Hotel Transylvania 2

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Hotel Transylvania 2
Hotel Transylvania 2
di Genndy Tartakovsky
(Hotel Transylvania 2) REGIA: Genndy Tartakovsky. SCENEGGIATURA: Adam Sandler, Robert Smigel. MONTAGGIO: Catherine
Apple (Formato: Panoramico/Colore). MUSICA: Mark Mothersbaugh. PRODUZIONE: Columbia Pictures, Sony Pictures
Animation, Sony Pictures Digital, Sony Pictures Imageworks. DISTRIBUZIONE: Warner Bros. GENERE: Film d’animazione.
ORIGINE: USA. ANNO: 2015. DURATA: 90’. - JUNIOR CINEMA: Baby – Teens
Tutto sembra andare per il meglio all'Hotel Transylvania. La rigida politica alberghiera riservata ai soli mostri
imposta da Dracula, è stata finalmente sorpassata, aprendo le porte anche agli
ospiti umani. Ma al di là delle bare chiuse, Drac è preoccupato perché il suo
adorabile nipote Dennis, metà vampiro e metà umano, non accenna a dare
segni da vampiro. Così, mentre Mavis è andata a trovare la sua famiglia
acquisita di umani insieme a Johnny - subendo un vero e proprio shock
culturale - "Vampa" Drac recluta i suoi amici Frankenstein, Murray la
Mummia, Wayne il lupo mannaro e Griffin l'uomo invisibile per sottoporre
Dennis ad un corso di "formazione per mostri". Ma di lì a poco verranno a
sapere che Vlad, l'anziano e scontroso padre di Drac, ha organizzato una
riunione di famiglia proprio nell'hotel. Non appena Vlad scoprirà che il
pronipote non è di sangue puro, e soprattutto che oramai gli esseri umani
sono i benvenuti all'Hotel Transylvania, inizieranno i guai... Era il 2012
quando per la prima volta abbiamo conosciuto gli stravaganti ospiti del
singolare “Hotel Transylvania”, diretto da Dracula in persona, e abbiamo
visto evolversi la storia d’amore della figlia di quest’ultimo, Mavis, con
l’umano Johnny. Dietro la macchina da presa c’era il regista russo Genndy
Tartakovsky che ora ci presenta anche il sequel intitolato Hotel Transylvania 2.
La storia è incentrata sulla nascita del piccolo Dennis, avvenuta dopo il matrimonio tra Mavis e l’umano Johnny,
che a cinque anni non ha ancora le zanne da vampiro. Come potete immaginare, per Dracula è impossibile
accettare che il nipote sia ‘diverso’ e, perciò, cercherà in tutti i modi di cambiare lo stato delle cose, provocando
situazioni a dir poco esilaranti quando la figlia deciderà di partire per scoprire l’ambiente in cui vivono i
terrestri. Qui emerge un tema molto importante, ovvero quello dell’accettazione della diversità: se da una parte
Mavis è consapevole del fatto che il figlio potrebbe essere solo un uomo e lo apprezza per quello che è, dall’altra
il padre della neo-mamma sembra quasi pretendere che il piccolo diventi un vampiro. Diversamente
dall’originale, nel sequel è presente anche una sorta di antagonista (se così possiamo definirlo), rappresentato dal
padre di Drac, Vlad. Non è da considerarsi un vero e proprio villain perché, come in tutti i film animati, si
dimostrerà essere a favore del figlio e, di conseguenza, del nipote, nonostante i suoi vani tentativi per far sì che
diventi un mostro. Alla fine Dracula impara a voler bene al nipote per quello che è. Questo è anche quello che
permette a Vlad di cambiare e di accettare anche lui un mondo condiviso. Se da una parte diverse gag, seppur
divertenti, risultano poco attinenti alla trama della storia, dall’altra alcune scene sono veramente ben realizzate.
Il film si propone ai ragazzi, ma può piacere anche al pubblico adulto. Ricordiamo che a doppiare i personaggi del
film sono stati alcuni volti noti al grande pubblico: Adam Sandler (Dracula) e Selena Gomez (Mavis) per la
versione americana; Claudio Bisio e Cristiana Capotondi, insieme all’inconfondibile voce di Paolo Villaggio (Vlad)
per quella italiana.
* La tematica del film appare chiara e il regista Genndy Tartakovsky la mette bene in evidenza: vi sono i temi del
confronto con il diverso, della capacità di accettate l’altro, dell’emancipazione dei figli. Anche se forse meno
riuscito del primo, il film regala comunque perle di comicità surreale e trovate di regia non banali.

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