triennio teologico anno i-ii-iii
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triennio teologico anno i-ii-iii
TRIENNIO TEOLOGICO Anno I-II-III e Ciclo A: Il mistero di Dio l’uomo partecipe della sua vita I semestre I anno Ebraico biblico Obiettivi Il corso si propone di introdurre lo studente nella lingua ebraica biblica, nei suoi elementi fondamentali strutturali (fonetica, morfologia) e semantici, in modo da facilitargli l’accostamento esegetico successivo. Ad essi si uniranno brevi considerazioni sulla lingua e la terminologia ebraica, sulle feste ebraiche o su alcune tematiche giudaiche. Contenuti I MODULO. Introduzione alla lingua ebraica. L’alfabeto, il sistema vocalico, le sillabe e gli altri segni per una corretta lettura. II MODULO. Morfologia dell’ebraico biblico mediante l’accostamento diretto alla lettura di frasi e poi di brani biblici; sviluppo di alcune tematiche inerenti al giudaismo. Metodo Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, talvolta con l’ausilio di schemi mediante supporto visivo. Ogni modulo prevede sempre momenti di esercitazioni in classe e a casa. Queste ultime potranno essere inviate al docente per le correzioni, tramite e-mail o portate a scuola nella lezione successiva. Modalità di verifica Esame finale scritto su tutto il programma o due esami scritti al termine dei due moduli. Nella valutazione si considerano anche gli esercizi che ogni studente svolge a casa. Bibliografia Una grammatica di lingua ebraica. Ad es.: Pepi L. - Serafini F., Corso di Ebraico Biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2006. 51 Weingreen J., Grammatica di Ebraico Biblico, Glossa - Eupress ftl, Milano – Lugano 2011 (orig.: A Practical Grammar for Classical Hebrew, 2a ed., Oxford University Press - Clarendon Press, New York – Oxford 1959). Un dizionario di ebraico biblico a scelta: A Bilingual Dictionary of the Hebrew and Aramaic Old Testament, a cura di L. Koeler-W. Baumgartner, Brill, Leiden-Boston-Köln 1998. Reymond Ph., Dizionario di Ebraico e Aramaico Biblici, Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 1995. Dispensa del Docente P. Dozio Morale fondamentale I La prima parte del corso di morale fondamentale intende presentare e approfondire la problematica fondativa dell’etica teologica cristiana così come appare dalla rivelazione biblica a partire dalla predicazione di Gesù di Nazaret fino agli sviluppi delle prime comunità cristiane. La domanda sul fondamento ultimo che sostiene tutto l’edificio morale si inserisce nel problema più ampio dell’attuale crisi dell’etica che interessa tutti gli ambiti della vita pubblica e privata. La riflessione teologica non può esimersi dal confrontarsi con questa crisi e cerca di fare la sua originale proposta all’uomo credente. Infatti, il fondamento della morale cristiana non va cercato in una teorizzazione concettuale, ma in una persona: Gesù Cristo Risorto. Possiamo descrivere, dunque, il fondamento della teologia morale cristiana come l’autodonazione di Dio in Cristo per lo Spirito Santo, offerta all’uomo e alla sua libertà, con la conseguente trasformazione interiore del cuore del credente che diventa “nuova creatura” che agisce in forza dello Spirito Santo. Il principio teologico qui enunciato verrà, dunque, illustrato nelle diverse formulazioni che ha assunto all’interno del Nuovo Testamento e successivamente nei suoi effetti sulla vita del credente che delineano i tratti dell’antropologia cristologica che sta alla base dell’identità morale cristiana. Un’ultima parte di carattere sistematico e sintetico cercherà di mettere in evidenza il legame intrinseco che esiste tra la cristologia e il comportamento morale cristiano. Il corso, dunque, si svilupperà nelle seguenti sezioni: 1. Il problema del fondamento nella riflessione etica: 1.1. La crisi della razionalità moderna, il fondamento debole dell’etica; 1.2. L’accesso alla conoscenza dei valori morali; 1.3. La valutazione del reale: dall’interpretazione metafisica all’interpretazione fenomenologi- 52 ca; 1.4. Il rapporto tra pensiero e realtà: l’attenzione al fenomeno; 1.5. Ermeneutica e morale. 2. Il messaggio morale del Nuovo Testamento: 2.1. Questioni metodologiche; 2.2. L’etica della predicazione di Gesù: la centralità dell’annuncio del Regno; 2.3. Gesù e la legge; 2.4. Le antitesi del Discorso della montagna; 2.5. La sintesi del comandamento dell’amore; 2.6. La sequela di Gesù; 2.7. Etica e predicazione apostolica; 2.8. L’etica di Paolo: la dottrina della giustificazione; indicativo salvifico e imperativo morale; 2.9. L’etica degli scritti giovannei. 3. Dimensioni antropologiche del fondamento morale cristiano: 3.1. Rivestire l’uomo nuovo secondo Dio: la novità cristiana; 3.2. La comunione con il Padre nel Figlio per lo Spirito Santo; 3.3. La personalità cristiana; 3.4. La legge nuova dello Spirito Santo; 3.5. La conversione cristiana: riflessione sistematica. 