i mercati - Credito Valtellinese

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i mercati - Credito Valtellinese
FTA Morning View
lunedì 13 febbraio 2017
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Borsa Usa: ancora nuovi record
La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,48%, l'S&P 500 lo
0,36% e il Nasdaq Composite lo 0,33%. I tre indici hanno aggiornato i massimi storici.
I prezzi alle importazioni sono cresciuti dello 0,4% nel mese di gennaio a fronte di attese pari al +0,2%. Nel mese di dicembre si
era registrato un incremento dello 0,5% (rivisto da +0,4%). I prezzi alle esportazioni sono cresciuti dello 0,1% su base mensile,
risultando pari al consensus, dal +0,4% della rilevazione precedente.
La stima preliminare di febbraio dell'indice di fiducia dei consumatori, calcolato dall'Università del Michigan e da Reuters, si
attesta a 95,7 punti, risultando inferiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 97,9 punti in calo rispetto alla rilevazione di
gennaio pari a 98,5 punti.
Sul fronte societario Mead Johnson +5,65%. La britannica Reckitt Benckiser ha comunicato di avere raggiunto l’accordo per
acquisire il gruppo dell’Illinois attivo nei prodotti per l’alimentazione infantile in un’operazione da 16,6 miliardi di dollari.
Interpublic +4,13%. Il gruppo pubblicitario ha incrementato il dividendo trimestrale del 20% a 0,18 dollari per azione. La cedola
sarà messa in pagamento il 15 marzo. La società ha anche comunicato un nuovo programma di acquisto di azioni proprie da
300 milioni di dollari.
Sears Holding +25,63%. Il gruppo retail statunitense ha annunciato un piano di ristrutturazione che punta a risparmi per 1
miliardo di dollari annui. Per il quarto trimestre la società prevede un giro d'affari a 6,1 miliardi di dollari contro i 5,68 miliardi
indicati dal consensus.
Activision Blizzard +18,88%. Il produttore di videogiochi ha comunicato l’avvio di un piano di riacquisto di azione proprie per 1
miliardo di dollari e migliorato da 26 a 30 centesimi la cedola trimestrale.
Twitter -5,09%. Diversi broker hanno peggiorato la valutazione sul titolo del sito di microblogging dopo i conti trimestrali
deludenti.
News Corp +7,26%. Il colosso media ha chiuso il secondo trimestre fiscale con un utile per azione di 0,19 dollari su ricavi per
2,12 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps a 0,18 dollari su ricavi per 2,12 miliardi.
Nell'arco della settimana il Dow Jones ha guadagnato l'1%, l'S&P 500 lo 0,8% e il Nasdaq Composite l'1,2%.
MERCATI ASIATICI
Trump sostiene l’Asia e il Nikkei 225 guadagna lo 0,41%
Avvio d’ottava in generalizzato tono positivo per l’Asia dopo che il neopresidente Donald Trump ha allontanato i timori relativi ai
legami tra Usa e i Paesi della regione, a partire soprattutto dal Sol Levante. Trump, incontratosi nel weekend con il premier
nipponico Shinzo Abe, ha dichiarato che gli “Usa sostengono il Giappone, un grande alleato, al 100%”. E il mercato non ha
reagito negativamente neppure ai dati relativi al Pil giapponese nel quarto trimestre che hanno evidenziato un rallentamento
dell’economia, cresciuta dell’1,0% annuo, in declino dall’1,4% del terzo trimestre (2,2% nel terzo) e contro l’1,1% del consensus.
In frenata anche i consumi privati mentre la spesa delle aziende, seppure sotto le attese, ha segnato il primo incremento dopo
tre trimestri consecutivi di flessione. Trump che, a differenza di quanto fatto in precedenza, non ha affrontato il tema valutario
nel suo incontro con Abe, ha contribuito all’indebolimento dello yen, deprezzatosi di oltre mezzo punto percentuale sul dollaro
dopo avere segnato la scorsa ottava il più netto declino settimanale da metà dicembre. Abbastanza per sostenere Tokyo, con il
Nikkei 225 che ha guadagnato lo 0,41% (appena meglio ha fatto l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,49%). Chiude in
positivo anche Seoul, con il Kospi che ha segnato un progresso dello 0,17% al termine degli scambi.
