Articolo su L`Eco di Bergamo
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Articolo su L`Eco di Bergamo
20 VENERDÌ 16 OTTOBRE 2009 L’ECO DI BERGAMO CITTÀ Autostrada In due su una Bmw travolti da un camion cisterna: feriti lievi A4, escono vivi dall’auto schiacciata L’autocisterna ha schiacciato la Bmw contro il new jersey (foto Bedolis) ■ Se la sono cavata con semplici contusioni, ma le condizioni della Bmw su cui stavano viaggiando, letteralmente schiacciata da un’autocisterna, fanno pensare che il bilancio dell’incidente sarebbe potuto risultare ben peggiore. Nella sventura, possono dunque ritenersi fortunati S. V., 48 anni, di Passirano (Brescia), e un suo conoscente americano, residente negli Stati Uniti, 56 anni: portati agli Ospedali Riuniti, sono stati giudicati guaribili con prognosi di pochi giorni. L’incidente si è verificato ieri pomeriggio poco prima del- le 16 sull’autostrada A4, lungo la carreggiata in direzione di Venezia, poco dopo il casello di Seriate. Secondo una prima ricostruzione dei fatti un’autocisterna che trasportava liquido infiammabile, condotta da R. P., 42 anni, di Gussago (Brescia), stava viaggiando in direzione Venezia quando, all’improvviso, lo pneumatico anteriore sinistro è scoppiato. L’autista ha perso il controllo del mezzo pesante, che ha sbandato bruscamente verso sinistra, colpendo la Bmw su cui viaggiavano l’automobilista bresciano e il suo conoscente americano. L’autocister- na ha trascinato la berlina contro il new jersey che separa le due carreggiate dell’A4: l’auto è rimasta letteralmente schiacciata fra il mezzo pesante e il cemento dello spartitraffico. L’abitacolo si è schiacciato a tal punto da raggiungere il livello del cofano. Nonostante questo, i due uomini che si trovavano all’interno sono rimasti soltanto contusi. Il luogo dell’incidente si è presto riempito di mezzi di soccorso del 118, dei vigili del fuoco e della polizia stradale di Seriate. Illeso il conducente dell’autocisterna, mentre i due uomini che erano sulla Bmw sono stati porta- ti ai Riuniti in condizioni non gravi. I pompieri hanno messo in sicurezza l’autocisterna, da cui non sono fuoriuscite sostanze. Il traffico in direzione Venezia ha subito pesanti rallentamenti: la seconda e la terza corsia sono rimaste chiuse per il tempo necessario alla rimozione dei mezzi e per questo i veicoli hanno potuto utilizzare soltanto la prima. Si sono formate code fino a 10 chilometri in direzione Venezia e rallentamenti verso Milano, a causa dei «curiosi». La situazione è tornata del tutto alla normalità soltanto in serata. Vittorio Attanà Test sull’acqua, valori sballati Polemica sulla potabilità Indagine del Corriere sulla «vedovella»: nitriti e cloruri oltre i limiti Bas-Sii: dati inverosimili, ultime analisi normali. Servizi idrici, più 2,6% ■ Acqua «al veleno» a Bergamo? È scoppiata in città la guerra a colpi di nitrati, nitriti, cloruri e solfati, mentre da Cittadinanzattiva arriva il conto sui costi dei servizi idrici. Ma prima di arrivare alle tasche dei cittadini, partiamo dalla loro salute. LA QUALITÀ L’indagine sull’oro blu pubblicata ieri sul «Magazine» del Corriere della Sera ha scatenato un vero putiferio. Il reportage verte sul kit fai da te sperimentato da due ricercatori dell’Università Bicocca di Milano nelle fontane pubbliche di tutta Italia, misurando i valori delle sostanze presenti nelle acque cittadine. Così è emerso che la «vedovella» sul Sentierone, teatro della misurazione sperimentale, sgorga acqua ricca di cloruri (500 microgrammi al litro, mentre i parametri di legge impongono valori inferiori ai 250) e nitriti (1 microgrammo/litro, mentre la legge prescrive un massimo di 0,50). Un’acqua «avvelenata», dunque, che però supera la prova del Ph, attestato a 8 (limiti da 6,5 a 8,5), della durezza con 18° f, gradi francesi (limi- Dai numeri del Corriere prende le te da 15 a 50), nitrati a 10 microgrammi al litro, quando i valori di legge distanze anche il Comune. «I valori prevedono