Scarica n.7 Ottobre 2011
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La fi n a n z a da un nuovo punto di vista Volatilità È il momento delle divise asiatiche rampanti Con le mosse giuste si può guadagnare con le montagne russe 361GRADI - OTTOBRE 2011 - N. 7 - LA GRANDE TEMPESTA SUI TITOLI DI STATO Asset in valute forti Mercati Mercatiobbligazionari obbligazionariin incrisi crisi La grande tempesta sui titoli di stato 7 n. CON LA COLLABORAZIONE DI L A R I V I S TA P E R G L I I N V E S T I TO R I I S T I T U Z I O N A L I Anno 2 - ottobre 2011 domande a: ANTONIO FINOCCHIARO, PRESIDENTE DI COVIP (COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE) In Italia l’adesione ai fondi pensione rappresenta l’1% effettuati dai fondi e delle rendite pensionistiche delle attività finanziarie delle famiglie, a fronte del favorirebbero le adesioni». 13% e del 27% raggiunto, rispettivamente, in Germania e Stati Uniti. Questo scenario è destinato a Secondo la Banca d’Italia gli assetti organizzativi dei cambiare nei prossimi anni? fondi pensione italiani mostrano dei limiti legati, per «C’è da augurarselo vivamente. Non mi nascondo, esempio, all'inadeguata composizione degli organi di peraltro, che lo sviluppo della previdenza complementare, amministrazione e controllo; alla mancanza di una particolarmente in termini di adesioni, è condizionato da chiara definizione dei compiti e delle responsabilità taluni fattori esogeni. Mi riferisco in particolare alla attribuiti agli stessi; all'insufficienza di appropriati crescita economica e all’occupazione, al miglioramento meccanismi per la gestione dei conflitti d'interesse. del mondo del lavoro in termini di maggiore stabilità dei Crede che si riusciranno ad annullare queste criticità? rapporti, a un impegno da parte delle istituzioni e delle «Penso proprio di sì. È in corso presso il Ministero parti sociali finalizzato alla crescita della cultura dell’economia la revisione del decreto 703/1996 che previdenziale. A loro volta, i fondi pensione dovrebbero disciplina, tra l’altro, i conflitti d’interesse. La Covip, a sua operare per una riduzione degli oneri gestionali e per una volta, è impegnata, con provvedimenti e interventi di loro aggregazione. Oltre 500 fondi di vario tipo sono vario tipo, a meglio definire le responsabilità degli organi certamente troppi per il nostro paese». decisionali e di controllo dei fondi. In questa azione, il miglioramento del trade-off tra rappresentanza e Come giudica i provvedimenti di riforma varati dai professionalità di questi organi diventa un fattore diversi governi negli ultimi anni? Quali correttivi vincente. Ritengo che molti fondi siano convinti di tale suggerisce al legislatore per tentare di rilanciare il esigenza e si stiano muovendo nella giusta direzione. settore dei fondi pensione? Quanto agli interventi di autoregolamentazione essi «I provvedimenti adottati negli ultimi anni dal possono rappresentare un’intelligente integrazione delle Parlamento, uno dei quali è l’allungamento dei tempi per normative primaria e secondaria. Sul tema la Covip ha il conseguimento della pensione, sono orientati avviato alcuni gruppi di lavoro, ai quali partecipano i prevalentemente alla stabilità nel tempo della spesa rappresentanti delle maggiori associazioni del settore. pensionistica: si tratta di riforme assolutamente Taluni risultati sono stati già raggiunti». necessarie per un paese, come il nostro, sul quale grava un alto debito pubblico. Diverso il discorso in termini di In Inghilterra, il 30% del patrimonio dei fondi pensione adeguatezza della rendita. È indubbio che le pensioni di è investito in hedge fund. Quali possono essere i punti primo pilastro tendono a ridursi nel tempo. Di qui di forza e di debolezza del matrimonio finanza- l’esigenza di una pensione integrativa da costruire su base previdenza? volontaria. Covip si è espressa più volte sui possibili «Il decreto 703/1966 consentirà ai fondi, a determinate interventi per il rilancio della previdenza complementare. condizioni, ulteriori possibilità di investimento dei Ho già indicato le variabili esogene. Un fine tuning montanti accumulati, finalizzate anche al conseguimento dell’attuale normativa primaria, anche alla luce di maggiori rendimenti. Va peraltro ricordato che i fondi dell’esperienza fin qui fatta, sarebbe utile; porre la pensione devono minimizzare i rischi derivanti dagli previdenza complementare al centro delle negoziazioni investimenti in relazione all’obiettivo sociale fra le parti sociali, anche. Ulteriori agevolazioni fiscali (costituzione di una rendita pensionistica) loro assegnato. nella tassazione dei rendimenti degli investimenti Una condizione, questa, assolutamente inderogabile». ANTONIO FINOCCHIARO 361GRADI/Ottobre 2011 3 Sommario OTTOBRE N.7 6 Gestore a cura di Citywire Una strategia corazzata con i Cds 10 Mercati a cura di Allfunds Bank Investment Services L’oro per migliorare i portafogli I Focus 14 Alternative a cura di Allfunds Bank Investment Services Tempi di crisi,tempi di volatilità 20 Etf testo su dati forniti da Borsa italiana In crescita i tracker di difesa Intervista 22 Inchiesta 28 Il gestore - Axa Investment Managers Italia Sim Grande cautela Mercati obbligazionari in crisi Rischiano tutti Di colpo i bond emessi dagli stati sono entrati in difficoltà e non solo nei paesi con i maggiori problemi. Il pericolo è che si arrivi al blocco totale, se non verranno presi provvedimenti forti. La recente decisione di immettere liquidità per 2-3 mila miliardi di euro da parte di Efsf e Bce potrebbe stabilizzare le quotazioni e gli spread, ma nessuno può ancora dirsi fuori dalle acque agitate. E le difficoltà potrebbero continuare ancora per anni se non si arriverà a provvedimenti drastici Intervista 42 Inchiesta 2 44 L’investitore istituzionale - L’Enpacl Un rinnovamento continuo Alla ricerca di asset in valute forti Tante divise rampanti Acquistare titoli azionari e obbligazionari dell’Estremo Oriente significa oggi puntare non solo su aziende in crescita esponenziale, ma anche su monete che si stanno rivalutando con grande potenza. Indonesia, Malaysia, Thailandia e Corea sembrano le realtà più interessanti, ma anche la Cina presenta dinamiche di rivalutazione non ancora interamente espresse Educational 56 Rubriche 60 Le chiavi dello swing pricing a cura di Allfunds Bank Investment Services Un aggiustamento non sempre gradito 62 64 Termometro macroeconomico Tre rischi sulle nostre teste Cambi Salvate il soldato euro! Il mondo della legge La maxi-imposta di bollo avvantaggia il risparmio gestito 4 361GRADI/Ottobre 2011 A CURA DI CITYWIRE FOCUS: gestore Una strategia corazzatacon i Cds di Amy Williams I gestori a volte passano tutta la loro carriera a gio- molti commentatori di mercato che si stracciano le vesti care con i propri portafogli allo scopo di raggiunge- per l’uso predatorio dei Cds da parte degli hedge fund. re il delicato e raro equilibrio fatto di rischi di ribas- Una strategia che è stata definita il «nuovo grande short», so limitati e potenziale di rendimento illimitato. Raphael cioè la scommessa sulla fine economica di Grecia, Spa- Robelin è riuscito a trovare una soluzione a questo peren- gna, Italia e persino Francia. ne problema, anche se non ha avuto spazio nella società Nonostante le critiche diffuse, quando usati dalle per- in cui lavorava in precedenza per sviluppare questa solu- sone giuste e nella maniera in cui originariamente erano zione. Ha però trovato la cultura di investimento adegua- stati concepiti, i Cds possono fornire un elevato grado di ta a BlueBay e la sua performance risk-adjusted, sia per protezione; nella visione di Robelin, infatti, questi stru- quanto riguarda il fondo BlueBay Investment Grade menti non dovrebbero essere usati solo a beneficio degli Bond, sia per il fondo Investment Grade Libor gli ha per- hedge fund. Egli sostiene che hanno un importante ruolo messo di ottenere un rating AAA da parte di Citywire. Si è da giocare nei portafogli obbligazionari long-only, spe- anche a piazzato nella top 5 dei gestori della categoria al- cialmente in mercati imprevedibili come quelli attuali. tri obbligazionari nella seconda edizione della nostra guida Euro Stars. RAPHAEL ROBELIN 6 Ma non è stato facile per Robelin affermare le sue idee, quando era un semplice gestore focalizzato su cor- Qual è dunque il suo segreto? Un mix che si può de- porate bond europei e prima di approdare a BlueBay: «Se finire come esuberanza giovanile, una sana mancanza di sei uno specialista bottom-up con forti capacità di iden- rispetto delle convenzioni, oltre ai vantaggi derivanti dal- tificare le società con le performance migliori, è ancora l’avere lavorato con professionisti di esperienza come più importante riuscire a sviluppare le proprie idee di ri- Philippa Jabre. Robelin ha capito presto che tre lettere basso, in quanto i performer peggiori tendono a essere i avrebbero definito la sua carriera: Cds. titoli le cui performance deviano maggiormente dal ben- Naturalmente parliamo dei credit default swap, lo chmark. All’interno di una società con prodotti tradizio- strumento derivato al centro di tanti problemi durante la nali long-only, poiché gli unici strumenti che usavamo crisi finanziaria. È famosa la definizione del presidente di erano bond e perché non potevamo andare corti, non ci Berkshire Hathaway Warren Buffett, che definì i Cds co- era possibile fare ciò». È per questa ragione che Robelin me «armi finanziarie di distruzione di massa». si è battuto con forza per rendere i Cds una parte inte- E con la crisi dell’Eurozona in pieno corso questa ti- grante del processo di investimento. Spiega infatti: «Un pologia di contratti è tornata al centro di attacchi con Cds ti permette di comprare e/o vendere assicurazione su 361GRADI/Ottobre 2011 una particolare società nel caso di un evento creditizio, dito (inteso come reddito fisso, n.d.r.), soprattutto per un soprattutto un default; di conseguenza penso che per un vero specialista creditizio in grado di gestire una combi- investitore in corporate bond sia uno strumento partico- nazione di fondi hedge e long only. I fondatori erano for- larmente redditizio, in quanto in questa asset class (i cor- ti sostenitori dell’uso dell’intera gamma di strumenti di- porate) il potenziale