Modelli concettuali antropologici per un discorso

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Modelli concettuali antropologici per un discorso
E
problema di una possibile collaborazione fra
modelli Ilpsichiatri
e studiosi di scienze umane richiede
per essere risolto, la messa a puntutto,
innanzi
concettuali
to di un linguaggio comune, per cogliere certi
antropologici asoetti della realtà umana che rientrano nella
interesse degli uni e degli altri. Il fatperun discorso sfira diquesto
linguaggio non esista ancora' non
to che
interdisciplinare è casuale.E'la posizione assaidiversa che i due
di studiosi assumono di fronte al fenotra psichiatria gruppi
meno della malattia mentale che ne è la causa.
e Jcrenzes^ctdl,t
C. T. ALTAN
Il N. 1 di Psicoterapia e
Scier:zeUmane (giugno 19ó7)
è esaurito. In questi anni
abbiamo ricevuto numerose
richieste del presente articolo,
pubblicato su detto numero,
per cui abbiamo
ritenuto di ripubblicarlo'
È
(-N
l-
I
/)
'\s
_t-
basi o meglio su questa careru' di basi comuni, è perfettamente spiegabile: in quei gruPPi
non ci può essere pfocesso di comunicaziote, t
codici sono troppo diversi.
Molti psicoterapeuti tuttavia, trattando, soPrat'
tutto con il metodo analitico, il caso particolare,
si rendono conto che i problemi del malato,
quei problemi che, irresoluti, sono spesso la fonte della malattia, si costituiscono in un contesto
sociale e non solo privato, sia esso quello della
famiglia, del lavoro o altro. Essi ottengono, at'
raverso il discorso del malato, una raPPresentazione della società ben diversa da quella ire'
nica e paradigmatica che molti sociologi ci offrono. Certo, I'immagine ottenuta attraverso il
discorso del malato è viziata dalla sua stessa
malattia, è deformata e non accettabile seoza
ampie riserve. Nonostante questo il teraPeuta
si chiede se non vi sia un germe di verità in
questo quadro negativo, e per avere maggiori
informazioni si rivolge ai suoi colleghi studiosi
di scienze sociali. Ma il discorso con quest'uldmi è assai dificile, per i motivi che si sono detti:
manca ancora una base concettuale adatta alla
convergerìza delle due tipiche prospettive sotto
le quali il fenomeno della malattia viene guar-
Gli studiosi di scienze umane, se si esclude una
cena parte-degli- pliòólógi, non guardano al
singolo malato, ma al feoomeno malattia nella
sua dimensione sociale e cioè statistica. Ma vi
è di più, bisogna ammettere che numerosi srudiosi di problemi sociali, subiscono, senza awedersene, un processo di identificazione con il
sistema in cui vivono e che studiano, che viene
accettato da essi come paradigma, come nonna
cui assegnano inconsapevolmente un significato
assoluto. Una volta assunta questa ProsPettiva'
essi mosÚano una sotta di < disattenzione selettiva )> per tutti quei fenomeni di disfunzione del
sistema sociale in cui vivono, che in certa misura contraddicono all'ipostasi inconscia che ne
hanno fatta. Quando si parla di < società malata,>, essi obbiettano che non vi è una misura' dato.
< Ciò che è necessario, per costituire lo schema
scientifica per definire una distinzione univere
una
sana
società
fra
una
accettabile
adatto alla collaborazione interdisciplinare' sono
salmente
due cose che sono esranee dle consuetudini
malata. Questo è certamente vero, se questa mie della psichiatria... Una è
dell'anropologia
sura viene ricercata nella forma di una norma
la necessità per lo psichiatra di raccogliere sistecostante, di una struttura esemplare, ma allora
maticamente dati sull'ambiente sociale e cultuanche lo psichiatra ponebbe rispondere allo
rale e sui sistemi di motivazioni che si disegnastesso modo, e negare I'esistenza della malattia.
