Bilancio Sociale Aggregato
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Bilancio Sociale Aggregato
Bilancio Sociale Aggregato delle Imprese Associate a Confindustria Rimini 2009 Lettera del Presidente di Confindustria Rimini 1 Nota metodologica 2 2 Come leggere il Bilancio Sociale Aggregato Identità Il contesto economico e la struttura industriale della Provincia di Rimini Le aziende aderenti al progetto I numeri delle aziende aderenti al progetto Missione e Valori condivisi 4 4 6 11 15 Dimensione economica Conto economico aggregato riclassificato sintetico Investimenti effettuati sul territorio Determinazione del Valore Aggiunto Aggregato Distribuzione del Valore Aggiunto Aggregato 16 16 17 18 19 Dimensione sociale Risorse umane Composizione dei Collaboratori Diversità e pari opportunità Work-Life Balance Formazione Politiche retributive e costo del lavoro Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Relazioni industriali Comunicazione e coinvolgimento Soci Suddivisione geografica Composizione giuridica Relazioni soci – azienda Finanziatori Relazioni con gli Istituti di credito Clienti La ricerca della qualità e la soddisfazione del cliente Analisi delle vendite Fornitori Suddivisione geografica Pubblica Amministrazione Rapporti finanziari nei confronti dello Stato Rapporti finanziari nei confronti degli Enti Locali Collettività Sostegni e contributi per la collettività Iniziative a favore della collettività 21 22 23 24 24 26 28 29 30 32 32 32 33 34 34 36 37 37 38 39 Dimensione ambientale Indagine di Confindustria Rimini sugli Investimenti 2009 focus sulla Green Economy La tutela e la salvaguardia dell’ambiente Politiche e strategie volte alla riduzione dell’impatto ambientale Consumi di risorse Consumi energetici Consumi idrici Gestione dei rifiuti Raccolta differenziata Costi operativi ed investimenti ambientali 40 Traguardi futuri Raggiungimento obiettivi dichiarati nel Bilancio Aggregato Sintetico 2008 Obiettivi futuri 44 44 44 Gruppo di lavoro 45 40 41 41 41 41 42 42 42 43 Lettera del Presidente di Confindustria Rimini Dopo il Bilancio Sociale Aggregato Sintetico delle Imprese aderenti a Confindustria Rimini “Anno Zero” presentato lo scorso anno, quest’anno presentiamo il 1° Bilancio Sociale Aggregato a cui hanno aderito ben 23 aziende alle cui dipendenze ci sono più di 4.000 lavoratori e che hanno prodotto ricavi nel 2009 di oltre 600 milioni di Euro. I numeri ci consentono di dire che le aziende che hanno partecipato, pur non essendo la parte più cospicua di quelle aderenti all’Associazione, rappresentano ugualmente un campione significativo (+ del 21%) delle imprese associate a Confindustria Rimini. Quest’anno, rispetto all’anno scorso, abbiamo ampliato gli ambiti su cui rendicontare: 1. Dimensione Economica, con riferimento a: Conto economico aggregato riclassificato sintetico Determinazione del Valore Aggiunto Aggregato Distribuzione del Valore Aggiunto Aggregato Investimenti effettuati sul territorio 2. Dimensione Sociale, con riferimento a: risorse umane, soci, finanziatori, clienti, fornitori, pubblica amministrazione, collettività. 3. Dimensione Ambientale, con riferimento a: la tutela e la salvaguardia dell’ambiente consumi di risorse gestione dei rifiuti costi operativi ed investimenti ambientali. Leggendo il rapporto si può constatare che il metodo che abbiamo implementato diventa sempre più rispondente all’esigenza di dare uno spaccato misurabile e misurato delle attività prese in esame. Ciò consente di continuare nell’azione che ci siamo prefissi da tempo di diffondere la cultura d’impresa nel nostro territorio e in particolare di richiamare l’attenzione di tutti noi sul ruolo non solo economico delle imprese manifatturiere che operano nella nostra provincia. Maurizio Focchi 1 Nota metodologica Il Bilancio Sociale Aggregato 2009 delle Aziende Associate a Confindustria Rimini conferma la volontà di proseguire il percorso graduale di rendicontazione eticosociale iniziato lo scorso anno, proponendosi come evoluzione del documento precedente. Esso ha infatti superato la connotazione iniziale di «Sintetico» in quanto è stato ampliato il gruppo degli interlocutori coinvolti che ora ricomprendono tutte le principali categorie di stakeholders con cui le aziende si relazionano, con l’obiettivo di fornire loro un quadro esaustivo e coerente delle proprie attività aziendali. Gli ambiti trattati e gli stakeholders interessati sono stati precedentemente descritti nella Lettera del Presidente di Confindustria Rimini. Questi ultimi sono di seguito illustrati graficamente. Gli stakeholders di riferimento Come leggere il Bilancio Sociale Aggregato Il Bilancio Sociale Aggregato 2009 delle Imprese Associate a Confindustria Rimini si configura come una sintesi di contenuti informativi che si riferiscono ad indicatori ed informazioni relative ai principali aspetti tipici del Bilancio Sociale così come definito e disciplinato dai «Principi di redazione del Bilancio Sociale», Linee guida elaborate dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS). 2 Il Bilancio è redatto in forma sintetica ed è organizzato nelle seguenti Sezioni: Identità: descrizione del contesto di riferimento, della missione e dei valori condivisi dalle aziende. Dimensione economica: indicazione delle risorse economiche prodotte tramite la determinazione e la distribuzione del «valore aggiunto» nei confronti dei principali interlocutori interni ed esterni di riferimento. Dimensione sociale: rappresentazione delle interazioni e dei flussi di scambio tra le aziende ed i loro stakeholders: risorse umane, soci, finanziatori, clienti, fornitori, Pubblica Amministrazione, collettività. Dimensione ambientale: analisi degli impatti sull’ambiente conseguenti alle attività delle imprese e dell’approccio delle medesime in tema di tutela e salvaguardia dell’ambiente. Traguardi futuri: identificazione degli obiettivi in tema di miglioramento del documento che le aziende, congiuntamente, si pongono nel breve periodo ed indicazione del grado di raggiungimento degli obiettivi dichiarati nel bilancio precedente. Caratteristiche dei dati La raccolta dei dati esposti nel Bilancio Sociale Aggregato è avvenuta utilizzando dei prospetti informatici appositamente predisposti ed uniformi per tutte le realtà aderenti al progetto. Nella predisposizione degli stessi si è fatto riferimento alle Linee Guida menzionate in questo capitolo ed alle best practices in materia di reporting sociale. Le informazioni esposte riguardano esclusivamente le aziende aderenti al progetto. Nessuna di esse appartiene a gruppi la cui casa madre abbia sede in località diverse dalla provincia di Rimini. I dati di natura economico-patrimoniale sono tratti dalla contabilità generale e gestionale delle aziende e dai rispettivi bilanci di esercizio / consolidati relativi agli anni 2009 e 2008; tutte le aziende coinvolte hanno chiuso il proprio bilancio in data 31 dicembre. Va rilevato che i suddetti dati, determinazione e distribuzione del valore aggiunto comprese, si riferiscono ai dati contabili di gruppo o della società nella sua unicità in quanto non è stato possibile stimare con sufficiente ragionevolezza i valori relativi ad eventuali altre filiali / stabilimenti localizzati al di fuori della provincia di Rimini. La fattispecie descritta riguarda tuttavia solo due delle 23 aziende coinvolte. Le informazioni quali-quantitative presenti nel Bilancio Sociale Aggregato 2009 non sono comparabili con quelle del Bilancio Sociale Aggregato Sintetico 2008 in quanto, oltre ad essere state ampliate come precedentemente descritto, riflettono una composizione di aziende più che raddoppiata rispetto alle realtà coinvolte nella passata edizione (23 rispetto a 11). 