Sul fronte delle materie prime, è tornato a correre il minerale di ferro: i future hanno toccato un guadagno del 5,6% al Dalian
Commodity Exchange (nelle ultime sedute il materiale siderurgico si è apprezzato del 16%), scambiando sui massimi di oltre
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due anni. Il rame guadagna invece oltre l’1% al London Metal Exchange, dopo il più deciso incremento dal 2013 segnato
venerdì. Moderato declino, invece, sia per il petrolio che per l’oro. E a Sydney i colossi minerari Bhp Billiton e Rio Tinto (in rally
del 2-3%) sostengono il listino: l’S&P ASX 200 si è apprezzato dello 0,70% in chiusura. Giornata positiva anche per le piazze
cinesi: Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno registrato progressi dello 0,63% e dello 0,67%
rispettivamente. Performance simile per lo Shenzhen Composite, apprezzatosi dello 0,74% al termine delle contrattazioni. A
circa un’ora dalla fine degli scambi l’Hang Seng di Hong Kong guadagna invece oltre lo 0,50% (fa decisamente meglio l’Hang
Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China, in crescita dell’1,40%).
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei positivi: Eurostoxx 50 +0,15%, DAX +0,14%, CAC 40 +0,14%, FTSE 100 +0,18%. Le
chiusure dei principali indici nella seduta precedente: Eurostoxx 50 -0,19%, Francoforte (DAX) +0,21%, Parigi (CAC 40)
+0,04%, Londra (FTSE 100) +0,40%, Milano (FTSE Mib) -0,45%.
Future sugli indici azionari americani in leggero progresso. Le chiusure dei principali indici della seduta precedente a Wall
Street: S&P 500 +0,36%, Nasdaq Composite +0,33%, Dow Jones Industrial +0,48%.
Mercato azionario giapponese positivo, il Nikkei 225 chiude a +0,41%. Borse cinesi in verde: l'indice CSI 300 di Shanghai e
Shenzhen ha terminato a +0,67%, l'indice Hang Seng della borsa di Hong Kong al momento segna +0,5% circa.
Euro contro dollaro poco sopra i minimi dal 19 gennaio toccati venerdì a 1,0608. EUR/USD al momento viene scambiato a
1,0630 circa.
Bund future in lieve calo. Il contratto marzo 2017 segna 163,99 punti contro i 164,10 della chiusura della seduta precedente alle
ore 22:00 e i 164,01 alle 17:30.
Petrolio stabile dopo il rialzo di venerdì. Il future aprile sul Brent segna 56,60 $/barile, il future marzo sul WTI segna 53,70
$/barile.
Oro in recupero dal minimo di venerdì a 1222 $/oncia circa: prezzo attuale in area 1232 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Lunedì 13 Febbraio 2017
00:50 GIA PIL preliminare trim4;
08:00 GER Indice prezzi all'ingrosso gen.
HEADLINES
Giappone: crescita del Pil cala all’1% nel quarto trimestre
Economia del Sol Levante in frenata oltre le attese. Secondo i dati preliminari diffusi dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, infatti, il
Pil del Giappone è cresciuto dello 0,2% su base sequenziale nel quarto trimestre, contro il progresso dello 0,3% atteso degli
economisti per una lettura invariata rispetto al precedente periodo (nel secondo trimestre la crescita era stata parimenti dello
0,2%). Su base annuale, il Pil ha invece segnato un progresso dell’1,0% in declino dall’1,4% del terzo trimestre (2,2% nel terzo)
e contro l’1,1% del consensus.
Giappone: consumi privati invariati nel quarto trimestre
In Giappone, i consumi privati (che pesano per il 60% sul Pil), secondo i dati diffusi dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, segnano
una lettura invariata su base sequenziale nel quarto trimestre, in linea con le attese degli economisti e in rallentamento rispetto
al progresso dello 0,3% del terzo trimestre (la crescita era stata dello 0,2% nel secondo).
Giappone: spesa aziende sotto attese nel quarto trimestre
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, le spese in conto capitale delle imprese del Giappone hanno
registrato un progresso dello 0,9% su base sequenziale nel quarto trimestre contro l’1,2% atteso dagli economisti ma in
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recupero rispetto al declino dello 0,3% del terzo trimestre (e quello dello 0,1% nel secondo trimestre). Si tratta comunque del
primo incremento dopo tre trimestri consecutivi di flessione.
Per Fischer (Fed) “incertezza” su politiche fiscali di Trump
Secondo Stanley Fischer, numero due della Federal Reserve (Fed), le incertezze riguardo la portata delle politica fiscali e
commerciali di Donald Trump spingeranno l’istituto centrale di Washington a focalizzare la sua azione sull’ottenere un’inflazione
al 2% e la piena occupazione in Usa. “Ci sono significative incertezze su quanto stia davvero per succedere, non credo che
nessuno lo sappia. Si tratta di un processo che coinvolge sia l’amministrazione che il Congresso nel decidere le politiche fiscali”,
ha sottolineato Fischer, parlando sabato al Warwick Economics Summit di Coventry, in Gran Bretagna. Fischer ha anche
rimarcato la speranza che qualsiasi riforma della Dodd-Frank, definita un “disastro” da Trump, non ridimensioni i requisiti
patrimoniali delle banche in modo troppo aggressivo.
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