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CENTRO DI ECCELLENZA ITALIANO SULLA CONSERVAZIONE DIGITALE
Il modello OAIS
SILVIO SALZA
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
CINI- Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica
[email protected]
Work supported by the European Community under the
Information Society Technologies (IST) program of the 7th FP for RTD
project APARSEN, ref. 269977
Silvio Salza
Interoperabilità dei sistemi di gestione di contenuti e archivi
SILVIO SALZA - Università di Roma “La Sapienza” – Il modello OAIS
1 Imprese
SILVIO SALZA - Università di Roma
“La Sapienza”
–
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Master
in interoperabilità
per la PA e le
LICENZA DI DIRITTO D’AUTORE
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“La Sapienza”
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Master
in interoperabilità
per la PA e le
OAIS reference model
• Modello di riferimento per un Open Archival Information
System (OAIS)
• Sviluppato su iniziativa del Consultive Commitee for Space
Data Systems (CCSDS). Raccomandazione pubblicata nel 2002
• È diventato standard ISO 14721-2003
• Specifica aggiornata nel 2012 (Magenta Book CCSDS 650.0-M-2)
• È il riferimento unanimemente condiviso a livello internazionale
Il modello di riferimento non specifica un’architettura
specifica. Si limita a definire le funzionalità richieste.
Le implementazioni effettive possono raggruppare o
suddividere queste funzionalità. Questo approccio dà
allo standard un più ampio orizzonte di validità
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Master in interoperabilità per la PA e le Imprese
Diffusione del modello OAIS
• Inizialmente sviluppato nel contesto specifico delle agenzie
spaziali (NASA, ESA etc.)
• Motivazione: necessità di conservare enormi quantità di oggetti
digitali (osservazioni satellitari)
• Quando la conservazione di oggetti digitali diventa un problema
di interesse più generale viene adottato da tutte le maggiori
organizzazioni a livello mondiale:
̶ National Archives and Records Administration
̶ Library of Congress
̶ British Library
̶ Bibliothèque nationale de France
̶ National Library of the Netherlands
̶ Digital Curation Centre in the UK
̶ OCLC (the Online
Computer Library Center
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Master in interoperabilità per la PA e le Imprese
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Il contesto OAIS
• Producer: è il ruolo di coloro, persone, organizzazioni o sistemi
informatici, che forniscono l’informazione da conservare
• Mangement: è il ruolo di coloro che stabiliscono le politiche e
le procedure e che ne assumono la responsabilità
• Consumer: ruolo di coloro, persone, organizzazioni o sistemi
informatici, che interagiscono con i servizi del OAIS per trovare
ed acquisire le informazioni
Silvio Salza conservate di loro interesse
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Master in interoperabilità per la PA e le Imprese
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OAIS mandatory responsibilities
• Negoziare le modalità di sottomissione ed accettare
l’informazione da conservare
• Ottenere sull’informazione sufficiente controllo da assicurare
la conservazione di lungo termine
• Determinare la Comunità Designata (Designated Community)
• Assicurarsi che l’informazione conservata sia autonomamente
interpretabile, cioè senza l’assistenza del produttore
• Seguire procedure pubblicate e documentate
• Rendere disponibile l’informazione conservata
Comunità Designata: gruppo chiaramente identificato di potenziali consumatori che devono essere mantenuti in condizione di
accedere e di comprendere l’informazione conservata
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Master in interoperabilità per la PA e le Imprese
Information Package (IP)
• Contenitore concettuale che incapsula l’oggetto da conservare
insieme all’informazione relativa alla sua conservazione
• Paradigma usato sia all’interno dell’archivio OAIS che negli
scambi con il mondo esterno
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Tipi di Information packages
Il modello OAIS prevede tre tipi di Information Package
• SIP – Submission Information Package: negoziato ed accettato
dai soggetti produttori
• AIP – Archival Information Package: pacchetto di informazioni
necessarie per gestire il processo di conservazione permanente
o di lungo termine di un Information Object
• DIP – Dissemination information Package: pacchetto di
informazioni fornite ad un consumatore della Comunità
Designata
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Interazioni ad alto livello
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Il modello funzionale OAIS
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Entità funzionali (1)
• Ingest
• Accetta i SIP dai produttori;
• Prepara gli AIP per la memorizzazione
• Cura la memorizzazione degli AIP e delle relative
informazioni descrittive
• Archival Storage
• Supporta la memorizzazione el’accesso agli AIP
• Data Management
• Popola e mantiene una serie di informazioni a supporto
della gestione e dell’accesso
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Entità funzionali (2)
• Administration
• Coordina operativamente il funzionamento delle altre
unitò funzionali
• Preservation Planning
• Effettua il monitoraggio dell’OAIS e assicura l’accesso
dei contenuti da parte della Comunità Designata
• Access
• Servizi che rendono i contenuti dell’archivio visibili ai
consumatori e ne garantiscono l’accesso
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Flusso dell’informazione in OAIS
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Ingest
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Archival storage
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Data management
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Administration
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Preservation planning
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Access
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Strutturazione dell’informazione
• Information Object
• Data Object: bit-stream
• Representation Information (RI): informazione
necessaria a interpretare il Data Object in termini di
informazione significativa
• L’Information object è la struttura fondamentale secondo la
quale l’informazione viene conservata
L’idea centrale è che conservare il bit stream (Data
Object) non ha senso se insieme ad esso non si conserva
anche l’informazione necessaria alla sua corretta
interpretazione (Representation Information)
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Representation Information (RI)
• Informazione necessaria per riprodurre, interpretare e
comprendere i dati digitali (formati, software, algoritmi,
standard, informazioni semantiche ….)