il
che
notare
fa
no sempre sullo sfondo dei casi reali. La seE qualcuno di essi lo fa. Se si
diassunto
ha
conda è la necessità per I'antropologia di senmentali
malattie
delle
fenòmeno
sibilizzarsi non solamente in relazione allo sfonmensioni sociali e che I'in-fluenza di certe variastaè
di
vita
genere
do culturale dal quale i singoli casi emergono,
bili di classe, di cultura, di
il
è
valore
tal
caso
in
ma anche alle tipiche modalità del funzionadimostabile,
tisticamente
mento mentale negli esseri umani. II terreno
dell'analisi statistica ad essere revocato in dubdifla
comune, che possiamo semplicemente chiamare
bio e con argomenti molto convincenti:
racdella
psicodinamica, richiede un'adeguata analisi medi6coltà
la
diagnosi,
formità delle
dico-psichiarica di persone concete e di casi
colta dei dati, le difierenze di trattamento dei
al
a
sfuggire
concreti, stagliati sullo sfondo di una prosPetcasi, molti dei quali vengono così
questo'
Tutto
dicendo.
tiva di comprensione di ordine culturale >>.
e
via
statistico,
controllo
se non altro, dimostra una certa misura di disin- IrPer realizzare questo proposito, così bene enunteresse per il {enomeno fastidioso della mdattia lci"to da Ooler.
I'antropologia offre un modello,
i
+
mentale.
coordlnata dr mocleur conlo meelio una serie
-TI -P;ìfrt
?i" qriès-ti óò-delli
stesso
allo
fronte
operativi.
di
l..trut-li
Gli psichiatri si trovano
Opler: la culrudistesso
dallo
quello
radicalmente
iièòrdato
prospettiva
in
una
fencrneno
;è
versa: si ttovano di fronte a casi singoli, a ira. A questo proposito è subito necessariopre'
iisare il senso tecnico in cui questo termine vieindividui malati con i quali enrano in un rap
relazio- ne usato in antropologia, per sgomberare a prioin
autentico,
più
o
meno
porto
diretto,
.
ne alla loro strutrura concettuale, ma comunque 1ri il terreno dalle possibili confusioni. In senso
cultura nox signifrca l'<<esser coisempre individuale, personale, privato. Essi so- lentropologico
-o
q,til g*ppo di persone che formano I'izno assorbiti dal compito di curare quel certo ito
",
malato, e tendono in genere a mettere in pa- itelliybentzia di un certo paese, i circoli che asrentesi la dimensione sociale del caso partico- lr,rrnóno la < cultura > come loro specializzazione
lare che hanno di fronte, soPrattutto quando ìprofessionale,le élites colte di una certa società'
ìCol termine di culrura si intende qualcosa di asappartengono ad una rigida scuola organici
i
" Intre il modo di vivere Ci
lsal Plu generate. <(ùre
stica.
una sua coerenzn
può
raggiungere
popolo
otienlun
Fra gruppi di srudiosi così diversamente
stesso inconsci case
in
sviluppare
e
si
interdisciplinare
iittt"*n
discorso
un
tati É cÉiaro che
è sempre uno strumeninstaura con molta di6coltà, per la mancanza inoni di scelta, la cultura
natura che gli dà
alla
l'uomo
p.t
adattare
prospetito
di un comune terÍeno d'incontro fra la
controllo, risolvere i pre
sotto
imodo
metterla
di
prospettiva
la
primi
e
dai
scelta
tiva collettiva
dell'economia' della
individuale scelta dai secondi. Il formarsi e dis- iblemi dell'attività sociale,
filoso6a, e di ree
della
religione
della
ipolitica,
queste
su
solversi di gruppi di studio costituiti
')<
modello concettuale interdi
> (opler). In sostanza frire il suo terzo
comportamento
il
golare
culrura'
1
t^.ipfntt.- Il sistema della società' La
qo..t gri
I la cultuta è, in senso anuopologico,
f-o'" 'otl'ì.#a lll=-9::";:el':1":.'Jll
qqdiÀcate'in
$*:t:;':n:
I om;;i-'.zio,,i
èèrto Srirppo rende posstbrlerral{r
ui
àaI i ,o.irlé chÉ'permettono
iil.;,,;';''
comune
una
ProsPettrva
ofiLe-loro
ma
roío,
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pr""Ufiri"i
ai concreti pràblel,r*"no di affrontare J^.i.ii"*-q".i
ta q"íilEàiaàÉ
;;";;tt;
*.a"iii
à".r,f
I di uit. che la societàil;';;l
-i di ui", chi si finno così problemi comuni'
Èrr; quindi coJI di comportamentoha ;;;J".
