Carissimo Pinocchio

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Carissimo Pinocchio
“IL POPOLO DELLA DOMENICA - ONLINE”
NUMERO 3 - ANNO I - 8 LUGLIO 2007
MA A CHI SERVONO QUESTI SERVIZI?
di Mauro Munari - Gorizia
E' la solita storia: spia il tuo avversario che appena può … spia. Ed ora, in un frangente molto
delicato, vediamo che il vice-Ministro Visco si permette di cacciare in malo modo a Genova, con
un secco "con voi non parlo, mi siete antipatici" e con conseguente allontanamento effettuato
dalla sua scorta, due giornalisti del Secolo XIX (prova di arroganza inaudita verso la libera
stampa e di simpatia verso la “stampa amica"). Conclusioni? Guarda caso, ora scoppia un'altro
bubbone! Il bubbone si riferisce ai Servizi segreti ed in particolar modo al SISMI che, come
denunciato dal Consiglio Superiore della Magistratura, avrebbe controllato nella precedente
edizione governativa del Centro destra Magistrati già noti come "toghe rosse", nelle loro funzioni
e nelle loro personali frequentazioni.
Stupisce!? Non più di tanto, ormai ci siamo abituati. Stupisce forse in Francia che il neo
Presidente fosse stato indagato nel caso Clear Stream? Si tratta della nota "Banca delle Banche"
con sede in Lussemburgo, padrona della terra del Signoreggio! Non stupisce più di tanto, a mio
avviso. Quello che stupisce è che la musica non sia mai cambiata e che non vi sia alcuna
intenzione di cambiare.Tutti chiosano, dicendo che bisogna cambiare, ma nessuno ha interesse a
farlo. L'unico interesse che c'è paragonando i Servizi ad una orchestra che accompagna un'Opera,
è quello di cambiare il direttore e gli eventuali solisti.
L'interpretazione dei violini di fila e dei fiati, in questo caso, è sempre quella di leggere le stesse
note. I timpani saranno sempre roboanti quando l'overtoure annuncia l'inizio ed il pubblico è
sempre disposto ad applaudire ed emozionarsi.....e la vita continua.
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DIO SALVI IL GIORNALISMO !
di Meri Gattel - Udine
“God save the Queen” è il titolo del noto inno inglese, con il quale il popolo chiede al Signore di
salvarli dagli intrighi dei nemici e donare lunga vita alla regina. “God save the jornalism”
potrebbe diventare il nuovo inno di un intero popolo globale per invocare salvezza al giornalismo
contro lo strapotere del magnate Rupert Murdoch.
L’ultima trovata del 76enne australiano è il possibile acquisto del Wall Srteet Journal, il numero
uno al mondo tra i giornali finanziari, attualmente di proprietà della famiglia Bancroft che
detiene il 64% di Dow Jones, gruppo che controlla il WSJ, e che sarebbe favorevole alla cessione
del quotidiano a Murdoch. Il magnate sarebbe disponibile ad investire cinque miliardi di dollari
nell’operazione e le titubanze iniziali dei Bancroft, timorosi dell’indipendenza futura del
giornale, sembrano ormai attenuate. Il magnate australiano, oltre a possedere la nota emittente
Sky, è già proprietario di più di venti testate australiane, del Sun, del Times, del New York Post e
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di riviste tra le quali spicca GQ, oltre che di vari network televisivi, senza scordare che detiene il
controllo della News Corporation, tra i maggiori gruppi multimediali al mondo.
Dopo aver ereditato dal padre i quotidiani Adelaide News e Adelaide Sunday Mail e aver fatto
fortuna in Australia, la sua attenzione si è concentrate in Gran Bretagna e negli Stati Uniti con
occhio di riguardo particolare per le piattaforme digitali. Il recente interesse per Dow Jones e per
il quotidiano finanziario, il secondo per vendite negli Stati Uniti solo al tabloid Usa Today,
sarebbe collegato al prossimo lancio da parte di Murdoch di un nuovo canale televisivo, Fox
business channel, dedicato per l’appunto al mondo finanziario.
Il potere della sua Fox Tv è stato determinante per molti uomini politici, nel bene e nel male. È
noto il suo appoggio all’intervento Usa in Iraq, manifestato apertamente e supportato dalle sue
televisioni e carta stampata. Il connubio WSJ - Fox business channel è dunque presto svelato e
considerando la sempre maggiore importanza che le vicende finanziarie hanno nel mondo ecco
compreso il rischio a cui la finanza potrebbe andare incontro. Ma in pericolo è l’intero
giornalismo, con l’uso e abuso che ne viene fatto, mettendo a repentaglio parte della democrazia.
Sembra questa un’esagerazione, ma se pensiamo che un pilastro delle moderne democrazie è
considerata la libertà di manifestazione del pensiero e se consideriamo il potere persuasivo che
hanno i mezzi di comunicazione di massa, è possibile rendersi conto delle potenzialità
attualmente in mano ad una sola persona.
In una democrazia fondata sull’opinione pubblica, la libera circolazione delle informazioni
dovrebbe essere trasparente e priva di situazioni di monopolio o oligopoliste. È altrettanto vero
che esiste un filo sottile, ma potente, tra gli organi di informazione e le maggioranze governative
di un paese, e i poteri politico-istituzionali in genere, e soprattutto le forze economicofinanziarie. Se ciò è difficilmente eliminabile, più fattibile dovrebbe essere, denaro permettendo,
l’impedimento di situazioni di potere accentrato come sta avvenendo con Murdoch, purché ci
siano degli organi preposti a farlo e dei limiti stabiliti per legge. Gli studiosi stanno lanciando
l’allarme sulla fine del giornalismo in forma cartacea, ma nessuno sta impedendo all’australiano
di decidere sul condizionamento dell’opinione pubblica di un intero pianeta.
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IL POPOLO: E' UN TUFFO NEL PASSATO MA ANCHE
UN RITORNO DI FIDUCIA PER IL FUTURO !
di Riccardo Alfonso - Roma
Ho appreso con grande piacere dell'uscita de “Il popolo”. E' un tuffo nel passato ma anche un
ritorno di fiducia per il futuro !
Volevo inoltre attirare la Vostra attenzione sulle tematiche pensionistiche e dai prossimi
numeri di questo giornale intendo sviluppare una serie di interventi sull’argomento che
aiutino ad approfondire le varie questioni inerenti a questo tema.
Stendiamo - per ora - un velo pietoso sullo stato di salute o di confusione mentale in cui si
trova l'attuale maggioranza di governo e parlamentare (si fa per dire). Ma bene facciamo a
preparare una valida alternativa per garantire un futuro che appare al momento assai incerto.
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L'AUDITEL UCCIDE LA TELEVISIONE DI QUALITA'
di Virgilio Caivano - Foggia
Portavoce Coordinamento Nazionale Piccoli Comuni
Il bisogno di una televisione e più in generale di una comunicazione di qualità è ormai
fortemente richiesto dai cittadini italiani come ha dimostrato il tour nazionale del Coordinamento
dei Piccoli Comuni italiani sulla buona comunicazione dei valori.
La straordinaria partecipazione di persone di ogni età alle iniziative del Coordinamento dei
piccoli comuni deve far riflettere la politica e la classe dirigente sul diritto dei cittadini alla
conoscenza dei meccanismi che regolano la qualità ed il gradimento dei programmi televisivi.
Quesiti che sono stati posti durante ogni riflessione pubblica in ogni parte d’Italia, dalla Sicilia al
Veneto. Uno dei quesiti ricorrenti: conoscere il soggetto Auditel ossia. una società partecipata
dalla Rai, Mediaset, Telecom, per verificare il gradimento dei programmi da parte dei
telespettatori. Un conflitto d'interesse mostruoso, se questo organismo deve verificare le
programmazioni Rai, Mediaset e La7. Controllori e controllati nello stesso tempo!
