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Moderatore - Buona sera, grazie per essere intervenuti a questo quinto appuntamento annuale sulla
gestione dei rifiuti urbani, diamo subito le informazioni di servizio, che sono: dopo circa due mesi di contatti
con l’assessorato regionale competente in tema di rifiuti non siamo riusciti a trarre il classico ragno dal
buco. In effetti dalla impossibilità di avere come relatore l’assessore regionale, che avrebbe dovuto
relazionare sul nuovo piano rifiuti approvato nel gennaio scorso, non abbiamo avuto il piacere di ricevere
un nominativo né appartenete alla segreteria, né alla struttura amministrativa né del gruppo di professionisti
che hanno provveduto alla stesura del piano stesso. La conseguenza che spetta a noi supplire a tale
deficienza e lo facciamo volentieri perché non può mancare una seppur minima relazione informativa. Al
contrario la relazione sull’attività dell’amministrazione provinciale è svolta dal presidente della commissione
bilancio, cioè quel paesano che risponde al nome di Ugo Onorati.
Per l’Amministrazione marinese e per la seconda volta abbiamo l’assessore Remo Pisani.
Anche per questa edizione la nostra associazione ha trovato la collaborazione di Marino Aperta onlus,
Salviamo Marino e del Comitato di Quartiere Spigarelli; un grazie al Parroco don Bruno che ci ospita.
1 - RELAZIONE SUL PRGR
Corrado Colizza - Passiamo ora a supplire l’assessorato regionale nella descrizione seppur sintetica del
nuovo Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti, de quale tratteremo la parte relativa ai rifiuti urbani. Bene
il Piano si articola nella conoscenza dell’attuale mi riferisco alla produzione dei rifiuti ed al sistema
impiantistico; vengono esaminate le normative di settore gli obiettivi (tipo percentuale di raccolta
differenziata oppure la quantità di imballaggi che si deve recuperare rispetto a quella introdotta con il
commercio); i sistemi di raccolta adottati dai comuni laziali ed i risultati raggiunti.
La conseguenza è la presa d’atto che i sistemi adottati non consentono di recuperare le risorse naturali ne
l’energia prevista dalla normativa, per cui si programmano una serie di azioni sia per ridurre la quantità di
rifiuti che ognuno di noi produce nell’anno, sia per incrementare la quantità di risorse naturali che riusciamo
a recuperare.
La proposta regionale della durata di sei anni, si muove nel rispetto della normativa, suddivide il territorio
o meglio la popolazione in ambiti territoriali (poi chiamati ATO), coincidenti sostanzialmente con le province,
ed impone loro di raggiungere l’autosufficienza nel trattare i rifiuti in essi prodotti in termini di trattamento
meccanico biologico, compostaggio e smaltimento, mentre si riserva l’autosufficienza in termini di recupero
energetico.
Per una migliore approssimazione nella produzione dei rifiuti, della riduzione dei rifiuti raggiungibile e
dell’incremento della R.D. ( anche in termini di frazione merceologica) e per tutta la durata del Piano, i
comuni che costituiscono i singoli ATO, vengono raggruppati, in funzione della densità della popolazione, in
quattro aree omogenee: in area A - Marino, Albano e Ciampino; in area B - Grottaferrata, Monte Compatri,
Monte Porzio Catone, Frascati, Rocca Priora, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Rocca di Papa;
in area C - Colonna, Nemi; oltre una quarta area rappresentata dal comune di Roma.
Per raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge, sulla base della divisione dei comuni in aree omogenee, si
debbono rimodulare gli attuali servizi in base ai seguenti indirizzi:
frazione
Area A
Area B
Area C
Roma
Organico
Domiciliare
Domiciliare
di prossimità nei cen. urbani
domiciliare
Verde
Dom
Dom
di prossimità nei cen. urbani
Dom
Carta
Dom
di prossimità
Stradale
Dom
Vetro
Dom
di prossimità
Stradale
Dom
Plastica
Dom
di prossimità
Stradale
Dom
Beni durevoli
Dom
Ecocentro
Ecocentro
Dom
Altro
Ecocentro
Ecocentro
Ecocentro
ecocentro
Indifferenziato
Domiciliare
Domiciliare
Domiciliare
Domiciliare
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Per avere certezza del miglioramento e raggiungimento degli obiettivi di legge è necessario introdurre
alcuni parametri da monitorare tra cui;
gestionali – produzione di kg della squadra nel tempo - in kg/h
grado di riempimento dei contenitori –
in kg/mc
efficienza RD in %
economici - costo del servizio (mezzi, personale, attrezzature) per unità di prodotto - in €/t
costo orario della squadra (mezzi, personale) in €/h
costo per svuotamento in €/n° svuotamenti
incidenza del personale, dei mezzi e delle attrezzature in %
ambientale - rapporto tra differenziato avviato a recupero e rifiuti totali in %
rapporto tra differenziato avviato e n° abitantiin kg/ab/a
recupero netto/raccolta differenziata in %
Rilevante ed essenziale è lo sviluppo di un piano di comunicazione con la popolazione per modificare in
modo positivo i comportamenti personali, e ciò si ottiene facendo: acquisire la consapevolezza che i così
detti rifiuti sono scarti di materiali che debbono essere riciclati; sapere che ci sono obblighi e di
conseguenza controlli e sanzioni;
utilizzarle associazioni di volontariato almeno per l’informazione; conoscere le gratificazioni materiali ed
emotive.