di rialzo è limitato in quanto gli sponibili, inclusi i Cds, da parte dei money manager long- spread possono allargarsi fino a un certo punto, mentre i only; la loro aspirazione era costruire un’azienda basata rischi sono decisamente significativi». Frustrato per il fat- sulla best practice e le migliori performance». Insieme a to di non essere in grado di fornire questo strumento di Willis e Poole cominciò il lavoro per costruire l’infrastrut- assorbimento di shock finanziari nei suoi portafogli, Ro- tura del nuovo fondo. Seguirono lunghe e numerose di- belin racconta come continuò a battere sul tasto del scussioni con il legislatore lussemburghese per assicurar- cambiamento, spingendo per l’integrazione dei Cds nei si che i Cds potessero essere usati nei fondi long-only che prodotti utilizzati dai fondi tradizionali. l’azienda stava per lanciare. Tutto questo sforzo alla fine Tale sforzo si dimostrò senza frutti, ma nel 2003 pagò e il fondo BlueBay Investment Grade Bond fu lan- un’opportunità si presentò a Robelin quando fu avvicina- ciato nel novembre del 2003 con 30 milioni di capitale to dai fondatori di BlueBay Hugh Willis e Mark Poole: «In iniziale da parte di Shinsei Bank, un istituto di credito quel periodo la società era nata da 18 mesi è si era già co- giapponese. Gli asset nel fondo crebbero fin dall’inizio in struita una reputazione di grande abilità negli investi- maniera stabile, ma il punto di svolta venne durante la menti. Aveva convinzioni molto forti circa il fatto che ci crisi finanziaria in cui il team di gestione dimostrò di es- fosse spazio per una nicchia di player nel mercato del cre- sere in grado di fornire buoni rendimenti in condizioni di 361GRADI/Ottobre 2011 7 FOCUS: gestore mercato molto difficili. Come risultato il flusso di investi- di maggio i governi europei annunciarono la creazione menti aumentò moltissimo portando gli asset in gestio- dell’Efsf per facilitare il finanziamento della Grecia. Inol- ne del fondo oltre la soglia del miliardo di euro nel 2008 tre la Bce poteva a quel punto comprare titoli di stato sul e oltre i 14 miliardi nel 2010. mercato; facemmo l’errore di considerare ciò come un via Dunque com’è che un fondo che detiene Cds nel libera per i corporate bond. Togliemmo tutte le copertu- cuore del proprio portafoglio riesce a gestire il rischio in re, i Cds sugli indici e così via. Col senno di poi si può ve- maniera così efficace? Spiega Robelin: «Potrei dire che dere come ci vollero altre sei settimane prima che il mer- questa è una asset class molto remunerativa, ma è molto cato si riprendesse, in quanto la situazione nel mercato importante identificare le mine vaganti, quelle emissio- dei titoli di stato era semplicemente troppo negativa. Il ni che hanno il potenziale di esplodere e dove gli spread fatto che diventammo positivi sul mercato troppo presto non riflettono accuratamente il rischio. Nella maniera in portò un maggio molto difficile. Di conseguenza deci- cui i nostri concorrenti costruiscono i loro portafogli, la demmo di assumere alcuni esperti di titoli di stato nel no- percentuale di successo necessaria per fare meglio del- stro team allo scopo di capire meglio i problemi a livello l’indice è semplicemente troppo elevata. Questo è un sovrano e così riuscire ad anticipare meglio le fasi di de- difetto fondamentale nella maniera in cui i portafogli bolezza nel mondo dei corporate, causate dai rischi ine- sono costruiti». renti i crediti a livello sovrano». Con ciò anche Robelin e la sua squadra hanno fatto i Per quanto riguarda le posizione in essere, il fondo loro errori: «L’anno scorso, ad esempio, abbiamo avuto un mantiene un overweight su emittenti domiciliati nel co- mese di performance inusualmente negative, perché ab- re dell’Eurozona piuttosto che nella periferia e su emit- biamo sottovalutato l’ammontare del contagio derivan- tenti che ricavano un buon ammontare di fatturato nel- te dall’universo dei titoli di stato. Nella prima settimana le economie emergenti. Ricorda Robelin: «A livello politico viviamo adesso in un mondo in cui il concetto di condivisione degli oneri è molto popolare, per cui la prossima volta che una grossa banca europea fallirà e avrà bisogno di denaro da parte dei contribuenti sarà poco realistico pensare che gli obbligazionisti senior non verranno colpiti». Per contrastare tutto ciò i covered bond sono una delle opzioni preferite dal gestore. Quando si tratta di emissioni di gruppi non-finanziari la situazione è invece opposta, in quanto Robelin e il suo team ritengono che gli investitori azionari americani si stiano spazientendo e faranno sempre più pressioni per mettere al lavoro il capitale in eccesso: «Siamo al punto nel ciclo della leva in cui il rischio è che le aziende vengano condotte badando più agli interessi degli azionisti piuttosto che a quelli dei creditori e pensiamo che attualmente questo rischio sia maggiore in Usa che in Europa». 8 361GRADI/Ottobre 2011 A CURA DI ALLFUNDS BANK INVESTMENT SERVICES FOCUS: mercati L’oroper migliorare i portafogli oro è rispettato in tutto il mondo per il suo va- L’ percentuale delle riserve detenute sotto forma d’oro varia lore e la sua storia ricca di prestigio. Tra tutti i da paese a paese, ma l’oro è presente nei forzieri della mag- metalli preziosi, l’oro è il più ricercato ai fini di gior parte degli stati. Inoltre quasi tutti paesi, ma non tutti, investimento. Nel corso dei secoli, le società hanno sem- comunicano al Fmi con frequenza mensile il livello delle pro- pre detenuto oro, privilegiandolo per diversi motivi. In prie riserve auree. Al primo trimestre del 2011, erano gli Sta- questo articolo offriremo una panoramica sul metallo ti Uniti a detenere il volume d’oro più cospicuo al mondo, giallo inteso come investimento, soffermandoci sulla di- con 8.133 tonnellate (circa il 75% delle sue riserve), staccan- namica della domanda e dell’offerta nel settore. do di gran lunga la Germania, al secondo posto con 3.400 I governi dei paesi di tutto il mondo detengono una ri- tonnellate (circa il 70% delle riserve). A titolo di curiosità, serva aurea. Secondo le stime, circa un quinto dell’oro segnaliamo che il Portogallo è il paese che vanta la percen- estratto a livello mondiale è destinato a questo scopo. La tuale maggiore d’oro nelle proprie riserve: l’80%. Le banche centrali, fino a qualche tempo fa, hanno Riserve di oro delle banche centrali (1958-2010) venduto più oro di quanto non ne acquistassero, ma non intervengono sul mercato solo in veste di venditori o acquirenti. Svolgono anche attività di prestito, swap e simili, essendo i principali fornitori di prestiti in oro al mercato. Secondo il Gfms, dagli albori della civiltà, sono state estratte 158 mila tonnellate d’oro, di cui il 66% dal 1950. L’unico continente in cui non è presente attività mineraria è l’Antartico, essendo vietata. I cinque principali produttori d’oro nel 2010 erano la Cina, gli Stati Uniti, l’Australia, il Sud Africa e la Russia, che, insieme, rappresentano quasi il 50% della produzione aurifera mondiale. Il secondo comparto del mercato dal lato dell’offerta è costituito dall’oro riciclato. Dato che questo metallo prezioso è praticamente indistruttibile, è sorta un’intera industria votata al suo riciclaggio. Gli scarti d’oro proven- 10 361GRADI/Ottobre 2011 gono da gioielli, componenti elettronici, lingotti e mone- duzione di connettori, commutatori e contatti di relé, te. Sono più di 1.500 le tonnellate d’oro riciclato reim- giunti saldati, cavi e piastre di connessione. Anche dispo- messe sul mercato tramite questo canale. sitivi come cellulari, palmari, navigatori satellitari e cal- Considerando entrambe le fonti citate, ogni anno giungono sul mercato 4 mila tonnellate d’oro. Per quan- colatrici contengono, tra gli altri materiali, piccoli quantitativi d’oro. to riguarda la domanda, gli attori principali sono il set- In termini di distribuzione geografica, i principali tore della gioielleria, l’industria e il mondo degli investi- paesi consumatori, nel 2010, erano India, Cina, Europa (ex menti. Storicamente i gioiellieri hanno sempre fatto la Csi), Medio Oriente e Stati Uniti. L’India, da sola, rappre- parte del leone, rappresentando circa il 70% della sentava il 30% del consumo mondiale d’oro, mentre, con- domanda d’oro. Tuttavia la richiesta da parte di gioiel- siderati nel loro complesso, tutti questi paesi rappresen- lieri è, in parte, di natura stagionale, dato che varia in tavano il 70%. funzione del periodo dell’anno. Nei paesi occidentali, la Grazie alla costante innovazione che caratterizza il punta massima si tocca a Natale, mentre nel mondo isla- mondo finanziario, i mercati dei capitali sono sempre più mico il picco viene registrato al termine del Ramadan. efficienti e, oggi, offrono agli investitori diversi metodi In Turchia il turismo genera un aumento della doman- per acquistare oro o, semplicemente, acquisire esposi- da nel terzo trimestre e attrae potenziali acquirenti verso zione alle fluttuazioni del prezzo di questo metallo. Chi questi mercati. In india, la domanda sale alle stelle investe in oro, di norma, acquista monete e piccoli lin- durante il periodo in cui si celebra la maggior parte dei gotti coniati dalle zecche dei governi di tutto il mondo matrimoni, che varia da regione a regione, ma coincide oppure investe in Exchange traded fund (Etf) ed Exchan- essenzialmente con i mesi da novembre a maggio, con ge traded commodities (Etc), che operano su diverse una pausa tra metà dicembre e metà gennaio. Un altro borse valori mondiali. Gli investitori istituzionali, inoltre, evento importante che si traduce in un’impennata del ricorrono a future e opzioni a scopo di hedging o leve- consumo d’oro è il Capodanno cinese, che cade tra la rage. Ancora le azioni di società di estrazione mineraria prima metà di gennaio e febbraio. dell’oro e i fondi basati sull’oro sono strumenti molto Per quanto riguarda l’industria, la domanda d’oro diffusi per acquisire esposizione all’oro e offrono buone proviene essenzialmente dal settore dell’elettronica, dato possibilità di sovraperformance. Gli investitori, inoltre, che questo metallo prezioso è un ottimo conduttore. possono puntare su conti in oro e piani di accumulo in Questa sua caratteristica, cui si aggiunge la resistenza