Per non parlare della raccolta e della gestione della pubblicità, affidata a pochi soggetti che
detengono un potere incredibile di vita e di morte su tutti gli strumenti della comunicazione
sociale. Una condizione inaccettabile che fa dell'Italia un Paese a sovranità limita per quanto
concerne il diritto alla buona comunicazione di qualità e dei valori.
A tutto questo la politica chiamata a dare una doverosa risposta ai cittadini utenti, soprattutto del
servizio pubblico, dove competenza, rigore e pulizia morale devono essere sempre al primo
posto. Nei programmi politici dei due schieramenti maggiori, purtroppo, non c'è nulla in
proposito, evidenziando una difficoltà reale della politica di fronte a questi temi.
La gestione delle risorse pubblicitarie è nelle mani di pochi e ciò rappresenta un grave danno per
il pluralismo e soprattutto per l’autonomia del sistema della comunicazione, determinando
l’uccisione di fatto della televisione di qualità e di grandi orizzonti valoriali, invocata a gran voce
dai cittadini italiani. L'Auditel, se confermate queste condizioni, non rappresenta un riferimento
credibile, ma uno strumento perverso, nelle mani di pochi, per determinare il futuro delle singole
programmazioni e della stessa sopravvivenza dei diversi organi delle comunicazioni sociali.
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IL TELEGIORNALE ESTIVO: UN’IMMAGINE
DELLA MEDIOCRITA’ TUTTA NOSTRANA
di Federica de Sanctis - Roma
Il telegiornale: uno fra i strumenti di comunicazione più conosciuti, una delle le colonne portanti
della TV. In 30 minuti uno spaccato sul mondo: politica, economia, cronaca, sport, tutto
concentrato in quei pochi minuti nei quali stiamo in silenzio, attenti, carpendo l’attualità e
facendola nostra. E’ facile però notare come alcuni i telegiornali varino a seconda delle stagioni,
o meglio, come muti lo standard dei servizi mandati in onda. In inverno, liti politiche,
bombardamenti, omicidi, truffe, e notizie sul dissesto economico mondiale, ci accompagnano
nella nostra nevrotica e irrequieta vita, ma nei mesi estivi, quando tutti ci rilassiamo, un po’ in
vista delle vacanze, un po’ per la bella e calda stagione, il telegiornale muta profondamente...
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Le menti dell’etere trasformano improvvisamente servizi su rapine, sparatorie e fame nel mondo,
in documentari di alto livello culturale come: il nuovo tormentone musicale dell’estate, il nuovo
super cocktail da gustare sulla spiaggia, il nuovo look irresistibile per fare colpo. Su alcuni
telegiornali poi abbiamo anche il piacere di scoprire le ultime incredibili mete turistiche scelte
dai vips (che diventano automaticamente luoghi “trendy” e di mondanità…).
Siamo del tutto sicuri che la fame nel mondo e tutte le disgrazie che avvengono su questo pianeta
non vadano certo in ferie. Ma dall’altra parte è giustificabile che dopo mesi e mesi di servizi su
morti atroci e ammazzamenti di vario genere, in estate, l’italiano medio non voglia sentire certi
generi di notizie…In fondo sono i mesi della vacanza, della tintarella, del divertimento, e non si
desidera certo intristirsi con certi argomenti. Suppongo ci sia una via di mezzo tra tragedia e
mediocrità assoluta. Il nostro bel paese del resto ci offre molto su cui parlare: non c’è luogo in
Italia che non sia caratteristico, non c’è paesaggio che non affascini; c’è arte e bellezza quasi
ovunque. Ma quante volte questa bellezza è raccontata e presa in considerazione? Praticamente
mai. Qualche volta durante l’anno capita di sentire, ma sempre rigorosamente alla fine del
telegiornale, e rigorosamente dopo i risultati delle partite di calcio della domenica, qualche
notizia su una mostra, su qualche evento di cultura o su qualche scoperta archeologica.
Mi riferisco principalmente ai telegiornali delle 20.00/20.30, quelli maggiormente seguiti grazie
all’orario. Qualche telegiornale infatti, durante la mattinata o l’ora di pranzo si occupa di cultura,
ma l’ascolto è sicuramente minore rispetto alla prima serata (e l’argomento tipo è quasi sempre il
cibo, come se fosse l’unica bella cosa che ci offre il nostro paese). Mi chiedo allora: se durante
l’inverno non c’è posto per notizie di argomento culturale, in quanto si predilige un bel
bollettino di guerra, almeno in estate, quando sembra che questo bollettino scompaia nel nulla,
possono le menti che stanno dietro a tutto questo fare uno sforzo e creare servizi un pò più
interessanti? Se le troups televisive riescono ad arrivare sulle spiagge di Riccione per un bel
servizio su “Quest’estate topless o costume intero?”, suppongo che possano arrivare anche a
Mantova per un servizio sui magnifici affreschi di Mantenga del castello di San Giorgio. La
possibilità c’è sicuramente, ma penso proprio non la si voglia sfruttare.
Ma si può ancora sperare, in un paese dove domina il gossip, dove gli idoli dei ragazzi, ma anche
adulti, sono i protagonisti dei pietosi reality, che ci sia ancora spazio per un po’ di bellezza?
Siamo stati inghiottiti in un vortice di volgarità, ignoranza, proprio noi, italiani, popolo di
pensatori, di poeti, di artisti, musicisti, di menti geniali. La televisione (e anche il telegiornale)
sono solo lo specchio di cosa siamo diventati e di cosa stiamo diventando: un branco di non
pensanti che assorbe tutto ciò che c’è di peggio e ne gode come fosse il meglio. Il mio biasimo è
quindi rivolto sia a tutte quelle persone che senza alcuno scrupolo scelgono di strumentalizzare i
mezzi di informazione e inebetirci con una marea di stupidaggini per fare ascolto, ma anche
verso gli italiani che scelgono di essere inebetiti e di diventare schiavi di un sistema di demenza.
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IL POTERE DELLA TELEVISIONE
di Francesco Accardi - Roma
Dal giorno in cui sono nato, anch’io ho subito sin dall’inizio il fascino della televisione, una
scatola dalla quale escono suoni ed immagini divertenti che possono farti rimanere davanti a lei
anche un’ intera giornata. Questo era quello che provavo quando ero piccolo, io bambino nel
1986 e ormai uomo nel 2007. E a quanto pare con il passare del tempo le cose non sono
cambiate, se non peggiorate. La televisione sin dalla sua entrata in commercio si è insediata nelle
case e nella vita di ogni famiglia, prendendo a volte il posto dei genitori nell’educazione della
prole parliamo del cosiddetto fenomeno della “Tv GENERATION”.
Questa generazione è quella che più di tutti ha subito l’influenza della televisione o meglio della
maggior parte dei suoi programmi. In sé la TV non è un qualcosa di negativo, lo sono più che
altro alcuni programmi dal contenuto diseducativo e poco appropriati per i bambini che vengono
mandati in onda, anche durante la fascia protetta. Sin dal 1954, ossia l’anno delle prime
trasmissioni televisive in Italia, la nostra società ha cominciato a cambiare radicalmente.
La televisione ha portato un enorme contributo alla tecnologia, soprattutto per la velocità con cui
ora grazie a lei è possibile far circolare le notizie ed informare così il cittadino di tutto ciò che
accade sia intorno a lui che a l’estero. La TV ha però un lato negativo: se seguita troppo dai più
giovani e senza controllo da parte dei genitori ecco può risultare veramente dannosa.
Le persone più famose e ricche del momento lo sono soprattutto grazie alla televisione, perché
lavorano alla direzione di questa o perché vi compaiono. Ne consegue il fatto, che molti giovani
di oggi piuttosto che diventare famosi per loro meriti personali preferiscano diventarlo più
rapidamente comparendo in televisione.
