POF - Istituto comprensivo Tullia Zevi

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POF - Istituto comprensivo Tullia Zevi
Istituto Comprensivo
“Tullia Zevi”
PROGETTI
Anno scolastico 2013/2014
INDICE
ORGANIGRAMMI
3
PROGETTI
Progetto “Musica”(Scuola dell’Infanzia)
7
Laboratorio “Emozioni in teatro”
8
(Scuola dell’Infanzia)
Progetto “Continuità Infanzia-Primaria; Primaria – Secondaria di 1° grado”
9
Progetto “Visite d’istruzione”
11
Progetto “Coccinelle @ colori - Cl@sse 2.0” Scuola Primaria
12
Progetto “Cl@sse 2.0” Scuola secondaria di I grado
15
Progetto di formazione e ricerca
17
Progetto di Robotica educativa
18
Progetto “Ballerò”
21
Progetto “Minivolley”
22
Progetto “Minibasket: sport per gioco”
25
Progetto nazionale per l’educazione fisica nella scuola primaria
27
Progetto “Zolle”
28
Progetto “Orientamento”
32
Giochi sportivi studenteschi
34
2
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Loretta ZONA
PRIMO COLLABORATORE
Prof. Francesco MAZARA
SECONDO COLLABORATORE
Ins. Pasqualino DEMITRI
Area 1
Gestione Pof
Manuela
MAGGIORE
Area 2
Sostegno al
lavoro dei
docenti
Area 3
Servizi agli
alunni
Area 4
Tecnologie
Informatiche e
servizi in rete
M.Daniela
CORALLO
Pina DI VITA
Serena COCCO
Cinzia
DI FOLCO
Michele Carlo
MARINO
Coordinamento
progetti Pof,
conteggio ore
per fondo
istituto,
coordinamento
FF.SS.
Bianca Francesca
D’ANDREA
Sostegno al
lavoro docenti,
formazione,
accoglienza
nuovi docenti,
produzione
materiale
didattico,
supporto alla
didattica digitale.
Bisogni educativi
speciali, rapporti
scuola-famiglia,
sportello
d’ascolto.
Gestione e
aggiornamento
sito WEB,
coordinamento e
gestione TIC.
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Dirigente Scolastico
Prof.ssa Loretta ZONA
Primo Collaboratore
Prof. Francesco MAZARA
Secondo Collaboratore
Ins. Pasqualino DIMITRI
Coordinatore
attività
di plesso
“Agatarco”
Coordinatore
attività
di plesso
“Euticrate”
Coordinatore
attività
di plesso
“Pirgotele”
Coordinatore
attività
di plesso
“Palocco ‘84”
Coordinatore
attività
di plesso
“L.go T. Herzl”
Claudia DI
GIAMBATTISTA
Maria Luisa
MALMERENDA
Donatella
MINARDI
Francesca
PONARI
Michele Carlo
MARINO
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Dirigente Scolastico
Prof.ssa Loretta ZONA
COMMISIONI
PROGETTI E REFERENTI
INFANZIA
PRIMARIA
CONTINUITÀ
Maria Teresa
REDDAVIDE
CONTINUITAÀ
INF-PRIMARIA
Mariateresa
REDDAVIDE
VISITE
D’ISTRUZIONE
CONTINUITÀ
PRIM – SECON.
Teresa SALVINO
MUSICA
Ins. Ass.
Donna Olimpia
EMOZIONI IN
TEATRO
CL@SSE 2.0
Maria Daniela
CORALLO
VISITE
D’ISTRUZIONE
Commissione
BALLERÒ
Ass. Nuovi Amici
MINIBASKET
Roma sud
ZOLLE
GREENAGER Onlus
MINIVOLLEY
Ass. Dolphin
SECONDARIA 1°
CONTINUITÀ
Paola ZONNINO
CL@SSE 2.0
Luca PETRUZZI
ORIENTAMENTO
Francesco
MAZARA
GIOCHI SPORTIVI
STUDENTESCHI
Bianca D’ANDREA
VALUTAZIONE
D’ISTITUTO
Corallo, Palmeri,
Moraca, Petruzzi,
ORGANIZZAZIONE
DIDATTICA
Mazara, Anedda
Cioffi, Demitri, Di
Folco, Mariani M.
FORMAZIONE
CLASSI
Mazara, Maggiore,
Mariani M., Ass.
Amministrativo
ELETTORALE
Mazara, Di Folco,
Mazza,
GREENAGER Onlus
COMITATO DI
VALUTAZIONE NEO
IMMESSI IN
RUOLO
D’Andrea, Di Vita,
Mariano, Zacheo
VISITE
D’ISTRUZIONE
Commissione
VISITE
D’ISTRUZIONE
Giuseppina BUSCA,
Bianca D’ANDREA
ZOLLE
ROBOTICA
EDUCAYIVA
Francesca PONARI
FORMAZIONE E
RICERCA
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Dirigente Scolastico
Prof.ssa Loretta ZONA
D.S.G.A.
Silvia DELLA BELLA
SEGRETERIA
Vittoria ABBRUZZINO
Tiziana ARMIGNACCA
Mara BRACCIOLI
Anna CAPRIOTTI
Monica FERLINI
Patrizia MARINI
Monica SALVATORI
Carmela RIVANO
Collaboratori
scolastici
plesso
“Agatarco”
Pina MANCINO
Donatella RITALDI
Collaboratori
scolastici
plesso
“Euticrate”
Mirella CIALFI
Silvia GALLUS
Collaboratori
scolastici
plesso
”Pirgotele”
Domenico
NATILI
Loredana
PETRUCELLI
M.Faustina
RUGGIERO
Fabio TURCO
Collaboratori
scolastici
plesso
“ Palocco ‘84”
Collaboratori
scolastici
Plesso
“ L.go T. Herzl”
Paola CERNICCHI
Claudio DE
GIORGI
Franca SALVI
Rita LEO
Ivana MANTARRO
Laura PATTOFATTO
Pina PATTOFATTO
Anna Maria RIZZI
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Progetto “MUSICA”
Destinatari
Durata
Bambini della Scuola dell’Infanzia.
le lezioni hanno cadenza settimanale e durano
50 minuti. Sono previste 25 lezioni.
(Il progetto sarà attivato solo se almeno
l’80% dei bambini della sezione aderirà allo
stesso).
Premessa
Il progetto di musica viene gestito e condotto dalla scuola popolare Donna Olimpia e, negli anni
precedenti, ha visto l’adesione da parte di tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia. Il progetto parte
da un’idea semplice: la musica si impara facendola, si impara vivendola fisicamente ed
emotivamente, attraverso un’esperienza creativa che coinvolge tutto ciò che alla musica è inerente,
ovvero, il gioco, il movimento, la danza, il canto.
Obiettivi
-
Sviluppare il piacere di fare musica,
sostenere le proprie capacità in relazione al proprio stato di competenza tecnica,
abbattere le inibizioni,
favorire l’apertura mentale verso i significati del fare musica,
familiarizzare con i diversi generi musicali,
familiarizzare con i concetti di ritmo e suono,
saper riprodurre semplici sequenze ritmiche,
saper creare ritmi e mimarli con il corpo.
Metodologia
Il metodo utilizzato è quello O.S.I. Orff-Schulwerk Italiano.
La musica viene proposta, in modo attraente attivo e vivace, dall’operatrice esterna Flavia Bassu,
dell’Accademia “Donna Olimpia”. I bambini iniziano a fare, ascoltare e trasporre musica e via via
vengono formati a divenire “persone musicali”.
Verifiche
-
Osservazioni sistematiche del comportamento dei bambini relativamente alla motivazione e
alla partecipazione,
a fine anno è prevista una lezione aperta alla presenza dei genitori e del Dirigente Scolastico.
Costi
Il costo è a carico delle famiglie.
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Laboratorio teatrale ”EMOZIONI IN TEATRO”
Destinatari
Durata
Bambini della Scuola dell’Infanzia.