oro. Altri attori del mercato, come primarie banche di alla corrosione, lo rende un materiale adatto per la pro- investimento e investitori istituzionali, di norma domi- 361GRADI/Ottobre 2011 11 FOCUS: mercati Prezzo dell’oro (dollari per oncia) ottenere questo livello di diversificazione, è necessario individuare investimenti che non siano strettamente correlati gli uni agli altri. E l’oro, storicamente, ha una correlazione negativa con l’andamento delle azioni e di altri strumenti finanziari. I fattori di rischio che possono influire sul prezzo dell’oro, inoltre, sono di natura diversa, rispetto ai fattori che interessano altri asset. Gli investitori di tutto il mondo riconoscono l’oro come uno degli strumenti di copertura più affidabili contro l’inflazione, dato che il suo prezzo tende ad aumentare quando aumenta il costo della vita. Il valore dell’oro, in termini di beni e servizi reali che consente di acqui- nano il mercato dei warrant su oro e l’universo dei pro- stare, è rimasto incredibilmente stabile nel corso dei dotti strutturati. La scelta degli strumenti più adatti per secoli. In linea generale, invece, il potere d’acquisto di acquisire esposizione all’oro dipende dagli obiettivi e dai molte valute è diminuito, essenzialmente a causa del- vincoli di investimento del singolo investitore. l’aumento dei prezzi di beni e servizi. Dall’inizio del nuovo millennio e, in particolare, Sul fronte opposto, quando si assiste a una contrazio- durante la recessione del 2008-2009, l’oro è tornato a ne dei prezzi, l’attività commerciale rallenta e l’economia occupare un posto importante nel portafoglio di molti è frenata da un eccessivo indebitamento. È dai tempi del- investitori. la Grande depressione degli anni ‘30 che non si registra un Secondo i risultati di una ricerca empirica, sono sva- ambiente deflazionista a livello globale. All’epoca il pote- riati i motivi che possono spingere un investitore a dedi- re d’acquisto relativo dell’oro subì un’impennata, a fronte care una parte del proprio portafoglio all’oro. Ma non della caduta in picchiata di altri prezzi. solo: sono molti anche i motivi per cui l’oro dovrebbe Oltre a proteggere contro l’andamento altalenante occupare un posto importante all’interno di qualunque dei prezzi, l’oro può dimostrarsi un’ottima copertura portafoglio di investimento diversificato. Per riuscire a anche sul fronte valutario. Nella fattispecie, l’oro si è Correlazione storica fra oro e altre commodity rispetto agli asset finanziari – Visione a lungo termine (10 anni) Msci world (equity) S&P 500 Barclays global aggregate (bond) Dollar index % performance in dollari Lingotto di oro 0,10 0,00 0,45 -0,53 510% Bgf World Gold Fund 0,38 0,24 0,37 -0,56 815% Gsci Commodities Index (Total Return) 0,33 0,26 0,17 -0,35 47% Lme Copper spot 0,46 0,38 0,08 -0,29 551% Wti oil spot 0,24 0,19 0,12 -0,28 254% Cbot wheat spot 0,22 0,18 0,11 -0,21 47% (10 years dataset) 12 361GRADI/Ottobre 2011 dimostrato costantemente uno degli asset più efficaci ai Correlazione a breve termine tra azioni aurifere e prezzo dell’oro fini della copertura contro la debolezza del dollaro. L’oro, inoltre, rappresenta uno degli investimenti più liquidi del mondo, essendo negoziato 24 ore su 24 sui mercati globali dei capitali. Il mercato del metallo giallo è profondo e liquido, come dimostrato dal fatto che l’oro può essere negoziato a spread inferiori e con maggiore rapidità, rispetto alla maggior parte degli investimenti convenzionali. Gli investitori, poi, dovrebbero ricordare sempre che l’oro può essere utilizzato anche come strumento di gestione dei rischi in ambito di asset management. L’oro conserva il proprio valore non solo in periodi di incertezza finanziaria, ma anche di incertezza geopolitica. Spesso viene definito la «commodity delle crisi», dato che Tuttavia vi sono altri fattori da considerare con le gli investitori si rifugiano nella relativa sicurezza che azioni di società di estrazione mineraria dell’oro, in par- offre qualora salga la tensione. E in periodi del genere, ticolare il rischio politico, dato che molte di esse opera- spesso sovraperforma rispetto ad altri investimenti. no in paesi in via di sviluppo e devono mantenere deter- Come già accennato, il modo più semplice per acqui- minati livelli di produzione aurifera. Pertanto, la scarsa sire esposizione all’oro è tramite il mercato azionario, correlazione tra azioni aurifere e monete d’oro potreb- che consente di sottoscrivere azioni di società di estra- be offrire ulteriori vantaggi in termini di diversificazio- zione mineraria dell’oro o acquistare direttamente la ne al momento di costruire un portafoglio. Sebbene le commodity in sé. Le società minerarie potrebbero copri- correlazioni tra le azioni aurifere e il prezzo dell’oro re o meno la propria esposizione all’oro; ciò significa che possano variare sul breve termine, non mancano periodi le azioni, potenzialmente, possono avere un effetto leva di turbolenza, che però hanno sempre avuto vita breve: la sul rendimento degli investimenti. correlazione con l’oro sul lungo termine rimane elevata. I migliori fondi sull’oro Fondi Fonte:Allfunds Bank MTD YTD 1w 1m 2m 3m 6m 1y 3y 5y Ranking vol 3 anni Media peer 0,70% -3,21% -1,40% 4,59% 1,94% 13,77% 6,89% 11,32% 80,82% 118,76% LO Funds - World Gold Expertise (USD) P A 0,30% -0,69% 0,06% 3,89% 1,65% 15,50% 6,48% 17,54% 129,90% 142,09% 1 39,46% Investec GSF Global Gold A Acc Gross -2,46% -3,61% -2,46% 1,17% 1,98% 15,28% 8,02% 13,91% 75,03% 110,85% 2 36,86% DWS Invest Gold and Precious Metals Equities LC 3,94% -6,60% -3,05% 7,52% 4,07% 17,49% 7,41% 1,12% 3 37,20% BGF World Gold Fund A2 USD -3,03% -0,27% -3,26% 1,42% 1,39% 14,64% 10,46% 12,99% 85,09% 103,33% 4 38,50% RBS Market Access NYSE Arca Gold BUGS Index Fd 6,11% -1,65% 9,45% 10,06% 27,03% 16,23% 16,07% 95,62% - 5 46,45% Pioneer Funds Gold and Mining E -0,70% -14,84% 0,55% 4,76% -8,07% -0,24% -5,50% 0,45% 21,30% - 6 33,04% Amundi Fds Equity Global Gold Mines - AU (C) 0,78% 3,90% 2,53% 6,70% 5,13% 17,17% 71,86% - 7 43,28% 2,91% 0,61% 0,01% 86,96% - 39,26% 361GRADI/Ottobre 2011 13 A CURA DI ALLFUNDS BANK INVESTMENT SERVICES FOCUS: alternative Tempi dicrisi, tempi di volatilità L’ VOLATILITÀ IMPLICITA considerato pertanto una misura di rischio, piut- negoziazione di opzioni sul mercato attraverso le quali tosto che una classe di asset. Tuttavia, in questo articolo, domanda e offerta cercano di anticipare il prezzo degli cercheremo di mostrare gli aspetti positivi di questo feno- asset sottostanti in futuro. A seconda delle aspettative e meno, in genere correlato negativamente all’equity e al delle convinzioni (misurate in termini di profondità del credito. L’incertezza come fonte di rendimento? È il sogno mercato), verranno definiti i vari prezzi. aumento della volatilità, generalmente, è associato a situazioni di crisi e di incertezza. Viene La volatilità implicita è una conseguenza indiretta della di molti investitori in questo periodo di crisi, dove perfino Tecnicamente, questo valore rappresenta la volatilità gli asset non correlati (a correlazione zero) crollano come corrispondente al prezzo teorico di una opzione, valuta- quelli più classici. La correlazione è quindi una misura ta mediante Black & Scholes, al prezzo di mercato. piuttosto ingannevole… Il mercato delle opzioni comprende non soltanto le Tuttavia, la volatilità permette di trovare rendimen- aspettative sull’orientamento dei mercati, ma anche ti quando la maggior parte degli asset classici è in cadu- quanto (strike) ci si attende che producano e quando ciò ta libera. Alcuni fondi garantiscono un facile accesso a accadrà (scadenza). I broker e i trader quotano abitual- questo asset legato direttamente al mercato dei deriva- mente in termini di volatilità implicita. ti più liquidi. In primo luogo, è necessario distinguere tra la volatilità ex post e la volatilità implicita. VOLATILITÀ STORICA La volatilità storica o realizzata è la deviazione standard (Û) annua del tasso di rendimento continuo (ui) dell’asset sottostante. In pratica, tale volatilità può essere calcolata come la deviazione standard dei prezzi di chiusura. Rappresenta, pertanto, una misura ex post dell’oscillazione dei prezzi 14 da un giorno all’altro durante un determinato periodo. In RITORNO ALLA MEDIA E CORRELAZIONE INVERSA generale, questa misura presuppone che la volatilità si Per quanto riguarda le principali caratteristiche di questo ti- proietti costantemente nel futuro ed è quella più comu- po di asset, si segnalano il ritorno alla media, la correlazio- nemente utilizzata per misurare il rischio. ne inversa con il mercato azionario e la sensibilità alle op- 361GRADI/Ottobre 2011 zioni. Il ritorno alla media deriva dal comportamento in regimi (cluster) in cui è presente autocorrelazione. In altre parole, la variazione del prezzo di domani dipende dalla variazione del prezzo di oggi: a grandi oscillazioni corrispondono grandi oscillazioni e, di contro, a piccoli FONTE BLOOMBERG movimenti corrispondono piccoli movimenti. Inoltre, la distribuzione dei rendimenti delle azioni è leptocurtica (ad esempio appuntita al centro e con ampie code), rispetto a una distribuzione normale. Ciò indica che la distribuzione è la risultante di un insieme di distribuzioni con differenti varianze (“eteroschedasticità”) e pertanto la volatilità non è costante in tutti i punti. La correlazione inversa con il mercato azionario e creditizio è legata alla capacità di offrire protezione o copertura (hedge) a fronte di crolli e del fatto di essere lo strumento più comunemente utilizzato dal mercato1. FONTE BLOOMBERG FONTI DI RENDIMENTO SENSIBILITÀ DELLE OPZIONI Le principali fonti di rendimento sulla volatilità, oltre a Per quanto riguarda la sensibilità alle opzioni occorre ri- quella puramente direzionale relativa all’esposizione di- cordare i principali parametri da considerare nella loro gestione: delta ( ) e gamma ( ), entrambi dipendenti 1L’ESPOSIZIONE A MERCATI RIALZISTI SI PUÒ FACILMENTE OTTENERE TRAMITE L’INVESTIMENTO DIRETTO IN CARTE VALORI O ALTRI INVESTI- dall’evoluzione del sottostante e pertanto legati in qual- MENTI. TUTTAVIA, LA PROTEZIONE A FRONTE DI CROLLI SI CONCENTRA FONDAMENTALMENTE SULL’ACQUISTO DI OPZIONI, GENERANDO L’A- che modo al mercato, e vega2 ( ), direttamente relazio- nato alla volatilità implicita del sottostante. SIMMETRIA DI VOLATILITÀ 2 (“SMILE” DI VOLATILITÀ) SOPRA O SOTTO IL PREZZO ATTUALE DEL SOTTOSTANTE. VEGA: SENSIBILITÀ DEL PREZZO DI UN’OPZIONE O DI UN ALTRO DERIVATO A UNA VARIAZIONE DELLA VOLATILITÀ. 