Svizzera 2007-2013 Allegato Tecnico

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Svizzera 2007-2013 Allegato Tecnico
OBIETTIVO “COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA”
Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera
Italia – Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
Regione Lombardia
Regione Piemonte
Regione Autonoma Valle d’Aosta
Provincia Autonoma di Bolzano
Cantone dei Grigioni
Cantone Ticino
Cantone Vallese
Progetto
I CAMMINI DELLA REGINA - Percorsi transfrontalieri legati alla via Regina
Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
I CAMMINI DELLA REGINA - Percorsi transfrontalieri legati alla via Regina
Tipologia di azione prevalente:
3.1.1 Interventi per salvaguardare, valorizzare e promuovere il paesaggio ed il patrimonio storico e culturale
Sotto Tipologia di azione prevalente
c. Censimento, recupero, tutela, riuso e valorizzazione del patrimonio e del paesaggio di interesse culturale (edilizio,
artistico, documentario, storico e artigianale), con particolare riguardo a quello inserito in un itinerario tematico Sotto
Partner Italiani
Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Como (PoliMI)
Fondazione Politecnico di Milano (FPM)
Associazione Iubilantes (AI)
Comune di Cernobbio (CC)
Comunità Montana Lario Intelvese (CMLI)
Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio (CMVLC)
Consorzio Frazioni Corti Acero (MUVIS)
Università degli Studi di Pavia (USP)
Partner Svizzeri
SCUOLA UNIVERSITARIA PROFESSIONALE DELLA SVIZZERA ITALIANA (SUPSI)
Soggetti coinvolti
UFFICIO BENI CULTURALI DEL CANTON TICINO (UBC)
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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1 Contesto e Obiettivi
1.1 Contesto generale e scenario complessivo
La via Regina Lariana, da Como a Sorico, è uno dei più antichi percorsi di scambio storico e culturale tra Italia e
Svizzera. Splendido itinerario pedonale, insieme alla Via Francisca e alla Via Spluga italo-svizzera, con cui costituisce
continuum, è un fondamentale “sistema” di collegamento transalpino di mobilità dolce di cui sinora non si sono
adeguatamente colte le potenzialità di sviluppo europeo.
Un tracciato e un territorio, quindi, da conoscere e tutelare, e da affidare intatti a chi li percorre camminando.
Il progetto I Cammini della REGINA, nascendo dalla sinergia tra esperti di itinerari culturali, musei del territorio,
amministrazioni, esperti e progettisti del paesaggio e geomatici, si propone appunto di creare lo strumento adeguato
per la piena valorizzazione di questo importante itinerario e del territorio limitrofo.
La conoscenza e la tutela possono innanzitutto essere promosse e diffuse tramite geoportali che consentano di
navigare il territorio da tradizionali computer o tramite strumenti mobili. Le nuove possibilità della visualizzazione
multidimensionale arricchiscono la percezione di immersività nel territorio fornendo un'esperienza molto più ricca al
viandante virtuale. L'aspetto più interessante è però costituito dai nuovi internet GIS partecipati, che consentono in
modo semplice al visitatore di aggiungere contenuti di interesse (foto, documenti, appunti di viaggio), che diventano
patrimonio di tutta la comunità.
Restano comunque fondamentali anche altri strumenti: cartografia turistico- escursionistica, guide cartacee /virtuali,
segnaletica “leggera” omogenea e diffusa, avvio di un punto di informazione sul Cammino, sulla base del modello
offerto da MUVIS di Campodolcino, interventi concreti di salvaguardia e messa in sicurezza e tutela di alcuni tratti
esemplari.
Un primo caso di studio sarà il territorio di Cernobbio, dove per la prima volta saranno oggetto di valorizzazione con gli
strumenti sopra indicati i percorsi pedonali storici locali di connessione fra Cernobbio/monte Bisbino e le vicine aree
elvetiche del Breggia / valle di Muggio, in linea con la specifica attenzione delle autorità cantonali ticinesi alla “filiera
degli itinerari storico-culturali”.
Un secondo caso di studio sarà la Via del Ferro che offre la possibilità agli escursionisti di ripercorrere le strade
utilizzate dai trasportatori per portare il ferro estratto e lavorato a Carena verso il Lario. Lungo il percorso possono
essere osservate ancora oggi numerose testimonianze dell’importante attività siderurgica che si sviluppò nel passato
tanto in Morobbia quanto in Cavargna: vestigia di insediamenti, carbonaie, stazioni di posta, zone di estrazione (cave,
miniere) e di lavorazione (altiforni, fucine, magli ad acqua). Non è poi da tralasciare le bellezze paesaggistiche di
questo percorso e le sue particolarità geologiche che lo rendono particolarmente attrattivo.
1.1.1 Obiettivi del progetto
Obiettivo strategico primario del progetto è di rafforzare l’identità comune dei territori interessati attraverso la
salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale comune, rintracciabile storicamente nella rete di percorsi
pedonali di attraversamento, collegamento e fruizione delle regioni interessate.
Il progetto, attraverso la sinergia tra esperti di itinerari culturali, amministrazioni, progettisti del paesaggio, ingegneri
geomatici, architetti e designer si propone l’obiettivo di rafforzare l’identità comune dei “cammini” attraverso la
salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale dei territori attraversati con iniziative integrate di
informazione e comunicazione ai cittadini, incentivandone una maggiore conoscenza e fruizione.
La lettura dei tracciati storici articolata nelle diverse valenze espresse dagli assetti antropici (vie di transito e
migrazione delle popolazioni, percorsi devozionali tra arte e fede, connessioni tra nuclei urbani di fondovalle e alpeggi
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ad alta quota, microeconomie rurali agroforestali e produzioni enogastronomiche locali) verranno indagate e
partecipate anche con l’ampio ricorso alle ICT e ai sistemi di rilevamento e gestione informatizzata delle informazioni
territoriali e ambientali.
Le tecnologie geoinformatiche consentono oggi di rendere accessibili in modo semplice agli utenti informazioni
contestualizzate nel territorio, aumentandone la possibilità di analisi e interpretazione. La fruizione di geoservizi da
computer o da strumenti mobili, non è più passiva, perché nella nuova ottica del web2.0 (web partecipato) agli utenti
viene data la possibilità di inserire propri contenuti multimediali georiferiti o meno, raccolti anche percorrendo
l’itinerario. Questa nuova forma di mappatura attiva del territorio, detta del crowd-sourcing territoriale, trova la sua
giusta valorizzazione nelle tecnologie dei GIS partecipati, che consentono, previa validazione da parte del gestore del
servizio, di sovrapporre e integrare tali informazioni alle carte di base e tematiche e alle ortofoto aeree e satellitari,
messe a disposizione dai geoportali istituzionali delle amministrazioni. L’appassionato del cammino può scoprire il
territorio percorrendolo fisicamente ma allo stesso tempo aumentando la sua possibilità di conoscenza (augmented
reality) attraverso strumenti più ricchi rispetto alle carte tradizionali, strumenti tramite i quali siano accessibili anche
informazioni sulla storia e la cultura del luogo. Ma può anche contribuire alla conoscenza collettiva, aggiungendo
aspetti importanti o dettagli che ad altri erano sfuggiti. Tali strumenti sono quindi importanti non solo per la
navigazione, ma anche per il monitoraggio e la salvaguardia collettiva del territorio e della sua cultura. La via Regina e
la molteplicità dei cammini transfrontalieri che ad essa sono connessi, possono essere un esempio importante di
applicazione di questi nuovi strumenti. D’altro canto il progetto vuole essere l’occasione per aumentare la conoscenza
del territorio e riscoprire percorsi che lo valorizzino dal punto di vista culturale e turistico.
Il progetto si propone di sfruttare la tecnologia geospaziale per la diffusione delle conoscenze, la tutela del territorio e
la promozione turistica, fondata sulla ricchezza ambientale e culturale del territorio. Oltre ai più tradizionali
geoportali, che consentono di navigare il territorio da computer o strumenti mobili (smartphones, tablets, etc.), il
progetto si pone come obiettivo lo sviluppo e la realizzazione di strumenti tecnologici più innovativi quali:
•
•
•
visualizzazione multidimensionale che arricchisce la percezione di immersività nel territorio fornendo
un'esperienza molto più ricca al viandante virtuale.
internet GIS partecipati che consentono in modo semplice al visitatore di aggiungere contenuti di interesse
(foto, documenti, appunti di viaggio), che diventano patrimonio di tutta la comunità.
realtà aumentata che consente di potenziare la realtà aggiungendo al paesaggio contenuti virtuali che
consentono di arricchire la conoscenze
Il progetto comunque non trascura gli strumenti tradizionali, peraltro assolutamente indispensabili per qualsiasi
viandante e per la sua tutela: cartografia turistico- escursionistica, guide cartacee /virtuali, segnaletica “leggera”
omogenea e diffusa, progetti di prodotti e sistemi- prodotto a basso impatto ambientale e sostenibili per una fruizione
ambientalmente compatibile, avvio di un sistema di punti di informazione sul Cammino, prima individuazione di una
rete di accoglienza diffusa, interventi concreti di salvaguardia e di messa in sicurezza e tutela di alcuni tratti esemplari
assunti quali casi studio, recupero e conservazione di preesistenze edilizie.
Da un punto di vista storico-culturale, allo studio “longitudinale” del tradizionale Cammino della Regina su cui esiste
una base documentaria, ma di cui, allo stato attuale, non esiste percezione alcuna della continuità geografica e della
identità transazionale, continuità e identità che con il presente progetto si intendono creare, si affiancherà per la
prima volta uno studio “trasversale” dei tracciati ad essa afferenti e di cui gli assi della Regina costituiscono sistema
aggregatore e di articolazione ad alta complessità cognitiva sia per struttura orografica e geomorfologica che per
natura storico-culturale e psico-socio-antropologico contribuendo a definire i caratteri costitutivi del paesaggio
antropizzato e a mettere in atto quelle strategie di comunicazione per renderlo maggiormente fruibile anche in ordine
alla valorizzazione delle qualità sensoriali ed esperienziali che possono essere evocate da una corretta ed appropriata
progettazione (o riprogettazione) dei percorsi e delle aree attrezzate a corredo del cammino.
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Pensiamo ad un paradigma di ricerca che, a ragione dell’ampiezza dei contributi disciplinari dei soggetti, consenta di
operare simultaneamente sulle diverse scale di lettura dell’ambiente restituendo, successivamente, questa
complessità nel progetto delle soluzioni individuate.
In sintesi sono previste le seguenti attività:
1) definizione di una metodologia di analisi del territorio e di linee guida applicabili per lo studio e la
valorizzazione degli itinerari storico/culturali; definizione di un modello minimo condiviso dei dati.
2) Implementazione, di geoservizi standard (integrabili in diversi geoportali) con le informazioni istituzionali
attualmente disponibili e con selezione di quelle già raccolte dalle associazioni che si occupano di itinerari
culturali eventualmente opportunamente riformulate secondo il modello minimo dei dati definito al punto
precedente;
3) definizione della simbologia di adottare e degli strati cartografici da interrogare; implementazione del client
di visualizzazione e del geoportale per parte italiana ed integrazione con il portale Sitinet per la parte svizzera.
Tali portali utilizzeranno, ove possibile, i livelli cartografici di sfondo forniti dai geoservizi delle
amministrazioni locali (regione Lombardia, Canton Ticino) e sul modello digitale HeliDEM del terreno
condiviso tra Italia e Svizzera;
4) rilievo della via Regina e dei principali sentieri ad essa connessi e degli elementi di interesse culturale, storico
e ambientale; creazione della carta del CAMMINO DELLA REGINA e DEI CAMMINI correlati come sistema di
aggregazione di percorsi transfrontalieri
5) progettazione e sviluppo del visualizzatore multidimensionale
6) progettazione e sviluppo dei tools di realtà aumentata (augmented reality) per strumenti mobili
7) implementazione degli applicativi per l’inserimento da remoto delle informazioni ;
8) rilievo di dettaglio di due aree individuate come casi di studio (comune di Cernobbio e San Iorio),
predisposizione della segnaletica e del materiale cartaceo informativo adeguato alla valorizzazione dei
percorsi. Arricchimento della base dati con queste ulteriori informazioni di dettaglio;
9) progetto integrato della comunicazione visiva integrata (Brand Identity) attraverso il design di prodotti e
servizi e artefatti comunicativi (segnaletica, punti informativi, manuali di identità visiva, oggettistica,
interfacce, prodotti editoriali cartacei e digitali), da realizzarsi in 4 lingue (italiano, francese, tedesco e
inglese) tenendo conto delle normative su segnaletica per il traffico lento diffuse in Svizzera (Norma SN 640
829), e che avrà per oggetto in particolare:
Studio del luogo su cui va applicata la segnaletica
Studio della immagine coordinata
Studio del colore e delle componenti cromatiche predominanti
Progetto grafico di segnaletica turistica sia verticale che orizzontale e ideazione dei supporti su cui
applicarla (sia analogici che digitali)
Studio grafico delle icone
Ideazione di totem informativo/distributore Kit di pronto soccorso
Grafica promozionale:
• in formato cartaceo: brochure/guida, mappe escursionistiche tascabili, flyers, cartoline
• in formato digitale: Apps di approfondimento (su percorsi, aree ristoro, primo soccorso) scaricabili
(per iPhone, iPad, Android...)
Realizzazione di una pubblicazione editoriale sulla diffusione e divulgazione dei risultati del progetto
presentazioni pubbliche dei risultati del progetto stesso, anche con iniziative condivise di cammino.
Tutti i partner, in misura corrispondente alle proprie competenze, nella fase di analisi e raccolta dati funzionali allo
sviluppo del progetto, eseguiranno ricerche approfondite e di dettaglio volte a individuare, riconoscere e identificare
tutti gli elementi del sistema paesistico-ambientale (elementi fisico-morfologici, naturalistici, paesaggistici, storicoculturali) costituenti le unità di paesaggio attraversate dagli itinerari, concentrandosi in particolare sulle aree delle
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Valli del Livo, del Liro, di San Iorio, della Sponda Orientale del Lago di Como e della Valle del Breggia, sulle quali verrà
sviluppato il caso di studio e la sperimentazione progettuale/esecutiva.
Nello specifico i casi di studio cui applicare le metodologie e i risultati delle ricerche sul campo saranno:
•
•
il territorio di Cernobbio, dove per la prima volta saranno oggetto di valorizzazione con gli strumenti sopra
indicati i percorsi pedonali storici locali di connessione fra Cernobbio ed il Monte Bisbino e le vicine aree
elvetiche del Breggia / e della Valle di Muggio;
il percorso del San Iorio che da Gravedona si snoda verso Bellinzona connettendo la sponda lacustre lariana
con i castelli di Bellinzona, patrimonio dell'umanità UNESCO.
1.2 Destinatari, ricadute e impatto atteso.
Principali destinatari del progetto sono le comunità locali, invitate a riscoprire e valorizzare le potenzialità dei loro
territori cui perverranno attraverso modalità integrate di acquisizione di nuove conoscenze ed esperienze coniugando
le tradizioni storiche con le innovazioni ed i dispositivi resi disponibili dalle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, consentendo anche una fruizione partecipata e collaborativa. In secondo luogo si intende ricollegare
questo sistema di percorsi pedonali con le più ampie vie di transito dei grandi itinerari culturali della tradizione
europea (Via Francigena, ecc.). I camminanti, locali e stranieri, saranno messi finalmente in condizione di compiere un
cammino in condizioni di sicurezza, ergonomicità e piena fruizione estetica ed immersiva della natura e dei paesaggi.
Le comunità locali e le comunità transfrontaliere, con la riscoperta dell’identità dei “cammini”, ritroveranno il loro
passato, riscoprendo i valori e la speranza nel futuro, nelle tradizioni e nelle culture che accomunano popolazioni oggi
separate da un confine territoriale ma consapevoli di appartenere ad un più ampio patrimonio che attinge ad origini
comuni.
Gli operatori turistici,in grado di utilizzare i nuovi e più agili strumenti di informazione e promozione messi a
disposizione dalle nuove tecnologie.