Tre mesi (da febbraio ad aprile 2013).
(Il progetto sarà attivato solo se almeno
l’80% dei bambini della sezione aderirà allo
stesso).
Premessa
Il laboratorio nasce dall’esigenza di attivare un percorso di drammatizzazione teatrale rivolto ai
bambini della Scuola dell’Infanzia poiché il teatro costituisce un’esperienza di sé con gli altri intrisa
di emozioni intense liberando le migliori risorse creative ed interpretative di ognuno.
Utilizzando la ritmica del gesto e del suono, attraverso i giochi teatri semplici e molto divertenti, il
bambino scoprirà il piacere di avvicinarsi a personaggi diversi da sé, a sviluppare un senso positivo e
generoso di osservazione e curiosità per l’altro, cercando di individuare gli elementi fisici ad
espressivi che rendono ciascun individuo unico.
Obiettivi
-
Giocare con la voce e con la respirazione;
promuovere l’espressione corporea e il movimento scenico;
favorire l’improvvisazione;
conoscere alcune clownerie e arti di strada;
facilitare, attraverso giochi di socializzazione, la memorizzazione e la finzione.
Metodologia
Verrà applicata una metodologia facilitante tesa a rendere protagonista ogni bambino, dall’operatore
esterno Daniele D’Arcangelo dell’Associazione culturale di teatro “Emozioni in teatro”. Questi
lavorerà sulle diversità caratteriali, di linguaggio, di timidezza, di disabilità, di vivacità utilizzando
l’ascolto della musica, ma ancor prima attraverso l’ascolto del respiro, della propria voce e di quella
altrui. I bambini e le bambine verranno così guidati in un viaggio creativo che li coinvolgerà sotto
tutti i profili sensoriali.
Verifiche
Mediante l’osservazione sistematica del comportamento dei bambini, verranno presi in esame:
partecipazione, motivazione e interesse degli stessi. Il laboratorio si concluderà con una
rappresentazione che costituirà un’ ulteriore situazione valutativa dell’intera proposta formativa.
Costi
Il costo è a carico delle famiglie.
8
Progetto “CONTINUITÀ INFANZIA – PRIMARIA
PRIMARIA – SECONDARIA DI 1°GRADO”
Referenti
Ins. Mariateresa REDDAVIDE – Teresa SALVINO – Paola ZONNINO
Destinatari
Continuità infanzia – primaria:
le sez. A – B – C – D-E – F – H dell’Infanzia,
Scuola dell'Infanzia Comunale
“Raggiodisole” e le classi I della Scuola
Primaria.
Continuità primaria – secondaria di 1° grado:
classi V della Primaria e le classi I della
Secondaria primo grado.
Premessa
Durata
Da ottobre 2013 a maggio 2014.
Un primo incontro per visitare gli ambienti, un
secondo ed un eventuale terzo incontro per
svolgere l'attività didattica.
Il diritto ad un percorso organico, in un ottica di continuità, è un'esigenza primaria dell'alunno.
Prevenire le difficoltà che possono insorgere nel passaggio tra i diversi ordini è compito
fondamentale della scuola. Per attivare azioni positive che garantiscano il concreto raccordo, è
necessario che la continuità venga portata all'interno di un itinerario curriculare, organico e condiviso
che parte dalla scuola dell'infanzia, attraversa la primaria e termina con la secondaria di primo grado.
Il progetto di promozione della lettura si propone di rendere i libri oggetti familiari in un rapporto
positivo che perduri oltre gli anni della scuola nella convinzione che leggere aiuti a capire meglio se
stessi e gli altri in un'ottica di convivenza e di integrazione. Il nostro Istituto intende favorire un
processo culturale, di conoscenza, di rispetto e di confronto nella formazione globale degli alunni.
Finalità
garantire la continuità del processo educativo tra scuola dell'infanzia – primaria e tra la scuola
primaria e la secondaria di primo grado, caratterizzata come percorso formativo integrale e unitario
nel rispetto dell'identità di ogni istituzione. Il nostro Istituto intende promuovere momenti di dialogo
tra i docenti per la condivisione dei reciproci programmi, progettazione e valutazione al fine di
facilitare il passaggio tra i suddetti ordini di scuola e farlo vivere al bambino e al genitore in modo
armonioso e positivo.
Obiettivi formativi
- facilitare un passaggio graduale e sereno da un ordine di scuola all'altro;
- favorire la continuità educativa e didattica attraverso il mantenimento del processo di
apprendimento;
- favorire la conoscenza reciproca e relazionalità fra gli alunni dei vari ordini di scuola.
- Promuovere il dialogo e favorire il confronto tra i docenti dei vari ordini di scuola.
Obiettivi didattici (infanzia-primaria)
- saper ascoltare e comprendere la lettura di storie;
9
-
saper dialogare, discutere e confrontare i propri punti di vista;
condividere con gli altri le proprie opinioni;
avvicinarsi alla lingua scritta attraverso la lettura di libri illustrati e l'analisi dei messaggi
presenti nel testo;
saper ascoltare gli interventi dei compagni;
stabilire rapporti di collaborazione;
fruire in maniera critica il messaggio che l'autore vuole trasmettere.
Obiettivi didattici (primaria-secondaria I grado)
- sviluppare il piacere di conoscere, imparare, scoprire, interagire con gli altri per mezzo
di un libro;
- stimolare negli alunni il piacere della lettura in quanto tale, superando la disaffezione per
la comunicazione scritta;
- leggere con curiosità, come attività libera che va oltre il dovere scolastico;
- potenziare la capacità di ascolto e di comprensione attraverso la lettura di testi;
- usare la voce e il corpo per mimare immagini e situazioni significative;
- favorire la conoscenza del sè attraverso l'approccio alla lettura;
- sviluppare il senso critico dopo la lettura.
Contenuti
favole di autori vari. Percorso didattico specifico di comprensione, approfondimento, analisi e sintesi
del testo condotto sotto la guida degli insegnati.
Strumenti e risorse
libri di favole, materiale di facile consumo e materiale informatico.
Metodologia
visite dei rispettivi ambienti scolastici; lettura ed analisi del libro; lavoro in classe ed in teatro con
gli alunni; produzione di elaborati; attività di drammatizzazione ; realizzazione di marionette; cartoni
animati; radio-teatro.
Verifiche
conversazioni guidate; osservazione diretta; rassegna fotografica; riprese video; cartelloni; radioteatro; riproduzioni grafiche; elaborazione di un testo scritto di approfondimento (classi V primaria e
classi I secondaria di primo grado).
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Progetto “VISITE D’ISTRUZIONE”
Commissione:
Insegnati Giuseppina BUSCA – Bianca Francesca D’ANDREA
Durata
Destinatari
Tutte le sezioni e le classi dell’Istituto.
Il termine di scadenza per effettuare le visite
d’istruzione sono:
Scuola dell’Infanzia entro e non oltre il 30
maggio 2014;
Scuola Primaria entro e non oltre il 16 maggio
2014;
Scuola Secondaria di primo grado entro e non
oltre il 9 maggio 2014.
I Campi –scuola e le uscite di Città come Scuola
posso essere effettuate fino al 30 maggio 2014.
Premessa
I viaggi d’istruzione sono momenti importanti che collegano l’esperienza scolastica all’ambiente
esterno, nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi e, pertanto, rientrano tra le
attività integrative della scuola. Sono organizzati secondo criteri stabiliti dal Collegio Docenti e sono
una componente preziosa dell’offerta formativa dell’istituto, grazie alla loro valenza
multidisciplinare e decontestualizzata dall’ambiente scolastico. L’elenco delle stesse, approvato dal
Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, è presente nel sito della scuola.
