NANDA VIGO ‹‹OPERE ABITATE DA OPERE›› 1959

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NANDA VIGO ‹‹OPERE ABITATE DA OPERE›› 1959
NANDA VIGO
‹‹OPERE ABITATE DA OPERE››
1959 - 1972
INAUGURAZIONE
Giovedì 17 dicembre 2015
ore 18.30
INGRESSO LIBERO
www.spaziofmg.com
LA MOSTRA
17 dicembre - 12 febbraio 2015
Apertura:
dal 17 dicembre al 12 febbraio 2015:
Giovedì-Venerdì 16.00 - 19.30
con visita guidata dalla
redazione di floornature.com
Per visite su appuntamento:
Paolo Schianchi
[email protected]
(per gruppi di minimo 5 persone)
Dopo la monografica su Cini Boeri, SpazioFMG per l’Architettura chiude il 2015
con un’altra grande protagonista italiana del mondo dell’architettura, del design
e dell’arte. Il 17 dicembre 2015 inaugura la mostra Nanda Vigo ‹‹Opere abitate
da opere›› 1959-1972, una retrospettiva dedicata agli interni che la progettista
milanese ha realizzato tra gli anni ‘60 e ‘70.
SpazioFMG per l’Architettura continua il suo racconto dei grandi nomi
dell’architettura moderna e contemporanea a Milano: dopo Cini Boeri sceglie
l’architetto, designer e artista Nanda Vigo, attiva in città dalla fine degli
anni ’50 ad oggi.
Personaggio poliedrico e versatile, Nanda Vigo ha giocato un ruolo centrale nella
ricerca artistica italiana degli anni ’60-’70 e fino ai giorni nostri, annoverando fra
le sue collaborazioni più autorevoli quelle con Giò Ponti e Lucio Fontana.
Il 17 dicembre 2015 alle ore 18.30 SpazioFMG inaugura Nanda Vigo ‹‹Opere
abitate da opere›› 1959-1972, una personale che racconta il carattere trasversale
dell’operato di Vigo, con un focus particolare sulla progettazione d’interni e sulla
sua attività di designer.
La galleria showroom di Iris Ceramica e FMG Fabbrica Marmi e Graniti accoglie
una serie di fotografie d’epoca che raccontano sei iconici interni monocromatici
dell’architetto tra i quali la “Zero House” (1959-62), la Casa “Scarabeo sotto la
foglia” (1965-68) - su progetto di Giò Ponti e di cui Vigo disegna gli interni e la “Casa Nera” (1970).
Alle immagini si affiancano una selezione di oggetti originali, gentilmente messi
a disposizione dall’Archivio Nanda Vigo, tra cui la lampada “Golden Gate” per
Arredoluce (1969-70), il divano “Top” per Fai International (1970) e la sedia “Due
Più” per More Coffee (1971).
La narrazione di questi oggetti è arricchita e supportata da una prestigiosa serie
fotografica firmata da Aldo Ballo, uno dei più celebri fotografi di design della
storia italiana.
Luca Molinari, responsabile scientifico di SpazioFMG, introduce la mostra
invitando a riflettere, attraverso i lavori e la poetica dell’artista, sull’evoluzione
dello spazio abitativo: “Gli interni domestici, affascinanti e a tratti disturbanti,
di Nanda Vigo sono veri e propri condensatori delle ricerche intensissime
sul tema della casa di tanti architetti, designer e artisti italiani tra gli anni ’60
e ‘70. La tensione all’unità di arte-design-architettura del Gruppo Zero, le
riflessioni sul tema dell’abitare contemporaneo e i progetti delle case-abitacolo
di Bellini, Sottsass, Zanuso e Colombo rieccheggiano e si compongono nelle
case monocromatiche di Vigo. Anche se molte di queste sono ormai perdute,
le bellissime fotografie d’autore dell’epoca ci raccontano ancora oggi della
necessità di mettere continuamente in discussione il modo in cui utilizziamo e
viviamo il nostro spazio domestico”.
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Ufficio Stampa
DIGITALMIND Beatrice Zorzin
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È possibile accreditarsi all’evento al seguente link:
http://www.eventbrite.it/e/biglietti-nanda-vigo-opere-abitate-da-opere
‹‹Opere abitate da opere›› è tratto da Lisa Ponti, Casa e quadri, in Domus n. 528, novembre 1973
NANDA VIGO | biografia
Nanda Vigo nasce a Milano nel 1936. Vive e lavora tra Milano e l’Africa orientale.
Dimostra interesse per l’arte fin dalla tenera età, quando ha occasione di
osservare le architetture di Giuseppe Terragni da cui - si può azzardare a dire ha imparato l’attenzione alla luce.
Dopo la laurea all’Institut Polytechnique di Lausanne e un importante stage
a San Francisco, nel 1959 apre il proprio studio a Milano. Da quel momento il
tema essenziale della sua arte diventa il conflitto/armonia tra luce e spazio,
che l’artista utilizza nel proprio lavoro, anche come architetto e designer. Dal
1959 frequenta lo studio di Lucio Fontana prima, e poi si avvicina agli artisti che
avevano fondato la galleria Azimut a Milano, Piero Manzoni ed Enrico Castellani.