361GRADI/Ottobre 2011 15 FOCUS: alternative retta alla volatilità (misurata in termini di vega) sono le latilità sia dalla liquidità di ciascuno dei punti fanno seguenti: sì che abitualmente la volatilità implicita abbia un’in- • Smile3. A causa dell’asimmetria nel valore del- clinazione positiva. Di conseguenza, in circostanze le opzioni call/put (principalmente delle azioni), la vo- normali, la volatilità implicita di un’opzione si ridu- latilità implicita di un’opzione put può differire in ma- ce, nella misura in cui si avvicina la scadenza, per ri- niera significativa da quella di un’opzione call in cor- tornare alla volatilità storica, salvo nel caso in cui si rispondenza di una determinata scadenza. Ciò è do- verifichi qualche tipo di balzo che provochi un'inver- vuto al timore degli investitori, che comprano prote- sione della struttura temporale. Skew / zione mediante put rincarando le opzioni con strike • più bassi (e quindi, anche la volatilità). SUPERFICIE DI VOLATILITÀ Struttura temporale. Le varie scadenze del mercato La combinazione di varie volatilità locali (in un periodo) delle opzioni derivanti sia dalle aspettative della vo- congiuntamente all’evoluzione nel tempo delle medesi- Gli strumenti per cogliere la volatilità BLOOMBERG ISIN UCITS CURRENCY 2006 2007 2008 2009 FR0000448466 Y EUR 3,22 4,13 5,21 1,59 LOW VOLATILITY ARBITRAGE CAAM ARBITRAGE VOLATILITE INDARVO FP Equity CAAM DYNARBITRAGE VOLATILITE CADYVOL FP Equity FR0010144568 Y EUR 3,50 4,45 6,57 2,23 CAAM DYNARBITRAGE VOLATILITY CADYVIC LX Equity LU0228161443 Y EUR 3,07 4,47 6,49 2,35 CCR CENTRALE ARBIT. VOL. CENVOLA FP Equity FR0007048673 Y EUR 3,19 4,04 4,61 1,34 CCR CENTRALE ARBIT. VOL. 200 CENABVI FP Equity FR0010525121 Y EUR - - 5,66 2,23 DEXIA MONEY + GETEC DEXGTEC FP Equity FR0000438699 Y EUR 0,88 4,97 5,46 3,59 LYXOR QUANTIC 150 eur LYX150E LX Equity LU0257748094 Y EUR - 4,60 6,22 (0,10) JP MORGAN MANSART INVESTMENTS CQS CONVERTIBLE ALPHA FUND CQSCAEI ID Equity IE00B62ZVD Y EUR - - - - LYXOR CONVERTIBLE BONDS & VOLATILITY ARB INDEX FUND LCBVAIE LX Equity LU0515879871 N EUR - - - - CAAM VOLATILITE ACTIONS CAAMVOL FP Equity FR0010259937 Y EUR 3,33 5,86 22,42 6,48 CAAM VOLATILITY EURO EQUITIES CAVEQAI LX Equity LU0272941112 Y EUR - 6,06 23,48 6,55 CAAM VOLATILITY WORLD EQUITIES CAMVWIA LX Equity LU0319686829 Y USD - - 25,84 8,53 CPR VOLATILITE PLUS CPRVOLP FP Equity FR0010313791 N EUR - 4,13 13,13 (8,96) DEXIA VOLATILITY OPPORTUNITIES DEXVOLO FP Equity FR0010396366 N EUR - - 8,24 3,00 HAREWOOD VOLTIUM HAMVOLT FP Equity FR0010481085 Y EUR - - 12,06 (1,91) LFP LONG VOL LFPLVOL FP Equity FR0010500371 Y EUR - - 24,63 (2,41) LYXOR QUANTIC DYNAMIC LYXQDYN LX Equity LU0257748920 Y EUR - - (21,67) (1,68) LYXOR QUANTIC 300 eur LYX300E LX Equity LU0257748417 Y EUR - 5,88 (7,15) 0,99 CCRACAI FP Equity FR0010591982 Y EUR - - - 3,51 CONVERTIBLE ARBITRAGE VOLATILITY ARBITRAGE VOLATILITY + EQUITY BIAS CCR ACTIVE ALPHA 16 361GRADI/Ottobre 2011 me genera la cosiddetta “superficie di volatilità”. Questo modello di superficie di volatilità è in contrapposizione con il modello di Black & Scholes, che presuppone un contesto omoschedastico (volatilità costanti). STRATEGIE Delle fonti di rendimento sopra indicate esistono varie combinazioni più frequenti, sia direzionali sia di arbitraggio. • Volatilità implicita vs realizzata. Poichè solitamente la volatilità implicita futura è superiore a quella attuale o realizzata, una fonte di carry abituale è la vendita 3 “SMILE” NEL CASO IN CUI IL SOTTOSTANTE SIA UNA DIVISA. Fonte:Allfunds Bank 2010 Total Assets Total assets date Px Last Px Close Dt L. Day L Month MTD QTD YTD Vol. 10d Vol. 30d Vol. 90d Vol. 200d Vol. 360d 0,68 226,43 9/16/2011 13691,13 9/16/2011 0,01 0,39 (0,03) (0,62) 0,16 1,33 1,96 1,78 1,24 1,05 1,34 1098,51 9/16/2011 6093,10 9/16/2011 0,02 0,62 (0,24) (1,35) (0,16) 3,24 4,42 3,87 2,67 2,17 1,44 456,60 9/16/2011 1195,24 9/16/2011 0,02 0,79 (0,20) (1,42) (0,25) 3,20 4,76 3,71 2,59 2,21 0,16 27,49 9/16/2011 1348,10 9/16/2011 (0,00) 0,01 0,02 (0,25) 0,22 0,29 0,38 0,35 0,31 0,35 0,67 119,49 9/16/2011 11180,76 9/16/2011 0,02 0,01 0,08 (0,27) 0,60 0,85 1,04 0,85 0,69 0,64 (2,01) 20,81 9/19/2011 2397,31 9/19/2011 0,00 0,18 0,01 (0,08) 0,04 0,05 0,71 0,89 1,48 1,40 0,33 21,88 9/16/2011 11535,97 9/16/2011 (0,05) 0,08 0,02 1,54 1,24 0,86 0,72 1,25 0,97 0,84 - 155,06 9/15/2011 1010,43 9/15/2011 (0,01) (0,46) 0,19 (2,03) (1,12) 3,14 3,05 3,20 - - - 44,04 9/13/2011 102,66 9/13/2011 (0,28) (0,63) (0,01) (1,16) (0,65) - - 5,14 4,73 - 7,91 873,41 9/16/2011 77231,65 9/16/2011 (0,26) 0,06 (1,62) 2,30 0,38 13,71 9,73 7,15 5,91 5,71 7,67 2292,29 9/16/2011 1552,45 9/16/2011 (0,22) 0,31 (1,41) 2,51 0,63 13,26 9,02 6,74 5,70 5,80 5,10 1782,99 9/16/2011 1447,60 9/16/2011 (0,18) 0,26 (0,36) 2,15 1,33 6,01 4,55 6,33 6,30 5,56 (7,34) 6,65 9/19/2011 896,87 9/19/2011 0,00 (0,07) 0,06 0,02 (1,53) 0,35 1,03 1,32 1,25 4,21 (10,09) 11,08 9/13/2011 10288,97 9/13/2011 - 0,96 (0,08) (0,92) (4,40) - - - - - 0,19 32,83 9/16/2011 1127,35 9/16/2011 0,98 3,95 6,99 10,47 4,84 20,40 19,44 13,83 10,83 15,59 (5,32) 12,73 9/16/2011 1170,39 9/16/2011 0,21 0,79 2,13 7,17 (1,15) 5,84 6,06 7,98 6,50 9,29 0,64 6,33 9/15/2011 8729,73 9/15/2011 0,19 0,12 0,18 5,45 3,87 2,63 2,37 4,45 3,45 2,95 0,16 0,42 9/15/2011 10237,32 9/15/2011 0,00 0,09 0,07 0,12 0,17 0,36 0,19 0,56 0,50 0,80 1,33 38,66 9/16/2011 10893,27 9/16/2011 0,06 (0,22) (0,05) (1,03) (0,19) 2,13 2,93 2,36 1,79 1,60 361GRADI/Ottobre 2011 17 FOCUS: alternative • sistematica di volatilità implicita. Tuttavia, tale stra- TIPOLOGIA DI FONDI tegia sistematica ha l'inconveniente che, nel caso in Si segnala poi la presenza di varie tipologie di fondi as- cui si verifichi qualche crisi o evento, la curva/super- sociati alla volatilità. ficie si inverte generando grandi perdite (addirittura • si è arrivati a -64% nel 2008! – Ml Equity Volatility Ar- positivo e il cui unico obiettivo è attenuare il beta di bitrage Index). un portafoglio. Per tale motivo, ha senso soltanto Un’evoluzione della precedente consiste nello scom- nell’ambito della gestione di un portafoglio che pre- mettere attivamente sulla struttura temporale, ap- veda una parte azionaria. In periodi di tranquillità dei profittando della curva e sapendo che la volatilità mercati, in generale questi fondi perdono importi tende a ritornare a quella realizzata, presentando po- contenuti. sizioni corte e lunghe. • • • Volatilità long short. Si tratta di fondi che gesti- Operazioni su skew. In generale, dopo una crisi, lo scono attivamente la sensibilità del fondo rispet- skew è elevato. Se il gestore ritiene di entrare in un to alla volatilità implicita in funzione delle circo- periodo di tranquillità, questo differenziale tra la vo- stanze del mercato. L’obiettivo di questi fondi è latilità put-call andrà poco a poco riducendosi, per generare rendimenti positivi in qualsiasi situazio- cui interesserà la vendita dello skew. Ovviamente, è ne di mercato. possibile combinare questa con le precedenti strate• Volatilità long only, il cui parametro vega è sempre • Arbitraggio di volatilità. In condizioni stabili di vola- gie temporali. tilità questi fondi consentono di ottenere rendimen- Valore relativo tra gli indici. Storicamente la volatilità ti di portata contenuta, riducendo al minimo le per- di certi indici è superiore a quella di altri (EuroStoxx dite potenziali tramite la diversificazione. In genere, 50 vs S&P 500): in determinate circostanze questa presentano un’esposizione nulla alla volatilità abituale relazione si può incrinare, aprendo diverse (market neutral), ma possono avere un gamma nega- opportunità. tivo che, in situazioni di volatilità elevata, può pro- Delta hedging/gamma hedging4. Nel primo caso l’o- durre effetti assai negativi. biettivo è quello di desensibilizzare la posizione rispetto a movimenti dell’asset sottostante, utilizzato CONCLUSIONI soprattutto nel caso di arbitraggio di convertibili. Nel La volatilità, in genere, non è considerata un asset, bensì secondo caso possiamo avere un bull/bear gamma una misura di rischio ex post. Come si è detto, tuttavia, hedging, in cui si scommette sulla direzionalità della ciò può rappresentare un ulteriore tipo di asset a se stan- volatilità. te, che può consentire di ottenere rendimenti positivi in qualsiasi situazione di mercato. Altre tecniche utilizzate riguardano la correlazione (vo- La volatilità direzionale si traduce quindi in un ele- latilità di un indice contro l’aggregazione della volatilità mento fondamentale di protezione nella costruzione di di certi componenti), straddles, ecc. un portafoglio e, dall’altra parte, l’arbitraggio di volatilità si può dimostrare utile per ottenere rendimenti co- 4 RICORDIAMO CHE GAMMA INDICA LA VELOCITÀ DI VARIAZIONE DI DELTA RISPETTO ALLE PRODOTTI VARIAZIONI NEL SOTTOSTANTE. stanti con bassa volatilità. LA I prodotti impiegati più comunemente sono opzioni sem- Si dice che le crisi siano motori di cambiamento; l’u- SECONDA DERIVATA, INDICA LA CONCAV- plici con le relative combinazioni, variance swaps e titoli so sempre maggiore di prodotti di volatilità dimostra che ITÀ/CONVESSITÀ DELLA FUNZIONE. convertibili. è vero. 18 ESSENDO 361GRADI/Ottobre 2011 TESTO SU DATI FORNITI DA BORSA ITALIANA FOCUS: Etf In crescita i tracker di difesa onostante un’estate terribile per tutti i merca- ETFplus - Emittenti di Etf ed Etc/Etn ti finanziari, gli Etf e gli Etc continuano a ri- Etf scuotere l’interesse degli investitori: alla fine di Db x-trackers - Deutsche Bank 125 agosto il controvalore degli scambi degli Etf aveva rag- Lyxor – Société Générale 118 giunto oltre 48 miliardi di euro, a fronte di 68 miliardi del- iShares – BlackRock 106 Amundi 68 CS ETF – Credit Suisse 49 RBS Market Access 22 tro un valore di 9,78 miliardi nell’intero 2010. In crescita ETF Securities 19 anche gli asset under management. PowerShares – Invesco 17 UBS ETF 16 scambiati: fra gli Etf al primo posto come controvalore degli SPDR ETFs – State Street 12 scambi era alla fine di agosto il Lyxor Etf Xbear Ftse Mib, che JP Morgan 6 