Obiettivi
-
Avvicinare gli studenti ai capolavori dell’arte e della scienza per una maggiore e migliore
comprensione del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese;
approfondire o completare la conoscenza di alcuni argomenti contenuti nella programmazione
sviluppare la sensibilità necessaria all’acquisizione di comportamenti eco-compatibili;
promuovere l’alfabetizzazione culturale e l’educazione alla convivenza democratica;
sviluppare tutte le potenzialità e le capacità di orientarsi nel mondo al fine di raggiungere un
equilibrio attivo e dinamico con esso;
produrre capacità finalizzate alla comprensione, critica, argomentazione di discorsi;
favorire l’abitudine a visitare un museo o una mostra o un luogo di interesse storico-artistico
percepito come opportunità di formazione e crescita culturale dell’individuo;
stimolare l’importanza del contatto e del rispetto dell’ambiente e dei siti archeologici in esso
contenuti;
maturare uno spiccato senso artistico finalizzato al riconoscimento dei capolavori patrimonio
di un’umanità globalizzata.
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Progetto “COCCINELLE @ COLORI”
PROGETTO CL@SSI 2.0
PROGETTO MINISTERIALE
Referenti
Ins. Maria Daniela CORALLO
Destinatari
Durata
Classe 2D della scuola primaria, del plesso di a.s. 2013/2014- 2016/2017
Pirgotele
\
Premessa
Il progetto si propone di ampliare la diffusione di una didattica digitale e di favorire la creazione di
ambienti di apprendimento innovativi e informali, fornendo la classe di supporti multimediali che
favoriscano lo sviluppo delle competenze digitali.
Facendo seguito alla Raccomandazione sulle Competenze Chiave per il Lifelong learning del
Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa, il paradigma tradizionale basato sul saper “leggere,
scrivere e far di conto”, infatti, necessita oggi di una ridefinizione per includere nuove competenze,
tra cui la competenza digitale, competenza indispensabile per la cittadinanza attiva.
La competenza digitale è da considerarsi trasversale a tutte le discipline e soprattutto permette la
pratica di una didattica inclusiva.
Il progetto si propone così di rispondere ai fabbisogni rilevati con un insieme di attività volte a
rendere quotidiano e non eccezionale l'utilizzo delle nuove tecnologie, fruite come strumenti di
didattica al servizio dell'esplorazione cognitiva e dei diversi stili di apprendimento del gruppo classe.
La strategia utilizzata, con un approccio basato sul modello delle intelligenze multiple e sulle
metodologie di apprendimento cooperativo, consentirà anche la realizzazione di contenuti didattici
digitali da parte degli allievi.
Obiettivi
 Sperimentare nuovi contesti di apprendimento, rendendo naturale l’uso delle tecnologie
all’interno delle pratiche didattiche quotidiane (netbook, LIM, comunicazione a distanza)
 Porre al centro delle proposte di lavoro il singolo alunno con le sue esperienze di scuola ed
extrascuola.
 Favorire l’acquisizione di forme di apprendimento non lineare (webquest, cooperative
learning)
 Sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modi di rappresentare e gestire la conoscenza
attraverso testi, immagini, audio e video, materiali online
 Rispondere ai bisogni reali degli alunni che, in quanto “nativi digitali”, hanno già acquisito
abilità e conoscenze nell’area delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
 Sviluppare attività di documentazione e di valutazione e autovalutazione costanti
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 Educare a un uso consapevole, critico e significativo delle tecnologie.
- Instaurare e consolidare relazioni collaborative indispensabili per lo sviluppo delle abilità
sociali.
- Dialogare e superare individualismo e competitività.
- Sviluppare competenze relazionali che favoriscano legami significativi.
- Conquistare fiducia in sé imparando ad imparare.
- Costruire insieme le conoscenze.
Il progetto consentirà, con un approccio orientato alla sperimentazione ed all'applicazione pratica di
quanto acquisito, e nel contesto già specificato della combinazione di nuove tecnologie e di attività di
tipo tradizionale, il raggiungimento dei seguenti obiettivi di apprendimento:
-
Sviluppare competenze comunicative ed espressive.
Educare all'ascolto.
Potenziare la consapevolezza di "sé".
Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione.
Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche.
Sensibilizzare all'accoglienza dell'altro nelle varie situazioni.
Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare soluzioni.
Capire l'importanza del rispetto per l'ambiente.
Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti.
METODOLOGIA
La metodologia seguita vuole dare enfasi in modo particolare ad attività di pratica laboratoriale e alla
partecipazione attiva, identificate come componenti essenziali dell'approccio, in modo da porre il
focus sia sulle performance collettive sia sulle performance dei singoli, anche nei casi in cui può
essere richiesta la definizione di piani individualizzati.
L'assunzione del progetto è che però esistano dei “facilitatori assoluti”, come le metodologie
didattiche che hanno come obiettivo quello di creare ambienti di apprendimento innovativi, qual è il
cooperative learning, e come le tecnologie di lavoro di gruppo, quali sono le LIM, che consentono,
certamente non da sole ma se incluse in un approccio didattico sistemico, di migliorare il contesto di
vita scolastico riducendo le barriere allo sviluppo e all'espressione creativa di bambini e bambine.
La validità della progettazione didattica e dell'intervento è legata all'efficace integrazione con
interventi specifici, in un dialogo continuo tra situazioni di gruppo e individuali che ha l'obiettivo di
rafforzare le performance degli alunni. Questo progetto vuole identificare così una modalità di
intervento e realizzare delle esperienze didattiche riproducibili.
In sintesi la metodologia di lavoro si basa su:
-
Didattica Laboratoriale. Si farà ricorso preferibilmente ad una didattica laboratoriale,
intendendo il laboratorio non solo come luogo fisico (la classe) ma anche allo stesso tempo
come luogo concettuale e procedurale, dove si adotta il metodo del compito reale, per una
scuola che non si limita alla trasmissione dei saperi, ma diventa un luogo dove sperimentare e
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ricercare.
-
Cooperative learning. L'apprendimento cooperativo è un apprendimento individuale ottenuto
come risultato di un processo di gruppo, finalizzato al raggiungimento di nuove abilità e
conoscenze attraverso la condivisione del lavoro, il superamento della rigida distinzione dei
ruoli tra insegnante/alunno, il superamento del modello trasmissivo della conoscenza.
I genitori saranno coinvolti nelle diverse fasi del progetto per condividere l’impostazione progettuale
e, in particolare, le diverse attività che gli alunni sono chiamati a svolgere online. Per questa ragione
saranno svolte sessioni di sensibilizzazione e formazione al tema della sicurezza in rete con la
partecipazione attiva dei genitori in una logica di peer-education.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Identifichiamo le modalità di verifica dei risultati ai diversi livelli di analisi:
sull'efficacia degli interventi;
sulle performance degli alunni;
sui processi di integrazione, socializzazione ed apprendimento che si sono sviluppati nei
laboratori.
L'insieme di queste verifiche consente non solo di valutare il raggiungimento degli obiettivi
progettuali ma anche gli interventi di miglioramento necessari.
A questo scopo verranno utilizzati metodi sia quantitativi che qualitativi.
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Progetto “CLASSI WEB 2.0”
Scuola Secondaria di I grado
Progetto Ministeriale
Referente
Prof. Luca PETRUZZI
Destinatari
Classe I - sezione N della scuola secondaria
Durata
A.s. 2013/2014- 2014/2015 - 2015/2016.
Premessa
Il progetto Ministeriale si propone di ampliare la diffusione di una didattica digitale e fornire la
classe di supporti multimediali che favoriscano lo sviluppo delle competenze digitali.
Facendo seguito alla Raccomandazione sulle Competenze Chiave per il Lifelong learning del
Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa, il paradigma tradizionale basato sul saper “leggere,
scrivere e far di conto”, infatti, necessita oggi di una ridefinizione per includere nuove competenze,
tra cui la competenza digitale, competenza indispensabile per la cittadinanza attiva.
La competenza digitale è da considerarsi trasversale a tutte le discipline e soprattutto permette la
pratica di una didattica inclusiva, in particolare, come è stato sperimentato già nella nostra scuola,
con l’utilizzo delle nuove tecnologie (innanzitutto Lavagne Interattive Multimediali).
