Leggere una diagnosi

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Leggere una diagnosi
LEGGERE UNA
DIAGNOSI DI DSA
COSA SONO I DSA?
Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento:
ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità
Scolastiche,in particolare ai disturbi
denominati Dislessia, Disortografia,
Disgrafia e Discalculia.
("Consensus Conference" Milano, 2007)
...NELLO SPECIFICO...
Dislessia = specifico disturbo nella velocità e nella
correttezza della lettura
Disortografia = specifico disturbo nella correttezza
della scrittura (intesa come processo di trascrizione tra
fonologia e rappresentazione grafemica della parola,
da distinguere dalla correttezza morfosintattica)
Disgrafia = specifica difficoltà nella realizzazione
manuale dei grafemi (calligrafia)
Discalculia = debolezza nella strutturazione
delle componenti di cognizione numerica
(intelligenza numerica basale: meccanismi di
quantificazione, comparazione,seriazione, strategie
di calcolo a mente) e/o
difficoltà nelle procedure esecutive (lettura,scrittura e
messa in colonna dei numeri) e/o
difficoltà nel calcolo (fatti numerici e algoritmi del
calcolo scritto)
IN CASO DI SOSPETTO DSA:
Dovere della scuola è fare la segnalazione alla
famiglia.
La famiglia si rivolge per una diagnosi di DSA al
servizio sanitario nazionale e quando non è possibile
a strutture o specialisti accreditati.
Dalla segnalazione specialistica di DSA è dovere delle
scuole redigere un piano didattico personalizzato
dell’allievo. Quindi diventa fondamentale saper ricercare
nella diagnosi le informazioni utili a questo obiettivo
(Legge Nazionale n.170 dell' 08/10/2010)
COME DEVE ESSERE LA DIAGNOSI?
E' sempre una diagnosi su due livelli:
Diagnosi classificatoria di primo livello- accomuna
all’interno di una stessa categoria condizioni cliniche
eterogenee (DSM-IV; ICD-10)
Diagnosi funzionale di secondo livello- rende conto della
variabilità che caratterizza i diversi quadri. Importante per
voi insegnanti per capire il funzionamento del vostro
alunno e prendere decisioni sul “cosa fare”.
QUALI SONO NELLA DIAGNOSI LE
INFORMAZIONI UTILI ALLA SCUOLA?

Quoziente intellettivo

Lettura, scrittura e calcolo

Memorie

Attenzione

Percezione

Prassie

Funzioni esecutive

Abilità linguistiche
MA COSA SIGNIFICANO TUTTI QUEI
TERMINI E SIMBOLI NELLE DIAGNOSI?
...ANALIZZIAMOLI IN DETTAGLIO...
CLASSIFICAZIONE DEI DSA
Nel DSM IV sono inquadrati nell'Asse I come Disturbi
della Lettura, dell'Espressione Scritta e del Calcolo.
Nell'ICD-10 sono classificati come Disturbi Evolutivi
Specifici delle Abilità Scolastiche (codice F81): Disturbo Specifico della Lettura, F81.0 (Dislessia)
-D.S. della Compitazione, F81.1 (Disortografia)
D.S. delle Abilità Aritmetiche F81.2 (Discalculia)
D.S. misti delle abilità scolastiche, F81.3
-Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche, F81.8
che include il d. evolutivo espressivo della scrittura.
DisturboSpecificoApprendimento
La principale caratteristica di definizione della
“categoria nosografica”, è quella
della “specificità”,
intesa come un disturbo che interessa uno specifico
dominio di abilità (lettura, ortografia, grafia, calcolo)
in modo significativo ma circoscritto, lasciando
intatto il funzionamento intellettivo generale.
Difficoltà Specifiche
Sistema Cognitivo Centrale
MODULI
Trasduttori
ambiente esterno
CRITERI GENERALI PER FARE
DIAGNOSI DI DSA
•Compromissione significativa e persistente della
funzione interessata (-2ds)
•Capacità intellettive nella norma (entro 1ds)
•Assenza di deficit sensoriali
•Assenza di danno neurologico
•Assenza di disturbi relazionali (primari)
•Presenza di normali opportunità educative

Impatto significativo negativo per l'adattamento
scolastico e/o per le attività della vita quotidiana
DSA: ALTRE CARATTERISTICHE

Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi

Prevalenza accentuata nei maschi

Consistente associazione tra i diversi DSA

Eterogeneità dei quadri funzionali

Eterogeneità dei profili di sviluppo

Associazione con disturbi psicopatologici
Curva di distribuzione normale
ALCUNE DEFINIZIONI



Media: i test per essere standardizzati vengono somministrati ad un ampio
campione di soggetti che seguono le leggi della variabiltà biologica. Distribuzione
normale – Campana di Gauss
La media è il punteggio medio ottenuto da un campione di individui uniformati per
età e scolarità.
Deviazione standard: Scarto quadratico medio
È un indice di dispersione dei punteggi dalla media, è un indice della variabilità
campionaria.
Punteggio Z: Numero di deviazioni standard con cui la prestazione si discosta dalla
media.
z = Prestazione del soggetto – Media / deviazione standard
PER TUTTI I DSA