3 Identità Il contesto economico e la struttura industriale della Provincia di Rimini Il contesto economico provinciale e regionale L’industria riminese ha evidenziato nel 2009 una flessione della produzione del 13,5%, allineata a quella italiana e relativamente meno intensa di quella emilianoromagnola, caduta ad un ritmo del 14,1%. Anche per quanto concerne fatturato e ordinativi i dati appaiono ampiamente negativi (-13,4% e -13,6%), sebbene sempre migliori rispetto alla dinamica regionale. Le esportazioni, unica componente che nel 2008 risultava ancora in moderata crescita in tutte le aree, mostrano nel 2009 un significativo calo a Rimini (-7,4%), raggiungendo un’intensità ancora maggiore in Emilia Romagna (-8,0%) ed in Italia (-8,8%). Il deterioramento dell’industria è apparso pronunciato in tutti i trimestri del 2009, con un picco di maggiore intensità nel secondo, quando l’industria riminese perdeva il 15,6%, per rientrare lentamente a -13,9% e -11,5% rispettivamente nel terzo e quarto trimestre dell’anno. Un percorso simile ha investito anche l’Emilia Romagna, la quale tuttavia mostra costantemente un dato peggiore di quello riminese. Anche per il fatturato il punto di minimo è registrato tra aprile e giugno 2009, con una flessione del 15,3% che risulta comunque meno intensa della diminuzione del 18,0% registrata in Emilia Romagna. Per gli ordinativi in Emilia Romagna i mesi primaverili sono stati quelli di perdita più marcata (-16,2%), mentre a Rimini la crisi ha colpito più intensamente durante i mesi estivi, nei quali si è assistito ad una diminuzione del 15,7%. Le esportazioni in Emilia Romagna registrano la maggiore caduta nel secondo trimestre del 2009 (-9,1%) rientrando gradatamente nel terzo e quarto trimestre dell’anno. Rimini accusa la diminuzione più intensa invece nel terzo trimestre attestandosi al -9,0%, ma la flessione si rimargina al -4,8% nel corso del quarto trimestre, quando ancora in Emilia Romagna le esportazioni diminuivano dell’8,6%. Il contesto economico riminese L’industria manifatturiera rappresenta per la provincia di Rimini un settore molto importante. In termini di numerosità delle imprese, al 30 settembre 2009 il settore annovera 3.400 imprese attive (il 10,1% sul totale complessivo) in diminuzione dello 0,9% rispetto al 30 settembre 2008 (da 3.432 a 3.400 imprese). A livello di sottosettore, predomina quello delle Industrie alimentari e delle bevande con 797 imprese (23,4% sul totale manifatturiero), seguito da Fabbricazione e lavorazione prodotti in metallo, escluse le macchine, con 434 imprese (12,8%) e da Fabbricazione di mobili/altre industrie manifatturiere con 378 imprese (11,1%). 4 Per ciò che concerne le forme giuridiche, il settore vede una netta prevalenza delle imprese individuali (1.594 imprese, pari al 46,9% del totale manifatturiero), rispetto alle società di persone (1.097 imprese, pari al 32,3%), alle società di capitale (686 imprese, 20,2%) ed alle altre forme giuridiche (23 imprese, 0,7%). Analizzando le dinamiche temporali dal terzo trimestre 2005 al terzo trimestre 2009, in termini di numerosità di imprese, i settori che sono maggiormente cresciuti sono quello delle Industrie alimentari e delle bevande, passato da 754 a 797 imprese attive (+5,7%) e quello dell’Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati, passato da 211 a 219 imprese attive (+3,8%), mentre registrano una marcata diminuzione il settore Industria del legno e dei prodotti in legno, escluso i mobili, passato da 221 a 181 imprese attive (-18,1%) e Confezione di articoli di abbigliamento/pellicce, passato da 242 a 222 imprese attive (-8,3%). Nel quinquennio considerato, l’industria manifatturiera, nel suo complesso, ha fatto registrare una diminuzione, passando dalle 3.487 imprese attive del 30 settembre 2005 alle 3.400 imprese attive del 30 settembre 2009 (-2,5%). Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna e CCIAA di Rimini - 2010 5 Le aziende aderenti al progetto Adria Energy E.S.CO. S.r.l. Società di servizi che opera nel campo delle fonti energetiche rinnovabili. Effettua progettazione e consulenza per gli impianti che rientrano nelle specifiche esigenze energetiche del cliente. Offre inoltre assistenza tecnica, amministrativa e giuridica nei rapporti con i gestori del comparto – quali E.N.E.L., G.S.E., U.T.F., A.E.E.G. – e/o con i traders del “Mercato elettrico”. AEFFE S.p.A. Il Gruppo AEFFE opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un’ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter, calzature e pelletteria, lingerie e beachwear. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Jean Paul Gaultier" e "Blugirl". Alfad S.p.A. Alfad è un'azienda specializzata negli allestimenti e nei servizi integrati correlati e complementari. Operativa da più di dieci anni, ha acquistato solida esperienza ed ha perseguito elevati standard qualitativi. Le principali risorse di ALFAD sono: persone, competenza, innovazione tecnologica, riunite in settori specifici con soluzioni specifiche, per costruire valore aggiunto: allestire e comunicare concetti, servizi, prodotti. Cecere Ciro S.r.l. Azienda di borse ed accessori moda, prosegue nel campo della pelletteria l'attività iniziata dal padre delle attuali imprenditrici a Napoli negli anni ‘50 con la produzione di guanti. Attualmente è specializzata in borse da donna e da cerimonia con uno stile proprio ma che riflette la tradizione e il gusto italiano. Le borse sono distribuite in Italia e all'estero sia con marchi propri, sia inserite in collezioni di borse ed accessori di noti marchi di abbigliamento. 6 E.CO.TEC. S.r.l. Società dinamica e in forte sviluppo, specializzata nell’esecuzione di lavori edili nel settore marittimo e nella realizzazione di operazioni di ingegneria ambientale destinate alla difesa della costa. Qualificata nella costruzione di opere portuali, nell’installazione di barriere per la difesa costiera, la società effettua operazioni di dragaggio, costruzione argini e relativa manutenzione, posizionamento di condotte sottomarine e gasdotti, installazione di impianti ittici e impianti di mitilicoltura. Elettromeccanica Muccioli Marco S.r.l. Fondata nel 1974 da Marco Muccioli, rappresenta una delle aziende storiche del territorio. Da piccola azienda individuale ha saputo ampliarsi per soddisfare le domande sempre più esigenti del mercato. Nell’ambito del settore elettromeccanico offre una gamma di servizi e prodotti di vario genere, che spazia dalla realizzazione di impianti speciali alla vendita di prodotti. Focchi S.p.A. Fondata nel 1914, Focchi S.p.A. è leader in Italia ed in Europa nel mercato delle facciate continue e dell’involucro architettonico degli edifici, offrendo tecnologie innovative mirate alle esigenze specifiche di ogni tipologia di clientela. Futurgem S.r.l. Da 30 anni commercializza pietre preziose e semipreziose per l'industria di gioielleria ed orafa. Punto di riferimento per gli operatori del settore, collabora con i principali gioiellieri nazionali. Gentili S.p.A. Costituita nel 1968, attualmente è concessionaria di gru per autocarro Fassi, piattaforme aeree GSR e carrelli elevatori Linde. Fornisce con personale altamente specializzato una vasta gamma di