• La RI è ricorsiva per la sua stessa natura
• È cruciale che la RI sia curata e conservata per garantire
l’accesso ai dati digitali (riproduzione e interpretazione)
• Esempio: repertori di formati
• GDFR (Global Digital Format Regitry), Harvard University
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• PRONOM, UK
National
Archives
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Information Packages (SIP, AIP, DIP)
Ciascuna componente di un Information Package è un
Information Object, ed è quindi strutturata al suo interno
come Data Object e Representation Information
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AIP – Archival Information Package
• Content Information
• È l’oggetto che si vuole conservare
• È un Information Object, eventualmente al suo interno
strutturato
• Preservation Description Information (PDI)
•
Informazione aggiuntiva (metadati) che garantiranno la
corretta interpretazione e la comprensione della
Content Information per un periodo indefinito di tempo
• È costituito da un insieme di Information Objects
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PDI – Preservation Description Information
Preservation
Description
Information
Reference
Information
Provenance
Information
Context
Information
Fixity
Information
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Componenti della PDI
• Reference Information: identifica gli oggetti e documenta i
meccanismi usati per assegnare gli identificatori agli oggetti
• Context Information: documenta le relazioni della Content
Information con l’ambiente in cui è stata creata
• Provenance Information: documenta la storia della Content
Information (origine, passaggi di custodia)
• Fixity Information: contiene l’informazione per stabilire
l’integrità dell’oggetto (impronte, firme) per garantire che
l’oggetto (Content Information) non sia stato alterato in
modo non documentato
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Esempi di PDI: space science data
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Esempi di PDI: digital library collections
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Interoperabilità tra OAIS
• Uno degli obiettivi di OAIS nel dare criteri comuni è di porre
le basi per l’interoperabilità tra archivi
• Sono previste quattro tipologie di associazione tra archivi
• Independent: motivati da problematiche locali
• Cooperating: archivi che hanno potenzialmente Producer
comuni, e standard comuni di submission e dissemination
• Federated: insiemi di archivi con una Extended Designated
Community e con strumenti di ricerca comuni
• Shared resources: archivi che hanno sottoscritto
convenzioni per condividere le risorse e ridurre i costi.
Richiede l’adozione di standard comuni
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Cooperating archives
 Mutual submission agreements
 User interface standards: consentono ai DIP di un archivio di
essere inegriti come SIP da un altro
 Non richiede necessariamente metodi comuni di submission,
access e dissemination
Pone le basi per il passaggio di custodia tra archivi
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Federated archives
• Accessi globali con un’unica
sessione di ricerca
• Common Catalog & Manager
come elemento di unione
• Common Catalog costruito
tramite ingestion dei DIP di
entrambi gli archivi
• Facilita una eventuale fase di
consolidamento
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Shared resources
•
•
•
•
L’associazione tiene conto dell’architettura interna
Nel caso in figura è condivisa la funzione di storage
Le rimanenti funzioni a qualunque altro livello di interoperabilità
Es: CNES long term
storage
Silvio
Salza facility
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Implementazione di OAIS
• OAIS è un reference model (conceptual framework), NON una
guida per l’implementazione
• Indirizza il progetto dell’architettura del sistema e fornisce le
definizioni alla base di un linguaggio comune
• NON garantisce di per se consistenza e interoperabilità tra
realizzazioni diverse
• Tre grandi aree di influenza:
̶
Schemi per i metadati di conservazione
̶
Modellalzione dei processi di conservazione
̶
Architettura del sistema
̶
Criteri di conformità
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