un numero inferiore a 50, attribuiti sono inverosimili», tuonae solfati, minori a 200 microgram- no da Bas-Sii del gruppo A2A, gestomi al litro e cioè entro la norma, -250 re dell’acquedotto pubblico di Bermicrogrammi al litro. In buona so- gamo. I tecnici il 14 ottobre hanno efstanza un’acqua peggiore in Lombar- fettuato nuove analisi in piazza Vitdia, secondo la ricerca, si beve solo torio Veneto e anche nitriti (inferioa Pavia, mentre supera il test a pieni ri a 0,03 microgrammi al litro) e cloruri (3 microgrammi al livoti Brescia e Mantova. tro) risultato nella norma«Sembrerebbe quasi lità. I controlli vengono che dalle fontane cittadiFederutility pubblicati trimestralmenne sgorghi acqua di macontesta i te su www.bassii.it.». È re», è il commento dell’ingegnere Renato Dru- risultati: mancano l’occasione - conclude l’assessore comunale alsiani, direttore area idrii parametri. l’Ambiente Massimo Banco-ambientale di FederuSembra che dera - per riscoprire l’actility, rappresentanza delqua erogata dai rubinetti: le aziende di servizi pubsgorghi acqua è a chilometro zero e se blici locali dei settori marina ne conoscono provenienidrico ed energetico. za e qualità; dal punto di «Sono numeri da contestare, mancano i parametri micro- vista ambientale riduce i rifiuti da biologici, quelli più rilevanti - ag- imballaggio». giunge Drusiani -. Per gli altri valori si tratta di situazioni mai rilevate nel- I COSTI le molteplici analisi eseguite giornalSe dunque i bergamaschi possono mente in laboratorio da aziende idri- stare tranquilli per la salute, non posche e dagli organi di controllo, come sono ridere guardando al portafogli. Asl e Arpa». Secondo un’indagine dell’Osserva- torio Prezzi e Tariffe dell’associazione dei consumatori Cittadinanzattiva i costi del servizio idrico integrato per uso domestico (acquedotto, fognatura, depurazione, quota fissa) sono aumentati del 2,6% (media nazionale +5,4%, regionale +3,6%). Se nel 2007 una famiglia bergamasca di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi, spendeva 195 euro (comprensivi di Iva al 10%), nel 2008 ha sborsato 200 euro. In aumento anche la dispersione nelle tubature, passata dal 15% del 2006 al 16% del 2007 (la media regionale è del 15%); intanto il tasso di realizzazione degli investimenti al 2008 è al 29%. «Nel complesso - spiegano da Cittadinanzattiva - la situazione della Lombardia potrebbe andare meglio: ad alti investimenti si affianca il più basso livello di dispersione, le tariffe sono molto inferiori alla media nazionale, ma la regione è in deroga per parametri microbiologici e chimici a causa della presenza troppo alta dell’arsenico: un regime transitorio che rischia, però, di diventare perpetuo». Continuità sulla società. Dometti, sindaco di Sarnico, nuovo presidente Ato Pirovano-Bettoni, Uniacque salva ■ Un incontro in linea con le temperature di ieri: gelido. Ma i due leoni non hanno ruggito, si sono limitati a qualche graffio. Il tutto, però, secondo un perfetto galateo istituzionale. Il presidente della Provincia Ettore Pirovano e il suo predecessore Valerio Bettoni, ieri alla prima uscita pubblica insieme post-voto in occasione del rinnovo dei vertici Ato (l’autorità d’ambito per la gestione del ciclo idrico integrato, fin qui presieduta dallo stesso Bettoni), si sono evitati accuratamente. Uno in piedi, l’altro seduto; uno a destra, l’altro a sinistra (topograficamente, s’intende, non politicamente). Ma sull’acqua prevale la linea della continuità. «State tranquilli – Pirovano rassicura l’assemblea dei sindaci (presente il 74% dei 244 Comuni) –. Il progetto originario di Uniacque (la società unica provinciale, creata nel 2006, per i servizi di prelievo, trasporto ed erogazione dell’acqua all’utente, la gestione dei sistemi fognari e la depurazione delle acque reflue, ndr) verrà rispettato e portato a compimento. Divideremo il territorio in aree omogenee, come previsto e non ancora entrato in vigore, per una maggiore economia ed efficacia del