programma di viaggio

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programma di viaggio
Tour Giappone, Geishe e Samurai
Dal 04/10/13 al 18/10/13
1° giorno - 04/10 - Italia – Osaka
Partenza dall’ Italia con volo di linea per Osaka.
2° giorno – 05/10 - Osaka - Himeji
Arrivo ad Osaka. Incontro con la guida locale. È la capitale dell'omonima prefettura e la terza città del
Giappone per numero di abitanti (2,7 milioni), posta al centro della popolata area metropolitana
chiamata Keihanshin, di cui fanno parte Kobe e Kyōto. Osaka è rinomata principalmente per la sua
buona cucina, oltre ad essere un’ importante vetrina, seconda solo a Tokyo, dei fenomeni urbani tipici
del paese. Storicamente è sempre stata uno dei principali porti e centri mercantili del Giappone.
Inizieremo le visite con il Castello di Osaka, che si trova nel centrale distretto cittadino di Chūō-ku. È
uno dei più famosi ed importanti edifici del paese, ed ebbe un ruolo fondamentale nell'unificazione del
Giappone nel XVI secolo, durante il periodo Azuchi-Momoyama.
Il castello è situato all'interno del Parco del Castello di Osaka (Osaka jo Koen), uno degli spazi verdi più
grandi della città. È stato costruito sull'estremità settentrionale del piccolo altopiano Uemachi-daichi
(lungo 12 km e largo al massimo 2,5), ed il suo basamento si trova quindi rialzato dal resto del parco e
dell'intera città. La superficie su cui è stato eretto l'edificio è di circa un chilometro quadrato. Appoggia
su due piattaforme di terra rialzate supportate da due alti muri a perpendicolo di roccia tagliata del
pianoro, ognuno sovrastante un fossato. L'edificio centrale del castello è alto cinque piani all'esterno e
otto piani all'interno, che assieme al dislivello naturale dell'altopiano garantivano un'alta protezione ai
suoi abitanti in caso di assedio. Pranzo. Dopo pranzo tour panoramico di Osaka e partenza per Himeji
(100 km). Arrivo, trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
3° giorno – 06/10 - Himeji – Miyajima - Hiroshima
Dopo colazione visita al castello di Himeji: patrimonio Unesco dell'Umanità, è chiamato dai giapponesi
Shirasagi-jo ovvero il castello dell'airone bianco per via della somiglianza delle mura di cinta bianche come
l'immagine di un uccello che spicca il volo.
Vale la pena vederlo perché è uno dei pochi monumenti giapponesi rimasto in piedi originale e non
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ricostruito. Soltanto avvicinandosi al castello se ne percepisce la grandezza. E' veramente alto, ma dalla sua
cima (5 piani più tre più piccoli, da percorrere scalzi, su scale di legno), la vista è veramente superlativa.
Comunque il castello è bello anche per i vari percorsi e stanze, in alcuni di essi alcune statue e manichini
ricostruiscono la vita dell'epoca (come nella torre delle vanità dove visse la felice principessa Sen).
Impressionante la corte del suicidio (harakiri), suggestivo il pozzo con la storia della donna morta dentro,
belle le mura con le tegole con i simboli dei vari casati e le porte. Partenza per Miyajima (280 km), isoletta
anch’essa dichiarata dall’ UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Pranzo in corso di viaggio. Ad accoglierci,
dopo la traversata di 10 minuti in traghetto, è il torii (ingresso al santuario) rosso vermiglio
dell’Itsukushima-jinja, che con l’alta marea pare fluttuare sull’acqua. Visita del tempio Itsukushima –jinja,
fondato alla fine del VI secolo. La struttura, che ricorda un molo, è dovuta alla sacralità dell’isola: alla gente
comune non era infatti consentito mettervi piede e il santuario si poteva raggiungere soltanto in barca,
attraversando il torii galleggiante. Salita al Monte Misen in funivia, per poi percorrere gli ultimi 20 minuti
a piedi. Intorno alla stazione della funivia si possono fare piacevoli incontri con scimmie e cervi. Dalla
cima, nelle giornate terse, i paesaggi che si ammirano sono davvero stupendi. Nei pressi della cima sorge un
tempio in cui Kobo Daishi meditò per 100 giorni al suo ritorno dalla Cina, nel IX secolo. Qui arde la
fiamma accesa proprio da Kobo Daishi 1200 anni fa. Al termine, rientro a Hiroshima, cena e
pernottamento.