In conclusione sulla base degli impianti esistenti ed autorizzati, con la riduzione nella produzione dei rifiuti e
con l’aumento della RD programmato gli ATO raggiungono l’autosufficienza:
# per il TMB a partire dal 2015;
# per la termovalorizzazione e gassificazione danno l’autosufficienza a partire dal 2014se entra in
esercizio del gassificatore di Albano L.;
# per le discariche a far data dal 2015;
# per Il compostaggio la situazione diversificata in quanto ATO LT e ATO VT sono autosufficienti; ATO RI
lo diventa dal 2013; resta insufficienti per ATO FR e ATO RM.
E’ utile ribadire che la Regione per uniformare gli sforzi dei Comuni in ritardo rispetto agli obiettivi di
legge, ha approvato e pubblicato (S.O. n. 27 al BUR n. 16 del 28.04.2012) le linee guida per la gestione
delle Raccolte differenziate dei rifiuti urbani nella Regione Lazio.
Spero che quanto succintamente elencato abbia chiarito almeno il fatto che la Regione, dati alla mano, ha
invitato i Comuni che non hanno raggiunto il 60% di raccolta differenziata a revisionare il sistema di
raccolta e chiedere, come previsto dall’ultimo decreto legislativo – la stesura di un Accordo di programma
al Ministero competente nel quale siano definiti tappe e tempi per raggiungere il 65%, valore previsto a fine
2012.
Resta vigente quanto previsto dalla normativa nazionale a carico dei comuni che no raggiungono il 65% di
RD a fine 2012, cioè il pagamento di una ulteriore tassa pari al 20% di quanto si paga in discarica. Sembra
evidente il messaggio: più rifiuti mandi in discarica e più paghi, che per noi si traduce: per una scelta,
difesa anche dall’attuale assessore comunale, regaliamo di fatto soldi alla discarica e paghiamo una
ulteriore tassa.
Ed ora la parola all’associazione “Marino Aperta onlus”, con la quale collaboriamo ormai da anni.
Valutazione economica tra i due sistemi di raccolta
Adolfo Tammaro – Buona sera, sono un consigliere comunale eletto nel 2011 per la lista civica “Il
Movimento per il Cambiamento” e come annunciato da Corrado collaboriamo nel dare informazione su
tematiche connesse alla sostenibilità ambientale, rifiuti compresi. Rifiuti che vanno valutati nella
complessità del loro ciclo che per la normativa vigente si configura come: riuso degli oggetti; riciclo dei
materiali che compongono gli imballaggi tramite la raccolta differenziata; recupero di energia ed infine
come smaltimento. Vorrei trattare l’aspetto economico connesso al ciclo dei rifiuti iniziando dal 2008, anno
nel quale la Giunta affida alla Multiservizi dei castelli di Marino spa, la raccolta dei rifiuti urbani nella
modalità indifferenziata tramite cassonetti stradali. Nel successivo mese di aprile, la stessa delibera ed
affida alla Multiservizi di passare su tutto il territorio alla raccolta differenziata stradale cosa che inizia nel
luglio 2010.
Uno sguardo sull’aspetto costi, così come modificati nei vari convegni annuali:
* dal bilancio comunale si rileva che nel 2008 il costo per raccolta e smaltimento era di 4.950.000 € per
38.000 abitanti (130 €/ab);
*primo accordo con la Multiservizi per un corrispettivo di 1.200.000€ fino al 2011 per una raccolta
differenziata stradale, sistema questo che non consente di raggiungere le percentuali di legge che per il
2008 prevedeva di raggiungere il 45%;
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* dai bilanci relativi al triennio 2009/11 si rileva in successione :
5.471.000; 5.943.000; 6.444.000 e 7.337.000 € con una previsione di circa 41.000 abitanti (179 €/ab),
cioè il costo sul singolo abitante è aumentato del 37,7%.
*dai MUD (Modello Unificato Dichiarazione ambientale) che il Comune invia alla Camera di commercio, si
rilevano sia le tonnellate di rifiuti trattati sia i costi sostenuti che per il 2011 sono stati 18.927.000 kg;
6.525.000 non ci sono ricavi derivanti dai corrispettivi in quanto assegnati alla Multiservizi; ricavi da tassa
3.751.000.
(tenete presente che per il personale del Comune nel 2012 si prevede un costo di circa 9 milioni per 189
dipendenti mentre per la Multiservizi nel 2011 è stato pari a 5.826.000).
Facendo un confronto con Ciampino, che ha avviato il porta a porta in modo graduale da qualche anno:
rifiuti indifferenziati pari a 5.200.000 kg; 280.000 € come proventi da vendita dei materiali; 6.094.000 da
tariffa; costi pari a 6.094.000 €.
Ne consegue che Ciampino affronta un costo inferiore a quello di Marino, mentre la scelta marinese
costando di più, ci comporta per l’anno in corso un incremento della tassa del 10% che frutteranno almeno
altre 800.000 €
Ci auguriamo che l’assessore Pisani ci dia la buona notizia che passeremo alla domiciliare spinta evitando
quindi di subire ulteriori aumenti. E ricordo che se avete domande è opportuno farle ora dato che non potrò
restare fino alla fine.
Domande e risposte
*Pisani – Prima di esporre le domante, credo che vadano tenute presenti che le caratteristiche del servizio
di igiene ambientale di Marino in quanto diverso da quello dei comuni confinanti; è chiaro comunque che
il servizio vada migliorato apportando precisi correttivi, detto ciò chiedo di conoscere la percentuale di
aumento della tariffa a Ciampino, quante volte al giorno sono raccolti i rifiuti e gli aumenti provocati nella
quantità dei nostri rifiuti in coincidenza degli inizi del porta a porta dei Comuni confinanti.