servizio». Sui contenziosi in atto (cinque i ricorsi fatti contro Uniacque da società del territorio), il numero uno di via Tasso rassicura: «Abbiamo pronto un piano da sottoporre all’Ato. Per redimere le questioni nel rispetto delle norme vigenti e delle autonomie, evitando di buttare via soldi in avvocati». Un Bettoni di poche parole, invece, affida alla relazione inviata ai presenti il resoconto di fine mandato, limitandosi a dire «fin qui abbiamo rispettando le regole», e incassando i ringraziamenti di alcuni primi cittadini «per un’operazione che ha permesso di mantenere pubblica l’acqua». IL VOTO I colpi di scena, semmai, arrivano al momento del rinnovo degli organismi. La presidenza viene assegnata all’unanimità al sindaco di Sarnico, Franco Dometti (a capo di una lista civica, seppur di area centrodesta), indicato da Pirovano, che sottolinea: «L’intenzione di devolvere le decisioni e ascoltare il territorio è dimostrata dal fatto che il presidente dell’Ato non sarà più il presidente della Provincia». Ma al momento di eleggere il Consi- Pirovano (a sinistra) e Bettoni, seduto (foto Bedolis) glio d’amministrazione (confermato il numero di dieci membri, rappresentativi delle varie zone della Bergamasca e indicati col «manuale Cencelli» dai partiti), è il sindaco di Mozzanica Massimo Alloni (area Udc, lista civica) a tentare il blitz: «Mi candido io al posto di Gianlorenzo Spinelli». Spinelli, infatti, che occupa la casella della Bassa Ovest, secondo alcuni, è «reo» di abitare a Vertova e lavorare soltanto dalle parti di Romano. Alloni raccoglie un discreto seguito (a suo favore si schiera anche il «collega» di Caravaggio), ma non basta, e la proposta viene bocciata. Nel mezzo anche uno «show» del sindaco di Casnigo Giuseppe Imberti (esponente Pd a capo di una lista civica) - «Allora si mettano in discussione tutti i nomi, noi sindaci peones non siamo nemmeno stati interpellati per comporre l’elenco» - ma alla fine la lista «blindata» passa (con due nomi per l’opposizione, e il resto spartito tra Lega e Pdl). Il Cda dell’Ato è composto da: Alberto Ribolla (per il Comune di Bergamo), Tiziano Vedovati (Albino), Gianlorenzo Spinelli (Bassa Ovest), Marco Zoppetti (Valle Cavallina), Marco Guido Salvi (Brembilla), Gianfranco Masper (Treviolo), Valerio Valvassori (Isola), Giacomo Tanevisio (Bassa Est), Claudio Armati (hinterland). Sono stati adeguati anche i gettoni di presenza, pari a quelli che percepiscono i consiglieri provinciali: 126,90 euro lordi a seduta per i membri del Cda. 500 euro, invece, per il presidente. Dometti ha ringraziato «il presidente della Provincia e i colleghi sindaci per la fiducia», senza trascurare «il combattivo Bettoni per l’impegno e la costanza di questi anni. Questa operazione deve continuare. Ci sarà ascolto e confronto col territorio». Un filo diretto ribadito anche da Pirovano: «Nelle prossime riunioni, condivise, verrà spiegato chiaramente cosa intendono fare Ato, Provincia e Uniacque. Le informazioni saranno veloci e per evitare sprechi, dotatevi di email. La carta non la vedrete più, se non quando è obbligatoria per legge». Benedetta Ravizza Gabriella Persiani Acqua del rubinetto ai raggi X IIIII VALVERDE «Quater pass» per ogni gusto Dopo 27 anni torna la camminata Rinasce la camminata non competitiva in Valverde. L’appuntamento è domenica con ritrovo e partenza dall’oratorio di Valverde. Alle 7,45 Messa; 8,30 partenza per i percorsi di 6-13-17 km a scelta. Contributo alla manifestazione tre euro compreso l’omaggio ad ogni iscritto di un cappellino; ma si può partecipare anche con quota ridotta di 1,50 euro, senza gadgetr. La marcia è omologata dalla Fiasp di Bergamo. Una castagnata animerà il pomeriggio. Info 377.503.8295. Organizza il Gruppo ricreativo oratorio e la manifestazione è denominata «Quater pass in Valverda». Una denominazione che risale a 35 anni fa, quando venne inaugurata la gara. Ma il ciclo si interrompe nel 1982. Ora torna, e riprende il suo passo libero. Em. C.