Non per niente molti degli scandali oggi conosciuti sono legati proprio al mondo della
televisione e a chi ne fa parte. Spesso sentiamo di star del piccolo o grande schermo arrestate o
accusate per consumo e spaccio di stupefacenti, di giovani ragazze disposte a cedere alle avance
di produttori e uomini di spettacolo pur di fare carriera o di ricatti a personaggi famosi, che per
non far scoprire a nessuno i loro peccati e le loro trasgressioni sono disposti a spendere cifre
enormi per una singola fotografia. I soggetti maggiormente a rischio sono proprio i più piccoli,
facilmente influenzabili dalla televisione.
Spesso accade che i più giovani mettano seriamente a repentaglio la loro sicurezza e quella degli
altri, per emulare i loro miti televisivi preferiti. Altre volte invece tendono ad isolarsi e a non
relazionarsi con gli altri loro coetanei. Un problema serio a cui bisognerebbe trovare soluzione è
quello di limitare il più possibile il dilagare di molti programmi scadenti e diseducativi, a
discapito di altri programmi culturali che si vedono spostati in seconda serata, se non più tardi,
per fare spazio a programmi appartenenti alla cosiddetta “tv spazzatura”.
Secondo un mio modesto parere, bisognerebbe far sì che i giovani, soprattutto i più piccoli,
possano vedere la televisione come dovrebbe realmente essere, ossia un mezzo d’informazione e
svago e non un modo per arricchirsi o diventare famosi tanto per essere riconosciuti per strada,
mandando in onda programmi diseducativi, violenti se non volgari a discapito degli spettatori.
E’innegabile, che la televisione abbia influenza su chi la segue, proprio per questo ritengo sia
giusto assicurare agli italiani un servizio adeguato ed una televisione sana, che non influisca
negativamente nella formazione dei suoi spettatori soprattutto dei più giovani.
< [email protected] >
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PASSATE ALLA CAMERA LE NUOVE
MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA
di Francesco Accardi - Roma
E intanto Visco e Bersani sorridono sotti i baffi! Dopo l'approvazione alla Camera dei deputati
della riforma del codice della strada si attende ora il via libera al Senato. E intanto già si parla
delle prossime modifiche, dato che questa è solo la prima parte.
Non si può negare che, come quasi sempre è per qualsiasi provvedimento d'un Governo, vi siano
aspetti positivi ed aspetti negativi. Di positivo ad esempio vi è l'irrigidimento nei confronti di chi
fa uso di droghe o alcool prima di mettersi al volante. E senz'altro il carcere introdotto
rappresenta un ottimo deterrente per i molti spericolati delle vie asfaltate.
Oppure la possibilità del rilascio del foglio rosa già dai sedici anni o l'obbligatorietà delle lezioni
di pratica per ottenere la patente o lo svolgimento della prova pratica d'esame in ben tre contesti,
quali giorno, notte ed autostrada.
Fino ad oggi eravamo l'unica Nazione europea in grado di sfornare patentati provetti che nulla
sapessero di come si porta un'automobile: una discreta prova di teoria, qualche chicca standard
alla pratica ed ecco come si riempiono le strade di pericoli pubblici. Certo c'è da chiedersi se le
lezioni obbligatorie siano state introdotte più per la sicurezza degli italiani che per fare un favore
alle lobby delle autoscuole.
Da questa osservazione il salto è breve per focalizzarsi sugli aspetti che certo positivi non sono, e
che sono senz'altro i più importanti. In fondo per un governo agire male è una colpa grave così
come agire bene non costituisce nessun merito, è solo il suo dovere. I membri di un governo sono
pagati (scusate, indennizzati!) per agire nel bene della Nazione.
Che dire allora di alcuni stupidi cavilli introdotti, per non parlare delle vere e proprie vessazioni
del cittadino? Dove è l'interesse della Nazione? Ad esempio una novità consiste nel non poter
utilizzare "cuffie sonore" durante la guida. E' chiaro e pacifico che il riferimento agli auricolari è
chiaramente rivolto alle cuffie per la musica, ma sarà dura vedere applicata questa norma come
era stata concepita, dato che, una volta che si ha una cuffia in un orecchio, chi distingue se è
attaccata ad un cellulare o ad un lettore mp3?
Tanto più che ultimamente le due cose tendono a coincidere in un solo apparecchio, dato che
molti cellulari sono in grado di leggere mp3 ed hanno capacità così considerevoli da poter
divenire dei sostituti dei classici lettori in commercio.
Converrà utilizzare comunque il viva voce per non incorrere nella severità magari immeritata del
vigile di turno. Problemi comunque di poco conto. Soprattutto se paragonati alla grande novità
che coinvolge quasi esclusivamente noi giovani. Ecco in arrivo la più grossa bordata di
proibizionismo degli ultimi anni: l'interdizione per i neopatentati dalla guida di automobili con
potenze superiori a 60 kilowatt. Che sono poco meno di 82 cavalli, ricordiamo. Il problema
nell'opinione pubblica fino a poco fa era: i giovani troppo spesso hanno sotto il sedere automobili
enormi, con cilindrate enormi e quindi con enormi potenze e ciò è spesso causa di incidenti
perchè non sono in grado di controllarle.
La premessa è sacrosanta, è il rimedio ad essere eccessivo. Ci affogano per non farci morire di
sete. Forse però i signori parlamentari non hanno fatto bene il calcolo di quanti modelli di
automobili corrispondenti a tale caratteristica esistano in Italia. Ma, giustamente, a loro cosa
interessa? Loro la patente l'hanno tutti da ben più di tre anni, diciamo anzi da quindici o venti
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volte tanto, ed in ogni caso possono sempre pretendere dallo Stato una bella macchinona blu con
un autista non neopatentato.
E intanto da oggi in poi i neopatentati andranno in vacanza solo con la Panda. Ma nella versione
fiacca, perchè quella intermedia è già oltre i limiti. E tutte quelle famiglie, che in questi tempi
non son poche, che hanno una sola automobile?
Beh, se questa è già un bolide di 82 cavalli, dovranno scegliere se mandare i figli neopatentati a
piedi per altri tre anni o se comprare una seconda macchina. Ed è qui che si vede l'opera benigna
del provvedimento: tra tutte le automobili di infime prestazioni la parte maggiore è prodotta dalla
FIAT. E rigorosamente nuove!, dato che quelle vecchie inquinano e non si possono più guidare
per via di recenti normative e gabelle. Volete vedere che è solo un innocente stratagemma per
favorire l'industria nazionale e, quindi, l'interesse dei lavoratori italiani?
Stupidi che siamo stati! Non potevamo dubitare della positività della proibizione, dato che dietro
a tutto questo spicca il nome, tra i promotori della proposta, di Clemente Mastella, illustrissimo
ministro di Grazia e Giustizia, già noto al mondo per altre idee geniali attuate in questa vece.
E quasi all'unanimità è stata approvata, ultimo colpo di genio, l'impossibilità di portare bambini
sulle moto senza appositi seggiolini e comunque mai più piccoli di cinque anni. Obbligo da
osservare fino ai dodici anni.
Ma ce lo vedete voi un bimbo di dodici anni sul seggiolino? Che poi non potrà essere uguale a
quello per il bimbo di sei, quindi guai a chi ha più figli in età da motocicletta seggiolata (o da
seggiolino motociclettato). Per loro servirà il casco o la cintura di sicurezza? Nella sezione degli
interessi economici, dobbiamo dedurre che questo provvedimento lo abbia finanziato la Chicco,
così potrà riempire le nostre case di seggiolini motociclistici per futuri centauri.
Finendola di scherzare su cose serie si potrebbe concludere facilmente che forse non vi è bisogno
di nuovi limiti, ma basterebbe far rispettare quelli già esistenti.