Tammaro – Rispondo volentieri ma anticipo che ho soltanto letto i dati di Ciampino per cui so quello che ho
letto. Credo che l’insieme delle domande dovrebbero far scaturire un lavoro comune con i vicini per
definire anche il problema dell’impiantistica, .ciòè se proseguire in modo isolato o attivare programmi
comuni. Comunque i dati espressi ci dimostrano che Ciampino ha una copertura al 100% dei costi con
l’incasso delle tariffe. Cosa che i dati del MUD invece dimostrano che l’incasso della tassa supera di poco
la meta dei costi. Per quanto riguarda il tipo di servizio occorrerebbe sapere se l’eventuale secondo
passaggio sia o no necessario. Credo inconcepibile che il rifiuto possa essere depositato quanto si vuole
costringendo la collettività a pagare questa scelta personale. Non crede che sia ancora assente la
comunicazione con il cittadino che tra l’altro gli valutare che il servizio può essere svolto in tante maniere e
che ad ogni scelta corrisponde un costo da pagare? Informare in tal senso il cittadino significa raggiungere
lo scopo spendendo meno.
*Marco Cacciatore - mi sembra strano che Ciampino avendo una RD che supera il 60% dichiari un costo
inferiore soltanto di 540.000 rispetto a Marino. Forse il tentativo di un consorzio fra Comuni potrebbe
essere tentato. Il fatto che i residenti dei Comuni vicini hanno scelto i nostri contenitori per non adeguarsi
alla raccolta porta a porta avrebbe dovuto spingere a fare il porta a porta anche a noi anche perché in tal
modo avrebbe fruito dei contributi provinciali.
Tammaro –Non conosco l’importo dei contributi ricevuti da Ciampino. Ho soltanto messo in comparazione
dati ufficiali riguardanti costi, ricavi e quantità di rifiuti per evidenziare i risultati che si possono ottenere
cambiando il sistema di raccolta. Tendo a ribadire l’opportunità, nel caso non lo promuova direttamente il
Comune, che il prossimo convegno lo si svolga almeno con i Comuni che debbono avviare la raccolta porta
a porta, questo ci consentirebbe tra l’altro di affrontare il problema dell’inceneritore, negandolo in quanto
rappresenta una sommatoria di cattive scelte. Informare e confrontarsi, va bene, ma alla fine vanno fatte le
scelte che risolvano il problema alla radice. Grazie
Moderatore – Grazie Adolfo aver quantificato le diverse situazioni che si originano dalla scelta di raccolta
stradale o quella domiciliare; aver dato valori assoluti significa uscire dal gioco delle percentuali perchè ad
un aumento percentuale più alto di una tariffa bassa può benissimo corrispondere un numero minore di
quello che si ricava aumentando di una piccola percentuale un valore di tassa più alto. Dal confronto con i
dati 2011 abbiamo visto che complessivamente il Comune e quindi Noi, ha speso più di quanto ha speso
Ciampino on l’unica vera differenza che quest’ultimo ha una RD conforma a legge, mentre Noi no; da ciò si
deduce che alla fine e solo dopo 3 o 4 anni fare la raccolta domiciliare conviene; figuriamoci se ci
aggiungiamo la soprattassa.
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Passiamo, prima di sentire nel merito l’assessore, alle iniziative in corso promosse dall’Amministrazione
provinciale di Roma.
2 – RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DELLA PROVINCIA
on. Ugo Onorati – Veniamo subito all’attività svolta dalla Provincia dividendola per argomenti:
RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA
Per quanto riguarda la raccolta differenziata “Porta a Porta”, dal giugno 2008 ad oggi, la Provincia ha
finanziato nuovi progetti per 69 Comuni (su 120 escluso il Comune di Roma) per una popolazione
complessivamente coinvolta, cui sarà esteso gradualmente il servizio, di circa 925.000 abitanti; le risorse
finanziarie investite ammontano a 27.100.905,52 euro. Attualmente circa 470.000 abitanti sono già serviti
dal servizio porta a porta (si partiva dai circa 25.000 abitanti del 2008).
L’obiettivo dell’Amministrazione Provinciale è di coinvolgere nella raccolta differenziata “Porta a
Porta” un milione di abitanti entro il 2012.
RACCOLTA DIFFERENZIATA STRADALE
Ad integrazione della modalità porta a porta, nel servizio di raccolta differenziata stradale abbiamo
stanziato: 2,4 milioni di euro nel 2009, 1,4 milioni di euro nel 2010 , 1,1 milioni di euro nel 2011 e 1 milione
di euro nel 2012 (circa 6 milioni di euro per gli anni 2009-2012).
CENTRI DI RACCOLTA
Ad oggi sono 44 i centri di raccolta finanziati dalla Provincia di Roma per un totale di €6.469.784,11. Di
queste 18 sono già realizzate.
IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
Ad oggi la Provincia di Roma ha finanziato 4 impianti di compostaggio: Anguillara Sabazia, X Comunità
Montana, Velletri, Gallicano nel Lazio investendo € 3.400.000,00.
BANDO PER LA RACCOLTA DELL’ORGANICO
Per il servizio della durata di 2 anni, che affideremo con gara ad evidenza pubblica, stanzieremo 1.500.000
euro. Ci permetterà di raccogliere 7.500 tonellate/anno di organico ad un costo di 100 euro/tonn,
servendo circa 80.000 abitanti della Provincia (considerando una produzione pro-capite annua di
100kg/abitante).
