ruoli è previsto l’inquadramento nell’ambito della categoria dei Quadri direttivi, con decorrenza ed effetto dal primo giorno del sesto mese successivo alla data di attribuzione dell’incarico medesimo, fermo restando il pagamento dell’indennità di grado superiore per il periodo di 5 mesi. Nel caso di inquadramenti relativi ai ruoli di coordinamento gerarchico con quali criteri viene calcolato il numero complessivo degli addetti/assegnati? Si computano: Il Responsabile stesso; Il personale assunto con contratto di apprendistato; Il personale assente per congedo di maternità/paternità o per congedo parentale (anche in caso di adozione/affidamento) Integralmente il personale con contratto a tempo parziale. Non si computano: Il personale appartenente alla 1^ Area professionale e al 1° livello retributivo della 2^ Area professionale; Il personale assunto con contratto di lavoro a termine (tempo determinato o di inserimento, In sostituzione maternità). Esempio: Direttore di Filiale inquadrato QD1. Sulla base dell’accordo, l’inquadramento del QD2 viene riconosciuto ove nella Filiale siano assegnate da 5 a 7 unità. In concreto, detto inquadramento compete solo se nei 5 mesi di riferimento l’organico della Filiale sia risultato composto da almeno 5 unità per almeno 3 mesi. Vorrei Sapere 3 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Tabelle degli inquadramenti FILIALE RETAIL RUOLO INQUADRAMENTO DIRETTORE DI FILIALE QD1 QD2 QD3 QD4 COORDINATORE PERSONAL E SMALL BUSINESS QD2 COORDINATORE FAMIGLIE QD1 GESTORE PERSONAL GESTORE SMALL BUSINESS GESTORE FAMIGLIE Filiali fino a 4 addetti Filiali da 5 a 7 addetti Filiali da 8 a 9 addetti Filiali a partire da 10 unità Nel caso in cui al c.d. “Modulo Personal e Small Business” risultino addette almeno 8 risorse; Nel caso in cui al c.d. “Modulo Famiglie” risultino addette almeno 7 risorse (computate tra Assistenti alla clientela e Gestori Famiglie). Ingresso dopo 12 mesi di adibizione; dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo altri 30 mesi di adibizione dopo 12 mesi di adibizione; dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo altri 30 mesi di adibizione Ingresso dopo 12 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo altri 24 mesi di adibizione. A3L2 A3L3 A3L4 QD1 A3L3 A3L4 QD1 A3L1 A3L2 A3L3 A3L4 FILIALE IMPRESE RUOLO INQUADRAMENTO DIRETTORE DI FILIALE COORDINATORE IMPRESE Al team devono risultare assegnati almeno 5 Gestori. Lo stesso inquadramento vale anche nel caso di Distaccamenti con almeno 2 gestori Ingresso dopo 24 mesi di adibizione; dopo ulteriori 24 mesi di adibizione (L’Azienda valuterà capacità, competenze e attitudini manageriali dei Quadri direttivi di 2° livello che abbiano maturato ulteriori 30 mesi di adibizione nel ruolo di Gestore Imprese ai fini dell’attribuzione dell’inquadramento nella categoria Quadri direttivi 3° livello retributivo) Ingresso dopo 12 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo altri 24 mesi di adibizione QD2 GESTORE IMPRESE QD2 Vorrei Sapere REQUISITI QD4 A3L4 QD1 ADDETTO IMPRESE REQUISITI A3L1 A3L2 A3L3 A3L4 4 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FILIALE PRIVATE RUOLO INQUADRAMENTO DIRETTORE DI FILIALE QD4 TEAM LEADER PRIVATE QD2 Al team devono risultare assegnate almeno 5 risorse. Ingresso dopo 24 mesi di adibizione; dopo ulteriori 24 mesi di adibizione (L’azienda valuterà capacità, competenze e attitudini manageriali dei Quadri direttivi di 2° livello che abbiano maturato ulteriori 30 mesi di adibizione nel ruolo di Banker ai fini dell’attribuzione dell’inquadramento nella categoria Quadri direttivi – 3° livello retributivo) A3L4 QD1 PRIVATE BANKER QD2 CORPORATE E INVESTMENT B. RUOLO INQUADRAMENTO GESTORE A3L4 QD1 ASSISTENTE LARGE CORPORATE REQUISITI Ingresso dopo 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione (L’azienda valuterà capacità, competenze e attitudini manageriali dei Quadri direttivi di 2° livello che abbiano di Gestore Corporate ai fini dell’attribuzione dell’inquadramento maturato ulteriori 30 mesi di adibizione continuativa nel ruolo nella categoria Quadri direttivi – 3° livello retributivo) Ingresso dopo 12 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo altri 30 mesi di adibizione Ingresso dopo 12 mesi di adibizione; dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 30 mesi di adibizione QD2 ASSISTENTE CENTRO CORPORATE REQUISITI A3L2 A3L3 A3L4 QD1 A3L3 A3L4 QD1 QD2 CONTACT UNIT RUOLO INQUADRAMENTO REQUISITI COORDINATORE QD1 A3L1 Ingresso OPERATORE JUNIOR A3L2 dopo 12 mesi di adibizione A3L3 dopo ulteriori 18 mesi di adibizione A3L2 Ingresso OPERATORE SENIOR A3L3 dopo 12 mesi di adibizione A3L4 dopo ulteriori 18 mesi di adibizione Gli operatori Junior e Senior possono richiedere dopo quattro anni di adibizione alle medesime mansioni di essere impiegati nell’ambito delle strutture commerciali della Rete. L’Azienda accoglierà eventuali richieste pervenute in tal senso compatibilmente con le proprie esigente organizzative e produttive e previa verifica, attraverso specifico processo di valutazione, delle capacità acquisite, delle attitudini tecniche e soprattutto relazionali allo svolgimento di attività commerciali. Vorrei Sapere 5 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo DIR. SISTEMI INFORMATIVI (DSI) RUOLO INQUADRAMENTO A3L1 A3L2 Ingresso dopo 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 36 mesi di adibizione (Gli operatori inquadrati almeno come A3L3 da minimo 12 mesi, possono richiedere di essere impiegati in mansioni di analista di sistemi) dopo ulteriori 18 mesi di adibizione (L'Azienda terrà in considerazione capacità, competenze e attitudini degli Operatori inquadrati come A3L4, che avendo maturato ulteriori 24 mesi di adibizione nel ruolo, effettuano l’analisi e curano in autonomia gli interventi di 1° e 2° livello per più ambienti dei sistemi distribuiti e/o infrastrutturali e/o di rete e/o per le attività procedurali finalizzate al passaggio in produzione delle applicazioni, ai fini dell’attribuzione dell'inquadramento di QD1) dopo 24 mesi di adibizione a condizione che l'operatore, stabilmente incaricato dall’Azienda, in via continuativa e prevalente: svolga anche funzioni di coordinamento sovraordinato nella conduzione di turni; o predisponga ed implementi le procedure e i metodi per rendere operative le applicazioni nei diversi ambienti gestiti, verificando la rispondenza dei prodotti in funzione delle esigenze di gestione, nonché progettando e realizzando le eventuali nuove soluzioni Ingresso dopo 18 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione (I tecnici inquadrati almeno come A3L3 da minimo 24 mesi, possono richiedere di essere impiegati in mansioni di analista di sistemi) dopo altri 36 mesi di adibizione Ingresso dopo 18 mesi di adibizione; dopo ulteriori 24 mesi di adibizione (I tecnici inquadrati almeno come A3L3 da minimo 24 mesi, possono richiedere di essere impiegati in mansioni di analista di applicazioni) dopo ulteriori 36 mesi di adibizione Ingresso dopo 12 mesi di adibizione dopo altri 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 18 mesi di adibizione Dopo 24 mesi di adibizione a condizione che l'operatore, stabilmente incaricato dall’Azienda, in via continuativa e prevalente, operando alle dirette dipendenze di Responsabili di Uffici con oltre 20 addetti, svolga anche funzioni di coordinamento di incaricati di posizioni specialistiche A3L3 A3L4 OPERATORE QD1 A3L1 A3L2 TECNICO A3L3 A3L4 A3L1 A3L2 PROGRAMMATORE ANALISTA FUNZIONALE A3L3 A3L4 A3L1 A3L2 A3L3 A3L4 QD1 QD2 Vorrei Sapere REQUISITI 6 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo DIR. SISTEMI INFORMATIVI (DSI) RUOLO INQUADRAMENTO A3L1 A3L2 A3L3 A3L4 ANALISTA DI APPLICAZIONI Ingresso dopo 12 mesi di adibizione dopo altri 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 18 mesi di adibizione (L'Azienda terrà in considerazione ai fini dell’attribuzione dell'inquadramento come QD2, le capacità, le attitudini e le competenze diversificate in materia di tecnologie, prodotti, servizi e processi operativi - degli Analisti di applicazioni inquadrati come QD1 che, avendo maturato ulteriori 24 mesi di adibizione nel ruolo, operino in piena autonomia e abbiano fornito significativi contributi professionali in qualità di capi progetto di progetti interfunzionali) dopo 24 mesi di adibizione a condizione che l'analista di applicazioni, stabilmente incaricato dall’Azienda, in via continuativa e prevalente, operando alle dirette dipendenze di Responsabili di Uffici con oltre 20 addetti, svolga anche funzioni di coordinamento di incaricati di posizioni specialistiche Ingresso dopo 12 mesi di adibizione dopo altri 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 24 mesi di adibizione dopo ulteriori 18 mesi di adibizione (L'Azienda terrà in considerazione ai fini dell’attribuzione dell'inquadramento come QD2, le capacità, le attitudini e le competenze diversificate in materia di tecnologie, prodotti, servizi e processi operativi - degli Analisti di sistemi inquadrati come QD1 che, avendo maturato ulteriori 24 mesi di adibizione nel ruolo, abbiano svolto in piena autonomia, significativi compiti di responsabilità nell’ambito di progetti interfunzionali) dopo 24 mesi di adibizione a condizione che l'analista di sistemi, stabilmente incaricato dall’Azienda, in via continuativa e prevalente, operando alle dirette dipendenze di Responsabili di Uffici con oltre 20 addetti, svolga anche funzioni di coordinamento di incaricati di posizioni specialistiche è riconosciuto l’inquadramento come QD2 QD1 QD2 A3L1 A3L2 A3L3 A3L4 QD1 ANALISTA DI SISTEMI QD2 BACK OFFICE TERRITORIALI RUOLO INQUADRAMENTO COORDINATORE Vorrei Sapere REQUISITI REQUISITI è riconosciuto l’inquadramento al 1° livello dei Quadri direttivi nel caso in cui al nucleo di back office gestito risultino addette in via continuativa e prevalente, oltre al Coordinatore stesso, almeno 20 risorse QD1 7 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Per i Direttori delle filiali con più di 20 addetti sono previsti trattamenti aggiuntivi (ruoli chiave)? Sì, per questi Direttori (che ricoprono tutti l’inquadramento di Quadro Direttivo di 4° livello) è prevista l’assegnazione di appositi ruoli chiave, con trattamento complessivo annuo lordo aggiuntivo rispetto ai valori tabellari della retribuzione annua lorda tempo per tempo stabiliti per il corrispondente inquadramento dal CCNL 8 dicembre 2007 secondo la tabella sotto riportata RUOLO RUOLO CHIAVE DI 1^ FASCIA RUOLO CHIAVE DI 2^ FASCIA RUOLO CHIAVE DI 3^ FASCIA Direttore di filiale Retail Direttore di filiale Imprese Direttore di filiale Private Direttore di filiale Retail Direttore di filiale Imprese Direttore di filiale Private Responsabile Centro Corporate Direttore di filiale Retail Direttore di filiale Imprese Direttore di filiale Private NR. ADDETTI INDENNITÀ Oltre 70 € 9.000 da 41 a 70 € 6.000 da 21 a 40 € 3.000 Con quali criteri viene erogato il trattamento aggiuntivo proprio del ruolo chiave? È corrisposto su 13 mensilità; È strettamente connesso al ruolo chiave medesimo e spetta fino alla permanenza nelle relative funzioni fermo restando la previsione di cui all’art. 76, 7° comma del CCNL 8 dicembre 2007; È corrisposto solo per la quota eccedente eventuali trattamenti ad personam, siano essi assorbibili o non assorbibili; Non comporta assorbimento delle voci retributive di seguito indicate: “Assegno ex indennità aziendale di categoria” “Ex assegno integrativo” ed “Ex premio di rendimento”; Resta assorbito, in caso di passaggio di livello, ruolo chiave o inquadramento superiore. Cos’è l’inquadramento minimo di ingresso? In caso di inserimento in un percorso professionale è previsto un “inquadramento di ingresso” nell’ambito della 3^ Area professionale. Da quando decorre? La decorrenza ha effetto dal 1° giorno del 4° mese successivo alla data di attribuzione dell’incarico medesimo, a condizione che l’interessato nel periodo in discorso abbia svolto in via continuativa e prevalente (3 ore giornaliere per 10 giorni al mese) i compiti e le attività previste dal ruolo. Quanto sopra troverà invece applicazione dal sesto mese successivo all’assegnazione dell’incarico nel caso in cui l’inquadramento minimo previsto sia nell’ambito della categoria dei Quadri direttivi. Vorrei Sapere 8 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Per la 3^ Area professionale, nei mesi intercorrenti tra la data di attribuzione dell’incarico e la maturazione dell’inquadramento di ingresso spetta l’indennità di grado superiore? No. Tuttavia, al fine del computo dei periodi di adibizione nel ruolo necessari per la maturazione di ciascuno dei passaggi stabiliti dal percorso professionale, si computerà utilmente il periodo decorrente dalla data di conferimento dell'incarico e non dalla data di maturazione dell'inquadramento minimo di ingresso. E se il lavoratore adibito ad un ruolo rivestisse già l’inquadramento previsto per tale incarico? Al lavoratore che all’atto dell’attribuzione dell’incarico rivestisse già lo specifico inquadramento che la norma assegna al termine del primo o del secondo passaggio stabilito per lo specifico ruolo, verrà attribuito l’inquadramento previsto alla scadenza del termine, rispettivamente, per il secondo o il terzo ovvero, in caso sia previsto, il quarto passaggio convenzionalmente stabilito per il ruolo di cui trattasi. Da quando produce effetti l’attribuzione dell’inquadramento superiore? dal 1° giorno del mese in cui matura il diritto, nel caso di intervenuta assegnazione dell’incarico entro i primi quindici giorni del mese; dal 1° giorno del mese successivo a quello nel corso del quale si completa il periodo di maturazione, nel caso di assegnazione dell’incarico dopo il quindici del mese. Come avviene l’inserimento nel percorso professionale? L’inserimento in un percorso professionale ovvero l’attribuzione di un ruolo di coordinamento gerarchico normati dall’accordo prevedono due passaggi: 1) il conferimento per iscritto dell’incarico da parte dell’azienda, con l’indicazione della relativa data di decorrenza del medesimo; 2) lo svolgimento delle specifiche mansioni/compiti, nell’ambito delle funzioni di cui ai singoli profili, in via continuativa e prevalente, vale a dire: a. per almeno 3 ore giornaliere (anche non consecutive nella giornata) e b. per un periodo di almeno 10 giorni mensili (anche non consecutivi nel mese). E se il lavoratore percepisce un assegno ad personam? Il trattamento retributivo del lavoratore che consegue l’inquadramento superiore assorbe eventuali trattamenti ad personam fruiti, fatti salvi, ovviamente, quelli non riassorbibili. Come vengono considerati i periodi di assenza? Ai fini della maturazione dell’inquadramento non vengono considerate assenze ferie, permessi per ex festività, permessi per banca delle ore e per astensione obbligatoria per maternità nel limite massimo di 5 mesi. Altri tipi di assenze non produrranno effetti in ordine ai tempi stabiliti per la maturazione della prevista promozione nel limite di: 30 giorni quando il termine previsto per l’avanzamento di carriera è fissato in 12 mesi, 45 giorni quando il termine previsto per l’avanzamento di carriera è fissato in 18 mesi, 60 giorni quando il termine previsto per l’avanzamento di carriera è fissato in 24 ovvero in 30 mesi. Vorrei Sapere 9 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Ove dette assenze, computate per sommatoria, dovessero superare i limiti sopra indicati, le stesse produrranno l’effetto di ritardare il termine di conseguimento della promozione per il periodo corrispondente a tutta la durata dell’assenza, con arrotondamento a mese intero per difetto o per eccesso per frazioni di mese, rispettivamente, coincidenti con il periodo 1-15 ovvero 16-31. Le assenze di chi svolge un ruolo di coordinamento gerarchico (per esempio Responsabile di filiale) fanno eccezione? Sì, nel senso che le assenze di servizio fruite dal Responsabile – con esclusione di ferie, permesso ex festività ed eventualmente permesso contrattuale retribuito e recupero banca delle ore – in via continuativa oltre il limite di 30 giorni di calendario, producono l’effetto di ritardare il conseguimento della promozione per l’intero periodo di assenza. Come vengono computate le decorrenze per i lavoratori a part-time? Se l’orario di lavoro settimanale è di almeno 25 ore settimanali, l’Azienda darà corso ai riconoscimenti previsti negli stessi tempi stabiliti per il personale con rapporto di lavoro a tempo pieno. Se invece è inferiore a 25 ore, i periodi di adibizione di cui sopra saranno rideterminati sul maggior numero di mesi o frazione di mese in base al proporzionamento correlato alla minore durata della prestazione settimanale resa dall’interessato rispetto al personale a tempo pieno. Cosa avviene in caso di interruzione del percorso professionale? Nel caso di interruzione di un percorso professionale di cui al presente accordo per assegnazione di nuova figura professionale: se interviene una nuova assegnazione ad altro ruolo disciplinato dall’accordo sindacale che, per contenuto professionale e caratteristiche richieste, sia di pari o maggiore complessità rispetto a quello di cui l’interessato risulti formalmente incaricato, allo stesso verrà integralmente computato il periodo svolto nel ruolo di provenienza, ai fini del conseguimento dell’eventuale inquadramento previsto nel nuovo percorso; ove, invece, l’assegnazione avvenga a ruolo non disciplinato nel presente accordo l’anzianità maturata nel ruolo di partenza sarà integralmente computata nel caso in cui all’interessato sia nuovamente attribuito il medesimo incarico (o incarico di pari o maggiore complessità) entro i 5 mesi successivi. in caso di adibizione in via temporanea, per un periodo non superiore a 5 mesi, in un ruolo diverso da quelli regolati dalla presente normativa in materia di inquadramenti il relativo periodo sarà comunque computato ai fini del conseguimento dell’inquadramento eventualmente previsto dal percorso professionale (nel quale l’interessato rimane stabilmente inserito). Cosa succede al 28° anno di servizio? In base all'ultimo accordo sugli inquadramenti, al personale inquadrato nella 3ª area professionale che maturerà 28 anni di servizio a partire dal 3° livello retributivo della 2ª area professionale, con giudizio professionale non “negativo” nell’ultimo anno, viene attribuito il trattamento economico C.C.N.L. corrispondente al 4° livello retributivo della 3ª area professionale. Vengono fatte salve le previsioni aggiuntive del CIA 11/05/2006 per il personale ex Sanpaolo IMI. Vorrei Sapere 10 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Indennità Quali indennità sono previste per le varie mansioni? Le indennità previste nel Gruppo per le varie mansioni sono: 1) Indennità di Direzione 2) Indennità di rischio; 3) Indennità di centralino 4) Indennità di Monte Pegni Come funziona l’indennità di Direzione? Compete ai Direttori di Filiale (esclusi DF Imprese e DF Private), per 12 mensilità annue, l’indennità di seguito riportata: € 190 per filiale di tipo A (o grande), con oltre 20 addetti € 170 per filiale di tipo B (o media), con numero di addetti da 10 a 20 € 100 per filiale di tipo C (o piccola), con numero di addetti da 5 a 9 € 90 per filiale di tipo D (o base), con numero di addetti da 2 a 4 Detta indennità, che assorbe eventuali voci aziendali o contrattuali nazionali percepite o conservate al medesimo titolo, cessa di essere erogata al venir meno dell’incarico. L’indennità di Direzione di cui sopra: - viene riconosciuta su base mensile e spetta a fronte della presenza in servizio di almeno una giornata nel mese; - si cumula con l’eventuale indennità di ruolo chiave; - viene riconosciuta anche nel periodo utile per l’attribuzione del superiore inquadramento, unitamente alle relative differenze retributive; - assorbe, fino a concorrenza, eventuali voci aziendali o contrattuali nazionali percepite o conservate a medesimo titolo; - cessa di essere erogata al venir meno dell’incarico; - in caso di assegnazione a filiale di altro “tipo”, viene corrisposta nella misura prevista per la Filiale di nuova assegnazione. Nel caso in cui il Direttore di Filiale percepisca per lo svolgimento delle mansioni di direzione una indennità di direzione/funzione/reggenza rinveniente da disposizioni normative precedenti all’accordo 29.01.09, di importo superiore a quelli sopra definiti, la differenza sarà conservata sotto apposita voce retributiva e continuerà a essere disciplinata secondo le disposizioni normative precedenti. Come funziona l’indennità di rischio? L'indennità di rischio per il personale incaricato del servizio di cassa e della custodia pegni - spettante in base all’art.44 del CCNL 8/12/2007 - è attribuita in misura pari al 50% nel caso di svolgimento di mansioni che ne comportano l’attribuzione fino a sette giorni nel mese anche non consecutivi, mentre viene riconosciuta in misura intera nel caso di svolgimento delle mansioni che ne comportino l’attribuzione per più di sette giorni nell’ambito del mese. Ai fini dell’erogazione dell’indennità di rischio nella misura stabilita dal C.C.N.L. tutti i Punti Operativi aziendali sono considerati piazze di 1ª categoria. Vorrei Sapere 11 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Nelle Filiali con apertura al pubblico di 6 ore e 30 minuti, al Personale adibito allo sportello con mansioni introito ed esborso valori, è riconosciuto un emolumento denominato “maggiorazione aziendale indennità di rischio” pari a lordi € 16,00 mensili fissi, da attribuirsi con i criteri vigenti per il riconoscimento dell’indennità di rischio al citato Personale. Il tutto ferma restando la maggiorazione prevista dall’Allegato 5 al C.C.N.L. 8/12/2007, nella misura del 14% dell’indennità stessa. In via transitoria, al personale ex-Gruppo Sanpaolo che ha percepito per almeno sei mesi nel corso del 2008 la voce “maggiorazione aziendale indennità di rischio” in misura piena, viene attribuito, in apposito assegno ad-personam da assorbire a fronte di qualsivoglia incremento retributivo discendente dal prossimo rinnovo del CCNL, € 15 da riconoscere in caso di erogazione della maggiorazione aziendale di rischio di cui sopra. Come funziona l’indennità di centralino? L'indennità giornaliera per i centralinisti non vedenti prevista dalla legge n. 113 del 29 marzo 1985 è fissata in € 5, elevata ad € 6 in caso di settimana lavorativa distribuita su cinque giorni (art.58 C.C.N.L. 8/12/2007). In via transitoria, al personale ex-Sanpaolo Imi in servizio al 1° gennaio 2009 che abbia percepito per almeno sei mesi nel corso del 2008 la voce “indennità di centralino” viene attribuito, in costanza di adibizione continuativa e prevalente ai centralini telefonici, (incluso il personale assegnato alla Contact Unit) un apposito assegno ad-personam pari a € 21,69 da assorbire a fronte di qualsivoglia incremento retributivo discendente dal prossimo rinnovo del CCNL. Come funziona l’indennità Monte Pegni? Al personale addetto presso il Monte Pegni vengono riconosciute, per dodici mensilità annue, le indennità di seguito riportate correlate alla mansione svolta: magazziniere - perito estimatore, oltre a € 7,58 quale erogazione eventualmente revocabile, € 12,62; aiuto perito estimatore – addetto ai pignoramenti, oltre a € 5,57 quale erogazione eventualmente revocabile, € 12,62; altri aiuto perito estimatore, € 90,24 Come vengono computati i percorsi professionali maturati fino al 31 dicembre 2008? Le anzianità nel ruolo ai sensi delle normative previgenti in materia di figure professionali e relativi inquadramenti e percorsi maturate sino a tutto il 31 dicembre 2008 saranno computate integralmente, ai fini dell’applicazione delle disposizioni contenute nel presente accordo secondo la tabella di conversione ed i criteri di cui all’art. 7 dell'accordo 29 gennaio 2009. In relazione a quanto sopra l’attribuzione del primo inquadramento previsto non potrà avere decorrenza antecedente al 1° gennaio 2009, mentre gli eventuali successivi manterranno le scadenze stabilite, nel rispetto di tutte le disposizioni contenute nel citato accordo inquadramenti. Tutto il personale che al 1° gennaio 2009 risulti inserito in un percorso specialistico presso le Aree della Divisione Banca dei Territori è attribuito, in costanza di adibizione alle mansioni, nei tempi e con le modalità di cui all’Accordo 31 ottobre 2003 “Armonizzazione inquadramenti Banca Intesa”, il primo inquadramento in corso di maturazione. Vorrei Sapere 12 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quando il Direttore non c'è SOSTITUTO DEL DIRETTORE (supplenza temporanea) Chi lo designa? Il Capo Area (o il Direttore Generale della banca rete) su proposta del Direttore, con consegna di lettera formale che il Sostituto deve sottoscrivere in copia. La designazione è valida fino a revoca e decade in caso di trasferimento. Quali poteri ha? Al “sostituto” sono attribuite le facoltà ordinarie del Direttore fatta eccezione per quelle relative: - alla concessione del credito; - alla gestione del personale, qualora implichino modifiche definitive alla modalità di utilizzo delle risorse stesse; Per le richiamate attività devono essere interpellati gli Organi Competenti Superiori. Invitiamo tutti i colleghi che sono stati nominati o verranno designati Sostituti del Direttore ad attenersi scrupolosamente alla normativa sopra riportata e pertanto di rivolgersi SEMPRE all’istanza superiore ogni volta che incorrano nelle situazioni indicate nella parte riferita ai Poteri del sostituto. Quali indennità gli spettano? L'indennità di sostituzione. Le richieste di indennità vanno inserite solo in caso di assenza o impedimento del Direttore per la durata di almeno un giorno lavorativo dovuto a: ferie, ex festività, malattia, partecipazione a corsi di formazione, aspettativa retribuita e non retribuita, permessi retribuiti e non retribuiti. DIRETTORE PRO-TEMPORE (Incaricato provvisorio a rivestire il ruolo già attribuito al Direttore lungo-assente) Chi lo designa? Stesse modalità del Sostituto del Direttore (vedi sopra). Vorrei Sapere 13 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quando viene designato? Quando il titolare si assenta dal servizio a titolo: congedo anticipato di maternità per interdizione dal lavoro; congedo di maternità/paternità (anche per adozione/affidamento); congedo parentale; aspettativa per puerperio prevista dalla normativa aziendale; aspettativa retribuiva/non, superiore ad almeno due mesi; malattia/infortunio con previsione di assenza continuativa superiore ad almeno due mesi. Quali poteri ha? Tutti i poteri del Direttore di Filiale compreso quello relativo alla concessione del credito. Quali indennità gli spettano? All'incaricato compete l'indennità di Direzione prevista dall'accordo in materia di inquadramenti che: viene riconosciuta su base mensile e spetta a fronte della presenza in servizio di almeno una giornata al mese; si cumula con l'eventuale indennità di ruolo chiave; viene riconosciuta anche nel periodo utile per l'attribuzione del superiore inquadramento, unitamente alle relative differenze retributive; assorbe, fino a concorrenza, eventuali voci aziendali o contrattuali nazionali percepite o conservate al medesimo titolo; cessa di essere erogata al venir meno dell'incarico; in caso di assegnazione a Filiale di altro "tipo" viene corrisposta nella misura prevista per la Filiale di nuova assegnazione. Si precisa infine che, per il periodo in cui ha rivestito il ruolo di incaricato, l'interessato partecipa anche al sistema incentivante con riferimento alla posizione di Direttore. NOTA: norme per i soli dipendenti ex-Sanpaolo in servizio al 31.10.1999 Per il personale ex-Sanpaolo in servizio al 31.10.1999 destinatario, ai sensi dell’accordo 30.1.2008 (e date successive nelle altre Aziende ex-Gruppo Sanpaolo IMI) della voce “ex assegno integrativo” di cui all’art.h appendice 1 al Contratto Integrativo Aziendale 11.5.2006 (e date successive nelle altre Aziende del Gruppo Sanpaolo IMI con grado, anche economico, inferiore al 3A4L), le differenze retributive eventualmente spettanti in caso di sostituzione saltuaria del Direttore della Filiale o della Filiale Imprese saranno determinate conteggiando l’eventuale differenza dovuta nella misura forfettaria di € 4,35 per ogni giornata di sostituzione. Nessuna differenza a tale titolo è dovuta nel caso di grado, anche economico, pari o superiore a 3A4L. Vorrei Sapere 14 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Previdenza aziendale integrativa Fondi a prestazione definita Dicasi di un fondo la cui previsione è corrispondere prestazioni previdenziali integrative dell’AGO in favore dei propri iscritti e dei loro superstiti. Di fatto si tratta dei vecchi fondi esonerativi o sostitutivi in essere presso: Banco di Napoli, Cariplo, Cariparo, Carifirenze, San Paolo (tutti i fondi esonerativi sono coperti, in forza di legge, da garanzia solidale del datore di lavoro). Detti fondi per effetto delle varie riforme sono fondi chiusi quindi, l’ultimo iscritto risale alla data del 31/12/90 ad eccezione degli iscritti al Fondo Cariplo la cui ultima iscrizione risale al 27/4/93. Ad eccezione dei Fondi Sanpaolo (Cassa di Previdenza-prestazione definita, Fondo Pensioni-Contribuzione definita) gli altri prevedono al loro interno la gestione sia della prestazione definita che della contribuzione definita. Fondi a contribuzione definita o previdenza complementare Dicasi di un fondo la cui previsione è quella di erogare una prestazione in capitale o in rendita (esclusivamente attraverso polizze assicurative in convenzione), gestita secondo il sistema della capitalizzazione individuale. Nell’ambito di detti fondi, ha particolare rilevanza la definizione di vecchio e nuovo iscritto. Come si distingue un vecchio iscritto da un nuovo iscritto? Sono vecchi iscritti coloro che risultavano aderenti alla data del 28 aprile 1993 ad un vecchio fondo, o che hanno trasferito la loro posizione ad altro fondo per effetto di accordi sindacali (es. Fondo ex Comit, Fondo ex Bav, Fondo ex Mediocredito, etc.). Coloro che hanno ritenuto opportuno far liquidare la propria posizione e successivamente si sono iscritti ad un nuovo fondo, sono da considerarsi nuovi iscritti. Sono nuovi iscritti anche tutti coloro che hanno aderito ad un fondo successivamente alla data del 28 aprile 1993. Contribuzioni Gli accordi sindacali in essere prevedono le contribuzioni datoriali. Per ciò che riguarda la contribuzione del