servizi, noleggio e assistenza tecnica ed inoltre produce e commercializza cancelli ad alzata verticale, brevettati e certificati, tramite la partecipata SMOES S.r.l.. 7 GrosRimini S.p.A. La società organizza e gestisce il Centro Commerciale Ingrosso di Rimini al cui interno si trovano circa 160 aziende che svolgono attività di commercio all’ingrosso e numerose attività professionali e di servizio. GSR S.p.A. Presente in tutto il mondo, produce piattaforme ed attrezzature per lavoro aereo da oltre 100 anni, con una gamma di modelli da 10 a 32 metri d’altezza. Italstudio S.p.A. produce software gestionali rivolti a commercialisti e imprese, per dichiarazioni dei redditi, contabilità, archiviazione ottica e gestione documentale. Kratos S.p.A. Kratos, leader nel settore delle forniture per l’ufficio, è sempre al fianco dei propri clienti: dalla piccola azienda, l’ufficio, il professionista alla multinazionale. Krona Koblenz S.p.A. Azienda il cui motto è “L’eccellenza dell’innovazione”. L’attività riguarda prodotti brevettati per soluzioni per porte scorrevoli e cerniere regolabili a scomparsa per porte a battente. 8 Linea Mare Blu S.r.l. Nasce nel 1980 come piccolo laboratorio conto terzi. Negli anni modifica la propria natura commerciale lanciando proprie collezioni, distribuite in tutta Italia e in Europa. Negli ultimi anni ha aperto propri retails lungo la riviera romagnola, veicolo commerciale e di marketing. Oggi Linea Mare Blu ha l’ambizione di diventare punto di riferimento importante nella moda mare made in Italy. Maggioli S.p.A. Da oltre un secolo il Gruppo Maggioli è riconosciuto come la principale organizzazione aziendale con la più ampia gamma di prodotti e servizi per la Pubblica Amministrazione locale e centrale, i professionisti e le imprese. Ai propri clienti riserva un’offerta integrata di editoria e convegnistica, informatica, modulistica, servizi di gestione delle entrate locali, formazione e consulenza. Optima S.r.l. (Mec3) Mec3 è un’azienda italiana leader mondiale nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria: nata nel 1984, in pochi anni è divenuta punto di riferimento assoluto nel suo settore. Pasini S.p.A. Produce avvolgibili in Pvc ,alluminio e acciaio dal 1983. La filosofia aziendale è il conseguimento di un prodotto tecnicamente all'avanguardia nel totale rispetto ambientale (Marchio Pvc che garantisce qualità ed ecocompatibilità). 9 Pazzini Stampatore Editore S.r.l. L’azienda ha realizzato un’integrazione tra la cultura artigiana e le moderne tecnologie, con reparti di prestampa, stampa e confezione. Scm Group S.p.A. SCM Group è leader mondiale nel settore delle macchine per la lavorazione del legno: dalle macchine destinate all’azienda artigiana, agli impianti completi per la produzione industriale di mobili, infissi ed edilizia. Serint Group Italia S.r.l. Si occupa di ricerca, progetti, consulenza e servizi. Fortemente radicata sul territorio opera a livello nazionale. Tra i propri clienti, oltre alle PMI, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Autostrade. Vernocchi S.p.A. Concessionaria Auto dal 1968, opera nella provincia di Rimini, San Marino e Pesaro per i marchi Ford, Mazda e Land Rover. Virginia S.r.l. Opera nel campo della moda, e precisamente della produzione di abbigliamento uomodonna. 10 I numeri delle aziende aderenti al progetto 31 dicembre 2009 Aziende partecipanti (n.) 23 Sedi o stabilimenti (n.) 41 Dipendenti (n.) 4.033 Ricavi operativi (€/000) 611.191 Risultato operativo (€/000) -10.031 Risultato netto (€/000) -15.185 Valore aggiunto globale netto (€/000) 172.220 distribuito a: Lavoratori Sistema Pubblica Amministrazione (°) Finanziatori (*) Soci / Azionisti (**) Sistema Impresa (***) Collettività 164.434 -151 18.500 309 -11.094 222 ° il dato riferito al 2009 per la Remunerazione della Pubblica Amministrazione, risulta negativo per effetto dello stanziamento d’imposte anticipate a fronte di perdite fiscali significative conseguite da alcune aziende * tramite il sostenimento di oneri finanziari (corrisposti ad Istituti di credito, società finanziarie…) ** tramite la distribuzione di dividendi *** tramite l’accantonamento a riserve patrimoniali dell’utile (parte del) di esercizio 11 Aziende dotate di Sistemi di gestione - certificazioni (n.) già attuato in via di attuazione si intende attuare Sistemi dei gestione qualità , ISO 9001 11 - 2 Sistemi dei gestione ambientale, ISO 14001 4 1 - Sistemi di gestione della sicurezza, OHSAS 18001 1 1 2 già attuato si intende attuare 1 Aziende con: (n.) Codice Etico 3 in via di attuazione 1 Carta dei Valori 1 - 1 Modello di organizzazione gestione e controllo ex DL 231/2001 Sistema di Risk Management 2 1 1 1 - 2 Presenza di revisione di bilancio di Legge 4 - - Presenza di revisione di bilancio volontario 3 - - Redazione bilancio sociale / di sostenibilità 1 1 2 12 R ipartiz ione az ie nde pe r nume ro dipe nde nti al 31 dice mbre 2009 2 1 5 3 Fino a 10 da 11 a 50 da 51 a 100 da 101 a 200 da 501 a 1.000 oltre 1.001 4 8 Non vi sono aziende con dipendenti nella fascia da 201 a 500. Ripa rtiz ione a z ie nde pe r se ttore m e rce ologico a l 31 dice m bre 2009 Te rzia rio e s e rvizi; 4 Abbiglia m e nto, te s s ili, c a lza turie ri; 4 Agroa lim e nta re ; 1 Chim ic i e Affini; 1 Gra fic i e Ca rtote c nic i; 2 M e ta lm e c c a nic i; 6 Inte re dile ; 1 Indus trie va rie ; 4 13 Delle 11 aziende che avevano aderito al Progetto Bilancio Sociale Aggregato Sintetico 2008, 3 non hanno partecipato al Bilancio Sociale Aggregato 2009: 15 sono invece le aziende che hanno deciso di aderire all’iniziativa in questa seconda edizione. 14 Missione e Valori condivisi Le 23 realtà aziendali che hanno aderito al progetto di Bilancio Sociale Aggregato 2009 promosso da Confindustria Rimini, lo hanno fatto nel convincimento della rilevanza del porsi con trasparenza e proattività nei confronti del proprio territorio, interlocutore (stakeholder) complesso e d’imprescindibile riferimento. A ciò si aggiunge la volontà di compiere insieme – proseguire per chi aveva partecipato al progetto 2008 - un percorso di condivisione dei principi della responsabilità sociale, esperienza da estendere idealmente all’intero sistema industriale della Provincia di Rimini. Pur appartenendo a settori diversi e presentando caratteristiche tra loro dissimili, anche per gli aspetti dimensionali, le aziende del campione sono accomunate dall’attenzione e sensibilità nei confronti delle tematiche della responsabilità d’impresa perché impegnate ad interagire attivamente con la realtà economica, culturale e sociale del territorio, nell’impegno di realizzare sinergie durature con i propri stakeholder tramite attività di dialogo e coinvolgimento. Tale atteggiamento si fonda su valori, principi e modelli di comportamento espressamente definiti secondo le logiche di responsabilità sociale all’interno delle stesse aziende o dei Gruppi a cui le stesse appartengono. In quanto aderenti a Confindustria Rimini, le aziende hanno fatto propri i valori ed i principi declinati nella «Carta dei Valori Associativi» e nel «Codice Etico» di Confindustria i quali accomunano le realtà qui rappresentate in una visione incardinata sui seguenti principali valori: la centralità della persona, il rispetto della sua integrità fisica e culturale, nonché la valorizzazione delle singole capacità professionali ed umane; il rispetto e la tutela relativa all’ambiente; l’efficienza, l’efficacia, l’economicità e l’affidabilità