LE CARTONIADI
Le Olimpiadi della Carta e del Cartone, si sono concluse lo scorso 15 dicembre. L’iniziativa, promossa in
collaborazione con COMIECO, è finalizzata a migliorare la qualità e la quantità della raccolta differenziata
di carta e cartone. Questa “competizione” della durata di un mese ha coinvolto oltre 300.000 cittadini in 10
Comuni della Provincia di Roma: Anguillara Sabazia, Ardea, Ariccia, Ciampino, Civitavecchia, Fiano
Romano, Formello, Grottaferrata, Guidonia Montecelio e Rocca di Papa. I tre Comuni che hanno raccolto
più carta e cartone di maggiore qualità sono:
- FIANO ROMANO, primo classificato si è aggiudicato 40.000€ messi a disposizione dalla Provincia
di Roma;
- ARICCIA e GUIDONIA MONTECELIO, rispettivamente secondo e terzo classificato si sono
aggiudicati 25.000€ e 15.000€ messi a disposizione da COMIECO).
BANDO 4R: RIFIUTI DA RISORSE DA RICICLARE
Il bando 4R ha premiato i Comuni della Provincia di Roma che hanno ottenuto i migliori risultati di raccolta
differenziata e hanno adottato iniziative concrete per la prevenzione e riduzione dei rifiuti. A tale scopo
sono stati stanziati 240.000 euro, che i Comuni vincitori dovranno impegnare in azioni concrete volte alla
riduzione nella produzione dei rifiuti ed al miglioramento delle raccolte differenziate.
Sono stati premiati i Comuni di: OLEVANO ROMANO (1° premio – 100.000 euro), TREVIGNANO
ROMANO (2° premio – 60.000 euro), CIAMPINO e ALLUMIERE (3° premio – 40.000 euro). Il bando ha
visto la partecipazione di circa 15 Amministrazioni Comunali.
INTERVENTI PRIORITARI PER LA PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI
La Provincia di Roma, nel Novembre del 2010, ha approvato il Programma di prevenzione e riduzione
dei rifiuti ponendosi all’avanguardia nel Paese per il recepimento della direttiva 2008/98/CE della
Commissione europea, che ha definito prioritarie nella gestione dei rifiuti quelle azioni che puntano a
prevenirne la produzione alla fonte (Il miglior rifiuto è quello che non è stato prodotto!). Il presente
Programma che, come stabilito dagli uffici V.A.S. della Regione Lazio, sarà parte integrante del nuovo
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Piano Regionale dei Rifiuti, propone misure per l’attuazione della citata Direttiva Europea. La Provincia di
Roma è fra le prime istituzioni italiane a darle attuazione, anche in ragione della particolare rilevanza che
ha il problema della crescita della produzione dei rifiuti in questa provincia.
1. È giunto alla seconda edizione il Bando provinciale “Ecofesta”, rivolto a Comuni, Associazioni e
Pro loco, che prevede il finanziamento di interventi in grado di ridurre la produzione dei rifiuti,
minimizzare gli impatti ambientali ed aumentare la raccolta differenziata nelle feste patronali, sagre,
eventi sportivi, mercatini e manifestazioni di varia natura. Il successo della prima edizione, dal
carattere sperimentale, ha spinto l’Amministrazione a procedere con convinzione lungo questa
direzione, pubblicando la Seconda Edizione del Bando. Quest’ultimo con il carattere di Bando
Aperto è in grado di finanziare, fino ad esaurimento dei fondi, manifestazioni di carattere pubblico
che si svolgeranno nel corso di tutto il 2011 presso i comuni della Provincia di Roma. Ad oggi sono
stati finanziati 36 progetti di Ecofeste, in grado di coinvolgere complessivamente nei territori
comunali circa 550.000 partecipanti.
2. Abbiamo acquistato ulteriori 15.000 compostiere domestiche, per un importo complessivo di circa
700.000 euro, da distribuire in comodato d’uso gratuito ai cittadini dei Comuni. Per promuovere ed
educare gli utenti alla pratica del compostaggio domestico e per creare un Albo dei Compostatori
della Provincia di Roma è in corso un progetto di monitoraggio e tutoraggio. L’obiettivo è quello di
coinvolgere e di accompagnare 15.000 nuove utenze sul tutto il territorio provinciale nel rispetto
delle direttive europee in materia di riduzione della produzione dei rifiuti.
3. L’Amministrazione provinciale ha acquistato e distribuito attraversi iniziative mirate che hanno visto
la collaborazione ed il coinvolgimento di Comuni, Associazioni, Organizzazioni Sindacali degli
Agricoltori, grande e media distribuzione organizzata, circa 135.000 shoppers riutilizzabili per
eliminare i sacchetti di plastica.
4. È in corso di elaborazione un sistema di indicatori della produzione dei rifiuti nella Provincia di
Roma e l’istituzione di una Banca Dati in materia di rifiuti. La misura si propone di rafforzare il
sistema provinciale di raccolta e elaborazione dei dati sulla produzione dei rifiuti e per il
monitoraggio dell’efficacia delle misure di prevenzione. Ciò è molto utile allo sviluppo della
prevenzione, ma offre anche una base conoscitiva più adeguata sia agli enti locali, sia agli
operatori economici del settore.
5. La Provincia di Roma, nell’ambito della Settimana per la riduzione dei rifiuti, promuove l’iniziativa
“Ecoufficio” inviando al personale dei propri uffici un decalogo di azioni per ridurre la produzione
di rifiuti. Tra le misure suggerite:
- stampa e fotocopie fronte/retro e utilizzo del retro dei fogli già stampati come block-notes;
- riduzione dell’uso di carta sostituendola con risorse informatiche;
- riutilizzo delle buste per la corrispondenza interna applicando un’etichetta adesiva
sull’indirizzo originario;
- raccolta differenziata dei rifiuti.