4° giorno – 07/10 - Hiroshima - Kyoto
Dopo colazione si visita Hiroshima: all’interno del Parco della Pace visiteremo il Museo della Pace: fondato
nel 1955, il museo, progettato da Kenzo Tange, nacque per ricordare la tragedia accaduta alla città di
Hiroshima dieci anni prima, ovvero il bombardamento nucleare operato dagli statunitensi al termine della
seconda guerra mondiale. Nel gennaio del 2013 il curatore del museo Koichiro Maeda rende noto che, negli
archivi della Honkawa Elementary School di Hiroshima, è stata ritrovata la prima foto della deflagrazione
atomica da terra, scattata mezz'ora dopo lo scoppio dell'ordigno a dieci chilometri dal luogo dell'impatto.
Visita alla “Cupola della Bomba Atomica”: l'edificio venne progettato dall'architetto ceco Jan Letzel e la
sua costruzione terminò nel mese di aprile del 1915: il palazzo fu destinato a ospitare la fiera commerciale
della prefettura di Hiroshima. Esso cambiò nome varie volte, ma ebbe sempre scopi prettamente
commerciali. Il 6 agosto 1945 l'esplosione nucleare avvenne a pochissima distanza dall'edificio (l'ipocentro
era situato a soli 150 metri), che fu la struttura più vicina fra quelle che resistettero alla bomba. Questa
costruzione rimase nello stesso stato in cui si trovava subito dopo l'attacco atomico, e viene oggi utilizzata
come un monito a favore dell'eliminazione di ogni arsenale nucleare e un simbolo di speranza e pace.
Pranzo. Partenza per Kyoto (360 km). All’arrivo a Kyoto ci recheremo nel quartiere tipico di Gyon:
nonostante il considerevole declino del numero di geishe presenti nel quartiere nel corso dell'ultimo secolo,
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Gion conserva ancora molte architetture caratteristiche e ospita varie forme di intrattenimento tradizionale,
ragione per cui parte del quartiere è stata dichiarata bene culturale tutelato dal governo nazionale. La città
di Kyoto ha recentemente completato il restauro delle vie di Gion e vari progetti sono volti a mantenere
intatta l'originaria bellezza del quartiere. Gion è costellato di abitazioni tradizionali giapponesi (machiya),
alcune delle quali sono ochaya, ovvero le famose "case da tè" in cui generazioni di ricchi maschi di Kyoto,
dai samurai dei tempi antichi ai moderni intellettuali e uomini d'affari, sono stati e vengono tutt'ora
intrattenuti dalle geishe.
Le geishe di Gion prendono il nome di geiko, termine del dialetto giapponese di Kyoto che significa
letteralmente "figlia delle arti" o "donna d'arte". La casa da tè è un mondo appartato e privato in cui
l'intrattenimento viene offerto attraverso bevande, piacevoli conversazioni, giochi e l'esecuzione di musica
tradizionale giapponese. Il via vai serale delle maiko (apprendiste geishe) e delle geiko, che dalle loro
abitazioni si recano ai loro appuntamenti presso le varie case da tè, è ancora oggi un elemento
caratterizzante il panorama notturno del quartiere. Parteciperemo ad una cerimonia del tè.
Cena e pernottamento in hotel.
5° giorno – 08/10 - Kyoto
Dopo colazione si incomincia con la visita del Ryoanji, un tempio zen situato a nord-ovest di Kyoto.
La principale attrazione del tempio è il suo giardino roccioso, il più famoso nel suo genere in Giappone. Il
semplice giardino zen consiste in rocce, muschio e ghiaia ordinatamente rastrellata. Il significato del
giardino non è nota, per cui ciascun visitatore ne dà una propria interpretazione. Il nostro giro per Kyoto
prosegue con il Padiglione d’Oro. Sotterranei a parte, l'intero padiglione è ricoperto di foglie d'oro puro.
Per questo motivo l'edificio è spesso paragonato al Ginkaku-ji, il Tempio del padiglione d'argento,
anch'esso situato a Kyoto. La pagoda, composta di tre piani, ha funzione di shariden e contiene delle
reliquie del Buddha.