adeda risolvere in comune,con colntgll3,1ngqti
-oaaiil
prende nozioni ,.."i".;;;;;"i"ri,
i$ftú&gì!ig.."ti.tn?*
=-4 Sp-lt"-g*'^
di
9;: gUeft qn.sto
ìài istituire rapporti interpersonali
"ci
frne, per economla cll sÎol
Àc"ti
scienti6.orror..rrr.
di
socra"
I nere, oltre al complesso
Il cgllìpl-e-sqo-tessuto
llosofico -e reli- àfitienza-di strutture'
I che e al patrimonio ..ri"i*
l" d.6nirioo" di le si costit'iscesu 'eelti er{f-nqgtiifu-n{onali
;^;;;;;;
rndr-vtolr asigioso, cui si riserva
e forma uno schemanel quale gli
r cultura in sensos*etto.
po'i"io"e'specifida-("no sìaiiis) in
questa.sPe- ;;;;t
(il
"""
th; essi.vi' assolv-o-no
una volta che si assegnialla cultura.
;i"'"t9"1;i':t-TPft"
consiste
che
cifica funzione strurne'r,t"lt,
*tu'a?i;q"l g:::4,'T::H,:t:îtÎttil#il:t1:;
't't-r;ii'
è chiaro
tarel'uomoa viveredauomo,
deformaziine'
;"t detormazrone'
; una
;; è
fr.,'d"'ii ne
terDretazione
rerplql44elgÉeldiana
frustrazions
di
L;;1ru;;;iETonte
:-,::
evrtare
sistema Per
Ptrr tvrr4te
dovrebbe esserlo,ma è un -slstema
rn
scopo'
suo
al
la frustrazione. Se non assolve
cu'rrtrs'
causetonc"te'
causc
le
Ie
rice"a'ne
flcercarne
necessario
tal casoè necessario
culmodello ofieno dall'antropologia
ii;.;;"
resaru
e
rurale al discorsointerdtsctprnare
:Ì::'.,,0::|c:ttt1tL,t'*."U
culturali e alla loro trasmissione
"i""ii"à.ui
è la matrice del sistenladi cultuE*a
;i;i;s;ù.
,o .e ài
rli quello
orrello di personalità.
a"
ndi ora di tre modelli, il
dimensione
lN:l^ditÎ?tl?,Tf
ilt-u",ra.
una dimensione
q"rlt, la cultura, ha una.
I ;;;";ti
r#lT',3;,o,;1.'T;.
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ardiscorso
rurare
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I i",....i.i'_;
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umano
sruppo
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anima,
io coi termini di
Jt
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sione o cervelloe
ridotta
assai
.*d=itrri"
il;;.;;;lrtinturl.
,ipla:*.19lg,jg$*ll;;i;.-r.L*àgr"J"r"In.n- la
con
rcalizzate o"t '*t"iiÈÍ"èi;;;pil
u\
rrr(r'rvruuars
isocialedel sociologocon queu'a
'ipsicologo
psichiara'
e dello
è finito'
A questo Punto però il discorso non
fra di loro
modelli'
ttt
=
rtr"tg qtti-ouesti
coordinati' t-t
:îft*X
onde-verifièarnela funzionalrtà' e cloe
<(camDo)),
ffi"#-Al.
.'in.*.
cheessidebbono
come quello cui si
soddisfare' Questo t"t-*'
te
personat poi' per è accennatoa proposito del sistemadi
madre, con la famigli",lJ"-i"*oit
meglio
o
di--forze'
;;-J#ry'qinamicoAttraverso n*- ,ii'i''!
l'uomo maturo' con la società'
ti*"t'
t. i'forrn-ilìì i"..-rr-.1i."U""i"
sroprocesso,
\"""sistemà
di
e-registrate.in un
del singolo vengonorecèpite
f;t-" il tessuco-pleiso sisteníadi ..llii;;.
..*.fi"ifr.'i
d.l
to corticate
f.tt*o.Uiot*
d.il" -tgico cui spetta la ,;ià;'ir;io'J
à.U'.rT*iî
Àotízzazionedelle infor"m"izioni"
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ne di quelle op.r"rio"i'ft"óù;t;."