singolo lavoratore, di norma, vi è la possibilità di individuare detta contribuzione e di variarla tempo per tempo a seconda delle singole normative. Esistono delle limitazioni nella contribuzione in alcuni fondi così come esistono obblighi di reciprocità contributiva per aver diritto al contributo datoriale. Si ricorda che il limite di deducibilità per ottenere il vantaggio fiscale massimo è di Euro 5.164,57 (in ragione d’anno) comprendente sia il contributo aziendale che quello del lavoratore. Eticità degli investimenti Fermo restando il principio generale a cui tutti i fondi dovrebbero tendere. Alcuni fondi prevedono già linee di investimento totalmente etiche. Vorrei Sapere 15 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Linee di investimento Fermo restando l’indirizzo generale per la diversificazione delle linee di investimento, per quanto riguarda i Fondi aziendali, si rileva che alcuni prevedono più linee, altri sono ancora monocomparto. La diversificazione delle linee di investimento, permettono al singolo associato di scegliere livelli di rischio diversi. I singoli regolamenti regolano la possibilità tempo per tempo di cambiare linea. Periodicamente vengono inviate agli iscritti delle comunicazioni sull'andamento delle singole gestioni per rendere più agevoli eventuali scelte di un cambio di comparto A titolo esemplificativo ricordiamo che per quanto riguarda il Fapa di Gruppo le linee di investimento sono 5 e specificatamente: Monetaria, TFR+, Mista 30, Bilanciata ed Assicurativa. Il CdA del Fapa di gruppo ha recentemente assunto la delibera per la definizione di una nuova linea di investimento chiamata "Linea Flessibile" che prevede una maggiore rischiosità elevando la componente azionaria sino al 70%. Di contro, nel Fondo Pensioni San Paolo esistono 7 comparti: Difensivo, Prudenziale, Equilibrato, Aggressivo, Etico, Monetario e Garantito. Anticipazioni Si possono chiedere anticipi esclusivamente per spese sanitarie documentate, acquisto/ristrutturazione prima casa per sé o per i figli (75% del maturato) e un 30% del maturato senza necessità di documentazione. Tranne che per le spese sanitarie, la possibilità di ottenere anticipi la si ha, trascorsi almeno 8 anni dall’iscrizione al Fondo. Per le modalità si consiglia di far riferimento ai singoli statuti e regolamenti in quanto potrebbero contenere possibilità complessivamente migliorative rispetto a quelle di legge. Per quanto riguarda la documentazione relativa ai maggiori Fondi, la si può trovare nell’Intranet aziendale facendo il percorso Persona-Previdenza. Tale documentazione riguarda gli Statuti, i Regolamenti, ed i Bilanci. Statuti: definizione della platea degli iscritti, definizione delle prestazioni erogate; Bilanci: andamento del fondo, elenco dei gestori, rendimento delle singole gestioni o linee (sempre che il fondo non sia monocomparto). Regolamenti e relativa documentazione: moduli di adesione, moduli per variazione della propria contribuzione, moduli per variazione della linea di investimento, moduli per richiesta di anticipazioni. Annualmente vige l’obbligo per i fondi a contribuzione definita della rendicontazione annuale. Generalmente i prospetti evidenziano: i versamenti azienda/lavoratore, le quote di TFR, l’ammontare complessivo della posizione. Alcuni fondi, utilizzando apposita password, permettono di conoscere tempo per tempo la propria posizione individuale. Quali sono le contribuzioni versate dalla Banca? La contribuzione minima contrattualmente prevista all'interno del Gruppo varia ed è legata agli accordi aziendali vigenti. Per esempio troviamo società che hanno come contribuzione minima l'1,5%, altre il 2%, altre il 3%, altre ancora, infine, il 3,5%. Per quanto invece riguarda le contribuzioni di miglior favore, in particolare quelle in capo ai cosiddetti "vecchi iscritti", sono state finora salvaguardate nelle varie riorganizzazioni interne al gruppo e sono normalmente superiori a quelle minime di cui sopra. Il CCNL prevede comunque che le contribuzioni versate dalla Banca possano essere rinegoziate in occasione della contrattazione integrativa. Vorrei Sapere 16 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quali sono le contribuzioni versate dagli iscritti? Ogni singolo fondo, pone dei minimi di contribuzione. L’iscritto può scegliere di versare quote superiori ai minimi previsti. Esistono casi in cui il lavoratore per ottenere il versamento aziendale deve versare una quota almeno pari a quella aziendale. Nel caso dei cosiddetti "Contratti di nuova occupazione" applicati nei poli di Lecce, L'Aquila, Potenza la contribuzione da parte del lavoratore è consigliata, ma non obbligatoria. Quali sono le opzioni di investimento? L’iscritto può scegliere, fatto salvo per i fondi monocomparto, di aderire ad una o più linee di investimento. Si consiglia, prima dell’adesione ad una linea, di leggere attentamente il prospetto informativo per valutare il livello di rischio del comparto ricordando che i fondi pensione non hanno carattere speculativo. Si sottolinea che i regolamenti dei vari fondi prevedono tempi minimi di permanenza nel comparto scelto. E’possibile chiedere degli anticipi e come si possono ottenere? La possibilità di chiedere anticipi è normata dai singoli regolamenti/statuti. Le richieste devono essere formalizzate con apposita modulistica che si può reperire nell'intranet aziendale alla pagina PERSONA-SALUTE E PREVIDENZA-FONDI PENSIONE. Da questa sezione ognuno può estrapolare e stampare il modulo relativo al proprio fondo pensione il quale, corredato dalla documentazione richiesta, dovrà poi essere compilato e sottoscritto dall'interessato. Obbligatorietà del versamento del TFR Gli iscritti hanno l’obbligo di versare il TFR maturando al fondo. Fanno eccezione i c.d. vecchi iscritti che prima dell’entrata in vigore della riforma, avendo scelto di versare quote di TFR, mantengono la facoltà di versamento per la quota a suo tempo scelta. Destinazione del TFR La legge 252/2005 prevede per gli iscritti alla previdenza complementare dopo il 27 aprile 1993 il conferimento obbligatorio al fondo pensione del TFR nella misura del 100%. La legge prevede però un eccezione per gli assunti prima di tale data, ma che hanno aderito alla previdenza complementare solo dopo il 27 aprile 1993. Costoro devono conferire - sulla base di accordi in vigore nel gruppo - quote di TFR a scelta tra le seguenti: 35%, 50%, 75%, 100%. Anche gli iscritti alla previdenza complementare prima del 27 aprile 1993 - che invece non hanno l'obbligo di conferimento del TFR - qualora intendessero avvalersi della possibilità di farlo, potranno scegliere anche loro tra quote prestabilite pari a: 35%, 50%, 75%, 100%. Siti di riferimento www.intesasanpaoloprevidenza.it www.fondopensionisanpaoloimi.it www.fondopensionicariplo.it www.fondopensionebancodinapoli.it Vorrei Sapere 17 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Assistenza sanitaria di Gruppo Con l'accordo del 2 ottobre 2010 è stato avviato il processo per la costituzione del nuovo Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo che ha sostituito le precedenti coperture assistenziali. Il sito del Fondo dove si possono reperire informazioni utili inerenti le prestazioni e le modalità di rimborso è www.fondosanitariointegrativogruppointesasanpaolo.it. Chi può iscriversi al nuovo Fondo Sanitario? Al nuovo Fondo Sanitario è iscritto dal 1° gennaio 2011 tutto il personale in servizio nel Gruppo, con diverse modalità di ingresso. Le casse sanitarie Intesa e Sanpaolo sono confluite, con i rispettivi iscritti, direttamente nel nuovo Fondo, nonché il FIA Cariparo dopo apposita delibera del CdA di Cariveneto. I dipendenti delle altre società del Gruppo, nonché i relativi pensionati dal 1/1/2007 non iscritti alle preesistenti casse (per Gruppo CR Firenze dal 29/1/2008, data in cui è confluito nel Gruppo Intesa Sanpaolo), possono essere iscritti tramite il passaggio in un'unica polizza sanitaria, stipulata dal nuovo Fondo con UNISALUTE, per un periodo che va da un minimo di due a un massimo di tre anni (per il personale in servizio ed esodato, il premio della polizza di 900 euro sarà a carico dell’Azienda). Potranno altresì richiedere l'iscrizione: neo assunti con contratto a tempo indeterminato (compresi i colleghi dei nuovi poli) o di apprendistato professionalizzante con CCNL 8/12/2007 o delle Società del Gruppo con CCNL di altro Settore; familiari fiscalmente a carico (coniuge, figli, altri familiari fiscalmente a carico fino a 80 anni di età); familiari fiscalmente non a carico (coniuge, coniuge di fatto, figli, genitori conviventi fino a 80 anni di età). Quanto costa iscriversi? La contribuzione a carico degli iscritti, calcolata sulla retribuzione imponibile Inps, è la seguente: CONTR. A CARICO ISCRITTO CATEGORIA (CALCOLATA SU BASE INPS) Personale in servizio ed esodati Pensionati Familiari fiscalmente a carico (coniuge, figli, altri familiari fiscalmente a carico fino a 80 anni di età) Familiari fiscalmente non a carico (coniuge; coniuge di fatto; figli; genitori conviventi fino a 80 anni) 1,00% 3,00% 0,10% per ogni familiare a carico, sino massimo 0,30% 0,90% Alcuni iscritti (p.es. ex-Comit, ex-BAV, ex-Sanpaolo, etc.) pagheranno una quota superiore a quanto versavano nella vecchie casse ma, a fronte del maggior onere, l'accordo prevede un incremento della contribuzione aziendale nei rispettivi Fondi pensione per un pari importo. In questo modo l'aggravio di spesa per l'assistenza sanitaria viene integralmente recuperato nel fondo pensione. Per i lavoratori a tempo parziale (part-time) la contribuzione è determinata in rapporto alla corrispondente retribuzione a tempo pieno. Naturalmente anche l'Azienda versa un contributo che è pari a 900 euro, con rivalutazione annuale Istat, per ogni dipendente in servizio ed esodato. Vorrei Sapere 18 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo In merito al Fia Cariparo, l’accordo definisce norme di salvaguardia riferite alla contribuzione dell’Azienda (1,50%) nel periodo di quiescenza a favore di pensionati, esodati e del personale in servizio che al 31 dicembre 2010 avevano maturato il requisito minimo di 15 anni di iscrizione al Fondo Integrativo. Un’analoga garanzia è stata stabilita per i pensionati di Carifirenze e Mediofactoring. Il contributo versato dal lavoratore o dal pensionato gode di vantaggi fiscali? ( I contributi per assistenza sanitaria integrativa (sia per la parte di competenza dell'azienda, sia quelli versati dall'iscritto al fondo) sono esenti fiscalmente (deduzione) fino a un totale complessivo di 3.615,20 euro annui. Nel caso di lavoratore in servizio, la deduzione viene effettuata direttamente dall'azienda. Nel caso del pensionato, dovrà essere lo stesso soggetto interessato a provvedere in occasione della dichiarazione dei redditi a dedurre il contributo da lui versato. Chi sono "gli iscritti in servizio"? Sono denominati “iscritti in servizio” al Fondo Sanitario con le modalità e tempistiche stabilite dalle Fonti Istitutive, i dipendenti, assunti con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante, delle: 1) Società del Gruppo Intesa Sanpaolo aventi sede in Italia, concordate dalle Fonti stesse (Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Group Services, Banca dell'Adriatico, Banca di credito Sardo, Banca di Trento e Bolzano, Banca Fideuam, Banca Imi, BIIS, Banca Prossima, Banco di Napoli, CR di Forlì e della Romagna, CR del Veneto, CR di Venezia, CR in Bologna, Centro Factoring, Centro Leasing banca, Centro Leasing Rete, CR di Ascoli Piceno, CR di Città di Castello, CR di Civitavecchia, Banca CR Firenze, CR di Foligno, CR del Friuli Venezia Giulia, CR di Pistoia e di Pescia, CR di Rieti, CR di Spoleto, CR di Terni e Narni, CR della Provincia di Viterbo, Equiter, Eurizon Capital Sgr, Fideuram Fiduciaria, Fideuram Investimenti Sgr, IMI Fondi Chiusi (incluso Epsilon Sgr), IMI Investimenti, Intesa Formazione, Intesa Previdenza Sim, Intesa Sanpaolo Private Banking, Leasint, Mediocredito Italiano, Mediofactoring, Moneta, Neos Finance, Sanpaolo Investment Sim, Setefi, Sirefid); 2) Fondazioni bancarie da cui siano originate Società del Gruppo, che detengano partecipazioni nel Gruppo medesimo. Chi sono "gli iscritti in quiescenza"? Sono denominati “iscritti in quiescenza”al Fondo Sanitario coloro che: - già “iscritti in servizio”, abbiano assolto all'obbligo contributivo per almeno cinque anni (fatte salve specifiche eccezioni previste dalle fonti istitutive). Costoro possono mantenere l'iscrizione al “Fondo Sanitario” ove cessino dal rapporto di lavoro con diritto a trattamento pensionistico; - indipendentemente dall’anzianità contributiva, mantengano l'iscrizione al "Fondo Sanitario" in caso di cessazione del rapporto di lavoro con diritto a trattamento pensionistico di inabilità a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria; - dietro specifica istanza, anche i beneficiari degli iscritti deceduti, se destinatari di un trattamento pensionistico di reversibilità o indiretto. Vorrei Sapere 19 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Come ci si iscrive? I dipendenti già destinatari di forme di assistenza sanitaria integrativa presso le aziende del Gruppo Intesa Sanpaolo e relativi familiari sono iscritti dal 1° gennaio 2011, salvo facoltà di recesso da esercitarsi entro il 30 aprile 2011, secondo le regole stabilite dalla normativa aziendale. Vengono altresì iscritti al “Fondo Sanitario” i dipendenti assunti dal 1° gennaio 2011 con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante CCNL 8 dicembre 2007 presso una delle Società del Gruppo Intesa Sanpaolo, fatta salva la facoltà di recesso da esercitarsi secondo le modalità ordinariamente previste dallo Statuto. Si può recedere dalla qualifica di iscritto? Sì. L’"iscritto in servizio" può inoltre revocare l’iscrizione, sempre inoltrando lettera raccomandata al “Fondo Sanitario”, a partire dal settimo anno successivo all’iscrizione, con effetto dal 1° gennaio dell’anno seguente. L’”iscritto in quiescenza” invece può revocare l’iscrizione, inoltrando lettera raccomandata al “Fondo Sanitario”: - a partire dal 31 dicembre del terzo anno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, con effetto dal 1° gennaio dell’anno seguente; - entro il 31 dicembre dell’anno in cui siano stati previsti aumenti delle contribuzioni a carico dell’iscritto superiori al 10% su base annua, con effetto dal 1° gennaio dell’anno seguente. Si può perdere la qualifica di iscritto? Sì. La qualifica di iscritto viene meno: - contestualmente alla risoluzione del rapporto di lavoro senza diritto a trattamento pensionistico; - per esercizio della facoltà di revoca; - per mancato esercizio della richiesta di iscrizione nel caso di "iscritto in quiescenza"; - per compimento di gravi irregolarità nei confronti del “Fondo Sanitario”, ascrivibili all'iscritto od ai suoi familiari, su iniziativa del Consiglio di Amministrazione; - per mancata corresponsione del contributo da parte dell’iscritto, anche a favore dei familiari, per oltre un anno. Per gli “iscritti in servizio”, la qualifica di iscritto viene inoltre meno a seguito di perdita dei requisiti di appartenenza al Gruppo Intesa Sanpaolo con il 31 dicembre dell’anno in cui si verifica l’evento, fatte salve diverse intese che dovessero intervenire tra le Fonti Istitutive. Vorrei Sapere 20 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Schema riepilogativo delle Prestazioni del Fondo Sanitario RIMB0RSI PRESTAZI0NI Massimali annui per nucleo familiare (ad eccezione ricoveri) Franchigie 1 - Ticket dovuti al SSN Nessuno. Nessuna. 2 - Ricoveri con o senza intervento chirurgico e spese sostenute nei 90 giorni precedenti (120 gg. se ricovero in SSN) e successivi al ricovero o intervento ambulatoriale (raddoppiati in caso di grandi eventi patologici) € 150.000 per evento (300.000 euro per grandi interventi/eventi patologici) di cui massimo: - parto fisiologico: € 3.500 - parto cesareo o aborto: € 7.800 Nessuna, ad eccezione di: - € 500 per ricoveri inferiori a 5 giorni senza intervento chirurgico - intervento chirurgico ambulatoriale: franchigia 20%. 3 - Diaria sostitutiva in caso di ricovero presso una struttura pubblica, anche in day hospital - € 90 al giorno (massimo di 90 giorni/anno per beneficiario e per evento, elevati a 180 giorni in caso di grandi eventi patologici). - diaria minima di € 500 in caso di parto non cesareo Nessuna 4 - Prestazioni specialistiche particolari (alta diagnostica): € 15.000, aumentati a 30.000 per grandi eventi patologici 20%; se prestazioni erogate presso centri convenzionati la franchigia è di € 50 5 - Prestazioni specialistiche private visite mediche e analisi e esami diagnostici, trattamenti fisioterapici. € 3.000 per l’anno 2011 € 3.500 per l’anno 2012 € 4.000 dal 2013, di cui massimo € 800 per fisioterapie. 30%; se erogate da medici e centri convenzionati la franchigia è € 20 per visite, € 35 per diagnostica 6 - Psicoterapia e psicoanalisi € 1.500 30%, con minimo € 25 per ogni visita 7 - Mezzi correttivi oculistici (compresa la montatura) € 450 30% 8 - Laserterapia per difetti visivi € 1.500 20% € 1.500 30% 9 - Cure dentarie (non dovute a infortunio) + € 75 all’anno per persona per visita di controllo e per ablazione tartaro (non incide sul massimale) 10 - Protesi ortopediche e oculistiche, medicinali, latte in polvere per neonati € 3.000, di cui massimo € 600 per protesi/presidi senza invalidità medicinali prescritti da enti ospedalieri – latte in polvere Nessuna 11 - Protesi auditive € 2.000 Nessuna 12 - Assistenza e ricovero per intossicazioni di alcolici, allucinogeni, stupefacenti € 1.500 30% Vorrei Sapere 21 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Specifiche tecniche PRESTAZIONI OSPEDALIERE – principi generali In caso di ricovero in Istituto di Cura per infortunio/malattia con o senza intervento chirurgico (vedi schema precedente al punto 2), di intervento chirurgico ambulatoriale, parto (cesareo o fisiologico), aborto vengono liquidati con le modalità specificate nella predente tabella: spese per onorari chirurgo, dell’anestesista e di ogni altro soggetto partecipante all’intervento, per i diritti di sala operatoria o per materiale di intervento; spese per rette di degenza, nonché spese per assistenza medica, infermieristica e assistenziale, cure, medicinali, trattamenti fisioterapici e rieducativi, esami ed accertamenti diagnostici sostenute durante il periodo di ricovero o degenza; spese per assistenza medica, cure, medicazioni, trattamenti fisioterapici e rieducativi, medicinali, esami ed accertamenti diagnostici, sostenute nei 90 gg. precedenti/successivi il ricovero od alla data dell’intervento ambulatoriale (elevati a 120gg in caso si ricovero nell’ambito del SSN).; spese per l’assistenza al neonato durante la degenza; spese per vitto-pernottamento in Istituto di Cura per un accompagnatore dell’assistito, con il limite giornaliero di € 100 e con un massimo per evento di 30 gg/anno; spese per trasporto dell’assistito in Ospedale o Casa di Cura (sia in Italia che all’estero) fino ad un massimo di € 1.500 per anno e nucleo familiare; spese per assistenza infermieristica domiciliare nei 90 gg. precedenti e successivi al ricovero (120 gg per interventi presso SSN), fino alla concorrenza dell’importo di € 60 giornalieri e per un max. per evento di 90 gg. (raddoppiabile in caso di Grandi Eventi Patologici). In caso di ricovero, anche in day hospital, che non comporti effettuazione di rimborsi da parte della “Cassa”, è corrisposta all’iscritto un’indennità di € 90 per ogni giorno intero di durata del ricovero, fino ad un massimo di 90 gg./anno. In caso di parto non cesareo l’indennità prevista è erogata per un importo minimo di 500 euro, compete al neonato solo quando la permanenza dello stesso è dovuta a malattia. PRESTAZIONI SPECIALISTICHE - ALTA DIAGNOSTICA Rientrano tra le prestazioni specialistiche di alta diagnostica (vedi schema precedente al punto 4) i seguenti esami: esami angiografici venosi ed arteriografici, diagnostica endoscopica, risonanza magnetica nucleare, scintigrafia, TAC, PET, ricerche genetiche per malformazioni fetali (amniocentesi, prelievo villi coriali, etc.) quando eseguite in stato di gravidanza, esami di oncologia molecolare, chemioterapia antineoplastica, immunoterapia antineoplastica, radioterapia antineoplastica, dialisi (extracorporea o peritoneale), doppler/ecodoppler, elettroencefalogramma, holter. CONVENZIONI DIRETTE E PREVIMEDICAL Sono mantenuti i canali preesistenti nelle precedenti casse per le convenzioni: o convenzioni dirette (ex Cassa Intesa) o convenzioni Previmedical Come funziona il rimborso? Le spese, decurtate dalle franchigie, sono liquidate per l’80% a seguito della richiesta e per il 20% (differita) a seguito dell’approvazione del bilancio e sulla base del risultato d’esercizio. I ticket vengono rimborsati subito al 100% . Le richieste di rimborso possono essere inoltrate ogni qualvolta il totale sia almeno di € 100, in caso contrario l’invio può essere effettuato dal mese di ottobre. Vorrei Sapere 22 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo In caso di risultato di esercizio positivo, la quota residua non rimborsata immediatamente viene erogata entro il 30 giugno dell’anno successivo alla gestione di pertinenza. Ove non consegua l’integrale liquidazione della quota residua, il rimborso avviene in misura proporzionale con eventuale utilizzo di una porzione (non superiore al 10%) del patrimonio della gestione di pertinenza, esistente al 1°gennaio dell’anno considerato, con priorità per le spese sostenute dagli iscritti portatori di handicap in situazione di gravità accertata ai sensi della Legge 104/1992. Non si applica la differita (20% residuo sulle richieste di rimborso) su: spese connesse ai grandi eventi patologici, ticket del SSN ivi compresi gli equivalenti importi privatistici riferiti ad analisi ed accertamenti diagnostici, nonché le indennità di diaria ospedaliera. Come si richiede? Compilando in ogni sua parte il modulo scaricabile dal sito www.fondosanitariointegrativogruppointesasanpaolo.it e spedendo la richiesta all'indirizzo indicato sul modulo, oppure on-linea accedendo al sito nell’area iscritti, ricordandosi di inviare sempre il documento della privacy. Assistenza Sanitaria con Polizza Unisalute Chi è coperto dalla Polizza Unisalute? I dipendenti delle società del Gruppo sotto elencate, nonché i relativi pensionati dal 1/1/2007 (per Gruppo CR Firenze dal 29/1/2008, data in cui è confluito nel Gruppo Intesa Sanpaolo), possono essere iscritti tramite il passaggio in un'unica polizza sanitaria, stipulata dal nuovo Fondo con UNISALUTE, per un periodo che va da un minimo di due a un massimo di tre anni. Il “percorso di avvicinamento” con la polizza sanitaria Unisalute stipulata dal Fondo Sanitario sarà di: DUE ANNI per BANCA TRENTO BOLZANO, CR FIRENZE, BANCA FIDEURAM, CARIROMAGNA, CR TERNI E NARNI, CR CIVITAVECCHIA, CENTRO LEASING, CENTRO FACTORING, FIDEURAM INVESTIMENTI, FIDEURAM FIDUCIARIA, MEDIOFACTORING, SANPAOLO INVEST SIM (oltre a Imi Fondi Chiusi ed beneficiari della polizza ex Banco di Napoli e della polizza PreviGen, con il mantenimento delle loro attuali polizze); TRE ANNI per CR FOLIGNO,, CR SPOLETO, CR VITERBO, CR ASCOLI PICENO, CR RIETI, CR CITTÀ DI CASTELLO, CR PISTOIA E PESCIA, NEOS FINANCE, MONETA; TRE ANNI per i pensionati dall’1.1.2007, per il personale già in servizio e gli esodati che non si sono mai iscritti o che hanno revocato l’iscrizione a Cassa sanitaria Intesa, Cassa Sanpaolo, e FIA. Chi sostiene il costo della Polizza Unisalute? Il premio della polizza, di 900 euro, per i lavoratori in servizio ed esodati , sarà a carico dell’Azienda, mentre Il costo della polizza è invece interamente a carico dei pensionati, fatti salvi i diritti quesiti dei pensionati Mediofactoring e Carifirenze. Quanto paga l’iscritto con Polizza Unisalute? Il personale in servizio, gli esodati e i pensionati dall’1.1.2007, al fine di costituire una parte di riserve, verseranno una quota percentuale calcolata sulla retribuzione imponibile INPS/pensione quale “contributo di ingresso”, pari al 50% della contribuzione prevista a regime per il Fondo Sanitario, nelle seguenti misure: - 0,50% per sé; - 0,05% per ogni familiare fiscalmente a carico, sino max 0,15% per tre o più familiari a carico. Vorrei Sapere 23 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Non è previsto il “contributo di ingresso” per i familiari non a carico, in quanto possono essere iscritti alla polizza sanitaria stipulata dal Fondo Sanitario con pagamento di un premio (coniuge non fiscalmente a carico o convivente more uxorio € 325,00; figlio non fiscalmente a carico € 280,00; genitore non a carico €375,00). Come si accede alle prestazioni? Sul sito www.unisalute.it ci sono tutte le indicazioni per contattare la Centrale Operativa, per le prenotazioni on line e per i rimborsi. Cosa avviene al termine dei due o tre anni di polizza Unisalute? I beneficiari della Polizza diventano automaticamente beneficiari delle prestazioni del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo. Perché nel periodo transitorio le prestazioni Unisalute sono inferiori a quelle offerte dal Fondo Sanitario di Gruppo? In primo luogo per la maggior contribuzione degli iscritti, poi per il fatto che Unisalute , soggetto terzo e sul mercato, necessariamente trattiene commissioni/caricamenti. Le norme generali sono le stesse del Fondo di Gruppo? Sì, le norme su iscrizioni, anagrafica, variazioni, revoche sono le stesse. Ci sono specificità rispetto alle prestazioni e alle modalità di rimborso per le quali è necessario consultare il sito Unisalute. Vorrei Sapere 24 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Schema riepilogativo delle Prestazioni Unisalute RIMB0RSI PRESTAZI0NI UNISALUTE Massimali annui per nucleo familiare Franchigie 1 - Ticket dovuti al SSN Nessuno. Nessuna. 