dei sistemi gestionali per accrescere costantemente i livelli di redditività e di competitività dell’impresa; la correttezza e la trasparenza dei sistemi di gestione, in conformità alle norme e alle convenzioni vigenti, nei riguardi delle componenti interne ed esterne all’impresa. Da questi valori derivano precisi impegni, definiti con chiarezza dal Codice Etico sopra menzionato: applicare compiutamente leggi e contratti di lavoro; comportarsi con giustizia nei confronti dei propri collaboratori, favorendone la crescita professionale e salvaguardando la sicurezza sul lavoro; assumere un atteggiamento equo e corretto nei confronti di clienti, fornitori e concorrenti; mantenere rapporti ispirati a correttezza ed integrità con la Pubblica Amministrazione e con i partiti politici; considerare la tutela dell’ambiente e la prevenzione di ogni forma di inquinamento un impegno costante. Le realtà aderenti al progetto, in quanto associate all’Associazione degli Industriali della Provincia di Rimini, si riconoscono inoltre nell’obiettivo generale di sviluppo del territorio riminese; sviluppo declinato non solo in termini economici, ma anche di crescita culturale e sociale e di salvaguardia dell’ambiente in cui le aziende operano e in cui le loro persone vivono. 15 Dimensione economica e economica Gli effetti della crisi economico-finanziaria iniziata sul finire del 2008 si sono aggravati nel corso del 2009 provocando la flessione del PIL italiano del 5%, la contrazione dei consumi privati, la riduzione di investimenti ed esportazioni da parte del mondo aziendale, l’aumento rilevante dell’indebitamento pubblico e l’incremento della disoccupazione. È in quest’ottica macroeconomica di scenari negativi o quanto meno altamente incerti, pur a fronte di qualche “timido” recupero di alcuni indicatori di produzione industriale che però si riferiscono al 2010, che vanno letti ed interpretati i dati sotto riportati riguardanti le 23 aziende aderenti al progetto. Conto economico aggregato riclassificato sintetico (Valori in migliaia di euro) Margine Operativo Lordo (MOL) = [A – (B6 + B7 + B8 + B9 + B11)] voci del Conto economico in base ai Principi Contabili italiani Risultato operativo = [(A1 + A2 + A3 + A4) – (B6 + B7 + B8 + B9 + B10 + B11 + B12 + B13)] voci del Conto economico in base ai Principi Contabili italiani Significativamente inferiori, nel loro complesso, il fatturato e tutte le voci di margine e ricavo 2009 rispetto all’esercizio precedente, fenomeno principalmente ascrivibile alla crisi economica sopra ricordata che ha interessato, trasversalmente, quasi tutti i settori industriali. Molteplici gli elementi che hanno contribuito al netto calo dei ricavi nonché al passaggio in terreno negativo dei risultati intermedi e finale. Tra questi, in particolar modo: riduzione della domanda riduzione dei prezzi difficoltà finanziaria, spesso grave, delle controparti. Il deterioramento dei risultati risulta evidente anche dagli indicatori significativi che seguono: 16 Alcuni indici economici R.O.S. Indice di redditività operativa * Risultato netto / vendite Vendite / n. dipendenti (migliaia di euro) 2008 5,8% 1,5% 212 2009 -1,6% -2,5% 152 * Reddito operativo (V.A. caratt. lordo – ammortamenti – remunerazione personale) / Ricavi operativi Si fa presente che i dati sopra esposti scontano i limiti insiti in qualsiasi processo di aggregazione e che vi sono situazioni molto diverse tra le singole realtà aziendali che hanno aderito al progetto in quanto alcune, sia pur in numero modesto, sono riuscite a realizzare nell’esercizio 2009 risultati in miglioramento rispetto al passato. Investimenti effettuati sul territorio (Valori in migliaia di euro) L’importo complessivo degli investimenti, pari al 31 dicembre 2009 a Euro 9.706 migliaia, in crescita del 74% rispetto all’esercizio precedente, testimonia come alcune aziende, pur caratterizzate da trend economici in flessione, abbiano ciononostante portato avanti piani d’investimento a medio-lungo termine, determinate ad opporsi proattivamente alla crisi e a concentrare attenzione e risorse su opportunità ed investimenti atti, in particolare, a migliorare la propria efficienza e flessibilità produttiva. 17 Determinazione Valore Aggiunto aggregato Il Valore Aggiunto espresso dalla tabella che segue si riferisce alla produzione di ricchezza delle aziende del campione ed evidenzia la capacità delle stesse di generare ricchezza a vantaggio dei propri interlocutori, nel rispetto della profittabilità della gestione. Sotto il profilo metodologico, è stata scelta la configurazione indicata nei Principi di Redazione del Bilancio Sociale del Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) che considera il Valore Aggiunto globale nella sua dimensione di «valore aggiunto globale netto», ossia con imputazione degli ammortamenti nella sezione di determinazione. (Valori in migliaia di euro) Le considerazioni precedentemente esposte di commento alle performance economiche delle 23 aziende sono confermate in questi dati riclassificati ai fini dell’identificazione del Valore Aggiunto. Le conseguenze della crisi si riflettono infatti nella grandezza che esprime la ricchezza generata dal campione di imprese nel suo complesso, la cui contrazione nel 2009 risulta del 36% rispetto all’esercizio precedente. Vale al contempo quanto osservato in precedenza in tema di differenti posizioni all’interno dell’aggregato: nonostante l’andamento negativo diffuso, anche in tema di Valore Aggiunto globale come sopra determinato, ossia di ricchezza prodotta, tra le aziende interessate alcune sono riuscite a superare l’ammontare di ricchezza prodotta nel 2008, a fronte di altre che, al contrario, sono state caratterizzate da una pesante contrazione del Valore Aggiunto, in taluni casi addirittura negativo. 18 Distribuzione Valore Aggiunto aggregato Viene di seguito esposta la distribuzione del Valore Aggiunto, generato dalle 23 aziende nel biennio considerato, nei confronti delle categorie di stakeholders sotto indicate. (Valori in migliaia di euro) (*) il dato riferito al 2009 per la Remunerazione della Pubblica Amministrazione, risulta negativo per effetto dello stanziamento d’imposte anticipate a fronte di perdite fiscali significative conseguite da alcune aziende Il prospetto sopra esposto e, in modo più immediato il grafico che segue, evidenziano come il Valore Aggiunto destinato alla remunerazione d’impresa – ossia il risultato di esercizio nella configurazione specifica di classificazione prescelta – risulti negativo nel 2009: diverse realtà si sono trovate infatti nella necessità di attingere agli accantonamenti pregressi per affrontare i propri costi di funzionamento. A fronte di quanto sopra esposto, un significato particolare assume il dato relativo alla quota di Valore Aggiunto ripartita alle risorse umane nel 2009, pari ad oltre il 95% (71% circa nel 2008): nella specifica situazione congiunturale tale fatto, oltre a dimostrare l’attenzione rivolta dalle aziende aderenti al progetto al proprio capitale umano, patrimonio intellettuale imprescindibile, rivela anche la volontà e lo sforzo delle imprese di salvaguardare la capacità produttiva e la propria forza lavoro. 