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siruazionedi vita d"l;s;l;;'.nde
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di modelli adatti ad orienlse 'a cu,lql4jllge
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..*"ii.. euest'apparat;':;tu;;;-'"1"
I i'^':-":'"ffffu:H,:t.T;"Í:tlf;il
il singolo con la. sua situa- casocontrario le az
io- .irr,otti"
;;;;
I'equili
chiara natu- : cronistici di comportamÀto' falliscono'
zione di vira. Esso ha quindi unadi
esperienze
dalle
singoti frustrati
dimensione otganica 'i.ì"-a.i
ura w.r!"v'ra bio-psichica,e cioè una
socollaborazione
la
e
coÀp'o*t'so
è
i;;;ttt'
e una socio<ulturale'
marasmae dal caos' In
il
funziona
cui
in
i;;1.-à 'o"i'oit'.dal
modo
i]
che il complessoarti'
I per intenderebene
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i;,-sJ
personaiità;;J"';;"Pit':.:#;:
"oi 'diciamo
di
sistema
d'9i-q9-qis*q-e+Lè-disfuEÎonàli,.-'ín'rela\
to*t qt'"d.o di ltt*t
lzione'alla situazionein cui opera'
Isario tenere jemPre Prerente'
rilriferimento, ,.*Uug-ont"'i;È-!Fù+':tt
infatti due ordini di problemi' che
<(campo" (Lewin) nel quaie molteplici I Vi sono
,rr
1.o..
l+---Îfiiepsichico,sociaie,*i.l;;;-i-;;.i-i'te-iricordati,qu-e!pje!a
ir ,i- lío.o.o",.,',._i*gn..
e99f11e.il3-$o-;:ffii
lÎ:î.t:"#i?ì:","* ;;1.;;^ip9'""ì!.
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l3rl1.l
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stema di personalitàirtri"t"f.
per rutdi probGóí-iil-coincidono in tutto e
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,:;;;'J.i'ol.otr"siFdel.
L.
psicologi.^.
stasi
-.lo squiltbrlo Possonovarcrs Prsua'
\ :::-"ì--.;;".";
.i.r.nr. così da poter funzi*
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omeostasf
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isere in
.ì titttat
sistemain se stessocoerentee
flA.sistete., è in- it.r., non ogni
o della m^ncanzadi"*;;i't.
per ciò stessofunzionale'
della per- i;;;;diÌ;.tionale
-è
cluso nell,ambitodell'inie.r rJ*rr,rr"
esisenzedel campo sttuaalle
certi ion' , c'ioè rispondente
sonalità, che viene .ortiirrit. in base a
i;i;;'i;'' un esempio chlarissimoè ofierto dal
(oplerf
testi esistenzi"fiea operal essi>
che assume la
*tìrrr.t. può of- liritó-gtd.*-talata'
A questo punto 'an'oó;
possono
y!i"i';F;-:{:*-::
ros'quiiibrio
\;;'s:-t"'1*j::::::":,'i'31*#$,'.fff;
')t
struttura difensiva del deiirio sistematizzato: il
sistema di personalità è in tal caso coerentissimo in se stesso, ma per nulla rispondente alle
esigenze concrete della situazione di vita del
malato; le sue operazioni mentali sono compiute nel rispetto di una logica {errea, ma che nulla ha a che fare con la concretezza dei problemi che tale logica dovrebbe afirontare. Gli esempi si possono moltiplicare a volontà in ogni
campo della vita associata e a tutti i livelli.
Questo conferma la necessiràdi ben distinguere
i due-gruppi-. *di problemi ricordati, ciEègo-
;- ì:-.^*' , -:.---
Dlemr-'dl-f
cu runzronamentodei sistemi e come problemf
G*zidnalfiàdeglGi;ssi,interrelati,ma
r....r+
olstlntl.
La perdita di funzionalità dei. sistemi dipende
daìi:è' fattori;. ancheqrrando'il funzionaÀento
degli stessi è intatto. Il primo f*tore_è dato
dalla__dinamjca,.del_
campo-sltuazionlle,nel quale operanole forze che si sono dette e-in base
-quali
alle
inp;ggglemp1q
nggi3pllemi
non
previsti dalla culrura codifcata e radizionale.