4. Cristologia e morale: 4.1. Il rapporto tra l’evento Cristo e il comportamento morale: storia e sviluppi attuali; 4.2. Le indicazioni del Concilio Vaticano II° per una morale cristocentrica; 4.3. Il dibattito sull’etica autonoma e l’etica della fede; 4.4. Lo specifico dell’etica cristiana. Le lezioni saranno prevalentemente frontali e supportate da testi scritti del docente. Lungo il corso, verranno anche indicati alcuni testi da leggere a casa e che ogni studente presenterà brevemente in classe. L’esame finale sarà orale. Bibliografia Aa.Vv., Problemi di etica: fondazione, norme, orientamenti, Gregoriana, Padova 1990. Demmer K., Seguire le orme di Cristo. Corso di teologia morale fondamentale, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 1995. Schnackenburg R., Il messaggio morale del Nuovo Testamento, voll. I-II, Paideia, Brescia 1989-1990. Schrage W., Etica del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1999. Zuccaro C., Cristologia e morale. Storia interpretazione prospettive, Dehoniane, Bologna 2003. Zuccaro C., Teologia morale fondamentale (BTC 163), Queriniana, Brescia 2013. Piana G., La verità dell’azione. Introduzione all’etica, Morcelliana, Brescia 2011. 53 Piana G., In novità di vita. I – Morale fondamentale e generale, Cittadella, Assisi 2012. L. Raniero II e III anno Storia della Chiesa III Obiettivo Il corso mira a fornire le informazioni di base dell’evoluzione storica della Chiesa nell’ancien régime a partire dalla fine del XV secolo fino a giungere alla chiusura del Vaticano II e alle problematiche fondamentali ad esso connesse. Il corso terminerà con una panoramica sintetica sulla grande novità che segna la storia degli ultimi decenni della Chiesa: l’ecumenismo. Contenuti La Chiesa nel periodo barocco. 1° Martin Lutero e la sua riforma. Il Concilio di Trento e la riforma cattolica. Lo scisma della Chiesa inglese: Enrico VIII ed Elisabetta I. Altri riformatori: Huldrych Zwingli e Giovanni Calvino. 2° I nuovi ordini religiosi (gesuiti, teatini, minori riformati e cappuccini). Le missioni in America Latina e in Asia. 3° La guerra dei Trent’anni (1618-1648). Il giansenismo. Il gallicanesimo. Il quietismo. L’illuminismo. La Chiesa nel periodo contemporaneo. 4° La rivoluzione francese e fine dell’ancien régime. 5° L’imperatore Napoleone I. La secolarizzazione. Le soppressioni degli ordini religiosi. La restaurazione. 6° 1870: il Concilio Vaticano I e la fine dello Stato Pontificio. Il secolo XX: il modernismo, i Patti Lateranensi (1929), il Concilio Vaticano II, l’ecumenismo. Metodo Il corso si terrà fondamentalmente attraverso lezioni frontali e mediante l’ausilio della lavagna elettronica. Modalità di verifica La verifica sarà effettuata mediante una prova scritta consistente in dieci domande (test oggettivi) a cui potrebbe seguire l’esame orale opzionale, qualora lo studente desiderasse di aumentare la valuta- 54 zione oggettiva acquisita nella prova scritta, od obbligatoria, se egli dovesse risultare insufficiente allo scritto. Bibliografia Dispense del Docente. Testi di riferimento: i volumi 3°, 4° e 5° della Nuova storia della Chiesa, curata da L.J. Rogier, R. Aubert e M.D. Knowles ed edita dalla Marietti di Torino del 1992. Non mancheranno accenni consistenti ai quattro volumi della Storia della Chiesa. Da Lutero ai nostri giorni, Morcelliana, Brescia 1993, senza per questo escludere il ricorso a manuali più tradizionali a partire dal Bihlmeyer K. - H. Tuechle, Storia della Chiesa, 3° e 4° volume, Morcelliana, Brescia 1962, o a quello più sintetico di Erba A.M. - Guiducci P.L., La Chiesa nella storia. Duemila anni di Cristianesimo, Ed. Elledici, Torino 2003. P. Sella Teologia spirituale Obiettivo Il corso è dedicato a chiarire il concetto di spiritualità e il significato dell’aggettivo “spirituale”, che viene usato in diversi contesti e con diversi significati. Per tale chiarimento è utile la teologia spirituale, che propone una riflessione teologica sulla spiritualità e vuole comprendere teologicamente l’esperienza spirituale cristiana. L’approccio è ispirato alla riflessione di Giovanni Moioli. Contenuti Il primo modulo, di carattere storico, ripercorre le vicende della teologia, illustrando il “divorzio” tra spiritualità e teologia, che ha caratterizzato la tarda scolastica e il periodo seguente, fermandosi poi in particolare sulla ripresa di interesse per l’”ascetica e mistica” alla fine dell’Ottocento e soprattutto nel Novecento, fino ad illustrare gli episodi fondamentali del dibattito sulla teologia spirituale, con riferimento agli autori principali e fermando in particolare l’attenzione sul tema dell’ “esperienza cristiana”. Il secondo modulo riprende in chiave sistematica il tema dell’esperienza cristiana, nella quale è individuato l’oggetto specifico della teologia spirituale, e ne giustifica lo studio come oggetto che chiede di essere compreso teologicamente; prospetta la necessità dell’ela- 55 borazione critica di un quadro di giudizio, da impiegare in tale comprensione teologica dell’esperienza cristiana, e ne delinea qualche desiderabile caratteristica. Il terzo modulo approfondisce qualche tematica di teologia spirituale “speciale”, per offrire un saggio di lettura e alcune informazioni necessarie per comprendere il linguaggio e le tematiche “tradizionali” della spiritualità. Si affronteranno le tematiche degli “stati di vita”, dei “gradi di perfezione” e delle “vie”, e la possibilità di distinzione e le principali differenze tra le maggiori “scuole spirituali”. Metodo Il corso si svolgerà principalmente attraverso lezioni frontali. Nei primi due moduli sarà anche proposta la lettura in