2 - Ricoveri con o senza intervento chirurgico e spese sostenute nei 100 giorni precedenti e successivi al ricovero o intervento ambulatoriale compresi medicinali prescritti all’atto delle dimissioni da istituto di cura € 150.000 per evento (300.000 euro per grandi interventi/eventi patologici) di cui massimo: - parto fisiologico: € 3.500 - parto cesareo o aborto: € 6.500 Rette di degenza max 250 € al giorno Accompagnatore 80 €al giorno per max 30 gg Assistenza infermieristica privata individuale 50 € al giorno max 30 gg Trasporto sanitario € 1.500 per ricovero € 1.000 in strutture convenzionate 20 % di scoperto in strutture non convenzionate minimo 1.000 € intervento chirurgico ambulatoriale: franchigia 20%, con minimo di 1.000 € - 3 - Diaria sostitutiva in caso di ricovero presso una struttura pubblica, anche in day hospital 4 - Prestazioni specialistiche particolari (alta diagnostica): - € 50 al giorno (massimo di 90 giorni/anno per beneficiario e per evento, elevati a 150 € in caso di grandi eventi patologici). Le spese per accompagnatore,assistenza infermieristica e trasporto sanitario sono senza limite e per un max di 2.000€ per anno 20%; se prestazioni erogate presso centri convenzionati la prestazione è gratuita € 15.000, aumentati a 30.000 per grandi eventi patologici 30%; se erogate da medici e centri convenzionati la franchigia è € 20 per visite e diagnostica 5 - Prestazioni specialistiche private visite mediche e analisi e esami diagnostici € 3.000 massimo 6 - Psicoterapia e psicoanalisi Non prevista 7 - Lenti € 150 8 - Laserterapia per difetti visivi come Intervento chirurgico normale Vorrei Sapere Nessuna 30% Richiesta prescrizione visus medico oculista 25 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo RIMB0RSI PRESTAZI0NI UNISALUTE 9 - Cure dentarie (non dovute a infortunio) Solo in rete convenzionata Massimali annui per nucleo familiare Franchigie € 500 + una o max 2 igiene orale 30% 10 – Cure dentarie da infortunio con certificazione del pronto Soccorso € 1.800 € 15 % in strutture convenzionate 30 % in strutture non convenzionate 11 – Interventi chirurgici odontoiatrici extra ricovero € 3.000 Nessuna se in rete convenzionata 20 % fuori convenzione 12 - Protesi ortopediche, acustiche ed oculari € 1.000 20 % 13 – Fisioterapia riabilitativa a seguito infortunio € 500 30 % 14 – Cure oncologiche € 5.000 Nessuna 15 - Sindrome metabolica, diagnosi comparativa e servizi di consulenza (Prestazioni rispettivamente per iscritti con sindrome metabolica, con gravi patologie o per tutti ) Nessuna 16 – Medicinali reperibili solo all’estero Rientrano nel massimale di 3.000 € per la specialistica e diagnostica 50% Vorrei Sapere 26 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Long Term Care Che cos’è la Long Term Care? E’ una polizza assicurativa che tutela nell’eventualità di perdita di autosufficienza in qualsiasi momento questa si verifichi, durante tutto l’arco della vita. Grazie al Contratto Nazionale sottoscritto l’8 dicembre 2007 è stata introdotta nel settore bancario e le banche versano 50 € all’anno per le Aree Professionali e i Quadri Direttivi e 200 € annui per i Dirigenti. Chi beneficia della polizza LTC? Tutti i dipendenti in servizio a partire dall’1.1.2008, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e di apprendistato, più i lavoratori a tempo determinato e con contratto di inserimento per la non autosufficienza sopravvenuta in costanza di rapporto di lavoro. Quanto paga il lavoratore? Nulla. La contribuzione è interamente a carico delle aziende bancarie. A chi è affidata la gestione? La gestione è affidata alla CASDIC (Cassa di Assistenza dei dipendenti del Credito) Piazza Grazioli 16 00186 Roma, www.casdic.it, già specializzata nell’Assistenza Sanitaria, organo paritetico, nel cui Consiglio di Amministrazione sono presenti tutte le Organizzazioni Sindacali del settore e i rappresentanti delle Aziende di Credito. Quali sono le prestazioni offerte? La Casdic riconosce un contributo economico e dei servizi aggiuntivi. Per il biennio 2008/2010 il contributo massimo erogabile è pari a € 13.200 annui di spese documentate per prestazioni sanitarie e/o socio assistenziali sostenute a fronte non autosufficienza. L’importo massimo è aggiornato ogni triennio. I sevizi aggiuntivi sono assicurati da NEWMED, azienda leader nel settore che offre una rete di professionisti convenzionata e consulenza telefonica di medici, strutture mediche, assistenziali, riabilitative e psicologiche. Quando si parla di non autosufficienza? Persona non autosufficiente è quella incapace in modo tendenziale e comunque per un periodo di almeno 90 giorni di svolgere in tutto o in parte una serie di attività quotidiane elementari (lavarsi, vestirsi, igiene personale, mobilità, continenza, alimentazione). Qual è il percorso per ottenere le prestazioni? Sul sito www.casdic.it, nella sezione LTC si trova tutta la modulistica da compilare, compresa la relazione medica sulle cause della perdita di autosufficienza da compilare a cura del medico curante. Vorrei Sapere 27 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Malattia e infortunio Cos’è la malattia? Qualsiasi alterazione dello stato di buona salute e, quindi, dell’equilibrio e della funzionalità dell’organismo. Cos’è l’infortunio? Fatto accidentale e consistente in un evento traumatico lesivo dell’integrità fisica del lavoratore al punto da impedirgli di rendere la prestazione lavorativa. NB. il CCNL non fa distinzione tra malattia e infortunio (anche quello sul lavoro): pertanto la normativa tra le due fattispecie è identica e il periodo di comporto si somma (es. se io ho diritto a 6 mesi di malattia e ne faccio 4 di infortunio, mi rimangono 2 mesi per ulteriori malattie /infortuni) Cosa fare se mi ammalo o mi infortuno? LAVORATORE A TEMPO INDETERMINATO A. avvisare con tempestività dell’evento, di regola entro la prima ora del normale orario di lavoro a mezzo telefono, il Responsabile della Unità Organizzativa (UOG) di assegnazione, comunicando il suo recapito se diverso dal domicilio abituale; B. inoltrare e/o far pervenire, anche tramite terzi (persone di famiglia, colleghi, ecc. ...), ovvero a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, alla UOG di assegnazione il certificato medico entro due giorni dal rilascio del certificato (in caso di distacco al Responsabile della UOG di assegnazione della società distaccataria). Il certificato medico, contenente la prognosi di malattia, va redatto e sottoscritto a cura del medico, esclusivamente su carta intestata del medico o della struttura pubblica o privata. C. in caso di assenza di una sola giornata - salvo che il Responsabile della UOG abbia preventivamente richiesto all’interessato la produzione di certificazione sanitaria - l’assenza può essere giustificata dall’interessato mediante autocertificazione redatta sull’apposito modulo. APPRENDISTA (nuova normativa in vigore dal 3 aprile 2010 cfr. da ultimo, circolare I.N.P.S. n° 60 del 16 aprile 2010 emanata in relazione al DM 26 febbraio 2010) A. inoltrare alla Direzione Centrale Personale, Servizio Relazioni con il Personale, Ufficio Amministrazione del Personale, via Lugaro, 15 10126 – Torino, copia cartacea dell’attestato di malattia privo di diagnosi rilasciato dal medico convenzionato con struttura pubblica o stampato a cura dell’apprendista stesso direttamente dal sito internet dell’I.N.P.S. sulla base del numero di certificato comunicato dal medico. Ciò potrà avvenire: - tramite invio a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento - tramite consegna da parte di soggetti terzi (persone di famiglia, colleghi, ecc. ...) da effettuarsi entro due giorni dal rilascio del certificato. B. Le modalità di trasmissione del certificato dovranno essere rispettate anche per l’assenza per malattia di un solo giorno: non è prevista l’autocertificazione Vorrei Sapere 28 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Posso rientrare in anticipo dalla malattia? Il dipendente, assente per malattia, potrà rientrare in servizio anticipatamente rispetto alla scadenza della prognosi in presenza di ulteriore certificazione medica attestante la guarigione anticipata. Cosa succede se mi ammalo durante le ferie? L’insorgenza della malattia nel corso delle ferie determina la sospensione delle ferie stesse dalla data di comunicazione all’Azienda dell’intervenuto stato di malattia, da comprovare tramite invio all’Azienda del certificato medico in originale secondo le regole di cui sopra. Chi dispone la visita fiscale? Il datore di lavoro in caso di lavoratore a tempo indeterminato. Nel caso di malattia/infortunio di apprendista il controllo dello stato di malattia può essere disposto oltre che dal datore di lavoro anche dall’I.N.P.S.. Quali sono le fasce orarie in cui devo rimanere in casa? ( fasce di reperibilità) Ai sensi dell’art. 4 D.M. 15 luglio 1986, le visite mediche domiciliari di controllo vengono effettuate entro le seguenti fasce orarie di reperibilità: dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19, di tutti i giorni feriali e festivi ascrivibili a malattia, durante le quali il lavoratore dovrà essere reperibile al proprio domicilio. Posso assentarmi durante le fasce di reperibilità? L'assenza del lavoratore dal domicilio è da considerarsi assistita da “giustificato motivo” e va debitamente comprovata, oltre che nei casi di forza maggiore e caso fortuito, in caso di: ricovero ospedaliero; concomitanza di visite, prestazioni e accertamenti specialistici che non possano essere effettuati in ore diverse da quelle corrispondenti alle fasce orarie di reperibilità. N.B. Rientra in questa previsione - come precisato dall'I.N.P.S.- anche la concomitante visita medico generica presso l'ambulatorio del proprio medico curante, sempreché il lavoratore dimostri che l'accesso all'ambulatorio di detto medico non poteva avvenire in ore diverse dalle fasce orarie di reperibilità. Esempio: il medico effettua la prestazione solo su prenotazione fissata nell’orario delle fasce di reperibilità . situazione che abbia reso imprescindibile o indifferibile la presenza del lavoratore altrove per evitare gravi conseguenze per sé o per i componenti del suo nucleo familiare. La documentazione sui motivi dell'urgenza della visita ambulatoriale, ovvero quella da cui risulta l'impossibilità di provvedervi in altro orario, deve essere rilasciata dal medico contestualmente alla visita eseguita e deve essere prodotta all’Azienda con immediatezza, non oltre il termine previsto per la comunicazione dei motivi giustificativi dell'assenza (10 giorni). Cosa succede se sono assente senza “giustificato motivo” alla prima visita fiscale ? In caso di irreperibilità domiciliare alla visita medica di controllo non assistita da “giustificato motivo” durante la fascia di reperibilità, al dipendente interessato verrà applicata la trattenuta dell’intero trattamento economico dall’inizio della malattia fino al limite massimo di 10 giorni, facendo salvi, ovviamente, i periodi di ricovero ospedaliero e quelli già accertati da precedente visita di controllo; per malattie di durata inferiore a 10 giorni la sanzione economica sarà limitata ai giorni di malattia. Vorrei Sapere 29 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo E se sono assente anche alla seconda visita? Al dipendente che, già assente ingiustificato al primo controllo medico domiciliare, risultasse assente senza “giustificato motivo” dal proprio domicilio anche alla seconda visita medica di controllo, verrà applicata, oltre la trattenuta dell’intero trattamento economico per i primi 10 giorni, come sopra precisato, la trattenuta pari al 50% del trattamento economico per l’ulteriore durata della malattia fino alla fine della stessa. In ogni caso di rilevazione della irreperibilità al domicilio del lavoratore o della sua assenza giustificata il dipendente è tenuto a sottoporsi alla visita ambulatoriale disposta dal medico che ne ha constatato la assenza domiciliare ferme restando in ogni caso le sanzioni di cui sopra. Cos'è il periodo di comporto? E' il periodo in cui il lavoratore, assente per malattia/infortunio, ha diritto alla conservazione del posto di lavoro e del trattamento economico. Che differenza c'è tra "comporto secco" e "comporto per sommatoria"? Il periodo di comporto può essere riferito ad un'assenza per malattia/infortunio continuativa nel tempo (cd. "comporto secco") oppure alla somma di tutte le assenze per malattia/infortunio intervenute in un determinato arco temporale (cd. "comporto per sommatoria"). Quanto può durare il periodo di comporto? In base al CCNL del settore credito il personale, superato il periodo di prova, ha diritto: ad un periodo di "comporto secco", stabilito come segue: anzianità di servizio Fino a 5 anni Da oltre 5 anni e fino a 10 anni Da oltre 10 anni e fino a 15 anni Da oltre 15 anni e fino a 20 anni Da oltre 20 anni e fino a 25 anni Oltre 25 anni Mesi 6 8 12 15 18 22 ad un periodo di "comporto per sommatoria", stabilito come segue, con riferimento ai 48 mesi precedenti l'ultimo giorno di assenza considerato: anzianità di servizio Fino a 5 anni Da oltre 5 anni e fino a 10 anni Da oltre 10 anni e fino a 15 anni Da oltre 15 anni e fino a 20 anni Da oltre 20 anni e fino a 25 anni Oltre 25 anni Mesi 8 10 14 18 22 24 NOTA: per entrambe le tipologie di comporto, i periodi sono aumentati del 50% in caso di ricovero in sanatorio o di accertata necessità di cura per TBC, nonché in caso di malattia oncologica e di sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), con un minimo di 12 mesi e un massimo di 30 mesi complessivi. Vorrei Sapere 30 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo E per l'apprendista, quanto può durare il periodo di comporto? L'apprendista assente per malattia/infortunio, superato il periodo di prova, ha diritto ad un periodo di "comporto secco" di 6 mesi, nonchè ad un periodo di "comporto per sommatoria" di 8 mesi per l'intera durata del contratto di apprendistato. Cosa succede se ho superato il periodo di comporto? Se la malattia o l’infortunio proseguono oltre i termini di comporto il dipendente con contratto a tempo indeterminato: prima della scadenza del termine di comporto, può chiedere all’Azienda di fruire dell’aspettativa non retribuita della durata massima di 8 mesi di cui ai CCNL del settore credito; nel corso dell’aspettativa non retribuita, per la copertura dei periodi assicurativi pensionistici a titolo oneroso, si fa riferimento alla normativa INPS. NB. In caso di richiesta di più periodi di aspettativa, la durata degli stessi non potrà comunque superare i 12 mesi nel quinquennio. decorso il termine ultimo di aspettativa non retribuita di cui all’alinea che precede, può chiedere, sulla base delle previsioni degli accordi di armonizzazione dell’orario di lavoro, di fruire di un ulteriore periodo di aspettativa non retribuita della durata massima di un anno. NB. In caso di assenze prolungate è bene richiedere all’Azienda, qualora non provveda direttamente, il conteggio del periodo di comporto Come giustifico la richiesta di aspettativa? Le assenze per le aspettative non retribuite che precedono: devono sempre essere giustificate dal lavoratore con idonea certificazione medica attestante lo stato di malattia dell'interessato; interrompono l’anzianità di servizio del dipendente. Chi può accertare l’idoneità al servizio ? Viene effettuato presso una struttura pubblica ai sensi dell’art. 5, comma 3, della Legge n. 300/70 e successive modifiche e integrazioni e per i lavoratori disabili ai sensi dell’art. 10, comma 3, della Legge n. 68/99. Vorrei Sapere 31 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Modulo di autocertificazione dello stato di malattia Al Responsabile ......................... Il/la sottoscritto/a ............................................................................................................................................ matricola ............................. in servizio presso .............................................................................................. DICHIARA di essersi assentato il giorno ................................. per malattia. data firma .............................. .................................... VISTO Il Responsabile ................................. Vorrei Sapere 32 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Orario di lavoro Qual è l’orario di lavoro settimanale delle Aree professionali? Si ribadisce anche nella circostanza che l’orario settimanale di lavoro del personale appartenente alle Aree professionali è di norma pari a: a) 37 ore e 30 minuti, con articolazione su cinque giornate lavorative (di regola dal lunedì al venerdì); b) 36 ore con articolazione: o su 4 giorni (4 giorni X 9 ore) o su 6 giorni (6 giorni X 6 ore), o dal lunedì pomeriggio al sabato mattina o comprendente la domenica o in turni Come posso utilizzare le 23 ore di riduzione annua dell’orario di lavoro? Il personale, il cui orario di lavoro è articolato come definito sub a), ha la possibilità alternativa di: - continuare ad osservare l’orario settimanale di cui sopra riversando in “banca delle ore” 23 ore all’anno (da decurtare in caso di assunzione o cessazione in corso d’anno, di passaggio da tempo pieno a tempo parziale, in caso di orario settimanale a tempo pieno di 36 ore, o in caso di passaggio dalla 3^ Area professionale alla categoria dei quadri direttivi, in ragione di 30 minuti settimanali per un massimo di 2 ore mensili); - ridurre l’orario di lavoro settimanale di 30 minuti, da fruirsi nel giorno prescelto della settimana ovvero, in ragione di 15 minuti, in due giornate da indicarsi a cura dell’interessato; Quando devo effettuare l’opzione? L’opzione già esercitata si intende confermata di anno in anno a meno che l’interessato non intenda modificarla. Come posso modificarla? Il dipendente dovrà far pervenire all’Ufficio Amministrazione del Personale, entro e non oltre il 30 novembre di ciascun anno, l’apposito modulo (all. 2), debitamente compilato e vistato dal Responsabile della UOG, su cui avrà espresso la nuova scelta. Qual è l’orario di lavoro giornaliero delle aree professionali? L’orario giornaliero di lavoro effettivo resta fissato, di norma, in 7 ore e 30 minuti. Eventuali ulteriori interventi modificativi nell’ambito dei predetti nastri orari, giustificati da esigenze organizzative e produttive, saranno disposti, anche per gruppi omogenei di lavoratori, su indicazioni del Responsabile della UOG di concerto con le relative funzioni addette alla gestione delle risorse umane. Vorrei Sapere 33 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo E se lavoro in turni ? La prestazione lavorativa può essere articolata in turni al ricorrere delle ipotesi stabilite dalla contrattazione collettiva. L’articolazione dei turni giornalieri, settimanali e mensili e la gestione dei medesimi anche sul piano individuale, è demandata al Responsabile della struttura interessata, che potrà apportarvi anche le variazioni rese necessarie per un miglior funzionamento del servizio. Posso usufruire di uno spostamento di orario fisso? Sì, infatti oltre all’elasticità di orario, continua ad avere vigore l’istituto “spostamento di orario” che ricorre: - in caso di esigenze di servizio: l’Azienda, tramite il Responsabile della UOG, può decidere di posticipare, in via non occasionale, l’orario di inizio della prestazione lavorativa del singolo dipendente (rispetto a quello di inizio previsto per la UOG) con un minimo di 5 minuti -e multipli di 5 minuti- fino ad un massimo di 30 minuti, con correlato spostamento del termine dell’orario di lavoro giornaliero. - in accoglimento di espressa richiesta del lavoratore: compatibilmente con le esigenze di servizio l’Azienda -tramite il Responsabile della UOG- può accordare al singolo dipendente di anticipare, in via non occasionale, l’orario di inizio della prestazione lavorativa (rispetto a quello di inizio previsto per la UOG), con un minimo di 5 minuti -e multipli di 5 minuti- fino ad un massimo di 15 minuti, con correlato spostamento del termine finale dell’orario di lavoro giornaliero. Oltre allo spostamento d’orario posso usufruire anche dell’elasticità? Sì, il personale che fruisce dello spostamento dell’orario di lavoro, può fruire altresì, in quanto espressamente autorizzato dal Responsabile della UOG, dell’elasticità giornaliera di orario nel limite massimo di 30 minuti secondo i limiti e le modalità indicate nel paragrafo precedente . Nota bene: non può mai essere effettuato lo spostamento di orario in argomento nei confronti del personale con orario di lavoro in turni ovvero con orario compreso nel nastro extra standard. Qual è la prestazione di lavoro del personale appartenente alla categoria dei quadri direttivi ? La prestazione lavorativa dei Quadri direttivi va resa, di massima, in correlazione temporale con l’orario normale del personale inquadrato nella 3^ Area professionale della UOG, con le caratteristiche di flessibilità temporale proprie della categoria e i criteri di autogestione individuale che tengano conto delle esigenze operative. Quali sono i giorni semifestivi? Sono contrattualmente considerate giornate semifestive: la vigilia di Ferragosto, la vigilia di Natale, il 31 dicembre nonché, presso ciascun Comune, la ricorrenza del Santo Patrono; per il personale il cui normale orario preveda la prestazione in giornata di sabato, è altresì considerata giornata semifestiva la vigilia di Pasqua. Vorrei Sapere 34 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Qual è la prestazione lavorativa in giornata semifestiva? Nelle giornate semifestive: - il personale a tempo pieno, fatta eccezione per quello di custodia e guardiania, deve rendere una prestazione lavorativa pari a 5 ore, - il personale a tempo parziale anticipa l'orario di uscita in modo da rendere la prestazione lavorativa proporzionalmente ridotta rispetto a quella del personale a tempo pieno, fermo restando che la durata della prestazione lavorativa non può eccedere le 5 ore nella giornata (cfr. all. 7 pag 46). Si rammenta che la fruizione di ferie ovvero di permessi ex festività in giornata semifestiva si computa a giornata intera. Come viene rilevato l’orario di lavoro? In ogni occasione di entrata e di uscita dai locali dell’Azienda, ovvero in caso di spostamenti per motivi di servizio presso sedi diverse da quella di appartenenza, tutto il personale , compresi i Quadri Direttivi, deve registrare detti movimenti in entrata e/o in uscita attraverso i sistemi in uso presso l’unità organizzativa di appartenenza (lettori badge “a striscio”, lettori badge “di prossimità” ovvero apposito registro delle presenze/assenze Quando viene considerato “ritardo”? E’ considerato ritardo, rispetto all’orario di lavoro, l’inizio della prestazione lavorativa da parte del dipendente oltre l’orario stabilito per l’Unità organizzativa di appartenenza (UOG) ovvero oltre quello definito dai regimi di flessibilità in atto (cfr. elasticità di orario, spostamento di orario). Ad esempio, in caso di orario con inizio alle ore 8,25, l’ingresso alle ore 8,30 determina un ritardo di 5 minuti; in caso di orario elastico di 30 minuti con entrata a partire dalle ore 8,25, l’ingresso fino alle ore 8,55, a seguito dell’elasticità, non determina alcun ritardo, mentre in caso di ingresso alle ore 9,00 il ritardo sarà di 5 minuti; in caso di orario elastico di 45 minuti con entrata a partire dalle ore 8,25, l’ingresso fino alle ore 9,10, a seguito dell’elasticità, non determina alcun ritardo, mentre in caso di ingresso alle ore 9,15 il ritardo sarà di 5 minuti. Cosa succede se accumulo ritardo? L’Azienda provvederà ad addebitare la mancata prestazione conseguente a ritardo in banca delle ore per 15 minuti e multipli o, in caso di eventuale mancato credito in banca delle ore, con le relative trattenute sulle competenze mensili. Il Responsabile può permettere al lavoratore che ha effettuato ritardo di rendere un correlato supplemento di prestazione giornaliera per l’eventuale recupero della mancata prestazione dovuta a ritardo solo in caso di impreviste e sopravvenute esigenze di servizio presso la UOG. Posso usufruire dell’elasticità d’orario? Sì, è prevista l’elasticità di orario in entrata, intesa quale possibilità di posticipare l’ingresso, fino a 30 minuti, rispetto all’inizio dell’orario di lavoro fissato per l’unità produttiva di appartenenza. Vorrei Sapere 35 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Come la recupero? Il recupero da parte dell’interessato avviene o alla fine della stessa giornata lavorativa ovvero in altre giornate lavorative dello stesso mese di riferimento (ad es. in caso di orario di lavoro previsto tra le 8.25 e le 16.55 il lavoratore può iniziare la prestazione lavorativa, anche quotidianamente, in una fascia oraria compresa tra le 8.25 e le 8.55, mentre il termine della prestazione giornaliera non potrà essere comunque anticipata rispetto alle ore 16.55). Viene, peraltro, introdotta, con esclusione del personale con spostamento di orario l’elasticità fino a 45 minuti giornalieri previa richiesta da inoltrare al Responsabile della Unità organizzativa di appartenenza (all. 1). Il dipendente che ha fruito, in ingresso, del posticipo di orario fino al massimo di 30/45 minuti deve prolungare correlativamente il termine del suo orario di lavoro o nella stessa giornata lavorativa o in altre giornate dello stesso mese, comunque in modo da non superare 9 ore e 30 minuti giornalieri di lavoro, fermo restando che detto recupero non può essere effettuato contraendo l’orario di intervallo. E se non recupero? Ove l’interessato non effettui, per qualsivoglia ragione e/o causa, il recupero entro i termini predetti, detta mancata prestazione verrà in via automatica e secondo le modalità previste addebitata a “banca delle ore” o, in caso di mancato credito in banca delle ore, con le relative trattenute sulle competenze mensili. Quando è concessa? L’elasticità di orario viene concessa compatibilmente con le esigenze organizzative e produttive, ove, quindi, non interferisca negativamente su: - qualità del sevizio riservato alla clientela, - ottimizzazione della efficienza organizzativa della determinata struttura produttiva, - equa distribuzione dei carichi di lavoro tra le unità di servizio, - aggravi di spesa. Conseguentemente l’elasticità di orario non compete al personale: - in turni, - con orario al di fuori dell’orario standard. Per il personale dedicato in via continuativa e prevalente ad attività a diretto contatto con il pubblico il Responsabile della UOG potrà accordare l’elasticità di orario compatibilmente con l’esigenza imprescindibile di assicurare il miglior servizio alla clientela durante l’orario di apertura dello sportello. Può essere revocata ? Sì, a fronte di sopraggiunte diverse esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali e previa comunicazione da parte del Responsabile della UOG all’interessato del relativo provvedimento con un preavviso di almeno 10 giorni lavorativi Vorrei Sapere 36 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Straordinario Cos’è ? La prestazione aggiuntiva è quella assicurata dal lavoratore in aggiunta alla prestazione giornaliera d’obbligo effettivamente resa. Non costituiscono, quindi, prestazione aggiuntiva nè la prestazione resa prima dell’inizio dell’orario di lavoro, nè quella eventualmente resa in luogo dell’intervallo. Essa deve essere preventivamente richiesta e autorizzata dal Responsabile della UOG. Pur al ricorrere di dette situazioni, la prestazione aggiuntiva non può, comunque, superare le 2 ore giornaliere e le 10 ore settimanali. L’unità di misura della prestazione aggiuntiva che può essere autorizzata dal Responsabile della UOG è pari ad almeno 15 minuti e multipli, con arrotondamento per difetto. Intervallo Quanto dura? Tutto il personale a tempo pieno è tenuto a effettuare l’intervallo giornaliero di 60 minuti in essere presso l’UOG di appartenenza. Se faccio il Part Time? Le disposizioni di legge prevedono l’obbligo di effettuazione dell’intervallo in caso di prestazione di lavoro superiore alle 6 ore (vedi capitolo sul part-time della presente pubblicazione). Quando deve essere effettuato? L’intervallo continua ad essere attuato fra le ore 13,25 e le ore 14,45, ovvero con inizio non prima delle ore 12,00 e non dopo le ore 14,40, laddove lo giustifichino le circostanze obiettive connesse alla consumazione del pasto e le esigenze di servizio con particolare riferimento a quelle connesse all’orario di sportello. Nota bene: l’eventuale ritardato inizio e/o l’anticipato termine dell’intervallo giornaliero non sono considerati prestazione lavorativa. Posso ridurre l’intervallo? Il Personale delle aree professionali può avanzare formale richiesta scritta al Responsabile della propria UOG (all. 4) volta ad ottenere la concessione di effettuare in via non occasionale un intervallo della durata di 30 minuti, in deroga a quanto in via generale praticato nell’Unità Organizzativa di assegnazione. Il Responsabile potrà concedere la riduzione dell’intervallo (all. 5) nel caso in cui tale riduzione non incida sulle esigenze tecniche, organizzative e produttive della UOG (ad es. in termini di sicurezza fisica, di ricadute quali l’incremento della prestazione oltre il normale orario di lavoro). Ove si verifichino nuove e/o modificate situazioni operative che non consentano il mantenimento della agibilità concessa il Responsabile potrà revocare la predetta concessione notificando il relativo provvedimento scritto all’interessato con un preavviso di 10 giorni lavorativi (all. 6). Vorrei Sapere 37 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Ferie Quante sono le ferie annuali? Per le Aree professionali durante l'anno in cui è avvenuta l'assunzione dall'anno successivo all'assunzione e fino a 5 anni di anzianità di effettivo servizio da 6 a 10 anni di anzianità effettiva di servizio da 10 anni di anzianità di servizio in poi Per Quadri Direttivi e Dirigenti durante l'anno in cui è avvenuta l'assunzione dall'anno successivo all'assunzione Giornate lavorative di ferie all'anno (nella settimana computata sempre da lunedì a venerdì) n. 20 da proporzionarsi in base ai mesi di servizio lavorati nell'anno n. 20 per 1^, 2^ e 3^ area professionale fino al 3° livello retributivo n. 22 per la 3^ Area, 4° livello retributivo n. 22 n. 25 Giornate lavorative di ferie all'anno (nella settimana computata sempre da lunedì a venerdì) due giorni per ogni mese di servizio prestato con un massimo di 20 giorni lavorativi n. 26 Le ferie possono essere godute anche a mezze giornate? Possono essere godute a mezze giornate le ferie del personale con contratto: o a tempo pieno; o a tempo parziale orizzontale ed orario di intervallo di almeno un'ora; o a tempo parziale verticale o misto, nelle giornate in cui l'orario di lavoro è di 7,30 ore, con almeno 30 minuti di intervallo. Cosa si intende per mezza giornata? Si intende il periodo che intercorre tra l'inizio dell'orario di lavoro giornaliero e l'inizio dell'orario di intrervallo, ovvero il periodo che intercorre tra il termine dell'orario di intervallo e la fine dell'orario di lavoro giornaliero. La fruizione di mezza giornata di ferie antimeridiana determina la disponibilità della rimanente mezza giornata di ferie pomeridiana, e viceversa. In caso di fruizione di mezza giornata di ferie/permesso ex festività non viene erogato il buono pasto. Giornate semifestive. Come vengono computate le ferie? Nelle giornate semifestive (14 agosto, 24 dicembre, 31 dicembre, festa del Santo Patrono, nonchè la vigilia di Pasqua per il personale il cui normale orario di lavoro preveda la prestazione in giornata di sabato) l'utilizzo delle ferie è computato a giornata intera. Vorrei Sapere 38 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo In caso di assenza le ferie vengono ridotte? Bisogna distinguere 3 casi: nel caso di assenze non retribuite, il periodo di ferie spettante viene ridotto di tanti dodicesimi quanti sono i mesi interi di assenza (per assenza per mese intero si intende un'assenza della durata di 30 giorni di calendario anche non continuativi); nel caso di assenza per malattia, la riduzione del periodo di ferie non si applica se l'assenza non supera i 6 mesi (180 giorni di calendario anche non continuativi). In caso di assenza superiore la riduzione non si applica per i primi 6 mesi (180 giorni di calendario anche non continuativi) salvo che l'assenza duri l'intero anno; nel caso di congedo di maternità/paternità anche per adozione/affidamento non viene effettuata nessuna riduzione. Permessi ex festività Quali sono le festività soppresse? o o o o o 19 marzo: San Giuseppe; Corpus Domini; Ascensione; 29 giugno: Santissimi Pietro e Paolo; 4 Novembre: Unità Nazionale. Come sono regolate? Le sopra richiamate festività soppresse danno luogo a permessi retribuiti, variabili in ragione d'anno, a seconda che: le festività ricorrano in giorni in cui sia prevista la prestazione lavorativa ordinaria per l'interessato, secondo l'orario settimanale contrattualmente prestabilito per il medesimo; il lavoratore deve avere diritto per quei giorni all'intero trattamento economico di pertinenza. DIPENDENTI OPERANTI PRESSO LA SEDE DI ROMA: hanno diritto ad una giornata in meno rispetto alla normale attribuzione annua, in quanto già beneficiano dell'intera giornata del 29 giugno (festa patronale). Quando si possono fruire? Dal 1° gennaio al 31 decembre di ogni anno, previa richiesta da presentarsi con congruo preavviso. Come per le ferie, possono essere goduti anche a mezze giornate. Cosa succede per le festività coincidenti con la domenica ? Qualora le festività civili (25 aprile, Anniversario della Liberazione; 1° maggio, Festa del Lavoro; 2 giugno, Festa della Repubblica) coincidano con la domenica, il lavoratore può optare per il compenso aggiuntivo o per una giornata di permesso da fruirsi compatibilmente con le esigenze di servizio. Vorrei Sapere 39 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - RICHIESTA DI ESTENSIONE DELL’ELASTICITA’SETTIMANALE FINO A 45 MINUTI Al Responsabile dell’unità organizzativa di __________________________________ Il sottoscritto __________________________________________, matricola _____________________, richiede la possibilità di fruire, compatibilmente con le esigenze di servizio, di un’elasticità in entrata nell’ambito di ... minuti rispetto all’inizio dell’orario di lavoro stabilito per questa unità organizzativa. In relazione alla richiesta di cui sopra, il sottoscritto prende atto che, in caso di accoglimento dell’istanza avanzata: l’elasticità potrà essere recuperata nello stesso giorno ovvero in altre giornate, ma comunque nel corso del mese di riferimento, con modalità tali da garantire il rispetto del complessivo orario settimanale di lavoro, fermo restando il limite massimo di 9 ore e 30 minuti di prestazione nella singola giornata; in caso di impossibilità di effettuare, per qualsivoglia causale, il recupero nei termini predetti, lo stesso avviene in via automatica con deduzione dal montante di “banca delle ore” (se con saldo positivo) o di permesso frazionato in essere e i periodi non recuperati con le suindicate modalità sono considerati come permesso non retribuito, con effettuazione delle relative trattenute sulle prime competenze mensili utili; nell’ipotesi del sopravvenire di diverse esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali la concessione dell’elasticità può essere revocata con preavviso scritto di almeno 10 giorni lavorativi. Decorrenza: ______________________ Data,______________________ Firma ___________________ Vorrei Sapere 40 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO Spettabile Intesa Sanpaolo Direzione Centrale Personale Servizio Relazioni con il Personale Ufficio Amministrazione del Personale Via Lorenteggio 266 Milano Il/La sottoscritto/a Cognome .................................................................. Nome .................................................. Matricola ...................................... in servizio presso ............................................................ ai sensi dell’art. 91 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 12 febbraio 2005 e compatibilmente con le esigenze di servizio dell’unità organizzativa di appartenenza CHIEDE di poter fruire, per l’anno in corso, della prevista riduzione di orario secondo la seguente modalità: riduzione oraria da riversare in banca delle ore 30 minuti settimanali di riduzione oraria da utilizzare nel giorno di .......................... o all’inizio della giornata lavorativa; oppure o al termine della giornata lavorativa 30 minuti settimanali di riduzione oraria da utilizzare nel giorno di .......................... 15 minuti nel giorno di ........................... all’inizio della giornata lavorativa; oppure al termine della giornata lavorativa e 15 minuti nel giorno di ........................... all’inizio della giornata lavorativa; oppure al termine della giornata lavorativa .................................... data ................................................. firma Avvertenze: 1. Salvo diversa comunicazione della funzione Risorse Umane di competenza, la modalità di utilizzo della riduzione di orario di lavoro sopra indicata si intende confermata. 2. Salvo comunicazione da far pervenire da parte dell’interessato al suddetto indirizzo entro il 30 novembre di ogni anno, l’opzione di cui sopra si intende confermata dal lavoratore interessato 3. Il Responsabile della UOG comunicherà tempestivamente le eventuali sopravvenute esigenze operative incompatibili con la modalità di utilizzo della riduzione di orario Vorrei Sapere 41 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - UTILIZZO BANCA DELLE ORE DALLA 51^ ALLA 100^ Spettabile Intesa Sanpaolo Direzione Centrale Personale Servizio Relazioni con il Personale Ufficio Amministrazione del Personale Via Lorenteggio 266 Milano Il/La sottoscritto/a Cognome .................................................................. Nome .................................................. Matricola ...................................... in servizio presso ............................................................ ai sensi dell’art. 97 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 12 febbraio 2005, CHIEDE che, in aggiunta alle prime 50 ore di prestazioni aggiuntive, per le quali è previsto il recupero obbligatorio secondo il meccanismo della banca delle ore, le ulteriori ... (indicare un numero da minimo 1 a 50 ore) ore di prestazioni aggiuntive siano riversate nella banca delle ore. ..................................... ............................................... data firma Visto per conoscenza del Responsabile della UOG: ............................................................. firma Avvertenza: In caso di richiesta dai variazione rispetto all’opzione esercitata in precedenza, la presente comunicazione deve pervenire entro e non oltre il 30 novembre p.v. al suddetto indirizzo Vorrei Sapere 42 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - RICHIESTA DI RIDUZIONE DELL’INTERVALLO MERIDIANO A 30 MINUTI Al Responsabile dell’unità organizzativa di __________________________________ Il sottoscritto __________________________________________, matricola _____________________, richiede la possibilità di effettuare, compatibilmente con le esigenze di servizio, in via non occasionale, un intervallo meridiano della durata di 30 minuti, in deroga a quanto in via generale praticato presso questa unità operativa. Il sottoscritto prende altresì atto che, in caso di sopravvenute diverse esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali la concessione in parola potrà essere revocata con preavviso scritto di almeno 10 giorni lavorativi. Decorrenza: ______________________ Data, ________________________ Vorrei Sapere Firma _________________________________ 43 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - ACCOGLIMENTO RICHIESTA DI RIDUZIONE DELL’INTERVALLO MERIDIANO Egregio Signor ________________________________ Unità organizzativa di __________________ In relazione alla sua richiesta di effettuare, compatibilmente con le esigenze di servizio, in via non occasionale un intervallo meridiano della durata di 30 minuti, in deroga a quanto in via generale praticato nell’unità organizzativa di appartenenza Le comunichiamo che la Sua richiesta è stata accolta. Decorrenza ___________________. la Sua richiesta non è stata accolta. Data ________________ Vorrei Sapere Firma e timbro dell’unità organizzativa 44 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - REVOCA DI DI RIDUZIONE DELL’INTERVALLO MERIDIANO Egregio Signor ________________________________ Unità organizzativa di __________________ Si fa riferimento all’intervallo meridiano della durata di 30 minuti a, da Lei attualmente fruito, per significarLe che sopraggiunte diverse esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali non consentono il mantenimento della concessione a suo tempo accordataLe. Pertanto con decorrenza ______________________ Ella dovrà osservare l’orario di lavoro di questa unità organizzativa fissato dalle ____________ alle ____________, con intervallo di un’ora a partire dalle _______________. Data ________________ Vorrei Sapere Firma e timbro dell’unità organizzativa 45 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Durata della prestazione di lavoro in giornata semifestiva del personale con contratto a tempo parziale ORARIO GIORNALIERO DA OSSERVARE OSSERVATO DI NORMA IN GIORNATA SEMIFESTIVA ORE MINUTI ORE oltre 7 30 5 7 30 5 7 6 30 6 5 30 30 30 3 Vorrei Sapere 40 4 20 3 40 3 20 3 4 3 4 4 5 4 MINUTI 2 40 2 20 2 46 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Part Time Intesa Sanpaolo: circolare 40/2008 – data emissione 6/02/2008 e relative policy- (disponibile in “Arco – “Documenti Governance” – “Norme Intesa Sanpaolo” – “Policy”). Come si richiede? Compilare l’apposita modulistica (all. 1 della specifica policy), ed indirizzare alla funzione Risorse Umane di competenza, con indicato: a. la durata del part-time b. l’orario di lavoro giornaliero e settimanale, con indicazioni dell’eventuale intervallo, specificando la sua durata e collocazione Come può essere il Part Time? A tempo determinato per un minimo di tre anni, rinnovabile per altri tre alla scadenza. In presenza di gravi motivi personali o familiari del lavoratore, è prevista anche la possibilità di richiedere un part-time per 6 mesi, rinnovabile per altri sei. A tempo indeterminato entro il limite massimo del 50% del personale in servizio con rapporto di lavoro a tempo parziale appartenente ad Aree professionali e Quadri Direttivi. Come può essere articolato l'orario? L’orario di lavoro settimanale deve essere compreso tra un minimo di 15 ed un massimo di 32 ore e 30 minuti. Quali sono le tipologie di PT che possono essere richieste? orizzontale, con orario giornaliero distribuito su tutti i giorni lavorativi con o senza intervallo; verticale, con orario pieno giornaliero solo per alcuni giorni nella settimana; misto, con orario pieno per alcuni giorni nella settimana e ridotto per altri; ciclico, distribuito cioè solo su alcuni mesi dell’anno. Posso avere anche l'elasticità di orario? Si può richiedere di fruire di un’elasticità di orario di 45 minuti in entrata, con spostamento dell’orario di uscita. Vorrei Sapere 47 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Devo fare l'Intervallo? La legge prevede l’obbligo di effettuare l’intervallo oltre le 6 ore di lavoro. E’facoltà del lavoratore di richiedere un periodo di intervallo all’interno dell’orario di lavoro giornaliero (all.2 policy). La durata di tale intervallo potrà essere portata: per i Part Time verticali (nonché per le giornate a tempo pieno dei Part Time Misti), o a 60 minuti, ovvero a 30 minuti per i casi specificatamente autorizzati; per i Part Time orizzontali (nonché per le giornate a tempo parziale dei Part Time Misti), o o ad almeno 30 minuti nelle giornate con più di 5 ore lavorative; a 15 minuti nelle giornate fino a 5 ore. Se si effettua l’intervallo il rientro in servizio deve prevedere una prestazione lavorativa significativa, pari ad almeno 15 minuti. Ho diritto al buono pasto? Se si effettua l’intervallo è pari, per ogni giornata, a € 5,16. Se non si effettua l’intervallo è di € 4,00 per ogni giornata lavorativa. Tali importi possono variare da azienda ad azienda. Come faccio se voglio rientrare a tempio pieno? Il ritorno al tempo pieno può essere richiesto: dall’Azienda, per sopravvenute e comprovate esigenze tecnico-organizzative; dal lavoratore all’insorgere di motivate gravi ragioni di carattere personale e/o familiare. Part Time a tempo determinato, consensualmente le parti possono anticipare il rientro a Tempo Pieno; Part Time a tempo indeterminato, su richiesta di una delle parti con preavviso di tre mesi; per i part time a tempo indeterminato concessi prima dell'accordo 20/12/2007, per il ritorno a tempo pieno è necessario il consenso del lavoratore. Alla scadenza del termine, il lavoratore a tempo parziale che tornerà a svolgere attività lavorativa a tempo pieno, rimarrà assegnato alla stessa unità produttiva. Ho diritto alla Formazione? Sì e se le ore di formazione retribuita previste dovessero andare oltre l’orario di lavoro giornaliero, il lavoratore potrà scegliere se usufruire del recupero in Banca Ore al posto della retribuzione, facendo apposita richiesta all’Azienda. Se ho necessità di avere urgentemente il PT, magari anche per un breve periodo, come faccio? A fronte di gravi motivi familiari e/o personali il Lavoratore può richiedere un Part Time per 6 mesi rinnovabile per altri 6. Vorrei Sapere 48 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Posso fare lo straordinario? Sì, se appartengo alla Aree Professionali. In tal caso però bisogna distinguere le ore comprese tra l'orario di lavoro personale e le 7 ore e 30 minuti della UOG sono denominate prestazione supplementare e sono sempre remunerate alle aree professionali senza maggiorazione. Invece, le eventuali ore eccedenti l'orario dell'unità produttiva sono considerate straordinario a tutti gli effetti. Con quali modalità? Per le prestazioni effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro e per le ore di formazione previste dal CCNL fruite oltre il suddetto orario di lavoro individuale, si potrà scegliere in alternativa o il compenso per il lavoro supplementare o i permessi a recupero secondo il meccanismo della banca ore. Il personale che intenderà avvalersi della facoltà di usufruire della banca ore dovrà far pervenire lo specifico modulo (Banca delle ore personale a tempo parziale) all’atto della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, all’Ufficio Amministrazione del Personale (se di provenienza Banca Intesa o assunto da Intesa Sanpaolo all’indirizzo di via Lorenteggio, 266 – 20152 Milano, se di provenienza Sanpaolo IMI a quello di via Lugaro, 15 -10121 Torino). Qual è la modalità di accoglimento delle domande? Le domande pervenute verranno accolte in base alle esigenze tecniche, organizzative e produttive presenti presso l’unità operativa di assegnazione del dipendente, con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di accoglimento. In tale occasione, verrà inoltre autorizzata l’eventuale richiesta di elasticità di orario, nonché di riduzione/concessione dello specifico orario di intervallo. E se ci sono più domande? Ove presso la medesima unità operativa siano state presentate una pluralità di domande o nel caso in cui si presenti, contestualmente, l’esigenza di esaminare, per l’intervenuta scadenza di un contratto di lavoro a tempo parziale, la richiesta di proroga del contratto stesso, l’Azienda, in base alle proprie esigenze tecniche, organizzative e produttive, anche con riferimento al diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale dei lavoratori affetti da patologie oncologiche, darà priorità a domande motivate dall’esigenza di: 1) provvedere alle necessità personali di dipendenti portatori di handicap grave ai sensi della Legge n. 104/1992; 2) assistere il coniuge, i figli o i genitori affetti da patologie oncologiche ovvero assistere persona convivente portatrice di handicap grave ai sensi della Legge n. 104/1992, alla quale sia stata riconosciuta una percentuale di invalidità pari al 100% con necessità di assistenza continua; 3) assistere figli o coniugi, nonché parenti e affini entro il 3° grado, conviventi o non conviventi, portatori di handicap in situazione di gravità di cui alla Legge n. 104/1992; 4) aiutare i lavoratori che versino in situazioni di particolare disagio a causa di status di vedovanza, separazione o divorzio; 5) curare figli fino a 3 anni di età; 6) curare figli in età compresa tra i 3 e i 13 anni; 7) curare familiari anziani malati o malati cronici; 8) assolvere a motivi di studio o dedicarsi ad attività di volontariato a favore delle organizzazioni iscritte nei registri di cui all’art. 6 della Legge n. 266/1991. Vorrei Sapere 49 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Permessi e aspettative Quanti sono i permessi retribuiti per motivi familiari/di carattere personale a cui ho diritto? 3 giorni lavorativi (cumulabili con quelli previsti dall’art.1 dpcm 278/2000 in tema di assistenza dovuta a gravi infermità) in caso di morte del: o coniuge anche legalmente separato; o parente entro il 2° grado, anche non convivente; o soggetto componente la famiglia anagrafica (cioè iscritto nel proprio stato di famiglia), ovvero parente o affine purché convivente. Tale permesso può essere fruito entro sette giorni a partire dal giorno in cui si è verificato l’evento. 2 giorni lavorativi per la nascita di figli. Il permesso resta quantitativamente determinato in due giorni a prescindere che il lieto evento riguardi un figlio/a o più figli. Tale permesso può essere fruito entro sette giorni dal verificarsi dell’evento. 1 giorno in occasione di trasloco documentato (fattura del trasloco, ovvero comunicazione all’Azienda di cambio di residenza e/o domicilio). In caso di trasferimenti disposti d’ufficio che comportino l’effettuazione di trasloco nei termini previsti dalla normativa contrattuale nazionale, al personale interessato competono: o 1 giorno di permesso retribuito per trasferimenti in località distanti da oltre 100 e fino a 300 Km dal luogo di residenza; o 2 giorni di permesso retribuito per trasferimenti oltre 300 Km Il Personale che intende fruire di tale tipologia di permesso deve fornirne comunicazione al Responsabile di Unità Organizzativa di appartenenza con congruo preavviso. Cosa posso fare se ho finito i permessi previsti? Al personale appartenente alle Aree professionali che abbia superato il periodo di prova ed abbia già esaurito i permessi ex festività e l’eventuale credito di banca delle ore spettanti, il Responsabile dell’UOG di appartenenza può concedere permessi orari retribuiti, che sostituiscono i 3 giorni previsti dalla legge 53/2000 art.4 : a) per comprovati gravi motivi di carattere personale/familiare, purché documentati, b) per visite mediche specialistiche non effettuabili al di fuori dell’orario di lavoro comprovate da idonea certificazione. Verrà valutata con la massima considerazione, ove segnalata, ai fini della concessione di tali permessi retribuiti, la condizione dei dipendenti affetti da malattie di carattere oncologico, sindrome da immunodeficienza acquisita, TBC e patologie di analoga gravità. Vorrei Sapere 50 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quali e quanti permessi NON retribuiti può chiedere il lavoratore per motivi familiari/personali? carattere personale o familiare Superato il periodo di prova il lavoratore può chiedere 5 giorni di permesso non retribuito, per ogni anno solare, per motivi di carattere personale o familiare. assistenza per malattia Superato il periodo di prova, il lavoratore ha diritto a ulteriori 5 giorni di permesso non retribuito, per ogni anno solare, per assistenza per malattia - comprovata da idonea documentazione medica di: - coniuge, figli (anche adottivi/affidati), genitori, fratelli, nipoti “ex filio”, - ogni altro soggetto purché convivente con l’interessato. I giorni di permesso non retribuito sono comunque complessivamente 10 nel caso di assistenza per malattia, in quanto qualora si siano esauriti i 5 giorni specifici, è possibile utilizzare quelli per carattere personale o familiare. ATTENZIONE !! I giorni di permesso per assistenza per malattia non possono essere collegati a giorni di ferie nel periodo giugnosettembre e nel periodo dal 15 dicembre al 15 gennaio e per i figli (anche adottivi/affidati) di età compresa tra i 3 e gli 8 anni si intendono aggiuntivi a quanto previsto dall’art. 47 D.Lgs. n. 151/01 (cd. “permessi per malattia del figlio”). I permessi di cui al presente paragrafo si applicano anche alle famiglie di fatto. Quanti permessi per motivi di studio mi spettano? ( NB: i permessi previsti dal nostro accordo si intendono sostitutivi di quelli previsti dal CCNL) Scuole medie inferiori e superiori Permessi retribuiti nelle giornate di prova d’esame più il tempo di viaggio per il raggiungimento della sede di esame. Ulteriori 8 giorni di permesso retribuito all’anno, non frazionabili in mezze giornate, per il numero degli anni - più due - di corso legale degli studi. Ulteriori 8 giorni di permesso retribuito, frazionabili in due periodi, da fruire nell’intero ciclo di corso di studi. Un periodo di aspettativa non retribuita di 30 giorni di calendario, anche frazionabile in non più di due periodi, da fruirsi una sola volta per ciclo di studi di scuola media inferiore o superiore, di cui almeno la metà (15 giorni) in occasione degli esami di licenza o di diploma. Università 3 giorni di permesso retribuito (non frazionabili in mezze giornate), in occasione di ogni singolo esame sostenuto. In caso di esame scritto ed esame orale previsti dal piano di studi come due esami separati, le 3 giornate di permesso retribuito vanno concesse per ciascuna prova; nel caso invece in cui le prove siano parti di unico esame al lavoratore studente vanno riconosciuti complessivamente 3 giorni lavorativi di permesso retribuito. 5 giorni di permesso retribuito in occasione della preparazione dell’esame di laurea più 1 giorno di permesso retribuito coincidente con quello dell’esame di laurea. 3 giorni di permesso retribuito in occasione della preparazione dell’esame di laurea magistrale più 1 giorno di permesso retribuito; coincidente con l’esame di laurea magistrale. Un periodo di aspettativa non retribuita non superiore a 180 giorni di calendario per il conseguimento della laurea, anche magistrale, frazionabile sino ad un massimo di tre periodi, ognuno dei quali non inferiore a 15 giorni di calendario e da fruirsi una sola volta per ciclo di studi. Vorrei Sapere 51 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quali sono le forme di aspettativa previste dall'accordo vigente in Intesa Sanpaolo? Aspettativa per motivi di studio, familiari, personali o per volontariato Superato il periodo di prova, il lavoratore ha diritto di ottenere, su richiesta, per motivi di studio, familiari, personali o per lo svolgimento delle attività di volontariato (L. n. 266/91), per una sola volta nell’arco di un quinquennio, un’aspettativa non retribuita della durata massima di un anno. Congedo per gravi motivi (Legge n. 53/2000 e D.M. 278/2000) Nelle situazioni regolate dalla legge 53/2000 cd. “congedo per gravi motivi”, si può fruire, in via anticipata, dell’aspettativa non retribuita di spettanza del quinquennio successivo. L’aspettativa regolata così come precede più favorevole del regime di legge si sostituisce, ad ogni effetto, alle agibilità regolate dall’art. 4, comma 2, della L. n. 53/2000 e dall’art. 49 del CCNL 12 febbraio 2005. Aspettativa aggiuntiva per malattia Trascorso il periodo di aspettativa per malattia alle condizioni e nei modi stabiliti dal CCNL art.50, al personale spetta a richiesta un ulteriore periodo di aspettativa non retribuita della durata massima di un anno, alle stesse condizioni già regolate dalla suddetta aspettativa per malattia (nel senso che la/e richiesta/e dovrà/nno essere supportate da idonea certificazione medica). Ci sono congedi retribuiti per assistere familiari disabili? Congedo retribuito ex-art.42 dlgs 26/03/2001 n.151 Sì. La legge n.338/2000 ha introdotto il diritto per i genitori di persone con handicap grave o, dopo la loro scomparsa, per uno dei fratelli o sorelle conviventi, nonché il figlio in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura dei genitori in situazione di grave disabilità. Il congedo ha durata massima di due anni nell'arco della vita lavorativa di ciascun dipendente e può riferirsi a più soggetti disabili, qualora ne ricorrano le condizioni. Tali congedi sono retribuiti con un’indennità corrispondente all'ultima retribuzione percepita e sono coperti da contribuzione figurativa ai fini pensionistici. L'indennità e la contribuzione figurativa spettano comunque fino ad un importo complessivo massimo di 36.151,98 euro annue, per cui, in caso di superamento durante l'annualità di tale importo, il restante periodo di congedo sarà non retribuito. Detto importo è rivalutato annualmente a decorrere dall'anno 2002 sulla base della variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Vorrei Sapere 52 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Donne in gravidanza. Cosa spetta oltre quanto previsto dalla legge? Trasferimenti e mansioni lavorative A far tempo dalla comunicazione dello stato di gravidanza e fino all’ultimo giorno di servizio prima dell’inizio del periodo di assenza obbligatoria previsto dalla legge, la lavoratrice ha diritto: a non essere spostata o trasferita dalla Filiale o dalla Direzione Centrale di assegnazione; di essere adibita, avanzando apposita richiesta scritta all’ufficio Risorse Umane di competenza, a mansioni diverse da quelle cui è addetta, ove queste comportino una prestazione di lavoro contraddistinta da prevalente posizione ortostatica o comunque da particolare gravosità. Successivamente al terzo mese di gravidanza, l’interessata può richiedere l’esenzione da mansioni che comportino posture fisse in posizione seduta. Le richieste devono essere documentate da idonea certificazione medica. Retribuzione Al personale assente per il congedo anticipato per maternità con complicazioni patologiche compete il trattamento economico in misura pari alla retribuzione goduta in servizio per l’intera durata di astensione da lavoro determinata dalla competente funzione della Direzione Provinciale del Lavoro con le modalità di cui al D.Lgs. 151/2001. Nel caso di maternità a rischio è previsto, anche in base all’Accordo 20 dicembre 2007 sull’orario di lavoro, il pagamento del 100% della retribuzione. Permessi pre-parto La dipendente in stato di gravidanza ha diritto a permessi retribuiti per partecipare al corso di preparazione al parto presso strutture pubbliche, o convenzionate con le medesime, per la durata del corso stesso. L’interessata dovrà comunicare al proprio Responsabile, con un preavviso di almeno 5 giorni, le date previste per la partecipazione al suddetto corso che sarà successivamente documentata con apposita attestazione di presenza rilasciata della relativa struttura. E dopo il congedo parentale? (Ex astensione facoltativa) Ferme le previsioni di legge che regolano il congedo parentale, alla lavoratrice madre viene concesso, su richiesta scritta inoltrata all’Ufficio di Risorse Umane di competenza, un periodo di aspettativa non retribuita aggiuntiva di 3 mesi da fruirsi, anche in via frazionata, fino al compimento del 3° anno di età del figlio. In caso di parto gemellare detto periodo di aspettativa non retribuita è raddoppiato. I benefici di cui sopra possono essere richiesti anche dalla madre adottiva/affidataria del minore di 3 anni e fino al compimento del 3° anno di età dello stesso. In luogo della lavoratrice madre, il lavoratore padre può utilizzare il suddetto congedo in caso di morte o grave infermità della madre, abbandono del figlio da parte della madre, affidamento esclusivo del figlio al padre. Vorrei Sapere 53 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Provvidenze di studio a favore dei figli Intesa Sanpaolo: circolare 541/2008 – data emissione 19/9/2008 e relative policy - (disponibile in “Arco – “Documenti Governance” – “Norme Intesa Sanpaolo” – “Policy”) Chi ha diritto alle provvidenze? Figli o persone equiparate, a carico dei dipendenti, iscritti e frequentanti corsi regolari di studio. Il riferimento per il riconoscimento dei corsi è l’art.56 CCNL12/2007. L’accordo aziendale del 31/01/2008 ha sostituto, migliorando, alcune provvidenze previste dal CCNL. Tali provvidenze migliorative vengono erogate solo ed esclusivamente a chi percepisce un reddito inferiore a € 60.000,00 (RAL). Qualora il dipendente cessi dal servizio, verrà riconosciuto l’assegno se il diritto è maturato mentre l’interessato era ancora in servizio. Quando vengono erogate le provvidenze previste dal CCNL? Quelle previste dal CCNL: ottobre dell’anno in cui si è concluso l’anno di studio, per gli studenti delle scuole medie e superiori dicembre dell’anno di iscrizione per gli studenti iscritti per la prima volta all’università marzo dell’anno successivo a quello accademico di riferimento per studenti universitari iscritti ad anno successivo al primo con almeno 40 crediti formativi alla fine della sessione di esame. NB. Tutte le erogazioni del CCNL sono ulteriormente maggiorate quando, per mancanza di scuola o di facoltà prescelta, lo studente deve frequentare fuori comune di residenza. Quando vengono erogate le provvidenze previste dagli accordi aziendali ? Le ulteriori provvidenze previste dalla contrattazione aziendale vengono invece corrisposte nel mese di: ottobre di ciascun anno per le scuole primarie e secondarie marzo per l’università. Il premio di laurea verrà invece pagato dopo l’erogazione della borsa di studio dell’anno di riferimento. Come posso richiedere le provvidenze? AREE PROFESSIONALI E QUADRI DIRETTIVI Le borse di studio previste dal CCNL devono essere richieste attraverso l’apposita modulistica online (PERSONA > GESTIONE PERSONALE > ASSEGNI DI STUDIO) se relative a scuole diverse dall’università o con i moduli allegati alla Policy per gli assegni universitari ( da inoltrare a Direzione Personale – Servizio Relazioni con il Personale - Ufficio Amministrazione del Personale - Via Lugaro, 15 – 10126 Torino ) Le borse di studio previste dalla contrattazione aziendale devono essere richieste, per tutti gli ordini di scuole, attraverso la procedura online (PERSONA > GESTIONE PERSONALE > ASSEGNI DI STUDIO) Vorrei Sapere 54 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Il premio di laurea va richiesto, entro e non oltre due mesi dal conseguimento, attraverso il modulo allegato alla Policy. NB: solo eccezionalmente, in caso di impossibilità all’utilizzo della procedura on line, le domande potranno essere richieste attraverso l’invio dei moduli a: Direzione Personale – Servizio Relazioni con il Personale - Ufficio Amministrazione del Personale - Via Lugaro, 15 – 10126 Torino DIRIGENTI I Dirigenti dovranno indirizzare tutte le domande all’Ufficio Gestione Dirigenti utilizzando i moduli allegati alla Policy. Entro quando devo richiederle? Borse di studio per scuole secondarie, sia relative al CCNL che alla contrattazione aziendale: dal 15 luglio ed entro e non oltre il 30 settembre. Primo anno di facoltà universitaria: entro e non oltre il 30 novembre Anni successivi al primo: tra gennaio e la fine di febbraio BORSE DI STUDIO TIPOLOGIA in regime di esenzione fiscale e contributiva IMPORTO IN € ASILO NIDO / SCUOLA MATERNA (allegando doc. di spesa) SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO anno del conseguimento della licenza SCUOLA SECONDARIA DI II° GRADO anno del conseguimento della licenza SCUOLA SECONDARIA DI II° GRADO - con magg. FUORI SEDE anno del conseguimento della licenza UNIVERSITA' 1° anno - ACCONTO UNIVERSITA' 1° anno - SALDO se ottenuti tutti i crediti previsti per l'anno accademico UNIVERSITA' 1° anno - SALDO con magg. FUORI SEDE se ottenuti tutti i crediti previsti per l'anno accademico UNIVERSITA' anni successivi se ottenuti tutti i crediti previsti per l'anno accademico UNIVERSITA' anni successivi con magg. FUORI SEDE se ottenuti tutti i crediti previsti per l'anno accademico UNIVERSITA' al conseguimento della Laurea triennale con pieni Voti legali (almeno 99/110 oppure 90/100) UNIVERSITA' al conseguimento della Laurea magistrale con pieni voti legali (almeno 99/110 oppure 90/100) se già percepito il premio per la Laurea triennale UNIVERSITA' al conseguimento della Laurea magistrale con pieni voti legali (almeno 99/110 oppure 90/100) se NON percepito il premio per la Laurea triennale Vorrei Sapere 55 max 120,00 150,00 74,89 150,00 105,87 200,00 157,52 200,00 116,20 100,71 128,80 178,18 206,27 216,91 245,00 294,38 322,47 NOTE x coperturasp.frequenza + + + oppure oppure oppure oppure 150,00 350,00 500,00 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Trasferimenti Intesa Sanpaolo: circolare 505/2008 – data emissione 8/8/2008 e relative policy (disponibile in “Arco” – “Normativa” – “Documenti Governance” – “Norme Intesa Sanpaolo” – “Policy”). TRASFERIMENTO RICHIESTO DAL LAVORATORE Quando si può chiedere il trasferimento? Dopo tre anni di anzianità di servizio si può richiedere di essere trasferiti da un'unità produttiva ad un’altra verso una “zona”. Nel conteggio