I giovani, che saranno attratti dalle nuove tecnologie, avranno mezzi di conoscenza più agili, troveranno nuove
occasioni di lavoro.
Con la futura creazione di punti informativi lungo i percorsi o il riuso di caselli, postazioni, strutture religiose, dogane,
rustici quali postazioni di informazione e ristoro, potranno anche innescarsi importanti ricadute nel settore del lavoro,
formando specifiche figure professionali dedicate alla cura e manutenzione dei percorsi, all’assistenza ai
camminanti/pellegrini, alle gestione e all’organizzazione delle visite e all’accompagnamento a visite guidate, ecc.
Riassumendo, il progetto si pone i seguenti obiettivi specifici:
•
Confrontare metodologie ed esperienze di salvaguardia dei beni, del patrimonio e del paesaggio culturale, in
particolare degli assi di percorrenza pedonale transfrontalieri, dei manufatti presenti lungo tali vie e della
riqualificazione materiale, del restauro e della manutenzione delle tratte dei percorsi pedonali , mulattiere,
cordonate e delle costruzioni edilizie presenti sulle antiche vie di comunicazione (caselli, fontane, fontanili,
greto dei torrenti, guadi, case cantoniere, dogane, hospitalia e luoghi di accoglienza in genere) nonché edifici
di carattere religioso (pievi, edicole, canoniche, percorsi votivi, cappelle) valorizzabili come tali o, nel caso
delle canoniche, riutilizzabili come strutture funzionali al cammino e/o all’accoglienza correlata
•
Sostenere la collaborazione, lo scambio e la mobilità tra gli operatori e tra le istituzioni culturali, rafforzando i
legami e gli scambi di esperienze di ricerca e di individuazione di best practice compiute nello specifico
ambito dai diversi soggetti;
•
Favorire il recupero e la valorizzazione delle peculiarità delle culture locali e l’uso di strumenti innovativi per
la comunicazione e la promozione del patrimonio culturale e della memoria storica dell’area transfrontaliera
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1.3 Valore aggiunto transfrontaliero
Il valore aggiunto transfrontaliero si esplicita su piani diversi ma complementari:
Valore aggiunto socio-culturale
il progetto di riscoperta e di valorizzazione della via Regina e dei cammini ad essa connessi si ispira ai valori della
solidarietà, dell'ospitalità, della cooperazione fra i popoli, della riscoperta della comune identità culturale europea,
dell'approccio umano e personale alla storia, ai beni artistici e culturali, alle tradizioni, e ritrova questi valori nella
storia e nella cultura della mobilità dolce e dello sviluppo sostenibile di un territorio, come fattore unificante di civiltà
e radice storica del nostro presente. La sua transnazionalità è quindi un aspetto fondante del progetto stesso.
Valore aggiunto turistico.
Il territorio Como/Canton Ticino ha una potenzialità di forte integrazione per il turismo, non ancora pienamente
espressa per quanto attiene lo sviluppo del turismo sostenibile e che valorizzi la fruizione dolce e rispettosa
dell’ambiente e del territorio.
Favorire quindi la conoscenza e il coordinamento (non la integrazione stretta, che è impossibile e forse non
auspicabile) mediante la comunicazione tecnologica (geoportali, apparecchi mobili, ecc.) tra i vari attori, tradizionali e
non, del comparto turistico rafforzerà quindi la visibilità e l’efficacia della comunicazione dell’intero territorio
transfrontaliero, contribuendo allo sviluppo di questa nuova forma di turismo sostenibile.
Valore aggiunto per le aziende di servizi informatici e di comunicazione.
Le aziende informatiche e di comunicazione del territorio possono affrontare un mercato transfrontaliero unificato,
arricchendo la loro offerta con potenzialità multimediali e di rete(siti web con contenuti geografico-ambientali,
brochure multimediali, apparecchi mobili, ecc.). Lo sviluppo di un mercato tecnologico avanzato potrà anche favorire
la “esportazione di servizi tecnologici” ad alto valore aggiunto verso altre zone d’Italia e della Svizzera. Il valore
aggiunto transfrontaliero è insito nella stretta collaborazione tecnico-scientifica tra i partner tecnologici
(particolarmente Politecnico di Milano e SUPSI) per trovare soluzioni aperte e interoperabili a partire da standard
nazionali attualmente diversi.
1.4 Indicatori di risultato
Indicatore
Unità di misura
Quantità prevista
Manifestazioni di interesse da parte dei
comuni attraversati dalla Regina e dai
percorsi ad essa connessi (23)
percentuale sul totale dei comuni
> 75 %
Manifestazioni di interesse da parte di
singoli esercenti che si occupano di
recettività
numero
> 5
Manifestazioni di interesse da parte di
singoli operatori turistici
numero
> 5
Valutazione di interesse da parte delle
Associazioni di categoria legate alla
recettività
punteggio (1-100)
> 80
Accessi mensili al geoportale (da
quando disponibile on line)
numero
> 1000
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Permanenza online e aggiornamento
del sito internet dedicato al progetto
numero mesi minimo
48
Totale presenze agli eventi divulgativi
numero
> 800
Totale di pubblicazioni divulgative e
scientifiche dei risultati progettuali
numero
>5
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2 Soggetti partner
2.1 Capofila: Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Como
Referente e Responsabile Progetto – Prof.ssa Maria Antonia Brovelli, Prorettrice delegata dal Rettore
Il Politecnico di Milano, fondato nel 1863 per sostenere lo sviluppo ed il progresso tecnologico del Paese, è oggi una
delle maggiori Scuole di Architettura, Design, Ingegneria del mondo e sede di attività di ricerca scientifica di grande
prestigio internazionale. Il Polo di Como è il più "antico" fra i Poli regionali dell'Ateneo, da quando cioè è stata assunta
una struttura “a rete”, che ha chiamato a raccolta, attorno alla storica sede milanese, anche i centri di Como, Lecco,
Cremona, Mantova, Piacenza. Fondato nel 1989 grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio e l'Unione
degli Industriali di Como, il Polo di Como opera formando progettisti, quadri e dirigenti e promuovendo l'innovazione
e il trasferimento tecnologico attraverso attività di ricerca e laboratori messi a disposizione delle imprese e delle
istituzioni. Le attività di ricerca del Polo di Como hanno prodotto nel 2005 la costituzione di un Centro di Eccellenza
per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico e Organizzativo, attivo in aree quali l’e-Government (con un forte
trasferimento tecnologico verso gli Enti locali), la promozione di nuove imprese, le applicazioni web e multimediali, le
tecnologie della comunicazione (con particolari applicazioni alla didattica, anche in collaborazione con le scuole),
l’ingegneria e il design del suono (in collaborazione con il Conservatorio di Como), le tecnologie e le metodologie della
geomatica e il design per lo sviluppo dei distretti industriali del tessile e del legno-arredo. La qualità dei risultati
ottenuti è attestata da un buon numero di primati che il Polo di Como detiene all'interno del Politecnico e nel
panorama universitario nazionale e internazionale:
•
è sede della prima laurea on-line italiana, giudicata dalla Comunità Europea tra le otto migliori esperienze di elearning in tutta Europa
•
ospita il gruppo di ricerca in informatica che ha prodotto il primo brevetto nella storia dell'Ateneo acquistato da
un'azienda interessata al suo sfruttamento commerciale
•
è sede di uno dei più avanzati laboratori in Italia di nano-tecnologie, il Laboratorio L-Ness presso il quale è
presente una "clean room" messa a disposizione anche delle aziende del territorio
•
è sede del Laboratorio di Geomatica - laboratorio di ricerca sia nell'ambito dei metodi statistici di elaborazione e
interpretazione dei dati, sia in diversi settori della geodesia - eletto tra l'altro a centro ESA per l'analisi della
missione Earth Explorer-GOCE, il satellite dell'Agenzia Spaziale Europea lanciato di recente nello spazio
•
è sede di Studio-Lab il primo studio, in Italia, di registrazione sperimentale dedicato alla ricerca avanzata per la
produzione musicale; realizzato dall'Image and Sound Processing Group, Sound and Music Computing Lab (ISPGSMC) del Politecnico e gestito in collaborazione con il Conservatorio di Musica "G. Verdi" di Como, lo studio è
destinato ad ospitare artisti interessati a produzioni musicali di alto contenuto tecnologico.
Il Gruppo afferente al Politecnico di Milano si comporrà di tre unità caratterizzate da competenze complementari.
L’unità afferente all’Area della Geomatica sarà principalmente coinvolta nell’implementazione e sviluppo GIS. L’unità
afferente all’Area della Valorizzazione sarà principalmente coinvolta nelle attività della conservazione e della
valorizzazione dello sviluppo socio-economico del territorio. L’unità afferente all’Area del Design sarà invece coinvolta
nelle attività di design strategico di prodotti e servizi e di comunicazione visiva integrata per la valorizzazione del
territorio .
Area GIS
Referente – Prof.ssa Maria Antonia Brovelli
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Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
Università e Ricerca, il gruppo di ricerca GIS si occupa di cartografia, modelli digitali del terreno, sistemi informativi
territoriali sia in ambito desktop che in ambito web, geoservizi e infrastrutture di dati spaziali. L’attività del gruppo si
svolge presso il Laboratorio di Geomatica del Politecnico di Milano, sito presso il Polo Territoriale di Como
(http://www.geomatica.como.it), laboratorio con esperienza ventennale nella ricerca scientifica e nella progettazione
e sperimentazione di nuove tecnologie legate alle discipline geodetiche (scienze che studiano la forma e le dimensioni
della terra, la determinazione della posizione dei punti sulla superficie terrestre e nello spazio esterno, la
determinazione del campo della gravità e le variazioni nel tempo di tali grandezze) e geomatiche (tecnologie di
rilevamento e trattamento informatico dei dati relativi al territorio e all’ambiente).
Ruolo nel progetto
Il gruppo di ricerca GIS del Politecnico di Milano si occuperà degli aspetti legati alla modellazione dei database spaziali,
alla cartografia interattiva online (sviluppando diversi client di webmapping) e dei geoservizi web. Coordinandosi con il
capofila elvetico, presidierà quindi tutto l’aspetto tecnologico innovativo del progetto. Le piattaforme e gli applicativi
saranno sviluppati sulla base degli standard internazionali e europei in materia di informazione geografica (ISO TC211,
OGC, INSPIRE).
Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in relazione
alle funzioni e alle attività assegnate
Il gruppo GIS del Laboratorio di Geomatica del Politecnico di Milano progetta, sviluppa, sperimenta e personalizza
soluzioni innovative finalizzate a rendere sia i GIS che i Web-GIS degli strumenti da un lato sempre più semplici ed
intuitivi e, dall’altro, sempre più performanti e completi a livello di servizi e funzionalità. Su temi analoghi o collaterali
a quello proposto l'unità ha lavorato e sta lavorando in molti progetti (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, Regione Lombardia, Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, Centro Interregionale di Coordinamento
e Documentazione per le Informazioni Territoriali). Di seguito si riportano solo i progetti più recenti:
•
2011-2013 Green Move, progetto di mobilità sostenibile del Politecnico di Milano per Regione Lombardia
•
2010-2012 HeliDEM, progetto INTERREG Italia- Svizzera, capofila del Progetto Regione Lombardia
(Corresponsabile dell’Unità di Ricerca del Politecnico di Milano)
•
2010-2012 web C.A.R.T.E. – Como (web Catalogo e Archivio delle Rappresentazioni del Territorio e delle sue
Evoluzioni - Como) progetto supportato dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus
•
2008-2010 PRIN: Interoperabilità e gestione cooperativa di dati geografici dinamici multidimensionali e distribuiti
con strumenti GIS liberi e Open Source
•
2007-2008 Centro Interregionale di Coordinamento e Documentazione per le Informazioni Territoriali “Linee
guida per la produzione di ortoimmagini e DTM”
•
2007-2008 Centro Interregionale di Coordinamento e Documentazione per le Informazioni Territoriali “Sviluppo di
tecnologie per infrastruttura nazionale di dati spaziali”
•
2005-2008 FIRB: ArcheoMedSat: progetto e sperimentazione di rilevamento satellitare e web gis per la
valorizzazione di monumenti e siti archeologici del Mediterraneo tra Oriente e Occidente.
Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
La partecipazione al progetto consentirà di proseguire le ricerche sui nuovi geoservizi dedicati alla conoscenza e
valorizzazione di ambiente e territorio, ricerche sulle quali la Professoressa Brovelli e il suo gruppo lavorano da alcuni
anni. Il gruppo di ricerca è molto attivo a livello nazionale e internazionale in società scientifiche del settore della
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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geomatica (SIFET: Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia, ISPRS: International Society of Photogrammetry
and Remote Sensing) e nella Fondazione OSGeo (Open Source Geospatial). In particolare la Prof. Brovelli è co-chair del
WG IV/5 dell’ISPRS, gruppo di lavoro focalizzato sulle tematiche della cartografia interattiva on-line e dei geoservizi
web (Distributed and Web-Based Geoinformation Services and Applications). La partecipazione al progetto fornirà
quindi un ottimo caso applicativo sul quale sperimentare le nuove tecnologie che vedono coinvolto il gruppo di
ricerca. D’altro canto il progetto beneficerà dell’apporto di un gruppo la cui eccellenza è riconosciuta in ambito
nazionale e internazionale.
Area Valorizzazione
Responsabile – Prof. Stefano Della Torre
Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
Il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Stefano Della Torre si occupa di conservazione del patrimonio architettonico
(Built Cultural Heritage) e del paesaggio in ottica processuale, con riferimento alle implicazioni delle attività di
valorizzazione per lo sviluppo socio economico dei territori.
Il gruppo opera da dieci anni all’interno del Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito – B.E.S.T., ed
è inserito in diversi netowrk internazionali, tra cui in particolare il network PRECOMOS che supporta la Cattedra
Unesco in Preventive Conservation, Monitoring and Maintenance of Monuments and Sites istituita presso a Katholieke
Universiteit di Leuven (Belgio).
Tra i progetti di cui il gruppo si è occupato si segnalano quelli relativi alla valorizzazione del distretto dell’Isola
Comacina (dal 2000) e il progetto “Distretti Culturali” di Fondazione Cariplo (dal 2005).
Inoltre si segnala la partecipazione ai progetti Interreg Italia-Svizzera:
•
Parco dei magistri comacini delle valli e dei laghi (2004-2005)
•
L’arte dello stucco nel Parco dei Magistri Comacini (Intelvesi, Campionesi e Ticinesi) delle valli e dei laghi:
valorizzazione, conservazione e promozione (2005-2006)
•
CULTURA ALPINA: SAPER VALORIZZARE IL TERRITORIO, progetto ordinario all’interno del PIT SAPALP (2010- in
corso)
Ruolo nel progetto
Il gruppo di ricerca si occuperà degli aspetti legati alla connessione tra la valorizzazione dei percorsi e le strategie di
sviluppo locale, contribuendo alla definizione degli strumenti previsti dal progetto, sia individuando le connessioni tra i
percorsi e le potenzialità territoriali, sia definendo strategie di programmazione integrata attenta alle esternalità
positive dei processi di promozione e valorizzazione.
Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in relazione
alle funzioni e alle attività assegnate
Il gruppo di ricerca Conservazione programmata ha sperimentato proprio nel territorio interessato i modelli di
programmazione degli interventi di valorizzazione poi applicati, in particolare, nel progetto “Distretti culturali”. Il
gruppo si distingue per comprendere sia le competenze relative alla gestione del patrimonio culturale, sia quelle
relative all’approfondimento filologico del riconoscimento del patrimonio stesso. Le funzioni e attività assegnate,
inoltre, si basano sulla continuità con attività già finanziate, anche nell’ambito di altri progetti che potrebbero essere
portati in sinergia con il presente.
Il gruppo si è recentemente rafforzato con l’inclusione della prof. Lionella Scazzosi, che ha competenze di grande
livello internazionale sul team della gestione del paesaggio.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
La partecipazione al progetto porterebbe a consolidare la collaborazione tra il gruppo di ricerca del Dipartimento BEST
e le realtà operanti sul territorio.
