Breve storia della Cumpagnia dul dialett per la Circoscrizione

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Breve storia della Cumpagnia dul dialett per la Circoscrizione
28921 Verbania Piazza Fabbri 1
Telefono e fax 0323.404607
e-mail: [email protected]
La città
Verbania è una città artificiale. Dopo secoli di autonomia, qualcuno ha deciso dimettere
sotto lo stesso nome di Verbania le comunità di Intra, Pallanza, Suna, Fondotoce e
Trobaso,ciascun borgo con il proprio centro storico, con una propria storia ed un dialetto
simile. Si perché, come spesso succede, a pochi chilometri di distanza il dialetto assume
connotazioni diverse.
Questo spiega come sia poco radicato il senso di appartenenza alla città, nonostante i
tentativi fatti e gli sforzi sostenuti. Dopo oltre 70 anni sopravvivono ancora rivalità e
divisioni, anche se una robusta immigrazione ne ha attenuato i toni, ma anche diluito la
presenza locale. L’immigrazione ha importato anche tradizioni diverse, ma soprattutto
dialetti diversi che per pronuncia e fonia risultavano incomprensibili agli indigeni,
costringendoli quindi a utilizzare la lingua italiana in modo massiccio, riducendo le
occasioni della parlata dialettale e quindi dello spazio ad esso dedicato. Molte parole
dialettali si sono “italianizzate”.
Perché il dialetto
Oggi, in un mondo globalizzato, la cultura locale e le tradizioni rischiano di perdersi nel
mare della cultura generale che tutto livella. Per effetto della mobilità delle persone,
anche il numero di coloro che nascono vivono e muoiono nello stesso luogo, tende a
scomparire e la memoria storica, se non e` scritta nei libri, è a rischio di estinzione.
Vi sono essenzialmente due correnti di pensiero una difende il dialetto come
testimonianza delle radici storiche delle comunità, una seconda invece che sostiene che
il dialetto sia ancora un impedimento inutile sulla via della diffusione della parlata
italiana.
Siamo convinti della continua validità del dialetto, della sua forza espressiva e di come
esso, con la sua ricchezza di vocaboli (che spesso non hanno il corrispettivo in italiano)
con l’immediatezza delle sue pittoresche frasi tipiche (che perdono efficacia se tradotte)
non solo faccia parte del vasto patrimonio culturale locale, ma ne sia anche la chiave per
accedervi.
Accanto a questo patrimonio culturale “ufficiale” del quale rimangono tracce indelebili
ed evidenti nella carta stampata, vi è anche quello minore: un patrimonio ricchissimo di
vicende, tradizioni e personaggi, dei quali non v’è altra traccia se non quella, purtroppo
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labile, rimasta nel ricordo di chi ne fu spettatore o protagonista. Riscoprire e riproporre
questo piccolo mondo, togliendolo dall’inevitabile oblio per consegnarlo al ricordo e
forse alla meditazione della nostra comunità, è una manifestazione d’amore per le nostre
radici e la nostra città.
Attraverso le commedie scritte da Luigi Fioretta, rivivono personaggi, situazioni,
linguaggio e cultura ormai poco noti o dimenticati, completando in modo piacevole e
divertente ciò che sui libri di storia non si trova.
La nascita
All’inizio del 1979 un sopralluogo alle travi di sostegno del tetto della Basilica di
S.Vittore ad Intra, evidenzia un pericolo molto grande sulla tenuta del tetto. I soldi non
ci sono e dunque vanno trovati. Fra le tante iniziative messe in campo, un gruppetto di
“vecchi giovani” del Circolo S.Vittore, con grande entusiasmo, si mettono all’opera e
organizzano uno spettacolo fatto di un percorso attraverso i canti, le poesie ed il ricordo
di personaggi caratteristici della vecchia Intra, il tutto legato dai dialoghi di due
personaggi di scena che caratterizzeranno nei primi anni tutte le commedie della
Cumpagnia: il Vitur e l’Ernesta interpretati allora con impareggiabile maestria
rispettivamente da Mario Piola e Jarto Fratton.