19 20 Dimensione Sociale Risorse umane Le aziende aderenti al progetto gestiscono i propri collaboratori nel pieno rispetto dei diritti sanciti dalle norme di legge e dai contratti di lavoro e senza alcuna preclusione o discriminazione di sesso, razza, nazionalità o credo religioso. Sempre più la gestione dei propri lavoratori viene orientata dalle imprese alla qualità, alla crescita professionale e personale nella convinzione essi siano alla base della creazione di valore per le aziende stesse. Composizione dei Collaboratori Composizione per sesso (n.) I lavoratori delle aziende coinvolte al 31 dicembre 2009 risultano percentualmente inferiori di circa l’1% rispetto al 31 dicembre 2008. La netta prevalenza dei collaboratori di sesso maschile è principalmente ascrivibile all’attività produttiva intrapresa dalla maggioranza delle aziende coinvolte. 21 Composizione per tipologia contrattuale (n.) n. dip en d en ti 2009 part-time/full-time su dd ivisi per tip olo gia con trattu ale (tem po determin ato - tem po in d eterminato - fo rmaz io ne lavo ro ) (% ) 2% 9% 89% tempo determ inato tempo indeterm inato form azione lavoro Come risulta d’immediata evidenza dal grafico sopra esposto, le aziende prediligono la stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato: con riferimento al 2009, l’89% dei dipendenti in essere risulta infatti assunto con questa tipologia di contratto, di cui il 96% full time e il 4% part time. In alcuni casi le aziende hanno utilizzato lo strumento del lavoro interinale che comporta da un lato una maggiore flessibilità nella forza lavoro impiegata, dall’altro consente l’occupazione, sia pur temporanea, di risorse favorendone tuttavia la successiva stabilizzazione. 22 Composizione per qualifica (n.) Composizione per titolo di studio (n.) In crescita, in valore assoluto e percentualmente, i collaboratori in possesso di un titolo di laurea. Diversità e pari opportunità Come accennato all’inizio del capitolo, le 23 aziende garantiscono che l’organizzazione, la gestione e lo sviluppo delle proprie persone avvengano senza alcun genere di discriminazione per nazionalità, etnia, cultura, religione, idee politiche, religione, orientamento sessuale, impegnandosi inoltre a garantire un ambiente di lavoro improntato alle pari opportunità dove la cosiddetta “diversità” sia riconosciuta e valutata come apporto positivo. Con riferimento alla composizione per sesso, il 30,3% dei collaboratori al 31 dicembre 2009 è rappresentato da donne (29,3% al 31 dicembre 2008). Va rilevato che, a fronte di un leggero calo dei lavoratori (-2,4%) si è manifestato nel 2009 un incremento, percentualmente più che equivalente, delle lavoratrici (+2,8%). La componente femminile della popolazione aziendale è prevalentemente impegnata in funzioni centrali e, in particolare, amministrative. Presenza di personale diversamente abile (n.) 23 Le aziende aderenti al progetto operano nel rispetto della L. 68/1999, legge che promuove l’inserimento e l’integrazione nel mondo lavorativo dei diversamente abili attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato e prevede strumenti tecnici di supporto che permettono di valutare queste persone e di inserirle nel posto di lavoro più adatto per l’impresa e i lavoratori stessi. Questo consente di stabilire contatti preliminari rispetto al momento dell’assunzione in modo da valorizzare le competenze specifiche delle persone. Presenza di personale extracomunitario (n.) Modesto forse in valore assoluto, ma di una certa significatività, se percentualmente considerato, l’incremento delle risorse straniere (+12% rispetto al 31 dicembre 2008), soprattutto a fronte di un ridimensionamento degli organici. Work-Life Balance Pur non essendo state adottate dalle 23 aziende politiche ufficiali né intraprese iniziative specifiche in tema di bilanciamento del rapporto vita-lavoro, alcune aziende le hanno comunque di fatto poste in essere agevolando i propri dipendenti a fronte di esigenze motivate e concedendo loro: congedi parentali facoltativi lo svolgimento delle mansioni assegnate presso la propria abitazione part-time per motivi familiari orario diversificato in base alle esigenze familiari. Nessuna società dispone di un proprio asilo nido. Formazione Le aziende aderenti al progetto sono consapevoli dell’importanza strategica della competenza dei propri lavoratori per lo sviluppo ed il successo dell’azienda stessa. Dedicano pertanto particolare cura al processo di formazione dei collaboratori. 24 Formazione erogata (ore) Ore di Form a z ione pe r a re a di inte rve nto (2009) % 6% 10% 84% Form az ione c om petenz e m anageriali Form az ione c om petenz e tec nic o profess ionali Form az ione c om petenz e linguis tic he Nel 2009 il 46% circa delle ore di formazione risulta erogato da docenti interni all’azienda (23% nel 2008). Di particolare interesse l’incremento di momenti di formazione dedicati a tematiche relative ad ambiente e responsabilità sociale pari, rispettivamente, a circa 50% e 17%, a fronte del calo degli eventi formativi in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, argomento più “maturo”, pari a – 14% . 25 Formazione erogata: costi (Valori in migliaia di euro) Costi soste nuti pe r la Form a z ione (2009) % 4,28% 33,46% 62,26% Form azione c om petenz e m anageriali Form azione c om petenz e tecnic o profes s ionali Form azione c om petenz e linguis tic he Politiche retributive e costo del lavoro L’approccio delle 23 aziende alla retribuzione è orientato alla performance, alla consapevolezza del mercato ed all’allineamento con le strategie di business, nella convinzione che la politica retributiva costituisca il cuore della politica delle risorse umane,e interagisca con tutte le altre scelte aziendali fondamentali. Ciascuna azienda applica il sistema di retribuzione previsto dal CCNL del settore di appartenenza. 26 Le società che adottano contratti integrativi aziendali prevedono un sistema premiante che affianchi alla retribuzione fissa una quota variabile legata al raggiungimento di obiettivi prefissati. Ai fini della definizione dei premi di risultato, i parametri maggiormente utilizzati, concordati e gestiti con le Organizzazioni sindacali, risultano legati ad indicatori che possono riguardare: produttività, redditività, contenimento di costi, miglioramento dei processi, qualità delle prestazioni, rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro… Costo del lavoro (Valori in migliaia di euro) La diminuzione del costo del lavoro nel 2009 rispetto all’esercizio precedente è imputabile solo marginalmente alla riduzione delle risorse umane impiegate – che abbiamo visto essere stata assai modesta -, ma è invece legata in misura rilevante al ricorso alla Cassa integrazione, come evidenziato da una tabella successiva, la quale integra parte dei costi del personale. A questo si aggiunge il naturale ricambio generazionale che comporta livelli di remunerazione inferiori per i giovani neoassunti rispetto a quelli dei colleghi neopensionati. Costo del lavoro per settori merceologici Ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (n.) 27 La crisi economica ha cominciato a manifestare i suoi effetti a partire da ottobre 2008, ma di fatto le prime ripercussioni sui lavoratori e il ricorso alla Cassa integrazione ordinaria sono avvenute nell’esercizio successivo. Questo spiega l’incremento massiccio dell’utilizzo di tale istituto verificatosi nel 2009. Per quanto riguarda la Cassa integrazione straordinaria, già a fine 2008 erano state avviate alcune ristrutturazioni aziendali, proseguite poi nel 2009. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Uno dei principali elementi di Corporate Responsibility… “applicata”, fatto proprio dalle 23 aziende, è costituito dalla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in quanto rivolto al miglioramento della qualità della vita delle persone che vi lavorano: non solo i dipendenti propri, ma anche quelli di organizzazioni terze e i visitatori. Questo sottintende un impegno nella diffusione di una cultura della sicurezza da parte delle aziende aderenti al progetto che molto spesso va oltre il solo rispetto della normativa, e si sviluppa tramite politiche mirate al miglioramento continuo. Spese correnti (Valori in migliaia di euro) Investimenti (Valori in migliaia di euro) Il mantenimento, addirittura l’aumento degli investimenti per la sicurezza, pur a fronte del forte calo del fatturato e della situazione di crisi generalizzata, conferma tangibilmente la sensibilità e l’attenzione concreta prestata dalle imprese coinvolte a tali tematiche. 28 Infortuni sul lavoro: caratteristiche La quasi totalità degli infortuni è avvenuta per fattori comportamentali, ossia mancato utilizzo di dispositivi di protezione individuale, mancato rispetto delle procedure di riferimento, etc., e solo in misura minimale a causa di carenze strutturali legate agli impianti o alle attrezzature. Le aziende hanno iniziato ad effettuare valutazioni degli infortuni, degli incidenti - e dei mancati incidenti - sempre più analitiche al fine di attuare efficaci azioni correttive per raggiungere l’obiettivo ambizioso di azzerare gli incidenti. Non sono stati segnalati casi di morti sul lavoro. Relazioni industriali Le aziende coinvolte nel progetto operano nel pieno rispetto di quanto previsto dai rispettivi Contratti collettivi nazionali applicati al loro interno ai propri lavoratori, con particolare riferimento ai capitoli che enunciano i principi fondamentali su cui si fonda il sistema delle relazioni industriali. Dipendenti iscritti ai sindacati (n.) Resta praticamente invariato complessivamente il personale iscritto ai Sindacati confederali, tipologia di Organizzazione sindacale scelta dal 96% degli iscritti. 29 Attività sindacali La crescita delle ore di sciopero nel 2009 è legata alle forti ristrutturazioni aziendali provocate dalla crisi economica che hanno indotto delle tensioni nelle relazioni industriali. Percentuale ore di assenza su ore lavorabili N. ore di assenza media pro-capite annue 2008 0,04% 0,67 2009 0,42% 7,30 Comunicazione e coinvolgimento Le 23 aziende sono tutte consapevoli dell’importanza che riveste il processo di informazione, comunicazione e coinvolgimento delle proprie persone, fondamentale per lo sviluppo della qualità del lavoro grazie al miglioramento del clima aziendale che tale processo immancabilmente comporta. Comunicazione e informazione Con riferimento all’informazione / comunicazione, nei casi in cui la struttura è relativamente contenuta, si privilegia il contatto umano diretto. È comunque alta l’attenzione e sostenuto lo sviluppo di strumenti di comunicazione legati alle nuove tecnologie quali, ad esempio, la posta elettronica, intranet ed internet, in grado di favorire il flusso tempestivo delle informazioni. Nelle aziende di maggiori dimensioni i portali intranet aziendali sono soggetti a rinnovamenti ed integrazioni frequenti con sempre nuovi servizi e funzionalità, divenendo punto di riferimento per tutti i collaboratori per condividere le conoscenze, garantire una maggiore interazione e favorire la conoscenza dell’azienda: della sua organizzazione, delle sue attività… 30 Iniziative di coinvolgimento Tra le iniziative poste in essere da alcune imprese aderenti al progetto e rivolte a tutta la propria struttura: eventi sportivi: giornate dedicate ed organizzazione di tornei cene, feste, gite sociali spettacoli artistici e sportivi. Ulteriori iniziative a favore dei dipendenti e delle loro famiglie riguardano: erogazione di borse di studio centro estivo a disposizione dei figli possibilità di effettuare la spesa di prodotti locali in azienda Solo due aziende dispongono di Circoli ricreativi interni (CRAL). Agevolazioni promosse dalle aziende Molteplici le iniziative, alcune delle quali esistenti da parecchio tempo, poste in essere da diverse aziende in tema di agevolazioni e convenzioni rivolte ai propri dipendenti. Sono riassunte nella tabella che segue: Accordi / convenzioni n. aziende 1 1 2 4 4 1 5 7 1 Tipo di accordo, convenzione Descrizione Destinatari Autoservizi Convenzioni con Case di Cura Convenzione con Palestra e Parchi di divertimento Agevolazioni economiche EffeGIDi - Fondo di Garanzia Esercizi commerciali vari Fondo pensione, Fondo integrativo aziendale Mensa, Gastronomie e Ristoranti Ottici Tariffe agevolate Tariffe agevolate Tariffe agevolate Accordi Accesso al credito Tariffe agevolate Accordi Tutti i dipendenti Tutti i dipendenti Tutti i dipendenti Tutti i dipendenti Tutti i dipendenti Tutti i dipendenti Tutti i dipendneti Gratuità/Tariffe agevolate Tutti i dipendenti Tariffe agevolate Tutti i dipendenti 31 Soci Suddivisione geografica La tabella che segue evidenzia la suddivisione dei soci delle 23 aziende con riferimento alla distribuzione geografica degli stessi. Distribuzione geografica dei soci (%) Invariati percentualmente al 31 dicembre 2009, rispetto all’esercizio precedente, i soci con residenza nel territorio riminese; irrilevante il peso dei soci extra Regione. Composizione giuridica Natura giuridica della compagine societaria (%) Non si rileva una variazione significativa da un esercizio all’altro: assolutamente preponderante la compagine sociale composta da persone fisiche. Relazioni soci - azienda Nella maggior parte delle aziende aderenti al progetto, la partecipazione all’attività aziendale da parte di chi ne detiene il capitale sociale è assolutamente attiva e coincide quasi sempre con la direzione operativa dell’impresa e, in secondo luogo, con l’appartenenza, in veste di componente, dell’organo amministrativo. In dipendenza dalle dimensioni aziendali e dall’appartenenza o meno a gruppi, la reportistica predisposta dalle aziende rivolta ai soci, è più o meno “evoluta”, esaustiva e tempestiva. Non esiste nei casi di realtà di dimensioni minori. 32 Finanziatori È il sistema creditizio la comunità finanziaria di riferimento per le 23 aziende, ciascuna delle quali opera con diversi Istituti di credito: locali, nazionali ed internazionali, con un’equilibrata distribuzione dell’indebitamento. Le aziende perseguono nei confronti dei propri finanziatori una politica improntata a chiarezza e tempestività nelle comunicazioni ed informazioni richieste e trasmesse. Relazioni con gli Istituti di credito Il numero di banche con cui le 23 aziende intrattengono rapporti sono 166, con una media approssimativa di oltre 7 Istituti bancari ciascuna. Diffuso il ricorso alle banche locali o comunque di origine territoriale – sia pur non in forma esclusiva – a conferma della solidità di relazioni costruite nel tempo sulla base di rapporti di reciproca correttezza, puntualità e tempestività di feed back ottenuti. Tipologia te rritoria le de lle ba nche con cui le a z ie nde intra tte ngono ra pporti (2009) % 27,1% 38,5% 34,4% B anc he c on operatività locale B anc he c on operatività regionale B anc he c on operatività naz ionale Linee di credito 33 Clienti Nei confronti del proprio stakeholder clienti le aziende che aderiscono al progetto sono accomunate da un agire orientato a correttezza, trasparenza ed integrità contrattuale. Pur espressa in modo ovviamente diversificato, in considerazione dell’eterogeneità delle realtà qui rappresentate, l’attenzione alla soddisfazione del cliente e la ricerca di una risposta tempestiva ed adeguata alle esigenze del mercato sono il fondamento dell’impegno dalle stesse profuso in tale ambito. La ricerca della qualità e la soddisfazione del cliente Diffusa è la sensibilità tra le aziende coinvolte nei confronti degli aspetti inerenti alla “qualità aziendale”, intesa come mezzo di miglioramento dei prodotti / servizi offerti al fine di accrescere la soddisfazione dei clienti. 