Inoltre, l’Amministrazione Provinciale ha vinto il premio per il miglior bando verde 2010 nell’ambito
del Forum Compravende, vedendosi riconosciuto l’impegno per la sostenibilità ambientale e lo
sviluppo dell’economia verde promosso con l’adozione, nel 2008, del Piano di Azione per gli
acquisti verdi (GPP). Gli acquisti effettuati si qualificano in base a caratteristiche che tengono
conto dell’impatto dei prodotti sulla riduzione delle emissioni di CO2: Nel periodo 2009-2010 sono
stati effettuati e monitorati acquisti per circa 3.300.000 euro con criteri ecologici, per le diverse
categorie di beni individuati dal Piano.
6. Abbiamo intenzione di promuovere un iniziativa unicamente finalizzata al riutilizzo dei materiali.
L’idea è quella di realizzare un centro per il riuso e la preparazione al riutilizzo dei beni, diviso in
due sezioni:
- “Sezione di trattamento rifiuti per il riutilizzo” che riceve rifiuti e , alla fine di attività di
trattamento, mette in commercio beni recuperati e riutilizzabili;
- “Sezione di raccolta beni per il riutilizzo” che riceve beni riutilizzabili che non entrano nel
ciclo dei rifiuti, ma nel mercato dell’usato, previa attività di restauro, riparazione, pulizia,
controllo..
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7. La Provincia definirà una “Carta delle buone pratiche ecologiche per la prevenzione dei rifiuti nelle
strutture turistiche” e assegnerà un attestato di “Struttura turistica ecologica” alle strutture che
sottoscrivono e attuano gli impegni della Carta che, in caso di accertata inadempienza, sarà
revocata.
Per il prossimo triennio 2012 – 2014 la Regione Lazio ha stanziato 100 milioni di euro a supporto della
raccolta differenziata. Alla Provincia di Roma dovranno essere trasferiti, in base alla popolazione residente,
circa 20 – 22 milioni di euro di cui, il 50% per finanziare nuovi progetti di raccolta differenziata porta a porta
ed l’altro 50% per completare la realizzazione della rete di strutture di base (isole ecologiche) indispensabili
per un corretto svolgimento del nuovo servizio di raccolta domiciliare.
Moderatore – Nel dare la parola all’assessore per la sua relazione, faccio notare che la nostra
Amministrazione non potuto fruire dei contributi (circa 1.000.000 per il passaggio alla domiciliare, 200.000€
per il centro di conferimento) e delle iniziative richiamate da Onorati, in quanto la scelta del sistema di
raccolta era opposto al domiciliare promosso dalla Provincia.
3 – RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ COMUNALE
Remo Pisani - Buona sera a tutti. Ho sentito gli interventi ed in particolar modo il riferimento alla raccolta di
Ciampino; ora senza entrare nello specifico occorre ricordare che qualche problema lo hanno incontrato
durante la prima gestione ed è sufficiente vedere l’incremento che hanno avuto nelle bollette. Nel cogliere
l’occasione per complimentarmi per la chiarezza di esposizione di Ugo, passo a sviscerare l’attività svolta
nel quinquennio in tema di raccolta rifiuti. Ad oggi la RD è mediamente pari al 25% (35% per carta e
cartone e plastica, mentre per il legno la % è molto bassa), dal luglio prossimo inizieremo la raccolta
monomateriale del vetro con appositi cassonetti presso ristoranti, bar, pizzerie etc.
L’anno scorso è stata attivata la raccolta del verde e delle ramaglie presso il Centro di raccolta con risultati
abbastanza edificanti. Problema da affrontare è quello della raccolta dell’umido senza la quale è
impossibile raggiungete le percentuali di RD previste da legge. La soluzione la stiamo cercando
nell’acquisto di un digestore per la produzione del compost, la difficoltà da superare però è quella della sua
localizzazione che potrebbe generare problemi con la collettività. A questo punto fondamentale diventa il
rapporto con la Scuola dato che il nostro attuale modo di pensare non contiene i principi o meglio
l’educazione ambientale che ci porterebbero a fare la raccolta differenziata.
Un possibile progetto in tal senso “Fai canestro con il cesto”per impegnare le scuole del territorio nelle
tematiche ambientali non è stato ancora fatto proprio dalla Giunta.
Nel mese di maggio la Giunta regionale ha predisposto un bando per promuovere la RD con 10 milioni di
euro che prevede un quota da utilizzare per la informazione; sulla base di ciò promuoveremo, in analogia a
quanto fatto per il fotovoltaico, un avviso pubblico per ottenere una iniziativa da svolgere a supporto del
miglioramento della RD. Tornando al digestore riteniamo che sia la soluzione per recuperare quel 28 –
30% rispetto ai comuni vicini. In riepilogo dobbiamo educare le persone, trovare un metodo sicuro e stabile
per l’incremento della RD; ritengo che Marino abbia fatto la sua scelta che lo ha portato a sviluppare un
percorso lodevole che ci ha portato al 30% e che va migliorato ed io ritengo che il digestore sia la
soluzione. Penso di chiudere qui l’intervento, ringrazio l’associazione che consente di sviluppare un
colloquio e mi rendo disponibile alle domande.
Moderatore – Credo opportuno dare alcune sintetiche notizie sul digestore nel quale avviene la digestione
anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani.