classe di alcuni brani di autori significativi, guidata dal docente, con un esercizio di analisi dei testi stessi. Ad ogni studente sarà anche richiesto l’approfondimento personale di una delle tematiche del corso, da presentare oralmente all’esame. Bibliografia Moioli G., L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive, Glossa, Milano 1992. Moioli G., Teologia spirituale, in Dizionario Teologico Interdisciplinare, vol I°, Marietti, Torino 1977, 36-66. Moioli G., Spiritualità, fede, teologia, «Teologia» 9(1984)117-129. C. Vaiani Corsi comuni I semestre Esegesi N.T.: Sinottici e Atti Obiettivi In maniera graduale e sistematica, il corso intende affrontare la complessa problematica che contraddistingue i tre vangeli “Sinottici” e soffermarsi sull’importanza teologica del libro degli Atti, opera di fede e per la fede. Contenuti Dopo aver analizzato il problema legato alla teoria delle due fonti, ci occuperemo sia dell’ambiente storico, socio-culturale e religioso in cui Marco, Matteo e Luca-Atti hanno avuto origine, sia dei processi 56 di formazione del materiale fino alla redazione finale. Nella seconda parte del corso affronteremo i singoli scritti, distintamente e in sinossi. Dopo un’introduzione generale (stile, autore, destinatari, ambiente, data...) gli scritti saranno analizzati nella loro articolazione narrativa, nell’esegesi (sincronica) di alcuni brani caratterizzanti, nei motivi teologici che li contraddistinguono e nelle coordinate storico-letterarie proprie di ciascuna opera. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli studenti. Le lezioni riguarderanno l’introduzione generale, l’introduzione ai singoli libri e l’esegesi dei testi. Agli studenti verrà richiesto, oltre alla lettura continua dei vangeli Sinottici e del libro degli Atti, anche lo studio di due articoli scientifici – uno per ambito – suggeriti all’inizio del corso. Modalità di verifica Il lavoro personale degli studenti, per quanto riguarda la lettura continua dei testi, verrà verificato attraverso una breve (e semplice) prova scritta – che si svolgerà a metà semestre – e per mezzo di un esame orale circa la materia effettivamente svolta in classe e le letture proposte dal docente. Bibliografia Aguirre Monasterio R. – Rodríguez Carmona A., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli, Paideia, Brescia 1995. Bossuyt P. – Radermakers J., Lettura pastorale degli Atti degli Apostoli, EDB, Bologna 1996. Broccardo C., I Vangeli. Una guida alla lettura, Carocci, Roma 2009. Fabris R., Atti degli Apostoli, Queriniana, Roma 1984. Jossa G., La verità dei Vangeli. Gesù di Nazaret tra storia e fede, Carocci, Roma 1998. Poppi A., I quattro Vangeli. II. Commento sinottico, Messaggero, Padova 2006. Poppi A., Nuova Sinossi dei quattro Vangeli. I. Testo greco-italiano, Messaggero, Padova 2006. Rossé G., Atti degli Apostoli. Commento esegetico e teologico, Città Nuova, Roma 1998. Schiavo L., Il vangelo perduto e ritrovato. La fonte Q e le origini cristiane, EDB, Bologna 2010. Segalla G., Evangelo e Vangeli. Quattro evangelisti, quattro vangeli, quattro destinatari, EDB, Bologna 19933. 57 Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite all’occorrenza, durante lo svolgimento delle lezioni. S. Zeni Cristologia: teologia biblica Obiettivi Il corso ha l’obiettivo di aiutare lo studente ad accostarsi al mistero di Cristo attraverso la prospettiva della teologia biblica che opera al fine di organizzare e coordinare i dati offerti dell’esegesi per offrirli poi alla sistematizzazione e riflessione teologica. Nello specifico verranno focalizzati i vari elementi presenti nel Nuovo Testamento i quali, a partire dal Gesù storico riletto nell’esperienza pasquale, presentano l’Evento Cristo attraverso prospettive diverse ma complementari, rendendo così ragione della ricchezza e inesauribilità del mistero di Gesù Cristo. Contenuti • Statuto epistemologico della cristologia biblica e criterio ermeneutico di riferimento: la memoria di Gesù e su Gesù Cristo punto di convergenza della molteplicità delle Teologie del Nuovo Testamento. • Il problema del Gesù storico e la portata cristologica delle tradizioni e delle forme del NT: narrazioni, detti del Signore, formule, titoli cristologici, inni. • Rilettura cristologica dell’AT. • La memoria teologica di Gesù Cristo in S. Paolo e nella tradizione paolina • La memoria teologica di Gesù Cristo nei Sinottici. • La memoria teologica di Gesù Cristo nella letteratura Giovannea. • La memoria teologica di Gesù Cristo nella Lettera agli Ebrei e nelle Lettere Cattoliche. Bibliografia Aletti J. N., Gesù Cristo: unità del Nuovo Testamento?, Borla, Roma 1995. Penna R., I ritratti originali di Gesù Cristo. Inizi e sviluppi della cristologia neotestamentaria 1: Gli inizi, (Studi della Bibbia e del suo Ambiente), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 20104. Penna R., I ritratti originali di Gesù Cristo. Inizi e sviluppi della cristologia neotestamentaria 1: Gli sviluppi, (Studi della Bibbia e del suo Ambiente), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 20113. 