Il secondo fattore è de!9_^ùUa_.rigi_djtà-_dei_
siplasticità. o inefloro
scarsa
stemiì-i]oèiàna
- ^*.
*.'-l*-.
;ìì
uclenza ln essl deue strutrure clr autotrasiormazione, che ogni sistema deve avere per non
perdere contatto con la concretezza della situazione in movimento cosranre.
Mettiamo ora a fuoco il sistema di oersonalità
che c'interessaper il nosuo-Eico-i3ó:ifiièrdisciplinare. Ne abbiamo descritto la funzione e il
funzionamento. Quando
si verifica in esso la
-dflfffi?Ì6i?ITà?--Questa
condizione di perdita
può andare-péìduta-ft-1èl;ione ai due gruppi
di ptgb-lggt _di funzionalità e di funzionamento*p..r-ltn1{.iitinti.Esafr iil6ó..ì$ii66aspetto della questione,e cioè il casoin cui la cultura non ofira modelli adatti ailà-ìi'àiaiió:n'Jmutata. In tal caso i;@ai
opposti: itluefita moieú rrugvi, in base ai quali i nuovi problemi sono individuati e awiati
alla soluzione, si decondizionadai modelli anacronistici e si ricìl&ioiúèon
àoaéUi-i&so.u, oppure ilnuncra o sl mostta mcapacea tar1o. Nel primo caso egli rerli"za una forma di
.-
r
\ffi^{-**-
'i^G"..ra._".
-
adattamento-àîTìvo. che trasforma lui stesso. la
cdrudilGìi.tà
e I'intera siruazione in cui vi
ve, nella quale la sua azione innovatrice agisce
come potente elemento dinamico. Nel secondo
..ro .gli subisceI'azionefrustra-nte-{ell41ìfijfi
e
si dif;ndèTul-Ffi ;;-i;c""*6ì;;ia-i.'io'i.
Nel primo casola funzionalitàdel sistemadi
personalitàviene costantemente
restaurata,nel
secondoviene perduta.
Ma la perdita di funzionaiità del sistema di
personalità
può avere origini diverse,e 5fuenàere cioè diproblemi oiù ristretti di furt-onamento del sisiema,r"rù di personaliià.Questo
sistema infatti è una <<costruzione>>che comprende una fase di montaggio e necessitadi
materia]e organico da organizzarein un certo
modo. La fase di montaggioè realizzatanel delicatissimo periodo dell'infanzia, e successivo,e
può esserecaratferízzatada eventi che compromettono la formazionedel sistemadi personalità, indipendentemente
dai fatto che la cultura disponga o meno di modelli collettivi di
comportamentoadatti alla siruazionesociale.Il
risultato, come tutti gli analisti sanno, è un
sistema di personalità che funziona male, perché i modelli interiorizzati sono stati deformati
nella fase di montaggio,e che va risistemato
con adatte terapie. Ma il 4ifetto può djpe,pdere
anche
dal materiale bioloeico che deve formare
-bàse
póià;6-ó;g"nici
la
del sistema bio-psi
chico della personalità. Questo materiale può
tecare in sé tare genetiche o venire, in conseglenz di traumi fisici, processi di intossicazione o altro, leso in modo ineversibile. Nella
tendenza all'autoconservazione,che caratterizza
ogni sistemasia esso organico o biopsichico, o
sociale ed economico,il sistema di personalità
in crisi per questi motivi si difende con processi tipici, che sono appunto I'oggetto specifico di studio della psichiatda. Sono i siatomi
delle diverse forme morbose.
