Ora tocca a te

Transcript

Ora tocca a te
Ora tocca a te
La tutela della Lama è nelle nostre mani
Pe
r
la ch
la i a
sc
m m
he
a a
da
9
La principessa Rosa e il principe Carrubo
C’era una volta una città ricca e felice chiamata
Bitonto. Questa città si trovava in Puglia ed era
attraversata dal fiume Tiflis, ricco di acqua e i cui
argini erano popolati da numerose specie di piante
e di animali. La città era governata da un saggio
Re, la cui figlia era la principessa Rosa, una
ragazza molto bella e dolce, promessa sposa del
principe Carrubo. La principessa Rosa era una
vera appassionata di piante ed animali. Aveva un
giardino con più di cento specie di fiori, arbusti,
piante officinali. Ma quella preferita dalla
principessa era proprio la Rosa Canina, una delle
specie selvatiche presenti nella zona, che la
principessa con grande cura era riuscita a far
germogliare.
Un giorno di primavera, mentre il sole illuminava
la città, giunse in quel tranquillo paese la strega
Immonda che propose al Re uno scambio: la sua
protezione della città in cambio delle acque del
Tiflis che sarebbero servite alla strega per le sue
necessità. Questa richiesta era inaccettabile per la
città di Bitonto. In realtà questa proposta era solo
un pretesto della strega per impadronirsi della
città, sapendo già che il Re avrebbe rifiutato di
accettarla. E così fu. Il Re rifiutò la proposta. La
strega così lanciò il suo sortilegio sulla città: riunì
sulle sponde del fiume Tiflis una enorme quantità
di rifiuti e con un incantesimo li trasformò in un
mostro senza forma che non avrebbe consentito a
nessun cittadino di attraversare il fiume. Il mostro
iniziò a contaminare l’ambiente della città. Fu così
che quella ridente città perse tutto il verde che
aveva. Più specie il mostro divorava, più diventava
forte. Tutti i cittadini furono costretti ad
abbandonare la città. Al mostro mancava tuttavia
solo una specie per diventare invincibile: proprio la
Rosa canina, la specie più amata dalla principessa
Rosa, che aveva nascosto l’ultimo seme della
pianta in un nascondiglio segreto. Il mostro e la
strega chiesero con forza alla principessa di
rivelare dove fosse quel seme, ma Rosa si rifiutò.
Così fu rinchiusa nella torre di porta La Maja
Rosa canina
senza possibilità di fuga. Il suo promesso sposo, il
principe Carrubo non si rassegnava all’idea di
perdere la sua sposa. Anche lui era stato costretto
ad abbandonare la città. Vi tornò e rimase a
pensare sull’altra sponda del fiume Tiflis, che
purtroppo era sempre sorvegliato dal mostro.
Cercò di capire come liberare Rosa ed ebbe la
soluzione. Visto che il suolo su cui era sorta la
città era un suolo carsico, pensò di scavare un
lunga galleria che lo avrebbe portato fino alla torre
dove la principessa era rinchiusa. E così fu. Scavò,
scavò e dopo lunghi mesi e dopo aver faticato
molto, riabbracciò la sua Rosa, che vedendolo
arrivare si commosse dalla gioia. I due principi
ricordarono un’antica leggenda che diceva: “nel
caso in cui la città sarà sottoposta ad un sortilegio,
potrà essere liberata se una persona che ama la
natura, pianterà sulle Murge un seme di Rosa
canina”. Bisognava quindi recuperare il seme di
Rosa canina. Ma i problemi non erano finiti. Il
nascondiglio dove la principessa lo aveva nascosto
era una grotta lungo il fiume Tiflis, che purtroppo
era sempre sorvegliato dal mostro. I due ebbero
“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”
Comune di Bitonto
Assessorato all’Ambiente
Elaia
Centro di educazione ambientale
(Gandhi)
Gestione ULIXES
Cooperativa sociale
Ora tocca a te
Donna del Tiflis
La tutela della Lama è nelle nostre mani
un’idea. Usciti dal cunicolo, senza farsi vedere dal
mostro, corsero da una strega buona che viveva
poco lontano dalla città. Raccolsero un seme di
una pianta molto simile alla Rosa canina e
attraverso un incantesimo fecero si che chiunque
avesse
mangiato
quel
seme
si
sarebbe
addormentato. Così tornarono alla torre e di lì la
principessa chiamò il mostro che, stupito, le chiese
cosa volesse. Era la prima volta che si rivolgeva a
lui dopo anni. La principessa finse di arrendersi e
gli consegnò il seme incantato, che il mostro subito
mangiò. In questo modo sarebbe diventato
invincibile. Ma invece si addormentò. A questo
punto i due principi potevano recuperare il vero
seme di Rosa canina. Corsero fino alla grotta,
recuperarono il seme e su di un cavallo iniziarono
a correre per raggiungere le Murge. Il principe
galoppò più veloce che potesse. Dovevano piantare
il seme entro il tramonto. Ma il mostro si risvegliò.