Il progetto che avvierà il nostro Istituto propone, nell'ambito del tema generale dello sviluppo delle
comunità intelligenti, un percorso di conoscenza, scoperta e (ri)progettazione del territorio, partendo
dalla raccolta degli elementi storici fino all'esame delle esigenze e delle prospettive per una migliore
qualità della vita, e sviluppando le capacità degli studenti di interpretare il territorio e di partecipare
attivamente all'evoluzione della comunità..
Questa focalizzazione consentirà di valorizzare le esperienze pratiche e gli studi nei vari ambiti
cognitivi.
La strategia utilizzata, con un approccio basato sul modello delle intelligenze multiple e sulle
metodologie di apprendimento cooperativo, consentirà anche la realizzazione dei contenuti didattici
digitali da parte degli allievi, l'efficace coinvolgimento di coloro che presentano difficoltà a vari
livelli e di valorizzare le capacità di tutti gli alunni
Obiettivi
Sperimentare nuovi contesti di apprendimento, rendendo naturale l’uso delle tecnologie all’interno
delle pratiche didattiche quotidiane (tablet, LIM, applicazioni che supportano la comunicazione a
distanza)
Porre al centro delle proposte di lavoro il singolo alunno con le sue esperienze di scuola ed
extrascuola.
Favorire l’acquisizione di forme di apprendimento non lineare (webquest, cooperative learning).
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Sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modi di rappresentare e gestire la conoscenza attraverso testi,
immagini, audio e video, materiali online
Il progetto consentirà, con un approccio orientato alla sperimentazione ed all'applicazione pratica di
quanto acquisito, e nel contesto già specificato della combinazione di nuove tecnologie e di attività di
tipo tradizionale, il raggiungimento dei seguenti obiettivi di apprendimento:
Sviluppare competenze comunicative ed espressive.
Educare all'ascolto.
Potenziare la consapevolezza di "sé".
Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione.
Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche.
Sensibilizzare all'accoglienza dell'altro nelle varie situazioni.
Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare soluzioni.
Capire l'importanza del rispetto per l'ambiente.
Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti.
Metodologia
La metodologia seguita vuole dare enfasi in modo particolare ad attività di pratica laboratoriale e alla
partecipazione attiva, identificate come componenti essenziali dell'approccio, in modo da porre il
focus sia sulle performance collettive sia sulle performance dei singoli, anche nei casi in cui può
essere richiesta la definizione di piani individualizzati.
Verifica e valutazione
Le modalità di verifica dei risultati ai diversi livelli di analisi vengono identificate in relazione a:
efficacia degli interventi;
performance degli alunni;
processi di integrazione, socializzazione ed apprendimento che saranno sviluppati nei diversi
laboratori.
L'insieme di queste verifiche consente non solo di valutare il raggiungimento degli obiettivi
progettuali ma anche gli interventi di miglioramento necessari.A questo scopo verranno utilizzati
metodi sia quantitativi che qualitativi.
Risorse
Il Progetto è stato finanziato dal MIUR in seguito ad una selezione sia a livello nazionale che
regionale. Alla realizzazione del progetto collabora tutto il consiglio di classe della sezione N
coordinato dall’insegnante referente.
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Progetto di FORMAZIONE E RICERCA
Partecipazione progetto Ministeriale sulle Misure di accompagnamento relative alle
Indicazioni Nazionali, progetto in rete con gli Istituti Comprensivi “W.A. Mozart” (scuola
capofila), Cilea, I.C. Calderini-Tuccimei, I.C.Alessandro Magno, I.C.Tullia Zevi, Scuola
paritaria Bambin Gesù.
Referente
Ins. Francesca PONARI
Destinatari
Durata
Alunni scuola primaria
Da 15 ottobre 2013 a giugno 2014
Premessa
Il progetto prevede approfondimenti su tematiche specifiche scelte da ciascuna scuola della
rete, prendendo in considerazione congiuntamente tematiche di carattere trasversale e di
carattere disciplinare.
Obiettivi
Definire e sperimentare modelli e ambienti di apprendimento/insegnamento che favoriscano il
pensiero divergente attraverso la predisposizione di innovativi ambienti di apprendimento.
Discipline
Matematica – educazione fisica – tecnologia
Tematiche trasversali
Didattica per competenze – ambienti di apprendimento informali
Metodologia
Il progetto di ricerca prevede:
-
una fase formativa iniziale di approfondimento di dati, di documenti e di condivisione delle
finalità e delle metodologie di lavoro;
-
la predisposizione di unità di apprendimento trasversali elaborate tenendo conto dei
traguardi di competenza riportati nelle Indicazioni Nazionali e delle finalità condivise per
favorire il pensiero divergente (attività laboratoriali, piattaforma wiki, social network)
-
la sperimentazione in classe dei modelli definiti;
17
-
la verifica dei risultati;
-
la restituzione degli esiti della ricerca.
Prodotto finale da condividere nel sito ufficiale del MIUR nell’area dedicata alle
Indicazioni Nazionali
Presentazione power point – descrizioni di attività didattiche – registrazioni video o audio
Progetto di Robotica Educativa
Referente
Destinatari
Ins. Francesca PONARI
Durata
Alunni scuola dell’Infanzia, di scuola primaria
e secondaria:
Il progetto si realizzerà durante l’arco dell’anno, da
dicembre a maggio, le classi coinvolte
parteciperanno alle manifestazioni organizzate da
Fondazione Mondo Digitale, utilizzeranno le BeeBot fornite in comodato dalla Fondazione e
frequenteranno il laboratorio della Città Educativa.
Premessa
L’educazione, scrive Delors nel Libro Bianco del 1996, deve basarsi su quattro fondamentali
pilastri: imparare ad essere, imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme. È in
questa ottica che si sviluppano le attività di “robotica educativa”.
Nel corso dei precedenti anni scolastici sono stati effettuati i primi passi nella didattica della
programmazione robotica grazie all'introduzione dell'utilizzo delle Bee-Bot nel contesto del
Progetto Continuità “Strada Amica”, prima, di “Betta va al mercato” successivamente maturando
un'esperienza significativa che è stata inclusa anche nella pubblicazione “Robotica educativa: primi
percorsi e giochi interattivi” a cura della Fondazione Mondo Digitale.
Collegamento del progetto con le linee pedagogiche del POF
Il Progetto si inserisce nelle linee pedagogiche del P.O.F. innestandosi nelle Finalità Generali
definite in esse, in particolare nel:
migliorare la qualità dell’offerta formativa,
realizzare una gestione funzionale delle risorse umane e materiali,
promuovere sperimentazioni e progetti di qualificazione al fine di costruire un ambiente
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favorevole all'apprendimento e alla relazione
Incrementare le competenze digitali di alunni e docenti
In particolare, in quest'anno scolastico le attività di robotica educativa sono inserite nel contesto di
percorsi di didattica quotidiana per quanto riguarda le Bee-Bot, mentre per la robotica supportata
dall’utilizzo dei Lego saranno organizzate uscite didattiche presso la Città Educativa per svolgere
attività laboratoriali con la strumentazione fornita da Fondazione Mondo Digitale.
Gli obiettivi di apprendimento e formativi sono i seguenti:
Competenze
Obiettivi
Attività
Disciplina
logico-spaziali
Orientamento nello spazio;
padronanza di schema motorio;
Mettere in pratica percorsi; Geografia,
indicare direzioni;
Motoria
lateralizzazione corporea
relazionali
Promozione di atteggiamenti
corretti e di comportamenti
consapevoli.