Come si vede gli squilibri dowti al priùo gruppo di problemi, quelli che nascono dalla mancanzadi modelli sociali di comportamentoadeguato, sono dificilmente curabili dallo psichiatra. In tali circostanze,quando egli si trova di
frcnte a fenomeni di vasta disfunzione psichi
ca dovuta a motivi di fondo, socio-culrurali,egli
deve necessadamente
ridursi a fare quello che
fa un medico militare, quando accogliei feriti
che gli vengono spediti dalle trincee, e li rimette in sesto alla meglio per rimandarli a farsi accoppaîe.E' triste questo fatto, ma è un fatto,
Se vuole intervenire attivamente, infatti, lo psi
chiama non può più limitarsi a fare 1o psichiaffa, ma denunciandola situazione a chiare lettere, assumela veste del cittadino responsabile,
del riformatore sociale--i-;
e del politico. In questa
-r
Í
"
vesteegll puo essereun prezroslsslmo
couaDoratore di coloro a cui, nel tessutosociale,spetta il
ruolo specifico di rcahzzare quei riadattamenti culturali e sociali che la situazione dinamica
comporta: gli studiosi di scienzeumane, per la
parte della ricerca, e i politici, pet la re lizz zione pratica dei risultati della ricerca stessa.
Per quanto riguarda gli squilibri dovuti al g
nel procescondo gruppo
di problemi, squilibri
'
-.-F+'-.1Fi---:^..
so cu lncurrurazlonee glelgl99_o-rgailca, Denché-iàilí-dèbM- Gnorare ihJìi
vefncano in
uomini che hanno necessariamente
una dimensione socio-culturale,essi sono tuttavia I'oggetto specifico delle cure psichiariche in senso
stretto. E se si tiene conto del fatto della natura bio-psichicadel sistemadi personalità,è
possibile trovare anche un punto d'incontro fra
il discorso degli analisti e degli psichiati di
origine organicisticache in realtà non si escludono afiatto fra di loro.
Per riassumerequesti concetti, che si propongono di ofirire modelli concettuali per un discorso interdisciplinare,mi sia permessofare
ricorso ad uno_sch-emqgl4!c_g ch-e,.-con tutte
le owie limitazioni di questi schemi,può- essere un utlle strumento Det vrsualtzzaree memoizzare il discorson6e ii a tà'ttò. Uedi scbema l).
In questo schema è rappresentato I'insieme dei
ne sistemi della cultura, personalità e società,
innestati nel terreno bio-fisico che ne è la base
portante. Il sistema di personalità incorpora
una certa oorzione di sapere collettivo (cultu-
27
ra) che lo fornisce dei modelli operativi adatti
ad inserirsi positivamentenella vita sociale. In
condizionedi omeostasi,quando i tre sistemi so-
Scbema1
CULÎURA
STSTEMI DI!
PERSONAI.ITA
MODEI,LI
COGNTTTVI
I '
II
6ocrETÀ
MODEI,I,I
OPERATTVI
srruAaoNE
SIIT'AZIONE
DINAMICA
DINAMIOA
e atffaverso la
azr@so
quale I'individuo assolveal suo ruolo sociale.
In questo secondoschemarappresentiamoinve-
Scbema2
f"
no coordinati, integrati e funzionali, I'azione in
cui si manifesta il comportamento dell'indivi'
duo può essererappresentatadal vettore A + :
la
ce la condizione de! .s1g.t.eer_rq_ggguastq-q9nsituazionedinamica,e cioè integrati, coordinati,
ma non fuhziónalí.(Vedi schema2\.
7F
CULTURA
AISTEMI Dtt
PERSONATJÎA
STTUAAONE
DINAMICA
+
BASE SrO.FtStCA
'lità non dovuti a cause socio-culturali e collet'
I In questo caso I'azione dell'individuo, guidata
1da modelli anacronistici,va inconro alla con- tive, e cioè alla carenz^ di modelli adatti alla
jvita in trasformazione.ma a un difetto di funì dizione di scaccoX e si riflette negativamente
personalità
A
.
A
! sul sistemadi
con il vettore
lrionamento del sistemadi personalità dovuto al
!î
i questo punto la reazione dell'individuo può as- jprocesso educativo, o a lesioni o insuficienze
I sumere una carattetisticaoDDosta.L'individuo rlorganiche.In tal caso non si può avere il vet'
indica I'operazione
può reagire qreaqd_-o9n nuovg mo.dello,proces- tore ascendenteda O, che
ma solo il vetmodelli,
di
nuovi
invenzione
mùbve
da
0,
si
daf-iéltbiè--èhèrufigrr.rio
ldi
i so
i volse verso l'alto e ritorna nella sfera della cul- I tore discendenteB. che conseguealla serie di
-, e che
i rur". q,r"rtg _lgovg gSd9llp--è--incon-dizionedi I{ frustrazioni rapresentatedal veiore A
morbosa.