si è piazzato al secondo posto come numero di contratti. In Ossiam 4 N l’intero 2010, mentre per gli Etc il risultato è stato ancora più eclatante, con 10,18 miliardi nei primi otto mesi, con- Interessante vedere anche quali sono i prodotti più pratica a essere stato più richiesto sul mercato è stato un prodotto che permetteva di guadagnare con la borsa in discesa. Etf ed Etc/Etn ammessi a quotazione Totale 662 12 600 88 550 500 Etn Etc 83 450 Etf strutturati 57 400 Etf 300 47 18 250 67 Deutsche Bank 16 Lyxor 4 RBS 1 Etn Numero ETF Securities 12 Fonte dati: Borsa Italiana al 31 agosto 2011 miatori. Sulla stessa linea i dati sugli Etc: ad avere conquista491 423 7 150 in maniera tattica dagli investitori istituzionali e dai rispar- 27 37 200 50 il metallo giallo schizzare a livelli mai visti nell’ultimo tren- 13 20 30 87 2002 2003 2004 2005 2006 Fonte dati: Borsa Italiana, al 31 agosto 2011 361GRADI/Ottobre 2011 tennio e soprattutto l’intero settore è stato vissuto come un 164 7 to le prime cinque posizioni sono stati tutti prodotti che puntano sull’oro e sui metalli preziosi, in una fase in cui si è visto 306 261 100 20 Numero ETF Securities Segno evidente che lo strumento Etf viene utilizzato anche 67 350 0 71 Etc Numero baluardo in grado di mantenere inalterato il valore dell’inve2007 2008 2009 2010 2011 stimento anche quando i mercati finanziari tracollavano. Segmento Etf: controvalore degli scambi per asset class Anno 2010: 68,73 mld euro Segmento Etc/Etn: controvalore degli scambi per asset class Gennaio - agosto 2011: 48,41 mld euro 4,85% 0,77% Gennaio - agosto 2011: 10,18 mld euro 38,98% 24,41% 48,55% 5,94% 0,94% 59,18% 61,13% 19,75% 31,13% 40,51% 19,68% 13,50% 6,14% 5,44% 0,32% 8,61% 14,26% Azionario paesi sviluppati Obbligazionario Azionario paesi emergenti Azionario style Altro Etf: andamento dell’Aum in Italia 2,5 Etc/Etn: andamento dell’Aum in Italia 2,12 mld +101,31% Y/Y Agosto 2011: 17,83 mld +11,90% Y/Y 13,47 mld +31,63% Y/Y Agosto 2011: 2,19 mld +17,03% Y/Y 2,0 1,69 mld +161% Y/Y 1,5 12 10,06 mld +32% Y/Y 10 8 10,23 mld +2% Y/Y 1,05 mld +273% Y/Y 1,0 7,63 mld +92% Y/Y 0,65 mld +151% Y/Y 6 3,98 mld +143% Y/Y 4 0 Energia Metalli preziosi Metalli industriali Indici di commodity Bestiame Prodotti agricoli Strategie su valute 17,67 mld +31,19% Y/Y 16 14 4,10% 5,04% 9,23% 0,22% Fonte dati: Borsa Italiana, al 31 agosto 2011 18 2 1,73% Energia Metalli preziosi Metalli industriali Indici di commodity Bestiame Prodotti agricoli Azionario paesi sviluppati Obbligazionario Azionario paesi emergenti Azionario style Altro Fonte dati: Borsa Italiana, al 30 giugno 2011 20 Anno 2010: 9,78 mld euro 0,531 mld Dic-03 0,5 Aum in Monte Titoli in mln di euro 1,64 mld +209% Y/Y Dic-04 Dic-05 Dic-06 Dic-07 Dic-08 Dic-09 Dic-10 0,26 mld 0,18 mld 0,0 Giu-11 Giu-07 Dic-07 Giu-08 Dic-08 Giu-09 Dic-09 Giu-10 Dic-10 Giu-11 Fonte dati: Borsa Italiana spa e Monte Titoli Fonte dati: Borsa Italiana spa e Monte Titoli Segmento Etf: gli Etf più scambiati Agosto 2011 Controvalore Contratti Controvalore (Mln €) % totale Lyxor Etf Xbear Ftse Mib 1306,0 16,51 Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib 673,4 Lyxor Etf Levdax Etf Aum in Monte Titoli in mln di euro 0,28 mld +58% Y/Y 0,046 mld Etf N. contratti % totale Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib 58.471 20,18 8,51 Lyxor Etf Xbear Ftse Mib 55.934 19,30 315,0 3,98 Lyxor Etf Levdax 13.920 4,80 Lyxor Etf Euro Cash 310,4 3,92 Lyxor Etf Ftse Mib 11.500 3,97 Lyxor Etf Ftse Mib 256,9 3,25 Lyxor Etf Dax 5.635 1,94 Fonte dati: Borsa Italiana al 31 agosto 2011 Segmento Etc: gli Etc più scambiati Agosto 2011 Controvalore Contratti Controvalore (Mln €) % totale Etfs physical gold 255,0 15,88 Etfs gold bullion securities 194,1 Etfs leveraged silver Etc Etc N. contratti % totale Etfs leveraged natural gas 10.267 11,67 12,09 Etfs leveraged crude oil 8.576 9,75 120,9 7,53 Etfs leveraged silver 8.308 9,44 Etfs leveraged gold 114,7 7,14 Etfs leveraged gold 6.891 7,83 Db physical gold euro hedged Etc 87,5 5,45 Etfs physical gold 6.834 7,77 Fonte dati: Borsa Italiana al 31 agosto 2011 361GRADI/Ottobre 2011 21 Intervista al gestore Axa Investment Managers Italia sim Grande cautela Secondo l’amministratore delegato della branch italiana del gruppo francese, Pietro Martorella, la richiesta che arriva dagli investitori è in primo luogo limitare al massimo i rischi. I problemi, soprattutto in Europa, sono evidenti, anche se traspare un moderato ottimismo. «Per quanto ci riguarda, pensiamo che i prossimi trimestri dovrebbero portare una conferma della ripresa economica, lenta ma positiva» di Boris Secciani A xa Investment Managers Italia sim, parte A qualche mese dall’inizio di una nuova fase finanziaria ovviamente del gruppo assicurativo francese è cambiato qualcosa nell’atteggiamento dei vostri Axa e controllata da Axa Investment Mana- clienti istituzionali? gers, è presente in Italia dal 1999. L’intera struttura di «Nell’attuale contesto economico è abbastanza normale asset management è al 14° posto nel mondo in termini che l’atteggiamento di tutti gli investitori, non importa a di attivi di gestione e ha oltre 3 mila dipendenti sparsi quale categoria appartengano, sia di grande cautela: ciò in tutto il pianeta. Da parte di Axa c’è un notevole inte- è visibile in tutte le tipologie di investitori, anche quella resse nei confronti degli investitori istituzionali e non a istituzionale, categoria che va ulteriormente definita. caso è stato fortemente sviluppato il settore degli inve- Possiamo infatti grosso modo dividere il mercato istitu- stimenti responsabili, cui molte fondazioni guardano con zionale in due segmenti e ciascuno di essi sta reagendo interesse anche a causa di vincoli statutari che impon- in modo diverso. Da una parte vi è il segmento wholesa- gono di escludere diversi comparti. L’obiettivo dichiara- le, gestori di gestioni patrimoniali, di fondi di fondi, etc. to è integrare pratiche di investimento responsabile su Questo è caratterizzato da maggiore flessibilità nella ge- tutte le aree di esperienza, ma anche costruire prodotti stione e maggiore reattività. In questa categoria c’è sta- d’investimento responsabile creativi e sempre più tema- to in effetti un forte de-risking e questo processo non ha tici, in linea con le convinzioni e le aspettative dei clien- toccato solo l’equity, la cui esposizione era alquanto limi- ti, e che generino rendimenti a lungo termine aggiusta- tata in partenza, ma anche l’obbligazionario. In questo ti al rischio. ambito, infatti, hanno sofferto i prodotti a spread più ri- In questa difficile fase dei mercati, però, la società è schiosi, come l’high yield, soprattutto in Europa. L’obbli- impegnata al massimo a dare alla clientela istituzionale gazionario dei paesi emergenti è stato inizialmente me- PIETRO MARTORELLA, un’operatività che riduca al minimo i rischi. 361GRADI ne no colpito, anche se nelle ultime settimane in questo AMMINISTRATORE DELEGATO DI AXA ha parlato con Pietro Martorella, amministratore delega- campo la riduzione dell’esposizione ha cominciato a far- INVESTMENT MANAGERS ITALIA SIM to di Axa Investment Managers Italia sim. si sentire. Il secondo segmento riguarda invece il settore 22 361GRADI/Ottobre 2011 previdenziale, ove l’asset allocation del cliente è più con- meno presenti nei portafogli, ma anche e soprattutto di servativa e l’orizzonte di investimento è più lungo; in come diversificare la componente di debito governativo, questo caso i movimenti sono stati più limitati. In deter- magari in termini geografici e di emittenti». minate situazioni magari è stato rallentato, o addirittura messo in stand-by, il processo di aumento dell’esposizio- Un periodo prolungato di cattivi rendimenti dell’aziona- ne a certe classi di attivo più rischiose (corporate, high rio potrà portare fra gli investitori istituzionali a una yield, emerging market bond), processo necessario per mancanza di fiducia in questa asset class come sta av- necessità di diversificazione e rendimento. Da quest’esta- venendo a livello retail? te è cambiata però molto la percezione del rischio all’in- «Io non credo che a livello di risparmio gestito professio- terno della stessa componente obbligazionaria e nei con- nale si possa parlare di un progressivo allontanamento da fronti del debito governativo italiano, specialmente fra una delle classi di attivo più rilevanti all’interno di un gli istituzionali, per i quali i titoli del nostro debito pub- portafoglio. Tanto meno fra gli istituzionali il cui patri- blico rappresentano uno degli attivi principali. Oggi non monio è gestito rispetto a un benchmark costruito sulla si discute più se sia opportuno aumentare, all’interno del- base di un’asset allocation strategica. Sta cambiando la componente obbligazionaria, il peso di corporate però la composizione geografica. Fino a poco tempo fa la bond, debito dei paesi emergenti e altre tipologie finora componente azionaria era costituita prevalentemente da 361GRADI/Ottobre 2011 23 Intervista al gestore Axa Investment Managers Italia sim La componente azionaria continua a rimanere sempre relativamente importante titoli di blue chip occidentali, mentre negli ultimi anni è progressivamente cresciuto il ruolo e il peso dei paesi emergenti, che in prospettiva sono destinati a salire ulteriormente. Anche la modalità di esposizione sta cambiando: nell’allocazione strategica la componente azionaria continua a rimanere sempre relativamente importante, ma a livello di gestione tattica sta emergendo l’esigenza di maggiore flessibilità. Si ricercano tecniche e modalità gestionali più efficaci nel proteggere il portafoglio del cliente dalla volatilità e dai ribassi del mercato, cercando magari di gestire attivamente il beta. Ad esempio può succedere che vengano impiegati strumenti derivati per coprire temporaneamente, in parte o del tutto, la posizione azionaria». Il reddito fisso a livello di emittenti percepiti come solidi ha vissuto negli ultimi anni un forte bull market: fine di quest’anno o l’inizio del prossimo per avere un po’ pensate che nei prossimi anni vi sarà un minore interes- più di visibilità riguardo al contesto macro-economico. se da parte degli investitori? 