Rendendosi conto di quello che era successo iniziò
ad inseguire i due, ripercorrendo il corso del fiume
che partiva proprio dalle Murge. Mentre i due
principi stavano per essere raggiunti, riuscirono a
piantare quel seme. L’ultimo raggio di sole irradiò
il terreno e la pianta subito germogliò. Così come
diceva la leggenda l’incantesimo svanì. Il mostro si
distrusse in mille pezzi. La città fu ripopolata dai
suoi abitanti. Il principe Carrubo sposò la
principessa Rosa e insieme governarono a lungo su
quella città facendo si che ogni piazza, ogni angolo
fossero rigogliosi di alberi e piante.
________________________________________
Questa fiaba è frutto della fantasia di una classe di scuola
media di Bitonto durante il laboratorio finale del progetto
Il Parco Naturale Regionale di Lama Balice
Dopo questo lungo percorso “Per chi ama la lama”
abbiamo conosciuto la grande importanza dell’area
di lama Balice per la rilevante vegetazione
presente, per la riscoperta di antichi insediamenti
preistorici, per la presenza di strutture ed edifici
di notevole pregio. La Lama come avrete visto versa
in un forte stato di degrado dovuto all’uso
indiscriminato del territorio.
Solo in una piccola zona vicino il quartiere San
Paolo di Bari è stato istituito nel 1992 il Parco
Comunale di Bari – Lama Balice. Ma realizzare un
parco che interessa solo una piccola porzione della
Lama non è molto avveduto. La Lama andrebbe
tutelata interamente. Per questo nel 2004 una
legge regionale ha avviato i lavori per far diventare
Lama Balice un Parco Regionale a tutti gli effetti
con un’estensione di circa 500 ettari, di cui circa
300 nel territorio di Bitonto.
Questo provvedimento potrà aumentare il grado di
tutela della zona. Infatti creando un Parco
Regionale si potrà attivare la vigilanza del Corpo
Forestale dello Stato, che ha proprio il compito di
proteggere il nostro patrimonio ambientale.
Potranno partire i lavori di recupero della zona,
creando percorsi da percorrere a piedi o in
bicicletta.
Per tutti questi motivi risulta di fondamentale
importanza avviare un processo di conoscenza e di
valorizzazione di questo ricco patrimonio.
Per concludere la procedura di istituzione dell’area
protetta servono solo alcuni passaggi che la
Regione Puglia sta per compiere.
Grotte di Lama Balice
Siamo passeggeri a bordo della stessa nave, la terra, e non dobbiamo
permettere che faccia naufragio.
(Michail Gorbaciov)
Scheda redatta dal Centro di Educazione Ambientale Elaia del Comune di Bitonto – gestione ULIXES, coop. Sociale
nell’ambito del progetto “Per chi ama la lama” – programma 2005-2006