La valutazione del funzionamento intellettivo (QI)
si attua principalmente con un test
multicomponenziale (valutazione di diverse
abilità intellettuali) :
- WPPSI, WISC III, WAIS III
WISC-III
SUBTEST SCALA VERBALE

Informazione (IN)= MLT, CAPACITà APPRENDIMENTO SCOLASTICO

Somiglianze (SO) = CAPACITà DI CATEGORIZZARE IN GRUPPI LOGICI

Ragionamento aritmetico (RA) = MEMORIA DI LAVORO

Vocabolario (VC) = RAGIONAMENTO E ASTRAZIONE

Comprensione (CO) = RAGIONAMENTO PRATICO E GIUDIZIO SOCIALE

Memoria di cifre (MC) = MEMORIA A BREVE TERMINE (ASSORBIMENTO LIBERO)
SUBTEST SCALA DI PERFORMANCE

Completamento di figure (CF) =ATTENZIONE VISIVA

Cifrario (CR-A; CR-B) = APPRENDIMENTO SCHEMI VISUO-MOTORI

Riordinamento di storie figurate (SF) = CAPACITà DI GENERALIZZAZIONE,
PIANIFICAZIONE E ANTICIPAZIONE MENTALE (relazioni spazio-tempo, causa-effetto)

Disegno con cubi (DC) = COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA RIPRODUTTIVA

Ricostruzione di oggetti (RO) = COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA PRODUTTIVA

Ricerca di simboli (RS) = ATTENZIONE VISIVA; MVISIVABT; VELOCITà NELL'ANALISI
VISIVA E DECISIONE

Labirinti (LA) = ANALISI VISIVA, ATTENZIONE, PIANIFICAZIONE, VELOCITà
WISC-III
SUBTEST SCALA VERBALE (pp) = QIV

Informazione (IN)

Somiglianze (SO)

Ragionamento aritmetico (RA)

Vocabolario (VC)

Comprensione (CO)

Memoria di cifre (MC)
Il QIV è una misura complessiva delle
abilità di recepire, elaborare e
immagazzinare informazioni di tipo
uditivo-verbale
e riflette le acquisizioni
cumulativamente ricavate
dall’ambiente educativo e scolastico.
SUBTEST SCALA DI PERFORMANCE (pp) = QIP

Completamento di figure (CF)

Cifrario (CR-A; CR-B)

Riordinamento di storie figurate (SF)

Disegno con cubi (DC)

Ricostruzione di oggetti (RO)

Ricerca di simboli (RS)

Labirinti (LA)
QIV+QIP= QIT
Il QIP è una misura
complessiva dell’abilità
di operare mentalmente
con dati, immagini e
configurazioni visive
per risolvere problemi
di tipo spaziale,
meccanico e pratico
WISC-III





Quoziente di intelligenza totale (QIT)
Il QI totale deriva dalla somma dei punti
ponderati ottenuti nelle prove verbali e in quelle
di performance della scala.
Dal punto di vista fattoriale, il QIT viene
assimilato al fattore g.
Secondo l’impostazione psicometria classica, il
punteggio nel fattore g indica la potenzialità
intellettiva generale di un soggetto.
I valori di QIT misurati dalla WISC-III vanno
da 40 a 160.
WISC-III
• L’intelligenza media corrisponde a un punteggio ottenuto dai
bambini che risolvono fino a metà del test, che è QI=100,
punto centrale della distribuzione dei punteggi (media) e la
DS è pari a 15.

La fascia di normalità va dal valore 85 fino a 115.

Nella fascia tra 70 e 85 abbiamo un borderline cognitivo. In
questo caso si fa riferimento a strumenti multicomponenziali
perché il profilo cognitivo generale è più informativo del QI
per la formulazione della diagnosi.

In presenza di un QI inferiore a 70, livello da cui si attribuisce
una disabilità intellettiva, non può essere formulata diagnosi
di DSA.
WISC-III





I punteggi ponderati (pp) di ciascun subtest hanno
una media di 10 e una deviazione standard di 3.
Pertanto un soggetto che ottiene un pp di 10 in un
subtest risulta medio per la sua età a quel subtest.
Un pp tra 7 e 13 (una ds sotto e sopra la media)fascia della normalità
Un pp tra 4 e 7 indica una debolezza (tra 1ds e 2ds
sotto la media)
Un pp uguale o inferiore a 4 indica un’immaturità
(2 o più ds sotto la media)
Diagnosi DISLESSIA
Disturbo della lettura e della scrittura in cui le
performance di lettura e scrittura
mostrano l’esistenza di deficit delle funzioni cognitive
nella funzione visivo-gestaltica,
analitica od in entrambe.
in
quella
uditivo
• La diagnosi di dislessia non può essere formulata
prima della fine della II classe elementare
• Prima può essere presente un ritardo nei prerequisiti
dell’apprendimento
Diagnosi dislessia