Il tema dei percorsi di mobilità dolce è già stato trattato in precedenti attività locali nelle quali il gruppo è stato
coinvolto, e la ottimizzazione delle ricorse investite andrebbe a tutto vantaggio del territorio.
Il gruppo di ricerca potrebbe fare da volano alla promozione del progetto grazie alle sue molteplici altre collaborazioni.
Area Design
Responsabile – Prof. Roberto de Paolis
Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
Il gruppo di ricerca dell’Area del Design offrirà in primo luogo un contributo articolato su due differenti livelli tra loro
collegati: sul piano dell’analisi, nella definizione di un metodologia per la lettura degli elementi connotativi del
territorio, sull’attività di benchmarking parametrata su esperienze progettuali di design e comunicazione affini e
correlate; sull’individuazione di target di riferimento, campionatura di utenti, rilevamento esigenze fruitive e di
maggior funzionalità dei percorsi, rilevamento del sistema di bisogni degli utenti, che si tradurranno in un metaprogetto e la definizione di scenari progettuali di riferimento; sul piano della propositività progettuale, realizzando il
design strategico di prodotti industriali e di servizi nelle sue ampie articolazioni merceologiche che vanno dal
prodotto, all’arredo, agli allestimenti, alla comunicazione visiva e multimediale, alla progettazione degli artefatti
comunicativi, con particolare riferimento al ruolo che il design svolge nelle attività di valorizzazione, promozione e
sviluppo dei beni culturali e ambientali.
Un obiettivo secondario del progetto è di creare e riconnettere una rete virtuale di hub nelle Alpi, mettendo la
creatività e l'innovazione al centro e abilitando la focalizzazione su specifici problemi e opportunità per lo sviluppo
locale e transnazionale, incrementandone la partecipazione delle imprese creative nello sviluppo socio-economico
dell'area. Il progetto connetterà e creerà inoltre collaborazioni tra industrie creative, piccole e medie imprese,
istituzioni per la ricerca e lo sviluppo per promuovere la ricerca scientifica e costruire uno scambio di conoscenze e
trasferimento tecnologico in ambito transfrontaliero.
Il generale il gruppo opera da dieci anni all’interno del Dipartimento INDACO (Dipartimento di Industrial Design, delle
Arti, della Comunicazione e della Moda), ed è inserito in diversi network internazionali, tra cui in particolare si
segnalano la rete CUMULUS, Associazione Internazionale delle Università e College of Art, Design and Media e conta
176 membri di 44 paesi e la rete GIDE – Group for International Design Education – consorzio internazionale di scuole
di design, di cui fanno parte, oltre all’Italia (Politecnico di Milano),il Regno Unito (Leeds College of Art and Design), la
Svizzera (SUPSI) e il Belgio (Katholieke Hogeschool Mechelen), il cui scopo è promuovere scambi internazionali dando
la possibilità di confrontare abilità, contenuti e qualità dei programmi di studio e arricchire l’esperienza degli studenti
nei settori della progettazione d’interni.
Nello specifico il gruppo sta partecipando a progetti transnazionali quali “CCALPS. Creative Companies in Alpine
Space” finanziato nell'ambito della III Call Alpine Space Programme (European Territorial Cooperation 2007-2013) che
prevede 6 Stati coinvolti e 9 partners: Italia: Regione Lombardia (Leader), Regione Piemonte, Francia: CCI de Lyon, CCI
NCA, Université de Haute Alsace Germania: MFG Baden Würtemberg (agence d’innovation TIC) Austria: Innovations
&Technologie transfer Salzburg GmbH, Slovenia: Agence d’urbanisme Slovénie, Svizzera : SUPSI Université Suisse.
Ruolo nel progetto
Il gruppo di ricerca si occuperà degli aspetti legati alla lettura degli elementi morfologici caratterizzanti l’ambiente, i
materiali, le ricorrenze tipologiche delle strutture dello spazio antropizzato e dei percorsi individuando tassonomie
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
meta-progettuali utilizzi alla definizione di scenari di concept design. Si occuperà di elaborare il progetto della
comunicazione visiva integrata (brand Identity) individuando i valori identitari espressi da segni di cultura materiale e
visiva presenti nel territorio attraverso il design di prodotti e servizi e artefatti comunicativi (segnaletica, punti
informativi, manuali di identità visiva, oggettistica, interfacce, prodotti editoriali cartacei e digitali), da realizzarsi in 4
lingue (italiano, francese, tedesco e inglese) tenendo conto delle normative su segnaletica per il traffico lento diffuse
in Svizzera (Norma SN 640 829), e che avrà per oggetto in particolare:
•
Studio del luogo su cui va applicata la segnaletica
•
Studio della immagine coordinata
•
Studio del colore e delle componenti cromatiche predominanti
•
Progetto grafico di segnaletica turistica sia verticale che orizzontale e ideazione dei supporti su cui applicarla
(sia analogici che digitali)
•
Studio grafico delle icone
•
Ideazione di totem informativo/distributore Kit di pronto soccorso
•
Grafica promozionale:
•
in formato cartaceo: brochure/guida, mappe tascabili, flyers, cartoline
•
in formato digitale: Apps di approfondimento (su percorsi, aree ristoro, primo soccorso) scaricabili (per
iPhone, iPad, Android...)
•
Realizzazione del progetto grafico redazionale di una pubblicazione editoriale sulla diffusione e divulgazione
dei risultati del progetto
Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in relazione
alle funzioni e alle attività assegnate
Il gruppo di ricerca dell’Area del Design, presente presso il Polo di Como a partire dal 1999, ha avviato e sperimentato
proprio nel territorio comasco modelli di intervento per lo sviluppo dei sistemi produttivi locali e strategie di
valorizzazione dei distretti, anche nella dimensione del bene culturale. Il gruppo si distingue le competenze relative
alla analisi dei trend e dell’evoluzione degli scenari socio-economici che influiscono sulle determinazioni progettuali
dei prodotti industriali , sia quelle relative alle declinazioni materiche, tecnologiche, produttive legate alla dimensione
estetica dei prodotti.
La competenze di design sono intese ad ampliare i tradizionali ambiti della produzione industriale fino a includere la
dimensione strategica del design del bene culturale e ambientale che investe, a partire dall’oggetto tecnico e del
sistema-prodotto, le scale dell’ambiente, dello spazio aperto e del paesaggio, fino ad addentrarsi nel complesse
relazionalità che si istituiscono nella percezione esperienziale e sensoriale della fruzione estetica dei luoghi e territori.
Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
La partecipazione al progetto porterebbe a consolidare la collaborazione tra il gruppo di ricerca del Dipartimento
INDACO e le realtà operanti sul territorio anche rafforzando al collaborazione e lo scambio di esperienze con operatori
universitari e istituzioni culturali elvetiche.
Il tema delle green-way, dei percorsi e mobilità lenta, e l’ampia trattazione del design ecocompatibile ed
energeticamente sostenibile sarà un altro fattore distintivo del contributo progettuale.
La partecipazione al progetto consentirà di sperimentare un approccio innovativo al contributo che il design può
offrire in termini di creatività, innovazione e riqualificazione ambientale a tematiche che assumono lo sviluppo e la
valorizzazione dei territori quale ambito di intervento privilegiato. Tutto ciò utilizzando un approccio 'bottom up',
tipico delle reti collaborative nelle industrie creative. Ciò prevede allo stesso livello il coinvolgimento di centri di
ricerca, università e piccole e medie imprese che si uniscono per sviluppare progetti pilota innovativi e competenze
specifiche. In fine il progetto supporta la acquisizione di nuove capacità per le imprese creative, la promozione delle
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
piccole e medie imprese, dei relativi servizi ed il loro sviluppo attraverso l'identificazione di bisogni tecnologici e
finanziari, l'aumento della consapevolezza di coloro che creano le policy e la promozione di regole per capitalizzare
queste esperienze. Il progetto si prefigge inoltre di raggiungere alcuni obiettivi complessivi: rafforzare la presenza
delle imprese creative nello Spazio Alpino, incoraggiare lo sviluppo dell'innovazione attraverso la connessione tra
imprese creative. Piccole e medie imprese, centri di ricerca ed altri importanti attori sul territorio, migliorare
l'accessibilità alle risorse di conoscenza e ai servizi di ricerca all'interno dello Spazio Alpino, promuovere uno sviluppo
sostenibile attraverso un incremento del sistema di offerta immateriale collegandolo alla creatività e alla ricerca,
promuovere partnership strategiche includendo stakeholder di rilievo e affrontando le maggiori sfide per lo sviluppo
del territorio.
2.2 Comunità Montana Lario Intelvese
Referente: Dott.ssa Giovanna Leoni
2.2.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
La Comunità Montana Lario Intelvese è un ente pubblico territoriale partecipato dai comuni del basso Lario comasco e
della Valle d’Intelvi. Tra le sue finalità istituzionali rivestono particolare importanza quelle relative alla tutela,
valorizzazione e promozione del territorio montano e delle relative vie di comunicazione, sia a fini turistici che di
rispetto ambientale e paesaggistico.
2.2.2 Ruolo del partner nel progetto
Nell'ambito dell'implementazione dei geoservizi web del progetto, la Comunità Montana Lario Intelvese si propone di
creare una base di dati geografica informatizzata a partire dagli archivi e dalle informazioni in possesso dell'ente e
frutto della sua attività istituzionale nei settori della pianificazione territoriale, promozione turistica, riqualificazione di
aree, viabilità e sentieri. Tale archivio digitale sarà utilizzabile anche da professionisti ed imprese del territorio,
nell'ottica di libera disponibilità e condivisione dell'informazione geografica.
La Comunità Montana Lario Intelvese curerà,inoltre, l’implementazione di uno dei casi di studio previsti nel progetto,
relativo ad un percorso di comunicazione trasversale alla via Regina che, partendo dal Comune di Cernobbio, segue
una parte della via dei Monti Lariani (già oggetto di catalogazione e studio all’interno del progetto Interreg IIIA –
Charta Itinerum) fino alla bocca di Orimento, per poi proseguire verso il Monte Generoso e raggiungere, così il
territorio svizzero.
L’ente si occuperà, inoltre, della predisposizione della realizzazione cartacea della mappa relativa al percorso della via
Regina, in collaborazione e seguendo le indicazioni scientifiche del Politecnico di Milano.
2.2.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
La Comunità Montana Lario Intelvese, nell’ambito delle sue competenze specifiche, svolge continuativamente attività
di promozione turistica del territorio, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale presente, nonché realizzazione
e manutenzione di opere pubbliche relative alla viabilità ed ai versanti montani, oltre a svolgere le funzioni di ente
forestale competente.
La conoscenza del territorio sia dal punto di vista esperienziale che documentale è indubbiamente uno dei patrimoni
più rilevanti che l’ente ritiene doveroso mantenere ed approfondire anche mediante l’utilizzo delle più moderne
tecnologie informatiche e cartografiche.
La comunità Montana è in grado di realizzare indubbie sinergie tra i settori di competenza, potendo mettere al servizio
della popolazione e dei turisti le informazioni e le attività svolte nell’ambito degli investimenti destinati alla tutela del
territorio nella sua accezione più ampia.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
La comunità è attiva nei seguenti progetti:
1) Le antiche vie di comunicazione tra Italia e Svizzera (Programma Interreg Italia-Svizzera 2007/2013)
2) Sport e relax in bici (Interreg IT-CH 2007-2013);
3) Charta Itinerum INTERREG IIIA;
4) Le vie dei carden (Interreg IT-CH 2007-2013).
2.2.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
La Comunità Montana Lario Intelvese ritiene, anche alla luce dell’esperienza maturata nel corso degli anni, che
l’utilizzo di tecnologia informatica nell’ambito della ricerca, tutela e promozione del territorio sia sempre più utile e
necessaria sia per sistematizzare un insieme di conoscenze che rischiano di non avere tra loro adeguate connessioni
sia per offrire al turista del presente e del futuro le informazioni in un formato digitale ed in rete, ormai consolidata
modalità di ricerca e consultazione dell’escursionista e del visitatore, soprattutto europeo.
2.3 Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio
Referente: Dott. Luca Leoni
2.3.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
La Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio”, originata dall’accorpamento delle Comunità Montane Alpi
Lepontine e Alto Lario Occidentale è composta da trenta comuni per un numero complessivo di circa 38.000 abitanti.
Il principale scopo della Comunità Montana è la valorizzazione del territorio montano attraverso alcune funzioni quali:
•
•
•
•
fornire alla popolazione gli strumenti necessari a superare le condizioni di disagio connesse all'ambiente
montano;
predisporre ed attuare iniziative di difesa del suolo e protezione naturale e di miglioramento delle condizioni
di vita della popolazione, anche promuovendone la crescita culturale, sociale e civile;
incentivare l'utilizzo delle risorse locali per sviluppare ed ammodernare l'agricoltura, l'artigianato, il
commercio e il turismo, cercando di superare gli squilibri esistenti tra "aree deboli" e "aree forti";
tutelare il paesaggio e il patrimonio storico, artistico e culturale.
La Comunità Montana elabora le proprie iniziative con la partecipazione di tutti i Comuni, dei cittadini e delle forze
sociali, politiche, economiche e culturali operanti nel suo territorio.
In particolare, la Comunità Montana ha, tra le sue finalità, anche la promozione di iniziative utili a rafforzare le
relazioni culturali e turistiche, oltre che d'interscambio commerciale, con le istituzioni e le popolazioni dei territori
contermini.
Tra le attività di pianificazione sovracomunali gestite dalla Comunità Montana, occorre ricordare:
•
•
•
•
•
•
•
•
Redazione del Piano Pluriennale Pluriennale Socio Economico;
Stesura della Cartografia geoambientale alla scala 1:10.000;
Creazione del Sistema Museale Territoriale;
Redazione e applicazione del piano di gestione della Riserva Naturale Lago di Piano;
Elaborazione del Piano di Indirizzo Forestale e del Piano del reticolo idrico minore;
Progetto Rete wireless al servizio di enti pubblici, scuole, imprese e privati);
Progetti Interreg di valenza trasfrontaliera:
Progetti su bandi e leggi regionali di settore.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
Nello specifico settore degli interventi di carattere sovra comunale e/o transfrontaliero che hanno come oggetto la
valorizzazione di itinerari storico-culturali e turistico-escursionistici la Comunità Montana ha in corso i seguenti
progetti:
•
•
•
•
Piano Integrato “La Via Regina: riscoperta del passato per un futuro sostenibile”, finanziato con fondi FESRAsse IV, comprendente 5 operazioni dedicate alla diffusione della mobilità pedonale e ciclabile (OP. 1:
Completamento della pista ciclopedonale sul tracciato della ex-ferrovia Menaggio-Porlezza; OP. 2
Realizzazione di Ciclovia nei tratti dismessi della S.S. 340 nel tratto Menaggio-Dongo; OP. 3 Valorizzazione del
percorso storico Antica Via Regina da Menaggio a Dongo; OP. 5 Promozione di iniziative di mobilità
sostenibile: bike sharing e courtesy bus; OP. 7 Recupero e valorizzazione del percorso storico Via del Ferro nel
tratto Maggione-Ponte Dovia;
Progetto “Muovendosi verso la sostenibilità”, finanziato da Fondazione Cariplo e volto alla stesura di un Piano
per la mobilità sostenibile nel territorio della Comunità Montana e la realizzazione, ad integrazione
dell’operazione 5 del PIA, di una ciclofficina e di un paio di stazioni per il bike sharing;
Progetto Ordinario “Antiche vie di comunicazione tra Italia e Svizzera”, finanziato con fondi Interreg
Italia/Svizzera 2007/2013, volto al recupero di alcuni tracciati storici pedonali di mezza costa, in Alto Lario
(passo di Camedo);
Progetto Ordinario “Turismo Alpino: saper fruire il territorio in modo sostenibile”, finanziato con fondi
Interreg Italia/Svizzera 2007/2013, volto all’individuazione/promozione di pacchetti di turismo sostenibile
incentrati su percorsi ciclopedonali di rilevanza storica e ambientale (con particolare riferimento alla Via del
Ferro, ai percorsi degli Artisti dei Laghi, all’Antica Regina, ai tracciati di collegamento tra le aree protette del
territorio tra Lario e Ceresio…)
2.3.2 Ruolo del partner nel progetto
Il ruolo della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio è quello di collaborare con gli altri partner nelle
operazioni di rilevamento del tracciato della Via Regina ed in particolare di realizzare un intervento “fisico” ovvero il
restauro conservativo su un tratto particolarmente significativo di questo percorso.
