I CANALI DI VENEZIA (Sintesi della conferenza tenuta il 9 Marzo

I CANALI DI VENEZIA
(Sintesi della conferenza tenuta il 9 Marzo 2016)
I Canali di Venezia, denominati “Rii”, costituiscono la principale rete viaria di comunicazione della città e
come tutte le normali strade cittadine, hanno un proprio nome (l’Idronimo).
In totale gli “Idronimi” sono circa 160, con un’estensione complessiva di circa 37,5 Km e 352.000 metri
quadrati di superficie.
La larghezza media è di circa 9,3 metri e la profondità (teorica di quando sono appena stati ripuliti dal fango)
è di 1,85 metri, corrispondenti agli antichi 5 Piedi Veneti della Serenissima.
Oltre alla funzione viaria, ricoprono anche l’ingrato compito – sicuramente poco noto ai 25 milioni di turisti
annui - ma assolutamente fondamentale, di costituire anche la Rete Fognaria della città di Venezia.
Per altro, i Rii costituiscono anche la principale (e fino a pochi anni fa anche l’unica) riserva idrica per lo
spegnimento degli incendi.
La loro funzione di rete di raccolta e smaltimento delle acque reflue implica la formazione di fanghi che
tendono ad ostruirne il fondo .
Per tale ragione è necessario, almeno ogni 10 anni, ”mettere i secca” (prosciugare) i canali e rimuovere il
fango accumulato, oltre a provvedere alla manutenzione della parte immersa delle fondazioni delle case.
Le metodologie seguite per la rimozione dei fanghi nel loro complesso, sono rimaste concettualmente
immutate nel corso del secoli.
Alcune intelligenti “novità esecutive” introdotte negli anni ’30 del secolo scorso dall’Ing. Eugenio Miozzi,
all’epoca Ingegnere capo del Comune di Venezia, non hanno purtroppo avuto seguito.
Nel corso del secoli passati e in particolar modo nell’’800, molti canali sono stati interrati divenendo delle
comuni ed anonime “calli” indicate come “Rio Terà”.
In totale, i canali “scomparsi” sono stati ben 46, per una estensione complessiva pari a 7355 metri,
corrispondente a circa il 20% dei rimanenti rii.
Gianpietro Zucchetta