dei tre anni sono considerati: il periodo trascorso come apprendista (4 anni); il periodo “ridotto” trascorso come apprendista (2 anni), avendo ricevuto l’anticipata trasformazione del rapporto di lavoro in quello a tempo indeterminato. Cos’è una zona? Per “zona” si intende un ambito territoriale omogeneo, definito dall’Azienda, che comprende Comuni aventi tra di loro una distanza massima di 22 Km L’elenco è allegato alla Policy. La richiesta di trasferimento si intende riferita a uno qualsiasi dei Comuni compresi nella zona indicata, tenendo presente che gli uffici di Direzione Centrale sono considerati appartenenti alla zona di rispettiva dislocazione. Come si richiede il trasferimento? Bisogna compilare il modulo predisposto dall’Azienda (all. 1), farlo vistare dal proprio Responsabile e inviarlo con raccomandata r.r. a Ufficio Amministrazione del Personale, Via Lugaro, 15 – 10126 Torino. Ogni richiesta di trasferimento può prevedere un massimo di tre zone Cosa succede alla domanda? Tutte le domande saranno inserite in due graduatorie ufficiali: una per zona e una per mansione, secondo l’ordine di spedizione della raccomandata, ovvero, a parità di data, in base all’anzianità di servizio e quindi all’età. Quando la domanda di trasferimento viene accolta, automaticamente viene a decadere la richiesta per le altre zone. In caso di rinuncia al trasferimento proposto nell'ambito di una delle zone richieste, interviene l'immediata decadenza dalla lista della zona stessa. Se non si è più interessati al trasferimento bisogna comunicarlo per iscritto all’Uff. Amministrazione del Personale. Vorrei Sapere 56 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo TRASFERIMENTO RICHIESTO AD INIZIATIVA DELL'AZIENDA Quando può farlo ? L’Azienda per comprovate esigenze tecniche, organizzative e produttive anche riconducibili ai piani e programmi di riorganizzazione e di ristrutturazione anche in applicazione dell’art.18 CCNL, può procedere a trasferimenti. Deve però: 1. favorire la volontarietà dei trasferimenti 2. acquisire tutti gli elementi relativi alle condizioni personali e familiari degli interessati, nonché alle competenze professionali possedute; 3. eventualmente valutare le richieste di coloro che siano disponibili sia ad essere assegnati ad attività o mansioni inferiori, con mantenimento dei trattamenti economici, sia ad adottare specifici orari compatibili con il dettato del CCNL; 4. contenere il più possibile la distanza tra il luogo di residenza e quello di destinazione, valutando altresì la praticabilità di trasferimenti “a catena” di corto raggio. Quali diritti hanno i lavoratori? Possono essere trasferiti solo con il loro consenso: i lavoratori che fruiscono della Legge n. 104 del 1992 in situazione di gravità (art. 33 comma 6 e 7) le lavoratrici in stato di gravidanza o con figli di età inferiore ai 3 anni (ovvero i padri lavoratori, nel caso di affidamento esclusivo dei figli) Tutti gli altri lavoratori possono essere trasferiti, senza il loro consenso quando: non abbiamo compiuto 45 anni di età e maturato almeno 22 anni di servizio (art.105 CCNL) quando pur avendo compiuto 45 anni di età e maturato almeno 22 anni di servizio il trasferimento avvenga su unità produttiva, situata in comune diverso, che disti meno di 30 km (art.105 CCNL) quando pur avendo compiuto 45 anni di età e maturato almeno 22 anni di servizio si tratta di personale preposto o da preporre a succursali comunque denominate (art.105 CCNL) o quando il trasferimento comporta comunque avvicinamento rispetto alla località di residenza e/o di domicilio dell’interessato, ovvero quando esso comporti allontanamento dalla residenza e/o domicilio del lavoratore interessato fino al massimo di: o 25 Km se il lavoratore ha in essere il rapporto di lavoro a tempo parziale o 50 Km se il lavoratore appartiene alle Aree Professionali o 70 Km se il lavoratore è inquadrato tra i QD1 e QD2. Se il trasferimento determina un maggiore allontanamento dalla residenza e/o domicilio del lavoratore che porta il medesimo a distanza superiore ai 25 Km per i lavoratori part-time, ai 50 Km, per appartenenti alle Aree Professionali, e ai 70 Km, per i QD1 e QD2, esso stesso potrà essere disposto dalla Società solo con il consenso del dipendente. Vorrei Sapere 57 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quali sono i trattamenti economici in caso di trasferimento disposto dall’Azienda? Il lavoratore ha diritto: a quanto previsto dal CCNL (art.105 per le aree professionali e art.82 per i QD) un contributo per il pendolarismo giornaliero, concordato con l’Azienda e superiore a 22 Km ( 44 A/R), pari al valore delle spese effettivamente sostenute in caso di utilizzo del mezzo pubblico o al rimborso forfetario di € 0,46 lordo al Km, nel caso di utilizzo dell’auto personale, con il riconoscimento aggiuntivo del pedaggio autostradale riferito ad un massimo di 220 giorni lavorativi e per 6 anni per trasferimenti - comportanti il cambio di residenza/domicilio del lavoratore interessato, ma non della sua famiglia - in cui la località di destinazione sia ubicata a più di 100 Km (solo andata) dalla originaria residenza/domicilio, Intesa Sanpaolo erogherà, per la durata e con le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva nazionale tempo per tempo vigente in materia di fornitura dell’alloggio, un rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per i viaggi di rientro alla residenza, nel limite di un “plafond” di spesa calcolato, su base annua, in € 18,00 lordi al Km, fino all’importo onnicomprensivo massimo di € 18.000,00 lordi. Come si ottenegono? Per ottenere i contributi bisognerà compilare i moduli: riconoscimento del contributo spese viaggio di pendolarismo ( all.2) da inoltrare alla struttura competente (Area) richiesta rimborso spese viaggio di rientro dipendenti trasferiti nuova normativa 2008 (all.3) che dovrà essere inoltrato a sua cura, entro e non oltre il giorno 10 del mese successivo all’ultimo del trimestre (vale a dire entro il 10 aprile, il 10 luglio, il 10 ottobre dell’anno in corso ed entro il 10 gennaio dell’anno successivo), all’Ufficio Servizi Generali, via Lugaro, 15 – 10126 – Torino. La documentazione delle spese sostenute, che non andrà acclusa al modulo di richiesta, dovrà invece essere conservata a cura del lavoratore interessato per la durata di 5 anni ed esibita su richiesta delle strutture aziendali competenti per il controllo. In caso di dichiarazioni non veritiere e nel caso in cui fosse riscontrato il mancato riscontro documentale dei giustificativi, il lavoratore sarà tenuto a restituire gli importi percepiti. Per quanto concerne l’utilizzo del treno e dell’aereo per i viaggi di rientro è comunque data facoltà ai dipendenti di avvalersi dell’Agenzia viaggi convenzionata per l’emissione dei biglietti, fermo restando il pagamento a proprio carico del relativo onere. A tal fine i dipendenti dovranno inoltrare in allegato ad email indirizzata a [email protected] il modulo “Richiesta biglietti viaggi di rientro” Le liquidazioni concernenti tutti i trattamenti economici avverranno a mezzo cedolino di paga. Vorrei Sapere 58 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - Richiesta di trasferimento RACCOMANDATA A.R. Spett. INTESA SANPAOLO S.p.A. Ufficio Amministrazione del Personale Via Lugaro, 15 10126 -Torino Oggetto: Richiesta di trasferimento Il/La in sottoscritto/a servizio presso _____________________________________ ________________________________ con matricola riferimento __________ alla vigente normativa aziendale, presenta richiesta di trasferimento presso le sottoindicate “zone”: ZONE RICHIESTE ________________________________ ________________________________ ________________________________ Variazioni (riservato al Personale che abbia già inoltrato altre richieste di trasferimento) N.B. Compilare la parte sottostante per revocare le richieste già presentate e/o per adeguare a 3 il numero complessivo delle zone contemporaneamente in essere. ZONE REVOCATE ________________________________ ________________________________ ________________________________ Timbro e firma del Responsabile della Filiale/Unità organizzativa di appartenenza _________________________________ Data_________ Firma____________ Vorrei Sapere 59 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - Riconoscimento del contributo spese viaggio di pendolarismo giornaliero DIREZIONE CENTRALE PERSONALE Ufficio Servizi Generali Via Lugaro , 15 10126 - Torino Il sottoscritto_______________________________________ matr.__________________ Dipendente di _____________________________________________________________ Ai fini del riconoscimento da parte della Società del contributo spese viaggio di pendolarismo giornaliero in relazione al trasferimento con decorrenza ________________c/o la Direzione/Filiale/Area ___________________________ DICHIARA: di viaggiare quotidianamente dalla propria residenza/abitazione sita in ____________________________________ al luogo di lavoro ubicato in ______________________________________________________________________ di utilizzare per i trasferimenti: il seguente mezzo pubblico__________________________sostenendo la spesa mensile di €________________ la propria autovettura sostenendo spese autostradali giornaliere di €_________________ (da indicare solo a fronte di uso effettivo e continuativo di autostrade) Il sottoscritto si assume ad ogni effetto la piena responsabilità di quanto sopra dichiarato e si impegna a comunicare tempestivamente e per iscritto a codesto Ufficio ogni variazione che dovesse intervenire; si impegna inoltre a tenere a disposizione per un periodo di tre mesi i giustificativi delle spese sostenute, per eventuali verifiche disposte dall’Azienda. Data _______________Firma ______________________________________ A cura del Gestore del Personale di Area/Funzione Centrale Indicazione Km giornalieri A/R per uso autovettura Visto del Gestore del Personale Note Vorrei Sapere 60 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo FAC SIMILE - Richiesta rimborso spese di viaggio di rientro dipendenti trasferiti nuova normativa 2008 DIREZIONE CENTRALE PERSONALE Ufficio Servizi Generali Via Lugaro 15 – 10126 Torino Il sottoscritto ___________________________________, trasferito sulla piazza di _______________ a decorrere dal ______________, in relazione al plafond per viaggi di rientro fissato in annui € __________ lordi, DICHIARA sotto la propria responsabilità di avere sostenuto nel trimestre dal ______________ al ______________ correlate spese di trasporto per l’utilizzo di: □ aereo □ treno □ autovettura privata, con utilizzo di autostrade per un importo di € __________ □ altri mezzi ___________________________ Nell’impegnarsi a trattenere presso di se i giustificativi di spesa per la durata di 5 anni, si ritiene fin d’ora obbligato ad esibirli su richiesta all’Azienda, consapevole che in caso di inottemperanza e mancato rispetto della normativa dovrà restituire gli importi percepiti. Tutto ciò premesso, CHIEDE il rimborso della quota spettante in relazione alle spese sostenute ed al plafond di spesa a disposizione. Data _______________ Vorrei Sapere Firma ___________________________________ 61 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Agevolazioni al personale Come è composto il pacchetto di agevolazioni? Il nuovo pacchetto è così strutturato: n.1 conto corrente di accredito dello stipendio/pensione n.1 conto corrente senza accredito stipendio/pensione uno o più libretti a risparmio nominativi uno o più Depositi Amministrati apertura di credito fiduciaria su c/c accredito dello stipendio/pensione finanziamenti personali e mutui altri prodotti e servizi accessori (Carte di credito e di debito, Carta Revolving, Domiciliazioni Utenze, Cassette di sicurezza...) A chi è rivolto ? I finanziamenti personali e i mutui fondiari nonché l’apertura di credito fiduciaria su c/c di accredito dello stipendio spettano al Personale in servizio con contratto a tempo indeterminato che abbia superato il periodo di prova ed al Personale in quiescenza. Per il Personale assunto con altra tipologia contrattuale (apprendistato, tempo determinato, .....) sono invece previste norme specifiche che indicheremo di volta in volta CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA Al Personale in servizio ed al Personale in quiescenza, titolare di pensione diretta o di reversibilità domiciliata presso l’Azienda, sono riservati i conti correnti di corrispondenza alle condizioni e norme di seguito specificate nell’allegato Sono ammessi sconfinamenti di “ natura commerciale”? No, su nessun rapporto di conto acceso al Personale in servizio o in quiescenza sono ammessi sconfinamenti e/o movimentazioni di natura “commerciale”. La mancata osservanza di tale disposizione può comportare, oltre alle eventuali implicazioni di natura regolamentare secondo la normativa aziendale (cfr. Codice Etico e Codice di Comportamento del Gruppo), revoca delle convenzioni assegni e ritiro delle Carte di debito e credito da parte della Filiale che provvederà ad informare dettagliatamente le competenti Strutture per i provvedimenti che si rendessero necessari. Come deve essere intestato il CC ? Il dipendente/pensionato deve sempre risultarne primo intestatario. I c/c riservati al Personale possono inoltre essere cointestati a: Coniuge, non separato legalmente Convivente in famiglia di fatto Figli, anche non conviventi Altri familiari, purché conviventi (certificato inserimento nella famiglia anagrafica) Vorrei Sapere 62 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Chi può essere delegato ad operare? E’consentita la delega ad operare sui conti correnti esclusivamente ai familiari per i quali è comunque prevista la possibilità di contestazione, ferma restando la responsabilità del/dei titolari sulla corretta gestione del rapporto da parte di eventuali delegati. Dove posso aprire il conto corrente di accredito dello stipendio/pensione (Tipo A) ? Il dipendente/pensionato potrà presentarsi ad un gestore di una qualsiasi filiale Gruppo Intesa Sanpaolo, presso la quale intende accendere il rapporto esibendo la lettera di assunzione o il tesserino aziendale per i dipendenti o idoneo documento di identità per il Personale in quiescenza. Dove posso aprire il conto corrente senza accredito dello stipendio/pensione (Tipo B) ? Si precisa che tale tipologia di conto corrente non è attivabile per il Personale in servizio assunto con contratto a tempo determinato. Il dipendente/pensionato dovrà presentarsi ad un gestore di una qualsiasi filiale Gruppo Intesa Sanpaolo, presso la quale intende accendere il rapporto esibendo la lettera di assunzione o il tesserino aziendale per i dipendenti e idoneo documento di identità per il Personale in quiescenza. Come posso operare sui CC agevolati? Ricordiamo il divieto tassativo, ai sensi del Codice di comportamento di Gruppo, effettuare operazioni di tipo contabile/finanziario, sia allo sportello sia nell’ambito del back office, a valere su rapporti ove essi, ovvero il loro coniuge o convivente, un parente o affine entro il quarto grado, risulti intestatario, o delegato: in tal caso, l’operazione dovrà essere effettuata da altro dipendente o convalidata dal responsabile dell’unità operativa in cui è posta in atto; Prelievi sui conti correnti I prelievi sui conti correnti devono essere effettuati di massima tramite gli sportelli automatici (ATM), i prelievi possono essere effettuati allo sportello secondo le regole tempo per tempo vigenti, anche presso punti operativi diversi da quello dove è intrattenuto il conto, ferme restando le norme e le misure cautelative in essere sull’argomento. Estratto conto La periodicità degli estratti conto è mensile, fermo restando la possibilità di richiederne l’invio con cadenza trimestrale. L’invio avviene in busta chiusa direttamente al domicilio aziendale del Personale in servizio primo intestatario ovvero al domicilio segnalato in anagrafica per i pensionati. Vorrei Sapere 63 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Richieste movimenti e/o saldo Le richieste di movimenti e saldi devono essere effettuate tramite gli sportelli automatici (ATM), evitando il più possibile di ricorrere direttamente allo sportello. LIBRETTI DI RISPARMIO Posso aprire libretti a risparmio nominativi? Al Personale in servizio con contratto a tempo indeterminato, di apprendistato e di inserimento ed al Personale in quiescenza, titolare di pensione diretta o di reversibilità domiciliata presso l’Azienda, sono riservati uno o più libretti a risparmio nominativi. Quali operazioni posso effettuare? Sui libretti sarà possibile effettuare esclusivamente operazioni di: prelievo e versamento in contanti, con assegni e vaglia; prelievo in contante tramite carta di prelievo su ATM del Gruppo Intesa Sanpaolo; accredito di stipendi, pensioni o, in generale, di bonifici non continuativi disposti da terzi; addebito di ordini di bonifico conferiti alla Banca dal Cliente. DEPOSITI AMMINISTRATI Chi può aprire DA? Il personale in servizio con contratto a tempo indeterminato, di apprendistato e di inserimento ed il Personale in quiescenza, titolare di pensione diretta o di reversibilità domiciliata presso l’Azienda. Come deve essere intestato il DA? Valgono le norme generali di intestazione dei rapporti di conto corrente, sia per quanto riguarda gli aventi diritto, con particolare riferimento ad eventuali cointestatari, sia per quanto riguarda le responsabilità dei cointestatari. Ai familiari aventi diritto alla cointestazione potrà eventualmente, in alternativa, essere rilasciata delega ad operare sul D.A.. Qual è il CC di appoggio? Sono i conti riservati al Personale in servizio e in quiescenza. Fanno eccezione i D.A. dati a garanzia, per cui sono previste le condizioni agevolate pur se appoggiati a conti non riservati al Personale in servizio o in quiescenza. I DA sono esenti dall’imposta di bollo? Si precisa che, indipendentemente dal numero di D.A. a condizioni agevolate in essere sarà esentato dall’imposta di bollo un solo deposito amministrato. L’esenzione viene sempre applicata anche al D.A. posto a garanzia Vorrei Sapere 64 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Come viene inviato l’estratto conto? L’invio avviene in busta chiusa direttamente al domicilio aziendale del Personale in servizio primo intestatario, come previsto per i c/c riservati al Personale in servizio ovvero al domicilio indicato dal Personale in quiescenza. SERVIZI DIVERSI Come posso pagare le utenze domestiche ? Il pagamento delle utenze domestiche (energia elettrica, telefono, acqua e gas) in capo al Personale in servizio od in quiescenza, o ai familiari cointestatari dei conti riservati al Personale, è esente da commissioni solo se domiciliate con addebito su un conto riservato al Personale. Le utenze non domestiche o non intestate secondo quanto sopra specificato, non sono domiciliabili sui c/c riservati al Personale e sono assoggettate alle condizioni previste nei fogli informativi tempo per tempo in vigore per la clientela ordinaria . L’esenzione da commissioni può essere eccezionalmente applicata alle utenze domestiche pagate per cassa o con addebito in conto quando relative ad enti non convenzionati per le quali, quindi, non risulta possibile provvedere alla domiciliazione. CARTE DI PAGAMENTO Come posso usare le carte? L’utilizzo delle carte di pagamento, nei termini e con i massimali di seguito riportati per ogni specifica tipologia, deve comunque avvenire nel limite della disponibilità reale del conto dell’interessato. Nel caso di utilizzo irregolare in tal senso, la Filiale deve provvedere all’immediato recesso dal contratto della carta, segnalando la posizione alle competenti strutture (Direzione Audit/Servizio Relazioni con il Personale Intesa Sanpaolo/U.O. Personale Banche del Territorio – per la valutazione delle eventuali implicazioni di natura regolamentare (cfr. Codice Etico e Codice di Comportamento del Gruppo) che ne dovessero derivare. A quante Carte di debito agevolate ho diritto? Carte collegate al Conto Corrente di accredito dello stipendio/pensione di tipo “A” e al Conto Corrente, senza accredito stipendio/pensione tipo “B” Il dipendente/pensionato e ogni altro cointestatario o delegato dei conti correnti di cui paragrafo conti correnti di corrispondenza potrà ottenere alle condizioni agevolate previste dalla normativa un massimo di 2 carte di debito (bancomat) per ciascun conto. Vorrei Sapere 65 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Dove posso ottenerle? Il richiedente dovrà presentarsi nella filiale presso la quale intende accendere ovvero è operativo il rapporto di conto corrente e sottoscrivere la richiesta della carta. A quante Carte di Credito ho diritto ? Carte collegate al Conto Corrente di accredito dello stipendio/pensione di tipo “A” e al Conto Corrente, senza accredito stipendio/pensione tipo “B” Per l’emissione di una carta di credito (intendendosi per tale sia prodotti “Carta Blu”, “Carta Alitalia”, che prodotti “Oro”) a valere su un conto corrente (vedi domanda sui conti correnti di corrispondenza), il richiedente dovrà presentarsi da un gestore della filiale Gruppo Intesa Sanpaolo presso la quale intende accendere ovvero è operativo il rapporto di conto corrente. Il gestore consentirà, per ciascun conto corrente, il rilascio - secondo le norme in uso - di: massimo 2 carte di credito per il dipendente/pensionato (1 base più 1 aggiuntiva - diverso circuito - ovvero 1 base più 1 aggregata – diverso nominativo sullo stesso massimale ); massimo 2 carte di credito (1 o 2 aggregata/e e/o 1 o 2 aggiuntiva/e – diverso circuito) per ogni altro cointestatario o delegato del conto. Quali sono i massimali previsti? La somma dei massimali delle carte rilasciate, intendendosi per tale la somma dei massimali di tutte le Carte di credito emesse da Intesa Sanpaolo su tutti i conti (Tipo A + Tipo B), non deve comunque superare il massimale concesso al dipendente/pensionato di seguito indicato: o o o o Dirigenti Quadri Direttivi Altro Personale Personale in quiescenza € 10.000 € 5.000 € 3.000 € 3.000 Il controllo del rispetto dei limiti sopra esposti è di competenza della Filiale presso la quale viene effettuata la richiesta di emissione della/e Carta/e. Prelevamento/anticipo contanti: limiti giornalieri e commissioni pro tempore previsti per l’ordinaria clientela. Su quali carte è prevista l’agevolazione del canone? Si precisa che l’agevolazione sul canone è prevista solo per le Carte di Credito rilasciate da Intesa Sanpaolo e Banche del Gruppo. Le altre carte “Bancarie” (p.es. CartaSì), eventualmente possedute o richieste successivamente, sono trattate alle condizioni previste da ciascun emittente. Carta Revolving: posso ottenerla? E’previsto il rilascio di una sola carta revolving collegabile ai conti di tipo A o B. La carta prevista è la Clessidra CFS E’ prevista l’esenzione del canone annuale e la riduzione del tasso applicato alla clientela ordinaria nella misura del 30%. Vorrei Sapere 66 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Contratto via internet, cellulare e telefono: posso averlo? Ai titolari dei conti di tipo A o B è consentita la possibilità di sottoscrivere il contratto via internet, cellulare e telefono. Quanto costano i servizi di banca diretta? Il canone è esente. Sono previsti 5 € per spese in caso di smarrimento dell'O-key (sia per il conto A che B). CASSETTE DI SICUREZZA A quali condizioni? canone base ridotto al 50% recupero delle eventuali spese di assicurazione/riassicurazione CUSTODIA PELLICCE A quali condizioni? canone base ridotto al 50% maggiorazione del valore dichiarato: 5‰ Le condizioni agevolate sono ammesse per un massimo di 5 capi per dipendente MONTE PEGNI – OFFERTE SEGRETE A quali condizioni? Fermo restando che devono essere applicate le modalità procedurali di aggiudicazione previste per la normale clientela, il Personale è esentato dal versamento a titolo di caparra per le offerte segrete per l’acquisto di oggetti posti all’incanto dal Monte Pegni. OPERATIVITA’IN TITOLI Di seguito indichiamo alcune importanti regole per operare in titoli che devono essere seguite per evitare di incorrerein sanzionidisciplinari Vorrei Sapere 67 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Come avere le agevolazioni? Tutte le operazioni in titoli del Personale in servizio ed in quiescenza, per usufruire delle condizioni agevolate, devono essere appoggiate su Depositi Amministrati direttamente intestati o cointestati nei termini previsti dall’attuale normativa, nonché avere regolamento contabile su conto o deposito delle serie riservate al personale. Quali limiti operativi sono previsti? Le operazioni del Personale in servizio/in quiescenza e degli eventuali cointestatari e/o delegati devono essere impostate nel rispetto del “Codice di autodisciplina degli intermediari finanziari”, del “Codice Etico” e del” Codice di comportamento di Gruppo”. In tale ambito al Personale ed ai cointestatari dei conti e/o depositi è fatto comunque divieto di porre in essere contrattazioni il cui controvalore non sia interamente coperto da disponibilità e comunque di: effettuare vendite di titoli allo scoperto; effettuare operazioni in futures/options/covered warrant e altri prodotti c.d. derivati in genere; trasferire condizioni agevolate a terzi; effettuare operazioni in associazione con altri (Personale in servizio od in quiescenza, altri cointestatari di conti delle serie riservate al Personale, normale clientela). E’ammessa l’operatività per i prodotti denominati “Benchmark” e “Certificates”, in quanto, pur rientrando per assimilazione tra le tipologie dei covered warrant quotati, non evidenziano, per specifiche caratteristiche tecniche, quei contenuti di volatilità e rischiosità proprie dei prodotti puramente speculativi. L’acquisto di diritti derivanti da aumenti di capitale, comunque denominati deve essere accompagnato dal blocco sul conto del controvalore necessario alla sottoscrizione delle relative azioni, ancorché le istruzioni non siano formalizzate contestualmente all’ordine. Si precisa che, in ogni caso devono comunque essere rispettati eventuali altre limitazioni operative fissate dalla normativa di legge e/o di contratto e/o aziendale tempo per tempo in vigore. Cosa non posso fare ? E’ fatto espresso obbligo al Personale di disporre ordini in conformità al “Codice di autodisciplina degli intermediari finanziari” al “Codice Etico” e al “Codice di comportamento di Gruppo” oltre che alle disposizioni ed alle modalità operative pro tempore vigenti e comunque nel rispetto della normativa di legge e/o di contratto e/o aziendale tempo per tempo in vigore. Nel caso in cui il dipendente sia allo stesso tempo contraente ed operatore, ovvero in caso di unico addetto, l’operazione deve essere sottoposta al Responsabile dell’unità organizzativa competente o alla Direzione della filiale. L’operatività dei dipendenti è soggetta a livello centrale a periodici controlli a campione. Ogni anomalia od irregolarità che venisse riscontrata verrà segnalata per le conseguenti valutazioni Tutte le operazioni devono essere effettuate, per il tramite dei canali istituzionali (filiali e Banca Diretta). NOTA IMPORTANTE: è tassativamente esclusa ogni altra forma di operatività. In particolare si ribadisce l’assoluto divieto di effettuare l’incrocio di operazioni tra la clientela ed il Personale. Vorrei Sapere 68 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Come si valuta la disponibilità ai fini dell’operatività in titoli ? In linea generale è costituita dal saldo disponibile risultante sul conto di appoggio dell’operazione. Il controvalore degli acquisti di titoli obbligazionari e azionari, nonché delle sottoscrizioni in asta od in pubblica offerta, deve essere sempre interamente disponibile al momento della trasmissione dell’ordine. Il provento del realizzo di titoli è da considerarsi disponibile solo dalla conferma dell’eseguito dell’operazione, purché la valuta sia pari od antecedente alla valuta dell’operazione di acquisto. Possono inoltre costituire disponibilità: i fondi rivenienti da scadenza naturale di titoli e da maturazione di cedole in D.A. esclusivamente per le seguenti operazioni: acquisti di titoli obbligazionari e azionari: quando la valuta di accredito delle partite a scadere sia pari od antecedente al giorno di regolamento dei titoli da acquistare; sottoscrizione di titoli diversi in asta od in pubblica offerta: quando la valuta di accredito sia antecedente o pari al giorno di pagamento della sottoscrizione. OPERATIVITÀ IN VALUTA Come si effettuano le operazioni di compra/vendita di valuta estera ? Le operazioni di compra/vendita di valuta estera - banconote, assegni turistici/travellers chèque -, limitatamente a quanto necessario per soggiorni all’estero a scopo di turismo, studio ed altre motivazioni personali, sono esenti dal percepimento di commissioni e spese, ad esclusione delle eventuali imposte che devono essere percepite nei termini e con le modalità previste dalla normativa a carattere generale pro tempore vigente. Tali operazioni vengono regolate al cambio risultante dalla media tra il prezzo di acquisto e di vendita della valuta, come giornalmente segnalato dalle competenti funzioni. Quali sono le condizioni per il bonifico estero? Bonifico da e sull’estero - negoziazione assegni cambio: per le operazioni in divisa si applica il “cambio operativo unico” oppure, se in durante, il cambio denaro o lettera senza applicazione di scarti aggiuntivi; valuta: “compensata” spese di bonifico: esente per bonifici verso area euro commissione d’intervento/servizio servizio/trasferimento ed eventuale CVS: esente spese: devono essere percepite esclusivamente le condizioni standard previste nel capitolo "spese vive e costi indicativi" del - Tariffario – Operatività Estero nonché le spese reclamate/addebitate da banca estera. Rientrano in tale tipologia le rimesse del Personale assegnato a Punti Operativi all’estero. Posso aprire un Conto in Divisa estera ? Il personale può accendere conti in divisa estera delle serie previste per la normale clientela, l'operatività dei quali deve, di massima, essere ricondotta a necessità di turismo, studio o altre movimentazioni personali documentate (ad. esempio acquisto immobili ed esigenze collegate). Vorrei Sapere 69 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo A quali condizioni ? intestazione: secondo i criteri previsti per le serie speciali per il Personale; tasso