58 Schneider G., Cristologia del Nuovo Testamento, (Letture Bibliche, 10), Paideia, Brescia 19942. Segalla G., La cristologia del Nuovo Testamento, (Studi Biblici 71), Paideia, Brescia 1985. Segalla G., Teologia biblica del Nuovo Testamento, (Logos 8/2), Editrice Elledici, Leumann (To) 2006. L. Venaruzzo Patristica: Cristologia Finalità del corso è l’acquisizione argomentata del percorso compiuto nei primi secoli cristiani in relazione all’evento cristico e alla comprensione, divenuta poi dogmatica, dell’identità di Gesù e della sua costituzione ontologica. 1. Il senso della trasformazione della formula di fede. Spunti per una ricostruzione genetica della cristologia patristica. La ricostruzione della cristologia dei Padri. 2. Fede in Cristo e domanda cristologica nei Padri fino a Calcedonia. L’ermeneutica dogmatica di Calcedonia: il Costantinopolitano II. 3. La crisi monotelita: il Concilio Lateranense del 649 e il Costantinopolitano III (680‑81). Sotto il profilo metodologico lo svolgimento dei tre moduli valorizzerà, da un lato, un approccio espositivo sintetico ai protagonisti della riflessione teologica incentrata su Gesù e al loro contesto storicoculturale e, dall’altro, una lettura analitica ed ermeneutica delle formule dogmatico-cristologiche elaborate contestualmente ai primi concili ecumenici. La verifica, in fase finale, recupererà il contributo, in forma di breve elaborato scritto, di ciascun studente a conclusione dei tre moduli del corso, e si attuerà in forma orale. Bibliografia È prevista la dispensa con accurata selezione bibliografica relativa agli argomenti di volta in volta trattati. A. Zani Dogmatica: Mariologia Il corso vuole porre le basi per una comprensione della multiforme presenza di Maria nell’ambito della vita, della dottrina e della cultura 59 cattolica quale “dato fondamentale” del pensare cristiano. Attraverso il fondamento biblico si cercherà di ripercorrere lo sviluppo delle verità di fede di cui la Vergine fa parte (concezione verginale di Cristo, divina maternità, sempre-verginità, concezione immacolata e assunzione in cielo). Si affronterà l’aspetto antropologico di Maria donna ebrea secondo la tradizione rabbinica e l’evoluzione del pensiero cristiano sulla donna (secondo una lettura francescana). Si terrà conto anche della dimensione ecumenica e interreligiosa. Il corso si svolgerà con la proiezione in aula degli argomenti in powerpoint. L’esame finale si svolgerà con una prova orale o scritta su una tematica scelta dallo studente. Bibliografia Colzani G., Maria. Mistero di grazia e di fede, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 1996. Cozzarin L., Madre di Cristo e degli uomini. Mariologia, Messaggero, Padova 1999. Militello C., Mariologia, Piemme, Casale Monferrato 1993. Dispense del professore in formato doc. e powerpoint. S.M. Cecchin Diritto Canonico 1: Le Norme Generali e il Munus Docendi, i Beni Temporali e le Sanzioni Obiettivi Il corso si propone di guidare lo studente di teologia allo studio delle fonti in cui trovare gli elementi giuridici nella Chiesa, così come espresse nel liber I del Codice rinnovato e tutelate nel liber III sull’ufficio di insegnare nella Chiesa. Si presenta inoltre l’amministrazione dei beni temporali nella Chiesa (liber V) e la tutela di questi e dei beni spirituali attraverso le sanzioni (liber VI). Contenuti 1) Libro I: le fonti del diritto; le persone fisiche e giuridiche; gli atti giuridici; la potestà di governo; gli uffici ecclesiastici. 2) Libro III: la missione profetica della Chiesa; il magistero, il ministero della Parola e l’educazione cattolica. 3) Libri V-VI. I beni temporali nella Chiesa; visione generale, amministrazione dei beni, pie volontà e pie fondazioni. Le sanzioni nella Chiesa; delitto e pena, applicazione ed estinzione della pena, tipologie di delitti e pene relative. 60 Metodo Il corso si svolge sulla base di lezioni frontali con proiezione di schemi mediante supporto visivo. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base della presentazione di un tema tratto dalla bibliografia presentata in aula inerente a uno dei moduli sviluppati e di altri due temi assegnati dal docente. Bibliografia Codice di diritto canonico e leggi complementari commentato, (a cura di Arrieta J. I.), Coletti a San Pietro, Roma 2004. Corso istituzionale di diritto canonico (a cura del Gruppo Italiano Docenti di Diritto Canonico), Ancora, Milano 2005. F. Panizzolo Teologia pastorale fondamentale Finalità Il corso si prefigge di presentare la disciplina “Teologia pastorale fondamentale” assumendo come orientamento la prospettiva antropocentrica e scientifica, focalizzando il rapporto religione-Chiesa-societàcultura; intende offrire gli strumenti concettuali e pratici per orientarsi nell’ambito della riflessione teologico-pastorale. Contenuto • Conoscere in modo sistematico la natura e la collocazione scientifica della “Teologia pastorale fondamentale”. • Sviluppo storico della disciplina, identità e sviluppo post-concilio. • A partire da un ripasso dei concetti della catechetica studio dell’agire della Chiesa in modo costruttivo e critico. • Elementi dell’azione pastorale (la narrazione come strumento). Modalità di svolgimento Il corso sarà costituito da lezioni frontali con uso di schemi e diapositive; eventuali laboratori pratici in classe. Modalità di verifica Esame orale finale. Bibliografia Testo obbligatorio: Pintor S., L’uomo via della Chiesa. Elementi di teologia pastorale, EDB, Bologna 1992 (edizione del 2006). 