Il Rokuon-ji, il tempio in sé, presenta varie strutture oltre allo scintillante Kinkaku-ji, come i lussurregianti
giardini e uno stagno a specchio (Kyōko-chi) che accentuano il lato Zen del luogo. Pranzo. Nel pomeriggio
si visita il Castello di Nijo: nel 1601 Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa, ordinò a tutti
i feudatari del Giappone occidentale di contribuire nella costruzione del castello di Nijo. La costruzione del
castello fu completata durante il dominio di Iemitsu Tokugawa nel 1626. Il castello serviva da residenza a
Kyoto per gli shogun. Dopo aver varcato l’imponente portale d’accesso kara-mon, si entra nel Palazzo
Ninomaru, un complesso di 5 edifici, ciascuno con numerose stanze. La Quarta Camera contiene
spettacolari paraventi dipinti. Da non perdere il Giardino del Palazzo Ninomaru, progettato dall’architetto
del paesaggio e maestro del tè Kobori Enshu. Si terminano le visite con il Kiyomizudera, uno dei
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monumenti più antichi della città, Patrimonio dell’ UMANITA’ e finalista per le 7 meraviglie del mondo
moderno. Kiyomizu-dera venne fondato all'inizio del periodo Heian. La costruzione fu iniziata nel 798, ma
l'edificio attuale, costruito durante la restaurazione ordinata da Tokugawa Iemitsu, risale al 1633. Per la
sua costruzione non è stato usato un singolo chiodo. Il nome deriva dalla cascata presente all'interno del
complesso, che scorre dalla colline vicine. Kiyomizu significa "acqua pulita", o "acqua pura". Cena e
pernottamento in hotel.
6° giorno – 09/10 - Kyoto – Nara - Kyoto
Dopo colazione partiremo per Nara (45 km), prima capitale stabile del Giappone che vanta ben otto siti
dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO. L’epoca della capitale Heijyo-kyo (Periodo Nara) durò
dal 710 al 784 e coincise con il fiorire di una gloriosa cultura buddistica (cultura Tempyo), influenzata
dalla dinastia Tang della Cina e dagli altri paesi della “Via della seta”. Ancora oggi la città conserva una
grande quantità di templi, monumenti storici e tesori culturali, ed è considerata una fonte inesauribile di
documentazione per gli storici giapponesi. La sua bellezza, armonizzata con la natura, viene ammirata da
sempre e decantata anche nella più antica collezione di poesie giapponesi (le cosiddette Manyoshu). A sud
di Nara raggiungeremo il complesso di Horyu-Ji: gli edifici più antichi, (il Kondō, la pagoda a 5 piani e la
porta centrale) risalgono al periodo Asuka e sono considerati le più antiche costruzioni in legno esistenti al
mondo. Il tempio contiene un gran numero di oggetti di grande valore, affreschi, statue e altri oggetti d'arte
che rivelano influenze cinesi, coreane e indiane. Uno dei più importanti tesori conservati nel tempio è una
triade di Shaka (il Buddha storico) con due servitori ai fianchi. Si raggiunge quindi il Tempio Kohuku-ji
uno dei sette più importanti templi di Nara. Fu costruito dalla famiglia clan più potente di quell’epoca,
Fujiwara, che a sua volta estese maggiormente il suo potere. Il tempio è famoso per la pagoda a cinque
piani. Nella casa dei tesori si conservano numerosi beni culturali e altre opere d’arte nazionali. Pranzo.
Entriamo nella zona del Nara Koen: il parco è abitato da circa 1200 cervi. Questi animali prima
dell’avvento del buddhismo erano considerati messaggeri degli dei e oggi godono dello status di Patrimonio
Nazionale. I cervi vagano liberi per il parco, avvicinandosi senza problemi ai turisti presenti. Nel parco
troviamo il famoso Tempio Todai-ji, la principale attrattiva di Nara. Qui è custodito il celebre Daibutsu
(Grande Buddha) di Nara mentre il tempio, con il suo padiglione alto quasi cinquanta metri, è l’edificio in
legno più grande del mondo. Ci spostiamo quindi al santuario Kasuga Taisha che sorge ai piedi della collina
nella piacevole cornice di un bosco, dove si aggirano branchi di cervi sacri. Rientro a Kyoto, cena e
pernottamento in hotel.