Come materie prime da utilizzare nel digestore oltre alla frazione organica indichiamo le deiezioni degli
animali, i residui di colture come paglia, barbabietole; scarti organici agro-industriali; scarti di macellazione
e fanghi di depurazione. Bene , questi materiali sono composti da carboidrati, grassi e proteine e per un
processo naturale vengono ridotti, tramite batteri in prodotti gassosi come Biometano (dal 50 all’ 80%) ed
anidride carbonica (dal 50 al 20% in funzione delle materiali introdotti) ed una piccola massa (composta da
acqua, azoto, idrogeno solforato, ammoniaca, amine, mercaptani derivanti sopra tutto dalle proteine) che
viene assoggettata ad un trattamento di stabilizzazione (cioè con batteri che operano in presenza di
ossigeno). Diamo un esempio di quanto è possibile produrre con un digestore:
In ingresso:
In uscita:
rifiuti da agro industria,
FO da separazione e RD
sovvalli
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per un totale di 50.000 t/a
5.000t/a pari al 10%
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compost di qualità
Energia elettrica
21.000t/a
13.000MWh/a
Prima di passare alla fase “a domanda risposta” vorrei tornare sulla discordanza riguardante le modaltà di
calcolo della percentuale di R.D. dell’anno 2011.
La modalità è stata definita con atti deliberativi dalla Giunta regionale, si tratta di una frazione moltiplicata
per 100, dove al:
numeratore c’è un numero in kg, pari alla somma di tutti materiali raccolti in modo separato e non
depositati nel cassonetto con coperchio verde [carta e cartone, contenitori o imballaggi di: plastica, vetro,
alluminio, acciaio, carta e cartone; vestiario, scarpe e borse; apparecchi elettrici ed elettronici; calcinacci;
sfalci e potature; ingombranti portati direttamente nel Centro di Conferimento o raccolti a seguito di
appuntamento; batterie e pile elettriche; medicinali scaduti];
denominatore c’ è un numero che rappresenta il peso di tutti rifiuti prodotti nell’anno che sono pari alla
somma tra i kg di rifiuti differenziati e di quelli indifferenziati [ rifiuti depositati nel cassonetto col coperchio
verde, più la spazzatura delle strade, più rifiuti cimiteriali].
Con tale formula nel novembre e dicembre del 2010 si è avuto un risultato prossimo al 20%, mentre su
base annua e per l’anno 2011 il valore che si ottiene è pari al 22%. Se ci sono dubbi ion proposito
rifacciamo i conti insieme
Passiamo ora alla frazione “a domanda risposta”
* Marco Cacciatori – Ma per avere il compost perché ricorrere al digestore, che ha costi elevati sia per
l’istallazione che per la gestione , non è più congruo un semplice impianto di compostaggio?
Pisani – Il costo si aggira sui 3 milioni ed i nostri tecnici lo ritengono congruo con il progetto di raccolta;
comunque l’Amministrazione è aperta a tutti i contributi che possono pervenire anche a seguito del bando
già richiamato.
*Ugo Onorati – Una ventina di giorni fa, in Provincia si è tenuto un convegno sulla sostenibilità ambientale,
una delle relazioni ha riguardato il nuovo fotovoltaico che non utilizza il silicio e si presenta come un film
applicabile su qualsiasi superficie – anche abiti o borse – che però non trova alcuna impresa per lo
sfruttamento industriale, in quanto nell’ipotesi del nuovo conto energia si riduce il sostegno governativo per
cui le imprese straniere che hanno fruito dei primi conti hanno abbandonato il mercato ed un paio di quelle
nazionali hanno fallito a causa della politica oscillante espressa dai governi . Una d’esse aveva impegnato
5 milioni di euro per costruire un’impianto per ottenere biogas e quindi energia elettrica oltre che compost
utilizzando anche i residui del legno. Ed ora la proposta relativa all’isola ecologica che svolge un ruolo
complementare alla raccolta porta a porta promuovendo, per esempio, la raccolta dei piccoli quantitativi dei
calcinacci sia perle imprese che per i cittadini, in modo analogo lo svuotamento delle cantine o delle soffitte,
o ancora l’olio delle fritture, che tanti danni provoca ai depuratori ed agli specchi
d’acqua. Ed ora la domanda che riguarda il numero di operatori ecologici utilizzati a Ciampino, dato che la
Multiservizi ne utilizza 189.
Pisani – Ricorda che la società che ha operato a Ciampino ha dato origine ad altre due, ad una delle quali
sono stati caricati i debiti. Personalmente non lo prenderei come elemento per fare paragoni con la multi
servizi.
*Michele
- Sono un cittadino che sentendosi in imbarazzo nei confronti dell’assessore, interviene in
quanto belle parole a parte non si da una risposta netta ad un problema concreto che ci stiamo trascinando
dal 2008. Ringrazio l’associazione per l’iniziativa e per il lavoro di ricerca e di informazione svolto, un
lavoro che spetta ai tecnici comunali per poi essere messo a disposizione dei cittadini. L’assessore si dice
disposto a ricevere tutte le proposte sull’argomento invece che prospettare più soluzioni sulle quali o
meglio sulla quale ricevere il consenso per poi essere attuata. Mi sono riletto il programma presentato dal
Sindaco che cita ma non attua il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni sui problemi e sulle
possibili soluzioni. Lei nell’intervento si è espresso dicendo “questa bruttura della raccolta differenziata”
che è in linea con la scelta fatta dall’Amministrazione che è quella di non farla. Le notizie e suggerimenti se
ne trovano sui vari siti di internet. Credo che la scelta vada fatta con il pieno coinvolgimento della
popolazione anche ricorrendo al referendum consultivo per sapere se il tipo di raccolta in atto sia un tipo di
raccolta economico e se rispetta la legge. E assente la promozione del compostaggio domestico, non c’è
stata alcuna campagna per incentivare il numero delle persone in condizione di farlo e si è perduto il
risultato utile nella riduzione dei rifiuti in discarica oltre che trovare un risparmio del 20% in bolletta. Un
ultimo consiglio nel raccomandare la lettura o meglio lo studio nel sito dei “comuni virtuosi”.