61 Per l’approfondimento: Zulehner P.M., Teologia pastorale. Futurologia pastorale: La Chiesa in cammino verso la società di domani, IV, Queriniana, Brescia 1992. Lanza S., Introduzione alla Teologia pastorale, Queriniana, Brescia 1989. Villata G., L’agire della Chiesa, EDB, Bologna 2009. Seveso B. – Pacomio L., Enciclopedia pastorale, 4 voll, Piemme, Casale Monferrato 1992. Emilio Alberich, La catechesi oggi, manuale di catechetica fondamentale, Elledici, Leumann (Torino) 1992. Conferenza Episcopale Italiana, Documento Base. Il rinnovamento della Catechesi, testo promulgato dall’Episcopato italiano, Edizioni pastorali italiane 1970 (ECEI 1/2362-2973). Tonelli R., La narrazione nella catechesi e nella pastorale giovanile, Elledici, Leumann (Torino) 2002. R. Trotta II semestre I anno Morale fondamentale II Il corso continua e conclude la panoramica sui contenuti principali della riflessione teologico-morale fondamentale. In particolare, gli argomenti sviluppati in questa seconda parte vertono sulle condizioni dell’agire umano del cristiano così elencabili nel dettaglio: 1. L’ermeneutica della Teologia Morale; 1.1. La polivalenza semantica e definizione del termine Teologia Morale; 1.2. La ricerca dello “specifico” della Teologia Morale cristiana. 2. La persona cristiana e la norma morale; 2.1. La natura della “legge nuova”; 2.2. Il contenuto e la funzione dei precetti della “legge nuova”; 2.3. Il concetto di “situazione”; 2.4. Il valore religiosomorale della situazione; 2.5. Il concetto di norma morale; 2.5.1. Elaborazione delle norme morali e dei giudizi e delle proposizioni che le esprimono; 2.5.2. Elaborazione delle norme morali da parte del cristiano; 2.5.3. Distinzione fra comandamento di Dio e norme morali; 2.5.4. Norma morale e Sacra Scrittura; 2.5.5. Mutabilità ed immutabilità delle norme morali; 2.5.6. La realtà umana base portante della moralità. 3. La legge naturale; 3.1. La legge naturale nella Sacra Scrittura; 3.2 62 La legge naturale nei documenti del Magistero; 3.3 La legge naturale nella Teologia postconciliare; 3.4. L’esperienza della storicità; 3.4.1. Il concetto di storicità; 3.4.2. Storicità ed individuazione delle norme morali. 4. La coscienza prudenziale del cristiano; 4.1. La natura della coscienza cristiana; 4.2. La coscienza cristiana nella Rivelazione biblica; 4.3. La coscienza cristiana secondo l’insegnamento dei Padri della Chiesa; 4.4 L’insegnamento teologico sulla coscienza fino al Concilio Vaticano II; 4.5. La dottrina del Concilio Vaticano II sulla coscienza; 4.6. La coscienza cristiana e il mistero trinitario; 4.7. La coscienza cristiana e Cristo; 4.8. La coscienza cristiana e la Chiesa; 4.9. La coscienza cristiana e l’escatologia; 4.10. La coscienza cristiana come “giudizio”; 4.11. La natura della prudenza cristiana; 4.11.1. Lo spazio della prudenza: la deliberazione morale; 4.11.2. La struttura della prudenza; 4.11.3. L’atto proprio della prudenza cristiana; 4.11.4. La verità morale oggetto della prudenza e l’intrinsecamente male; 4.11.5. Verità e rettitudine nel giudizio di coscienza secondo prudenza. 5. La libertà fondamento dell’agire morale; 5.1. La libertà come potere di autodeterminazione (automotivazione); 5.2. La libertà come spontaneità (movimento non ostacolato); 5.3. Atto morale e libertà. Bibliografia Piva P., Persona umana e norma morale (Esperienze e analisi, 4), LIEF, Vicenza 1986. Demmer K., Interpretare e agire. Fondamenti della morale cristiana, tr. It. di M. Pedrazzoli, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1989. Frigato S., Vita in Cristo e agire morale. Saggio di teologia morale fondamentale, ElleDiCi, Torino 1994. Chiavacci E., Invito alla teologia morale (Gdt, 233), Queriniana, Brescia 1996. Piana G., L’agire morale. Tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella Editrice, Assisi 2001. Lettura, concordata col docente, dei seguenti studi o di parte di essi: Piana G., Il corpo fondamento di un’etica situata, in Hermeneutica: Nuova Serie (2007) 269-281. Lavoie L.-C., Là où je rêve, cela veille, in Counselling and Spirituality 26 (2007) 187-205. Miccoli P., Istanze etiche del linguaggio corporeo, in Euntes Docete 60 (2007) 165-193. 63 Fuchs J., Ricercando la verità morale, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1996. Fuchs J., Il verbo si fa carne. Teologia Morale, tr. It. di A. Bertin – C. Doveri, Edizioni Piemme, Casale Monferrato (AL), 1989, 7-131. Fumagalli A., L’eco dello Spirito. Teologia della coscienza morale, (Biblioteca di teologia Contemporanea, 158), Queriniana, Brescia 2012, 273-418. Metodo: lezioni frontali. Modalità di verifica: esame orale. A. Ciceri Corso monografico Cristologie contestualizzate La croce nelle teologie extra-europee Obiettivi Il corso si propone di illustrare lo sviluppo delle cristologie nei diversi contesti culturali del sud del mondo. L’itinerario nasce dalla consapevolezza che la ricchezza inesauribile dell’annuncio di Gesù Cristo conosce accoglienze diversificate e determinate dai particolari contesti in cui avviene. Dall’altra parte, si postula l’importanza di un annuncio che entri profondamente in dialogo con il contesto in cui si svolge. Ne emerge la consapevolezza che sia la stessa logica