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7° giorno – 10/10 - Kyoto – Mt Koya
Dopo colazione partenza per il Mt Koya (126 km). L’elemento di maggiore richiamo della zona è il complesso
monastico omonimo: fondato dodici secoli fa dal sacerdote Kukai (successivamente conosciuto come Kobo
Daishi) per meditare e praticare il Buddhismo Mikkyo, di impronta esoterica. È il quartier generale della
scuola Koyasan di Buddhismo Shinghon, una delle religioni più seguite in Giappone. Il fondatore Kobo
Daishi Kukai (774 – 835) insegnava che, attraverso la profonda osservazione di tutti i fenomeni
dell’universo, si arriva a discernere il mistero di ogni singola vita sulla terra e si arriva a capire che tutte le
cose dell’universo sono i punti di espressione di sé, di quella vita primordiale che chiamiamo “Universo”. Il
Koya San è uno dei luoghi più straordinari del Kansai, non soltanto per la magnifica cornice naturale, ma
anche per l’opportunità di soggiornare in un tempio ed entrare in contatto con le antiche tradizioni della vita
monastica giapponese. Le visite del complesso monastico incominceranno dal Tempio Kongobuji, sede della
scuola Shigon, nonché residenza dell’abate del Koya San. Il giardino roccioso è notevole per l’elevata quantità
di pietre utilizzate per la sua composizione. Si proseguirà quindi la visite del Garan (Recinto Sacro) con i
templi e le pagode interessanti. Sul Koyasan pernotteremo in un tempio. Naturalmente è bene ricordare che
spesso sono alloggi di tipo spartano (non sono dei lussuosi ryokan), ma è proprio questo ciò che li
caratterizza. Verrà servita una cena tradizionale buddhista a base di vegetali e tofu, cena che viene
normalmente consumata dai Monaci buddhisti del tempio. Molti “Shukubo” (così si chiamano queste
foresterie) offrono a chi pernotta, la possibilità di assistere alle veglie e alle preghiere dei monaci o praticare
alcune attività rituali.
8° giorno – 11/10 - Mt Koya – Inuyama - Takayama
Dopo colazione partenza per Inuyama (280 km). Arrivo per pranzo. Il castello di Inuyama occupa la
sommità di una collinetta che domina un ampio panorama intorno al Fiume Kiso ed è il più antico castello
originale presente in Giappone. E’ considerato Tesoro Nazionale dal 1935.
Costruito nel 1440 e rimodellato nel 1537 , il suo mastio, i cui 19 m. sono scanditi da tetti ricurvi (4 livelli),
è stato risparmiato, da disgrazie e devastazioni, quali ad esempio l’invasione del 1584 di Toyotomi Hideyoshi
ed i suoi 120.000 uomini, provenienti dal castello di Osaka per combattere lo Shogun Tokugawa Ieyasu ed
ottenere il controllo del Giappone. Ai piedi della collina si estende il meraviglioso giardino Uraku-en,
completo di casa da tè, il Jo-an (XVII sec.), dall’architettura tanto semplice quanto splendida, dichiarata
Patrimonio Nazionale. Al termine della visita partenza per Takayama (140 km), perla rara dal fascino
tradizionale. Qui si trovano ancora antiche locande, vecchi negozi e fabbriche di saké. Visitando Takayama,
potrete apprezzare la tradizione artistica e culturale mantenuta nel tempo dagli artigiani e allo stesso tempo
potrete godere l’atmosfera dell’antica città. Passeggeremo fino all’ora di cena nel cuore della città vecchia,
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Sanmachi-suji, dove si trovano negozi tradizionali, ristoranti e musei. Le fabbriche di sakè si riconoscono
facilmente dai cesti rotondi di fronde di cedro appesi sopra la porta d’ingresso. Cena e pernottamento in
hotel.
9° giorno – 12/10 - Takayama – Shirakawago – Gokayama - Kanawaza
Al mattino presto visiteremo uno degli asa-ichi, i mercati del mattino che si tengono tutti i giorni a
Takayama. Ogni mattino, le mogli dei contadini dei villaggi circostanti vi giungono con i loro prodotti
freschi (ortaggi e fiori). Le varie produzioni scandiscono lo scorrere delle stagioni nelle montagne che
circondano la città. Partenza per Shirakawago (50 km) situato nella regione della valle di Shokawa, una
remota regione incastonata tra i panorami montani tra Takayama e Kanazawa, nota soprattutto per le
caratteristiche case dai tetti di paglia alti e spioventi (gassho-zukuri). Tre insediamenti sono Patrimonio
Mondiale dell'Umanità dal 1995 per il grande valore architettonico delle case rurali o fattorie "minka" e per
salvaguardare l'originale ubicazione ed ambientazione del villaggio. Da allora, se non altro per promuovere il
turismo, gli abitanti di Ogimachi sono parte attiva nella protezione delle abitazioni e dell'intero villaggio.