11 le aziende che, al 31 dicembre 2009, risultano aver sviluppato un sistema di gestione della qualità conforme alle norme ISO 9000, conseguendo la relativa certificazione dagli appositi Enti accreditati e ottenendone il rinnovo alla scadenza. 6 le aziende che nell’esercizio 2009 hanno svolto indagini di customer satisfaction presso i propri clienti (9 nel 2008). Sono svolte anche rilevazioni e sondaggi via web ed i risultati sono riportati all’attenzione della Direzione. I risultati delle indagini sono ritenuti dalle imprese fondamentali per perseguire obiettivi di miglioramento progressivo dei prodotti e servizi forniti in un’ottica di competitività e di innovazione. Analisi delle vendite Nelle tabelle che seguono sono illustrati, in misura percentuale, la suddivisione geografica del fatturato aggregato, da cui risulta la costanza del trend relativo all’export, indirizzato prevalentemente nei confronti di Paesi appartenenti all’Unione Europea, e la suddivisione dei clienti per classi di fatturato. Suddivisione geografica del fatturato (%) 34 Suddivisione clienti per classi di fatturato (%) 35 Fornitori Le strategie adottate dalle aziende coinvolte nei confronti dei propri fornitori partono dal presupposto che siano parte integrante della catena del valore; ad essi è riconosciuto infatti il ruolo di partner strategici con cui sviluppare sinergie mirate alla creazione e all’arricchimento di rapporti qualificati. E ciò nel perseguimento di criteri di economicità, rispondenza ad elevati standard qualitativi, chiarezza contrattuale. Oltre all’attenzione ovviamente rivolta ad un equilibrio soddisfacente tra qualità e prezzo, la preferenza riguarda anche le seguenti tipologie di fornitori: Tipologia di fornitori preferita (n. e %) (*) fornitori certificati fornitori che rispettano i diritti umani fornitori che rispettano l'ambiente fornitori locali fornitori con miglior qualità/prezzo altri fornitori 11 4 6 8 5 1 31,43% 11,43% 17,14% 22,86% 14,29% 2,85% (*) prevista la possibilità di risposte multiple Suddivisione geografica Suddivisione geografica del fatturato fornitori (migliaia di euro e %) I dati sopra riportati (riferiti solo a 7 aziende), relativi alla territorialità degli approvvigionamenti, evidenziano un modesto ricorso all’import a fronte di una diffusione delle forniture non particolarmente radicata nella provincia e nella regione di riferimento, bensì a largo spettro sull’intero territorio nazionale. 36 Pubblica Amministrazione L’impegno che accomuna le 23 aziende nei confronti della Pubblica Amministrazione riguarda la garanzia del rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, una comunicazione chiara e corretta, la ricerca di collaborazione e coinvolgimento anche al fine di aumentare la sensibilità e l’attenzione delle Istituzioni locali, in particolare, sulle esigenze concrete delle imprese e delle persone che vi lavorano. Le aziende manifestano infatti nei confronti delle Istituzioni la volontà di offrire il proprio contributo per uno sviluppo industriale correlato ad uno sviluppo armonico del territorio di riferimento in tutte le sue ulteriori declinazioni: sociale, economica, ambientale. Rapporti finanziari nei confronti dello Stato (Valori in migliaia di euro) (*) Rapporti finanziari nei confronti degli Enti Locali (Valori in migliaia di euro) (*) (*) I dati delle due tabelle sopra esposte non considerano le imposte anticipate La riduzione del gettito fiscale 2009 proveniente dalle aziende coinvolte è strettamente correlata agli effetti della crisi che hanno penalizzato, nel loro complesso, i risultati delle 23 realtà considerate, come diffusamente commentato nella sezione relativa alla Dimensione economica. 37 Collettività Lo sviluppo sociale, economico, ma anche culturale del territorio su cui insistono, è oggetto di attenzione da parte delle aziende aderenti al progetto, le quali hanno indirizzato e consolidato nel tempo il proprio impegno a favore di iniziative di promozione scientifica, in particolare, ma anche culturale, artistica, e, non da ultimo, sportiva, offrendo il proprio contributo ad alcuni tra i più attivi degli Enti ed Istituzioni operanti nei suddetti ambiti. Sostegni e contributi per la collettività Le risorse impegnate dalle aziende per iniziative di vario genere rivolte alla comunità e al territorio riminese, sono sintetizzate nella tabella che segue che evidenzia come i contributi maggiormente rilevanti erogati nel biennio considerato siano quelli a carattere più prettamente sociale. Sostegni e contributi per la collettività (Valori in migliaia di euro) S o s te g n i e c o n trib u ti p er la c o llettiv ità (2 0 09 ) % Co ntrib uti a m a n ife sta z ion i e d e ve nti sp ortivi 12,6% S p on so riz z a z io ni 7,2% Altri con trib uti 0,4% Con trib uti a d a ttività cultura li e a rtistiche 2,3% In iz ia tive co n Un ive rsità e Istitu ti S cola stici 4,1% Co ntribu ti a fo rm a z ion e e rice rca scie n tifica 13,5% Con trib uti di so lid a rie tà so cia le 59,9% 38 Iniziative a favore della collettività Il maggiore coinvolgimento da parte delle aziende ha riguardato: contributi per attività artistiche e culturali locali contributi ad Istituti scolastici ed a specifiche cattedre universitarie sostegno ad Associazioni non-profit sostegno a parrocchie del territorio contributi ad Enti locali per opere di ristrutturazione. Accordi e attività con specifiche Associazioni non-profit Alcune aziende sono tradizionalmente legate ad Associazioni non-profit soprattutto di matrice locale, prima tra tutte l’Associazione di Promozione Sociale “Figli del Mondo”, la cui mission è la sensibilizzazione del mondo economico locale sui temi della responsabilità sociale e dell'etica d'impresa al fine di creare una rete di aziende sensibili. Un importante contributo è stato devoluto, nel 2009, anche all’Associazione Ore undici onlus, il cui impegno nel settore della solidarietà, nel rispetto dei principi della religione cattolica, è rivolto ad iniziative nei confronti di popolazioni povere del Brasile. 