creditore: tasso sistema senza limite di scaglione per le divise parametrate. Condizioni previste per l'ordinaria clientela sui conti in divise non parametrate; Il tasso creditore dei conti estero in Euro accesi in capo a Personale “non residente” dovrà essere allineato a quello pro tempore previsto per i conti della serie riservata al Personale; valuta: “compensata” Sotto l'aspetto operativo devono comunque essere rispettati i tempi ed i modi previsti per l'attività in cambi in generale; commissione d’intervento: /servizio: esente spese: esenti, compresi i diritti di estinzione; versamenti/prelievi in banconote estere: l’accredito/addebito sul conto viene effettuato al valore nominale della divisa, senza l’applicazione della prevista commissione (attualmente 1,5%), con valuta il giorno dell’operazione; assegni: non previsti; recupero imposta di bollo: non è prevista l’esenzione, si applica il recupero pieno nei termini pro tempore previsti per l’ordinaria clientela. Su tutti i rapporti di conto accesi dal Personale non sono ammessi sconfinamenti né movimentazioni di natura speculativa/commerciale. APERTURA DI CREDITO FIDUCIARIA Chi può averla? L’importo è concesso su base fiduciaria e in automatico al Personale in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato, che abbia superato il periodo di prova per i seguenti importi: o o o Aree Professionali con anzianità di servizio inferiore o uguale a 10 anni – Euro 6.500 Aree Professionali con anzianità di servizio superiore a 10 anni e Quadri Direttivi – Euro 10.500 Categoria dei Dirigenti – Euro 15.000 Personale in Quiescenza compresi i soggetti titolari di pensione diretta o di reversibilità – massimo pari al doppio della mensilità di pensione con un minimo di 3.000 euro e un massimo di Euro 5.200 In tal caso l’apertura di credito viene concessa su esplicita richiesta da parte dell’interessato da formalizzare presso la filiale dove è operativo il conto corrente tipo A. Personale assunto con contratto di lavoro di apprendistato o di inserimento – Euro 3.000 a partire dalla data di assunzione. Per il Personale assunto con contratto a tempo determinato o con tipologia contrattuale diversa da quelle sopra specificate non è prevista alcuna apertura di credito fiduciaria. Vorrei Sapere 70 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo A quali condizioni ? tasso debitore: pari al 2,75% fino a nuova disposizione dell’Azienda capitalizzazione interessi: annuale durata: a tempo indeterminato, salvo revoca revoche: l’apertura di credito fiduciaria può essere revocata, per il Personale in servizio, su iniziativa della Azienda o su richiesta scritta dell’interessato per l’intero importo. conto di appoggio: esclusivamente conto di accredito dello stipendio/pensione; nel caso di variazioni del c/c di appoggio, a qualunque titolo effettuate e segnalate dall’interessato con le modalità specificate nel paragrafo conti correnti di corrispondenza, l’apertura di credito fiduciaria spettante verrà trasferita dal vecchio al nuovo c/c attraverso una procedura centralizzata. FINANZIAMENTI PERSONALI AGEVOLATI Quali tipologie di finanziamenti personali agevolati è possibile richiedere? o Finanziamento “amico”: richiedibile esclusivamente da parte del personale/pensionati con un reddito familiare annuo lordo non superiore a euro 35.000, da intendersi cumulativo di tutti i redditi dei componenti del nucleo familiare, risultanti dallo stato di famiglia; o Finanziamento personale ordinario agevolato non documentato; o Finanziamento personale straordinario agevolato documentato; Beneficiario di tale normativa può essere anche il Personale assunto con contratto di apprendistato, mentre per i dipendenti assunti con altra tipologia contrattuale rispetto a quelle sopra specificate (a tempo determinato, c. di inserimento ecc.) non è prevista alcuna agevolazione. Nota bene: i suddetti finanziamenti non sono tra loro cumulabili. La singola facilitazione è cumulabile solo in caso di cointestatari entrambi dipendenti/pensionati. A chi deve essere Intestato il credito personale? Il finanziamento deve essere intestato al dipendente richiedente e può essere cointestato secondo le regole di cointestazione di volta in volta individuate dalle diverse normative applicabili al richiedente. Per cosa può essere richiesto il credito personale? Finanziamento “amico” e finanziamento personale ordinario agevolato: non richiedono documentazione, ma occorre indicare, a titolo puramente informativo, la finalità di utilizzo del finanziamento sul modello di richiesta disponibile in filiale: es.: acquisto auto/moto, arredamento, spese personali, ecc.... Esclusioni: le spese per acquisto di abbigliamento e generi di lusso, per collezionismo, per hobbistica, per viaggi e turismo in genere, per finanziamento di attività commerciali e non dei familiari nonché per estinzione di finanziamenti agevolati al personale in essere. Vorrei Sapere 71 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Finanziamenti personali straordinari agevolati: possono essere concessi solo ai dipendenti/pensionati che “documentano” esigenze economiche collegate a ben precise “spese personali”, anche relative al proprio nucleo familiare quali: spese sanitarie per terapie e interventi straordinari non coperte dall’assistenza sanitaria aziendale e dal servizio sanitario nazionale; acquisto/ristrutturazione della prima casa di abitazione per sé o per i figli; acquisto box o posto auto di pertinenza alla proprietà della 1° casa di abitazione del dipendente/pensionato; lavori di ristrutturazione e manutenzione dell’alloggio del richiedente, anche in locazione; riscatto/ricongiunzione dei periodi contributivi; estinzione del mutuo a suo tempo contratto per l’acquisto della prima casa di abitazione per sé e per i figli a condizioni non agevolate; spese per corsi di studio dei figli; spese legali; spese funerarie; spese legate alla categoria del disagio sociale quali acquisto di strumentazione e apparecchiature per lavoratori disabili o per familiari conviventi portatori di handicap. Cosa occorre produrre per ottenere il finanziamento personale straordinario agevolato? Per tutte le causali sopra indicate (tipologia “straordinari agevolati documentati”) le domande devono essere corredate da idonea documentazione giustificativa - preventivi o consuntivi di spesa con data non anteriore a 6 mesi rispetto alla richiesta - intestata al dipendente/pensionato e/o al coniuge o convivente in famiglia di fatto e/o a familiari conviventi. In caso di presentazione di preventivi, il richiedente è tenuto a presentare alla Filiale erogante entro e non oltre 6 mesi dall’erogazione, idonea documentazione attestante l’effettiva spesa sostenuta. Qual è l’importo dei finanziamenti? Per tutte le tipologie di finanziamento l’importo massimo concedibile è di euro 30.000 legata comunque all’indebitamento complessivo del richiedente ( sia interno sia esterno alla Banca) che non può eccedere la misura del 35% del reddito netto mensile dei soggetti coinvolti nella richiesta di finanziamento. Quali sono le caratteristiche dei vari tipi di finanziamento? o Tipologia finanziamento: finanziamento erogabile in unica soluzione e rimborsabile a rate mensili secondo un piano d’ammortamento prestabilito. o Durata: da 12 a 144 mesi. o Importo concedibile: per il finanziamento “Amico” (richiedibile esclusivamente dal personale in servizio/in quiescenza con un reddito familiare annuo lordo non superiore a euro 35.000): Min. 1.000 euro – Max 30.000 euro; per il finanziamento personale ordinario agevolato: Min. 1.000 euro – Max 30.000 euro; per il finanziamento personale straordinario agevolato documentato: Min. 1.000 euro – Max 30.000 euro. Vorrei Sapere 72 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo o Tasso: per il finanziamento “Amico”: pari al M.R.O. vigente al momento della concessione, fisso per tutta la durata del prestito stesso; per il finanziamento personale ordinario agevolato: pari al M.R.O. vigente al momento della concessione + 2,5% fisso per tutta la durata del prestito stesso; per il finanziamento personale straordinario agevolato documentato: pari al M.R.O. vigente al momento della concessione + 1,5% fisso per tutta la durata del prestito stesso. o Tasso di mora: tasso del finanziamento come sopra determinato con aggiunta di 2 punti percentuali. o Periodicità delle rate: esclusivamente mensili con scadenza il giorno 27 di ogni mese. o Modalità di rimborso: esclusivamente con addebito automatico sul c/c, che deve essere obbligatoriamente quello di accredito dello stipendio/pensione (pertanto anche per il Personale Ex Spimi non aderente al Nuovo Pacchetto non si darà corso all’addebito sul cedolino stipendio). o Ammortamento: rate mensili posticipate calcolate secondo il metodo francese (rate costanti con quota capitale crescente e quota interessi decrescente). o Preammortamento: E’ previsto esclusivamente il preammortamento tecnico (max 30 gg) e corrisponde al periodo intercorrente dalla data di erogazione (possibile in qualunque giorno) al giorno 27 immediatamente successivo alla stessa; gli interessi di preammortamento sono addebitati con la prima rata fissata il 27 del 2° mese successivo la data di erogazione del finanziamento. Quando perdo il diritto al finanziamento agevolato? Quando risolvo il rapporto di lavoro senza acquisire il diritto al trattamento pensionistico diretto o di reversibilità o all’eventuale assegno relativo all’adesione al Fondo di solidarietà. Nel caso invece di rapporto di lavoro risolto con il diritto al trattamento pensionistico diretto o di reversibilità all’eventuale assegno relativo all’adesione al Fondo di solidarietà, le condizioni agevolate sono mantenute fino a naturale scadenza del finanziamento (o a scadenza anticipata a scelta del richiedente), ove previsto dalla normativa di riferimento applicabile. Quando posso di nuovo chiedere chiedere il finanziamento? alla scadenza naturale del finanziamento preesistente; in via anticipata rispetto alla naturale scadenza del finanziamento preesistente, anche se concesso secondo la normativa precedentemente in essere presso la Banca di provenienza e comunque l’importo del nuovo finanziamento sommato al residuo finanziamento in essere deve rispettare il limite del plafond massimo concedibile. Quali sono i documenti da presentare ? Il dipendente/pensionato presenta la richiesta di finanziamento personale alla Filiale proprietaria della relazione, utilizzando il modulo CRIF debitamente compilato e corredato della seguente documentazione: per il finanziamento Amico: - copia dello stato di famiglia; - attestazione del reddito familiare (Mod. Unico o Mod 730 o cud o copia cedolino stipendio); Vorrei Sapere 73 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo per il finanziamento agevolato ordinario : - attestazione della fonte del proprio reddito (Mod. Unico o Mod 730 o cud o copia cedolino stipendio) ed, eventualmente, dei familiari conviventi (oltre a quello dei garanti se presenti); per il finanziamento agevolato straordinario documentato: - attestazione della fonte del proprio reddito (Mod. Unico o Mod 730 o cud o copia cedolino stipendio) ed, eventualmente, dei familiari conviventi (oltre a quello dei garanti se presenti); - dichiarazione relativa alla motivazione della spesa da sostenere (modulo finanziamento agevolato straordinario documentato); - documentazione relativa alla spesa da finanziare. Per tutte le richieste di finanziamento agevolato presentate dal personale in quiescenza ex Gruppo Intesa che non abbia aderito al “Nuovo Pacchetto condizioni agevolate”, la competenza deliberativa continua ad essere in capo alla filiale in base alle facoltà ordinarie pro tempore vigenti (attualmente Circolare n. 20/2006 del 25/1/2006). MUTUI AGEVOLATI A chi è destinata l’agevolazione? Personale in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato che abbia superato il periodo di prova Personale in servizio con contratto di apprendistato professionalizzante Personale in quiescenza nonché i titolari della pensione di reversibilità. Il Personale con reddito familiare contenuto potrà altresì beneficiare di una particolare tipologia di mutuo, di seguito definito come “mutuo amico” per acquisto dell’immobile destinato ad abitazione continuativa propria e del proprio nucleo familiare, le cui caratteristiche sono di seguito meglio specificate. Per i dipendenti assunti con altra tipologia contrattuale rispetto a quelle sopra specificate (c. a tempo determinato, c. di inserimento ecc) non è prevista alcuna agevolazione. In relazione alla stretta finalità di agevolare i dipendenti nell’acquisto, costruzione, ristrutturazione dell’immobile, è categoricamente esclusa qualsiasi connotazione puramente finanziaria e speculativa del finanziamento la cui ipoteca dovrà essere sempre iscritta sul cespite oggetto di acquisto/ristrutturazione/costruzione (e offerto in garanzia). Sono escluse pertanto le richieste di mutui finalizzati al ripianamento di posizioni debitorie in essere, all’acquisto di immobili siti fuori dal territorio nazionale, nonché le donazioni e le compravendite con altri componenti del nucleo familiare che permangano conviventi. A tali fini, si considerano facenti parte del nucleo familiare: o o o o coniuge; convivente in famiglia di fatto; figli conviventi; tutti gli altri familiari conviventi. Il coniuge, anche con diversa residenza, si considera facente parte del nucleo familiare a meno che la diversa abitazione derivi da separazione legale (cioè omologata o deliberata dal Tribunale). Si ricorda che, ai sensi del Codice Civile (art.43), la residenza è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Vorrei Sapere 74 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quali tipologie di mutui sono previste? I finanziamenti di Credito Fondiario concedibili si distinguono nelle seguenti tipologie: A. Acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’immobile destinato ad abitazione continuativa del dipendente/pensionato e del suo nucleo familiare (1° casa) o dei figli, di seguito “Mutuo 1^ casa” B. Acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’immobile destinato ad abitazione saltuaria del dipendente/pensionato e del suo nucleo familiare (2° casa), di seguito “Mutuo 2^ casa” C. mutuo per acquisto dell’immobile destinato ad abitazione continuativa del dipendente a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato che abbia un reddito familiare annuo lordo non superiore a 35.000 euro, di seguito “Mutuo Amico” Quali caratteristiche deve avere l’immobile? L’immobile oggetto del finanziamento deve essere: destinato a civile abitazione; libero da ipoteche, privilegi o trascrizioni pregiudizievoli; non locato o comunque non ceduto a parenti o terzi, neanche temporaneamente successivamente all’erogazione del finanziamento. Per tutte le tipologie di mutuo oggetto della presente normativa l’immobile offerto in garanzia deve essere detenuto a titolo di piena proprietà Cosa si deve fare per usufruire dell’agevolazione? Per beneficiare delle agevolazioni previste per i mutui sub A e sub C, il dipendente/pensionato dovrà trasferire la residenza nell’immobile oggetto del finanziamento e offerto in garanzia per il medesimo, entro 6 mesi dalla data di erogazione del mutuo, pena la revoca del tasso agevolato concesso. Si precisa che in caso di acquisto della prima casa, l’agevolazione può essere concessa anche se in presenza di atto di compravendita stipulato da non più di 6 mesi. E’possibile accedere al finanziamento anche in caso di acquisto di abitazione resosi necessario a seguito di provvedimento di separazione e/o divorzio, purché nell'ambito dell'importo massimo concedibile. Dove deve trovarsi l’immobile? Qualora l’ubicazione dell’immobile oggetto del mutuo sia diversa da quella della sede di lavoro del dipendente, il mutuo 1ª casa può essere concesso soltanto nei casi in cui l’immobile risponda ad almeno uno dei seguenti requisiti: sia raggiungibile quotidianamente dal posto di lavoro, con mezzi pubblici e/o privati, con spostamenti che non risultino eccessivamente disagevoli e sia comunque adibito ad abitazione continuativa dell’interessato e del suo nucleo familiare; sia ubicato nello stesso comune di nascita o di stabile residenza anche prima dell’assunzione, ovvero nella località di origine del dipendente o del coniuge, intendendo per località di origine il comune di residenza del nucleo familiare di origine ed i comuni viciniori o comunque legati ad esso da vincoli comunitari dimostrati dalla reazione di consorzi volti alla gestione dei primari servizi sociali; sia situato nella zona per la quale il dipendente ha già inoltrato domanda di trasferimento ovvero sia quotidianamente raggiungibile da essa coi criteri di cui ai precedenti alinea. Vorrei Sapere 75 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Posso avere l’agevolazione anche per l’acquisto del box? Il “Mutuo 1^ casa” può essere concesso anche per acquisto di box auto, a condizione che quest’ultimo al rogito risulti pertinenza dell’immobile di proprietà del dipendente/pensionato. Per l’acquisto di box non pertinenziale ovvero per l’acquisto di ulteriori box oltre al primo, il dipendente/pensionato potrà fare richiesta di “Mutuo 2^ casa”, fermo restando che l’ipoteca dovrà essere comunque iscritta sul box acquisendo. A chi deve essere intestato l’immobile? L'immobile oggetto dell’investimento ed offerto in garanzia deve essere intestato: o al dipendente ed eventualmente cointestato al coniuge non separato legalmente ovvero cointestato al convivente in famiglia di fatto risultante da idonea certificazione anagrafica, in misura non superiore al 50%. o nel caso di acquisto/ristrutturazione 1^ casa del figlio, il cespite dovrà essere intestato a quest’ultimo, ovvero cointestato al coniuge dello stesso non separato legalmente o al convivente in famiglia di fatto risultante da idonea certificazione anagrafica, nella misura del 50%. Per il caso di acquisto al momento del rogito il figlio/a non deve risultare già proprietario di altro immobile sito nel territorio nazionale destinato a prima abitazione E’prevista la possibilità di cointestazione al futuro coniuge o convivente in famiglia di fatto, a condizione che il matrimonio o la convivenza siano certificati entro 6 mesi dall’erogazione finale del mutuo. Nel caso di mutuo richiesto a fronte di ristrutturazione, l’immobile deve risultare totalmente o, se cointestato con il coniuge/convivente almeno nella misura del 50%, di proprietà del dipendente/pensionato. A chi deve essere intestato il mutuo? Tutti i tipi di mutuo devono comunque essere intestati al dipendente/pensionato richiedente ed eventualmente cointestato al coniuge non separato legalmente o al convivente in famiglia di fatto risultante da idonea certificazione anagrafica. Qualora l’immobile sia intestato ad entrambi i coniugi in regime di separazione dei beni, o ad entrambi i conviventi in famiglia di fatto, è possibile richiedere la concessione del mutuo al solo dipendente/pensionato purché l’altro intestatario intervenga nell’atto notarile quale co-datore di ipoteca per la quota di sua proprietà. Nel caso di mutuo richiesto a fronte di ristrutturazione, qualora l’immobile risulti acquistato dopo il matrimonio in regime di comunione dei beni, il finanziamento può essere concesso anche se l’immobile risulta interamente di proprietà del coniuge. Nel caso di mutuo per acquisto/ristrutturazione 1^ casa del figlio, oltre che al dipendente/pensionato il mutuo potrà essere cointestato al figlio e al coniuge dello stesso non separato legalmente, ovvero al convivente in famiglia di fatto risultante da idonea certificazione anagrafica. E’ prevista la possibilità di cointestazione al futuro coniuge del figlio o convivente in famiglia di fatto, a condizione che il matrimonio o la convivenza siano certificati entro 6 mesi dall’erogazione del mutuo. Vorrei Sapere 76 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Quali altri vincoli ci sono? Alla scadenza del contratto di mutuo, l’età della parte mutuataria (ovvero del più anziano in caso di cointestazione) non deve superare gli 80 anni. Quale importo viene erogato? Per i mutui A e B l’importo massimo concedibile è di Euro 300.000, utilizzabile cumulativamente od alternativamente per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima e/o della seconda casa limitatamente a dipendenti/pensionati, fermo restando che l’indebitamento complessivo mensile interno ed esterno alla Banca non può eccedere la misura del 35% del reddito netto mensile dei soggetti coinvolti nella richiesta di finanziamento. Per i mutui C l’importo massimo concedibile è di 100.000 euro utilizzabile solo per acquisto della 1^ casa. Si specifica che, relativamente al solo “Mutuo Amico” l’indebitamento complessivo interno ed esterno mensile alla Banca non può eccedere la misura del 40% del reddito netto mensile del nucleo familiare costituendo. Nel caso di richiesta di mutuo cointestato a più dipendenti/pensionati, l’importo massimo globalmente riconoscibile è comunque quello sopra indicato pari a 300.000 euro senza possibilità di cumulo dell’agevolazione. “Tutti i mutui già concessi intestati o cointestati a dipendenti, secondo la presente normativa, a prescindere da variazioni del nucleo familiare nel frattempo intervenute, sono conteggiati ai fini del raggiungimento del predetto limite massimo di Euro 300.000”. Il mutuo può essere reiterato? Il plafond complessivo di 300.000 euro costituisce l’importo massimo concedibile al Personale in servizio o in quiescenza e può essere fruito, oltre che in unica soluzione, in più frazioni in relazione alle varie causali per le quali è prevista la concepibilità; ogni singola concessione e relativa erogazione decurta il plafond complessivo per l’importo originariamente concesso, in caso di mutui estinti anticipatamente viene decurtato dal plafond solo un importo pari al capitale già rimborsato al momento dell’estinzione. Quale è la percentuale massima finanziabile? Finalità Acquisto Prima Casa: Fino al 100% del minore tra: il prezzo di acquisto dell’immobile come risultante dal preliminare di vendita (compromesso) o dalla proposta di acquisto accettata dal venditore ovvero dal rogito notarile di compravendita e il valore di perizia. Vorrei Sapere 77 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Finalità Acquisto Seconda Casa: Fino al 80% del minore tra: il prezzo di acquisto dell’immobile come risultante dal preliminare di vendita (compromesso) o dalla proposta di acquisto accettata dal venditore ovvero dal rogito notarile di compravendita e il valore di perizia. Finalità Costruzione, Ristrutturazione (sia prima che seconda casa) Fino all’80% del costo di costruzione e di ristrutturazione. Quanto dura il mutuo ? o Mutuo 1 e 2 casa max 30 anni o Mutuo Amico max 40 anni Quali sono i tassi? Mutuo 1^ casa Tasso FISSO: per tutta la durata del finanziamento nella misura pro tempore vigente (ptv) al momento della erogazione e, in rapporto all’importo richiesto, pari a Euroirs pari durata del finanziamento – 1,00% fino a 200.000€ Euroirs pari durata del finanziamento – 0,50% fino a 250.000€ Euroirs pari durata del finanziamento – 0,25% fino a 300.000€ Data di rilevazione parametro Euroirs: penultimo giorno lavorativo del mese solare antecedente quello di stipula del mutuo. Tasso VARIABILE: determinato sulla base del parametro M.R.O. (Main Refinancing Operations) pro tempore vigente (ptv) rilevato il penultimo giorno lavorativo del mese solare antecedente la decorrenza di ciascuna rata, con le seguenti modalità e maggiorazioni: 75% MRO ptv fino a 150.000€ MRO flat ptv fino a 200.000€ MRO + 0,10% ptv fino a 250.000€ MRO + 0,20% ptv fino a 300.000€ Mutuo 2^ casa Tasso FISSO: per tutta la durata del finanziamento nella misura pro tempore vigente al momento della stipula e pari a Euroirs di corrispondente durata + 0,25%. Tasso VARIABILE determinato sulla base del parametro M.R.O. (Main Refinancing Operations) pro tempore vigente (ptv) rilevato il penultimo giorno lavorativo del mese solare antecedente la decorrenza di ciascuna rata, con maggiorazione di 0,65% fino a 300.000€ Vorrei Sapere 78 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Mutuo Amico Tasso FISSO: per tutta la durata del finanziamento nella misura pro tempore vigente (ptv) al momento della stipula pari al 75% del parametro M.R.O. (Main Refinancing Operations). Data di rilevazione parametro MRO: penultimo giorno lavorativo del mese solare antecedente quello della stipula E’possibile il preammortamento? Si alle seguenti condizioni: o Durata: dalla data di erogazione alla fine del mese solare successivo. o Condizioni: sia per il tasso fisso che per il tasso variabile calcolato con le stesse modalità e condizioni dell’ammortamento. o Regolamento interessi: ricompresi nella prima rata di ammortamento (non è quindi prevista l’emissione di una specifica rata). Quando pago il mutuo? Con rate mensili. Dove sono addebitate le rate? Le rate dei mutui fondiari vanno addebitate esclusivamente sul conto corrente di accredito dello stipendio/pensione ad eccezione dei mutui fondiari per acquisto/ristrutturazione 1^ casa figlio per i quali è possibile l’addebito su una qualsiasi delle tipologie di c/c agevolato concesse a dipendenti/pensionati. Quali sono le spese ? Spese di istruttoria: esenti Spese incasso rate: esenti Spese perizia: esenti Spese per l’invio di scadenza rata e/o della relativa quietanza: gratuite Spese per l’invio di comunicazione ai sensi di legge: gratuite Spese estinzione parziale o totale: esenti E’possibile allugare o ridurre la durata del mutuo? Mutuo 1^ casa a tasso variabile – Mutui 2^ casa a tasso variabile Dopo il rimborso regolare di almeno 24 mensilità e in assenza di arretrati, il dipendente/pensionato potrà richiedere una sola volta nel corso della vita del finanziamento, di prolungare fino a ulteriori 10 anni, senza intervento notarile, la durata del mutuo a tasso variabile, purché entro una durata complessiva massima di 40 anni). Con le medesime modalità potrà essere richiesta la riduzione della durata originaria del finanziamento. Vorrei Sapere 79 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Mutuo Amico Per i mutui in corrente nei pagamenti delle rate, dopo il rimborso regolare di almeno 12 mensilità, il dipendente potrà richiedere una sola volta nel corso della vita del finanziamento, di prolungare/accorciare fino a 5 anni, senza intervento notarile, la durata del mutuo a tasso variabile, purché entro una durata complessiva massima di 40 anni. Posso sospendere il pagamento delle rate? Mutuo 1^ casa – Mutui 2^ casa Per i mutui, dopo il rimborso regolare di almeno 24 mensilità ed in assenza di arretrati, il dipendente/pensionato potrà richiedere di sospendere il pagamento di massimo 6 rate consecutive, con corrispondente allungamento di pari durata del finanziamento. Tale opzione, che non necessita di intervento notarile, potrà essere ripetuta fino a 3 volte nell’arco della durata del mutuo, purché tra una sospensione e la successiva siano pagate regolarmente almeno 6 rate. Nei periodi di sospensione maturano gli interessi calcolati al tasso contrattuale. Il relativo importo sarà successivamente corrisposto dal mutuatario in quote costanti ripartite sul numero, e alle stesse scadenze, delle residue rate di ammortamento del mutuo. Mutuo Amico Per i mutui in corrente nei pagamenti delle rate, dopo il rimborso regolare di almeno 12 mensilità, il dipendente potrà richiedere di sospendere il pagamento di massimo 6 rate consecutive, con corrispondente allungamento di pari durata del finanziamento. Tale opzione, che non necessita di intervento notarile, potrà essere ripetuta fino a 3 volte nell’arco della durata del mutuo, purché tra una sospensione e la successiva siano pagate regolarmente almeno 3 rate. Nel periodo di sospensione non matureranno interessi. In tutti i casi di sospensione del Mutuo, la durata complessiva dello stesso non potrà superare il termine di 41 anni e 6 mesi. Esiste una polizza rischio incendio e scoppio a condizioni agevolate? E’possibile avvalersi delle coperture offerte dalla polizza Abitazione&Famiglia (sez.I tutela fabbricato), che prevede uno sconto del 25% rispetto al premio previsto per la clientela ordinaria). E se non posso avere il mutuo? Nel caso in cui non sussistano i presupposti per addivenire ad una erogazione rateale di mutuo, può essere concesso un prefinanziamento sul mutuo in istruttoria. Le finalità per le quali è possibile richiedere un prefinanziamento sono: acquisto casa in costruzione da Impresa con pagamenti dilazionati; con garanzia fidejussoria dell’impresa come da disposizioni legislative. acquisto casa in costruzione da Cooperativa con pagamenti dilazionati / pagamento saldo alla consegna dell’immobile che non sempre corrisponde alla data del rogito. acquisto casa da Asta Giudiziale con pagamento entro 60 gg. dall’assegnazione. Vorrei Sapere 80 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo L’erogazione del mutuo può pertanto avvenire in un’unica soluzione, a lavori ultimati, mediante la stipula di contratto unico con erogazione dell’intera somma da utilizzare a chiusura del prefinanziamento La misura degli interessi da applicare al prefinanziamento è pari al tasso del mutuo tempo per tempo vigente, senza commissione di massimo scoperto (apertura di un tipo conto particolare “026” – liquidazione annuale) Posso rinegoziazione mutui concessi ai sensi della normativa aziendale previgente? Per i dipendenti già in servizio alla data del 1° luglio 2008 che richiederanno l’applicazione del “Nuovo Pacchetto” e che avessero già contratto un mutuo a tasso variabile per acquisto 1^ casa sarà possibile chiedere la rinegoziazione del finanziamento secondo la normativa e ai tassi previsti dalla presente circolare. La rinegoziazione sarà limitata ad un massimo di euro 150.000 con conseguente decurtazione del plafond complessivo di 300.000 euro concedibile. Sarà facoltà del dipendente scegliere se trasformare il tasso originariamente variabile in un tasso fisso o variabile secondo la presente normativa. Posso avere una fidejussione ? Rilascio di fidejussioni da parte dell’Azienda E’consentito il rilascio di fidejussioni da parte dell’’Azienda a favore di terzi per conto del dipendente; è ovviamente escluso il rilascio di fidejussioni di natura commerciale. Condizioni: riduzione del 75% della commissione base prevista per la normale clientela, con applicazione del minimo