fenomenologia
si
manifesta
nella
guidata
da
tipo
d'azione,
Quenuovo
un
I orientare
' un nrrovo tipo di esp..i.*., che non solo s'in- sta fenomenologia ha la stessa apparenza di
: seriscenel contestosociale,ma lo trasforma,por' quella derivante da origini socio-culturali coli tando più innanzi i confini del sistema(vettore lettive. Ed infatti essaè una manifestazionedi
Ìì ^A + ). L'altro. ge.ner_g.-di
re.azione,caratterizzata difesa contro un'unica condizione, che è quella
dal rifiuto della sfida posta dalla situazione, si dell'ansietà,che si crea sia in un casocome nelmanifesta in ul èoniportamento regredito, di- 1l'altro. Ma mentre le prime forme non Possono
i fensivo a livello inconscio(vetto-reB). E' la rea- I trovare soluzione se non atffaverso operazioni
.i*ou"-ento culturale (filtoìe A iaìcenzione nevrotica, in conseguenzadi fattori socio- ldi
È'
, culuali e di siruazione.Lo stessoschemapuò +oente),le seconoepos!;ono esserecirrate indivi'essereusato per la rappresentazione
graficadei idualmente con diverse possibilità di successo.A
fenomeni di disfunzione del sistemadi petsona- questo proposito, sia detto per inciso, I'anro'
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1Si può fare lo stessodiscorsoper la società?Io
fnon lo ritengo impossibile,ma inutile, perchè
lsarebbeun discorsotroppo generalee vago, Si
lpuò p"rlare di società .i facili >>o <<rtifrcili >>o
l<<dure )>come dicono gli Arsenian in un loro la{voto, societàche ofirono all'uomo condizioni più
lo meno favorevoli per un adattamentoattivo.
Un'analisi dei motivi di queste diverse condizioni è certamenteutilissima, purché sia fatta
su basi empiriche e su dati conoeri, che rivelino i motivi patogenici che esse contengono,
j"e in *i uiiiEgti e-èiljè.iloiaddi-ni6Eelliade- Questo è proprio il compito che spetta agli srudiosi di scienzesociali e agli anropologiculru, gsatiai suoi problemi,attraverso
i quali li rico- rali in partícolare. Le conclusioni
delle loro
I nosce, o è in grado di reagíre attivamente di
ricerche poffanno anche venire sintetiz3atesot; fronte all'ignoto creandone di nuovi atffaverso
to generiche definizioni corne quelle ricordate,
j i quali dargli un nome, e 1o viene così a cociò non porta avanti la ricerca,In genere.le
lma
!' noscere. La sola frustrazìone di cui sofire è quelche produconoun maggior numero di
isocietà
la normale a rutfi,-clè deriva da dug necessarie
ad elevatorítmo di tracondizloni-ilelli
vita umana: la pri-Ài-è data Idisadattaiì-soio Quelle
e ciò accadeper ló sforzo che esse
lsformaziole,
dal carattere generale e medio dei modelli culai singoli pet rcahzzateun adattaturali, che non si adattano-mai del-'i"ritìò. come fimpongono
fmento attivo alla situazionedinamica.Ma non
ùn vestito su misura, a chi li adotta, perché coquesto tali societàsono da dire malate, bénstui ha una sua base genetica e una sua storia lper
pJ !s9_hiosa,iinp-egn{iV1 o'< dure ii, per dcorparticolare che lo fa essere un unicum, e l'aldare lfteiminè cui'si è accennato,ma nelle qua.
tra è date' dalla dinamica della, .situazio.ggl&è
li vale ruttavia la pena di vivere.
ctea le sfasarure di cui si è detto, fra modelli e
Ha invece più sensoforse I'uso del--tcÍgrine di
problemi, frustrazíone questa dalla quale ha visocietà o màlrta u per indiiaÉ-alóne-sùietà ri
ta
pensiero
il
nuovo. Se questa dose normale di
;
giilè,
nelle quali i canali di autorrasformazione
I frustrazione è una malattia, ebbene allora essa
si
sonò
biocèaìIfpèi Ia resisrenzadel sistemaai
!è ,rn^ malattia veramente connessa con I'esser
I
re
.
mutamenti
imposti dalla situazione,che si pon.
uomo.