Ma sarebbe troppo facile, perchè non è quello che vogliono i cari Visco e Bersani: è molto più
remunerativo creare nuovi limiti che, si sa già, saranno trasgrediti per il loro sovrannumero e per
la loro stupidità. Oggigiorno lo Stato non ha interesse che si rispetti la legge, perchè è più
proficuo che la si violi. E' triste. Ogni volta ci consola di vedere il fondo, pensando che più in
basso non si possa finire, ma ogni volta il genio umano deve farci ricredere, mostrandoci che più
in basso del fondo si può sempre scavare.
< [email protected] >
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ARABIA CHIAMA … ITALIA RISPONDE
di Maira Nacar - Roma
Si è svolta nei giorni scorsi a Roma, presso l’Hotel Nazionale, in Piazza Montecitorio, la
Conferenza Stampa di presentazione dell’Associazione Arabi Democratici liberali.
Scopo dell’iniziativa: favorire la libertà di pensiero e azione del Medioriente e Nord Africa,
dall’Oriente all’Occidente. Ed è qui che l’Associazione Arabi Democratici liberali entra in scena,
con l’obiettivo di colmare un vuoto che, da anni, si protrae, in tal senso e direzione. A credere e a
sostenere fortissimamente tale iniziativa, Giuseppe Rippa, segretario dell’Associazione,
direttore di Quaderni del Radicali e del supplemento telematico Nuova Agenzia Radicale ricordiamo - ex-segretario del Partito Radicale e fondatore, nel 1982, Movimento Federativo
Radicale. Come colmare il vuoto di conoscenza esistente, attualmente, nei riguardi dell’amico
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mondo arabo? Intanto, con un sito di rappresentanza, attraverso, cui, partendo dallo stivale, si
vadano a forgiare una serie di contatti attendibili, via rete, stimolando, per questo e con questo, il
canale delle conoscenze, dello scambio di opinioni, di solidarietà e di quell’informazione utile a
favorire l’azione “concreta” di chi, in Arabia e dintorni, favorisce, promuove iniziative di natura
culturale e politica, anti-repressive. Alla presentazione dell’associazione e sito hanno partecipato
le seguenti personalità: Anna Mahjar Barducci (presidente Associazione Arabi
Democraticiliberali), Giuseppe Rippa (segretario Associazione Arabi Democraticiliberali),
Khaled Fouad Allam (sociologo, scrittore, deputato al Parlamento), Yigal Carmon (presidente
del MEMRI – Middle East Media Research Institute). Ad alimentare la fiamma dell’interesse, al
problema d’incomunicabilità mediorientale, in particolare, gli interventi dei giornalisti Giovanni
Ruggiero di Avvenire, Giorgio Prinzi dell’Opinione, Il Riformista.
Nelle vesti di opinionisti, le due firme hanno fornito un saggio di acume provocatorio alla folla di
simpatizzanti intervenuti. Ruggiero è entrato nel vivo di quella che è la finalità dell’associazione,
dare voce alla libertà di espressione, da oriente ad occidente, ricordando, poi, (notizia di quel
giorno), l’appello agli Stati Arabi islamici fatto, attraverso Il Corriere della Sera, da Magdi
Allam, per la libertà dei cristiani nei loro paesi…. Giorgio Prinzi, da cittadino palermitano, (di
adozione romana), ha evidenziato, con un efficace parallelismo (che va aldilà delle distanze
geografiche culturali religiose), l’epoca, in cui, nell’entroterra siciliano (trenta, quaranta,
cinquant’anni fa), la condizione delle donne, (di alcune perlomeno), era rinchiusa tra le mura del
“delitto d’onore, simile alla condizione odierna della donna mediorientale, col burka”. Come si
tiene a precisare, nella cartellina dell’Associazione Arabi democratici liberali, fornita alla
stampa, sono molte le cose che non sono messe mai bene in rilievo, riguardo al paese arabo,
molti luoghi comuni ecc. Ci soffermiamo solo su un dato, in altre parole, quello “della vecchia
élite araba impegnata in lotte nazionaliste, marxiste (per gli interessi del blocco sovietico), e a
volte “islamiste”, cioè in battaglie contro un nemico esterno. Queste ideologie – si legge - hanno
fallito, hanno portato alla catastrofe e alla divisione del mondo arabo, generando conflitti
interni (a differenza di quello che sognava il panarabismo). “Cosa buona e giusta” è sembrata,
dunque, per Giuseppe Rippa, l’idea di avviare, contestualmente alla neonata associazione, un
mezzo alternativo, quale il sito, come organo collante, in grado di portare alla ribalta questa e
altre tematiche correlate geograficamente ai due mondi, senza per questo sentirsi un eroe
Garibaldino. La rete, internet, può assurgersi al ruolo di mezzo, in un certo senso, prioritario,
alternativo, per comunicare… qualcuno si chiederà? A quanto confermano i monitoranti,
osservatori del settore, sembrerebbe di si. Certo, vuoi mettere, la bellezza di uno scambio
costruttivo di opinioni, diretto e sincero, un confronto a vis a vis, rispetta ad un rendez-vous
filtrato dal mezzo telematico? Ma ogni strumento serve se il fine è sano e giusto. Può apparir
strano… paradossale, eppur, proprio nella rete si individua, oggigiorno, almeno, per come il
mondo gira attorno a noi, la corsia preferenziale della comunicazione, del “libero pensiero”, in
grado di superare il tunnel delle restrizioni sulla libertà di stampa…. (Articolo 21 è solo un
concetto, nel nostro paese, altroché modus vivendi).
Rimanendo nell’ambito dello scambio ed apertura pluridirezionale, tra oriente ed occidente, - va
ricordato - che, anche, un certo mondo dell’informazione non rimane inerme dinnanzi agli
“Orrori” d’incomunicabilità religiosa, umanitaria &… Saranno rare isole mediatiche, ma
comunque esistono. Un esempio, in tal senso, lo si può riscontrare in *Aldo Forbice, eccelsa
firma e personalità culturale, al servizio del diritto negato, filtrato nelle opere editoriali, da
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quest’ultimo concepite… e mediante le onde radio, quelle di Radiouno, da cui egli trasmette,
ininterrottamente, da tredici anni, il “suo” Zapping, spendendosi per le cosiddette cause giuste.
Ebbene dal regale palcoscenico audio, il poeta, prestato, da decenni, all’informazione, affronta le
tante battaglie civili di umana solidarietà estese alle classi più deboli, minori, donne in difficoltà,
innocenti anime ingabbiate, dal fondo di una gattabuia, con un boia pronto ad uccidere, in paesi
oppressi quali Cina, Iran, Iraq, Arabia Saudita, Vietnam, Filippine &… Pena di morte, pena
ai morti, ma che pena per quei vivi, indifferenti a certi richiami, che non potrebbero e non
dovrebbero rimanere mai passivi dinnanzi a tanto degrado morale, atavicamente giustificato, dal
potere di turno, imposto alle masse, sottoforma di un proclamato senso di presunta giustizia.
Safiya, Amina Lawal Kurami, Kobra, sono solo alcune delle tante rosee frecce che hanno
raggiunto l’arco della solidarietà, interpretate dal “sensibile” giornalista, a nome di…”.
Vale la pena di ricordare che, per l’ultima battaglia portata avanti, nell’audio Zapping, quella
delle 151.223 e più… mila firme raccolte per salvare la vita alla giovane iraniana Kobra
Rahamanpour (rinchiusa a Teheran, nel carcere di Evine), hanno aderito, indistintamente, tutti
gli schieramenti politici, oltre al bel mondo culturale, intellettuale, artistico. E allora, tornando a
noi, se l’Arabia chiama… l’Italia risponde e viceversa & via dicendo.
Il Segretario politico nazionale D.C. Angelo Sandri, nonché direttore de Il Popolo, nel
complimentarsi, per la neonata iniziativa degli Arabi liberali e democratici, intrapresa da
Giuseppe Rippa, ha espresso, indirettamente, i migliori auspici al collega, concludendo “che
questo primo vagito filo-arabo non rimanga, strada facendo, inascoltato. Davvero una bella
sfida, questa, che vale la pena di seguire, passo per passo.