2.3.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
La Comunità Montana ha intrapreso il processo di adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile nella aree
protette, proseguendo nel percorso verso la definizione di un modello sostenibile di scoperta e fruizione del territorio.
Proprio tale adesione ha rappresentato l’occasione per l’avvio di una valutazione integrata degli aspetti peculiari
paesaggistici, ambientali e culturali del territorio, permettendo di formulare linee strategiche progettuali integrate,
con particolare riferimento ai principi della Carta Europea, che possono ben rappresentare un elemento di
collegamento anche con la confinante realtà svizzera.
Una delle principali azioni del processo sopra citato è la promozione di un percorso culturale sviluppato lungo la Via
Regina e affiancato da un fitto Sistema Museale per l'educazione al patrimonio nell’intento di potenziare il turismo
scolastico e culturale: sia per destagionalizzare le presenze sul territorio che per sviluppare azioni di congiunta
sensibilizzazione verso le scuole e le comunità locali.
Nell’ambito di un Piano Integrato d’Area finanziato dalla Regione Lombardia (fondi FESR) la Comunità Montana sta
realizzando un progetto di 217.000,00 € per la valorizzazione del percorso storico della Via Regina lungo alcuni tratti
compresi nei comuni di Menaggio, San Siro, Cremia, Pianello del Lario, Musso e Dongo mediante interventi che
riguardano essenzialmente la messa in sicurezza, la manutenzione della sede stradale, la segnaletica orizzontale e/o
verticale.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
2.3.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
I lavori in progetto sono finalizzati al recupero del percorso storico dell’antica Via Regina, mediante un intervento
pilota di restauro conservativo su un tratto particolarmente significativo e di valore dell’Antica Via Regina attraverso il
ripristino di murature e selciature in pietra posate “a secco” avente lo scopo di “guidare” i successivi eventuali
interventi lungo il medesimo percorso. Tale intervento consente una migliore fruizione da parte dei cittadini di un
itinerario di particolare interesse culturale e turistico che si collega ad altri itinerari pedonali e ciclabili. La realizzazione
dell’intervento consentirà un incremento delle presenze turistiche legate alla fruizione degli itinerari storico-culturali
di lunga percorrenza e di valenza transfrontaliera.
2.4 Comune di Cernobbio
Referente – Dott.ssa Claudia Taibez
2.4.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
La città di Cernobbio, grazie al suo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, è oggi un centro di fama
internazionale per turismo e business perché ha saputo conciliare la sua vocazione secolare all’ospitalità con la qualità
dell’offerta attrattiva e la modernità dei servizi.
Si è conquistata il “titolo” di città nel 2005, non solo perché rinomata da sempre in tutto il mondo come centro
turistico, ma anche perché si propone oggi come sede ideale per eventi di alto livello, grazie alle sue location
d’eccellenza, prime fra tutte Villa d’Este e Villa Erba, che dal 2012 ospita, tra gli altri, anche il rinomato Festival Città di
Cernobbio.
Con questo grande evento, che il Comune di Cernobbio organizza ogni estate dal 2009, ci si prefigge di creare
un’occasione assolutamente gratuita per avvicinare il grande pubblico alla musica di qualità e farne apprezzare, in un
contesto paesaggistico di assoluta bellezza, l’intensità espressiva: un’ulteriore occasione per incrementare l’offerta
culturale e attrattiva, non solo di Cernobbio, ma dell’intero comparto turistico lariano. Grazie alla sua grande forza di
richiamo e alla sua risonanza (oltre 26.000 spettatori in tre edizioni), il Comune di Cernobbio si avvale
tradizionalmente di questo evento come ulteriore risorsa strategica e sinergica di promozione e comunicazione delle
sue progettualità culturali e sociali e ha inoltre avviato, attraverso il PO “Turismo alpino: saper fruire il territorio in
maniera sostenibile” un percorso intercomunale di valorizzazione della “rete dei grandi festival” per convogliare
opportunità e risorse in un progetto condiviso di promozione e valorizzazione del territorio insubrico e del suo
patrimonio culturale.
Cernobbio è nota soprattutto per le sue grandi ville che si mostrano in tutto il loro splendore a chi giunge dal lago, ma
offre anche piccoli angoli di grande suggestione, che la rendono una cittadina “a misura d’uomo”, piacevole e
rilassante, aperta e ospitale.
La zona della città più conosciuta e famosa è sicuramente quella lungo il lago e la via Regina, con i negozi affacciati
sulla caratteristica “strettoia” e i ristoranti del centro storico, itinerario ancora più apprezzabile attraverso il recente
percorso di hiking urbano tracciato nell’ambito del “CamminaCittà”, progetto di turismo lento, accessibile e
sostenibile sviluppato dall’Ass. Iubilantes, che sarà ulteriormente arricchito entro la fine del 2012 da un sistema di
segnaletica Diversity Management sviluppata come progettazione prototipale.
Ma Cernobbio non è solo questo. Il Comune si estende dalle pendici fino alla vetta del Monte Bisbino, e comprende
anche due frazioni “montane”, un tempo comuni autonomi: Piazza S. Stefano e Rovenna.
E’ anche una meta ideale per gli amanti del trekking e della mountain bike: da qui infatti prendono il via numerosi
sentieri che portano fino alla vetta del Monte Bisbino, una delle montagne più care non solo ai Comaschi, ma anche
agli Svizzeri confinanti del Comune di Breggia con cui condivide tradizioni e vissuti di storia ordinaria, e proseguono
lungo la Via dei Monti Lariani.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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La cima del monte su spianata probabilmente nel secolo XIV per fa posto ad un ricovero di pastori e con i sassi ricavati
si costruire un piazzale, un rustico e una cappella in cui posta una statua della Madonna. A più riprese, intorno alla
cappella, sorse l’attuale santuario, che già nel 1434 fu dedicata alla Vergine, ma che divenne un importante luogo di
culto dopo la peste del 1630. Durante il XVII secolo la chiesa fu ingrandita; nel 1694 i lavori erano completati e il
ticinese Giacomo Rossi realizzò il rivestimento del coro in marmo di Arzo (CH). In sacrestia sono conservati numerosi
ex-voto che testimoniano la fede della popolazione che abitava i paesini intorno al Bisbino, anche quelli che oggi il
confine tra Italia e Svizzera ha separato. Le famiglie venivano in gita, in pellegrinaggio, si organizzavano eventi sportivi:
il Bisbino era parte della vita e della storia quotidiana.
La prima guerra mondiale ha lasciato i suoi segni con le linee di difesa (e le sue trincee, lasciate incompiute dopo la
ritirata di Caporetto e mai utilizzate. Il piano completo dell’opera prevedeva un insieme di trincee e camminamenti
lungo tutto il versanete del Monte Bisbino, rivolto verso la Svizzera, completato da due serie di postazioni di artiglieria,
alcune cabine per mitragliatrici, ricoveri in grotta e alloggi. La parte delle opere tutt’oggi visibile è stata recuperata dai
Gruppi Alpini della sezione di Como nell’ambito del Progetto “Linea Cadorna” 2005-2011, del Grande Museo
all’aperto della Grande Guerra.
Recentemente è stato aperto anche un piccolo Museo storico della tradizione contadina, aperto nei fine settimana
della stagione estiva e gestito dall’associazione locale Amici del Bisbino.
Con partenza da Piazza S. Stefano si può anche raggiungere, con una tranquilla camminata attraverso luoghi di
suggestiva bellezza, l’incantevole balcone panoramico detto “Croce dell’Uomo” (790 m).
Un altro splendido angolo naturale, nei pressi di Villa d’Este, è il Giardino della Valle, che sorge lungo gli argini del
torrente Garrovo. Questa valle oggi è stata ripulita e trasformata in uno splendido giardino fiorito, le cui piante sono
state tutte classificate e catalogate in una sorta di giardino botanico in miniatura. Questo giardino è anche una delle
tre location del progetto di green design Re.seed (realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto
dal Dipartimento dekka Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI) che vede attualmente coinvolti 60
giovani dei territori di Como, Saronno e Varese in un percorso formativo multidisciplinare e creativo di ripensamento e
valorizzazione delle aree verdi urbane.
Suggestivo è il lungolago con la bella piazza della Riva e l’imbarcadero di inizio Novecento in vetro e ferro battuto, uno
dei numerosi particolari liberty che caratterizzano questo elegante “salotto” cittadino, vero punto di incontro e sede
di grandi spettacoli, Ma il vero gioiello liberty della città è la Villa Bernasconi, realizzata dall’architetto Alfredo
Campanini all’inizio del secolo scorso. E’ uno degli esempi più pregevoli dell’art nouveau sul territorio italiano, grazie al
suo ricco ed esemplare corredo decorativo ispirato alla seta e alla sua produzione; le ceramiche dipinte e i cementi
modellati della facciata rappresentano, infatti, la metamorfosi del baco da seta e la sua trasformazione in farfalla. Si
trova al centro di un’area dove sono ancora ben visibili (unico sito di archeologia industriale tessile del territorio) le
strutture legate al modello industriale della filiera serica di inizio Novecento delle Tessiture Bernasconi, nate nel 1872.
La sua rifunzionalizzazione, quale polo culturale e infopoint, è portata a compimento dal PIA “Ecolarius”, dopo un
primo lotto di lavori sulla villa realizzato nell’ambito dell’AQST “Magistri comacini”. La prossima apertura al pubblico
di questo pregevole monumento, valorizzato ulteriormente da un innovativo sistema di sistema di guida audio/video
per la valorizzazione turistica basato sulle moderne tecnologie di Rfid (Radio Frequency Identification) e Cuffiestereo
Bluetooth (Progetto: Villa Bernasconi, una villa interattiva), contribuirà a rafforzare le nuove strategie in atto su ampia
base territoriale di promozione, valorizzazione e governance, attraverso l’integrazione tra la cultura, il turismo e le
altre filiere economiche.
Il comparto della villa è completato dalla sistemazione del suo giardino di epoca liberty con essenze di pregio, che
costituisce una preziosa integrazione del sistema di verde nel pressi del parco di Villa Erba.
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2.4.2 Ruolo del partner nel progetto
Il Comune di Cernobbio partecipa al PO “I cammini della Via Regina: percorsi transfrontalieri legati alla via Regina”
come caso studio, cui applicare le metodologie e i risultati delle ricerche sviluppati nel corso del progetto, attraverso
le seguenti azioni:
-
-
valorizzazione del tratto cernobbiese della Via Regina secondo un modello ripetibile e riproducibile lungo
tutto il percorso;
studio e valorizzazione dei sentieri storico-culturali, trasversali alla via Regina, di connessione fra Cernobbio,
ed in particolare il Monte Bisbino, e i percorsi pedonali delle vicine aree ticinesi del Breggia e della Valle di
Muggio;
sperimentazione degli strumenti (innovativi e tradizionali) di conoscenza e di tutela (cartografia, guida,
segnaletica leggera, eventuale punto informativo);
diffusione della conoscenza del progetto attraverso azioni integrate di comunicazione e promozione.
2.4.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
Il Comune di Cernobbio ha dimostrato negli anni vivacità e dinamismo culturale e dall’esperienza svolta a partire
dall’AQST continua a dimostrare una singolare attitudine a cogliere l’occasione per attuare strategie di integrazione e
valorizzazione culturale a più ampio raggio.
Grazie al determinante sostegno della D.G. Culture della Regione Lombardia, si è inserita con la Villa Bernasconi nel
network europeo Reseau Art Nouveau e nel circuito Art Nouveau European Route, il che ha portato ad evidenziare la
villa in numerose iniziative e pubblicazioni all’estero, nelle celebrazioni nazionali del Centenario del Liberty (20092010), e ad avviare collaborazioni sperimentali con imprese giovanili per lo sviluppo di strumenti tecnologicamente
avanzati per informare i visitatori (presentati nel 2008 al Salone dei Beni culturali di Lucca).
Attualmente partecipa al PIA Ecolarius e al PIT “Sapalp – PO Cultura alpina: saper valorizzare il territorio”, al PO
“Turismo alpino: saper comunicare il territorio”.
In quest’ultimo progetto, oltre al coordinamento del “pacchetto pilota” sulla rete italo-svizzera dei festival musicali
estivi insieme alla Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio, il Comune di Cernobbio si occuperà anche
-
-
Della creazione di un ulteriore “pacchetto turistico Città di Cernobbio” nell’anno 2013 che scaturisca dalla
mappatura delle risorse di cui dispone la città di Cernobbio (bellezze naturali, beni artistici e monumentali,
eccellenze umane ed economiche, patrimonio di cultura locale), compresi sia i grandi eventi ricorrenti sia i
poli culturali di riferimento (Villa Bernasconi, Centro Studi Raul Merzario) sia i progetti di promozione turistica
già in essere (Percorso di biking urbano CamminaCittà, Villa Bernasconi: una villa interattiva)
dall’individuazione di ulteriori possibili sinergie degli attori che operano nel settore e degli altri partner del
PO.
Della realizzazione di un Percorso Vita, adatto per chiunque: bambini, adulti, anziani ed atleti, consentendo
l'adattamento del programma alle specifiche condizioni e possibilità di ognuno. Il percorso sarà accessibile
anche ai disabili così da garantire la possibilità di effettuare esercizi all'aria aperta, in compagnia di altre
persone e creare una sorta di sana competizione per rendere più efficace e veloce il recupero muscolare.
Questa vocazione può oggi, attraverso il nuovo PO “I cammini della Via Regina: percorsi transfrontalieri legati alla via
Regina” , essere confermata e potenziata.
La cultura infatti assume sempre di più un ruolo centrale nel marketing territoriale strategico: contribuisce a
connotare città e luoghi, ad identificare e promuovere il “locale” come portatore di irripetibile complessità che
produce una particolare qualità della vita, del luogo e dei paesaggi. Per questo i sistemi culturali, ma anche i festival e
le connessioni di eventi con la cultura materiale e immateriale, nonché la valorizzazione di azioni a favore del
“paesaggio sostenibile” sono oggi considerati risorse per la crescita economica e sociale, oltre che culturale, e punti di
forza per un programma di sviluppo territoriale strategico, anche in chiave turistica.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
2.4.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
In continuità con i progetti attuati e in corso di realizzazione, si porrà al centro dell’interesse la “persona” con
un’attenzione particolare alla riduzione degli impatti ambientali sul territorio, alla promozione della “mobilità dolce”
e alla valorizzazione di soluzioni di offerta integrata, anche transfrontaliera.
Target privilegiato sarà quello delle famiglie, con una particolare attenzione anche a quel turismo di nicchia
interessato alla tutela e alla riscoperta sostenibile del paesaggio.
A supporto del marketing territoriale intrapreso con il presente PO i nuovi materiali di promozione e comunicazione
che verranno prodotti (non solo cartacei, ma anche digitali) saranno realizzati in forma il più possibile integrata con
quelli preesistenti, per mettere a sistema gli itinerari naturalistici e culturali, compresi gli eventi e i percorsi di
mobilità sostenibile.
Per le attività di promozione connesse a questa azione e per il raggiungimento degli obiettivi succitati, il Comune di
Cernobbio si avvarrà oltre che del proprio personale interno all’Area cultura e tempo libero, anche del servizio
infopoint, perseguendo la finalità di una sua graduale destagionalizzazione.
Pertanto si può affermare che il Comune di Cernobbio partecipa al PO con attività ben individuate rispetto alle quali
ha maturato adeguate esperienze e competenze anche rispetto alle metodologie e alle operatività progettuali di ogni
fase: da quelle ideative a quelle attuative e rendicontazione e valutazione dei risultati.