Fino agli anni '70 la maggior parte degli abitanti lavorava la seta e i bachi venivano allevati nelle case
gassho-zukuri. Oggi delle 1800 case gassho-zukuri della regione ne rimangono solo 150. Pranzo. Ci
sposteremo poi a Gokayam, una posizione talmente isolata che fu raggiunta dalla strada e dall’energia
elettrica solo nel 1925. Qui vedremo altri villaggi gassho-zukuri. Al termine, partenza per Kanawaza (50
km), uno dei maggiori centri culturali del paese. Ci immergeremo nell’atmosfera dell’ Higashi Chaya-gai
(Quartiere orientale delle Case da Tè), un labirintico quartiere di strette viuzze che risale all’inizio del XIX
secolo, in cui le geisha intrattenevano i loro ricchi mecenati. Cena e pernottamento in hotel.
10° giorno – 13/10 - Kanawaza - Matsumoto
Dopo colazione visiteremo l’antico quartiere dei samurai di Nagamachi, compreso fra due canali e
caratterizzato da viuzze tortuose, delimitate dai tipici muri di cinta di fango, riparati da tegole. Visiteremo la
Casa dei Samurai Nomura e lo stupendo Kenroku-en, un giardino del periodo Edo, considerato uno dei tre
più importanti del Giappone. Il nome si riferisce ad un celebre giardino della dinastia cinese Sung, che
richiedeva sei caratteristiche per essere perfetto: posizione appartata, ampiezza, artificiosità (intesa come
coppia perfetta della natura), antichità, abbondanza d’acqua e ampio panorama. Pranzo e partenza per
Matsumoto ( 320 km). Arrivo, cena e pernottamento in hotel.
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11° giorno – 14/10 - Matsumoto - Hakone
Dopo colazione visiteremo il Matsumoto –jo, il più antico castello di legno del paese. Il castello è anche
soprannominato Castello del Corvo a causa delle sue mura nere e delle sue ampie tettoie che sembrano ali. Le
origini del castello risalgono al periodo Sengoku quando il clan Ogasawara costruì sul luogo una fortezza che
venne chiamata Castello Fukashi, che in seguito cadde nelle mani del clan di Takeda Shingen e
successivamente a quello di Tokugawa Ieyasu. L'area del castello copre circa 39 ettari e all'interno delle sue
mura si trovava il donjon, ovvero la residenza principale del daimyo e i numerosi magazzini per le armi e le
munizioni, la biblioteca e gli oggetti di valore. All'interno del perimetro più esterno erano racchiusi gli
alloggi delle élite dei samurai, ovvero i guerrieri che componevano la guardia personale del daimyo e dei suoi
consiglieri. Quest'area era circondata da un altipiano in terra progettato per resistere al fuoco dei cannoni,
ampio circa 3,5 kilometri di diametro. Ad esso si aggiungeva un fossato che obbligava il passaggio per e dal
castello da due ponti fortificati chiamati rispettivamente Masugata e Umadashi. Il castello è Patrimonio
Nazionale. Pranzo. Partenza per Hakone, famosa per i suoi onsen, le locande tradizionali e gli scenari
montani incoronati dalla vetta del monte Fuji. Soggiorneremo in un hotel con onsen, fonti termali naturali
riscaldate e ricche di minerali perché a contatto con i vulcani, per cui si raccomanda a tutti di provare questi
bagni tradizionali giapponesi. Cena e pernottamento.
12° giorno – 15/10 - Hakone – Kamakura - Tokyo
Dopo colazione imbarco per la crociera sul Lago Ashi da cui si può ammirare una splendia vista del Monte
Fuji (se non è nascosto dalle nubi). Proseguimento con la visita della Valle Ribollente di Owakudani, un
antico cratere le cui crepe esalano fumi di zolfo e nuvole di vapore dai molti colori che sbuffano dalla terra.