Con la convinzione, univoca, di alimentare ed estendere il soffio dell’apertura verso tutti gli
uomini di buona volontà, anche, ad personam, e mentre il network libero e liberale
dell’Associazione Arabi Democratici liberali ha fatto il suo debutto, su pubblica piazza, si è
così conclusa la Conferenza stampa di presentazione dell’associazione di Arabi, da oggi, anche,
per noi italiani, più democratici e più liberali. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il
sito internet www.arabidemocraticiliberali.com.
< [email protected] >
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LETTERA ALLA CONFERENZA MONDIALE
INTER-RELIGIOSA PER LA PACE
di Renzo Coletti - Genova
Forse come nel film "Uccellacci uccellini", avrò la sorte del corvo che Totò finisce con l'uccidere
e mangiare. spero solo di essere più indigesto e intossicante.
Sperate forse nella mia deprivazione sensoriale? Ho conosciuto la Rosanna Benzi, dirigere la
rivista "Gli Altri", dal suo polmone d'acciaio. Oggi vedo Ettore Masina scrivere senza l'uso delle
mani e con il cuore messo a dura prova, e quindi voi sperate pure... non è questo che mi fermerà!
Certo oggi è durissimo avere l'ottimismo della volontà, (di gramsciana memoria), ma vi sono
Uomini che vincono con piccola forza ed altri che giganteggiano per la loro statura etica e la loro
dignità. Voi dove vi collocate? Ricordate Sciascia? "Uomini, mezzi uomini, ominicchi, ruffiani e
quaquaraquà"? Visione un pò mafiosa, ma tra noi c'è anche chi è induista e comprende la
differenza di casta, come c'è forse chi ricorda la differenza di classe.
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Un tempo c'era il capitalismo e oggi, come tutte le parole significative, ha perso la sua
caratterizzazione divenendo impalpabile nel suo definirsi mercato. C'è il post capitalismo, e
ancora dei riferimenti vaghi, ma già si perdono nel pensiero definito debole. Ormai più che
debole, direi demenziale e folle.
Giorgio Bocca, ha detto che siamo un popolo di fascisti, e purtroppo io devo dargli torto. Dico
purtroppo, perchè non siamo neppure quello, direi che proprio non siamo.
Un tempo i nostri alleati tedeschi e giapponesi, la stessa Chiesa, si sono fidati del nostro
nazionalismo e della nostra identità, ma ecco che oggi facciamo i servi dell'America e dello
stesso Giappone, che si è ricreduto e giustifica l'uso dell'atomica.
Vero? Avrei qualche perplessità in proposito. Certo è che la cosa evidente è che si sta già
preparando la massa al prossimo evento atomico di distruzione, facendo fare addirittura la parte
del giustificatore, a chi lo ha subito, come unico paese e realtà.
Chi meglio di un giapponese potrebbe fare al caso? Insomma tra una tolleranza e l'altra, un segno
di pace e un movimento umanitario o una o.n.g. o qualsiasi forma di indottrinamento sia mezzo
stampa che televisivo, si può superare anche una guerra nucleare no?
In fondo i romani si divertivano al Colosseo e i pellerossa erano meglio del tiro al piattello, non
credete? Poi è toccato agli Ebrei, e ora tocca agli Islamici, ma ai Cristiani? La paura fa 90 eh?
Cosa vuoi che sia la Libertà e la Democrazia, senza parlare dell'Uguaglianza! La fifa, è più forte.
Avete sentito gli attentati a Londra e in America? Questo terrorismo è davvero strano, sembra
proprio telecomandato come le B.R.
Niente paura! Bush è peggio di un bauscia milanese ( ghe pensi mi, fas tut mi ) e una base qui e
una là, una micro onda e il controllo totale del pensiero, salveranno la situazione, diranno alle
orecchie incredule di chi non si vede nessuno intorno: attento caro ragazzo, ti stiamo osservando
e sappiamo le tue intenzioni. In America vanno di moda gli indumenti di carta stagnola, e pare
funzioni. A cosa servono? Ecco, se non vuoi subire radiazioni (nè generali, nè intime), puoi usare
certi cappellini e mutande di protezione. Certo che con le variazioni climatiche attuali, bisognerà
trovare qualcosa di meglio, altrimenti si arrostisce come bistecche e salamini. Vi dirò... meglio
delle lampade solari...
< [email protected] >
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IL POPOLO ONLINE < NOTIZIE D.C. >
MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO A ROMA PER
GLI OTTANT’ANNI DI ETA’ DELL’ON. CLELIO DARIDA
Il Presidente del Consiglio comunale di Roma Dott. Mirko Coratti ha diramato gli inviti
per l’incontro con l’On. Clelio Darida, già Amministratore e Sindaco della Città di Roma,
in occasione del compimento dei sui 80 anni di età.
L’incontro si svolgerà a Roma, in Campidoglio, nella Sala della Promoteca, martedì 10
luglio 2007 alle ore 17.30. Al termine dell’incontro Vin d’Honneur.
Per ulteriori informazioni e/o segnalazioni suggeriamo di rivolgersi anche al dott.
Alessandro Marinangeli (Libertas-tel 349-4462085).
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14 LUGLIO 2007: SI RIUNISCE A ROMA LA DIREZIONE
NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Sabato 14 luglio 2007, con inizio alle ore 10.00, si riunirà a Roma la Direzione nazionale della
Democrazia Cristiana. Il Segretario politico nazionale della D.C. Angelo Sandri ha già
diramato gli inviti a tutti i componenti dell’organismo direttivo nazionale del partito (invito
esteso - come tradizione - anche ai componenti il Consiglio nazionale della D.C.) per una
riunione con un nutrito ordine del giorno, posto che si tratta dell’ultimo appuntamento prima
della pausa (si fa per dire) estiva. Pausa perlomeno per quanto concerne gli incontri degli
organismi direttivi nazionali, mentre si susseguiranno i vari appuntamenti su tutto il territorio
nazionale e di cui si darà notizia ufficiale proprio sabato prossimo a Roma.
Oltre alla relazione introduttiva del Segretario nazionale della D.C. - che tratterà dell’attuale
momento politico italiano - nel corso della riunione della Direzione nazionale D.C. saranno
trattati temi di carattere economico, con particolare riferimento alla situazione amministrativa del
partito; l’ampliamento della sede nazionale D.C. di Via Volturno 40, a Roma; l’organizzazione
della XX Festa nazionale dell’Amicizia, in programma in Versilia dal 18 al 25 agosto 2007;
l’organizzazione di alcune manifestazioni regionali - tutte in agosto - tra cui spiccano la III
giornata dell’Amicizia in Cadore, la festa dell’Amicizia in Calabria ed in Campania, quella in
Val d’Aosta; l’organizzazione della VIII Conferenza programmatica nazionale della D.C., in
programma a Bologna, a metà settembre; l’attività dei Dipartimenti D.C.; la scuola di formazione
nazionale D.C. che dovrebbe prendere il via nel prossimo autunno e suddivida per aree
geografiche di competenza.
< [email protected] >
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SI SVOLGERA’ IN VERSILIA DAL 18 AL 25 AGOSTO
LA XX FESTA NAZIONALE DELL’AMICIZIA
La Segreteria nazionale della Democrazia Cristiana comunica che la XX Festa nazionale
dell’Amicizia si svolgerà in Versilia, dal 18 al 25 agosto 2007.
Il fulcro dell’Area Festa sarà ubicato sul Lungomare di Viareggio dove per otto giorni si
susseguiranno appuntamenti di carattere politico, alternati a momenti di svago, nonché ai classici
tradizionali momenti di carattere eno-gastronomico.
Il Coordinamento logistico della XX Festa dell’Amicizia è stato affidato al Comitato regionale
della Democrazia Cristiana della Toscana, che sarà ovviamente coadiuvato in particolare dalla
Segreteria provinciale della Democrazia Cristiana di Lucca.