Pisani - Metodo espositivo a parte credo che la presenza a questo convegno voglia e debba dimostrare la
volontà di udire commenti e proposte su una idea chiara che ho espresso e cioè l’acquisto del digestore. Il
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bando, che similarmente a quello svolto per il fotovoltaico teso a conoscere i bisogni le idee della
popolazione o delle associazioni, sarà fatto proprio per consentire a persone e cittadini di commentare la
scelta comunale su dati concreti da valutare in sede tecnico-economica. Vede le certezze come assessore
le ho, ma voglio condividerle. Grazie
Moderatore – Un breve richiamo per ricordare la calma con la quale procedere nel confronto, anche
tenendo presente l’eventualità di interventi più sanguigni e magari rafforzati dal trascorrere degli anni e
dagli scarsi risultati che sono stati raggiunti. L’idea del digestore rispetto all’impianto di compostaggio
(similare a quello finanziato dalla Provincia di Roma nell’area di Velletri) deve necessariamente essere
valutata a livello economico, a livello di bacino e sopra tutto nella possibilità di una gestione diretta da parte
comunale o di imprese a capitale pubblico totale o parziale; certamente non è un intervento a livello di
singolo comune di 40.000 abitanti con una produzione annua di organico che oscilla sule 4.000 tonnellate a
pieno regime. Una considerazione poi per il coinvolgimento delle Scuole. D’accordo è necessario perché
la mentalità del sostenibile deve diventare rapidamente patrimonio comune per le nuove generazioni ,
d’altra parte come associazione – insieme al Comitato quartiere giovani - è qualche anno che operiamo,
però vede assessore non è sufficiente anzi diventa a volte dannoso specie nei casi in cui in famiglia la
sensibilità è cosi bassa che il ragazzo viene redarguito e a volte deriso nel ripetere quanto appreso in
classe. Il lavoro di informazione e di coinvolgimento della popolazione deve essere continuo e forse più
difficile che non l’organizzazione di una raccolta differenziata domiciliare di qualità, probabilmente sarà
necessario ricorrere al “pugno di farro in guanto di velluto”. Si ratta infatti di modificare i comportamenti
personali in altri meno impattanti ed a favore della natura e dell’ambiente nel quale si vivrà nel futuro
prossimo.
*Domenico Brancato – Vorrei porre sotto l’attenzione due cose. Credo che la dislocazione dei contenitori
stradali assuma un valore prioritario ed essenziale per promuovere la RD. Voglio ripetere quanto dissi nel
Convegno del 2009 e cioè che avere a disposizione più contenitori per l’indifferenziata che per la
differenziata significa dare all’utenza il messaggio della marginalità della differenziata; per non citare poi la
riduzione consequenziale dei costi legati al numero di svuotamenti. Come ricorderete la scelta fatta
obbediva al convincimento che il cittadino marinese non avrebbe sopportato il fastidio di separare i rifiuti in
base al materiale e di utilizzare in modo appropriato i recipienti per la differenziata. Altro elemento rilevante,
in attesa della scelta “ compostaggio o digestore” è la riduzione dei rifiuti organici che si può ottenere
promuovendo il compostaggio domestico, cosa peraltro verificata in alcuni comuni vicini che hanno potuto
fruire della compostiera finanziata dalla Provincia. Ricordo l’iniziativa comunale che riconosceva la
riduzione della tassa a seguito di presentazione della ricevuta di acquisto della compostiera, una modalità
che anziché promuovere è diseducativa..
Pisani - Anche queste ultime osservazioni confermano la necessità di educare ed educarci alla RD ed è
uno sforzo che dobbiamo fare tutti insieme.
*Marco Comandini – Credo che l’aver introdotto come elemento di paragone i risultati lusinghieri raggiunti
dalla RD di Ciampino e conseguentemente le vicende societarie abbia di fatto deviato l’attenzione dal vero
problema che viviamo a Marino. Esistono esempi chiari e probabilmente migliori come i comuni dell’area
vesuviana, Salerno o Capannori che fanno una raccolta differenziata domiciliare spinta con ottimi risultati,
ormai non si tratta di inventare nuove soluzioni, mentre è necessario voler percorrere sistemi che danno i
giusti risultati. Una RD spinta ci consentirebbe di avere maggiori corrispettivi per la vendita dei materiali
oltre che spendere meno per la discarica. Altro vantaggio conseguente l’eliminazione dei cassonetti e dei
recipienti dalle strade riguarda il recupero del 10% dei posti-parcheggio; c’è una ricaduta anche sul minor
numero di malattie collegate alla manovra dei coperchi dei cassonetti scarsamente lavati e sanificati; più
posti di lavoro dovuti alla raccolta dei sacchetti. A questo punto si chiede per quale motivo non si procede
in tale direzione, anziché attardarsi su una scelta obsoleta ed errata.
Ci fu risposto che la morfologia del territorio non consentiva il porta a porta, ma era ed è una balla. Altra
domanda riguarda la mancata introduzione della tariffa e poi della tariffa puntuale che ci consentirebbe di
pagare in proporzione ai rifiuti indifferenziati prodotti e non in base alla metratura della casa o del locale.
Ultima proposta o domanda riguarda la Scuola verso la quale l’Amministrazione non è operativa nel
sostenere la sostenibilità ambientale.
Pisani – Perfettamente d’accordo con l’informazione nella Scuola e tra la popolazione, si tratta soltanto di
capire “come fare per”.