Pranzo. Partenza per Kamakura (63 km): si tratta di una piccola città costiera, ricca di templi, con
un’atmosfera accogliente. Della presenza del governo feudale che si insediò in questa città nel 1192,
Kamakura conserva ancora un patrimonio storico di fondamentale importanza. Il modo migliore per scoprire
Kamakura è addentrarsi nelle sue strade. I 5 grandi celebri templi della città trasportano dolcemente il
visitatore nel XII secolo, in pieno periodo Kamakura. Visiteremo il Tsurugaoka Hachiman-gu, il più
importante santuario di Kamakura, dedicato a Hachiman, il dio della guerra. Proseguiremo con il più antico
monastero zen del Giappone, il Kencho-ji. Partenza per Tokyo (60 km), cena e pernottamento in hotel.
13° giorno – 16/10 Tokyo - Utsunomiya
Dopo colazione in bus effettueremo un panoramico city tour di Tokyo per vedere alcuni dei suoi principali
monumenti. La capitale è situata nella regione del Kanto, sull'isola di Honshu. L'area dei quartieri speciali,
la più popolata, si affaccia sulla baia di Tokyo, dove sfociano i tre fiumi che bagnano la capitale, il Tama,
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l'Edo ed il Sumida. L'agglomerato urbano ha continuato ad espandersi sulla pianura di Kanto, la più estesa
del paese, arrivando ad inglobare molte città e villaggi. La maggior parte dell'area metropolitana è composta
da numerosi nuclei territoriali sviluppatosi di solito intorno ad una stazione ferroviaria, che fanno di Tokyo
un vastissimo assembramento di distretti urbani, ognuno avente un proprio centro. Si sono quindi sviluppati
molteplici poli di intrattenimento e di attrazione sociale, culturale e commerciale.
Il lato ad ovest dei quartieri speciali, l'area di Tama, è situata in un conoide di deiezione chiamato terrazzo di
Musashino. Si tratta di un terrazzo fluviale che degrada dolcemente verso est. In questa zona, negli ultimi
decenni, c'è stata una sensibile espansione di strutture dedicate all'istruzione universitaria, all'industria ed
alla ricerca, con il conseguente aumento della popolazione e della relativa edilizia residenziale.
La parte occidentale dell'area di Tama si innalza verso le montagne e comprende la cresta montuosa di
Ishione, che si estende verso le catene dei monti Okuchichibu e Okutama. Nel punto in cui i tre rilievi si
incontrano sorge il monte Kumotori, la cima più elevata di Tokyo con i suoi 2.017 metri, che demarca il
confine con le prefetture di Saitama e di Yamanashi. Questa zona, ricca di laghi, fiumi ed aree verdi, gode di
una minore concentrazione urbanistica e ciò ha portato il governo metropolitano ad intraprendere nell'area
diversi piani di sviluppo. L'impatto ambientale che tale sviluppo comporta ha sollevato diverse
preoccupazioni e critiche. Il territorio comprende una parte dei parchi naturali di Chichibu Tama Kai e FujiHakone-Izu, e la totalità dei parchi di Meiji no Mori Takao, Akikawa Kyūryō, Hamura Kusabana Kyūryō,
Sayama, Takao Jinba, Takiyama e Tama Kyūryō. La zona insulare che ricade sotto la giurisdizione
metropolitana è composta dagli arcipelaghi delle Izu e delle Ogasawara e da altre isole, che dalla baia di
Tokyo si estendono nell'oceano Pacifico. L'isola più lontana, Minami Torishima, dista circa 1.850 km da
Tokyo. Ma Tokyo è da girare per le strade, fra gli eccentrici personaggi che l’attraversano. A piedi per
Akihabara: alla fine della seconda guerra mondiale era in questa zona che si trovavano i transistor e i
componenti per le radio, sia nuovi che usati, era qui chi infatti venivano gli studenti per cercare di
raggranellare qualche yen assemblando apparecchi radio da rivendere visto che questi al tempo erano un vero
e proprio status symbol. Da quel momento Akihabara è diventato il sinonimo dell'elettronica così dalle radio
si è passati alla vendita dei vari elettrodomestici, frigoriferi, lavatrici, televisioni fino ad oggi con il trionfo
dell'elettronica made in Japan, con computer, macchine fotografiche digitali e quant'altro si voglia nel
campo, tanto da meritare l'appellativo di Denki-gai ( Città elettrica).