Sul FORUM del sito internet della Democrazia Cristiana www.democraziacristianaonline.info
è stata aperta una categoria di discussione riservata espressamente alla prossima Festa
dell’Amicizia. Ogni iscritto o simpatizzante della D.C. o comunque interessato al classico
appuntamento di questa Festa potrà così liberamente dare il proprio suggerimento, proponendo
iniziative e quant’altro ritenute utili alla miglior riuscita possibile dell’evento.
< [email protected] >
< [email protected] >
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SI AMPLIA LA SEDE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA
CRISTIANA UBICATA IN VIA VOLTURNO 40 A ROMA
Si amplia la sede organizzativa nazionale della Democrazia Cristiana, attualmente ubicata in Via
volturno n. 40, a Roma. La Segreteria amministrativa nazionale della D.C. ha infatti raggiunto un
accordo con la proprietà dell’immobile per l’ampliamento della attuale sede nazionale del partito
e con l’acquisizione dei locali di tutto il primo piano di Via Volturno 40, per un totale di circa
400 metri quadrati di superficie. Il Segretario nazionale della D.C. Angelo Sandri ha espresso
soddisfazione per l’importante risultato che è stato raggiunto sul piano logistico/operativo ed ha
elogiato l’operato della Segreteria amministrativa nazionale del partito che ha operato con
lungimiranza ed oculatezza. Gli ampi spazi a disposizione consentiranno la concentrazione in
Via Volturno 40 dei vari uffici della Segreteria nazionale, nonché quelli dei vari Dipartimenti
nazionali che potranno così senz’altro operare con maggiore efficacia.
Presso la nuova sede nazionale D.C. di Via Volturno troveranno ubicazione anche la sede di
Concretezza e dialogo Srl e della redazione romana del Popolo, prima ubicate in Via del Corso
300. L’incipiente pausa estiva, nonché la necessità di eseguire alcuni lavori di ristrutturazione
inducono a pensare che l’ampliamento della sede nazionale sarà operativo dal prossimo
settembre, anche se la Segreteria nazionale sta premendo per ridurre al massimo i tempi di attesa,
vista la necessità di spazi utili ad una migliore organizzazione del partito a livello nazionale.
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CLEMENTE POTENZA E GIOVANNI LODINI ALLA GUIDA DEL
DIPARTIMENTO SANITA’ DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Il Dott. Clemente Potenza, di Roma, già Vice-Segretario politico della D.C. di Roma, è il nuovo
Responsabile nazionale del Dipartimento sanità della Democrazia Cristiana. La nomina gli è
stata conferita nei giorni scorsi dalla Segreteria nazionale della D.C., sentito il Presidente
nazionale Silvio Fregonese e la dirigenza nazionale scudocrociata. Il Dott. Clemente Potenza
sarà coadiuvato, nella Direzione di questo importante Dipartimento, dal dott. Giovanni Lodini
Salsedo, di San Giovanni in Persiceto (in provincia di Bologna) e che è stato indicato all’incarico
di Vice-Responsabile nazionale del Dipartimento Sanità della Democrazia Cristiana.
< [email protected] >
< [email protected] >
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IL DOTT. FABIO VITALE RESPONSABILE NAZIONALE D.C.
DEL DIPARTIMENTO LAVORO E POLITICHE PREVIDENZIALI
Il Dott. Fabio Vitale, di Roma, è il nuovo il nuovo Responsabile nazionale del Dipartimento
della Democrazia Democrazia Cristiana Lavoro e politiche previdenziali. Funzionario apicale
I.N.P.S., il Dott. Fabio Vitale attualmente opera a Trieste quale Direttore INSP della regione
Friuli Venezia Giulia. Il Dott, Fabio Vitale entra così a far parte anche del Consiglio nazionale e
della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana.
< [email protected] >
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IL POPOLO ONLINE < DALLE REGIONI >
SI E’ RIUNITO A VIAREGGIO IL COMITATO REGIONALE
DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DELLA TOSCANA
di Carlo Listori - Lucca
Martedi 3 luglio 2007, con inizio alle ore 18.00, si è riunito a Viareggio il Comitato regionale
della Democrazia Cristiana della Toscana, convocata a termini dello Statuto dal Commissario
regionale della D.C. Toscana Mauro Munari. All’incontro, che si è svolto, presso il Ristorante
Caffè del Mare, in località Marina di Torre del Lago, a Viareggio (provincia di Lucca) erano
presenti numerosi esponenti nazionali del partito tra cui il Segretario politico nazionale Angelo
Sandri (Udine), il Vice-Segretario nazionale Alessandro Marinangeli (Roma), il VicePresidente nazionale Nino Gervasio (Foggia), il Segretario organizzativo nazionale Giulio
Cesare Bertocchi (Bergamo), il Vice-Responsabile nazionale del Dipartimento elettorale
Giuseppe Cogorno (Genova). All’incontro erano presenti anche numerosi esponenti della D.C.
di altre regioni d’Italia tra cui il Segretario regionale amministrativo D.C. Puglia Vito Rodio; il
Segretario regionale Lombardia Tito Bianchi, il Segretario provinciale D.C. di Torino Alberto
Ceolato; il Segretario provinciale D.C. di Milano Sergio Biondi; il Segretario provinciale D.C.
di Genova Guglielmo Bonanno.
Mauro Munari ha esposto la relazione introduttiva sul tema: "La Democrazia Cristiana in
Toscana, una realtà da rafforzare", cui è seguito il dibattito con gli interventi dei convenuti.
Ha quindi preso la parola il Vice-Segretario nazionale e Segretario regionale della D.C. Lazio
Alessandro Marinangeli il quale ha ricordato che la Democrazia Cristiana non è mai morta, ma
ha sempre continuato la sua battaglia di libertà in maniera ininterrotta. E questi principi di
continuità storica, politica ed anche giuridica sono ormai confermati da tutti.
Marinangeli ha sottolineato che i valori ideali in cui si incardina l’azione politica della
Democrazia Cristiana non sono mai venuti meno e di cui si avverte nel nostro Paese disperato
bisogno, vista la profonda crisi – soprattutto valoriale – che attraversa la società italiana.
Significative ovviamente le presenze al convegno provenienti dalle varie realtà provinciali della
Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Massa Carrara,. Pistoia ed ovviamente Lucca, provincia
ospitante. Nel corso del convegno riunione ha avuto luogo anche la presentazione da parte dei
responsabili nazionali del C.E.P.I. (Confederazione Europea delle Piccole Imprese) dell’attività
di questa importante organizzazione sindacale che sta diffondendo la sua presenza su tutto il
territorio nazionale e che anche in Toscana conta di poter accrescere la propria rappresentanza. Il
Presidente del CEPI Rolando Marciano ha avuto modo di rispondere alle varie domande che
sono state sottoposte alla sua attenzione e di illustrare con compiutezza i passi organizzativi che
CEPI sta compiendo su tutto il territorio nazionale.
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GOFFREDO ALVIANO GLAVIANO E’ IL NUOVO SEGRETARIO
POLITICO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DI ROMA
L’Avvocato Goffredo Alviano Glaviano è stato eletto all’unanimità Segretario della
Democrazia Cristiana del Comune di Roma. L’elezione è avvenuta nel corso di una affollata
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riunione della Democrazia Cristiana romana, alla presenza - tra gli altri - del Segretario politico
nazionale della D.C. Angelo Sandri e del Vice-Segretario nazionale e Segretario regionale della
Democrazia Cristiana del Lazio Alessandro Marinangeli.
Nato a Roma il 15 maggio 1960, Goffredo Alviano Glaviano risiede nella capitale dove esercita
l’attività forense, con particolare riferimento agli aspetti civilistici ed alle problematiche del
diritto di famiglia.