*Marco Carbonelli – Vorrei ringraziare l’assessore che ha consentito di dialogare affrontando alcuni dei
problemi connessi ai rifiuti urbani, pur augurandoci di vivere una nuova fase occorre comunque far
presente che i difetti e gli errori del passato sono tutti presenti, ne è prova la diversa valutazione sui valori
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della percentuale della RD variabile da 22 al 35%, ora anche fosse il 35% rispetto al 60 previsto nell’anno
2011, significa soltanto che il sistema finora adottato è inefficace e costoso. Torno sui risultati di Ciampino,
essi sono certificati e vanno presi per il loro valore trascurando la valutazione degli eventuali debiti
accumulati, inoltre il costo che sopporta l’abitante di Ciampino è in linea con quanto paga quello di Marino.
Il mio modo di pensare e di agire è indirizzato verso tutte quelle iniziative che fanno crescere la persona;
non fare una raccolta differenziata seria ci fa perdere il carattere formativo che ha in se, prendere
coscienza della follia insita nel depositare in discarica oggetti e quindi materiali e risorse naturali è un fatto
rilevante visto nall’interno della sostenibilità o meglio ancora visto nella possibilità che la natura riesca a
fornire le risorse che noi gettiamo, considerando che se i sette miliardi di abitanti volessero consumare
come gli occidentali il risultato sarebbe quello che il pianeta terra non è in condizione di soddisfare tale
richiesta (guerra di accaparramento e carestia).
Pisani - Ho adottato il metodo del confronto con i servizi sociali, analogamente sul problema dell’Appia
antica con il “Riccio”, l’importante è colloquiare per poter realizzare iniziative che vanno a beneficio di tutti.
Colgo l’occasione per dire che sono stato delegato a partecipare alla conferenza dei Sindaci della Roma H
dove è stata decisa la non chiusura del nostro ospedale , anche a seguito dei dati e delle informazioni che
ho ricevuto. Alla stessa stregua, cioè con le informazioni e dati ricevute da Ciampino, sarà trattato il
problema dell’aeroporto.
Moderatore – Non essendoci altri interventi avviamoci verso la chiusura.
In riepilogo abbiamo ascoltato l’attività promozionale svolta dalla Provincia, ai contributi per il passaggio
alla raccolta porta a porta, alla costruzione dei Centri di Raccolta, alla fornitura delle compostiere. Tutte
iniziative alle quali la nostra Amministrazione ha rinunciato per seguire un sistema di raccolta che garantiva
notevole incasso soltanto alla discarica.
L’assessore Pisani, sposando quanto è stato realizzato dal 2009 dall’Amministrazione, ci ha ricordato la
raccolta degli sfalci luglio 2011; la prossima raccolta mono materiale del vetro presso ristoranti, bar etc;
l’idea di acquistare un digestore; la pubblicazione di uno specifico bando per acquisire progetti operativi ed
iniziative di formazione ed informazione – anche nelle Scuole - che saranno poi valutate dai tecnici; la
disponibilità ad approfondire le varie tematiche che caratterizzano l’igiene urbana.
Il titolo del convegno presupponeva una risposta chiara di adesione o meno a quanto raccomandato nel
Piano regionale e cioè passaggio alla domiciliare sia per il differenziato che per l’indifferenziata. La
mancata risposta sta a significare che, oltre la così detta apertura, l’Amministrazione prosegue sulla strada
iniziata senza dare una motivazione efficace, efficiente e nel rispetto della norma. Tutto sembra potersi
risolvere nel digestore, nel bando per idee.
La mancanza di comunicazione con chi paga il servizio, l’assenza di pubblicità dei dati ambientali rendono
la gestione una macchina priva di trasparenza. Le mancate risposte da parte del direttore della Multiservizi
circa i parametri gestionali ed economici del servizio di raccolta e trasporto, che tra l’altro troviamo elencati
nel Piano regionale rendono illeggibile l’efficienza del servizio e questo malgrado la nuova disponibilità
espressa dall’assessore.
Come sapete entro l’anno l’affidamento della gestione di raccolta e trasporto dei rifiuti decade a favore
dell’affidamento tramite gara; addirittura esistendo oggi, almeno formalmente, gli Ambiti territoriali tale
competenza spetta loro e solo nel caso di non funzionamento la gara pubblica è a livello di ATO o nel caso
comunale.
In questa evenienza la normativa nazionale prevede la descrizione particolareggiata del servizio che si
vuole ed i possibili costi in modo da mettere in condizione le imprese che parteciperanno alla gara di avere
i dati sufficienti per predisporre le loro offerte e cosa offrire come miglioria; la Multiservizi tace, per cui
chiederemo i dati a Lei, come assessore competente, ed al Sindaco, come componente del comitato di
controllo interno per la partecipata (cosa fatta con posta certificata).
Come vede assessore da parte nostra anche la preoccupazione della gestione dal 2013 che
evidentemente non può basarsi sul vigente capitolato – tra l’altro neanche completamente rispettato - ma
su uno nuovo e aderente alle indicazioni regionali previste per i Comuni di categoria A (elevata densità di
popolazione) e cioè lo ripeto “Raccolta integrale domiciliare” per la quale la Regione ha pubblicato le linee
guida in modo da uniformare le modalità operative, rendendo in tal modo possibile il monitoraggio delle
singole gestioni.
La lunga mancanza di comunicazione ci spinge a ricorrere allo Statuto comunale per passare
alla sottoscrizione da parte degli elettori marinesi di una proposta di deliberazione comunale che
impegni l’Amministrazione ad impegnarsi in modo da ridurre a Zero i rifiuti da portare in discarica
entro il 2020 (immaginiamo il risparmio fino al 2020).
A questo punto rinnovo i ringraziamenti a relatori, ai presenti ai lavori ed in particolare a coloro che hanno
portato le loro esperienze e conoscenze, dando un nuovo appuntamento al giugno 2013 per verificare il
cambiamento intervenuto ed i relativi dati.
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