XVI secolo Divisione dell`Isola in due parti: Regno di Sombay (parte
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XVI secolo Divisione dell`Isola in due parti: Regno di Sombay (parte
XVI secolo Divisione dell’Isola in due parti: Regno di Sombay (parte occidentale timoresi musulmani protetti dagli olandesi), Regno di Behale (parte orientale timoresi convertiti al cristianesimo e protetti dai portoghesi). 1515 Guerra tra musulmani e cattolici, con vincita dei Topasses (discendenti dei coloni portoghesi) che regnarono su tutta l’isola. XV secolo Intensificazione della presenza portoghese e olandese sull’isola. Per i tre secoli successivi il Portogallo mantiene la tutela coloniale a Timor Est e i Paesi Bassi a Timor Ovest. 1859 Trattato di Lisbona: frontiere precise tra Timor occidentale olandese e Timor orientale portoghese. 5/6/1914 Frontiere riconosciute e fissate ufficialmente dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja 1932 Ministro delle colonie del Portogallo impone a Timor una dittatura fascista, opposizione dei Timoresi ma con repressioni perché il regime non voleva la decolonizzazione d’oltremare. 2^ G. M. Timor è al centro dei combattimenti: i Giapponesi invadono la regione per preparare un attacco contro l’Australia, il governo portoghese autorizza l’Australia a stabilirsi nell’Isola ma poi gli australiani abbandonano il terreno ai giapponesi in seguito a violenti combattimenti. In questa fase muoiono 50.000 Timoresi. Dopo 2^G.M. Portogallo impone nuovamente la dittatura militare ed riprende la guerra tra Paesi Bassi e la sua colonia indonesiana. 1949 Olandesi abbandonano definitivamente la parte occidentale dell’isola che diventa prima Repubblica Federale Indonesiana, mentre la parte orientale rimane in mano ai Portoghesi. 1950 Parte Ovest di Timor diventa Repubblica Indonesiana. 1968 Morte Salazar: il potere va a Marcelo Caetano che continua la repressione delle rivolte. Continua la guerra tra Timor est e il Portogallo ma la colonia cadde nell’oblio per la comunità internazionale. 25/04/1974 Rivoluzione dei Garofani: il “Movimento das Forças Armadas” fa cadere il governo di Caetano, senza spargimenti di sangue. Fine della famigerata polizia segreta che causò centinaia di morti e di torturati per le repressioni. 1975 Trionfo della democrazia. Comincia il governo comunista di Goncalves. Dopo più di un anno da quel 25 aprile ci sono le prime elezioni e fu formato il primo Parlamento libero. 1974/1975 La rivoluzione in Portogallo provoca a Timor il sorgere dei partiti politici nazionalisti: l’Unione Democratica Timorese (UDT), partito conservatore il cui obiettivo era l’indipendenza solo dopo un periodo di federazione con il Portogallo. Nasce l’Associazione Social-Democratica Timorese (ASDT) che diventa FRETILIN (Fronte rivoluzionario per Timor Est), partito di sinistra che difende il diritto all’indipendenza e per questo viene istituito il FALINTIL (Esercito di liberazione di Timor Est) apparato militare per contrastare gli Indonesiani. In contrapposizione al comunismo, vi è l’Associazione Popolare e Democratica Timorese (APODETI), partito di destra che difende il ricongiungimento all’Indonesia. 28/11/1975 Scoppio della guerra civile tra i militanti dei 3 partiti già elencati. Il FRETILIN ne esce vincitore ed ottiene il controllo del territorio. Proclamazione della Repubblica di Timor Est che dura solo 10 giorni. 7 /12/ 1975 L’Indonesia, aiutata illegalmente dagli U.S.A., invade Timor Est in difesa dell’APODETI per combattere il comunismo. 200.000 vittime Timoresi. 17/7/1976 Timor Est diventa la 27a provincia indonesiana denominata “Timor-Timur”. Politica d’assimilazione sui Timoresi (Genocidio), molti Timoresi vengono dichiarati rifugiati nei Paesi ospitanti. 1976/1978 Dato i molti ribelli del FRETILIN le operazioni militari sono durate fino al 1978. 10/1978 Il Portogallo cessa la sua sovranità sull’isola. 1980 in poi Aumento del numero di indonesiani nell’isola che sfruttano la ricchezza del sottosuolo dell’isola. In questi anni il Portogallo ignora Timor per evitare il processo di decolonizzazione e l’Australia rivendica il territorio per cercare il petrolio. 1983/1989 Ripresa operazioni militari indonesiane sull’Isola. 10/1991 Cancellazione di una delegazione tra giornalisti e membri del Parlamento portoghese per una visita dell'ispettore delle Nazioni Unite per i diritti umani. Demoralizzazione dei giovani indipendentisti e seguente tensione con le autorità indonesiane. 28/10/1991 Scontro tra i sostenitori dell'integrazione con l'Indonesia e i fedeli della chiesa; Sebastião Gomes, un indipendentista, viene prelevato dalla chiesa Motael e giustiziato dalle truppe indonesiane, mentre l'attivista per l'integrazione Afonso Henriques viene accoltellato e ucciso durante gli scontri. 12/11/1991 Massacro di Dili. Funerali di Gomes nel cimitero di Santa Cruz, in seguito viene organizzata una manifestazione pacifica dalla chiesa di Motael al cimitero contro l’occupazione indonesiana. Repressione violenta delle dimostrazioni indipendentiste di Timor Est, viene aperto il fuoco sulla quasi totale folla da 200 soldati indonesiani. Alcuni giornalisti che riportano i fatti vengono feriti. Le vittime furono circa 300. Fu girato un video che andò in onda a gennaio ’92 in un telegiornale inglese che provocò l’indignazione in tutto il mondo. In seguito vengono organizzate manifestazioni di solidarietà in tutto il mondo. Le potenze mondiali sembrano andare incontro a Timor ma continuano a guardare i loro interessi economici (commercio di armi agli Indonesiani). Il 12 novembre è la festa nazionale di Timor Est. 10/12/1996 Premi Nobel per la Pace a Carlos Felipe Ximenes Belo e Jose Ramos-Horta. 16/4/1993 Risoluzione dell’ONU della Commissione per i diritti umani riguardo le violazioni dei diritti dell’uomo nell’isola di Timor Est. 30/8/1999 Referendum: vince l’indipendenza dall’Indonesia. Subito dopo quest'evento, la Milizia di Timor-Est favorevole all'integrazione, supportata dalle forze militari indonesiane, comincia una campagna di violenze e guerriglia contro la popolazione civile. Circa 1.400 timoresi vengono uccisi e 300.000 vengono condotti a forza nella zona occidentale dell'isola come rifugiati. La maggior parte delle infrastrutture della nuova nazione, così come le case, i sistemi d'irrigazione e di forniture idriche, elettriche e le scuole furono distrutte. 20/9/1999 L’INTERFET mette fine alle violenze. Le truppe sono formate da 17 nazioni, con circa 9.900 uomini in totale. 4.400 provenivano dall'Australia, ed i restanti soprattutto dal Sud-Est Asiatico. La forza fu comandata dal Generale Maggiore Peter Cosgrove. Timor Est è sotto l’amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite (UNTAET). 27/9/2002 Nasce ufficialmente lo Stato di Timor Est 13/1/2012 Chiude il centro per rifugiati UNCHR di Timor.