dell’incarnazione a esigere un’interazione profonda tra l’oggettività del messaggio evangelico e gli orizzonti ermeneutici di quel particolare contesto culturale. D’altro canto, l’analisi delle cristologie contestualizzate, potrà permettere di rivivere quanto accadde già all’inizio dell’esperienza cristiana, quando la Chiesa «imparò ad esprimere il messaggio di Cristo ricorrendo a concetti e alle lingue dei diversi popoli; inoltre si sforzò di illustrarlo con la sapienza dei filosofi: e ciò allo scopo di adattare il Vangelo, nei limiti convenienti, sia alla comprensione di tutti, sia alle esigenze dei sapienti. E tale adattamento della predicazione della parola rivelata deve rimanere la legge di ogni evangelizzazione» (GS 44). Il corso potrà avere una sua pertinenza anche rispetto all’ormai diffusa situazione di globalizzazione. La conoscenza di diversi approcci alla cristologia può avere la sua importanza, oltre che per la riflessione teologica, anche per l’annuncio del Vangelo nelle città multi-etniche che si stanno diffondendo anche in Italia. 64 I vari ambiti saranno presentati da docenti esperti e provenienti dalle diverse aree geografiche. Contenuti - Introduzione: • cosa si intende per cristologie contestualizzate • annuncio evangelico e inculturazione • indicazioni metodologiche per lo studio delle cristologie contestualizzate - La croce nelle cristologie africane - La croce nelle cristologie dell’America Latina - La croce nelle cristologie asiatiche - Conclusione Metodo Lezioni frontali da parte del docente e letture personali da parte dello studente. Valutazione Si richiede la produzione di un elaborato scritto su di un tema previamente concordato con il docente. Bibliografia CTI, Fede e inculturazione, 1989. De Franca Miranda, Inculturazione della fede. Un approccio teologico, Queriniana, Brescia 2002. Amato A., Criteri di inculturazione, in R. Fisichella (ed.), Il Concilio Vaticano II, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000. Eatwot – Asett, Deporre Cristo dalla croce. Cristologia della liberazione, Version 1. 1, http://www.eatwot.org/TheologicalCommission. Gronchi M., Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, Queriniana, Brescia 2008, 732-738. Kaobo Sumaidi E., Christologie africaine (1956-2000), L’Harmattan, Paris 2008. Michel Fédou (s.j.), Regards asiatiques sur le Christ, Paris, Desclée, Paris 1998. A. Bizzozero 65 Corsi comuni Seminario ambito teologico Il concilio Vaticano II: i documenti Finalità Il seminario si propone di prendere in considerazioni alcuni dei temi importanti del concilio Vaticano II nello studio dei testi e della loro redazione. Lo studente sarà introdotto alla conoscenza delle fonti e di alcune delle tematiche che hanno guidato la celebrazione del concilio. Metodo Il seminario prevede quattro momenti: la presentazione del docente, un approfondimento su una tematica da parte dello studente, la sua presentazione con eventuale dibattito, infine la presentazione di un elaborato scritto composto secondo la metodologia dello STISB. G. Cavalli Seminario ambito biblico La Giustizia nel Testo Sacro Obiettivi: percepire il concetto di Giustizia nell’ambito culturale greco-romano, poi nell’ambito semitico specie in quello ebraico, continuando con il concetto di Giustizia nel testo sacro a partire dall’AT fino al suo percorso conclusivo nel NT. L’amministrazione della giustizia nel Testo Sacro. Devono essere percepiti i due concetti di Giustizia e di Giustificazione. Il docente presenterà alcuni testi per la riflessione degli studenti, come la presentazione del testo del prof. Pietro Bovati sj, docente del PIB. Programma: consultare alcuni dizionari per il concetto di Giustizia. Il concetto di essere giusto nell’ebraismo. Lo sviluppo del concetto giusto e giustizia nell’AT, prima dell’esilio, dopo l’esilio, nel periodo intertestamentario. Il concetto di giustizia, giusto e giustificazione nel NT (Vangeli e testi paolini). Il tema del lavoro nel testo sacro. Bibliografia Aavv, Il lavoro, opera delle nostre mani, in Parola, Spirito e Vita, n. 52, Bologna 2005. 66 Alvarez F., Giustificazione, in Enciclopedia della Bibbia, vol 3, ElleDiCi, Torino 1970, pp. 1284-1290. Bovati Pietro, Ristabilire la giustizia, Edizione Pontificio Istituto Biblico (Analecta Biblica 110), Roma 20053. Gancho C., Giustizia, in Enciclopedia della Bibbia, vol 3, ElleDiCi, Torino 1970, pp. 1290-1294. Hamt V., Giustizia di Dio, in Enciclopedia della Bibbia, vol 3, ElleDiCi, Torino 1970, pp. 1294-1296. Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, Città del Vaticano 2004. Jenni E., Westermann C. Dizionario Teologico dell’Antico Testamento, vol. II, Marietti, Casale Monferrato, 1982, G. Liedke, la voce rib, Contendere, pp. 695-700. Rivera L. F., Giustizia originale, in Enciclopedia della Bibbia, vol 3, ElleDiCi, Torino 1970, pp. 1296,1298. C. Bratti Esegesi A.T.: Pentateuco – Libri storici Finalità Il corso mira a introdurre lo studente a cogliere il “farsi” della Storia della Salvezza nelle sue molteplici componenti di riflessione sui dati della storia d’Israele alla luce di passi significativi che sono presenti nel Pentateuco e nei Libri storici. Contenuti I contenuti, tratti soprattutto dal Pentateuco e in piccola parte dall’Opera Deuteronomista, privilegiano l’autocomprensione di Israele della sua storia passata come momento di riflessione per l’interpretazione teologica ispirata dal suo presente, in vista di riprogettare un futuro di speranza, basato sulla fede in Dio. Metodo Breve ripresa di elementi fondamentali (griglia letteraria, storica e teologica) studiati nei corsi di Introduzione biblica per poter affrontare i testi biblici che verranno analizzati esegeticamente alla luce sia delle correnti ermeneutiche contemporanee, sia della letteratura rabbinica, per abituare lo studente a darne una valutazione critica. I testi includono: Gen 1-11, Gen 12-24, Gen 24-36.37-50, Es 1-18, Es 19-20. Dt 6. 