Attività di ricerca in
gruppo; rispetto delle
regole del gruppo
linguistiche
Conoscere codici linguistici;
matematiche
Eseguire semplici calcoli
mentali;
Cittadinanza
Comunicare correttamente Italiano
informazioni, porre
mantenere atteggiamenti corretti domande, riflettere sulle
e mostrare comportamenti
esperienze e comunicare al
consapevoli.
gruppo
Contare, soluzione di
problemi, misurare
Matematica
Creazione di percorsi
Arte
misurare una dimensione per
stima approssimativa
artisticomanipolative
Rappresentare graficamente
luoghi, ambienti e simboli
Finalità
Le finalità didattiche per i docenti sono:
-
costruire un percorso di Continuità verticale;
favorire un approccio proattivo alle dinamiche educative, stimolando la rielaborazione
personale e la ricostruzione dei percorsi di apprendimento;
favorire l'uso delle TIC;
19
-
porre l’alunno al centro del processo educativo;
promuovere l’individualizzazione dell’insegnamento;
promuovere l’apprendimento attraverso il fare;
promuovere un nuovo ruolo del docente quale mediatore didattico che coordina, guida,
sollecita, conforta, incoraggia in caso di errore;
promuovere la metacognizione;
programmare le attività proponendo attività graduate per complessità, sempre maggiore
rispetto a quelle padroneggiate.
Obiettivi
Gli obiettivi di apprendimento per gli alunni sono:
-
acquisire consapevolezza nei confronti delle norme che regolano la vita sociale, affinché
assuma gradualmente atteggiamenti corretti;
lavorare secondo le proprie capacità, preferenze e attitudini;
valorizzare al massimo le intelligenze: linguistica, matematica, motorio-prassica, emotiva;
lavorare in gruppo con i compagni;
confrontarsi, scambiare idee e opinioni, ipotizzare, sperimentare, verificare;
acquisire consapevolezza, attraverso un adeguato processo di metacognizione, dei propri
punti di forza e di debolezza;
avere la visione del risultato che può essere constatata in maniera concreta alla fine del
lavoro.
Contenuti
-
la ricostruzione della logica di scelta e dei percorsi tra le alternative,
il funzionamento delle “apette robot” e la programmazione dei comportamenti.
Metodologia
Nell'ambiente di apprendimento in cui utilizza la robotica educativa, il docente tende a diventare
un animatore della comunità, il promotore di attività in cui i bambini progettano e imparano
esplicitando e discutendo teorie sul mondo con cui interagiscono.
Il gruppo classe funziona come comunità di pratiche scientifiche in cui i bambini comunicano e
condividono le loro idee, si confrontano, discutono imparando l’uno dall’altro.
Il progetto consente agli alunni di conoscere e utilizzare una discreta programmazione che
permette di far eseguire al robot parecchi movimenti rispettando la consegna data.
Dal punto di vista metodologico, infatti, la robotica educativa stimola la curiosità e la voglia di
mettersi in gioco, uscire dai margini e sentirsi al centro. I vantaggi didattico-educativi sono
innumerevoli: genera stupore e interesse; sollecita un transfert emotivo per cui i robot vengono
considerati “esseri bisognosi di cura”; stimola e mantiene l’attenzione; offre la possibilità di attuare
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strategie come la peer-education e il cooperative-learning; favorisce l’apprendimento e la
generalizzazione delle competenze.
Documentazione
Gli alunni produrranno: cartelloni, rappresentazioni grafico-pittoriche, istruiranno i robot per
seguire i percorsi definiti.
Le varie fasi progettuali saranno documentate per mezzo di materiale fotografico ed audiovisivo.
Verifiche
-
Osservazione sistematiche del comportamento dei bambini,
test per la rilevazione delle competenze acquisite,
analisi degli elaborati degli alunni,
confronto tra docenti,
adeguatezza delle scelte operative effettuate.
Progetto “BALLERÒ
Destinatari
Durata
Classi IIIA, VA, VB e VC della scuola
Intero anno scolastico.
primaria, plesso "Palocco 84
Premessa
Il ballo è un veicolo per conoscere altre culture, linguaggi ormai perduti nel tempo, un’occasione
che aiuta a recuperare la comunicativa del movimento, l’espressività del corpo; è arte e carattere.
Durante il ballo si acquisiscono la perseveranza, l’attenzione, la costanza proprio provando e
riprovando. Il ballo insegna a muoversi seguendo ritmi diversi, a coordinare il movimento con la
musica e con il movimento degli altri ed a rimanere concentrati.
Obiettivi
Educazione alla Convivenza:
- esprimere in forma personale stati d’animo, sentimenti ed emozioni;
- collaborare con i compagni;
- apprezzare e conoscere altre culture, tradizioni ed abitudini;
- contribuire alla riuscita di un progetto comune;
- saper accettare il ruolo di leader o di gregario per il bene del gruppo;
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- aiutare i compagni in difficoltà;
- prendere parte ad esecuzioni di gruppo;
- riconoscere le funzioni della musica in brani per danza e varie forme di spettacolo.
Scienze motorie e sportive:
- affinare le capacità coordinative generali,
- esprimere la propria corporeità;
- eseguire semplici progressioni motorie adattandole a situazioni esecutive sempre più complesse;
- eseguire semplici composizioni motorie, utilizzando una vasta gamma di codici espressivi.
Metodologia
In palestra coadiuvate da due esperti esterni si insegneranno ai bambini le danze popolari prescelte.
Verifica
La verifica è lo spettacolo finale.
Progetto “MINIVOLLEY”
Destinatari
Durata
Classi 1A, 2A, 2B, 2C, 2D, 3C, 4A, 4C della
scuola primaria, plesso Palocco ’84.
La durata del progetto segue il calendario delle
attività scolastiche, da marzo a maggio.
Premessa
Tale progetto propone di favorire la crescita culturale, civile e sociale dei giovani, attraverso la
promozione dell'educazione motoria, ludico - motoria, pre-sportiva e sportiva, nel rispetto dei
naturali ritmi di sviluppo.
A tale scopo opera in maniera tale da creare contesti relazionali che agevolino la socializzazione e
la comunicazione, abbinandoli a forme di associazionismo culturale e sportivo, contribuendo a
creare la cultura del “sapere motorio”, prerequisito fondamentale per l'acquisizione di una sana e
permanente educazione sportiva. In questo modo, si intende così potenziare e diversificare le
proposte e le occasioni di attività motoria per i giovani, al fine di incoraggiarne l’accesso alla
pratica sportiva, in particolare alla pallavolo, sport scolastico e relazionale per eccellenza. In
concreto, con l’obiettivo di favorire l'attività ludico-motoria nella scuola, si propone di promuovere
ed organizzare nelle diverse fasi, manifestazioni ed eventi sportivi, cercando, ove possibile, di
privilegiare gli spazi, gli strumenti e i materiali disponibili all'interno della struttura scolastica.
Tutto questo al fine di mostrare ancora una volta come lo sport possa essere un momento di unione
di differenti esperienze e di condivisione di valori comuni quali l'amicizia, il rispetto degli altri e la
sana competizione.
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Da marzo a maggio l’allenatrice entrerà nella scuola per alcune ore settimanali e cercherà di
insegnare agli alunni delle classi elementari come si gioca a pallavolo, partendo dal minivolley,
pallavolo semplificata, che si gioca tre contro tre in un campo più piccolo,con palloni più leggeri.
Questi mesi di insegnamento culmineranno in un torneo tra le classi. Questo progetto
è stato fortemente voluto per cercare di diffondere, partendo dagli alunni delle elementari, la
conoscenza di questo bellissimo sport che è la pallavolo, sperando che ciò possa avvicinare sempre
più ragazzi alla pratica di questo sport di squadra e allo sport in generale, dando loro un'alternativa
alla televisione e al computer, che costringono i nostri ragazzi a stare chiusi in casa senza
frequentare amici e compagni.
Si è sentita l’esigenza di un’iniziativa che coinvolgesse tutti gli alunni senza esclusioni,attraverso il
gioco, che è senz’altro il mezzo più semplice per il raggiungimento di essenziali obiettivi
pedagogici e per proporre lo sport come abitudine di vita e non un mondo riservato ai campioni. Il
gioco rappresenta inoltre, un elemento di continuità con la scuola elementare e una tappa che
precede la proposta di attività sportiva.
