Scheda film - Cineteatro Baretti
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Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI 4 novembre 2014 Calendario appuntamen fino al 20.12.14: Mar. 04-11-2014 KYNODONTAS di Giorgos Lanthimos Mar. 11-11-2014 | Sab. 15-11-2014 LA GENERAZIONE RUBATA di Phillip Noyce Mar. 18-11-2014 | Sab. 22-11-2014 DOPO IL MATRIMONIO di Susanne Bier Mar. 25-11-2014 | Sab. 29-11-2014 EMMAS GLÜK di Sven Taddicken Lun. 01-12-2014 KYNODONTAS RIFIUTATI DALLA SORTE E DAGLI UOMINI di Vieri Brini e Emanuele Policante Con: Mar. 02-12-2014 | Sab. 06-12-2014 ISOLA 10 di Miguel Li n Mar. 09-12-2014 | Sab. 13-12-2014 DERNIER ÉTAGE GAUCHE GAUCHE di Angelo Cianci Mar. 16-12-2013 | Sab. 20-12-2014 INFEDELE PER CASO di Josh Appignanesi PORTOFRANCO è realizzato: Con il contributo di: Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino In collaborazione con: Goethe Institut di Torino | Associazione culturale Russkij Mir | Wic.it - Web Image CommunicaƟons | Rossorubino Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza | un film di Giorgos Lanthimos Christos Stergioglou, Michele Valley, Aggeliki Papoulia, Mary Tsoni, Hristos Passalis, Anna Kalaitzidou Durata: 94 minu Genere: Dramma co Nazionalità: Grecia, 2009 Sceneggiatura: E hymis Filippou e Giorgos Lanthimos Fotografia: Thimios Bakatakis Montaggio: Yorgos Mavropsaridis Scenografia: Stavros Hrysogiannis e Elli Papageorgakopoulou Musica: Grégoire Hetzel Si ringrazia l’Associazione Culturale Piemonte Grecia Santorre di Santarosa per il lavoro di consulenza sulla soƩoƟtolatura del film. Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187 www.cineteatrobaretti.it - [email protected] - Mamma che cos’è una fica? - Dove hai imparato quella parola? - Su una casseƩa sopra il videoregistratore. - Una fica è una lampada grande, esempio: La fica si è spenta e la stanza è divenuta tuƩa buia. Grecia. A ca. Probabilmente ai giorni nostri. In una bellissima villa con piscina, cara erizzata da un enorme giardino, vivono i protagonis di “Kynodontas”. Una famiglia apparentemente normale, ma che in realtà vive in uno stato di totale isolamento dal mondo esterno, in una realtà auto-imposta e costruita, ova ata e surreale. I componen di questa famiglia non hanno nomi, vengono riconosciu in base al loro ruolo sociale: il padre, la madre, il figlio maschio, la sorella maggiore, la sorella minore. In questa microsocietà autosufficiente tu o ciò che fa parte del mondo esterno è malvagio, pericoloso e rappresenta una possibile minaccia alla sicurezza di questo apparentemente perfe o ed edulcorato ingranaggio. Nell’era di Internet e della digitalizzazione, i tre figli, ampiamente cresciu , vivono non avendo mai avuto alcun po di conta o con la realtà esterna. La loro educazione è in mano ai genitori che censurano e pervertono i significa di conce e termini della lingua corrente per farli aderire ed essere funzionali alla specificità di questo microcosmo. Il “mare” diventa così una grande poltrona, l’ “autostrada” un vento molto forte, il “telefono” una saliera. questo film, in quanto, innanzitu o, il primo narra una vicenda realmente accaduta e non di finzione, mentre invece il suo è un film poli co a tu gli effe , una metafora surreale e cruda del mondo in cui viviamo. film viene de o ai figli che essa era in procinto di partorire due gemelli ed un cane). Il ranno però non è onnipotente, anzi, quelle cara eris che di dominio assoluto finiranno per ritorcersi contro di lui. L’unico essere abitante del mondo esterno autorizzato ad entrare in casa è Cris na, una dipendente del padre, scelta da lui per soddisfare, naturalmente previo pagamento, le naturali pulsioni sessuali del figlio maschio. Essa si dimostra però molto più interessata alla figlia più grande, alla quale prome erà regali e ogge in cambio di ulteriori favori. La realtà, in questo caso, coincidente anche in parte con la libertà, come un virus diventa contagiosa, provocando delle reazioni a catena inaspe ate. Rinchiusi all’interno di diverse sovrastru ure e spesso manipola dall’informazione di massa, noi, come i protagonis del film, viviamo in una realtà soffocante, che non vogliamo abbandonare e all’interno della quale ci sen amo comunque al sicuro. Come nelle società moderne, l’elemento principale che fa sì che questo ingranaggio non si rompa e, anzi, si legi mi e consolidi, è la creazione di una minaccia, di un nemico sconosciuto, ma spaventoso (nel film il ga o, nella nostra realtà l’immigrato piu osto che il terrorista). Nel suo piccolo, il microcosmo familiare del film, non geolocalizzabile e difficilmente collocabile temporalmente, non rappresenta nessuna società nello specifico, ma allo stesso tempo potrebbe incarnarle tu e. In conclusione, il film offre talmente tan spun e mo vi di diba to che probabilmente non basterebbe un libro, però, ci sen amo di poter affermare con estrema semplicità che “Kynodontas” è un vero e proprio capolavoro, un film geniale e potente, un esempio di cinema europeo al suo livello più alto. Un lavoro che - piaccia o non piaccia - difficilmente può lasciare indifferen . E’ un deli o il fa o che non sia stato distribuito in Italia, una pecca alla quale non potevamo esimerci dal porre rimedio. Buona visione. In questa di atura patriarcale, la donna si riduce a puro ogge o, che può ambire al massimo a diventare regina di questa prigione, ma sempre e comunque piegata ai voleri del maschio di atore. Oltre alla sua iden tà, viene sopra u o negata la sua sessualità intesa come piacere e pulsione sogge va; la madre è unicamente genitrice e origine della vita (in una scena del Prossimi appuntamen : sabato 8 novembre, ore 18: “Kynodontas” è un film duro, disturbante, sublime nella sua atrocità, si potrebbe addiri ura definire morbosamente a raente. Gli spun di riflessione sono molteplici così come lo sono le citazioni seminate all’interno di esso. In patria la pellicola è stata spesso accostata – non senza qualche polemica - ad un’opera del regista messicano Arturo Ripstein in tolata “El cas llo de la pureza” del 1973, che raccontava le vicende di una famiglia molto simile a quella di “Kynodontas”. Lanthimos ha sempre negato che il suo fosse un remake di [Alessandro BaƩaglini] KYNODONTAS martedì 11 novembre, ore 21 sabato 15 novembre, ore 18 LA GENERAZIONE RUBATA un film di Phillip Noyce