Fondazione AVSI e Caritas Iraq sono attualmente al lavoro a Erbil

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Fondazione AVSI e Caritas Iraq sono attualmente al lavoro a Erbil
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Fondazione AVSI
Sostegno a distanza – Adozioni a distanza – Cooperazione allo sviluppo
Emergenza profughi in Iraq #AVSI4Iraq
avsi · Friday, March 13th, 2015
Il diario dei mesi passati sull’intervento di AVSI in Iraq a favore dei
profughi.
8 gennaio 2015 – L’impegno di Caritas per l’inizio dell’anno Non sembra per
nulla vicina la fine della crisi che da 17 mesi ha colpito il nord dell’Iraq e
costretto migliaia di persone a fuggire dalle proprie case. Molti di loro si trovano
ancora ad affrontare condizioni difficili, destinate a peggiorare nelle prossime
settimane invernali, per cui si prevedono basse temperature, piogge forti,
specialmente nelle aree montane, mentre si intensifica anche il flusso di migranti
verso l’esterno dell’Iraq, con più di mille famiglie fuggite oltreconfine negli ultimi 2
mesi.
Sono circa 100mila le famiglie di sfollati a cui il governo curdo ha dato
assistenza in tutto l’Iraq, in particolar modo in Kurdistan, con un supporto
finanziario di circa 800 dollari e con aiuti per dar loro un tetto, campi di accoglienza e
kit di beni primari. Mentre le organizzazioni umanitarie che collaborano con Erbil si
occupano di assicurare il supporto medico, nutrizionale e i mezzi per affrontare il
freddo dell’inverno. Anche le autorità governative del governo centrale
iracheno, la chiesa irachena sono impegnate per far fronte all’emergenze.
Fondazione AVSI è a Erbil, al fianco di Caritas Iraq e
Patriarcato Caldeo per sostenere chi arriva nella capitale
curda, e per venire incontro ai bisogni delle famiglie,
specialmente quelli finanzieri, ora che la migrazione ha
prosciugato i risparmi di molti, e lavorativi, perché più
passa il tempo e meno sono le possibilità per chi fugge di
trovare un lavoro.
Nella capitale curda, solo negli ultimi venti giorni, Caritas Iraq ha assicurato
il pagamento dell’affitto per circa 40 persone, attrezzato roulotte per 25, e
distribuito voucher per beni di prima necessità a 257 persone. 22 ottobre
– L’appello di Louis Sako a Milano: “A voi tutti chiedo vicinanza”.
“E’ un dramma che non abbiamo mai vissuto prima. Non eravamo preparati ad
accogliere 120mila profughi cristiani”. E’ il messaggio che Louis Sako, patriarca di
Babilonia dei Caldei, ha lanciato dal palco del teatro Dal Verme di Milano il 21 ottobre.
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Sako, in Italia per partecipare al Sinodo dei Vescovi, è intervenuto di fronte a una
platea di oltre mille persone in occasione dell’incontro “Sperando contro ogni
speranza. Testimonianza dal martirio dei cristiani iracheni”. Il patriarca ha raccontato
le persecuzioni subite dai cristiani negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi,
quando la pressione delle milizie jihadiste si è fatta più intensa, costringendo le
minoranze ad abbandonare le proprie abitazioni per non essere uccisi o essere
convertiti.
“Ma per queste famiglie la fede non è un’idea. Pur di mantenerla, sono pronto a
sacrificare la vita”, ha spiegato Luois Sako, prima di chiudere con un appello: “Quel
che chiedo a voi è di far sentire la vostra vicinanza alle popolazioni cristiane
perseguitate. Di venire a trovarci e di darci un aiuto. Questo può dare coraggio”.
Prima del suo intervento, è stato proiettato un breve reportage a cura del
giornalista di Tempi Rodolfo Casadei, che ha raccontato l’esperienza dei tanti
profughi nel Kurdistan, che hanno trovato rifugio nelle chiese, nelle scuole e in alloggi
di fortuna e vivono in condizioni al limite della dignità umana.
Guarda il reportage di Tempi dal Kurdistan:
Fondazione AVSI è attualmente al lavoro insieme al Patriarcato Caldeo e Caritas
Iraq per accogliere a Erbil e nel Kurdistan iracheno migliaia di persone, molti di
loro cristiani fuggiti dalla piana di Ninive, e che vivono in condizioni difficili.
13 ottobre – Coperte e vestiti per l’inverno sono la principale
priorità
Secondo OCHA, oltre 2,1 milioni di persone vivono in Iraq lontano dalle proprie
case, abbandonate a causa del conflitto iracheno e siriano. Di questi, più di 850mila
sono fuggiti dopo l’offensiva lanciata a luglio dall’IS nel nord dell’Iraq, una crisi che
ancora prosegue, con violenti scontri tra milizie islamiche, curde e aviazione
occidentale. Hanno lasciato le loro case, si sono rifugiati nel Kurdistan iracheno, in
gran parte a Erbil, la capitale, che vive una situazione di relativa sicurezza. Molti
però sono i bisogni di queste persone, costretti a vivere in condizioni critiche, in
abitazioni di fortuna, case abbandonate, scuole, chiese o tende, con poco cibo o acqua.