I parametri essenziali per la valutazione della
compromissione dell’abilità specifica sono:
1.la rapidità misurata come il tempo di lettura di
brani, parole, non parole: che si discosti per difetto
di almeno due deviazioni standard (-2DS) dalle
prestazioni dei lettori della stessa età
2.la correttezza misurata come numero di errori di
lettura: che sia < al 5°percentile
N.B. La comprensione del testo non concorre alla formulazione della
diagnosi di dislessia, anche se fornisce informazioni utili
sull'efficienza del lettore
Diagnosi disgrafia e disortografia



La valutazione della compromissione dell’abilità specifica
richiede l’esame delle componenti disortografiche e
disgrafiche .
1. per la disortografia (connessa con disturbi dell'area
linguistica) è condiviso il parametro di valutazione della
correttezza, costituito dal numero di errori nella scrittura
di parole, non parole e di un brano dettato - prestazione
uguale o inferiore a 2DS dalla media.
2. per la disgrafia (probabile conseguenza di disturbi di
esecuzione motoria di ordine disprassico), i principali
parametri di valutazione riguardano la velocità (< -2 DS)
e l’analisi qualitativa delle caratteristiche del segno
grafico.
TIPOLOGIA DI ERRORI NELLA
SCRITTURA



ERRORI FONOLOGICI derivano da acquisizioni
insufficienti avvenute durante la fase alfabetica e
riguardano un rapporto scorretto fra fonemi e grafemi
(scambio di grafemi, omissione/aggiunta lettere o
sillabe, inversioni, grafemi inesatti)
ERRORI NONFONOLOGICI conseguono ad
acquisizioni insufficienti nelle fasi ortografica o
lessicale e si manifestano come errori presenti solo
nella rappresentazione ortografica delle parole
(separazioni e fusioni illegali, scambio di grafema
omofono, omissione/aggiunta h)
ERRORI FONETICI Omiss./agg.doppia, accenti
DOVE INIZIA LA BRUTTA CALLIGRAFIA E
QUANDO POSSIAMO PARLARE DI
DISGRAFIA?
PARAMETRI

Lettere o parole mal allineate

spazio insufficiente tra le parole

curve acute di collegamento

irregolarità nei collegamenti (pause)

assenza di collegamenti

collisione di lettere

forma e dimensione delle lettere variabile

deformazioni di lettere

ripassature e correzioni
Diagnosi discalculia

La valutazione si riferisce soprattutto alla
correttezza e alla rapidità delle prime 2
competenze (abilità aritmetiche e di calcolo),
applicando il criterio di -2DS dai valori medi attesi
per l’età e/o classe frequentata nelle prove
specifiche.
• N.B. L'efficienza nella risoluzione dei problemi
aritmetici non concorre alla diagnosi di discalculia,
ma appare correlato al livello delle competenze
cognitive o al livello di competenza linguistica.
Diagnosi discalculia
Si possono incontrare problemi nella numerazione,
numerazione all’indietro, scrittura e lettura dei
numeri, comprensione del valore posizionale,
comprensione e uso delle procedure di calcolo,
comprensione e confronto di quantità,
memorizzazione dei dati numerici (tabelline,
operazioni frequenti ed elementari).
PROIEZIONE ESEMPIO DI
RELAZIONE CLINICA

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PDF 1 E 2
Domande, dubbi, incertezze…
COMMENTI


Nelle prove di lettura, scrittura, comprensione e in
quelle di matematica spesso la prestazione del
soggetto può essere riportata in tre modi:
1.in termini di deviazioni standard o punti z
2.in termini di fasce di prestazione
3.in termini di percentili
Parliamone in dettaglio
COMMENTI
Quando le prestazioni sono riportate in termini di
deviazioni standard è importante ricordare che:
le DS sono distanze dalla media quindi punteggi
tra -1 e +1 sono punteggi intorno alla media
tra +1 e +2 sono sopra la media
sopra +2 sono significativamente sopra la media
tra -1 e -2 indicano una flessione, ossia una debolezza
altrove indicata anche mediante un solo asterisco (*)
sotto -2 indicano prestazioni significativamente sotto la
media, indicano un’immaturità altrove indicata anche con
due asterischi (**)

COMMENTI

Quando i risultati del soggetto nelle prove sono
riportate in termini di fasce di prestazione dovete
ricordare che:
O= ottimale
CPR= criterio pienamente raggiunto
PS= prestazione sufficiente
RA= richiesta di attenzione
RII= richiesta di intervento immediato vicino, uguale o sotto le
-2DS ; con questo punteggio si può fare diagnosi di DSA.
COMMENTI

Quando le prestazioni sono riportate in termini di
percentili :
-I percentili dividono una distribuzione di punteggi in 100
parti uguali.
-Esempio il 50° percentile è la mediana.
-La definizione di percentile permette di stabilire la
percentuale di valori al di sotto di una certa soglia, e anche
la percentuale tra due soglie; per esempio, tra i valori
corrispondenti al 25° ed il 75° percentile, abbiamo il 50%
dei valori.
-Punteggi che cadono sotto il 5° percentile cadono verso la
soglia minima quindi sono da segnalare per la diagnosi