39 Dimensione ambientale Indagine di Confindustria Rimini sugli Investimenti 2009 – focus sulla Green Economy Si riportano di seguito i dati emersi dall’ultima indagine sugli investimenti effettuati nel 2009 dalle aziende associate svolta dal Centro Studi di Confindustria Rimini, indagine in cui era presente un focus sulle attività della cosiddetta Green Economy. Per quel che riguarda gli investimenti in campo ambientale, il 61,8% delle imprese che hanno aderito all’indagine, pari al 20% delle aziende associate e al 56% delle 23 aziende aderenti al progetto, dichiara di effettuarne e il 3,4% di non averlo fatto ma di avere intenzione di farlo. Le motivazioni sono poi confortanti, perché per il 34,5% delle aziende tali investimenti si inquadrano in una politica di sviluppo sostenibile, mentre solo il 5,5% li realizza al fine di beneficiare di eventuali finanziamenti pubblici. In particolare, gli obiettivi perseguiti nell’attuare politiche d’investimento in campo ambientale riguardano: aumento della redditività (29,1%) opportunità di sviluppo da tecnologie moderne (27,3%) marketing verso i clienti/fornitori (27,3%) riduzione costi (23,6%) consenso sociale (12,7%). Va rilevato che il 21,8% delle aziende realizza degli investimenti per adempiere alla normativa vigente, sempre più stringente in materia. Gli ambiti di intervento più ricorrenti con riferimento ai processi produttivi sono quelli relativi a: gestione dei rifiuti (47,3%) efficienza energetica (21,8%) acqua e aria (18,2%) energie rinnovabili (14,5%). Con riferimento al prodotto si interviene investendo su: riduzione dei consumi ed efficienza energetica (27,3%) relativo ciclo di vita (16,4%) utilizzo di materiali biocompatibili (14,5%). Il 77,2% delle imprese oggetto dell’indagine non ha un sistema di gestione ambientale e nel 69,4% dei casi non ha al momento intenzione di implementarlo. Il 62,7% ritiene tuttavia di avere competenze interne alla propria azienda in materia di tecnologie ecosostenibili. Dall’analisi degli investimenti in know-how specifico risulta che quelli maggiormente rilevanti riguardano: formazione di personale interno (31,6%) assunzione di nuove figure professionali (21,1%) acquisizione di tecnologie specifiche (14,7%) sviluppo di brevetti (11,6%). Infine, circa il 13% del campione ha iniziato o già attuato un processo di riconversione verso la produzione di tecnologie ambientali o energie rinnovabili. 40 La tutela e la salvaguardia dell’ambiente Pur nell’assenza, molto spesso, di linee di politica ambientale codificate, le aziende aderenti al progetto mostrano sensibilità ed attenzione nei confronti di azioni volte alla salvaguardia dell’ambiente, uno tra gli obiettivi primari del Codice Etico di Confindustria a cui le stesse aderiscono. Quattro di esse risultano aver conseguito certificazioni ambientali che permettono di migliorare le proprie performance in tale ambito e di controllare con regolarità gli impatti ambientali prodotti. Politiche e strategie volte alla riduzione dell’impatto ambientale La tabella che segue fornisce indicazioni sintetiche in merito ad eventuali politiche e strategie che comportino un minor impatto ambientale messe in atto dalle aziende coinvolte nel progetto. Politiche e strategie per riduzione impatto ambientale (%) (*) (*) prevista la possibilità di risposte multiple Consumi di risorse Il fabbisogno energetico delle 23 aziende appare in deciso calo nel 2009 rispetto all’esercizio precedente per motivi principalmente ascrivibili ad una produttività marcatamente ridotta di alcune realtà a seguito della crisi più volte citata. Consumi energetici In questo scenario è tanto più d’interesse il dato in controtendenza dell’energia autoprodotta – sia pur modesto in valore assoluto – aumentata nel 2009 di oltre il 70%, come si evince dalla tabella che segue. Riguarda un impianto fotovoltaico realizzato da un’azienda la cui produzione 2009 è stata di 5.124 Kwh (3.000 Kwh nel 2008) a fronte di un utilizzo di 4.800 Kwh (2.800 Kwh nel 2008). Altre due aziende hanno attivato nel 2009 un impianto fotovoltaico (non sono tuttavia disponibili i dati della relativa energia autoprodotta). Consumi energetici 41 Consumi idrici Oltre ai motivi sopra esposti, va rilevato che, sia pur in misura residuale, parte della riduzione dei consumi idrici è attribuibile anche a maggiori efficienze dei processi produttivi realizzate da alcune aziende. Consumi idrici Gestione dei rifiuti Le diverse tipologie dei rifiuti prodotti dalle aziende aderenti al progetto sono trattate nel rispetto rigoroso della normativa vigente relativa che prevede anche una classificazione dei medesimi in base a pericolosità e provenienza. Rifiuti prodotti (tonnellate) Contrariamente a quanto si possa pensare, nonostante il calo evidente di produzione i rifiuti sono aumentati. Ciò è dovuto al fatto che alcune aziende si sono trovate a dover effettuare degli smaltimenti eccezionali di scarti di produzione nell’esercizio 2009. Raccolta differenziata La tabella che segue fornisce indicazioni in merito alla raccolta differenziata effettuata dalle aziende con riferimento alle diverse composizioni dei rifiuti prodotti. Il 2009 registra un certo incremento di ricorso alla raccolta differenziata per alcuni materiali quali, in particolare: vetro, materiali ferrosi e non, alluminio, materiale plastico e organico. 42 Aziende che effettuano la raccolta differenziata: suddivisione per tipologia di rifiuto (%) Costi operativi ed investimenti ambientali A fronte di un impegno finanziario modesto concernente le spese correnti in tema di miglioramento delle performance e di riduzione degli impatti ambientali, sostanzialmente invariato nel biennio considerato, particolarmente significativo risulta invece l’incremento degli investimenti effettuati nel 2009, sostanzialmente ascrivibile alla costruzione di due impianti fotovoltaici e alla copertura di un tetto con lastre in alluminio al fine di ridurre i consumi energetici. Costi operativi per l’ambiente (Valori in unità di euro) Investimenti per l’ambiente (Valori in migliaia di euro) 43 Traguardi futuri Raggiungimento obiettivi dichiarati nel Bilancio Aggregato Sintetico 2008 Avevamo detto di fare: migliorare ed arricchire il documento condividendolo con i propri principali interlocutori; coinvolgere sempre più aziende in tale processo. Abbiamo fatto: arricchito il documento integrandolo con la descrizione delle interrelazioni più significative con tutte le principali categorie di stakeholder esterni tra cui: soci, finanziatori, clienti, fornitori e Pubblica Amministrazione che lo scorso anno non erano stati considerati e che ci hanno permesso di eliminare la connotazione “Sintetico”; coinvolto 23 aziende rispetto alle 11 dello scorso anno. Non abbiamo fatto: una condivisione strutturata del documento con i nostri principali interlocutori. Obiettivi futuri Non possiamo che proporci i seguenti obiettivi: portare avanti il processo di rendicontazione etico-sociale aggregata congiuntamente alle aziende che vi hanno partecipato nel 2009 mirando comunque ad ampliare il campione; aumentare ed affinare alcuni indicatori di sostenibilità che ci permettano di esprimere con sempre maggior adeguatezza ed efficacia la realtà peculiare delle aziende del territorio; prevedere un maggior coinvolgimento di rappresentanti dei nostri stakeholder di riferimento in sede di predisposizione del Bilancio Sociale Aggregato 2010. 44 Gruppo di lavoro Le aziende partecipanti Adria Energy E.S.Co. S.r.l. Aeffe S.p.A. Alfad S.p.A. Cecere Ciro S.r.l. E.Co.Tec. S.r.l. Elettromeccanica Muccioli Marco S.r.l. Focchi S.p.A. Futurgem S.r.l. Gentili S.p.A. Grosrimini S.p.A. GSR S.p.A. Italstudio S.p.A. Kratos S.p.A. Krona Koblenz S.p.A. Linea Mare Blu S.r.l. Maggioli S.p.A. Optima S.r.l. Pasini S.p.A. Pazzini Stampatore Editore S.r.l. S C M Group S.p.A. Serint Group Italia S.r.l. Vernocchi S.p.A. Virginia S.r.l. Salvatore Ercoles Andrea Pagliarani Alessandro Fabbri Fabiola Vernocchi Simona Riccio Veronica Santoni Desiderio Gaeta Livio Balducci Marina Gentili Patrizia Delvecchio Paolo Brandi Bonfiglio Mariotti Stefano Salvi Stefano Salmi Matteo Angeli Maria Luisa Bellopede Roberto Giannoni Loredana Angeli Valentina Pazzini Lino Sbraccia Enzo Mataloni Luigi Silvestrini Matteo Galli Con la supervisione e il coordinamento di Confindustria Rimini Franco Raffi - Direzione Daniela Faitanini Dario Campana (Computer Freelance Rimini) 45