2.5 Associazione Iubilantes
Referente: Dott.ssa Ambra Garancini
2.5.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
L’Associazione IUBILANTES , attiva dal 1996, è un’Organizzazione di Volontariato Culturale che, a solo scopo non
lucrativo di utilità sociale (ONLUS), è fortemente impegnata nello studio degli antichi cammini, nella tutela e
valorizzazione del loro tracciato e dei loro beni culturali, materiali e immateriali, nella promozione della mobilità dolce,
nell’attenzione alla sostenibilità e accessibilità del muoversi , in interventi di solidarietà a favore delle comunità
incontrate nel corso delle proprie attività di studio e di ricognizione, nella convinzione che il bello e la mobilità
debbano essere un bene per tutti. In questo contesto da tempo si dedica particolare attenzione alla mobilità dei
disabili, in particolare alla mobilità dei non vedenti ed ipovedenti e promuove da anni un progetto di hiking urbano,
denominato Cammina Città, destinato alla creazione web di percorsi pedonali urbani accessibili
(www.camminacitta.it).
Nel corso dei suoi sedici anni di attività, Iubilantes ha maturato ampia, dettagliata e concreta conoscenza dei principali
cammini storici europei, in particolare dei cammini di pellegrinaggio, e dei cammini storici italiani, ha contatti
permanenti, anche di partenariato, con enti di prestigio come il Touring Club Italiano, l’Associazione Europea delle Vie
Francigene, l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali in Lussemburgo, la Rappresentanza in Italia della Commissione
Europea (sedi di Roma e di Milano), l’Opera Romana Pellegrinaggi. Nel 2009 ha promosso la creazione della RETE DEI
CAMMINI, ente di riferimento per le associazioni italiane che condividono il gusto della ricoperta lenta e sostenibile
dei luoghi e della storia. La RETE DEI CAMMINI, di cui IUBILANTES è anche Ente presidente, annovera ben 22
associazioni di tutta Italia e ogni anno crea un evento nazionale di cammino, esteso a tutto il territorio del Paese, noto
come GIORNATA NAZIONALE DEI CAMMINI FRANCIGENI.
Ultimamente IUBILANTES ha ulteriormente sviluppato la propria attività in senso più strutturale, rilevando i tracciati
con le moderne tecnologie WebGIS, sviluppando siti web dedicati ai cammini, attivando concerete iniziative di
ricognizione dei cammini. Ha maturato dettagliata conoscenza dello straordinario patrimonio culturale lariano a
promuovendolo con una folta serie di pubblicazioni, prodotte da Enti pubblici locali e regionali. Si è avvalsa, in questo
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Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
lungo percorso di acquisizione di competenze, di numerosi tecnici di propria fiducia, a cui deve anche la creazione di
software di rilevamento specifici.
2.5.2 Ruolo del partner nel progetto
Nell’ambito del PO I CAMMINI DELLA REGINA - Percorsi transfrontalieri legati alla via Regina, IUBILANTES svolge un
ruolo preciso, frutto diretto delle esperienze sopra riferite.
-
Si occuperà della ricognizione e del rilievo WebGIS del tracciato della Via Regina, individuato e condiviso ed
inteso nella sua nuova funzione di itinerario pedonale e ciclabile di lunga percorrenza, segmento di un
potenziale percorso francigeno lariano collettore di itinerari transalpini convogliabili sulla Via Francigena,
itinerario culturale europeo che da Canterbury porta a Roma
-
Perfezionerà il rilievo WebGIS della Via Francisca
-
Nell’ambito del territorio comunale di Cernobbio curerà il rilievo WebGIS dei percorsi storico-culturali
individuati e funzionali al presente progetto, in stretta sinergia con il comune stesso
-
Produrrà la descrizione del percorso della Via Regina - individuata e intesa come sopra - descrizione
indispensabile alla produzione di una futura guida
-
Contribuirà alla produzione dei contenuti culturali indispensabili alla creazione degli strumenti promozionali
previsti dal progetto (cartina, sito web, totem, brochure, etc.)
-
Nell’ambito dei percorsi trasversali alla Via Regina collaborerà alla individuazione di criteri omogenei,
coerenti e condivisi
-
Metterà le proprie esperienze al servizio della comunità collaborando con i partner nelle attività di ricerca,
aggiornamento, promozione, coinvolgimento delle comunità locali e degli operatori interessati.
2.5.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
IUBILANTES ha maturato nel corso degli anni tutte le esperienze necessarie alla realizzazione di quanto sopra
descritto. Per giunta ha specifica competenza in ordine a tutti gli interventi previsti dal progetto. In allegato una
ulteriore scheda di documentazione delle attività e competenze di Iubilantes e dei suoi esperti (allegato 1). Per di più,
le attività svolte, tutte finalizzate alla riscoperta lenta, attenta e pedonale dei luoghi, saranno in continua correlazione
con vari progetti già operanti sul territorio. Si intersecano, ad esempio, interconnettendoli, secondo una inedita
lettura della Via Regina come percorso unitario di percorrenza transeuropea, con l’AQST “Magistri Comacini”, con il
PIT “Sapalp – PO Cultura alpina: saper valorizzare il territorio”, con il PIA “La Via Regina: riscoperta del passato per un
futuro sostenibile”, finanziato con fondi FESR-Asse IV, dedicato specificamente alla diffusione della mobilità pedonale
e ciclabile (vedi sopra, par. 2.3.1) e con il Progetto “Muovendosi verso la sostenibilità” (vedi sopra, par. 2.3.1)
integrativo del progetto precedente, e infine con il PO “Turismo alpino: saper comunicare il territorio”, del quale
Iubilantes è partner.
2.5.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
La motivazione forte delle azioni promosse da Iubilantes, che sono sostanziali alla ragion d’essere del PO stesso, è
quella di ridare vita alla Via Regina e ai suoi collegamenti transfrontalieri, ridando vita a territori, tradizioni, risorse
dimenticate. Il risultato atteso è quello di dare un valido contributo operativo, con le proprie specifiche azioni
progettuali, non solo ad un sito web di ultimissima generazione, ma anche, più ampiamente, alla restituzione alla
memoria collettiva di una vera identità culturale e operativa del Cammino della Regina, vera interconnessione
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transalpina e, più ampiamente, europea. Con tutte le positive ricadute sociali, economiche e ambientali che ne
potranno scaturire.
Attenzione specifica sarà data al contatto/coinvolgimento con gli Enti locali, ma anche con gli operatori e le
Associazioni di Categoria, al fine di sollecitare il più possibile interesse e partecipazione.
Il beneficio sarà per tutti e, per di più, i progetti attuati porranno al centro dell’attenzione il “benessere” della
popolazione, grazie alla riduzione degli impatti ambientali sul territorio, alla promozione della “mobilità dolce” e alla
valorizzazione di soluzioni di offerta integrata, anche transfrontaliera.
Target privilegiato sarà quello delle famiglie, ma con una specifica attenzione alle nuove generazioni e al nuovo
turismo responsabile, interessato alla riscoperta della mobilità dolce e alla fruizione lenta e sostenibile del paesaggio.
A tal fine Iubilantes coinvolgerà anche l’associazionismo specializzato, allo scopo di fare della Via Regina e dei suoi
cammini una nuova attrazione per i moderni amanti della viandanza.
Pertanto si può affermare che l’Associazione Iubilantes partecipa al PO con attività precise, rispetto alle quali ha
maturato solide adeguate esperienze e competenze, e con obiettivi e attese che rispondono perfettamente non solo
ai propri fini istituzionali ma anche al benessere e allo sviluppo sostenibile della collettività.
2.6 Fondazione Politecnico di Milano
Referente – Ing. Renata Guarneri
2.6.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
La Fondazione Politecnico di Milano (www.fondazionepolitecnico.it) è uno strumento agile e operativo voluto dal
Politecnico di Milano e da importanti "Fondatori" per contribuire alla crescita economica e culturale, con lo scopo di
favorire l’innovazione delle imprese e incentivare la loro competitività a livello internazionale, nonché di dare impulso
alla creazione e alla diffusione di nuove conoscenze e al loro trasferimento alle realtà produttive e del terziario.
La Fondazione Politecnico di Milano rappresenta oggi il luogo ideale dove imprese, università e pubbliche
amministrazioni trovano il loro punto di incontro.
In questi anni di lavoro la Fondazione ha promosso e gestito circa 600 progetti di collaborazione università-impresa
(coinvolgendo circa 350 docenti e ricercatori in progetti innovativi con oltre 500 imprese), con un trend di crescita
esponenziale: dai 30 avviati nel 2005 si è raggiunta la ragguardevole cifra di oltre 200 nel 2011. Le esperienze in
campo di progetti di R&S cofinanziati sono molteplici e riguardano le diverse direttrici dell’innovazione.
Nell'ambito delle proprie attività istituzionali volte alla promozione delle relazioni nazionali ed internazionali del
Politecnico di Milano la Fondazione Politecnico di Milano ha stretto alleanze ed accordi quadro con primarie
università, centri di ricerca ed acceleratori di Impresa esteri, ha partecipato quale costitutore al Coordinamento
Nazionale delle Fondazioni universitarie e collaborato con più di 500 imprese nella realizzazione di progetti di R&S.
2.6.2 Ruolo del partner nel progetto
In virtù della sua natura, la Fondazione Politecnico, in accordo con tutti i partner metterà a disposizione le proprie
competenze multidisciplinari per:
-
Diffondere all’esterno l’iniziativa di progetto; FPM sarà responsabile per lo sviluppo del sito di progetto.
Inoltre FPM si occuperà di gestire le relazioni con la stampa con il rilascio di press-release contestualmente al
raggiungimento dei principali risultati del progetto. FPM si incaricherà inoltre dell’organizzazione di un
evento finale a Como con la partecipazione dei principali attori nel territorio di riferimento del progetto.
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Allegato Tecnico
-
Favorire il trasferimento tecnologico e delle competenze, nonché le ricadute di progetto verso il territorio e le
imprese nei diversi settori interessati dal progetto
-
Risolvere possibili necessità/criticità connesse con lo svolgimento del progetto.
-
Gestire il progetto dal punto di vista amministrativo in collaborazione con il Politecnico di Milano che seguirà
principalmente gli aspetti scientifici.
Questo sarà garantito dalla sua struttura agile e snella, dalla profonda conoscenza della realtà del territorio e delle
competenze ivi presenti, nonché dai numerosi contatti attivati nella sua attività.
2.6.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
La Fondazione Politecnico promuove e partecipa a progetti congiunti di ricerca che coinvolgono il Politecnico di
Milano, società private, enti pubblici, laboratori e università appartenenti a diversi stati, contribuendo attivamente
alla creazione dello "Spazio Europeo della Ricerca" (SER). In questa "area" l'Unione Europea e i soggetti che vi
partecipano condividono e scambiano informazioni, risorse umane e risultati scientifici per incrementare
l'occupazione e la competitività del mercato europeo.
La Fondazione Politecnico affianca l'ateneo in tutto il processo di valutazione e studio di fattibilità, reperendo
informazioni attraverso il dialogo e il confronto con i policy makers; si occupa dell'analisi del mercato e della ricerca di
potenziali partner; individua una cordata di successo, pianifica le attività e procede poi alla stesura della proposta. In
caso di approvazione del progetto da parte della Comunità Europea, la Fondazione supporta lo svolgimento delle
attività di ricerca e di implementazione del programma, coordina i lavori, e promuove i risultati ottenuti.
Fondazione ha maturato notevole esperienza in progetti di cooperazione, sia come partner che come coordinatore,
come da Tabella Allegata.
2.6.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
2.7 Consorzio Frazioni Corti Acero
Referente – Dott.ssa Enrica Guanella
2.7.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
Il Consorzio Frazioni Corti e Acero è il proprietario e gestore del Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo
(MUVIS) e dell’Ecomuseo della Valle Spluga.
Il MUVIS si pone come centro culturale della Valle Spluga. E’ punto tappa del percorso di trekking “Via Spluga”, punto
di partenza del percorso escursionistico culturale “Sui passi di don Guanella” e centro del sistema escursionistico Le
vie dei Carden ( progetto interreg in fase di chiusura).
Il Muvis è centro di documentazione degli itinerari storici della valle e svolge una funzione di informazione e prima
accoglienza del turista.
Come Ecomuseo promuove eventi sul territorio tra cui azioni di valorizzazione e recupero di attività tradizionali.
Promuove inoltre iniziative a carattere escursionistico per consentire una fruizione consapevole del territorio e della
fitta trama di sentieri presenti, tra i quali riveste particolare importanza la via Spluga, itinerario transfrontaliero
collegato su territorio italiano alla Via Francisca, che attraversa il fondovalle della Valchiavenna e si collega alla Via
Regina.
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Allegato Tecnico
2.7.2 Ruolo del partner nel progetto
Il Muvis costituirà punto di informazione e coordinamento del territorio della Valchiavenna, inteso come punto di
accesso alla Via Regina per gli escursionisti provenienti dal Canton Grigione e dalla Valle Spluga.
2.7.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
Da anni il Muvis promuove ricerche , studi e attività di valorizzazione e promozione degli itinerari storico culturali che
nel nostro caso hanno una naturale continuazione nella Via Regina.
2.7.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
Il Muvis partecipa al progetto con l’intenzione di ampliare i presidi del territorio dell’alta Lombardia per creare un
sistema condiviso di informazione e valorizzazione degli itinerari storici. Inoltre diventa presidio territoriale dove i
numerosi escursionisti, provenienti soprattutto dai paesi del Nord Europa, possono trovare informazioni riguardo alle
vie escursionistiche che l’alta Lombardia offre, andando così ad offrire la possibilità di fruire di un sistema integrato di
percorsi storici. Dispone, inoltre, di apparati comunicativi multimediali che consentono una fruizione e comunicazione
immediata e moderna della vasta offerta che il territorio della Lombardia mette a disposizione.
Le ricadute attese sono la maggior presenza di turisti consapevoli sul territorio che scelgano la formula sostenibile del
turismo slow, con il conseguente abbattimento dell’impatto dovuto alla numerosa passaggio di automobili e mezzi di
trasporto. Inoltre auspichiamo un aumento dei tempi di permanenza del turista legata ai tempi di percorrenza dei
nostri itinerari
2.8 Università degli Studi di Pavia – Dipartimento Scienze della Terra e
dell’Ambiente
Referente: Prof. Silvio Seno
2.8.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
2.8.2 Ruolo del partner nel progetto
2.8.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
2.8.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
2.9 SUPSI – Dipartimento Scienze della Terra e dell’Ambiente
Referente: Prof. Massimiliano Cannata
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Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
2.9.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
Fondata su diritto federale, la SUPSI offre più di 30 corsi di laurea e Master, caratterizzati da un insegnamento
d’avanguardia che unisce all’istruzione teorico-scientifica classica un orientamento professionale. Grande attenzione è
dedicata alla ricerca, svolta in settori chiave attraverso progetti acquisiti in modo competitivo presso le grandi agenzie
europee e nazionali o su mandato di aziende e istituzioni.
In una società connotata da profondi cambiamenti, la SUPSI produce,sviluppa e diffonde la conoscenza e le
competenze quali forze propulsive indispensabili per sostenere il progresso economico, sociale, tecnologico e artistico
del territorio di riferimento e per contribuire alla crescita culturale ed etica della società nel suo complesso e degli
individui che la compongono. Per raggiungere questo scopo, la SUPSI opera nella formazione di base e continua, nella
ricerca applicata e nei servizi di consulenza e di supporto a imprese e istituzioni attraverso un'ottica di collaborazione
e di cooperazione con i principali interlocutori. La SUPSI agisce quale ponte culturale e relazionale che collega la
Svizzera italiana - definibile come territorio di riferimento privilegiato - con il resto della Svizzera e con il nord Italia.
2.9.2 Ruolo del partner nel progetto
SUPSI partecipa al progetto in qualità di capofila di parte svizzera. È attiva nel progetto partecipando alla gran parte
delle azioni, ed in particolare sarà responsabile dei pacchetti di lavoro legati (i) all’analisi dei dati esistenti e (ii)
all’implementazione dei client di visualizzazione.