24 «Una valutazione di carattere fondamentale porta Da parte vostra, vi considerate ottimisti o pessimisti? senz’altro a non considerare giustificata la situazione at- «Per quanto ci riguarda pensiamo che i prossimi trimestri tuale: i rendimenti a dieci anni sui titoli tedeschi e ame- dovrebbero portare una conferma della ripresa economi- ricani, ad esempio, ormai ben al di sotto del 2%, appaio- ca, lenta ma positiva. Siamo quindi moderatamente otti- no in una situazione limite. Però il quadro attuale potreb- misti, anche se indubbiamente rispetto anche solo qual- be durare a lungo, a causa di condizioni di mercato for- che mese fa ci sono molti più rischi e le probabilità di un zate, con operatori che cercano rifugio e autorità mone- double dip sono significativamente aumentate. Un altro tarie come la Fed che, per rilanciare l’economia, interven- elemento che stiamo osservando è una maggiore diversi- gono direttamente sui mercati schiacciando i tassi sulla ficazione sia a livello di benchmark adottati sia di costru- parte lunga della curva a livelli inusuali. Che cosa cam- zione dei portafogli, specialmente nell’obbligazionario, bierà in futuro? Si dovrebbe vedere una progressiva ridu- dove la componente corporate investment grade ed zione di appetito per questo tipo di attivi, se non altro per emergenti sta aumentando a scapito del debito sovrano. una semplice valutazione di tipo economico-finanziario. A nostro avviso un’altra classe di attivi interessante, a li- Più incerto appare il discorso sui tempi, su quando si ve- vello prospettico, sarà quella degli inflation linked. A me- drà una seria ripresa economica nei due blocchi econo- dio-lungo periodo, vista la quantità di moneta che le au- mici che stanno soffrendo di più, cioè l’Europa, la cui eco- torità preposte stanno iniettando nel mercato e la di- nomia potrebbe forse già essere entrata in recessione nel mensione dei debiti pubblici dei principali paesi occiden- terzo trimestre, e gli Usa, in cui comunque la situazione tali, non è azzardato attendersi tassi d’inflazione più ele- non appare felice. Dovremo probabilmente attendere la vati di quelli dell’ultimo decennio». 361GRADI/Ottobre 2011 Intervista al gestore Axa Investment Managers Italia sim Vediamo maggiori opportunità in Usa, emergenti e Giappone, rispetto all’Europa Dopo una forte correzione di tutti gli asset rischiosi, dove vedete le migliori opportunità in una logica value e deep value da una parte e growth dall’altra? «Non abbiamo una visione forte in termini di style bias: ciò che vediamo è che sull’equity c’è una relativa attrattività delle valorizzazioni, anche se queste ultime dovranno essere riviste al ribasso, a causa della discesa delle aspettative di utili; comunque, sia per quanto riguarda titoli value, sia growth, ci sono elementi da considerare con cautela. Ad esempio nel value siamo sottopesati sui servizi finanziari, mentre a livello geografico preferiamo ne accettabile. Processi di questo genere richiedono tem- aree dove c’è maggiore crescita, soprattutto su quelle pi lunghi. Per quanto riguarda le banche centrali, pensia- aziende che offrono una maggior visibilità degli utili. Ve- mo che si muoveranno in maniera sempre più coordina- diamo dunque maggiori opportunità in Usa, emergenti e ta: ad esempio, se prendiamo l’operato della Bce, che di Giappone, rispetto all’Europa: evidentemente l’Eurozona recente ha comprato grandi quantità di debito pubblico è oggi quella messa peggio. È chiaro che, a causa della di- di paesi periferici, vediamo che le sue politiche non sono versa composizione dei vari mercati, avendo una forte ormai molto distanti dal quantitative easing americano. bias settoriale e geografica, alla fine ciò si riverbera an- Pensiamo che anche fra gli emergenti ci sarà un probabi- che a livello di caratteristiche dei titoli in portafoglio. In le allentamento delle politiche monetarie, qualora l’infla- ogni caso non ne facciamo una scelta ideologica». zione, come sembra, debba recedere. A livello fiscale c’è un problema di caratteristiche e di situazione economi- Che cosa dovrebbero fare le autorità politiche e mone- ca, nonché di disciplina che differenzia le varie politiche tarie per innalzare il grado di fiducia dei mercati? fiscali dei diversi paesi. Una ricetta che vada bene per tut- «C’è un’osservazione importante da fare: le autorità mo- ti probabilmente non esiste. Ci auguriamo comunque una netarie e fiscali hanno già operato moltissimi interventi, maggiore presa di coscienza e coordinamento da parte nel bene e nel male, a volte con maggiore incisività, a vol- della politica, sia nella ridefinizione delle regole, sia nel- te in maniera meno riuscita. Abbiamo già visto, ad esem- la definizione delle modalità da impiegare, che porti a pio, un maggiore coordinamento a livello di politiche maggiore credibilità». monetarie e anche fiscali. È chiaro, è cambiata l’attenzione dei mercati e degli operatori. Tre anni fa la leva dei bi- 26 Ritenete che oggi vi sia del valore nel sistema finanzia- lanci delle istituzioni finanziarie era il problema eviden- rio europeo? te a tutti, oggi il rischio si è trasferito nella sfera pubbli- «Il settore europeo è over-sold, ma la cautela in questo ca. Di conseguenza, i mercati chiedono ai governi di ope- contesto è dovuta. In modo estremamente selettivo si rare un processo di consolidamento fiscale e migliora- possono certamente cogliere alcune opportunità. Per mento dei conti pubblici. In questo l’Europa appare come esempio nei portafogli di corporate bond, dove i finanzia- l’anello più debole, con una grande varietà di politiche fi- ri pesano significativamente, in particolare in Europa, la scali diverse ed economie molto differenziate fra loro: in differenza la può fare proprio il gestore! Se è in grado di questa situazione è difficile trovare una soluzione comu- selezionare opportunamente emittenti ed emissioni». 361GRADI/Ottobre 2011 Mercati obbligazionari in crisi Una situazione esplosiva Rischiano tutti I bond emessi dagli stati hanno cominciato a destare forti diffidenze e non solo nei paesi con i maggiori problemi. Il pericolo è che si arrivi al blocco totale, se non verranno presi provvedimenti forti. La recente decisione di immettere liquidità per 23 mila miliardi di euro da parte di Efsf e Bce potrebbe stabilizzare le quotazioni e gli spread, ma nessuno può ancora dirsi fuori dalle acque agitate. E le turbolenze potrebbero continuare ancora per anni se non si arriverà a provvedimenti drastici di Boris Secciani A ll’estate di passione che abbiamo vissuto sui stenere il sistema e di un’economia che comunque stenta mercati ha fatto seguito un settembre altret- a ripartire e che ritorna a sua volta a rinfocolare la crisi fi- tanto ricco di avvenimenti, in gran parte poco nanziaria, viste le enormi quantità di titoli di stato presen- incoraggianti. Questa è la laconica verità che sembra 28 ti nei bilanci degli istituti di credito. emergere: la situazione del sistema finanziario europeo e La dinamica che si è sviluppata a partire da questa di diversi stati dell’Unione appare appesa a un filo, spe- estate ha preso il via da un aumento improvviso dei ren- cialmente nelle economie più deboli, ma non solo. Se gli dimenti sui titoli di stato delle due economie periferiche indicatori economici sono in netto peggioramento un po’ chiave di Spagna e Italia. Soprattutto quest’ultima è in dappertutto, mercati emergenti inclusi, è al centro del una situazione drammatica, a causa dello stock di debito sistema finanziario europeo e della solvibilità degli stati pubblico accumulato in passato e della rapidissima asce- che oggi ci sono i problemi più urgenti da risolvere. sa dei tassi di interesse pagati sul mercato, nonché del- In prospettiva gli Usa non sono certo in una situazio- l’enorme quantità di debito che va rifinanziato entro la ne finanziaria migliore, rispetto all’Eurozona: il guaio è fine del 2012. Come si sa, la Bce è intervenuta in manie- che fra Quantitative easing e Operation twist di Bernanke, ra massiccia: alla fine di settembre l’ammontare di bond con le difficoltà sul mercato interbancario da parte di comprati, cui si aggiunge il collaterale dei prestiti repo al- molti istituti di enormi dimensioni, i Treasury americani e le banche, superava 150 miliardi di euro. i Bund tedeschi sono considerati i pezzi pregiati del mer- Visti i livelli di spread che il decennale italiano ha rag- cato, in quanto forniscono facile accesso al mercato repo. giunto sul Bund, nonostante il massiccio intervento e Così, dopo quattro anni, la crisi partita come pesante cri- l’andamento delle ultime aste, non si può non chiedersi si finanziaria si è trasformata in una crisi debitoria a livel- se l’Italia non sia a serio rischio di venire esclusa dall’ac- lo sovrano, a causa degli sforzi compiuti dagli stati per so- cesso ai mercati dei capitali, con conseguenze catastrofi- 361GRADI/Ottobre 2011 che sul sistema bancario europeo e mondiale. Il proble- A ciò si sono aggiunte l’Operation twist, tesa ad ab- ma appare oggi centrale: come riuscire a trovare una so- bassare i tassi di interesse di medio-lungo periodo, e so- luzione che garantisca quanto meno per un periodo di prattutto le pressioni di Geithner per arrivare alla bozza di tempo adeguato la stabilità del finanziamento degli sta- piano elaborata durante l’ultimo vertice del Fmi a settem- ti e un funzionamento decente del sistema bancario, da bre. L’accordo, la cui applicabilità politica è tutta da veri- cui poi ripartire per correggere gli squilibri economici? Da ficare, prevede che la Bce presti denaro all’Efsf, la cui questo punto di vista un importante test sarà l’ormai da- espansione deve essere ancora approvata in diversi paesi, to per scontato default greco, ben oltre i termini delinea- garantendo a quest’ultimo così un effetto leva sul denaro ti all’interno del default selettivo nel quadro del pacchet- che andrà esso stesso a prestare. In questa maniera si po- to di aiuti stabilito a luglio. trebbe arrivare a 2-3 mila miliardi di euro da mobilitare per mettere in sicurezza stati e banche: una risorsa che in MAGGIORE ATTIVISMO DELLA FED effetti potrebbe essere sufficiente per arrivare a quella si- Ciò che però lascia perplessi è finora una certa confusio- tuazione di stabilità cui si accennava in apertura. ne da parte delle autorità, soprattutto europee, circa il da Ma gli ostacoli sono