Nel corso della riunione si è provveduto ad affidare ulteriori incarichi a livello romano. In
particolare alla presidenza comunale del partito è stato designato Claudio Caponeri, Direttore di
Banca in una importante filiale ubicata in quel di Ostia (Roma).
Quattro i Vice-Segretari politici della Democrazia Cristiana di Roma: Giovanni Cordaro,
Claudio Costa, Franco Gosti e Clemente Potenza.
Egidio Leoni è stato invece designato – anche lui all’unanimità - all’incarico di Segretario
organizzativo della Democrazia Cristiana di Roma.
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SI RIUNISCE IN FRIULI IL COMITATO DI COORDINAMENTO
REGIONALE CONGIUNTO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Una importante esperienza politica si sta formulando in Friuli Venezia Giulia dove le varie
anime della Democrazia Cristiana hanno iniziato un percorso comune prodromico di una
unificazione effettiva tra tutte le componente che si richiamano esplicitamente al partito dello
scudocrociato. In tal senso il documento sottoscritto a Udine ai primi di giugno può giustamente
essere considerato una tappa fondamentale di questo percorso.
Le componenti della Democrazia Cristiana che si richiamano alle Segreterie nazionali sia di
Angelo Sandri che di Giuseppe Pizza, al Partito Democratico Cristiano dell’On. Gianni
Prandini, al partito di Rifondazione democristiana dell’On. Publio Fiori, alla Nuova
Democrazia Cristiana di Salvatore Platania hanno sottoscritto un accordo in cui convengono di
unificare le proprie strutture politiche ed operative al fine di rilanciare la presenza politica della
Democrazia Cristiana in Friuli Venezia Giulia, anche in vista degli importanti appuntamenti
elettorale che interesseranno la regione nella primavera del 2008 (elezioni per il rinnovo del
Consiglio regionale, elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Udine).
E’ stata ovviamente interpellata anche la componente che rappresenta la D.C. per le Autonomie e
che si richiama a livello nazionale al Segretario politico Sen. Gianfranco Rotondi.
Il Sen. Rotondi ha manifestano grande interesse e disponibilità verso questa iniziativa politica da
lui definita lungimirante. Attendiamo ora una sua visita in Friuli Venezia Giulia e l’incontro con
i Responsabili regionali della D.C. per le Autonomie in maniera tale da estendere l’accordo a
tutto il panorama democristiano esistente in regione.
Per l’intato il Comitato di coordinamento regionale scaturito dai due incontri svoltisi a Udine nel
mese di giugno sta proseguendo il proprio lavoro e per martedì sera 10 luglio 2007, alle ore
20.30, è previsto un nuovo incontro per poter programmare il lavoro nell’immediato futuro e
tenendo anche conto della pausa agostana che inevitabilmente rallenterà - perlomeno
parzialmente - la presenza politica del partito.
L’incontro di cui trattasi avrà luogo presso la sede della Democrazia Cristiana di Cervignano del
Friuli (ubicata in Via Gervasutti n. 4 - tel. 0431-370132) e sarà coordinato da Giannattilio Certo
e Mauro Munari nelle loro rispettive vesti di Vice-Segretario regionale Vicario e Segretario
organizzativo regionale della D.C. del Friuli Venezia Giulia.
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SI RIUNISCE A VIGONZA (PD) IL COMITATO PROVINCIALE
DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DI PADOVA
Lunedì 9 luglio 2007, con inizio alle ore 19.00, si riunirà a Vigenza (in provincia di Padova) il
Comitato provinciale della Democrazia Cristiana di Padova.
L'incontro si svolgerà presso la Sala convegni dell'HOTEL MATRIX RELAIS, ubicato in Via
Vermania n. 22, a PERAGA DI VIGONZA (PD) - tel.049-8936881
Alla riunione saranno presenti - tra gli altri - il Segretario politico nazionale della D.C. ANGELO
SANDRI, il Presidente nazionale D.C. SILVIO FEGONESE, il Segretario amministrativo
nazionale D.C. PALMIRO SCALABRIN, il Segretario organizzativo nazionale GIULIO
CESARE BERTOCCHI.
Nel corso della riunione verranno stabilite modalità e tempi per lo svolgimento del XXVIII
Congresso provinciale della Democrazia Cristiana di Padova e come riorganizzare la presenza
della D.C. in provincia di Padova.
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SI RIUNISCE A MILANO IL COMITATO COMUNALE
DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA MILANESE
Giovedì 12 luglio 2007, con inizio alle ore 18.00, si riunirà a Milano il Comitato comunale della
Democrazia Cristiana milanese presieduto dal Segretario della D.C. di Milano avv. Patrizia
Vrenna.. L'incontro si svolgerà presso la Sala riunioni di Via Chiaravalle n. 7, cortesemente
messa a disposizione per la circostanza.
Alla riunione saranno presenti - tra gli altri - il Segretario politico nazionale della D.C. ANGELO
SANDRI, il Presidente nazionale D.C. SILVIO FREGONESE, il Segretario amministrativo
nazionale D.C. PALMIRO SCALABRIN, il Segretario organizzativo nazionale GIULIO
CESARE BERTOCCHI, il Segretario regionale della D.C. della Lombardia TITO BIANCHI, il
Segretario provinciale della D.C. di Milano Avv. SERGIO BIONDI.
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SPORTELLO DEL CITTADINO – FERMIAMO LE BANCHE
ASSOCIAZIONE A DIFESA DEI CITTADINI NELLE CAUSE CONTRO LE BANCHE
L’Associazione sta aprendo gli “Sportelli” presso tutte le sedi della Democrazia Cristiana
dalla quale è patrocinata – Lo “Sportello del Cittadino” di Roma è in Via Volturno n. 40
UFFICIO LEGALE ON. AVV. ALFONSO LUIGI MARRA – COORDINATORE
NAZIONALE DEL DIPARTIMENTO DELLA D.C. A DIFESA DEL CITTADINO
CELL. 335-7786592 - CELL. 34-5167201
[email protected] - [email protected]
www.marra.it - www.democraziacristianaonlne.info
CONTATTACI PER SAPERE DOV’E’ LO “SPORTELLO PIU’ VICINO
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< QUELLI CHE IL WEB … D.C. >
FREQUENTAZIONE DEI SITI D.C. AL 07-07-2007: VANNO BENE
www.democraziacristianaonline.info e www.democraziacristiana.org
Nella prima settimana di luglio i quattro principali siti di area democristiana hanno registrato i
seguenti contatti ( dati rilevati da <www.democraziacristianaonline.info> )
Il sito internet <www.democraziacristianaonline.info> ha raggiunto quota 130.000 contatti
rispetto ai 122.500 di fine giugno. In questo primo periodo di luglio è stata registrata una media
giornaliera di 1.070 visite, rispetto alla media di 680 contatti registrata finora nel primo semestre.
Il sito intenet <www.democraziacristiana.org> ha raggiunto i 76.500 contatti, rispetto ai 73.300
contatti di fine giugno. La media giornaliera di questo periodo è stata di 470 visite, rispetto alla
media del primo semestre 2007 che era di 407 contatti al giorno.
Il sito internet <www.popolariudeur.it> ha raggiunto i 183.200 contatti rispetto i 181.600
contatti di fine giugno. In flessione la media giornaliera di questo periodo: 230 contatti rispetto
alla media giornaliera di 363 contatti registrata nel primo semestre 2007.
Abbastanza fermo il sito internet <www.lademocraziacristiana.it> che ha raggiunto 86.900
contatti rispetto gli 86.600 contatti di fine giugno. La media del periodo è di sole 42 visite,
rispetto alla media giornaliera di 98 visite registrata nel primo semestre del 2007.
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IL NUOVO FORUM DEL SITO INTERNET D.C.
< www.democraziacristianaonline.info >
Continua a dare buoni risultati il nuovo “Forum” della Democrazia Cristiana che ha totalizzato
finora 480 interventi, rispetto ai 400 rilevati registrati a fine giugno. In questo primo periodo di
luglio dunque sono stati rilevati circa dodici interventi al giorno.