2Sam 7, Gs-Gdc. Durante il corso verranno anche indicati articoli che approfondiscono alcune tematiche affrontate durante le lezioni frontali. Le lezioni prevedono l’ausilio di schemi mediante un supporto visivo. 67 Modalità di verifica Esame orale su tutto il corso e sugli articoli che verranno indicati durante il corso. Bibliografia PENTATEUCO TESTO BASE: García López F., Il Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della Bibbia (introduzione allo studio della Bibbia 3/1), Paideia, Brescia 2001. SUSSIDI: Blenkinsopp J., Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, (Biblioteca Biblica 21), Queriniana, Brescia 2002. Ska J.-L., Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia (Collana Biblica), EDB, Roma 1998. Introduzione all’Antico Testamento, a cura di E. Zenger, Queriniana, Brescia 2005. Dispense del Docente LIBRI STORICI TESTO BASE: Storia, narrativa, apocalittica, a cura di J.M. Asurmendi – J. Santiago Campos – A.G. Lamadrid (Introduzione allo studio della Bibbia 3/2), Paideia, Brescia 2003. SUSSIDI: Romer Th., Dal Deuteronomio ai Libri dei Re, Introduzione storica, letteraria e sociologica, (Strumenti/Biblica 36), Claudiana, Torino 2007. P. Dozio Dogmatica: Cristologia Obiettivi Il corso intende introdurre lo studente ad una progressiva comprensione delle problematiche inerenti a Gesù, confessato come il Cristo, Figlio di Dio. In particolare, attenti ad un metodo storico ed ermeneutico, il corso si propone di considerare criticamente le ragioni che conducono a confessare Gesù come il Figlio di Dio e, quindi, il significato soteriologico dell’unione, nella persona del Verbo, della natura divina e quella umana. 68 Contenuti • Calcedonia, sua recezione e problematicità. In questo modulo si analizzeranno alcune significative rielaborazioni e critiche di Calcedonia. • Cristologia e soteriologia. In questo modulo si analizzerà il significato e la comprensione del mistero pasquale di Gesù Cristo. • Comprendere e annunciare Gesù Cristo. In questo modulo si analizzeranno alcune significative interazioni tra cristologia, arte figurativa, filosofia e letteratura. Metodo Lezioni frontali da parte del docente e letture personali da parte dello studente. Valutazione Si può prevedere un esame scritto intermedio; la verifica conclusiva avverrà tramite esame orale. Bibliografia Lettura preliminare al corso: Dupuis J., Introduzione alla Cristologia, Piemme, Casale Monferrato 1993. Manuale (uno a scelta): Ciola N., Gesù Cristo Figlio di Dio. Vicenda storica e sviluppi della tradizione ecclesiale, Borla, Roma 2012. Cozzi A., Conoscere Gesù Cristo nella fede. Una cristologia, Cittadella, Assisi 2007. Letture complementari (da integrare con quelle fornite durante il corso): Deneken M., La foi pascale. Rendre compte de la Résurrection de Jésus aujourd’hui, Edition Du Cerf, Paris 1997. Pecorara Maggi M. R., Il processo a Calcedonia. Storia e interpretazione, Glossa, Milano 2006. Sesboüé B., Les ‘trente glorieuses’ de la christologie (1968-2000), Lessius, Bruxelles 2012. A. Bizzozero Morale sociale Obiettivi Gli studenti acquisiscono una conoscenza articolata e complessiva della visione cristiana dell’agire nel mondo in relazione agli aspetti politico economico ecologico e della comunicazione. 69 Gli studenti acquisiscono abilità per leggere gli avvenimenti del mondo con competenza critica alla luce della fede e dell’esperienza umana. Contenuti I Modulo: L’esperienza umana del fatto sociale e sue interpretazioni e la visione biblico-teologica. II Modulo: Principi fondamentali dell’azione del cristiano nel mondo socio-politico: persona, bene comune, giustizia, solidarietà, sussidiarietà, carità. III Modulo: La vita economica e l’impegno morale del cristiano: proprietà, impresa, lavoro, sviluppo fraterno e solidale dei popoli. IV Modulo: La vita politica e l’impegno morale del cristiano: significato del potere e delle istituzioni politiche, partecipazione e impegno politico, pace e guerra. V Modulo: La tecnica e l’impegno morale del cristiano: ecologia e comunicazione. Metodo Il corso si svolgerà prevalentemente con lezioni frontali. Si prevede inoltre, nell’ambito di uno dei moduli (III-V), una esercitazione di lettura e valutazione di un problema attualmente dibattuto. Modalità di verifica Esame orale individuale. Bibliografia Chiavacci E., Teologia Morale. 2. Complementi di morale generale. 3/1 teologia morale e vita economica 3/2 morale della vita economica politica di comunicazione, Ed Cittadella, Assisi 1980, 1985, 1990. Vidal M., Manuale di etica teologica. 