RISONANZE NASCITA DEL SUPREMATISMO
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RISONANZE NASCITA DEL SUPREMATISMO
“Risonanze” assurge ad essere, per forma e concezione, un’opera che sintetizza passato e presente nell’esperienza artistica di Vito Maiullari, istituendo un nesso inscindibile con il contesto ambientale dell’entroterra murgiano cui egli appartiene. Liberare la materia lapidea dal suo stallo silente, questo il suo intento, nel creare un dispositivo che guidi lo spettatore alla scoperta di una imprevedibile, quanto intrinseca, natura sonora della pietra. Così, recuperate vecchie assi lignee di pedane da trasporto, egli struttura una sorta di nicchia portatile in cui colloca in sospensione pietre disancorate dalla gravità della terra, grazie all’uso di canne leggere e flessibili in grado di sopportare peso e oscillazione della materia. Sono lieti di presentare Vito Maiullari (2014, Legno, ferro, pietra calcarea, canne indiane, microfoni a contatto e diffusori, cm 180x90xh250) NASCITA DEL SUPREMATISMO RISONANZE Ogni pietra geometricamente squadrata, ma anche scheggiata sul limitare dello squadro come a rievocare l’incastro delle punte di selce su bastoni della cultura musteriana, diventa componente lapidea di un organo che intende farsi organico ad una dimensione di tempo assoluto in cui storico e preistorico si fondono. Nell’intimità di questo spazio, concepito a misura d’uomo, si apre la possibilità di accedere a un sacro recinto, dove ogni gesto rivela l’eco di un ambiente rupestre che si deposita in un registro digitale restituendo l’ancestrale partitura di una perduta memoria. (Mary Angelastri, 2015) Presa del suono, diffusione e creazione audio a cura di Angelo De Cosimo e Andrea Pontone, della Aideo, Foggia Video proiezione e videomapping ideata e curata da Tommy Todisco, AXL Record Sabato 28 novembre 2015 - Ore 18,00 Bottaia dell’Opificium ArteVino Tor de’ falchi Minervino Murge(BT) – Contrada Montelarosa-Lettieri-Lamalunga Con il patrocinio di www.tordefalchi.com Tor de falchi Tor de falchi Descrizione dell’OPERA La GAMeC- Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e l’Opificium ArteVino Tor de falchi in occasione della retrospettiva dedicata al pioniere dell’arte contemporanea rendono omaggio a KASIMIR MALEVIC Esecuzione in prima mondiale dell’OPERA PO ET PU IC lva eS FE ica of tor S Sa RE di EL IN G POETICS OF PURE FEELING per 12 archi solisti, tromba e percussioni è un omaggio al pittore Kasimir Severinovich Malevičč, in occasione dei 100 anni dalla nascita del Suprematismo, ovvero la supremazia della pura sensibilità nell’arte. Genesi dell’opera. I quadri di Malevič che hanno ispirato questo mio lavoro sono quelli del periodo Suprematista, quelli in cui Malevič arriva all’astrazione dopo un processo rapido di semplificazione delle forme, creando opere basate su rigide costruzioni geometriche (il quadrato, il cerchio, quadrilateri, crocei) e sui non-colori (bianco e nero). In particolare ho considerato le tele “Quadrato Nero su Fondo Bianco” (1915) - prima forma di sensazione senza oggetti, là dove il campo bianco non è un campo che incornicia il quadrato nero, bensì la sensazione della non-esistenza, nella quale la forma del quadrato appare come primo elemento senza oggetto alcuno della sensazione - Croce Nera, Cerchio Nero, Quadrato Rosso, Croce Rossa (1915); Giallo, Arancione, Verde (1916), Quadrilatero Giallo su Bianco (1917), Suprematist Composition. La vera essenza del pensiero Suprematista culmina in Quadrato Bianco su Fondo Bianco (1918), che non rappresenta la fine dell’arte, bensì la vera essenza. Ho ricercato studi su possibili relazioni esistenti tra colori e suoni ( «che esista una certa relazione del suono con il colore, questo fu sentito sempre» (J. Goethe) ) e tra questi, quelli di Luigi Veronesi esplicitano i rapporti della scala cromatica musicale con le frequenze dello spettro. Anche le forme geometriche possono tradursi in colori (dunque in suoni) ed in durate, come descrive Kandinsky nel suo libro Punto, linea superficie. Hanno collaborato alla ideazione del progetto lo scultore Vito Maiullari ed il fondatore dell’Opificium ArteVino, prof. Donato di Gaetano. Opere POETICS OF PURE FEELING AURA SPEI per tromba, percussioni e 12 archi solisti per tromba, sintetizzatore, percussioni e 12 archi solisti Direzione dell’opera: Salvatore Sica PROGRAMMA Ensamble Kasimir Severinovich Malevič č Tromba: Antonio Carretta Violini: Carmine Scarpati, Carmine Rizzi, Enrico Vacca, Alessandro Fiore, Antonio Maggiolo, Aniello Alessandrella, Cecilia Zonno Viole: Francesco Capuano, Flavio Maddoni Violoncelli: Luciano Tarantino, Elia Ranieri Contrabbasso: Francesco Barile Percussioni: Vincenzo Raddato Sintetizzatore: Cosimo Cascione Queste sono state le premesse per far germinare la composizione Poetics of pure feeling, gli elementi che hanno posto le basi per la costruzione della composizione musicale: il lavoro sui pochi suoni combinati a silenzi, suggeriti dai colori nero, bianco, rosso insieme alla traduzione in suoni di figure geometriche (tra cui il quadrato, il cerchio, la croce). Ho voluto anche citare frammenti di tema di due sinfonie di un altro grande russo, Shostakovich, che in qualche modo ha analogie con la storia artistica e personale di Malevič Forti contrasti sono presenti nella prima sezione del brano (per es. Suono silenzio, pianissimi e fortissimi, tinte chiare e scure ...) proprio come sono forti i contrasti nelle opere di Malevičč del 1915 (basti pensare al quadrato nero, [o quadrato rosso], cerchio nero su sfondo bianco). I movimenti graduali completamente assenti nella prima sezione compaiono invece nella seconda sezione della composizione (per esempio passaggi graduali di colore, di tessitura, cromatismi...), come sono presenti le sfumature per esempio in Quadrilatero giallo su fondo Bianco oppure Giallo, rosso, arancione o ancor Suprematist composition, solo per citarne alcuni. La terza sezione tende a svuotarsi di ogni colore, per spingersi al non colore; tende ad una forma di astrazione assoluta, ad una specie di antica purezza, del tutto e del nulla, che però prelude al ritorno di un figurativo-popolare.