Per questo il turista occidentale non potrà esimersi dal fare due passi in questo quartiere alla ricerca
dell'ultima uscita nel campo dell'elettronica e, grazie agli sconti proposti, alla ricerca di un buon affare! I
negozi Laox, qui vendono ai turisti senza le tasse, un bel risparmio. Ad Akihbara oltre all'elettronica
troverete gli Otaku, costoro sono ragazzi vestiti come i propri eroi “manga” preferiti.
Qui se vorrete potrete andare in un maid cafè dove verrete serviti da cameriere in vesti da domestica, a
seconda del luogo e del tema, o dai vestitini corti o da vere e proprie ricostruzioni inglesi ottocentesche, con
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trine e merletti. Queste strane cameriere le troverete anche per strada intente a pubblicizzare il loro locale.
Gli Otaku sono uno dei simboli di una vera e propria sub-cultura pop nata e cresciuta in Giappone dagli
anni ottanta, e da qua seguita anche in altri paesi dell'occidente e sono anche parte dell'atre pop nipponica di
questo inizio di millennio. Ci sposteremo poi nel quartiere di Asakusa per il pranzo: miracolosamente rimasto
integro da terremoti, incendi e bombardamenti, ci permetterà di farci un'idea di come fosse Tokyo prima
della Seconda Guerra Mondiale. La zona si era formata tra la città e la zona più malfamata così da divenire,
soprattutto ad inizio del secolo XX, il luogo dei divertimenti per antonomasia della capitale giapponese,
infatti qui si trovavano alcuni teatri dove si faceva il Kabuki e il cabaret, ed era anche il quartiere delle
cortigiane, come si può leggere nelle pagine di "La banda di Asakusa" del premio nobel Yusunari Kawabata o
nel più recente libro di Takeshi Kitano "Asakusa Kid". Grande attrattiva di Asakusa è il Tempio Senso-ji
che è il più grande, sacro ed antico di Tokyo, il quale sorge dove la leggenda vuole che, nel 628, due fratelli,
che pescavano nelle acque del fiume Sumida recuperassero una statua d'oro della dea Cannon e pur
volendosene disfare gettandola nuovamente nell'acqua, questa tornava sempre a loro e così fu consacrato il
luogo alla divinità, pochi anni dopo, nel 645, nasceva il primo tempio in questa zona. Rientriamo dal passato
per tuffarci nel microcosmo di Harajuku: il quartiere si sviluppa attorno a due principali arterie Takeshitadori ed Omotesando. Takeshita-dori è la strada dei giovanissimi, dove le mode si susseguono e così capita
spesso di trovarvi, sopratutto il fine settimana le così dette Cosplay-zoku, “cos” sta per “costume”, “play”
per gioco, e “zoku” in giapponese significa di famiglia quindi sono ragazzine che si travestono con strane
capigliature e kimono futuristici, più o meno truccate e abiti dei loro “manga” preferiti, che vanno in questo
“centro” di Tokyo per divertirsi e farsi ammirare, da turisti e non solo. Omote-sando, invece è la strada delle
grandi firme. Questa parte di Tokyo, forse la più “parigina” della capitale giapponese, coi suoi bistrot ed i
suoi ristoranti europei. Tra queste due strade troviamo il santuario Togo, un santuario dedicato al generale
che sconfisse i Russi nella guerra del del 1904-05, evento epocale per un paese asiatico nei confronti di una
potenza europea. La Omote-sando vi porta anche ad un altro grande santuario, molto amato in Giappone, il
grande santuario Meiji, costruito nel 1905 per ricordare gli imperatori che, tra il XIX e il XX secolo,
portarono il Giappone fuori dall'isolamento e verso la modernità.
Il Santuario fu distrutto dai bombardamenti, ma la sua ricostruzione, è stata fatta molto attentamente, con
cura nella ricerca dei materiali, così che il luogo non ha perso il fascino che aveva.
Se volete anche un ricordo del vostro viaggio, più vicino all'idea dell'antico Giappone, fate una capatina
all'Oriental bazar, dove troverete negozi di oggetti tradizionali, come Kimono, Yukata, il kimono estivo più
leggero e meno impegnativo, le famose bambole in legno Kokeshi, vari tipi di ceramiche e tante altri prodotti
artigianali. Al termine, partenza per Utsunomiya, arrivo, cena e pernottamento in hotel.