Ma
è una malattia di cui si guariscead
f
gono come 6ni a se stessee sviluppanosul piano
ogni
istante.
E
il
risultato
questa
di
guarigione
I
| è ciò che chiamiamo1'<<
io >>,se consideriamoche collettivo singolari forme di comportamentoreesso non in altro coì*te se non nel felice ri- gtedito, che riprendono temi propri di società
molto arcaiche.I riruali nazisti, ad esempio,e
sultato di un'operazione atttaverso là-*iìàle
il
connessoculto del sanguetedesco,le operacon I'auiilio dei moàeli- cognitivi- i*ofi.ativi
di cui è costiiuito, I'uomo pone sottò'cónrollo zioni di aggressivitàdistruttiva proiettata su dela situazionein cui vive, sà ne costituiscesog- terminati gruppi etnici, sonofenomeniche dànno
getto, e ne fa I'oggetto della sua conoscenzae da pensare e sembrano quasi giustificare I'uso
della sua azione eficace. Un sistema di perso- del termine malattia. Per quanto riguarda il
nalità di questo tipo apportacaratteristichefe- Terzo Reich, si è trattato di una forma di to
lici all'uomo che ne è il portatore: questi aF tale disfunzionalità (incoerenza con la siruapare sereno, fiducioso, dotato di senso critico zione storica) di un intero sistema socio-cultuin modo costruttivoe di gustoper la vita, è di- rale, che non per questo ha cessatodi essere
sponibile, aperto e facile nello stabilire tappor- funzionante, ma lo era in base ad una loeica
ti interpersonali fecondi, accessibilealla critica di tipo delirante colletrivament.....tt.t. .A-.
altrui, dotato di un profondo senso di solida- valida. Questi casi meriterebberouna maggiore
attenzioneda un punto di vista della ricerca di
rietà umana.
psicopatologiasociale.
lll sistema di personalità che rende un uomo
note hanno un taglio particolare,e metiincapace di adattamento attivo è ciò chd"Enisce Queste
tono
parentesiuna gran quantità di elementi
in
col
faré
di
quell'uomo
un malato. fn tal caso,
l
di
specifco
interessepsicologico e psichiatico.
per
più
e
i
diversi
motivi,
il
sistema
si
mosta
I
I disfunzionale, e finisce, per autodifendersi, col
Il quadro delineato del sistema di personalità
, farsi fine a se stesso ed ergersi ccme uno scher- non accenna ai fattori dell'istintoi rempera'
mo contro la realtà, vietando all'io di manifemento, afiettività e via dicendo, né alla dina1starsi nel modo che si è detto sopra. fnvece mica interna di questi elementi.Ma ciò è stato
idi legare I'uomo al mondo, lo isóla, usando fatto di proposito per offrire ai colleghi srui rutte le possibili tecniche che sono i sintomi
diosi uno schemadi discussioneestremamente
i della malattia, L'uomo, anche quando non
semplificato,onde servire come base per possi
bili convergenze,dalle quali il quadro dei proI giunge al vero e proprio stadio morboso, si moi stra insicuro, indisponibile, egocentrico, autG
blemi possa risultare più chiaro e completo atj ritario, intollerante e incapace di stabilire rap- traverso un organico lavoro di gruppo. Si è
I porti umani fecondi. La vera e propria malatvoluto cioè proporre solo un minimo denomi
tia appare con il manifestarsi aperto e chiaro
natore comune concetfualeper un discorso indei sintomi dati dalle difese inconsce.
terdisciplinare ancora tutto da fare.
pologia culturale può fornire talune conoscenze circa la funzione di pratiche e riruali propri
di gruppi arcaici, che non sono senza valore nelI'interpretare certi comportameDti tipici dei malatí.
I concetti espressi in forma assai sintetica e schematica nelle pagine che precedono ci permettono di impostare un discorso più concreto sulla
distinzione fra individuo normale e ammalato
di menie.
)>di mente è colui il quale si moil'uo:no <(sano
-d-àclàitamento
attivo alla siruazioI stra ìàp-àEe
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