pro-tempore vigente. Rilascio di fidejussioni da parte del Personale E’ consentito il rilascio di fidejussioni da parte del Personale per costituire la garanzia di finanziamenti concessi dall’Azienda a favore di terzi; tali fidejussioni devono sempre essere assistite da garanzia reale o da vincolo del trattamento di fine rapporto. Nel caso di rilascio di fidejussioni garantite da pegno del trattamento di fine rapporto, la richiesta deve essere trasmessa all’Ufficio Competente per la necessaria autorizzazione. Il rilascio di fidejussioni extracontrattuali a maggior garanzia di operazioni fondiarie (acquisto di immobili di civile abitazione) a favore di terzi legati da vincoli di parentela (moglie e/o figli) non deve essere assistito da garanzia reale o da vincolo del TFR. Si rammenta che la concessione della necessaria linea di credito è di esclusiva competenza dell’Ufficio Concessione Dipendenti mutui e finanziamenti personali. Vorrei Sapere 81 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Obblighi e divieti del personale (cenni) SI CONSIGLIA VIVAMENTE DI STUDIARE CON ATTENZIONE IL CODICE DI COMPORTAMENTO DI GRUPPO (disponibile in “Normativa” - “Arco” - “Documenti di governance e regole” - “Documenti di governance" - "Principi generali di governo" - "Codice di Comportamento di Gruppo" oppure al indirizzo www.intesaformazione.it/doc/CodiceComportamentoGruppo.pdf) al fine di evitare possibili violazioni Cos'è il Codice di Comportamento di Gruppo (Codice)? E' il documento aziendale che "definisce le norme essenziali di comportamento degli esponenti, dei dipendenti, dei promotori finanziari non dipendenti e dei collaboratori esterni che nell'ambito delle loro funzioni sono tenuti a esercitare le loro attività con professionalità, diligenza, onestà e correttezza, perseguendo l'interesse della Società e del Gruppo, dei clienti e della generalità degli azionisti L'esercizio dei poteri decisionali e delle attività devono, pertanto, essere sempre improntati ai suddetti valori e principi". Quali conseguenze comporta l'inosservanza del Codice? L'inosservanza del Codice viene considerata dall'Istituto inadempienza ai principi deontologici e ai doveri di correttezza nei confronti della Società ed è, pertanto, soggetta a sanzioni secondo quanto stabilito dalla legge e dal codice disciplinare vigenti. Quali sono i principali divieti per un dipendente del Gruppo? Specifici obblighi per i dipendenti sono previsti dal CCNL del Credito all’art. 34. Inoltre, solo a titolo indicativo e NON ESAUSTIVO, ricordiamo che ai lavoratori è vietato, tra l'altro: assumere la qualifica di socio illimitatamente responsabile in società di persone e, in generale, incarichi in ogni tipo di società, amministrazione o ente; prestare a terzi la propria opera, salvo espressa autorizzazione preventiva dell'azienda; instaurare rapporti finanziari di credito/debito tra colleghi (ad esempio, prestarsi denaro); praticare il gioco d'azzardo e le scommesse; compiere molestie di qualsiasi tipo, in particolare di natura sessuale; effettuare operazioni di acquisto e vendita della medesima divisa e/o i medesimi strumenti finanziari nella stessa giornata; effettuare operazioni in derivati; effettuare operazioni personali che, per numero o frequenza, siano tali da distogliere il soggetto che le effettua dall’assolvimento dei compiti aziendali; inserire le proprie operazioni direttamente concedere finanziamenti o qualunque altra forma di agevolazione a sè medesimi, o a cliente che sia loro coniuge o convivente, parente o affine sino al quarto grado: in tal caso, la concessione dovrà essere deliberata da altro dipendente; effettuare operazioni di tipo contabile, sia allo sportello sia nell’ambito del back office, a valere su rapporti ove essi, ovvero il loro coniuge o convivente, un parente o affine entro il quarto grado, risulti intestatario, o delegato: in tal caso, l’operazione dovrà essere effettuata da altro dipendente o convalidata dal responsabile dell’unità operativa in cui è posta in atto; sconfinare rispetto al fido accordato ed effettuare movimentazioni di natura commerciale sui rapporti a condizioni agevolate per il personale del Gruppo; superare soglie di indebitamento (mutui, prestiti, credito al consumo, ecc.), anche con altri intermediari, che compromettano la propria capacità di rimborso; avvalersi, nell’interesse proprio o di terzi, compresa la Società, di informazioni confidenziali di cui siano comunque entrati in possesso anche al di fuori dell’ambito lavorativo. Vorrei Sapere 82 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo L'antiriclaggio e le sue implicazioni lavorative (cenni) SI CONSIGLIA VIVAMENTE DI STUDIARE CON ATTENZIONE LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO (disponibile in “Normativa” - “Arco” - “Documenti di governance e regole” - “Regole" - "Indirizzo e controllo" - "Gestione compliance" - "Regole in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo") al fine di evitare possibili violazioni alla vigente regolamentazione. In tale sezione è possibile reperire anche la relativa modulistica. La violazione delle disposizioni antiriciclaggio comporta, solo a carico dei lavoratori, l’applicazione non solo di provvedimenti disciplinari ma anche di pesanti sanzioni amministrative pecuniarie e di sanzioni penali Responsabilità personale e reato di riciclaggio L'operatore bancario, postale, finanziario, in caso di dubbi, deve informarsi sulla liceità dell'operazione, astenendosi, nel frattempo, dall'effettuarla. Art. 648 bis, Capo II, titolo XIII, secondo libro Codice Penale (Delitti contro il patrimonio, Riciclaggio): "Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa, é punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da 1.032 a 15.493 €. La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell'esercizio di un'attività professionale". Quali sono gli obblighi dell'intermediario e del cliente? Obblighi dell'intermediario: adeguata verifica della clientela; astensione dal compiere l'operazione; registrazione; segnalazione di operazioni sospette. Particolare attenzione agli utenti occasionali: l'operatore deve assumere un atteggiamento più prudente che può giungere fino a non accettare le operazioni richieste, quando risultino di importo superiore a una determinata soglia o non rendano evidenti le motivazioni sottostanti (informando in via preventiva il superiore gerarchico). I clienti forniscono sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate per consentire di adempiere agli obblighi di verifica; per iscritto, sotto la propria responsabilità, danno tutte le informazioni necessarie e aggiornate di cui sono a conoscenza. Cosa sono i delitti tributari? La Banca d'Italia, nelle Istruzioni operative dei 12 gennaio 2001 impartite agli intermediari finanziari, ha scritto che, in relazione a imposte dirette e Iva, le fattispecie di dichiarazione fraudolenta di dichiarazione infedele omessa dichiarazione emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti sono strumento per precostituire fondi di provenienza illecita da reinserire nel circuito economico. Su questo presupposto normativo si è successivamente innestata la circolare numero 81 del 18 agosto 2008 del Comando Generale della Guardia di Finanza, che indica la dichiarazione infedele come reato presupposto. Vorrei Sapere 83 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Cos'è il riciclaggio (art. 2 DIgs 231/2007)? Costituiscono riciclaggio, se commesse intenzionalmente e se provenienti da attività criminose, le seguenti azioni: a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni; b) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione. Quali sono le modalità di segnalazione? Il responsabile della dipendenza, dell'ufficio, di altro punto operativo, unità organizzativa o struttura dell'intermediario cui compete l'amministrazione e la gestione concreta dei rapporti con la clientela ha l'obbligo di segnalare senza ritardo al titolare dell'attività o al legale rappresentante o a un suo delegato le operazioni di cui all'articolo 41. Il titolare dell'attività, il legale rappresentante o un suo delegato esamina le segnalazioni pervenutegli e, qualora le ritenga fondate tenendo conto dell'insieme degli elementi a sua disposizione, anche desumibili dall'archivio unico informatico, le trasmette alla UIF prive del nominativo del segnalante La valutazione circa l'effettuazione o meno della segnalazione, è lasciata alla discrezionalità dell'operatore bancario/postale che deve, peraltro, anche attenersi agli indicatori di anomalia della Banca d'Italia, potendo comunque, sulla base della propria esperienza, integrare le fattispecie anomale elencate. La norma richiede un coinvolgimento in termini di discrezionalità“ dell'operatore il cui ruolo è “rimodellato” coerentemente al principio della “collaborazione attiva”, introdotto fin dal 1991. Pur gravando l'obbligo di segnalazione "in prima istanza" solo in capo ai titolari della dipendenza, tutti gli operatori sono comunque tenuti a dare comunicazione scritta, secondo le modalità stabilite azienda per azienda dalle apposite circolari sul tema, al proprio superiore gerarchico, (direttore di agenzia o capo ufficio operativo) delle operazioni " sospette" di cui eventualmente dovessero venire a conoscenza nello svolgimento del proprio lavoro. Cosa sono gli "Indicatori di anomalia"? La Banca d’Italia ha deliberato, il 24 agosto 2010, i nuovi indicatori di anomalia per gli intermediari, abrogando lo storico “c.d. decalogo” del 2001. Si tratta di 21 ipotesi di anomalie, riunite in 5 famiglie, a loro volta disaggregate in vari sub-indici, che servono a esemplificare l’indicatore di riferimento e che devono essere valutati congiuntamente al contenuto dello stesso. L’elencazione degli indicatori di anomalia non è esaustiva, anche in considerazione della continua evoluzione delle modalità di svolgimento delle operazioni. L’assenza di indicatori previsti nell’allegato può non essere sufficiente a escludere che l’operazione sia sospetta. Gli intermediari valutano con la massima attenzione ulteriori comportamenti che, sebbene non descritti negli indicatori, configurino in concreto profili di sospetto. Vorrei Sapere 84 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Un lista aggiornata degli indicatori si può trovare al seguente link http://www.bancaditalia.it/vigilanza/anti/antiriciclaggio/normativa/nazionale Sono previste anche sanzioni amministrative? Sì, e anche molto importanti. Benché molti operatori concentrino tutta l'attenzione solo sulle conseguenze penali della mancata osservanza della normativa antiriciclaggio, in realtà il fenomeno macroscopico riguarda le sanzioni amministrative che possono essere inflitte anche senza che vi sia un sottostante carattere penale dell'operatività. A mero titolo di esempio, non esaustivo, portiamo l'attenzione al caso delle operazioni frazionate. La legge definisce come operazione frazionata “un’operazione unitaria sotto il profilo economico, di valore pari o superiore ai limiti stabiliti ... posta in essere attraverso più operazioni in momenti diversi e in un circoscritto periodo di tempo fissato in sette giorni ferma restando la sussistenza dell’operazione frazionata quando ricorrano elementi per ritenerla tale”. Il divieto c’è indipendentemente dalla natura (lecita o illecita) dell’operazione alla quale il trasferimento si riferisce. La mancata segnalazione all'UIF da parte del lavoratore, come operazione sospetta, di un'operazione frazionata produce la comminazione di una sanzione amministriva dal’1 al 40% dell’intero importo trasferito. Più alto è l'ammontare dell'operazione più alto è l'ammontare della sanzione. Per esempio se, a fronte di una compravendita immobiliare, il venditore ci versa 40 assegni da 4 mila euro l'uno (per un totale quindi di 160 mila euro), anche in giornate diverse e distribuite in un arco superiore ai 7 giorni, siamo di fronte al classico caso di operazione frazionata. In questo frangente, il lavoratore ha l'obbligo di segnalare l'operazione all'UIF. Se non lo fa, rischia di vedersi comminare una sanzione amministrativa per una cifra che può arrivare (nel caso citato) fino a 64 mila euro. Si rammenta, a scanso di equivoci, che la sanzione è personale: con estrema crudezza, la paga il lavoratore! La banca non si farà mai carico del pagamento di tale sanzione e potrà addirittura avviare un procedimento disciplinare per violazione delle norme di comportamento che potrebbe preludere anche al licenziamento per giusta causa. Vorrei Sapere 85 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo INDIRIZZARIO SEGRETERIA GRUPPO DOTTO Caterina BACCHETTA Antonello CARUSO Germano CIANI Marco COCCIOLLA Enrico FRANCHINI Silvano GAMBARDELLA Edoardo INCLETOLLI Mauro MINORA Marcello MOROSINOTTO Emanuele PIZI Claudio POLIMENO Walther ZANCHI Massimo ZOANNI Andrea ISGS - Segr. Generale Intesa Sanpaolo Banco di Napoli Intesa Sanpaolo Banco di Napoli Banca dell'Adriatico Intesa Sanpaolo - C.R. Firenze Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo C.R. del Veneto C.R. Ascoli Piceno C.R. Bologna Banca Fideuram Intesa Sanpaolo FONDO SANITARIO [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] FONDI PENSIONE INCLETOLLI Mauro FERRERO Paolo MAGNI Donatella MUSCIO Claudio PINZONE Filippo Roma - ex Sanpaolo Torino - ex Banca Intesa Bergamo - ex Sanpaolo Milano - ex Banca Intesa Varese - ex Banca Intesa FONDI PENSIONE 339.1787036 347.5344120 335.6514811 339.4715830 347.0063530 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] FONDI PENSIONE ANGHINONI Mario PINZONE FILIPPO FAPA Gruppo Intesa Fondo Cariplo FAPA Gruppo Intesa Fondo Cariplo FORNACIARI Mario Fondo Sanpaolo TAGLIARINI Ernesto BOERO Marco PORCARO ELENA MOROSINOTTO Emanuele FALLANI Aldo FRANCHINI Silvano Cassa Pr. Sanpaolo (ante ’90) Fondo Banco di Napoli Cassa Pr. Cariparo (ante ’90) F.do es. CR Firenze (ante ’90) Previdenza compl. BDA ONLUS TAGLIARINI Ernesto 338.6089112 335.6100070 392.9173360 347.1237460 347.4318887 334.5636887 335.369918 339.1787036 339.4154645 335.5693074 328.1009609 335.6639136 02.85185764 338.7693590 339.7179835 [email protected] 335.5876818 347.0063530 347.8629809 335.7662025 338.5058009 329.0398901 335.5693074 335.8202299 334.5636887 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] FONDI PENSIONE Milano 339.7179835 [email protected] OSSERVATORIO - SALUTE E SICUREZZA (626) - RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA BACCHETTA Antonello PINZONE Filippo SANTI Gianluca Novara Varese Milano ANTIRICICLAGGIO CAPOCCI Mario Vorrei Sapere 335.6100070 347.0063530 339.7013152 [email protected] [email protected] [email protected] FONDI PENSIONE FIBA Nazionale - Roma 347.3802648 86 [email protected] FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo LINK FIBA INTESA SANPAOLO http://intesasanpaolo.fiba.it FONDO SANITARIO ISP www.fondosanitariointegrativogruppointesasanpaolo.it F.DO PENSIONI CARIPLO www.fondopensionicariplo.it F.DO P. SANPAOLO IMI www.fondopensionisanpaoloimi.it Sito del Fondo Pensioni ex-dipendenti Sanpaolo IMI F.DO P. B.CO DI NAPOLI www.fondopensionebancodinapoli.it Sito del Fondo Pensioni dipendenti Banco di Napoli ASS.NE SANPAOLINI90 www.sanpaolini90.com CRAL AGOAL www.agoal.it CRAL ASSDI www.assdinazionale.it CRAL SANPAOLO www.circolosanpaoloimi.org ONLUS INTESA SANPAOLO www.fondazioneintesasanpaoloonlus.org FIBA www.fiba.it Federazione Italiana Bancari e Assicurativi CISL www.cisl.it Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori CISL SALUTE E SICUREZZA CONVENZIONI FIBA NAZIONALE CONVENZIONI CISL NAZIONALE Fed. It. Bancari e Assicurativi del Gruppo Intesa Sanpaolo Sito del nuovo Fondo Sanitario ISP Sito del Fondo Pensioni ex-dipendenti CARIPLO Ass.ne assunti San Paolo IMI fino al 31 dicembre del 1990 Circolo ricreativo ex-dipendeti CARIPLO Circolo ricreativo ex-dipendenti Banco Ambrosiano Veneto Circolo ricreativo ex-dipendenti Sanpaolo IMI ONLUS del Gruppo Intesa Sanpaolo www.626.cisl.it Salute e Sicurezza CISL www.fiba.it/le-nostre-convenzioni/convenzioni.html Circuito convenzioni della FIBA Naz.le www.noicisl.it Circuito costituito da migliaia di esercizi e punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale CAF www.cafcisl.it Centro di assistenza e consulenza fiscale INAS www.inas.it Istituto Nazionale di Assistenza Sociale ADICONSUM www.adiconsum.it Associazione di consumatori ed utenti ANOLF www.anolf.it ASSONOVA www.assonova.it CENASCA www.cenasca.cisl.it ETSI www.etsiviaggiarecisl.it IAL www.ialcisl.it Istituto Addestramento Lavoratori SICET www.sicet.it Sindacato Inquilini Casa e territori CENTRO STUDI www.centrostudi.cisl.it CERES www.ce-res.org Centro di ricerche economiche e sociali CESOS www.cesos.org Centro di studi sociali e sindacali EL EDIZIONI LAVORO www.edizionilavoro.it FONDO PENSIONE www.fondopensionecisl.it ISCOS www.iscos.cisl.it SINDNOVA www.sindnova.eu FITEL www.fitel.it INTERSOS www.intersos.org Vorrei Sapere Associazione Nazionale Oltre le Frontiere Associazione Promotori Finanziari Centro associazionismo sociale cooperazione autogestione Ente Turistico Sociale Italiano Scuola nazionale di formazione e aggiornamento dirigenti CISL Casa editrice della CISL Fondo Pensione Cassa di Previdenza e Assistenza CISL Istituto sindacale per la cooperazione Ist. studio innovazione e trasformazioni produttive e del lavoro Federazione Italiana tempo Libero Organizzazione umanitaria per l'emergenza 87 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo LINK CONQUISTE DEL LAVORO www.conquistedellavoro.it Quotidiano della CISL CISL TV www.labortv.cisl.it La tv web della CISL FIBA TV www.youtube.com/user/FibaCislTV CES www.etuc.org Il canale della FIBA su youtube Confederazione Europea dei Sindacati Union Network International (Sind. internazionale dei servizi) UNI www.uniglobalunion.org CISL INTERNAZIONALE www.icftu.org ILO www.ilo.org CNEL www.portalecnel.it MINISTERO DEL LAVORO www.lavoro.gov.it AGENZIA DELLE ENTRATE www.agenziaentrate.gov.it INPS www.inps.it Istituto Nazionale della Previdenza Sociale INAIL www.inail.it Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro COVIP www.covip.it Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ISVAP www.isvap.it Ist. vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo CONSOB www.consob.it INTESA SANPAOLO www.intesasanpaolo.com ABI www.abi.it BANCA D'ITALIA www.bancaditalia.it BCE www.ecb.int/ecb/html/index.it.html BANCA MONDIALE www.worldbank.org FMI www.imf.org FSB www.financialstabilityboard.org RIV. DIRITTO DEL LAVORO www.di-elle.it IL DIARIO DEL LAVORO www.ildiariodellavoro.it VALORI www.valori.it Mensile di economia sociale, finanza etica e sostenibilità AMBIENTE CISL www.ambiente.cisl.it Sito del dipartimento Politiche per lo sviluppo sostenibile TERRA FUTURA www.terrafutura.info Mostra-convegno internazionaledellebuonepratichedi sostenibilità FESTIVAL DEL LAVORO www.festivalinternazionaledellavoro.it Glocal Governance. Lavoro, impresa, partecipazione, formazione BANCA ETICA www.bancaetica.com PROSOLIDAR http://www.prosolidar.eu 0,05.it www.zerozerocinque.it Vorrei Sapere InternationalConfederationofFreeTradeUnions(CISLInternazionale) International Labour Organization (Org. mondiale del lavoro) Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro Sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Sito web dell'Agenzia delle Entrate Commissione Nazionale per le Società e la Borsa Sito web del Gruppo Intesa Sanpaolo Associazione Bancaria Italiana Sito web della Banca d'Italia Banca Centrale Europea Sito web della Banca Mondiale Fondo Monetario Internazionale Financial Stability Board Rivista telematica di diritto del lavoro Rivista di problemi del lavoro e relazioni industriali Banca che ispirara la sua attività ai principi della Finanza Etica Fondo Nazionale del settore del credito per progetti di solidarietà Campagna per la tassa sulle speculazioni 88 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Sommario Presentazione ......................................................................................................................................2 Inquadramenti.....................................................................................................................................3 In quali aziende si applica l’accordo inquadramenti del 29 gennaio 2009?....................................3 Quali sono le figure normate? .........................................................................................................3 Quale inquadramento è previsto per i ruoli di coordinamento gerarchico?...................................3 Nel caso di inquadramenti relativi ai ruoli di coordinamento gerarchico con quali criteri viene calcolato il numero complessivo degli addetti/assegnati?..............................................................3 Tabelle degli inquadramenti ............................................................................................................4 Per i Direttori delle filiali con più di 20 addetti sono previsti trattamenti aggiuntivi (ruoli chiave)? ..........................................................................................................................................................8 Con quali criteri viene erogato il trattamento aggiuntivo proprio del ruolo chiave? .....................8 Cos’è l’inquadramento minimo di ingresso? ...................................................................................8 Da quando decorre? ........................................................................................................................8 Per la 3^ Area professionale, nei mesi intercorrenti tra la data di attribuzione dell’incarico e la maturazione dell’inquadramento di ingresso spetta l’indennità di grado superiore?....................9 E se il lavoratore adibito ad un ruolo rivestisse già l’inquadramento previsto per tale incarico? ..9 Da quando produce effetti l’attribuzione dell’inquadramento superiore?.....................................9 Come avviene l’inserimento nel percorso professionale?...............................................................9 E se il lavoratore percepisce un assegno ad personam? .................................................................9 Come vengono considerati i periodi di assenza?.............................................................................9 Le assenze di chi svolge un ruolo di coordinamento gerarchico (per esempio Responsabile di filiale) fanno eccezione? ................................................................................................................10 Come vengono computate le decorrenze per i lavoratori a part-time? .......................................10 Cosa avviene in caso di interruzione del percorso professionale?................................................10 Cosa succede al 28° anno di servizio?............................................................................................10 Indennità............................................................................................................................................11 Quali indennità sono previste per le varie mansioni? ...................................................................11 Come funziona l’indennità di Direzione?.......................................................................................11 Come funziona l’indennità di rischio?............................................................................................11 Come funziona l’indennità di centralino?......................................................................................12 Come funziona l’indennità Monte Pegni? .....................................................................................12 Come vengono computati i percorsi professionali maturati fino al 31 dicembre 2008?..............12 Quando il Direttore non c'è ..............................................................................................................13 Sostituto del Direttore....................................................................................................................13 Chi lo designa? ...........................................................................................................................13 Quali poteri ha?..........................................................................................................................13 Quali indennità gli spettano?.....................................................................................................13 Direttore pro-tempore (Incaricato provvisorio a rivestire il ruolo già attribuito al Direttore lungoassente) ..........................................................................................................................................13 Chi lo designa? ...........................................................................................................................13 Quando viene designato? ..........................................................................................................14 Quali poteri ha?..........................................................................................................................14 Quali indennità gli spettano?.....................................................................................................14 NOTA: norme per i soli dipendenti ex-Sanpaolo in servizio al 31.10.1999 ...............................14 Vorrei Sapere 89 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Previdenza aziendale integrativa......................................................................................................15 Fondi a prestazione definita ..........................................................................................................15 Fondi a contribuzione definita o previdenza complementare ......................................................15 Come si distingue un vecchio iscritto da un nuovo iscritto? .........................................................15 Contribuzioni..................................................................................................................................15 Eticità degli investimenti................................................................................................................15 Linee di investimento.....................................................................................................................16 Anticipazioni...................................................................................................................................16 Quali sono le contribuzioni versate dalla Banca? ..........................................................................16 Quali sono le contribuzioni versate dagli iscritti?..........................................................................17 Quali sono le opzioni di investimento?..........................................................................................17 E’possibile chiedere degli anticipi e come si possono ottenere? .................................................17 Obbligatorietà del versamento del TFR .........................................................................................17 Destinazione del TFR......................................................................................................................17 Siti di riferimento ...........................................................................................................................17 Assistenza sanitaria di Gruppo..........................................................................................................18 Chi può iscriversi al nuovo Fondo Sanitario?.................................................................................18 Quanto costa iscriversi?.................................................................................................................18 Il contributo versato dal lavoratore o dal pensionato gode di vantaggi fiscali? ...........................19 Chi sono "gli iscritti in servizio"?....................................................................................................19 Chi sono "gli iscritti in quiescenza"? ..............................................................................................19 Come ci si iscrive? ..........................................................................................................................20 Si può recedere dalla qualifica di iscritto? .....................................................................................20 Si può perdere la qualifica di iscritto? ...........................................................................................20 Schema riepilogativo delle Prestazioni del Fondo Sanitario .......................................................21 Specifiche tecniche ........................................................................................................................22 PRESTAZIONI OSPEDALIERE – principi generali .............................................................................22 PRESTAZIONI SPECIALISTICHE - ALTA DIAGNOSTICA .....................................................................22 CONVENZIONI DIRETTE E PREVIMEDICAL......................................................................................22 Come funziona il rimborso? ...........................................................................................................22 Come si richiede?...........................................................................................................................23 Assistenza Sanitaria con Polizza Unisalute.......................................................................................23 Chi è coperto dalla Polizza Unisalute? ...........................................................................................23 Chi sostiene il costo della Polizza Unisalute?................................................................................23 Quanto paga l’iscritto con Polizza Unisalute?...............................................................................23 Come si accede alle prestazioni? ...................................................................................................24 Cosa avviene al termine dei due o tre anni di polizza Unisalute? .................................................24 Perché nel periodo transitorio le prestazioni Unisalute sono inferiori a quelle offerte dal Fondo Sanitario di