3 Morale sociale, Ed. Cittadella, Assisi 1997. Dispense del docente. G. Patton Liturgia: Iniziazione Cristiana Obiettivi Il corso intende prendere in esame l’origine e lo sviluppo della prassi sacramentale dell’iniziazione cristiana, come processo del divenire cristiano che riguarda l’uomo in tutte le sue dimensioni. L’accostamento storico-genetico alla celebrazione e alla pastorale del battesimo, 70 della confermazione e dell’eucaristia procede di pari passo con una ermeneutica teologico-liturgica dei tre sacramenti, riscoprendo la loro unità. Il tutto è presentato come un percorso sacramentale essenzialmente dinamico che coinvolge tutta la comunità. Contenuti • Il concetto e la realtà di Iniziazione Cristiana. • L’iniziazione cristiana dalle origini al Concilio Vaticano II. 1. Riferimenti biblici. 2. Didaché, Giustino, Tertulliano. 3. L’iniziazione cristiana nella Traditio Apostolica. 4. Le catechesi mistagogiche del IV secolo: Ambrogio, Cirillo di Gerusalemme, Teodoro di Mopsuestia, Giovanni Crisostomo. 5. L’iniziazione cristiana dal IV al IX secolo: Lettera a Senario di Giovanni Diacono, Sacramentario Gelasiano, Ordo XI. 6. L’iniziazione cristiana dal X secolo al Concilio Vaticano II. • L’iniziazione cristiana oggi. 1. Il Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti. 2. Il Rito del Battesimo dei bambini. 3. Il Rito della Confermazione. 4. Unitarietà dell’iniziazione cristiana. • Istanze e problematiche emergenti nella pastorale attuale. Prospettive teologico-pastorali. Metodo Il corso prevede lezioni frontali nelle quali viene dato spazio agli approfondimenti richiesti dagli interventi degli studenti. Accostamento diretto alle fonti e lettura dei testi scelti dai docenti. Modalità di verifica Il colloquio d’esame verterà inizialmente su un argomento scelto dallo studente per poi spaziare sugli altri temi affrontati durante il corso con delle domande da parte dei docenti. Bibliografia Augé M., L’iniziazione cristiana. Battesimo e Confermazione, LAS, Roma 2004. Caspani P., Rinascere dall’acqua e dallo Spirito. Battesimo e Cresima sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, EDB, Bologna 2009. Girardi L., Battesimo e Confermazione, in A. Grillo – M. Perroni – P.R. Tragan (edd.), Corso di teologia sacramentaria. 2. I sacramenti della salvezza, Queriniana, Brescia 2000, pp. 95-187. Nocent A., I tre sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, in Anàmnesis. 3/1. I sacramenti: teologia e storia della celebrazione, Marietti, Genova 19892, pp. 9-131. 71 La bibliografia specifica per l’approfondimento dei singoli argomenti trattati sarà indicata durante le lezioni. M. Favretto / M.G. Zappon Storia del francescanesimo Obiettivi Il corso “Storia del francescanesimo” mira fondamentalmente a fornire agli studenti una fondamentale panoramica storica dell’evoluzione dell’Ordine francescano (I° Ordine in specie) a partire dalla vita del suo fondatore, Francesco d’Assisi, sino all’attualità contemporanea e l’accostamento di alcune problematiche salienti che hanno caratterizzato le varie epoche dell’evoluzione storica dell’Ordine, epoca medievale, epoca moderna e periodo contemporaneo. Contenuti Periodo medievale - Introduzione al corso. Le fonti: questione metodologica (dispersione degli archivi dell’Ordine), gli Annales Ordinis Fratrum Minorum, la collezione dei Bullarii Franciscani, la rivista Bibliographia franciscana. Si completerà la lezione con un accostamento pratico di questi testi. - Vita di Francesco di Assisi: l’ambiente storico, in generale, e l’ambiente storico assisano, in particolare, dalla conversione alla morte. - Il secolo XIII°: lettura diplomatica della Regola e diffusione dell’Ordine in Europa, la Comunità, gli zelanti e gli spirituali. - Il secolo XIV°: apogeo dell’Ordine minorita e cause della sua decadenza; la genesi delle “osservanze” minoritiche: quali? quante? e dove? Periodo moderno - 29 maggio 1517, bolla Ite vos di Leone X°: bulla unionis?, bulla divisionis?, pubblicazione di questa bolla e problematica concernente prodotta dalla medesima. - Le riforme francescane nel secolo XVI°: i Riformati (sive Strictioris Observantiae), i Cappuccini, i Recolletti, gli Alcantarini. Fondazione dei “ritiri”. Soppressione dei Conventuali nei regni di Spagna e di Portogallo. - I secoli XVII° e XVIII°: decadenza?, la “riformella” di s. Leonardo da Porto Maurizio, i Collegi di Propaganda Fide, la questione dei riti cinesi. 72 Periodo contemporaneo - Il secolo XIX°: soppressioni (napoleonica - 1810, liberale - 186670), ricostituzione e rifondazione dell’Ordine (l’opera di p. Bernardino da Portogruaro), l’Unione Leonina del 1897 e quella italiana del 1946. - Le missioni francescane. Gli studia generalia dell’Ordine. Visione e considerazioni d’insieme. Metodo Il corso si terrà fondamentalmente attraverso lezioni frontali e mediante l’ausilio della lavagna elettronica. Modalità di verifica La verifica sarà effettuata mediante una prova scritta consistente in dieci domande (test oggettivi) a cui potrebbe seguire l’esame orale opzionale, qualora lo studente desiderasse di aumentare la valutazione oggettiva acquisita nella prova scritta, od obbligatoria, se egli dovesse risultare insufficiente allo scritto. Bibliografia Dispense del Professore. Vari titoli saranno proposti di volta in volta dal Docente. P. Sella 73