In quel periodo tra i diversi viaggi per le mostre in tutta l’Europa, conosce gli
artisti e i luoghi del movimento ZERO in Germania, Olanda e Francia.
Nel 1959 inizia la progettazione della ZERO House a Milano, terminata solo nel
1962. Tra il 1964 e il 1966 partecipa a molte mostre ZERO in Europea, compresa
NUL 65 allo Stedelijk Museum di Amsterdam e ZERO: An Exhibition of European
Experimental Art alla Gallery of Modern Art di Washington D.C. Nel 1965 l’artista
cura la leggendaria mostra ZERO avantgarde nello studio di Lucio Fontana a
Milano, con la partecipazione di ben 28 artisti.
Tra il 1965 e il 1968 interviene negli interni della Casa sotto la foglia, a Malo (Vi),
progettata da Giò Ponti, e nel 1971 viene premiata con il New York Award for
Industrial Design per il suo sviluppo delle lampade (Lampada Golden Gate) e
nello stesso anno progetta e realizza uno dei suoi progetti più spettacolari per la
Casa-Museo Remo Brindisi a Lido di Spina (Fe).
Nel 1976 vince il 1° Premio St. Gobain per il design del vetro e nel 1982 partecipa
alla 40a Biennale di Venezia. Nel 1997 l’artista cura l’allestimento della mostra
“Piero Manzoni - Milano et Mitologia” a Palazzo Reale a Milano. I lavori di Nanda
Vigo sono presenti in permanenza al Museo del Design della Triennale.
Nella sua attività opera con un rapporto interdisciplinare tra arte, design,
architettura, ambiente, è impegnata in molteplici progetti sia nella sua veste
di architetto che di designer che di artista. Quello che contraddistingue
la sua vivace carriera è l’attenzione e la ricerca dell’Arte, che la spinge ad
aprire collaborazioni con i personaggi più significativi del nostro tempo ed a
intraprendere sempre progetti volti alla valorizzazione dell’Arte come la mostra
ITALIAN ZERO & avantgarde 60’s al MAMM Museum di Mosca.
Dal mese di aprile 2013 alcune sue opere sono presenti nella collezione del
Ministero degli Affari Esteri; nel 2014 espone al Guggenheim Museum di New
York nella retrospettiva dedicata a ZERO e nel 2015 all’interno del programma
della mostra ZERO, Die Internationale Kunstbewegung der 50er & 60er jahare,
espone al Martin-Gropius-Bau di Berlino e allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Nel 2015 realizza diverse personali: “Affinità elette” al Centro San Fedele di
Milano, Zero in the mirror alla Galleria Volker Dhiel di Berlino e al MAC di Lissone,
oltre a quella più recente nella galleria Sperone Westwater di New York.
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IRIS CERAMICA e FMG FABBRICA MARMI E GRANITI
Iris Ceramica
Leader nella produzione di ceramica e gres porcellanato smaltato per pavimenti
e rivestimenti destinati a progetti residenziali, commerciali e industriali. Con una
gamma di oltre 50 collezioni e più di 2500 articoli, dal 1961 Iris Ceramica diffonde
nel mondo il prestigio del Made in Italy e afferma quotidianamente il proprio
impegno a realizzare materiali dall’elevato valore tecnico-estetico ed innovativo di
cui sono testimonianza premi e riconoscimenti internazionali.
www.irisceramica.it
FMG
Fabbrica Marmi e Graniti
Nasce nel 1998 da un’intuizione di Romano Minozzi: produrre in fabbrica marmi,
graniti, travertini e pietre naturali, mantenendone intatti gli aspetti estetici
e migliorandone le caratteristiche tecniche. Utilizziamo gli stessi elementi
impiegati in natura, seguendo processi industriali che ne riproducono logiche e
caratteristiche, la pressione e il fuoco.
www.irisfmg.it
SPAZIOFMGPERL’ARCHITETTURA
SPAZIOFMG
PER L’ARCHITETTURA
Aperto nel 2007 a Milano, SpazioFMG, la galleria showroom di Iris Ceramica
e FMG Fabbrica Marmi e Graniti, è oggi un autorevole punto di incontro tra
l’architettura e la città; qui progettisti, curatori e critici provenienti da tutto il
mondo si ritrovano per discutere temi di attualità legati alla disciplina e alla
società intera.
Fin dalla sua concezione, e seguendo convinzioni e filosofia dei Brand che
rappresenta, SpazioFMG per l’architettura ha dichiarato la sua missione: divulgare
tematiche legate alla sostenibilità ambientale con lo scopo di tradurre concetti,
metodi e sinergie complessi in un patrimonio comune.
Il programma di eventi, a cura di Luca Molinari, prevede mostre, conferenze e
dibattiti che affrontano il valore sociale e culturale dell’architettura, offrendo ai
professionisti e al pubblico un vero e proprio laboratorio di ricerca.
Versatile e luminosa, la galleria, è una nuova white box, affacciata sulla città, nel
cuore di uno dei quartieri più attivi e vitali di Milano. Quattro vetrine sulla strada
offrono grande visibilità e dichiarano la funzione dello spazio, quella di essere un
luogo di discussione, incontro e condivisione.
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