Vento largo (33) - zig zag libri cd

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Vento largo (33) - zig zag libri cd
presenta
Vento largo (33)
“Leggo per legittima difesa”. (Woody Allen)
Sarà un lungo autunno di blues quello che andiamo a inaugurare, con questo numero di Vento largo, il
prossimo sabato, 18 settembre: un programma che vedrà scrittori e musicisti alternarsi nel condividere con
noi lo spazio di Zig Zag e la bellezza della loro creatività. Bentornati, vi aspettiamo.
(libri)
Larry Brown, 92 giorni, Mattioli 1885
Uno scrittore che arranca tra rifiuti, pagine bianche e notti insonni concede troppo tempo alla birra e vede
sfilacciarsi la sua vita, lo spettro del fallimento sempre in agguato, dalle buste che spuntano nella cassetta
della lettera alle idee che spariscono nelle sbornie: una decadenza narrata con grande lucidità da Larry
Brown in un piccolo, grande romanzo. Consigliato in particolare da Bob Dylan in persona.
Joyce Carol Oates, Una famiglia americana, Il Saggiatore
Nel giorno di San Valentino del 1967, succede qualcosa nella perfetta “famiglia americana” dei Mulvaney.
Basta un niente perché le apparenze crollino, spostando le necessità personali dall’insieme alle individualità.
Un grande romanzo “americano” di Joyce Carole Oates che si conferma una delle migliori scrittrici viventi e
di cui consigliamo senza esitazioni anche il recente e altrettanto convincente Una brava ragazza (Bompiani).
Nick Tosches, Con me all’inferno, Alet
Con me all’inferno mostra da quale palude sia emerso Jerry Lee Lewis e con lui quel misterioso linguaggio che
corrisponde al rock’n’roll. Non è una storia semplice come bere un bicchiere d’acqua (d’altra parte
nell’albero genealogico della famiglia scorre tutto un altro genere di linfa) perché il genere biografico secondo
Nick Tosches diventa storia, racconto e leggenda, che non si risparmia nulla. Biblico.
Paolo Rumiz, La leggenda dei monti naviganti, Feltrinelli
Un lungo viaggio attraverso la montagna in una nazione circondata dal mare: Paolo Rumiz va alla scoperta
di un’Italia nascosta nelle sue stesse radici, un’Italia di villaggi, di contadini, di pietre e di alberi, di strade
tortuose che si avviano in percorsi sconosciuti e misteriosi. Una ballata di settemila chilometri per raccontare,
come il miglior Mario Rigoni Stern, un paese bellissimo che nessuno vuole più vedere.
Hans Küng, Ciò che credo, Rizzoli
“Anche gli atei e gli agnostici sulla base della loro fiducia di fondo possono condurre una vita autenticamente
umana, cioè una vita degna dell’uomo e in questo senso morale” conclude Hank Küng mentre spiega, anzi
racconta, quello in cui crede. Il teologo e filosofo svizzero celebra con un libro appassionato e appassionante
le prospettive dell’uomo, dell’incognito, della fede e delle religioni. Un libro denso per uno spirito davvero
libero.
(dischi)
John Mellencamp, No Better Than This, Universal
Il percorso di ricerca nelle radici della musica americana che John Mellencamp ha cominciato anni fa è
giunto ormai a una sua possibile definizione tra Rurale Route 7609 e No Better Than This: echi di Robert
Johnson, Woody Guthrie, Hank Williams, Johnny Cash e Bob Dylan filtrano nelle sue canzoni ed emergono
da un disco scarno, profondo e superbo. Prodotto da TBone Burnett e senza dubbio tra i migliori di
quest’anno.
Mavis Staples, You’Re Not Alone, Anti
L’incontro tra il leader della rock’n’roll band più estroversa e geniale degli ultimi anni (Jeff Tweedy e gli
Wilco) con una signora che è cresciuta e vissuta nel nome del gospel a partire dalla sua famiglia (gli Staples
Singers) riporta ad un’era in cui le canzoni avevano, un mandato, un ideale o il famoso “messaggio”, non
fosse altro che strappare un sorriso. Bellissimo e importante.
Los Lobos, Tin Can Trust, Hollywood
Una rock’n’roll band come i Los Lobos è più unica che rara: uniti da più di trent’anni nell’esplorare una
varietà impressionante e caleidoscopica di sonorità, dagli amatissimi Grateful Dead alle colonne sonore di
Walt Disney senza dimenticare tutte le sfumature tradizionali lungo e oltre il border, mantengono una
coerenza e uno stile invidiabili che sono poi l’anima e la classe su cui vive Tin Can Trust. Una sicurezza.
Bruce Springteen, London Calling, Sony
A distanza di trentacinque anni dall’Hammersmith Bruce Springsteen e la E Street Band insistono, scavano,
le provano tutte per trovare la scintilla primordiale di una passione infinita per il rock’n’roll. Con una vita
alle spalle e Hyde Park stipato da centomila persone non è facile spiegare perché sarà la notte giusta, ma poi
succede qualcosa. Saranno le chitarre, sarà la poesia di Racing In The Street, saranno le danze di Rosalita, ma la
magia riesce ancora una volta. Un grande show.
Richard Thompson, The Dream Attic, Shout!
Per quanto in pubblico sia sempre molto modesto e timido, se non proprio umile, Richard Thompson è e
resta una dei più grandi musicisti che abbiano solcato la storia del rock’n’roll. Fin dai tempi dei Fairport
Convention ha siglato pagine davvero memorabili, compreso questo disco dal vivo (con un grande gruppo)
dove si capisce perché Richard Thompson sia un punto di riferimento per tutti i migliori chitarristi.
Portentoso.
(promemoria)
Sabato 18 settembre, a partire dalle ore 17.30, inaugurazione e presentazione del programma di Zig Zag per
l’autunno 2010 con piccole sorprese musicali, un omaggio a Jimi Hendrix e il consueto brindisi finale. Non
mancate!
Vento largo è la newsletter di Zig Zag, libri, dischi, incontri e altro ancora
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