La pallavolo, nella forma appositamente studiata per queste fasce d’età, rappresenta lo strumento
ideale che consente di ampliare l’offerta formativa nel rispetto delle caratteristiche psicofisiche
così diverse nelle varie classi della scuola elementare.
Questo progetto intende assumersi un ruolo attivo nel processo di formazione, proponendosi come
un valido punto di riferimento sul territorio nel campo dell'attività sportiva giovanile.
Il progetto sarà realizzato da Professori IUSM.
È riservato agli alunni delle classi della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Tullia
Zevi”, plesso di Largo Aristotele, 41,
- Svolge attività ludica-motoria in orario scolastico, in strutture e spazi idonei, presenti presso
l’edificio scolastico frequentato dagli alunni.
-
-
Incontri e tornei d’interclasse.
La proposta per le classi della scuola è divisa in due momenti:
-
il primo momento è rivolto a tutte le classi di prima e seconda elementare, per poter così
arricchire le attività motorie senza esasperare i gesti tecnici della pallavolo, permettendo
così di sviluppare la propria personalità con una graduale crescita fisico-motoria;
- il secondo momento è rivolto a tutte le classi di terza,quarta,quinta elementare che conduce
gli studenti ad una migliore conoscenza della tecnica del gioco per esaltare a Livello
personale e collettivo quelle capacità tattiche, coordinative che coinvolgono l’intera
personalità dell’allievo; in questa fase saranno organizzati tornei di MINIVOLLEY.
Gli allenamenti saranno incentrati su:
-
educazione motoria e Gioco sport,
le regole del gioco del volley con lezioni tecnico-pratiche.
Finalità
Progetto si propone di valorizzare, con adeguata professionalità, le attività motorie attraverso
l’avvio allo sport, nel nostro caso anche attraverso la pratica del minivolley e della pallavolo,
delineando un modello di attività sportiva che risponda alle esigenze del mondo della Scuola,
23
tenendo conto che la pallavolo è universalmente conosciuta e apprezzata come sport “scolastico”
per eccellenza. Con questa iniziativa, si propone come interlocutore privilegiato e qualificato, in
grado di contribuire al processo di formazione dei giovani, allo scopo di promuovere e valorizzare
l’immagine della società attraverso la collaborazione e la relazione con soggetti istituzionali di
fondamentale importanza, quali la scuola, con cui condivide il territorio. Ciò allo scopo di dare una
interpretazione il più possibile vicina al senso dell'autonomia scolastica, che indipendentemente
dalle aree del sapere coinvolte, consenta l'approfondimento delle esperienze secondo la logica dei
“sistemi formativi integrati”, ove la piena collaborazione tra i soggetti che si occupano di
formazione ad ogni livello è la premessa del successo. Ecco quindi l’importanza della
collaborazione tra la Scuola e Tecnici esperti, il cui compito istituzionale è concorrere ad una sana
e corretta formazione fisica attraverso tecniche professionali di avviamento allo sport. Il progetto
prevede l’utilizzo di una forma di competizione che, tenendo conto delle esigenze formative dei
ragazzi della fascia di età considerata, permette un graduale passaggio al gioco della pallavolo in
un campo regolamentare.
Il minivolley infatti è una forma di pallavolo adattata alle esigenze dei più giovani,giocata in campi
ridotti, con regole e formule semplificate, che consentono di esaltare gli aspetti ludici e formativi
della disciplina evitando eccessi d'agonismo inutile a queste età.
Un gioco inoltre che si presta particolarmente bene ad essere praticato dagli alunni per molti
motivi:
-
non prevedendo contatto fisico, può essere giocato da alunni di diverse caratteristiche
fisiche;
(compresi i bambini in situazione di handicap) con basso pericolo d'incidenti ed infortuni;
le caratteristiche del gioco permettono la formazione di squadre miste, consentendo a
maschi e
femmine di giocare insieme come gruppo classe, coerentemente a quanto
avviene durante l’attività didattica;
privilegia le abilità percettivo - cinetiche oltre che quelle fisiche, interferendo
positivamente;
nei processi di sviluppo cognitivo senza essere mai motivo di stress fisico;
è facile da insegnare e da apprendere, non necessita di grandi spazi e l'attrezzatura di gioco;
è di facile ed economica reperibilità.
Obiettivi
Gli obiettivi, connessi alle finalità del progetto, garantiscono la qualità dell’iniziativa, e prevedono
la collaborazione tra la scuola e il responsabile del progetto. Il responsabile garantisce la massima
competenza tecnica e le qualità morali e psicologiche adeguate al
compito che è chiamato a svolgere. Gli obiettivi dunque, verranno perseguiti con attività motorie
presentate in forma ludica e partecipata, per un approccio globale al gioco organizzato per gruppi
e/o squadre, con riferimento specifici al minivolley. I programmi didattici prevedono l’avviamento
dei giovanissimi atleti alla pratica sportiva del minivolley e della pallavolo, con manifestazioni e
tornei riservati alle classi. L’incontro tra istruttori ed alunni avviene una volta alla settimana ed ha
la durata di almeno 45 minuti. Sono studiati ed applicati,qualora la situazione lo richieda, piani di
lavoro specifici in collaborazione con il corpo docente, che
abbia segnalato le eventuali problematiche o le procedure alternative all’istruttrice.
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Metodologia
Le attività proposte non saranno un prematuro avviamento alle discipline sportive, né tanto meno
alle pratica di un minisport, uno sport cioè in miniatura, cui i piccoli allievi devono adattarsi ,che
ricapitola però le tecniche, i gesti fondamentali e le sequenze attuativi di quello dei “grandi”, ma
verranno proposte attività polivalenti e giochi di squadre con regole determinate assunte
dall’esterno (minivolley,ecc.) o da attività sportive significative (preatletica: corse, salti, lanci,
ginnastica, ecc.). L’educazione motoria per gli alunni avrà carattere ludico: il gioco sarà
“strumento dell’apprendimento”. La programmazione delle attività verrà espletata dal responsabile
tecnico per realizzare un contesto comunicativo e socializzante, favorevole alla formazione
integrale dell’individuo.
Materiale e attrezzature
Materiali e attrezzature messi a disposizione dalla scuola: palloni, omologati, idonei, alla pratica
del minivolley; cerchi, tappetini, ostacoli, mattoncini, coni e mazzarelle fondamentali per
contribuire a sviluppare gli spostamenti, la coordinazione, l’adattabilità dei movimenti, ecc.
Verifiche
Il progetto infine prevede incontri tra squadre miste, costituite all’interno delle classi degli alunni
della Scuola primaria.
Costi
Il progetto è a costo zero per la scuola.
Progetto “ MINIBASKET: SPORT PER GIOCO”
Destinatari
Durata
Scuola primaria: tutte le classi del plesso Anno scolastico
Pirgotele e la 1A , 2A, 2B, 2C, 2D, 3C, 4A, 4C
del plesso Palocco ’84.
Premessa
Lo sport ha assunto valenze sempre più ampie, esaltando la centralità dell'individuo che con le sue
motivazioni, le sue specificità, la propria libertà di affermare la sua diversità, sceglie la tipologia di
sport che più gli si addice: il minibasket è una buona scelta!
La proposta colloca il giovane individuo al centro della programmazione, intorno alle sue
motivazioni ruoteranno le attività e la centralità dei suoi bisogni diventerà l'asse portante del
25
progetto.