2.9.3 Conoscenze e competenze del partner specificamente inerenti il progetto, in
relazione alle funzioni e alle attività assegnate
Tra i dipartimenti della SUPSi il progetto vede coinvolto il Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design che offre cicli di
studio in Ingegneria civile, Architettura ed Arti applicate; in particolare realizzeranno il progetto l’Istituto Scienze della
Terra(IST) ed il Laboratorio di Cultura Visiva (LCV). In particolare nell’ambito del progetto l’IST mette a disposizione le
sue competenze nell’ambito della geoinformazione e delle tecnologie geospaziali. La sua lunga esperienza sia nello
sviluppo di applicativi Web geospaziali che nel rilievo topografico con le ultime tecnologie lo pone come ente esperto
per lo sviluppo di tecnologico nell’ambito del progetto. L’LCV d’altro canto contribuisce al progetto mettendo in gioco
le sue competenze specifiche nell’ambito della comunicazione visiva e del design. In particolare sarà di supporto nelle
fasi di progettazione di segnaletica, grafica promozionale e studio grafico delle interfacce software.
2.9.4 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dalla partecipazione al progetto
La SUPSI vede nello sviluppo di questo progetto la possibilità di creare delle soluzioni innovative che supportino la
promozione del patrimonio storico-culturale del Canton Ticino. Inoltre, queste nuove soluzioni tecnologiche di
valorizzazione, una volta provata la loro efficacia grazie a questo progetto potranno portare allo sviluppo di sistemi di
promozione turistica su tutta la zona. SUPSI vede quindi questo progetto come un mezzo per assolvere ai suoi mandati
istituzionali di supporto all’innovazione per la crescita economico-culturale del territorio Ticinese.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
3
Soggetti coinvolti
3.1 Ufficio Beni Culturali Canton Ticino
Referente:
3.1.1 Core business, principali attività produttive e mercato/i di riferimento
3.1.2 Motivazioni, specifici vantaggi e ricadute attese dal progetto
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Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
4 Attività, metodologie e risultati
4.1 Cronoprogramma e descrizione delle attività
Il progetto “I CAMMINI DELLA REGINA - Percorsi transfrontalieri legati alla via Regina” si propone di rafforzare
l’identità comune dei territori interessati attraverso la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale
comune, rintracciabile storicamente nella rete di percorsi pedonali di attraversamento, collegamento e fruizione delle
regioni interessate che si snodano lungo la Via Regina e la Via Francisca.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario intraprendere una serie di azioni sistematiche svolte dai diversi soggetti,
in base alle rispettive competenze disciplinari e operative, raggruppate nei WP e descritte in dettaglio nei Task relativi.
Il progetto verrà svolto da più soggetti universitari, associativi e istituzionali. Capofila è il Politecnico di Milano- Polo
Territoriale di Como (di seguito PoliMI), partecipante con gruppi di ricerca appartenenti alle diverse aree della
Geomatica (GIS), del Design e della Valorizzazione. Il primo gruppo vede il suo responsabile nella professoressa Maria
Antonia Brovelli, il secondo nel professor Roberto de Paolis, il terzo nel professor Stefano Della Torre.
I vari gruppi lavoreranno in modo sinergico sotto la supervisione del responsabile del progetto.
Il progetto di ricerca si svolgerà nell’arco di 27 mesi e verrà diviso in sette attività (WP1÷WP7) a loro volta organizzate
in sotto-attività tra loro interdipendenti (vedi schema logico attività in Fig. 1 e diagramma di Gantt in Fig.2).
Le attività sotto delineate sono appropriate per raggiungere gli obiettivi proposti.
WP0 - Management
WP2 –
Implementazione
e popolamento
dei geoservizi
web
WP1 –
Analisi
dei
requisiti
WP3 –
Implementazione
dei client di
visualizzazione
WP4 – Rilievo/interventi di tutela della Via
Regina, della Via Francisa e dei percorsi
transfrontalieri di interesse
WP5 – Contenuti culturali della Via
Regina/Via Francisca, dei percorsi pedonali
transfrontalieri,
dei
contenuti
della
comunicazione
WP7 –
Valutazione
dell’impatto del
progetto,
attività di
sensibilizzazion
e,
disseminazione
e formazione
piani di
sviluppo
WP6 – Design strategico di prodotti e servizi
per la valorizzazione dei percorsi
Comunicazione visiva integrata
e
Fig.1 Schema logico di concatenazione delle attività.
L’attività WP0 consiste in tutte le attività di management e coordinamento amministrativo necessarie per rendere
efficaci tutte le azioni previste dalle altre unità.
L’attività WP1 prevederà l’analisi dei requisiti, che comprende: la raccolta delle informazioni di base dei dati esistenti,
la definizione della metodologia per lo studio e la valorizzazione dei cammini storico/culturali, la definizione del
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
modello minimo condiviso dei dati, la definizione degli standard e delle soluzioni tecnologiche per i servizi web e i
client di visualizzazione.
L’attività WP2 prevederà l’ implementazione e popolamento dei geoservizi web che comprende: l’implementazione
della base dati e dei geoservizi italiani, il riadattamento della base dati e dei geoservizi elvetici, la predisposizione
applicativi per il popolamento della base dati,il popolamento della base dati, i test e la validazione.
L’attività WP3 prevederà l’implementazione dei client di visualizzazione, e che comprende: la simbologia, gli strati da
visualizzare e da interrogare, la connessione a servizi delle amministrazioni locali, la progettazione e slo viluppo del
visualizzatore multidimensionale, la progettazione e lo sviluppo degli applicativi di realtà aumentata per strumenti
mobili, la progettazione e lo sviluppo degli applicativi per l’inserimento da remoto delle informazioni (anche per
strumenti mobili), i test e la validazione degli applicativi sviluppati.
L’attività WP4 prevederà il rilievo/interventi di tutela della via Regina, della via Francisca e dei percorsi transfrontalieri
di interesse e che comprende: il rilievo finalizzato al WebGIS della via Regina con integrazione via Francisca, il rilievo
finalizzato al WebGIS di dettaglio lungo i cammini da Cernobbio alla valle di Muggio, il rilievo di dettaglio lungo il
cammino di S.Iorio, il rilievo di dettaglio del cammino da Cernobbio al Monte Generoso, il restauro conservativo di un
tratto campione della via Regina.
L’attività WP5 prevederà i contenuti culturali della Via Regina/Via Francisca, dei percorsi pedonali transfrontalieri, dei
contenuti della comunicazione, e che comprende: lo studio e l’elaborazione dei contenuti della Carta della Via
Regina/Via Francisca, i contenuti web ed i contenuti dei materiali promozionali e dei totem informativi.
L’attività WP6 prevederà le attività di design strategico di prodotti/servizi per la valorizzazione dei percorsi e il
progetto della Comunicazione visiva integrata, che comprendono: la progettazione di prodotti e servizi e la
comunicazione visiva integrata (segnaletica, indicatori di direzione, pannelli informativi, totem, loghi, distributori kit di
pronto soccorso), la progettazione della grafica promozionale, la produzione della carta del cammino della via Regina
e della Via Francisca, la sperimentazione degli strumenti (innovativi e tradizionali) di conoscenza e di tutela sul caso
studio di Cernobbio.
L’attività WP7 consisterà invece nella valutazione dell’impatto del progetto, nello svolgimento di attività di
sensibilizzazione e disseminazione, la produzione di un video promozionale su Via Regina/Via Francisca, nonché nella
formazione di piani di sviluppo.
Tali attività verranno di seguito analizzate più in dettaglio definendo responsabili e obiettivi specifici di ogni fase.
WP0 Management e coordinamento amministrativo
Wp leader: Politecnico (Fondazione Politecnico di Milano)
Il Politecnico di Milano si avvarrà della Fondazione Politecnico di Milano, entità affiliata all’ateneo e da esso
controllata, che lo supporterà nel coordinamento del progetto.
Le attività di coordinamento includono la gestione amministrativa, il controllo dei tempi di progetto, la raccolta e
sintesi dei rapporti richiesti, l’agevolazione della comunicazione e dello scambio di informazioni tra i partner e il
controllo sulla qualità dei risultati.
WP1 Analisi dei requisiti
WP leader: SUPSI
Partecipanti: PoliMI AI USP
Task1.1Analisi dei dati esistenti (PoliMI) AI SUPSI
AI parteciperà a questa fase preliminare di lavoro fornendo i dati esistenti - sulla base della propria esperienza
pregressa - riguardanti lo sviluppo del tracciato della Via Regina. Temi primari sono infatti l’”asse” della via Regina,
inteso come sistema portante del progetto di cammino /cammini a cui si sta lavorando, e l’analisi specifica del
Cammino come bene culturale ed ambientale oggetto fondamentale di valorizzazione. Sarà altresì importante il
rapportarsi e confrontarsi con analoghe scelte operate in territorio elvetico su altri cammini.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
Da parte svizzera saranno analizzati: l’inventario dei beni culturali cui è stato assegnato l'acronimo SIBC (Sistema
informativo dei beni culturali), i dati cartacei disponibili presso le autorità locali (uffici del turismo, regioni e comuni) e
tutte quelle fonti di dati che potrebbero risultare utili.
Task 1.2 Definizione della metodologia per lo studio e la valorizzazione dei cammini storico/culturali (UBC, AI)
PoliMI
In questa fase AI proporrà la definizione concordata del percorso stesso. Obiettivo fondamentale, e propedeutico alle
fasi successive, è infatti la definizione/individuazione di un tracciato unitario, condiviso dale realtà locali, rispondente
non solo alle valenze storiche (ove possibile) ma anche alle attuali esigenze delle viandanze di lunga percorrenza; un
percorso inteso come collettore su cui innestare varianti/anelli pedonali di sicuro interesse /utilità/ significato. Sarà di
estremo interesse, in questa fase, il confronto con analoghe esperienze elvetiche.
Data la successiva necessità di procedere a rilievi, in questa fase sarà indispensabile definire un protocollo di rilievo
condiviso. Per poter giungere a questo risultato occorre individuare tutte le entità che saranno oggetto di studio
(elementi di rilievo) e tutte le proprietà che servono per descriverle compiutamente.
Task 1.3 Definizione del modello minimo condiviso dei dati (SUPSI) PoliMI, USP
Nell'ambito delle basi di dati, il modello dei dati rappresenta un insieme di strumenti concettuali, detto "formalismo",
che consente di definire (i) come rappresentare le entità e i loro attributi e (ii) come rappresentare le associazioni.
Siccome le esigenze e consuetudini dei due paesi coinvolti potrebbero essere differenti, il modello di dati che verrà
identificato in questa fase è un modello minimo che individua quindi questo formalismo in relazione solo agli elementi
ed alle rispettive informazioni che sono ritenute essenziali; ciascuna parte avrà poi la possibilità di estendere questo
modello minimo con informazioni od elementi aggiuntivi per poter meglio rispondere alle proprie esigenze.
Questo modello di dati, da un punto di vista tecnico può essere definito con diverse tecniche di rappresentazione che
variano dall’Unified Modeling Language (UML), all’ XML Schema Definition (XSD), all’ INTERLIS: sebbene l’XSD sia il
metodo più utilizzato a livello internazionale, sceglieremo quello che meglio risponde alle necessità ed esigente
emerse nell’esecuzione dei task precedenti.
Task 1.4 Definizione degli standard e delle soluzioni tecnologiche per i servizi web e i client di visualizzazione (SUPSI)
PoliMI
La rappresentazione delle informazioni formalizzate al task 1.3 in un modello di dati sul Web richiede che le stesse
siano trasmesse dei centri di archiviazione (server) ad un dispositivo su cui è installata un’interfaccia di visualizzazione
(client). Perché i diversi dispositivi possano rappresentare sovraimponendo correttamente le informazioni derivanti da
più server questi devono essere disponibili in un formato unico e ben noto. Il tipo di formato utilizzato definisce quindi
lo standard di comunicazione adottato. Alcuni degli standard di comunicazione più diffusi per trasmettere
informazioni geografiche sono quelli definiti dall’Open geospatial Consortium (OGC) che definiscono come quali
richieste possono essere inviate al server e come siano codificate le risposte, tra le pi’u note segnaliamo WMS, WFS,
WPS ed SOS. I software che implementano queste capacità sono detti geoservizi.
Nell’ambito del progetto saranno valutati tutti questi servizi e se necessario verrà definito un nuovo geoservizio
capace di rispondere a tutte le richieste (sia di accesso ai dati che di inserimento/modifica degli stessi) utili allo
sviluppo delle applicazioni per la valorizzazione dei cammini della regina.
WP2 Implementazione e popolamento dei geoservizi web
WP leader: PoliMI
WP Partecipanti: CMLI, SUPSI, USP
Task 2.1 Implementazione della base dati e dei geoservizi italiani (PoliMI) CMLI
Uno degli obiettivi principali del progetto è la realizzazione di geoservizi utili ed indispensabili per navigare il territorio
da computer o strumenti mobili (smartphones, tablets, etc.). Una delle condizioni indispensabili per un corretto
utilizzo di tali tecnologie è l’implementazione di una base di dati informatizzata contenente informazioni cartografiche
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Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
ed alfanumeriche. La realizzazione di questi servizi consentirà la sistematizzazione del know how comunitario oltre che
fornire strumenti di lavoro a professionisti ed aziende del territorio.
POLIMI sarà il coordinatore dell’attività con le sue competenze informatiche e per la definizione della piattaforma. Le
comunità montane parteciperanno all’attività fornendo le informazioni e i dati in loro possesso, frutto di anni di lavoro
ed esperienze maturate nel corso dell’attività istituzionale degli enti.
Task 2.2 Riadattamento della base dati e dei geoservizi elvetici (SUPSI)
Sulla base di quanto progettato nel corso dell’esecuzione del WP1 i modelli di dati implementati nel task 2.1 verranno
implementati ed integrati con quelli già esistenti. Nello specifico questi modelli e servizi verranno integrati nella banca
dati del progetto Interreg SITINET (rete di siti geologici ed archeologici della regione insubrica). Alla fine di questo task,
gli utenti esperti avranno accesso a funzionalità d’inserimento, modifica e cancellazione di dati da remoto tramite
l’utilizzo di un semplice browser Internet. Gli utenti non autorizzati saranno invece in grado di accedere alle
informazioni sia tramite navigazione di mappa dinamica che tramite ricerche semantiche.
IMMAGINE SITINET E MASCHERA INSERIMENTO
Task 2.3 Predisposizione applicativi per il popolamento della base dati (USP) PoliMI SUPSI
Task 2.4 Popolamento della base dati (PoliMI) SUPSI
Task 2.5 Test e validazione (SUPSI) PoliMI
I servizi Web implementati saranno sottoposti a test di validazione che consisteranno nella valutazione delle capacità
dei sistemi, sia in termini di tempi di risposta che di correttezza delle informazioni restituite.
WP3 Implementazione dei client di visualizzazione
WP leader: SUPSI
WP Partecipanti: PoliMI, USP
Task 3.1 Simbologia, strati da visualizzare e da interrogare; connessione a servizi delle amministrazioni locali (AI)
PoliMI SUPSI
Task 3.2 Progettazione e sviluppo del visualizzatore multidimensionale (PoliMI) SUPSI
Task 3.3 Progettazione e sviluppo degli applicativi di realtà aumentata per strumenti mobili (SUPSI) PoliMI
Task 3.4 Progettazione e sviluppo degli applicativi per l’inserimento da remoto delle informazioni (anche per
strumenti mobili) (SUPSI) PoliMI
Task 3.5 Test e validazione degli applicativi sviluppati (PoliMI) SUPSI USP
WP4 Rilievo/interventi di tutela della via Regina e dei percorsi transfrontalieri
di interesse
WP leader: AI
WP Partecipanti:CC, UBC, SUPSI, CMVLC, POLIMI
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
Task 4.1 Rilievo di dettaglio finalizzato al WebGIS della via Regina con integrazione Via Francisca (AI) CMLVC
AI si occuperà del rilievo della Via Regina e della Via Francisca (Sorico – CO- / Mese - SO - ) percorso storico naturale
prosecuzione della Via Regina lariana nella piana di Chiavenna fino alla interconnessione con la Via Spluga.