tanti. Innanzitutto le divisioni po- farsi. È innegabile che da parte Usa ci sia stato un mag- litiche a livello europeo non aiutano e impietosa è a tale ri- giore attivismo innanzitutto da parte della Fed, che ha guardo la descrizione di Raphael Gallardo e Franz Wenzel, garantito linee di swap in dollari alla Bce per potere ef- di Axa Investment Managers: «In Europa, l’estensione del- fettuare nei prossimi mesi aste illimitate e fornire così li- la crisi di fiducia nei confronti di Spagna e Italia ha riacce- quidità nella valuta americana a banche che ormai sono so i timori sulla solidità delle banche del Vecchio continen- state tagliate fuori dall’accesso ai capitali dei fondi mo- te. Con il mercato del debito bancario sotto pressione, è ney market statunitensi. nata la paura di un nuovo credit crunch, che sarebbe fata- 361GRADI/Ottobre 2011 29 Mercati obbligazionari in crisi Una situazione esplosiva «È giunto il momento di permettere all’economia di guarire da sola secondo vecchi schemi.In altre parole bisogna ricostituire le riserve di capitale» le per i piani di aggiustamento di bilancio dei paesi perife- violare più di uno dei suoi tabù monetaristi per mettere una rici. Le survey riguardanti il settore manifatturiero stanno pezza alla situazione. Dall’altra parte, invece, l’Operation già segnalando tagli ai piani di produzione a causa della twist di Bernanke, con cui il presidente della Fed intende crescita percepita del rischio di liquidità. Il rischio di reces- vendere 400 miliardi di titoli del tesoro a breve scadenza e sione nel settore manifatturiero sembra molto alto». acquistare un nuovo round di Quantitative easing, che i Restano i rischi di contagio dovuti alla crisi greca, che mercati aspettavano febbrilmente e che Bernanke eviden- sembra solo peggiorare e alla lentezza con la quale si sta temente appare riluttante a lanciare, ha provocato una rea- procedendo alla convalida delle misure anti-crisi, anche se zione abbastanza perplessa da parte degli investitori che da questo punto di vista la divisione netta fra creditori del giudicano di limitato impatto le misure proposte. nord e debitori del sud appare forse un po’ troppo sempli&G Invecistica. Markus Peters, team fixed income di M& BERNANKE RISCHIA DI ARRIVARE TARDI stments, afferma: «Ascoltando i miei colleghi o leggendo Non manca comunque chi critica in maniera forte l’opera- i quotidiani inglesi, emerge l’opinione generale che i tede- to espansivo a livello fiscale e monetario di questi anni. Fra schi non amino l’euro e non vogliano più finanziare il sal- costoro Mads Koefoed, macro strategist di Saxo Bank: «La vataggio della Grecia. Se da un lato difficilmente si può Fed ha annunciato, con inusuale ritardo, la cosiddetta ope- discutere questa impressione generale sull’opinione pub- razione Twist. Questo fatto testimonia ancora una volta che blica della Germania, il suo trasferimento al panorama Bernanke non ha la minima idea (o peggio ha le armi spun- politico tedesco non ha necessariamente riflettuto questa tate) come combattere il secondo round di timori nell’arco visione popolare. In Finlandia e Olanda i sentimenti di eu- di un anno di un double dip. Con il lancio dell’operazione roscetticismo hanno generato opportunità per un manda- Twist, Bernanke corre inoltre il rischio di arrivare troppo to politico più ampio ai partiti democratici di destra, che tardi all’appuntamento con una soluzione, per la secon- mettono in rilievo gli interessi nazionali rispetto al pro- da volta in 10 mesi, che ricalca il programma di Qe2 dello getto europeo. Non è stata questa però la tendenza in scorso novembre. Una soluzione che anche allora arrivò Germania. I risultati delle elezioni federali tedesche dal tardi innescando un massivo rally delle commodity che ha 2010 rivelano che gli elettori si sono spostati in modo si- pesato sui consumi degli americani nella prima metà del- gnificativo a sinistra. Me se gli elettori miravano a raffor- l’anno e che ha costretto l’economia a una nuova battuta zare le voci di euroscetticismo, in futuro resteranno delu- d’arresto. È giunto il momento di permettere all’economia si. Socialdemocratici e verdi sono tendenzialmente favo- di guarire da sola secondo vecchi schemi. In altre parole bi- revoli a un’integrazione europea e sono stati entrambi so- sogna ricostruire le riserve di capitale. Ciò significa che il stenitori dell’euro quando erano al governo. Persino la si- risparmio va incoraggiato e non osteggiato. Purtroppo, nistra, meno entusiasta riguardo all’Eurozona, in realtà non c’è speranza che Bernanke badi al nostro consiglio: non sfida l’appartenenza della Germania all’Ue». quindi prepariamoci a un nuovo piano della Fed e speriamo Se spostiamo la nostra attenzione sull’operato delle 30 che sia solo inutile e non oltremodo dannoso». banche centrali, invece, è interessante notare che in questo Vale infatti la pena ricordare che ormai a rischiare caso, a parte la mossa di estendere gli swap in dollari, è sta- non sono solo paesi storicamente deboli e instabili come ta forse la Fed a deludere le aspettative degli investitori: in- quelli del Mediterraneo, ma anche le economie core che fatti la Bce, pur con tutte le contraddizioni del caso, che si trovano in mano il cerino acceso di una quantità im- hanno portato tra l’altro alle dimissioni di Stark, ha dovuto pressionante di crediti (indicativo al riguardo il caso del- 361GRADI/Ottobre 2011 le banche francesi) tali da mettere in dubbio la loro stes- ropa in particolare è sulla bocca di tutti. Ognuno può ve- sa solvibilità. Da questo punto di vista appare interessan- dere che i nostri governi rischiano di ripetere esattamen- te quanto sta accadendo sul mercato dei Bund. Ricorda te lo stesso errore commesso dalle autorità nipponiche nei infatti Valentijn Van Nieuwenhuijzen, gestore di Ing In- primi anni ’90: sottovalutare il pericolo di rallentamento vestment Management: «Per chi sia ancora convinto che congiunturale e le esigenze di capitalizzazione del setto- le misure accomodanti senza precedenti di politica mo- re bancario. Il Giappone ha perso il decennio 1991-2000 netaria porteranno maggiori rischi di inflazione (con ren- perché il sostegno monetario e di bilancio è stato troppo dimenti sui titoli governativi in rialzo) o che i risicati bi- a lungo esitante e i bilanci delle banche, provati dallo lanci pubblici inneschino paure sulla solvibilità a breve scoppio della bolla immobiliare nell’arcipelago, si sono termine (e aumento dei rendimenti sui governativi), il re- mantenuti per troppo tempo a un livello sufficiente per cente andamento dei mercati dimostra chiaramente che sopravvivere, ma insufficiente per dare un forte impulso le previsioni erano errate. Nonostante ciò, qualcuno po- al rilancio. Per quanto illuminante, questa analogia ha co- trà sostenere che la situazione è tale per cui nel futuro munque i suoi limiti. Il Giappone ha certamente subito un arriveranno comunque maggiori rendimenti, argomen- rallentamento duraturo della crescita, ma il suo modello tando che il mercato sta semplicemente attraversando economico vi si è adattato. Riducendo il ritmo dei consu- una fase temporanea di irrazionalità». mi, i cittadini hanno aumentato in misura massiccia il tas- In questo caso una risposta la si può trovare all’inter- so di risparmio, permettendo al governo di finanziare un no dei bistrattati derivati di credito: se i titoli di stato te- debito pubblico colossale. Al contempo, gli esportatori deschi scambiano a rendimenti minimi, non altrettanto si nipponici, già molto reattivi, hanno saputo cogliere le op- può dire dei credit default swap su di essi, che invece stan- portunità offerte loro dal resto del mondo (soprattutto no aumentando proporzionalmente in maniera più rapida, Stati Uniti ed Europa), non colpito dagli stessi problemi rispetto ad altri emittenti, e hanno raggiunto nella secon- del Giappone. Il modello europeo di oggi è alquanto dif- da metà di settembre un valore record. In pratica gli inve- ferente: la maggior parte dei grandi paesi ha bisogno del- stitori sembrano compiere i primi passi nel considerare an- la fiducia dei finanziatori internazionali per assorbire il che la Germania e gli altri paesi forti un rischio creditizio. debito pubblico e gli Stati Uniti (e la Germania) non pos- Ora come non mai una soluzione vera, e non un tap- sono svolgere il ruolo di potenti locomotive delle esporta- po alla diga, è assolutamente necessaria, pena il ritrovar- zioni europee. Di conseguenza, nello stato attuale uno si in un quadro le cui conseguenze sono incalcolabili. In- scenario alla giapponese non è applicabile alla situazione teressante ad esempio il paragone con il Giappone porta- europea. L’Eurozona dovrà trovare le proprie soluzioni». to avanti da Didier Saint-Georges, membro dell’invest- In concreto, se non si interviene con decisione per ment committee di Carmignac Gestion: «Il rischio di tornare alla normalità, 20 anni di stagnazione e di relati- “giapponesizzazione” delle economie sviluppate e dell’Eu- vo declino potrebbero non essere sufficienti. 