Fondazione AVSI e Caritas Iraq sono attualmente al lavoro
a Erbil per venire incontro ai bisogni di molti di loro e
restituire alle famiglie condizioni di vita dignitose. Da
luglio a oggi sono stati distribuiti circa 7400 kit di
accoglienza, che includevano soprattutto materassi, cibo,
acqua e altri beni necessari alla sopravvivenza:
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10mila sacchi di riso
5mila sacchi di farina
5mila sacchi di lenticchie
4mila bottiglie di olio per cucinare
8mila scatole di carne e verdura
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2mila coperte
Mille vestiti
Con l’arrivo dell’inverno, i bisogni mutano. Non servono più letti, ormai
disponibili per tutti coloro che attualmente si trovano a Erbil, ma diventano
necessarie coperte, vestiti e beni utili ad affrontare l’inverno, ormai alle porte, e
si prevede l’invio di maggiori quantità di cibo e acqua, che rappresenta al momento
la principale priorità.
Da settembre Fondazione AVSI è al lavoro insieme a Caritas Iraq per raccogliere fondi
utili ad accogliere le migliaia di profughi giunti nel nord del paese, in Kurdistan, in
seguito agli scontri tra IS e governo iracheno. Molti di loro sono cristiani o di altre
minoranze religiose, scappati per paura delle persecuzioni da parte delle milizie del
califfato islamico.
Dona ora il tuo contributo in favore dei profughi iracheni
Scarica la locandina e condividi il nostro appello
Settembre – La richiesta di aiuto
“Non capiamo il perché, le ragioni reali di tutto questo. Chiediamo aiuto, ma sembra
non esserci nessuno che voglia farlo”, è stato l’appello lanciato sabato dal palco del
Meeting di Rimini da monsignor Shlemon Warduni, Vescovo ausiliare del
Patriarcato di Babilonia in Iraq.
Proprio in seguito alla sua richiesta di aiuto, che non poteva lasciarci indifferenti,
Fondazione AVSI ha lanciato una campagna per raccogliere i fondi necessari ad
accogliere i rifugiati giunti a Erbil, attualmente sono almeno 180mila, in gran parte
cristiani.
Segui la campagna su Twitter, sul profilo di AVSI e con
l’hashtag #avsi4iraq
Nel nord dell’Iraq dall’inizio di agosto, oltre 120mila cristiani hanno lasciato le
loro case nella piana di Ninive, in seguito ad alcuni violenti attacchi da parte dello
Stato Islamico a città abitate da minoranze etniche – soprattutto cristiani e yazidi –
e ai successivi scontri con le milizie curde sostenute dall’aviazione americana.
Sono fuggiti nell’area di Erbil, dove hanno trovato rifugio ma al prezzo di
condizioni di vita difficili. Da giugno, mese in cui è partita l’offensiva dello Stato
Islamico nel Kurdistan iracheno che ha condotto alla presa della città di Mosul e a
scontri in tutta l’area, più di 700mila iracheni hanno lasciato le loro abitazioni.
Check out a quick snapshot of the ongoing humanitarian crisis in #Iraq
Up to 1.8 Million ppl now displaced pic.twitter.com/FbMSBXC1c9
— OCHA Iraq (@OCHAIraq) 31 Agosto 2014
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Dona ora il tuo contributo in favore dei profughi iracheni
“Siamo passati, dall’occupazione americana, alla più strana e terribile persecuzione, a
Mosul. Vogliono sradicarci dalle nostre radici e dal nostro terreno, cancellare la nostra
cultura millenaria in Iraq. Centoventimila cristiani hanno lasciato la Piana di Ninive. E
poi ci sono le altre minoranze. Vogliono sradicarci, ucciderci, distruggere tutta
l’archeologia e i manoscritti più antichi”, ha spiegato monsignor Warduni nel corso
dell’evento di sabato al Meeting di Rimini.
Dall’incontro al Meeting di Rimini con monsignor Warduni e a partire dal suo
appello è nata l’idea di impegnarci attivamente in favore dei profughi iracheni con un
intervento in collaborazione con il Patriarcato Caldeo e la Caritas irachena, presieduto
proprio dal vescovo di Babilonia.
Ascolta il discorso di monsignor Warduni al Meeting di
Rimini:
Dona ora il tuo contributo in favore dei profughi iracheni
DONAZIONI
Dal sito: http://www.avsi.org/cosa-fare-per-avsi/donazioni/
(Seleziona la voce: EMERGENZA PROFUGHI IN IRAQ)
Bonifico: CREDITO VALTELLINESE SEDE MILANO STELLINE,
Corso Magenta, 59 IBAN: IT04D0521601614000000005000
c/c intestato AVSI FONDAZIONE<
Causale: EMERGENZA PROFUGHI IN IRAQ
Per bonifici dall’estero: Swift code (BIC): BPCVIT2S
Per informazioni: Maria Ricci – [email protected]
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This entry was posted on Friday, March 13th, 2015 at 10:18 am and is filed under Senza
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