Il rilievo sarà preceduto da una accurata ripetuta ricognizione preliminare, affidata ai volontari AI, allo scopo di testare
e monitorare tempi e percorsi e di ottimizzare il tracciato.
L’attività vera e propria di rilievo si svolgerà invece, ovviamente in modo tecnologico-strumentale. Il rilievo svolto da
AI non si configurerà come un semplice “tracking”, ossia la restituzione informatica della spezzata definita dai punti
GPS battuti, ma raccoglierà passo dopo passo tutte le informazioni che il territorio offre allo sguardo, sia nella
descrizione qualitativa del percorso (ad es. la tipologia del fondo stradale o il livello di sicurezza), sia negli elementi
puntuali utili all’utente (ad es. le fonti per l’approvvigionamento idrico o i punti dove prestare attenzione perché
pericolosi).
Per ottenere tale risultato ci si avvarrà di un software “ad hoc”, denominato TriPass 1.0, sviluppato specificamente per
accompagnare tale attività e basato su indicazioni precise nate dall’esperienza sul campo. [TriPass 1.0 è un software
mobile GIS (Geographic Information System) per il rilievo cartografico di percorsi ciclabili, green way o più
genericamente di qualsiasi elemento presente sul territorio. Particolarmente indicato per ambienti ostili e con poca, o
nulla, copertura, offre la possibilità di rilevare off-GPS e off-GSM. Permette di operare direttamente su mappe
cartografiche raster e/o vettoriali georeferenziate in WGS84 (sistema di coordinate GPS) e di interagire completamente
con le periferiche del palmare, es: fotocamera. I formati supportati sono ESRI Shape File e raster Tiff / GeoTiff. E’ altresì
possibile esportare i dati nel PC con programma apposito (TriPass Desktop Manager) e gestirli per successiva
elaborazione, es: Autocad MAP/ArcGIS/QGIS, o caricarli come KML/KMZ in Google Earth/Map per essere visualizzati su
altri device (es. iPhone, iPad, Tablet/smartphone Android)].
In particolare, tale programma basa la propria tecnologia su 3 concetti fondamentali: 1) la georeferenziazione, per
consentire il confronto del rilievo, univocamente determinato all’interno di uno specifico sistema di riferimento, con le
basi cartografiche disponibili, quali C.T.R., ortofoto e catastale; 2) la conformità ai criteri di rilievo stabiliti dal
protocollo PROTSIS della Regione Lombardia, per definire il set di dati da raccogliere sul campo, ossia i parametri
descrittivi del percorso; 3) la restituzione del dato finale come formato Shapefile (formato standard per la
rappresentazione contestuale di dati geometrici e alfanumerici), per consentire il confronto, l’interscambio e la
distribuzione delle informazioni.
L’attività di rilievo si fonda su 3 fasi:
fase 1: preparazione del dato
Il rilievo parte dal tracciamento su cartografia, mediante strumentazione CAD/GIS, del percorso da rilevare. Dove la
base cartografica generale (C.T.R.) risulta insufficiente, è possibile utilizzare altre basi cartografiche di rilievo definite
più localmente (aerofotogrammetrico o Database Topografico) oltre (ove siano disponibili) alle basi vettorializzate del
catasto;
fase 2: rilievo sul campo
La definizione del tracciato rilevato si basa sulla sequenza nodo-tratta-percorso.Ogni nodo viene descritto
puntualmente (in particolare il TIPONODO);L’insieme di più nodi (almeno 2) crea una tratta. Tale elemento viene a sua
volta descritto quantitativamente (lunghezza e altimetria) e qualitativamente (ad esempio il TIPOFONDO);L’insieme di
più tratte determina il percorso.
L’elemento NODO è il nucleo centrale del rilievo perché rappresenta il punto di avanzamento lungo il cammino. Esso,
una volta inserito, sfruttando la georeferenziazione, viene identificato con le proprie coordinate spaziali (X, Y e Z). La
sequenza dei nodi disegna così planimetricamente e altimetricamente il tracciato.
Fase 3: post elaborazione
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Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Il dato rilevato viene trasferito, mediante TriPass Desktop Manager, dal PC palmare al PC ufficio, ottenendo la
trasposizione in formato Shapefile.
Il dato viene suddiviso in 3 componenti: i nodi che definiscono la tratta (NodiInTrack) [elemento puntuale], le tratte
[elemento lineare] e i nodi rilevati all’esterno del percorso (NodiOutTrack) [elemento puntuale].
Task 4. 2 Rilievo finalizzato al WebGIS di dettaglio lungo i cammini da Cernobbio alla valle di Muggio (CC), AI (da
Cernobbio al Bisbino), UBC
Seguendo il sopraindicato protocollo AI eseguirà i rilievi dei percorsi pedonali storico-culturali in territorio di
Cernobbio, in particolare quelli di connessione fra la Via Regina e il Monte Bisbino, in sinergia con il Comune di
Cernobbio.
Per lo studio e valorizzazione dei sentieri storico-culturali, trasversali alla via Regina, di connessione fra Cernobbio, ed
in particolare il Monte Bisbino, e i percorsi pedonali delle vicine aree ticinesi del Breggia e della Valle di Muggio, il
Comune metterà a disposizione dei rilevatori tutta la documentazione cartografica, storiografica e fotografica
eventualmente già in suo possesso, assumendo un ruolo di coordinatore tra i partner coinvolti nell’azione a più livelli e
promuovendo eventuali sinergie con altri soggetti istituzionali e non (associazioni di volontariato, parrocchia ecc…)
portatori di interesse e conoscenza.
Task 4.3 Rilievo di dettaglio lungo il cammino di S. Iorio (UBC) SUPSI
Task 4.4 Rilievo di dettaglio del cammino da Cernobbio al Monte Generoso (CMLI)
Analogamente a quanto previsto per il Comune di Cernobbio, allo studio longitudinale del Cammino della Regina si
affiancherà un ulteriore studio “trasversale” dei tracciati ad essa afferenti. Nel caso della Comunità Montana Lario
Intelvese sarà oggetto di valorizzazione con gli strumenti informatici del progetto il percorso pedonale storico di
connessione fra Cernobbio ed il monte Generoso, che in parte coincide con la via dei monti lariani, e che consente di
raggiungere la valle d’Intelvi, la bocca di Orimento e la cima del monte Generoso dalla via Regina in corrispondenza
del centro di Cernobbio.
Poco sotto la vetta della montagna esiste il terminale della ferrovia svizzera che collega Capolago, sul Lago di Lugano,
con il monte Generoso. L’intervento su questo percorso consentirà, pertanto, senza ulteriori oneri da parte Svizzera,
un’importante valorizzazione del collegamento oltre che transfrontaliero anche trans lacuale tra il Lario ed il Ceresio.
Task 4.5 Restauro conservativo di un tratto campione della via Regina (CMVLC) PoliMI
I lavori in progetto sono finalizzati al recupero di un segmento dell’Antica Via Regina nel tratto compreso tra i Comuni
di Menaggio e San Siro che prende avvio dalla piazzetta di Nobiallo e prosegue salendo, prima verso il Santuario della
Madonna della Pace e poi, attraverso il cosiddetto Sasso Rancio, raggiunge la località “La Gaeta”.
Nel tratto preso in esame si riscontra un notevole degrado del percorso dovuto alla mancanza di manutenzione della
pavimentazione, dei muri di sostegno e delle canalette di scolo delle acque meteoriche.
Lo scopo di questo intervento è la realizzazione di un “caso esemplare”, che possa “dimostrare” la validità tecnicoeconomica di particolari modalità di restauro eseguite con tecniche tradizionali in modo tale da stimolare un corretto
approccio alla materia del recupero dei percorsi storici.
Il risultato atteso al compimento di questa azione progettuale è rappresentato da una migliore fruizione da parte dei
cittadini di un percorso di particolare interesse culturale e turistico che si collega ad altri interventi che la Comunità
Montana sta attuando quali la “Realizzazione di una ciclovia sui tratti dismessi della strada statale 340, da Menaggio a
Dongo” (con cui si interseca in vari tratti) ed il “Completamento della pista ciclopedonale sul percorso storico
dell’antica ferrovia Menaggio - Porlezza” (che incrocia nell’abitato di Menaggio).
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Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
Il progetto proposto ha come obiettivo principale il restauro di un tratto del percorso storico in oggetto mediante
tecniche tradizionali di ricostruzione di murature e selciati in pietra locale posata “a secco”. Non sono previsti
interventi che non siano attuati secondo rigorosi criteri di restauro attuati con modalità costruttive tradizionali. Il
progetto proposto ha come obiettivo principale la tutela dell’antico percorso e il suo contesto ambientale e
paesaggistico. Nel recuperare il tracciato si consolida un percorso di elevato interesse storico che consente ai cittadini
di fruire ambienti di particolare valore paesaggistico.
Il piano di lavoro prevede:
-
Ripristino del selciato tradizionale
Ripristino delle murature di sostegno
Rifacimento di cunette trasversali e longitudinali
WP5 Contenuti culturali della Via Regina/Via Francisca, dei percorsi pedonali
transfrontalieri, dei contenuti della comunicazione
WP leader: AI
WP Partecipanti: SUPSI, PoliMI, MUVIS, USP
Task 5.1 Contenuti Carta Via Regina /Via Francisca (AI) MUVIS
Il tema fondamentale di questa fase di lavoro è il reperimento del materiale documentario e l’avvio della elaborazione
dei testi necessari ai vari strumenti di comunicazione /promozione della Via Regina e dei suoi cammini, oltre che, se
richiesto, della Via Francisca. A questo proposito AI:
-
elaborerà la descrizione del percorso (road book) della Via Regina e dei percorsi pedonali collegati in comune
di Cernobbio
-
tramite i propri volontari è disponibile a individuare contenuti culturali e a collaborare ad approntare
eventuali appositi testi da inserire nella carta della Via Regina e, in collaborazione con MUVIS, della Via
Francisca
Task 5.2 Contenuti web (AI) MUVIS PoliMI SUPSI USP
AI metterà la propria esperienza e il proprio materiale e il lavoro dei propri volontari a disposizione dei partner per
individuare contenuti culturali e collaborare alla preparazione degli eventuali appositi testi da inserire nella
piattaforma web prodotta dal presente PO.
Task 5.3 Contenuti materiale promo/totem (AI) MUVIS PoliMI SUPSI
Allo stesso modo AI metterà la propria esperienza e il proprio materiale e il lavoro dei propri volontari a disposizione
dei partner per individuare contenuti culturali e collaborare alla preparazione degli eventuali appositi testi da inserire
nel materiale promo prodotto dal presente PO.
WP6 Design strategico di prodotti e servizi per la valorizzazione dei percorsi e
Comunicazione visiva integrata
WP leader: PoliMI
WP Partecipanti: SUPSI, CMLI, AI, CC
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
Task 6.1 Progettazione di prodotti e servizi e Comunicazione visiva integrata (segnaletica, indicatori di direzione,
pannelli informativi, totem, loghi, distributori kit di pronto soccorso, ecc.) (PoliMI) SUPSI
Task 6.2 Progettazione di grafica promozionale (SUPSI) PoliMI
Task 6.3 Produzione della carta del cammino della via Regina/ della Via Francisca (CMLI) AI PoliMI
La Comunità Montana Lario Intelvese, con il coordinamento tecnico-scientifico del Politecnico di Milano, si occuperà,
inoltre, della produzione cartografica dell’intero percorso della via Regina oggetto del progetto. Tale lavorazione
metterà a disposizione sia una versione digitale che un congruo numero di esemplari in formato cartaceo che sarà
messo in distribuzione nelle principali località turistiche del percorso. AI darà il proprio supporto di esperienza, rilievi e
collaborazione. Nel caso i partner decidessero di estendere la mappatura alla Via Francisca, metterà a disposizione
anche il rilievo WebGIS della Via Francisca, già previsto dal presente PO (cfr. Task 5.1).
Task 6.4 Sperimentazione degli strumenti (innovativi e tradizionali) di conoscenza e di tutela sul caso studi
Cernobbio (CC) CMLI AI
Il Comune di Cernobbio, scelto come uno dei casi studio, cui applicare le metodologie e i risultati delle ricerche
sviluppati nel corso del progetto si occuperà in particolar modo della sperimentazione degli strumenti di conoscenza e
di tutela individuati, realizzando, ove previsto, la relativa cartografia, guida e segnaletica leggera in riferimento sia al
tratto cernobbiese della Via Regina (secondo un modello ripetibile e riproducibile lungo tutto il percorso), sia ai
sentieri storico-culturali, trasversali alla via Regina, di connessione fra Cernobbio, ed in particolare il Monte Bisbino, e i
percorsi pedonali delle vicine aree ticinesi del Breggia e della Valle di Muggio.
Valuterà insieme ai partner di progetto preposti l’eventuale individuazione sul proprio territorio di un punto
informativo dedicato.
A supporto del marketing territoriale intrapreso con il presente PO i nuovi materiali di promozione e comunicazione
che verranno prodotti (non solo cartacei, ma anche digitali) saranno realizzati in forma il più possibile integrata con
quelli già esistenti, con una particolare attenzione alla segnaletica Diversity Management, per mettere a sistema gli
itinerari naturalistici e culturali transfrontalieri, compresi gli eventi e i percorsi di mobilità sostenibile.
AI metterà a disposizione di questa fase di lavoro la propria esperienza, la collaborazione alla preparazione degli
eventuali appositi testi, i rilievi appositamente compiuti e il roadbook dei percorsi concordati (cfr. Task 5.1).
WP7 Valutazione dell’impatto del progetto, attività di sensibilizzazione,
disseminazione e formazione piani di sviluppo
WP leader: FPM
WP Partecipanti: PoliMI, SUPSI, UBC, AI, MUVIS, CC
Task 7.1 Valutazione dell’impatto del progetto ed analisi conclusive (FPM) PoliMI
Task 7.2 Attività di sensibilizzazione e disseminazione (CC) UBC, AI, MUVIS, PoliMI, SUPSI
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>TESTO GENERALE
Il Comune di Cernobbio, avvalendosi delle competenze acquisite nella sua pluriennale esperienza nel settore della
comunicazione culturale e della sua visibilità come centro di fama internazionale per turismo e business, parteciperà
alla diffusione della conoscenza del progetto attraverso azioni integrate di comunicazione per convogliare opportunità
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
e risorse in un piano condiviso di promozione e valorizzazione del territorio insubrico e del suo patrimonio
naturalistico-culturale.
A tal fine, come già positivamente sperimentato per la promozione di altre progettualità culturali e sociali, tra l’altro
abbinerà, la comunicazione del progetto ad un’edizione del Festival Città di Cernobbio, che grazie alla sua grande forza
di richiamo e alla sua risonanza (oltre 26.000 spettatori in tre edizioni), costituisce una risorsa strategica di
promozione sia culturale sia turistica per il target specifico di questo progetto. Il Festival Città di Cernobbio infatti è
anche il fulcro di un “pacchetto turistico pilota” sulla rete italo-elvetica dei festival musicali estivi proposto insieme alla
Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio con il PO “Turismo alpino: saper fruire il territorio in maniera
sostenibile”, rispetto al quale attraverso il presento PO è possibile attivare sinergie di valorizzazione e di continuità.
AI interverrà anche in questa fase di lavoro attivando gli indicatori dei risultati mediante puntuali interventi di
sensibilizzazione sulle comunità locali e sui soggetti indicati al par. 1.4.
Task 7.3 Produzione video promo Via Regina/ Via Francisca (MUVIS)
Task 7.3 Definizione piani di sviluppo (PoliMI)
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
Fig. 2 Diagramma Gantt del progetto
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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4.1.1 Governance del progetto
L'ampiezza del progetto descritto, in cui sono coinvolte più aree territoriali e più tipologie di enti (universitari,
associativi e istituzionali) coinvolti su un tema di grande impatto come quello della salvaguardia dei beni, del
patrimonio e del paesaggio culturale, impone la condivisione e creazione di un organo di coordinamento delle attività
del progetto.
