A mia Nonna - Associazione Succede solo a Bologna

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A mia Nonna - Associazione Succede solo a Bologna
A mia Nonna
Di Laura Armillotta
Dicci Donna,
su questo tavolo
di occhi spalancati,
quanti giorni vuoi
per parlarci
del tuo Amore;
quante ore
per ricordare
i Sogni in gioventù
e i fili
tra le mani veloci;
quanti minuti
per il calore
del tuo Ventre
e la lunghezza
delle tue cicatrici.
Ma cos’altro vuoi dirci,
Donna?
I tuoi occhi parlano
del nostro futuro.
Vorresti salvarci.
Vorresti spiegarci
che il mondo
vale il nostro sangue,
che l’amore
è ancora immortale
e che le notti,
quelle,
finiscono.
Ora, però,
sorridi,
e fai silenzio.
10 Maggio
Di Laura Armillotta
E poi,
arrivo davanti al mio buio
e non so più cosa scrivere.
Bambina,
sono diventata la biro vuota
di uno scrittore,
la penna mozzata
di un amanuense.
E taccio,
per paura
per codardia
per non dare alla mia anima motivo di scandalo
davanti al mondo
del senso
del bello
del vero.
Mi hanno vietato l’accesso
al teatro
della pienezza
dell’infinito desiderio.
Mi hanno messo in mano
una candela
a vegliare
di notte
il mio palco.
Non voglio
che sia pazzia, Signore.
Voglio
che sia il mio sogno,
al risveglio.
Occhi negli Occhi.
Io leggo poesia
Di Laura Armillotta
Non so
se c’è più vuoto
fuori
o dentro me.
Bravo ragazzo,
non guardare me,
vai lì
su quegli occhi
seducenti
che non chiedono altro.
Se si avvicinerà
gli dirò:
“No ragazzo,
non ti piacerò.
Sono certa
che non può funzionare,
come quelli lì,
laggiù,
guarda
che si divorano.
Io sono diversa,
ma del diverso “sbagliato”.
Io leggo poesia,
canto nella notte
e cerco i miei avi.
Io penso a domani
e mi perdo.
Io conto il tempo
e scopro che anche lui
vuole contare me.
Io saccheggio quadri
quando tutto il mondo dorme.
Passeggio con Jane
mi chiama la penna
sogno la musica.
No ragazzo,
va’ via,
non ti piacerò.”