Gruppo? ......................................................................................................................24 Le norme generali sono le stesse del Fondo di Gruppo?...............................................................24 Schema riepilogativo delle Prestazioni Unisalute..........................................................................25 Long Term Care..................................................................................................................................27 Che cos’è la Long Term Care? ........................................................................................................27 Chi beneficia della polizza LTC? .....................................................................................................27 Quanto paga il lavoratore? ............................................................................................................27 A chi è affidata la gestione? ...........................................................................................................27 Quali sono le prestazioni offerte?.................................................................................................27 Quando si parla di non autosufficienza? .......................................................................................27 Qual è il percorso per ottenere le prestazioni? .............................................................................27 Vorrei Sapere 90 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Malattia e infortunio.........................................................................................................................28 Cos’è la malattia?...........................................................................................................................28 Cos’è l’infortunio?..........................................................................................................................28 Cosa fare se mi ammalo o mi infortuno?.......................................................................................28 LAVORATORE A TEMPO INDETERMINATO.................................................................................28 APPRENDISTA .............................................................................................................................28 Posso rientrare in anticipo dalla malattia? ....................................................................................29 Cosa succede se mi ammalo durante le ferie? ..............................................................................29 Chi dispone la visita fiscale?...........................................................................................................29 Quali sono le fasce orarie in cui devo rimanere in casa? ( fasce di reperibilità) ...........................29 Posso assentarmi durante le fasce di reperibilità?........................................................................29 Cosa succede se sono assente senza “giustificato motivo” alla prima visita fiscale ? ..................29 E se sono assente anche alla seconda visita? ................................................................................30 Cos'è il periodo di comporto?........................................................................................................30 Che differenza c'è tra "comporto secco" e "comporto per sommatoria"? ...................................30 Quanto può durare il periodo di comporto? .................................................................................30 E per l'apprendista, quanto può durare il periodo di comporto? .................................................31 Cosa succede se ho superato il periodo di comporto?..................................................................31 Come giustifico la richiesta di aspettativa? ...................................................................................31 Chi può accertare l’idoneità al servizio ? .......................................................................................31 Modulo di autocertificazione dello stato di malattia ....................................................................32 Orario di lavoro .................................................................................................................................33 Qual è l’orario di lavoro settimanale delle Aree professionali? ....................................................33 Come posso utilizzare le 23 ore di riduzione annua dell’orario di lavoro? ...................................33 Quando devo effettuare l’opzione?...............................................................................................33 Come posso modificarla?...............................................................................................................33 Qual è l’orario di lavoro giornaliero delle aree professionali? ......................................................33 E se lavoro in turni ?.......................................................................................................................34 Posso usufruire di uno spostamento di orario fisso? ....................................................................34 Oltre allo spostamento d’orario posso usufruire anche dell’elasticità?........................................34 Qual è la prestazione di lavoro del personale appartenente alla categoria dei quadri direttivi ? 34 Quali sono i giorni semifestivi? ......................................................................................................34 Qual è la prestazione lavorativa in giornata semifestiva?.............................................................35 Come viene rilevato l’orario di lavoro?..........................................................................................35 Quando viene considerato “ritardo”? ...........................................................................................35 Cosa succede se accumulo ritardo?...............................................................................................35 Posso usufruire dell’elasticità d’orario? ........................................................................................35 Come la recupero?.........................................................................................................................36 E se non recupero? ........................................................................................................................36 Quando è concessa? ......................................................................................................................36 Può essere revocata ? ....................................................................................................................36 Straordinario..................................................................................................................................37 Cos’è ? ........................................................................................................................................37 Intervallo........................................................................................................................................37 Quanto dura? .............................................................................................................................37 Se faccio il Part Time? ................................................................................................................37 Quando deve essere effettuato? ...............................................................................................37 Posso ridurre l’intervallo? ..........................................................................................................37 Vorrei Sapere 91 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Ferie ...............................................................................................................................................38 Quante sono le ferie annuali?....................................................................................................38 Le ferie possono essere godute anche a mezze giornate?........................................................38 Cosa si intende per mezza giornata? .........................................................................................38 Giornate semifestive. Come vengono computate le ferie?.......................................................38 In caso di assenza le ferie vengono ridotte?..............................................................................39 Permessi ex festività .....................................................................................................................39 Quali sono le festività soppresse? .............................................................................................39 Come sono regolate? .................................................................................................................39 Quando si possono fruire?.........................................................................................................39 Cosa succede per le festività coincidenti con la domenica ?....................................................39 FAC SIMILE - RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO ...............................................................................41 FAC SIMILE - UTILIZZO BANCA DELLE ORE DALLA 51^ ALLA 100^ .................................................42 FAC SIMILE - RICHIESTA DI RIDUZIONE DELL’INTERVALLO MERIDIANO A 30 MINUTI ..................43 FAC SIMILE - ACCOGLIMENTO RICHIESTA DI RIDUZIONE DELL’INTERVALLO MERIDIANO...........44 FAC SIMILE - REVOCA DI DI RIDUZIONE DELL’INTERVALLO MERIDIANO......................................45 Durata della prestazione di lavoro in giornata semifestiva del personale con contratto a tempo parziale...........................................................................................................................................46 Part Time............................................................................................................................................47 Come si richiede?...........................................................................................................................47 Come può essere il Part Time? ......................................................................................................47 Come può essere articolato l'orario?.............................................................................................47 Quali sono le tipologie di PT che possono essere richieste? .........................................................47 Posso avere anche l'elasticità di orario?........................................................................................47 Devo fare l'Intervallo?....................................................................................................................48 Ho diritto al buono pasto? .............................................................................................................48 Come faccio se voglio rientrare a tempio pieno? .........................................................................48 Ho diritto alla Formazione?............................................................................................................48 Se ho necessità di avere urgentemente il PT, magari anche per un breve periodo, come faccio? ........................................................................................................................................................48 Posso fare lo straordinario?...........................................................................................................49 Con quali modalità? .......................................................................................................................49 Qual è la modalità di accoglimento delle domande? ....................................................................49 E se ci sono più domande?.............................................................................................................49 Permessi e aspettative ......................................................................................................................50 Quanti sono i permessi retribuiti per motivi familiari/di carattere personale a cui ho diritto? ...50 Cosa posso fare se ho finito i permessi previsti?..........................................................................50 Quali e quanti permessi non retribuiti può chiedere il lavoratore per motivi familiari/personali? ........................................................................................................................................................51 Quanti permessi per motivi di studio mi spettano? ......................................................................51 Quali sono le forme di aspettativa previste dall'accordo vigente in Intesa Sanpaolo?.................52 Ci sono congedi retribuiti per assistere familiari disabili?.............................................................52 Donne in gravidanza. Cosa spetta oltre quanto previsto dalla legge? ..........................................53 Trasferimenti e mansioni lavorative ..........................................................................................53 Retribuzione...............................................................................................................................53 Permessi pre-parto ....................................................................................................................53 E dopo il congedo parentale? (Ex astensione facoltativa).........................................................53 Vorrei Sapere 92 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo Provvidenze di studio a favore dei figli ............................................................................................54 Chi ha diritto alle provvidenze? .....................................................................................................54 Quando vengono erogate le provvidenze previste dal CCNL? ......................................................54 Quando vengono erogate le provvidenze previste dagli accordi aziendali ? ................................54 Come posso richiedere le provvidenze? ........................................................................................54 AREE PROFESSIONALI E QUADRI DIRETTIVI ............................................................................................54 DIRIGENTI ......................................................................................................................................55 Entro quando devo richiederle? ....................................................................................................55 Trasferimenti .....................................................................................................................................56 TRASFERIMENTO RICHIESTO DAL LAVORATORE ...........................................................................56 Quando si può chiedere il trasferimento? .................................................................................56 Cos’è una zona? .........................................................................................................................56 Come si richiede il trasferimento?.............................................................................................56 Cosa succede alla domanda? .....................................................................................................56 TRASFERIMENTO RICHIESTO AD INIZIATIVA DELL'AZIENDA..........................................................57 Quando può farlo ? ....................................................................................................................57 Quali diritti hanno i lavoratori?..................................................................................................57 Quali sono i trattamenti economici in caso di trasferimento disposto dall’Azienda?...............58 Come si ottenegono? .................................................................................................................58 FAC SIMILE - Richiesta di trasferimento.........................................................................................59 FAC SIMILE - Riconoscimento del contributo spese viaggio di pendolarismo giornaliero ...........60 FAC SIMILE - Richiesta rimborso spese di viaggio di rientro dipendenti trasferiti nuova normativa 2008 ........................................................................................................................................................61 Agevolazioni al personale .................................................................................................................62 Come è composto il pacchetto di agevolazioni? ...........................................................................62 A chi è rivolto ?...............................................................................................................................62 CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA ........................................................................................62 Sono ammessi sconfinamenti di “ natura commerciale”?.........................................................62 Come deve essere intestato il CC ?............................................................................................62 Chi può essere delegato ad operare? ........................................................................................63 Dove posso aprire il conto corrente di accredito dello stipendio/pensione (Tipo A) ?.............63 Dove posso aprire il conto corrente senza accredito dello stipendio/pensione (Tipo B) ?.......63 Come posso operare sui CC agevolati?......................................................................................63 Prelievi sui conti correnti ........................................................................................................63 Estratto conto.........................................................................................................................63 Richieste movimenti e/o saldo ...............................................................................................64 LIBRETTI DI RISPARMIO..................................................................................................................64 Posso aprire libretti a risparmio nominativi? ............................................................................64 Quali operazioni posso effettuare? ...........................................................................................64 DEPOSITI AMMINISTRATI...............................................................................................................64 Chi può aprire DA? .....................................................................................................................64 Come deve essere intestato il DA? ............................................................................................64 Qual è il CC di appoggio?............................................................................................................64 I DA sono esenti dall’imposta di bollo?......................................................................................64 Come viene inviato l’estratto conto?........................................................................................65 Vorrei Sapere 93 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo SERVIZI DIVERSI..............................................................................................................................65 Come posso pagare le utenze domestiche ? .............................................................................65 CARTE DI PAGAMENTO ..................................................................................................................65 Come posso usare le carte? .......................................................................................................65 A quante Carte di debito agevolate ho diritto? .........................................................................65 Dove posso ottenerle? ...............................................................................................................66 A quante Carte di Credito ho diritto ? .......................................................................................66 Quali sono i massimali previsti?.................................................................................................66 Su quali carte è prevista l’agevolazione del canone? ................................................................66 Carta Revolving: posso ottenerla? .............................................................................................66 Contratto via internet, cellulare e telefono: posso averlo?.......................................................67 Quanto costano i servizi di banca diretta? ................................................................................67 CASSETTE DI SICUREZZA.................................................................................................................67 A quali condizioni? .....................................................................................................................67 CUSTODIA PELLICCE .......................................................................................................................67 A quali condizioni? .....................................................................................................................67 MONTE PEGNI – OFFERTE SEGRETE...............................................................................................67 A quali condizioni? .....................................................................................................................67 OPERATIVITA’IN TITOLI .................................................................................................................67 Come avere le agevolazioni? .....................................................................................................68 Quali limiti operativi sono previsti? ...........................................................................................68 Cosa non posso fare ? ................................................................................................................68 Come si valuta la disponibilità ai fini dell’operatività in titoli ?.................................................69 OPERATIVITÀ IN VALUTA ...............................................................................................................69 Come si effettuano le operazioni di compra/vendita di valuta estera ? ...................................69 Quali sono le condizioni per il bonifico estero?.........................................................................69 Posso aprire un Conto in Divisa estera ?....................................................................................69 A quali condizioni ? ...................................................................................................................70 APERTURA DI CREDITO FIDUCIARIA...............................................................................................70 Chi può averla?...........................................................................................................................70 A quali condizioni ? ....................................................................................................................71 FINANZIAMENTI PERSONALI AGEVOLATI ......................................................................................71 Quali tipologie di finanziamenti personali agevolati è possibile richiedere? ............................71 A chi deve essere Intestato il credito personale?......................................................................71 Per cosa può essere richiesto il credito personale? ..................................................................71 Cosa occorre produrre per ottenere il finanziamento personale straordinario agevolato?...72 Qual è l’importo dei finanziamenti? ..........................................................................................72 Quali sono le caratteristiche dei vari tipi di finanziamento? .....................................................72 Quando perdo il diritto al finanziamento agevolato? ...............................................................73 Quando posso di nuovo chiedere chiedere il finanziamento? ..................................................73 Quali sono i documenti da presentare ?....................................................................................73 Vorrei Sapere 94 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo MUTUI AGEVOLATI.........................................................................................................................74 A chi è destinata l’agevolazione?...............................................................................................74 Quali tipologie di mutui sono previste?.....................................................................................75 Quali caratteristiche deve avere l’immobile?............................................................................75 Cosa si deve fare per usufruire dell’agevolazione? ...................................................................75 Dove deve trovarsi l’immobile? .................................................................................................75 Posso avere l’agevolazione anche per l’acquisto del box?........................................................76 A chi deve essere intestato l’immobile? ....................................................................................76 A chi deve essere intestato il mutuo?........................................................................................76 Quali altri vincoli ci sono? ..........................................................................................................77 Quale importo viene erogato?...................................................................................................77 Il mutuo può essere reiterato? ..................................................................................................77 Quale è la percentuale massima finanziabile? ..........................................................................77 Quanto dura il mutuo ?..............................................................................................................78 Quali sono i tassi? ......................................................................................................................78 E’possibile il preammortamento?.............................................................................................79 Quando pago il mutuo? .............................................................................................................79 Dove sono addebitate le rate?...................................................................................................79 Quali sono le spese ?..................................................................................................................79 E’possibile allugare o ridurre la durata del mutuo?..................................................................79 Posso sospendere il pagamento delle rate? ..............................................................................80 Esiste una polizza rischio incendio e scoppio a condizioni agevolate?......................................80 E se non posso avere il mutuo? .................................................................................................80 Posso rinegoziazione mutui concessi ai sensi della normativa aziendale previgente?.............81 Posso avere una fidejussione ? ..................................................................................................81 Obblighi e divieti del personale (cenni)............................................................................................82 Cos'è il Codice di Comportamento di Gruppo (Codice)? ...............................................................82 Quali conseguenze comporta l'inosservanza del Codice? .............................................................82 Quali sono i principali divieti per un dipendente del Gruppo?......................................................82 L'antiriclaggio e le sue implicazioni lavorative (cenni) ....................................................................83 Responsabilità personale e reato di riciclaggio .............................................................................83 Quali sono gli obblighi dell'intermediario e del cliente? ...............................................................83 Cosa sono i delitti tributari?...........................................................................................................83 Cos'è il riciclaggio (art. 2 DIgs 231/2007)?.....................................................................................84 Quali sono le modalità di segnalazione? .......................................................................................84 Cosa sono gli "Indicatori di anomalia"? .........................................................................................84 Sono previste anche sanzioni amministrative? .............................................................................85 Indirizzario .........................................................................................................................................86 Link.....................................................................................................................................................87 Sommario...........................................................................................................................................89 Vorrei Sapere 95 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo «Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce ama, vede, osserva... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore... Chiunque crede che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva». Paracelso Vorrei Sapere 96 FIBA/CISL Gruppo Intesa Sanpaolo