Latte di mandorle: buono ad ogni stagione, ma... d`estate di più
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Latte di mandorle: buono ad ogni stagione, ma... d`estate di più
A cura dell'Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari A L I M E N TA Z I O N E Latte di mandorle: buono ad ogni stagione, ma... destate di più Il mandorlo, nelle due varietà dolce o amaro, appartiene alla famiglia delle Rosacee e fin dallantichità si diffuse nei Paesi del Mediterraneo, in Asia e in Africa, per la sua bellezza e per il suo preziosissimo seme: la mandorla. In Sicilia sbarcò insieme ai Fenici e il suo uso si diffuse successivamente nelle colonie greche, in tutta la Puglia. Secondo una antichissima leggenda il mandorlo nacque da uno di quegli amori che vedevano protagonisti gli eroi e gli dei. Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, di passaggio durante la navigazione verso Troia. I due giovani si innamorarono perdutamente ma Acamante fu costretto a seguire gli Achei per la guerra di Troia. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni la fine della guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose, si lasciò morire per la disperazione. La dea Atena, commossa da questa struggente storia damore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realtà non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbracciò la pianta che per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi rami fiori anziché foglie. L'abbraccio si ripete ogni anno quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera in tutta Europa ma in Puglia e in Sicilia in particolare. Fino a pochi anni fa di questo frutto nulla veniva perduto: la legna della potatura serviva ad alimentare i forni per la cottura del pane, con il mallo esterno si lavorava un tipo di sapone molle, il guscio veniva utilizzato per alimentare i bracieri in casa prima dellavvento del riscaldamento elettrico e a gas. La massima diffusione del mandorlo si ebbe negli anni '60. L'azione dei contadini pugliesi nell impiantare il mandorlo ha modificato in parte e in meglio il paesaggio: colline brulle sono state con fatica, terrazzate con muri a secco e oggi presentano uliveti e mandorleti di grande bellezza. Non a caso parliamo di ulivi e mandorli insieme, perché oltre a caratterizzare il paesaggio pugliese, entrambi danno frutti da cui si ricava lolio. Lolio di mandorla vede oggi riconosciuto il suo valore alimentare, medico-terapeutico ed anche anche curativo-estetico. Tutti conoscono limportanza della mandorla nella pasticceria, ma non tutti conoscono la bontà di una bevanda che, in Puglia come in Sicilia, nel Salento come in Agrigento, può essere definita un nettare degli dei: il latte di mandorla. È qui in Puglia in particolare, che si è diffusa una vera e propria cultura del Latte di Mandorla, cultura che va ricercata nella necessità di ottenere una bevanda rinfrescante, da bere nelle calde estati del Sud. Un prodotto assolutamente naturale, che ancora oggi viene fatto con le tecniche artigianali di un tempo. È una bevanda molto energetica che si prepara con le mandorle dolci, qualche mandorla amara, e lo zucchero. Le mandorle si pelano, dopo averle immerse in acqua bollente, si pestano e si lasciano riposare dodici ore in una terrina coperte da acqua fredda. Dopo aver filtrato il composto con una tela a trama larga si porta il liquido ad ebollizione con lo zucchero per circa dieci minuti. Lo sciroppo va servito allungato con acqua fredda ( anche minerale). Il latte di mandorla è senz'altro una bevanda ipercalorica, circa 90 kcal per 100 g. Considerando che, essendo un alimento liquido e che per la bontà non sia difficile berne mezzo litro in un assolato pomeriggio estivo, possiamo concludere che questo prodotto (purtroppo) va assunto con attenzione. Per fare un esempio concreto: un bicchiere di latte di mandorla ha le stesse calorie di 250 g di banane. Ma è bene ricordare che, secondo i nutrizionisti, un consumo costante di mandorle ridurrebbe del 50% il rischio di infarto e migliorerebbe gli stati di depressione, stanchezza e disturbi del ciclo mestruale, grazie al magnesio. Oggi, la moderna scienza dell'alimentazione ha riscoperto le proprietà nutrizionali delle mandorle, soprattutto perché: - contengono grassi di ottima qualità (saturi), facilmente digeribili; - possiedono una buona riserva di proteine; - hanno sali minerali tra cui il potassio, il magnesio, il fosforo, il ferro, lo zinco, calcio; - contengono vitamine di tipo B 1 e B 2, D ed E. pugliasalute - cinquantatre - luglio-agosto 2007