Quella sera del 1979 con la commedia musicale “Intra strapacoeur di me` sciavatt”, è
iniziato un cammino ininterrotto che dura da quasi 30 anni.
L’autore
La “Cumpagnia” non sarebbe mai nata se non avesse avuto a disposizione i testi di Luigi
Fioretta, infatti la caratteristica peculiare della “Cumpagnia dul dialett da Intra”, a
differenza delle altre, è quella di portare in scena le commedie del suo autore.
Il testo d’esordio, di quella sera del 1979, fu infatti preparato da lui, che in gioventù
aveva animato la “Filodrammatica A.Rosmini” del Circolo S.Vittore. Quel testo era
frutto di ricordi storici gelosamente custoditi nella sua casa di Lucca dove si era
trasferito da diversi anni, per motivi di lavoro, con la famiglia lasciando la sua natia
Intra.
Da quel momento, con un ritmo impressionante, Fioretta ha sfornato circa 28 commedie
e oltre una decina di atti unici, tutti puntualmente rappresentati con successo dalla
“Cumpagnia”.
Quelli che vanno in scena
Nel corso di questi trent’anni se ne sono avvicendati parecchi, anche se il nucleo storico
ha tenuto duro, ma alcuni se ne sono …andati ed hanno lasciato un grande vuoto.
Pensiamo a Jarto Fratton, Giovanni Colombo, Letizia Bassetti, Domenico Croci, Walter
Artioli e Guglielmo Sarasini, Vincenzo Cerutti, Luigi Luchetta, Emiliana Scolari e
Rosanna Broggini.
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Quelli che continuano, hanno sempre lo stesso spirito, la medesima serietà, e rendono
con intelligenza, sensibilità e studio approfondito i personaggi a loro affidati dando
sempre il meglio di se`, sia che si tratti di ruoli importanti che di quelli secondari.
Quelli che non vanno in scena
Non ci si può certamente dimenticare di loro e del loro impegno, senza il quale non
sarebbe possibile recitare. Il loro lavoro di suggeritori, scenaristi, buttafuori, musicanti,
tecnici del suono e delle luci, o di semplici uomini di fatica non ha prezzo. Questo
compleanno è stato possibile grazie anche a loro, che hanno permesso di andare in scena
piùdi 200 volte, tante sono state, finora, le rappresentazioni della Cumpagnia.
Anche qui abbiamo avuto delle…defezioni che e` giusto ricordare: Enrico Canetta,
Enrico Cotti, Gianni Foroni, Paolo Imperiali, Nino Meloni e Gianni Benigni.
Non va dimenticato l’efficace lavoro del regista Germano Scaccabarozzi che, con
pazienza e determinazione, ha saputo fondere insieme personalità e capacità diverse,
ottenendo sempre il massimo risultato. Ora, con lo stesso spirito e determinazione, alla
regia si alternano Giuliana Buggin e Renato Cavallaro.
L’organizzazione
Nel 1981, Luigi Luchetta, Germano Scaccabarozzi, Gianni Ubezio e Amedeo Zanetta,
siglarono, davanti al notaio, l’atto di nascita legale della Cumpagnia, una associazione di
persone, che si esibisce per fini benefici e senza scopo di lucro.
Ad oggi sono stati moltissimi gli enti ed associazioni che ne hanno beneficiato, L’elenco
sarebbe lungo e lo spazio non consente di ricordarli tutti, ma neanche lo vogliamo fare
per ragioni di riservatezza, ci basta ricordare che i soldi distribuiti sono stati tanti.
Il futuro
Gli anni passano per tutti e cominciano a lasciare il segno, ma due sono gli obiettivi
immediati: il primo è quello di garantire continuità alla compagnia attraverso un
rinnovamento generazionale, mentre il secondo è quello di contribuire alla
conservazione del patrimonio culturale locale promuovendo, direttamente o
indirettamente, la realizzazione di eventi ad esso finalizzati.
Mariano Bolognesi
della “Cumpagnia dul dialett da Intra”
Tel/fax 0323 404607
Piazza Fabbri 1 Verbania Intra – VB
Mail: [email protected]
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