L'avviamento alla pratica sportiva sarà l'asse portante per l'intera programmazione perchè, oltre a
porre le basi per una educazione permanente all'attività motoria, rappresenta un mezzo
insostituibile per soddisfare i bisogni di partecipazione con gli altri, per misurarsi con sé stesso e
con gli altri nel pieno rispetto delle regole, sia quelle codificate negli sport istituzionali, sia quelle
eteronome stabilite dal gruppo
Finalità educative
-favorire l'ordinato sviluppo psicomotorio in termini di controllo di se, padronanza nell'azione,
autonomia di scelta,
-raggiungere uno stato di benessere psico-fisico, attraverso la presa di coscienza della corporeità
come mezzo espressivo,
-stimolare l'educazione all'attività fisica per trasformarla da un fatto temporaneo ad un attività
permanente,
-considerare l'attività fisica come mezzo di socializzazione,
-esaltare in modo positivo il proprio contesto socio ambientale facendo conoscere attraverso la
pratica sportiva i problemi legati al proprio territorio.
Finalità di breve termine
L’approccio di chi si propone di operare all’interno di una realtà consolidata come la scuola
elementare deve mirare al raggiungimento, nel breve termine, di sei obiettivi, tra l’altro comuni a
quelli da conseguire in una normale attività sportiva:
-
-
Rivolgersi a tutti gli alunni, anche a quelli che evidenziano problematiche relazionali o fisiche,
coinvolgendoli in attività di benessere psicofisico, da utilizzare nel percorso scolastico e come
bagaglio permanente dell’individuo.
Contribuire alla formazione globale della personalità degli alunni, favorendo momenti di
socializzazione, valutazione ed autovalutazione.
Integrare, variare e compensare le altre attività del curricolo senza sostituirvisi.
Sedimentare valori morali e sociali, diffondendo positivi esempi di attività motoria e sportiva,
in contrasto con modelli deviati e devianti.
Consentire agli alunni di conciliare l’attività di tempo pieno con l’attività sportiva.
Fornire agli insegnanti occasioni di conoscenza motoria e sportiva, con finalità di
aggiornamento professionale.
Verifica
Saranno stabiliti obiettivi finali che seguiranno una scadenza in riferimento ai programmi legati a
scadenze programmate dall'associazione (saggi di fine anno, attività estive, tornei interni,etc.).
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Progetto nazionale per l’educazione fisica nella scuola primaria
Destinatari
Durata
Classi 1A, 2D, 3C, 4C, 5A della scuola
10 ore
primaria, plesso Palocco ‘84
Linee generali
Il progetto presenta linee comuni e omogenee su tutto il territorio nazionale. Il coordinamento è
affidato al Comitato Direttivo Nazionale, composto da rappresentanti di P.C.M., M.I.U.R.,
C.O.N.I. e C.I.P. che ne assicura il governo delle attività, l’uniformità delle linee
programmatiche e dei correlati adempimenti attuativi.
Le caratteristiche generali del progetto sono:
- affiancamento all’insegnante della scuola primaria da parte di un esperto laureato in scienze
motorie o diplomato ISEF per 2 ore a settimana;
- realizzazione in tutte le Regioni e Province dello svolgimento di due ore settimanali di attività
nelle classi coinvolte, ripartite in giorni separati;
- uniformità dell’impostazione scientifica e metodologica su tutto il territorio nazionale;
- gli obiettivi di apprendimento perseguiti sono saldamente radicati in quelli previsti nelle
Indicazioni nazionali per la scuola primaria;
- particolare attenzione al coinvolgimento agli alunni con disabilità;
- ulteriore arricchimento della proposta didattico – motoria per le classi terze, quarte e quinte,
importanti in quanto momento di passaggio dall’educazione al movimento all’acquisizione di
competenze motorie in chiave pre-sportiva;
- valutazione ex-ante e ex-post degli apprendimenti.
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Progetto “ZOLLE”
Destinatari
Durata
Classi 2A, 2D, 4A, 4C della scuola primaria, Da febbraio a giugno.
plesso "Palocco 84;
Classi 2A, 2D, 4D, 4C, 5D della scuola
primaria, plesso Pirgotele;
Classi 1N, 2N, 2P della scuola secondaria di I
grado.
Premessa
GREENAGER Onlus propone all’interno della Scuola una modalità di accesso ad una precoce ma
puntuale educazione ambientale attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini, premessa per un
maggior interesse ed un futuro impegno teso alla salvaguardia dell’ambiente.
La progettazione e successiva realizzazione di uno spazio comune adibito a orto botanico da parte
degli alunni costituisce lo spunto per semplici riflessioni che attengono alle più importanti
tematiche ambientali dell’attualità: dalla gestione virtuosa del ciclo integrato dei rifiuti, alla
riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra, passando per la tutela della biodiversità e la
gestione sostenibile delle risorse naturali.
L’intenzione è di fornire agli alunni le competenze specifiche di base, accrescere e sviluppare
capacità organizzative e il senso di responsabilità critica dell’ambiente e avvicinarli ad attività
pratiche e manuali di gestione ottimale del microambiente circostante.
L’organizzazione del progetto e i suoi contenuti non possono prescindere dal coinvolgimento attivo
di docenti e genitori. Questi, trovandosi nel ruolo cardine di educatori, possono promuovere i
comportamenti virtuosi dei veri destinatari delle attività anche al di fuori di queste, assicurando una
continuità dell’esperienza formativa.
Ogni incontro prevede una parte di lezione teorica frontale (della durata approssimativa di 40
minuti) in cui verranno affrontate le seguenti tematiche:
Educazione ambientale: introduzione alla struttura della pianta ed approfondimento di
alcuni ortaggi.
L'aggettivo naturale: riflessione sul concetto di natura e naturale.
Sostenibilità: considerazione dell’impatto ambientale delle nostre azioni.
Autoproduzione: osservazione, analisi, sintesi.
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Alimentazione: proiezione e dibattito del documentario “Supersize me”; educazione
alimentare.
Rifiuti: sensibilizzazione alla raccolta differenziata ed al riutilizzo; laboratorio creativo con
materiali di scarto.
Percorsi sensoriali: sperimentazione attraverso i sensi dei prodotti del nostro orto.
La parte restante dell’incontro vedrà gli alunni impegnati nella progettazione e realizzazione di un
orto coltivato con piante aromatiche ed officinali, ortaggi, piante da frutto.
La metodologia utilizzata negli incontri seguirà la tecnica del Cooperative Learning, la quale
prevede la suddivisione degli alunni in piccoli gruppi per una partecipazione più attenta e
cooperativa all’attività svolta.
La pluralità di competenze degli attori coinvolti permetterà inoltre di affrontare le suddette
tematiche nella loro complessità, attraverso una metodologia ludico-esperienziale.
La proposta di seguito descritta rappresenta l’ipotesi di spesa relativa alla realizzazione del
progetto ZOLLE con un massimo di 50 alunni:
- Il progetto si avvarrà della partecipazione di operatori specializzati;
- Il referente del progetto sarà presente durante tutti gli incontri;
- I materiali utilizzati verranno messi a disposizione da Greenager Onlus e verranno recuperati alla
fine del progetto;
Obiettivi generali
-
Costruire insieme agli alunni un concetto di consapevolezza.
-
Sensibilizzare gli alunni all’amore e alla cura dell’ambiente.
-
Riqualificare il giardino scolastico e potenziarne i microambienti.
-
Costruire un piccolo orto botanico negli spazi interni o esterni della scuola.
-
Sviluppare il senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e l’ambiente.
-
Favorire l’acquisizione di comportamenti tesi al rispetto delle cose comuni, proprie ed altrui.
-
Avviare alla conoscenza del mondo vegetale, delle sue specie e delle sue caratteristiche.
-
Ricercare le modalità comunicative più adeguate per razionalizzare l’esperienza pratica.
-
Stimolare atteggiamenti di costante ricerca nei confronti della realtà del territorio di
appartenenza, per mezzo dell’osservazione, dell’analisi e della verifica.
-
Sensibilizzare gli alunni ai problemi del degrado ambientale attraverso l’osservazione attiva
29
del territorio.
-
Innescare negli alunni un atteggiamento propositivo verso le tematiche ambientali.
-
Saper individuare un problema ambientale, saperlo analizzare e saper elaborare semplici ma
efficaci proposte di soluzione.
-
Promuovere la capacità di progettare e costruire usando materiali semplici.