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14° giorno – 17/10 - Utsunomiya – Nikko (Tosho-gu Festival) - Tokyo
Partenza per Nikko (40 km): oggi è la giornata della processione dei mille samurai al santuario Toshogu.
Costruito nel 1636 in memoria di Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa, questo santuario è
l’attrazione principale di Nikko. A differenza di altri santuari scintoisti, caratterizzati da un tipo di
architettura purificata e in perfetta fusione con il paesaggio circostante, questo santuario sprigiona
un’esuberanza di colori, di applicazioni di lamine d’oro e di sculture di ogni genere. In particolare, esso
custodisce la famosa scultura delle Tre scimmie della saggezza: "non odo ciò che non si deve udire, non dico
ciò che non si deve dire, non vedo ciò che non si deve vedere", secondo il principio del buddhismo Tendai. Il
nome di Tokugawa Ieyasu, il condottiero e uomo politico che nel 1603 assunse il controllo di tutto il
Giappone, si alza ancora altisonante a dominare il territorio nipponico con il ricordo delle sue gesta.
Fu lui, chiamato “il signore della guerra”, dittatore militare spietato, ad aver portato la pace e la stabilità
politica sulle quali vennero poste le basi per lo sviluppo del moderno Giappone. Il festival celebra la figura di
colui che lo rese possibile. Il culmine della manifestazione si tocca con la “Processione dei mille guerrieri”
che riproduce la scena del trasferimento del feretro del “Signore della guerra” dalla lontana Prefettura di
Shizuoka a Nikko come voluto da Tokyugawa. La processione che schiera un migliaio di uomini vestiti con
l’armatura completa dei samurai parte dall’Otabisho – luogo considerato sacro nello shintoismo – collocato
vicino al Ponte Shinkyo. I tre reliquiari che contengono gli spiriti dei tre Shogun, Tokugawa Ieyasu
compreso, aprono il corteo seguito dai preti scintoisti a cavallo e dai samurai guerrieri. Basta questo a
comunicare la grandiosità e l’eleganza dell’evento che offre uno spettacolo di grande impatto sottolineato dal
suono dell'antica musica di corte. L’arrivo dei reliquiari al sacrario di Tosho-gu viene celebrato da spettacoli
di danza ovviamente in tema con il periodo storico rievocato.
Al termine della sfilata, pranzo. Quindi ci recheremo alle Cascate Kegon, le cascate più famose del Giappone.
Dopodiché ammireremo il Lago Chuzenji-ko particolarmente bello nel mese di ottobre, circondato da alberi
dal fogliame fiammeggiante. Rientro a Tokyo , cena e pernottamento in hotel.
15° giorno – 18/10 - Tokyo - Italia
Dopo colazione, trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia.
Altreculture
Via Bossi 6 – 10144 Torino
Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected]
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Quota base 10 partecipanti
Suppl. Singola
Euro 4650
Euro 545
La quota comprende: voli intercontinentali con Air France (la classe di prenotazione va riconfermata
al momento della prenotazione) – 20 kg di franchigia bagaglio – accoglienza in aeroporto – tutti i
trasferimenti con bus privato – guida locale parlante italiano – accompagnatore dall’Italia con minimo 10
partecipanti – sistemazione nelle strutture indicate - pensione completa – visite, escursioni, tasse d’ingresso
ai siti indicati nel programma - gadget di viaggio.
La quota non comprende: le tasse aeroportuali ( € 471 da riconfermare al momento della prenotazione )
l’assicurazione con l’annullamento (€ 80 ) – bevande, mance, extra personali e tutto quello non incluso nella
quota comprende.
Le strutture di questo viaggio
Himeji, Hotel Nikko Himeji
Hiroshima, Grand Prince Hotel
Kyoto, Daini Tower Hotel
Mt Koya, Muryokoin
Takayama, Hotel Best Western Takayama
Kanawaza, Kanawaza Hotel
Matsumoto, Matsumoto Tokyo Inn
Hakone, Kawaguchiko Royak
Tokyo, Shinagawa Prince Hotel
Utsunomiya, Tubu Grande Hotel
Strutture di pari categoria possono essere scelte in caso di necessità.
Per ulteriori informazioni leggere le informazioni presenti nel foglio notizie sul web, alla pagina del viaggio.
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