Il FORUM è organizzato in <categorie> che riguardano temi di carattere generale:
* Dicci quello che pensi della Democrazia Cristiana
* Amministrative 2007 * Vita di partito * Giorni insieme
* Se qualcuno ha qualcosa da dire * La politica e le donne
* I giovani e la politica * La sovranità monetaria * Dalle regioni
Da ultimo è stato inserita una nuova categoria di discussione concernente la XX Festa nazionale
dell’Amicizia, in programma in Versilia dal 18 al 25 agosto 2007.
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DECOLLA IL “RESTAILING” DEL SITO INTERNET: www.ilpopolo.it
di Riccardo Trubiani - Roma
Come Vi avevamo anticipato nel “Popolo della Domenica - online” della settimana scorsa sta
decollando il “restailing” del sito internet www.ilpopolo.it La prima pagina sta assumenDo un
assetto definito e piano piano si stanno inserendo notizie sulla attività editoriale di questa storica
testata della Democrazia Cristiana. In prima pagina vi è anche il richiamo ai quattro principali
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siti internet di area democristiana e questo è il nostro piccolo contributo ai tentativi “ecumenici”
che da più parti si stanno facendo al fine di riunire le varie anime di estrazione democristiana.
Numerose le novità che sono in arrivo! Pertanto continuate a seguirci ed anche ad aiutarci con le
Vostre indicazioni ed i Vostri suggerimenti.
< [email protected] >
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RICHIESTA E-MAIL TARGATA < dconline.info>
Chiunque desidera una e-mail targata <dconline@info> la può tranquillamente richiedere ad uno
dei sottoindicati indirizzi. La richiesta verrà evasa nel più breve tempo possibile. L'uso della email è gratuito e consente di poter rimanere in contatto via internet in tempo reale con la
dirigenza del partito e tra di noi, ricevendo anche le varie informazioni riguardanti la vita interna
della DEMOCRAZIA CRISTIANA sia a livello nazionale, che locale.
< [email protected] > < [email protected] >
< [email protected] > < [email protected] >
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IL POPOLO ONLINE < GIORNI INSIEME >
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 8 LUGLIO 2007:
LA GRANDE FIDUCIA DI DIO
Isaia 66,10-14; Galati 6,14-18; Luca 10,1-12.17-20 (forma breve: 10,1-9)
Quel metterci dinnanzi a lui nel procedere della storia. È un gesto fortemente espressivo quello
compiuto da Gesù nella chiamata dei settantadue discepoli. L'evangelista Luca colloca questo
testo del capitolo dieci subito dopo il rifiuto di tre persone che avevano espresso desiderio di
seguire Gesù. Ma ognuno di loro aveva messo le mani avanti con bel altre priorità rispetto alla
sequela del Maestro. Il brano di Vangelo è un invito a spogliarsi di una sovrastruttura se si vuole
seguire le orme di Gesù. Egli sa bene quale scenario attende i suoi discepoli e proprio perché ne è
consapevole dona loro quelle indicazioni che risulteranno utili al momento opportuno. Non sono
solo delle indicazioni su come comportarsi, cosa dire o non fare, ma sono quei necessari pilastri
per impostare uno stile di vita evangelico. Il Vangelo – è bene ribadirlo – non è per gli eroi ma
per ogni uomo e donna che vivono sulla terra. Nella vita, ciò che fa la differenza, è lo stile. Tutto
ciò che si dice, si opera e si mette in movimento nasce dallo stile di fondo che anima e muove la
persona. Se il Vangelo non entra a far parte, anzi, se non ne diviene l'anima della persona, il suo
agire avrà altri frutti e farà altre scelte.
Scegliendo di affidare la sua parola in quel "due a due" Gesù ci dice che il cristianesimo non è
solitudine. La vita della comunità cristiana nel nostro Paese deve essere una vita "due a due".
Troppo spesso persone intelligenti e dotate di occhio profetico si muovono troppo in solitaria
generando uno stile da leaders invece che di popolo ed il campo ecclesiale non è escluso. Ecco
perché Gesù non va da solo e non vuole esercitare la sua missione in solitaria. Ma quali sono,
perciò, questi pilastri che vanno a edificare la casa comune della Chiesa? La prima indicazione è
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nel versante del non portare, ovvero, del togliere e del lasciare. Non si può andare a parlare di
povertà con le mani piene di diamanti, ne tanto meno di fame avendo la pancia ben sazia. In
quell'imperativo "andate" va letto un fermo "cambiate" mentalità e ottica. La conversione più
grande e profonda si gioca nelle piccole cose quotidiane più che nelle intenzioni e massimi
sistemi. La missione che il Signore affida è prima di tutto missione da accogliere personalmente.
L'agnello indicato da Gesù quale modalità della missione non è il simbolo della purezza o bontà,
ma della croce e della testimonianza. È Gesù stesso che si fa carne in noi per renderci simili a lui
ed essere inviati di persona. La differenza non è di poco conto. Si pensi, a tal proposito, a quante
iniziative pastorali vissute in questa ottica. La seconda indicazione è nell'immagine della casa,
simbolo della Chiesa. Si viene inviati non per porre zizzania e divisione ma per tessere una rete
di comunione e condivisione. Una rete da gettare quotidianamente nel mare della ferialità specie
quando essa è tutt'altro che pescosa. La vita cristiana non è l'annuncio delle proprie idee ma della
pace donata e generata da Cristo. Questa pace è la password per aprire anche le serrature più
arrugginite. E non va sprecata e tanto meno vanificata, al punto che Gesù precisa "altrimenti
tornerà a voi". La missione del Cristo, è un qualcosa di concreto e pratico: "Mangiate e bevete di
quello che hanno", vedendo in questo linguaggio una ferialità che è condivisione di vita senza
sconti di sorta. Se credere non è facile, condividere è più difficile. Ma non impossibile in quanto
è la via maestra perché la fede si radichi e cresca. Nell'essere inviati di Gesù si mangia "quello
che è dinnanzi": il fratello non lo si sceglie, viene donato e posto dinnanzi. Alla tavola della
relazione evangelica non ci si alza mai a stomaco vuoto.
< www.chiesacattolica.it >
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“IL POPOLO DELLA DOMENICA - ONLINE”
SUPPLEMENTO A “IL POPOLO” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Periodico registrato presso il Tribunale di Bolzano al numero 13/2004 in data 23-11-2004
Direttore Responsabile Angelo Sandri < [email protected] >
Redazione nazionale - Via Volturno n. 40 - 00185 - Roma
Tel. 06-45214784 - Fax 06-45214785 - Tel/Fax 06-4440756
Cell. 340-4943206 - Cell. 349-4462238 - Cell. 349-4462021
< www.ilpopolo.it > < [email protected] >
Hanno collaborato in Redazione: Francesco Accardi, Riccardo Alfonso, Nicola Arcadi, Fabio
Arduini, Martina Bianchi, Dora Cirulli, Francesco Comellini, Federica de Sanctis, Eloisa Faltoni
Navarro, Pierpaolo Foti, Giuseppe Franco, Meri Gattel, Roberto Gentili, Marco Giustiniani,
Carlo Listori, Alessandro Marinangeli, Rocco Monaco, Mauro Munari, Maira Nacar, Giulio
Notturni, Angelo Sandri, Riccardo Trubiani, Patrizia Vrenna.
ADERISCI ALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA !
DA OLTRE SESSANT’ANNI FORNITORE DI DEMOCRAZIA IN ITALIA
COSTO DELL’ISCRIZIONE PER L’ANNO 2007 12 EURO
Il Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana ha deliberato che per l’anno 2007 i
giovani (al di sotto dei trent’anni), le casalinghe, i pensionati sociali ed i portatori di
handicap versino per l’iscrizione al partito una quota differenziata di 3 euro.
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