-
Approfondire la conoscenza del territorio dal punto di vista storico, geografico, socioculturale, economico e biologico.
-
Progettare e pianificare attività in collaborazione con altre Istituzioni.
-
Promuovere un comportamento consapevole di raccolta differenziata dei rifiuti con particolare
attenzione alla funzione del riciclaggio/riuso dei materiali.
-
Comprendere l’importanza dei mezzi pubblici di trasporto.
-
Comprendere l’importanza di un utilizzo responsabile dell’acqua.
Obiettivi specifici
-
Crescita delle competenze degli alunni relative al tema del progetto (verifica iniziale e
finale).
-
Acquisizione di un atteggiamento sensibile e propositivo relativo alle tematiche ambientali
affrontate nel progetto (es: disegno libero o strutturato sugli argomenti del progetto).
-
Sviluppo della capacità di progettare e costruire usando materiali semplici (lavori pratici di
riuso dei materiali).
Metodologia
Fase organizzativa
 Elaborazione, da parte dei referenti del progetto e dei docenti interessati del Piano di
Progettazione Operativo.
 Incontri di Commissione tra referenti di classe e coordinatori, per condividere e pianificare
proposte e linee di lavoro.
 Acquisizione del materiale tecnico e didattico necessario alla realizzazione del progetto (a
carico di Greenager Onlus).
Elaborazione di schede di verifica e monitoraggio in itinere dei processi attivati nelle diverse fasi e
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dei risultati raggiunti.
Modalità di pubblicizzazione e di documentazione dei risultati
Presentazione del percorso e dei prodotti dell’orto alle famiglie.
Ricettario per l’utilizzo dei prodotti coltivati.
Presentazione dei risultati alle altre classi e alle famiglie dell’attività botanica e di
“rinaturalizzazione” dell’area messa a disposizione dalla scuola.
Presentazione dei lavori ottenuti attraverso il riuso dei materiali.
Incontro iniziale e conclusivo con genitori, docenti e istituzioni.
Fase operativa
-
Uso privilegiato della metodologia esperienziale “sul campo”.
-
Attività di ricerca.
-
Utilizzo di consulenze specifiche.
-
Attività pratiche.
-
Valorizzazione delle attività di laboratorio in quanto modalità di apprendimento.
-
Lavori di gruppo.
-
Partecipazione alle iniziative promosse da Enti e Istituzioni.
31
Progetto “ORIENTAMENTO”
Referente
Prof. Francesco MAZARA
Destinatari
Durata
Classi III della Secondaria di primo grado.
Intero anno scolastico.
Premessa
L’orientamento è un processo formativo continuo che inizia con le prime esperienze scolastiche
quando le premesse indispensabili per la piena realizzazione della personalità sono ancora pressoché
intatte sia a livello di potenzialità che a livello di originalità. Rappresenta un momento fondamentale
per prendere coscienza delle competenze necessarie ad affrontare le scelte di vita scolastiche e
professionali. Questo progetto sull’orientamento si propone di individuare e valorizzare le
motivazioni, le attitudini e gli interessi degli studenti, mirando a favorire capacità di scelte
autonome e responsabili. Ne consegue che l’orientamento si persegue con ciascun insegnamento.
Alcune competenze generali, infatti, sono gli strumenti di base che ogni docente fornisce ai propri
alunni per permettere loro di acquisire, attraverso i contenuti, la maggior parte delle abilità
professionali che verranno richieste una volta usciti dalla scuola media, ad esempio, la
problematizzazione, l’operatività, la capacità di ricerca personale. Il progetto orientamento mira alla
conoscenza di sé, dell’ambiente circostante, del territorio e delle prospettive di lavoro. In modo
particolare viene favorito lo sviluppo delle abilità di base, per un proficuo inserimento nella scuola
superiore, e delle capacità di autovalutazione.
Finalità
-
Favorire una riflessione sulle proprie potenzialità per valorizzare i punti di forza ed
identificare le aree di miglioramento;
sviluppare e migliorare il processo di conoscenza del sé e della propria aspettativa di vita in
relazione alle attese della famiglia e dei docenti;
per migliorare le capacità decisionali, fornire e favorire l’uso di strumenti ed informazioni
sulle offerte formative e strutture degli istituti di scuola secondaria di secondo grado del
nostro territorio;
possibilità di fare emergere premesse indispensabili per la piena realizzazione di personalità
che, in questa giovane età, sono ancora pressoché intatte sia a livello di potenzialità che a
livello di originalità;
favorire lo sviluppo delle abilità di base, per un proficuo inserimento nella scuola superiore, e
delle capacità di autovalutazione.
Obiettivi
-
Promuovere un’attività d’orientamento tesa ad approfondire la conoscenza del sé e di quello
che ci circonda, e delle capacità decisionali per una scelta più giusta e consapevole
dell’itinerario formativo personale;
aiutare gli alunni a riflettere su se stessi e sulla vita che li attende a breve e lungo termine;
scoprire il proprio valore in quanto persone;
far capire ad ogni alunno che può essere parte attiva del suo processo di crescita, del suo
32
-
futuro ruolo nella società, della sua piena e felice esistenza nel mondo;
offrire occasioni che stimolino la partecipazione attiva dell’alunno e il rinforzo motivazionale
per mezzo di esperienze di apprendimento diversificate;
rafforzare basilari processi di apprendimento;
favorire la conoscenza dell’obbligo scolastico e formativo.
Contenuti e Metodologia
Per raggiungere gli obiettivi descritti si consigli ai vari docenti dei consigli delle classi terze la
seguente metodologia:
- possibile presentazione agli alunni di questionari utilizzati come strumento per riflettere sui
propri interessi e attitudini;
- possibili ma limitati incontri degli alunni con gli insegnanti delle scuole superiori, presso la
nostra sede, per una corretta informazione sui corsi di studio e sul funzionamento dei singoli
istituti;
- analisi di materiale illustrativo che sarà distribuito dagli insegnanti delle scuole medie di
secondo grado;
- visita degli alunni alle scuole superiori accompagnati dai genitori in orario pomeridiano,
secondo un calendario che sarà comunicato agli alunni;
- docenti, tutors, ed esperti attueranno lezioni in classe, comunicazione didattica orientativa;
- partecipazione ad “open day” organizzati dagli istituti di scuola secondaria di secondo grado;
- facilitare comunicazioni di gruppo, scambio di notizie, idee, sensazioni sulla formazione
d’orientamento di gruppo e individuale;
- coinvolgimento di qualche genitore per comunicare il suo iter scolastico che lo ha avviato e
inserito nel mondo del lavoro.
Verifiche
Considerata la durata del progetto, la verifica avrà luogo in un primo momento all’inizio delle attività
di orientamento e successivamente alla scadenza del termine delle iscrizioni (febbraio).
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GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
Referente
Prof.ssa Bianca Francesca D'ANDREA
Destinatari
Tutte le classi della Scuola Secondaria di I
grado.
Durata
Da novembre 2014 a maggio 2015.
Premessa
Giochi sportivi studenteschi: avviamento alla pratica sportiva dell’atletica e pallavolo.
Finalità
Sviluppare la socializzazione, la collaborazione, il fair play e saper gestire l’ansia da prestazione
e l’agonismo.
Obiettivi
-
Consapevolezza delle proprie capacità motorie
Riconoscimento dei propri limiti
Capacità di sostenere una prestazione in ambito agonistico
Apprezzare il lavoro di squadra
Socializzare con i propri coetanei
Potenziare il senso di responsabilità ed il rispetto dell’avversario
Utilizzare i propri errori per maturare
Metodologia
1.
2.
3.
4.
Adesione ai giochi sportivi studenteschi di atletica
Compiti di responsabilità
Organizzazione tornei interscolastici
Preparazione e partecipazione alle gare di atletica
Spazi
Palestra e spazi esterni alla palestra.
Verifiche
In Itinere. Partecipazione a gare e tornei.
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