Ognuno dei soggetti coinvolti dovrà individuare all’interno del proprio gruppo un Responsabile che sarà tenuto a
partecipare a tutte le riunioni di coordinamento che saranno necessarie per definire le linee di attuazione del
progetto, valutare criticamente i risultati di ogni attività e garantire quindi il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Il
coordinatore del progetto, Politecnico di Milano, designerà inoltre un Coordinatore Scientifico del progetto,
responsabile del coordinamento tecnico-scientifico delle attività, e un Coordinatore Amministrativo, responsabile della
gestione complessiva delle attività.
E’ prevista l’istituzione di uno Steering Committee, presieduto dal Coordinatore Scientifico, a cui prendono parte il
Coordinatore Scientifico, i Responsabili di ciascun partner ed eventuali Esperti esterni individuati di comune accordo
tra i partner. Lo Steering Committee controlla lo svolgimento generale delle attività di progetto, il grado di
raggiungimento degli obiettivi e la coerenza generale delle attività con la strategia di progetto. E’ inoltre l’organo
responsabile per dirimere eventuali questioni che dovessero sorgere durante lo svolgimento della attività. Si riunisce
almeno una volta all’anno, ed in ogni caso ogni volta se ne ravvisasse la necessità su richiesta di almeno un membro.
Le attività del progetto sono organizzate in Work Package (WP). Per ogni WP sarà definito un WP Leader, che
coordinerà i task previsti dal WP e sarà responsabile del raggiungimento dei risultati. Ogni WP Leader organizzerà
autonomamente le azioni di coordinamento del proprio WP, preferibilmente tramite riunioni (anche telefoniche o
virtuali) con frequenza mensile.
Viene costituito un Comitato di progetto, presieduto dal Coordinatore Amministrativo, a cui partecipano il
Coordinatore Scientifico e tutti i WP Leader. Il Comitato di progetto si riunisce almeno una volta ogni due mesi e
controlla in modo operativo il livello di svolgimento delle attività, favorendo l’integrazione fra i WP.
Si cercherà sempre di risolvere eventuali dispute e diversità di vedute cercando di raggiungere il consenso. Qualora
questo non fosse possibile si ricorrerà al voto. Le questioni relative ad attività specifiche vengono prima affrontate a
livello di riunione di WP, e qualora non venga raggiunto un accordo verranno portate al Comitato di progetto.
Al termine del progetto, i membri del team, in una riunione congiunta dello Steering Committee e del Comitato di
progetto effettueranno una analisi integrata dei risultati delle varie attività.
I soggetti istituzionali verranno coinvolti per garantire la massima diffusione del progetto nei territori interessati.
4.1.2 Diffusione dei risultati
Le attività del progetto prevedono la definizione e attuazione di un piano di comunicazione per poter adeguatamente
diffondere i risultati. Il piano prevederà:
• La creazione di un sito web di progetto che permetta anche di raccogliere l’opinione dei visitatori;
• La realizzazione di un workshop di mezza giornata per il kick-off del progetto e di un convegno finale per la
presentazione dei risultati;
• L’elaborazione di comunicati stampa e gestione dei rapporti con le principali testate generaliste e di settore.
• Azioni di sensibilizzazione presso gli stakeholder.
I risultati di volta in volta raggiunti e verificati durante le riunioni di coordinamento verranno inoltre presentati sia ai
soggetti istituzionali che alla comunità scientifica tramite pubblicazioni su riviste scientifiche, partecipazione ed
organizzazione di congressi da parte dei membri dei team.
4.1.3 Possibili evoluzioni del progetto
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
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Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
Fenoglio MT., Andar per luoghi. Natura e vicende del legame con i luoghi, Ed. Ananke, 2007
Tomatis F., Filosofia della montagna, Tascabili Bompiani, 2005
Bracci G., Il piacere di camminare. Riflessioni e consigli sul muoversi a bassa velocità, Ed. Il Lupo, 2010
Brizzi E., Fini M., I diari della via Francigena, Ediciclo ed., Portogruaro, 2010
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Solnit R., Storia del camminare, Bruno Mondadori, Milano, 2002
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Duccio D., Filosofia del camminare, Cortina, Milano, 2005
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
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Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
Open Geospatial Consortium.
2004, OpenGIS Web Map Service(WMS) Implementation Specification Version 1.3.0. OGC 03-109r1,
2005a, OpenGIS Web Feature Service (WFS) Implementation Specification Version 1.1. OGC 04-094.
2005b, Web Map Context Documents Version 1.1.1. OGC 05-005.
2006, OpenGIS Implementation Specification for Geographic information - Simple feature access - Part 2: SQL option
Version 1.2.0. OGC 06-104r3. 2007a, OpenGIS Web Processing service Version 1.0.0. OGC 05-007r7.
2007b, OpenGIS Web Services Common Specification Version 1.1.0. OGC 06-121r3.
2007c, OpenGIS Geography Markup Language (GML) Encoding Standard Version 3.2.1. OGC 07-036.
2007d, OpenGIS Catalogue Services Specification Version 2.0.2. OGC 07-006r1.
2007e, Styled Layer Descriptor profile of the Web Map Service Implementation Specification Version 1.1.0. OGC 05078r4.
2007f, Observations and Measurements - Part 1- Observation schema Version: 1.0. OGC 07-022r1.
2007g, Observations and Measurements - Part 2 - Sampling features Version: 1.0. OGC 07-002r3.
2007h, Sensor Observation Service Version: 1.0. OGC 06-009r6.
2007l, Sensor Planning Service Implementation Specification Version 1.0. OGC 07-014r3.
2007m, Sensor Model Language Implementation Specification Version 1.0.0. OGC 07-000.
2007n, Transducer Markup Language Implementation Specification Version 1.0.0. OGC 06-010r6.
2008, Web Coverage Service (WCS) Implementation Standard Version 1.1.2. OGC 07-067r5.
2006, OpenGIS Web Map Server Implementation Specification. Open Geospatial Consortium Inc.
Peng Z. R. and Tsou M. H., 2003, Internet GIS: distributed geographic information services for the internet and wireless
networks. John Wiley & Sons. ISBN 0-471-35923-8
Scharl A. and Tochtermann K. 2007. The Geospatial Web. Springer, London
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
6 Allegato 1 – CV del Responsabile Progetto
Prof.ssa Maria Antonia Brovelli, Prorettrice delegata dal Rettore
Nata ad Angera (VA, Italia) il 1 maggio 1961.
Consegue il diploma di liceo classico (votazione conseguita 60/60), la laurea con Lode in Fisica all’ Università Statale di
Milano con la tesi "Analisi dell'acidità delle piogge nell'area di Milano in relazione a parametri ambientali e
meteorologici nel periodo 1984-1986", il titolo di Dottore in Scienze Geodetiche e Topografiche presso il Politecnico di
Milano con la tesi "La stima del geoide e della superficie topografica marina da misure radaraltimetriche".
Dal 1992 al 1994 è ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Geofisica; in tale ruolo ha dapprima collaborato all’istituzione
del nuovo Servizio IGeS della Associazione Internazionale di Geodesia (IAG) e alla pubblicazione del relativo bollettino
internazionale (IGeS Bullettin) in qualità di membro del Comitato di Redazione e in seguito di Direttore Responsabile.
Dal 1994 ricercatore, dal 1998 professore associato e dal 2010 professore straordinario del Politecnico di Milano. E’
stata docente di diversi corsi nell’ambito del settore scientifico ICAR06 (Topografia e Cartografia). Attualmente è
docente di Cartografia Numerica e di Geographic Information Systems (GIS).
Nel 1997 ha dato vita al Laboratorio di Geomatica del Politecnico di Milano, sito presso il Territoriale di Como
(geomatica.como.polimi.it). Fino al Gennaio 2011 ha coordinato l’attività del Laboratorio come Responsabile
Scientifico.
Presso lo stesso Polo ha avuto e ha diversi incarichi amministrativi (Segretario del CCS Ambiente, Responsabile
Scientifico della Biblioteca, Segretario delle Commissioni di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale e in
Environmental and Geomatic Engineering, membro della Giunta di Polo). Da Gennaio 2011 è stata designata come
Prorettore del Polo Territoriale di Como.
Dal 2000 organizza e tiene Corsi di Formazione Permanente presso il Politecnico di Milano, incentrati su GIS e Internet
GIS.
Dal 2006 al 2011 ha organizzato e gestito il corso GIS III presso il Master in Ingegneria Geomatica del Politecnico
Federale di Zurigo.
E’ charter member di OSGeo (Open Source Geospatial Foundation), fondazione internazionale dedicata ai GIS Free e
Open Source e membro del suo Comitato “Education and Curriculum”
E’ membro del Comitato Scientifico della Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia (SIFET).
E’ Associate Editor della rivista internazionale “Applied Geomatics” edita da Springer e co-chair del WG IV/5
“Distributed, Web-based Geoinformation Services and Applications” della International Society for Photogrammetry
and Remote Sensing (ISPRS).
E’ inoltre membro del GdL 4 (Telerilevamento Avanzato) del Comitato per le Regole Tecniche sui Dati Territoriali delle
Pubbliche Amministrazioni.
L’attività scientifica in ambito geodetico e geomatico si sviluppa a partire dal 1988 con la partecipazione a progetti di
ricerca nazionali e internazionali. Essa si concentra inizialmente sulla geodesia fisica, sulla radar-altimetria e sul
trattamento delle osservazioni, per passare, in anni più recenti, dopo la nomina a professore associato, alla cartografia
numerica e ai sistemi informativi geografici, con particolare interesse per la teoria e applicazione degli strumenti free
e open source.
E’ stata ed è responsabile di contratti di ricerca e di consulenza connessi alla progettazione e implementazione di
Sistemi Informativi Territoriali; Geoservizi web, sistemi per la gestione e elaborazione di dati GPS, sistemi per
l’integrazione e il controllo della qualità di modelli digitali del terreno.
Coautrice di tre testi didattici sul trattamento statistico dei dati e un volume su ortofoto e modelli digitali del terreno.
Coautrice di 140 pubblicazioni scientifiche.
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Allegato Tecnico
7 Lista progetti significativi
7.1 Politecnico di Milano
•
2011-2013 Green Move, progetto di mobilità sostenibile del Politecnico di Milano per Regione Lombardia
•
2010-2012 HeliDEM, progetto INTERREG Italia-Svizzera, capofila del Progetto Regione Lombardia (Corresponsabile
dell’Unità di Ricerca del Politecnico di Milano)
•
2010-2012 web C.A.R.T.E. – Como (web Catalogo e Archivio delle Rappresentazioni del Territorio e delle sue
Evoluzioni - Como) progetto supportato dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus (responsabile
del progetto)
•
2010-2012 “On the exploitation and validation of COSMO-SkyMed interferometric SAR data for digital terrain
modelling and surface deformation analysis in extensive urban areas”- Accordo N. I/044/09/0 Agenzia Spaziale
Italiana e Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente - IREA (Coordinatore Nazionale Ing. Lanari IREA)
•
2008-2010 PRIN: Interoperabilità e gestione cooperativa di dati geografici dinamici multidimensionali e distribuiti
con strumenti GIS liberi e Open Source– (Coordinatore Nazionale Prof. Zatelli)
•
2007-2008 Centro Interregionale di Coordinamento e Documentazione per le Informazioni Territoriali “Linee
guida per la produzione di ortoimmagini e DTM” – (Coordinatore nazionale Prof. Dequal)
•
2007-2008 Centro Interregionale di Coordinamento e Documentazione per le Informazioni Territoriali “Sviluppo di
tecnologie per infrastruttura nazionale di dati spaziali” (Coordinatore nazionale Prof. Villa)
•
2006-2007 FAR- Logistica Intelligente: EASyLOG: E-Adaptive Services for LOGistics
•
2005-2008 FIRB: ArcheoMedSat: progetto e sperimentazione di rilevamento satellitare e web gis per la
valorizzazione di monumenti e siti archeologici del Mediterraneo tra Oriente e Occidente. (coordinatore
nazionale Prof. Manzoni). Partecipazione come responsabile di unità locale di ricerca
•
2005-2007 PRIN: Il GEOPIXEL, definito geometricamente e radiometricamente come entità sul territorio, visto in
rapporto a più scale di indagine a partire da dati multisensoriali, e rivolto sperimentalmente ad applicazioni
tematiche (coordinatore nazionale Prof. Dequal)
•
2004-2006 PRIN: Web GIS: condivisione di GeoDBase e interoperabilità fra sistemi per la distribuzione di servizi in
ambito urbano (coordinatore nazionale Prof. Galetto)
•
2000-2002 PRIN: Utilizzo ed elaborazione integrata di dati e modelli in ambiente GIS 3D on line con accesso alla
navigazione interattiva (coordinatore nazionale Prof. Monti)
•
1998 -2000 PRIN: Georeferenziazione,integrazione e validazione di DSM provenienti da laser a scansione
(coordinatore nazionale Prof. Galetto)
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
7.2 “Comunità Montana Lario Intelvese”
7.3 “Comunità Montana Valli del Lario e Ceresio”
7.4 “Comune di Cernobbio”
7.5 “Associazione Iubilantes”
7.6 “Fondazione Politecnico di Milano”
Durata
Denominazione Progetto
(da- a)
(Eventuale acronimo e titolo completo)
Ambito d’azione del progetto
2007-2010
AlpEnergy
Technological, socio-economical and regional
issues related to energy supply and renewable
resources in the Alpine space
2007-2010
Miaria
Hydrogeological Monitoring to
Support Alpine
Adaptive Integrated Risk Prevention Plan
2010-2013
Helidem
The HELI-DEM (Helvetia Italia Digital Elevation
Model) project aims to create a unified digital
model of the heights for the alpine and subalpine
zones along the border between Italy and
Switzerland.
2009-2012
BISF
2009-2012
ENERGY CH IT
2010-2012
CONNECT
The CONNECT project aims at developing and
testing a learning model on e-Skills and Skills for
lifelong learning developed by ICT-based social
networking tools and platforms and addressed to
people at risk of exclusion: women (25-45 years
old), senior learners (over 50 years old) and
migrants.
2009-2010
DOCET
The DOCET project relates to the themes of
Recognition of credits, degrees and qualifications
between Europe and third countries, Mutual
recognition of qualifications with third countries
and Promotion of the use of the European
qualifications framework and ECTS.
2009-2011
ECCE
BISF - Business e Innovazione Senza Frontiere
"DISTRETTO PER LE TECNOLOGIE E I MATERIALI PER
L'EFFICIENZA ENERGETICA DELL'INSUBRIA: ENERGY
CH-IT"
the ECCE main objectives are:
- to improve the cooperation among HE
institutions and enterprises during the process of
definition of the competences to be developed
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
44
Obiettivo Cooperazione territoriale Italia-Svizzera 2007-2013
Allegato Tecnico
by engineering HE institutions;
2010-2011
2010-2012
ORECCA
PEIRA
- to establish a permanent Observatory, able to
regularly provide players and stakeholders with
directions and recommendations on skills offer
and demand in the engineering context and the
ways of aligning and enriching them;
The goals of the ORECCA project(Off-shore
Renewable Energy Conversion platforms –
Coordination Action) are to create a framework
for knowledge sharing and to develop a roadmap
for research activities in the context of offshore
renewable energy that are a relatively new and
challenging field of interest
PEIRA
Project
will
address
the
priority "Transparency
and
recognition
of
competences and qualifications” (LEO-TraInno-1)
through:
1. Developing of an appropriate model of RPLRecognition of Prior Learning for VET Trainers to
meet the needs of Regions Lombardy and Lazio.
2009-2012
TEMPUS
2009-2010
VALEW
EQF-KA1 to VAlidate LEarning at Work
7.7 “Consorzio Frazioni Corti Acero”
7.8 “Università degli Studi di Pavia – Dipartimento Scienze della Terra e
dell’Ambiente”
Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone dei Grigioni, Cantone Ticino, Cantone Vallese
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