361GRADI/Ottobre 2011 31 Mercati obbligazionari in crisi I fondi con cui operare Sceltenella tempesta In questa fase individuare gli strumenti giusti e soprattutto i money manager capaci di operare con il minimo rischio è semplicemente fondamentale. Ecco alcuni prodotti, in euro e in dollari, che sembrano offrire le migliori opportunità agli investitori istituzionali e che promettono di evitare le minacce più pesanti a cura di Allfunds Bank Obbligazionari europei BNY MELLON EUROLAND BOND F sotto il 15% del portafoglio), denominati in hard cur- ondo lanciato nel 2001 che investe, con una strategia flessibile e diversificata, nell’intero universo obbliga- rency e local currency; • bond non denominati in euro non coperti dal rischio zionario area euro, puntando a un’extra performance sul di cambio (l’esposizione al rischio derivante dai tito- Barclays euro aggregate index con un obiettivo di tracking error di 75-150 punti base su un periodo triennale. li a tasso fisso non euro arriva fino al 10%); • obbligazioni convertibili; sebbene le linee guida del- L’universo di investimento include in primis quei tito- la gestione permettono di investire in convertible li che compongono il Barclays euro aggregate index. Inol- bond, è improbabile che la strategia preveda un’ele- tre, il fondo può investire nel debito dei paesi emergenti, vata esposizione. in titoli high yield e derivati. I settori includono titoli di debito emessi da stati, agenzie governative, società e titoli di tipo Cdo. Gli investimenti si focalizzano su titoli denominati in euro e la maggior parte degli emittenti è do- i ttratta di un fondo flessibile lanciato nel 1997 che S investe in strumenti denominati in euro all’interno miciliata in Europa. L’approccio all’identificazione delle dell’universo dei titoli investment grade, con un obietti- opportunità prevede sia una ricerca di tipo qualitativo vo di extra performance sul Barclays capital euro aggre- fondamentale sia metodi quantitativi. Inoltre, il fondo gate index di 50-100 punti base al lordo delle fee e con potrà assumere allocazioni tattiche (fino al 40%) costitui- un tracking error massimo dell’1,5%. La duration oscilla te da asset class non incluse nel benchmark, compresi: generalmente tra i tre e i sette anni. • 32 PARVEST BOND EURO titoli high yield (massimo 25% del portafoglio, soli- La liquidità è, in generale, pienamente investita. La tamente inferiore al 10%), statunitensi e non; qualità creditizia media del portafoglio è solitamente • prodotti strutturati: Abs, Cmbs, Cln; compresa tra i rating AA e A. Il 100% del portafoglio può • titoli di debito dei mercati emergenti (storicamente essere investito in titoli di stato con rating AAA o AA. Per 361GRADI/Ottobre 2011 i corporate bond c’è un limite del 20% per i titoli con rating A e del 10% per le emissioni con livello di rischio BBB. Il fondo investe nell’universo dei titoli obbligazionari denominati in euro, compresi titoli di stato, corporate bond, titoli di agenzie governative, sovrannazionali e Cdo. L’assenza di risorse destinate ai comparti emerging market debt e high yield fa sì che il fondo non sia esposto al rischio valuta. Gli investimenti possono essere realizzati in bond denominati in euro a livello globale, anche se il focus si concentra sugli emittenti dell’Eurozona. Gli investimenti possono avere varie maturity. PIONEER FUNDS-EURO AGGREGATE BOND I investe principalmente in titoli di stato e corporate bond l fondo punta a sovraperformare il suo benchmark, il di elevata qualità e ha la possibilità di investire in titoli di Barclays capital euro aggregate, e i suoi competitor agenzie sovrannazionali, asset backed security, converti- nel medio termine. Questo strumento non possiede un ble bond e valute. obiettivo specifico da raggiungere ma, come riferimento Il gestore seleziona i titoli di stato secondo il loro va- interno, punta a sovraperformare il benchmark di 130 lore relativo e in base alla qualità creditizia del paese, la punti base, al lordo delle fee, annualizzati su un periodo liquidità del titolo e i fondamentali a lungo termine del- triennale. Il tracking error del fondo è compreso tra l’1% l’emittente. La selezione dei corporate bond si basa su e il 4% annualizzato sulla base di stime ex-ante. Il fondo un’analisi di tipo bottom up per ciascun emittente. La I primi dieci fondi obbligazionari Europa Fondi Fonte:Allfunds Bank MTD YTD 1w 1m 2m 3m 6m 1,29% 0,88% 1,54% 1y 3y Media peer 0,05% 1,69% -0,14% -0,44% Muzinich EnhancedYield Short Term EUR Acc -0,59% 0,18% 0,02% -0,54% -1,56% -1,83% -0,96% Capitale Piu Comparto Obbligazionario -0,94% -1,19% 0,02% EuroFundLux - Obiettivo 2012 A 0,03% 0,48% Edmond de Rothschild Signatures Euro Inv Grade C -1,22% -2,35% Symphonia Lux - Flexible Bond -0,55% -1,59% -0,13% -0,66% -1,72% -2,21% -1,65% -2,33% 6,46% KBC Renta Slovakrenta Cap 0,06% 0,76% -0,16% 0,01% 0,26% 0,42% 0,87% 0,03% Mediolanum Challenge Provident 4 Fund P -0,35% 0,91% -0,03% -0,63% 0,56% 0,10% 0,58% BNY Mellon Euroland Bond C EUR 0,68% 2,40% -0,41% -0,07% 2,27% 1,93% Parvest Bond Euro C -0,62% 0,40% 0,10% -1,48% 0,95% Pioneer Funds Euro Aggregate Bond E No Dis EUR 0,16% 4,38% -0,06% -0,69% 1,92% 5y Ranking: vol. 3 anni -0,13% 14,72% 14,80% 23,30% 25,04% 1 1,86% -1,37% -0,66% -2,02% -1,70% -2,06% 7,53% - 2 1,47% 0,00% 0,07% 8,49% 6,95% 3 1,42% 0,03% -1,86% -3,24% -3,55% -2,58% -3,74% 16,99% 15,36% 4 2,64% 8,37% 5 1,82% 8,95% 40,95% 6 1,71% 0,01% 8,68% - 7 1,37% 2,10% 0,51% 30,26% 33,51% 8 3,74% -0,21% 0,00% -2,47% 17,43% 18,67% 9 3,41% 2,29% 4,06% 1,86% 10 3,55% 0,03% 0,07% 0,36% 1,55% 3,64% 0,76% 23,54% - 361GRADI/Ottobre 2011 33 Mercati obbligazionari in crisi I fondi con cui operare Per Pimco l’analisi bottom up dei fondamentali del credito è la base per identificare le migliori scelte di investimento performance è guidata dalla gestione della duration re- nimo del rating medio consentito per il portafoglio del lativa, dal posizionamento sulla curva dei rendimenti e prodotto è BBB. La duration è solitamente compresa nel dai differenziali degli high yield bond. La qualità crediti- range +/-1,5 anni sul benchmark. È ammessa una quota zia media dei titoli inclusi nel fondo è AA e il livello mi- massima di titoli non compresi nell’indice del 5%. Obbligazionari Usa JANUS US FLEXIBLE INCOME F 6,5 anni, o +/- 25% rispetto all’indice. Anche se il fondo ondo lanciato nel 1999 che investe in un ampio ran- può investire a livello globale, la maggior parte del patri- ge di obbligazioni denominate in dollari, in partico- monio è destinata a emissioni del mercato Usa. lare nel mercato statunitense, e che cerca di battere il benchmark, il Barclays aggregate bond index. Il fondo se- JPM US AGGREGATE BOND gue una strategia Us core plus, attraverso lo studio della F duration intermedia e implementando un portafoglio 34 ondo lanciato nel settembre del 2000 che investe principalmente in titoli investment grade a tasso va- multi-settoriale. Janus sviluppa gli investimenti basando- riabile e titoli a tasso fisso denominati in dollari emessi da si su un approccio bottom up che guarda i fondamenta- stati, agenzie, Cdo, sovrannazionali e corporate. Il fondo li di ogni singola società. La duration non è la principale cerca di battere l’indice Barclays capital aggregate bond fonte di alpha, anche se viene usata per mantenersi in li- index di 50-100 punti base annui, al lordo delle fee. L’uni- nea con il benchmark. La credit allocation può variare verso di investimento include corporate bond, Mbs, Abs, dallo 0% al 90%, con una percentuale uguale o superio- Treasury securities, agency bond e Yankee bond. La sele- re al 90% del portafoglio destinata a partecipazioni liqui- zione dei titoli pone l’attenzione sulla parte di Mbs in de. L’esposizione al segmento corporate è caratterizzata virtù delle opportunità che essa presenta e della compe- da un’ampia diversificazione, senza eccessive concentra- tenza del team in questo segmento. Gli investimenti sono zioni sui titoli di debito del settore finanziario. L’esposi- confinati all’universo dei titoli investment grade denomi- zione ai singoli titoli non supera mai il 3% e l’esposizio- nati in dollari, escludendo gli investimenti realizzati nei ne ai singoli settori è generalmente inferiore al 10%, an- mercati emergenti, mentre quelli realizzati nel segmento che se può arrivare al 20%. Gli investimenti vengono rea- high yield non includono alcuna esposizione al rischio di lizzati soprattutto nell’ambito dei titoli investment gra- cambio al di fuori degli Usa. Il processo di investimento si de, fatta eccezione per una quota massima del 35% de- focalizza sull’individuazione di titoli, settori e punti della stinata ai titoli high yield, anche se si mantiene solita- curva dei rendimenti con una bassa valutazione. Il por- mente all’interno del range 0-20%. Il portafoglio defini- tafoglio definitivo è diversificato per settore, sottosetto- tivo presenta una buona diversificazione con 100-200 re e singoli titoli per controllare il rischio complessivo del emittenti con un’allocazione flessibile tra titoli corpora- portafoglio. Generalmente, l’allocazione settoriale ricade te e non corporate. Il team di gestione non cerca di rea- all’interno dei seguenti range: Treasury15-35%, corpora- lizzare valore mediante la duration, che tende a mante- te asset backed 15-25% e Mbs/Agency 40-60%. La dura- nersi vicina a quella del benchmark, compresa tra 3,5 e tion è limitata al +/- 10% rispetto al benchmark. 361GRADI/Ottobre 2011 PIMCO TOTAL RETURN F macroeconomica derivata dall’outlook delle variabili in ondo lanciato nel 1998 che investe principalmente grado di influenzare economia e mercati finanziari su in titoli di stato investment grade, agency e corpo- un arco temporale di tre o cinque anni e da una veri- rate bond, sull’intero range delle scadenze. Il fondo fica ciclica dei trend di breve termine. L’analisi bottom offre agli investitori un’ampia esposizione al mercato up dei fondamentali del credito è la base per identifi- obbligazionario mediante una varietà di strategie per care le migliori scelte d’investimento con la quale il creare valore, cercando di battere il Barcap Us aggre- team di gestione prende le decisioni che portano alla gate index con un tracking error medio di circa 100 creazione di valore. punti base e una duration compresa nel range tre-sei A partire dal suo lancio avvenuto nel 1998, il fondo anni. Il portafoglio definitivo mantiene un elevato è gestito da Bill Gross, fondatore e amministratore dele- livello di diversificazione ospitando circa 500 titoli. La gato, che viene largamente considerato come uno dei mi- strategia top down adottata da Pimco si focalizza sulla gliori gestori obbligazionari negli Usa. Può contare su duration, sul posizionamento lungo la curva dei rendi- un’esperienza iniziata nel 1971, maturata quasi esclusiva- menti, sulla volatilità e sulla rotazione settoriale. Que- mente all’interno della società. ste strategie vengono sviluppate secondo la visione Traduzione a cura di Rocki Gialanella I primi dieci fondi obbligazionari Usa Fondi Fonte:Allfunds Bank MTD YTD 1w 1m 2m 3m 6m 1y Media peer 1,39% 4,43% -0,51% 0,99% 2,78% 3,23% 4,82% 3,10% 20,34% 27,21% MFS Meridian Funds Research Bond A1 USD 0,13% 4,48% -0,27% -0,47% 0,95% 1,29% 3,11% 4,26% 24,00% 27,50% 1 3,88% AllianceBernstein-American Income Pf A USD 0,30% 4,82% -0,22% -0,03% 0,27% 0,91% 3,11% 4,96% 32,55% 38,36% 2 4,60% Amundi Fds Bond US Opp Core Plus - AU (C) 0,32% 4,18% -0,09% 0,25% 0,70% 1,06% 3,02% 4,75% 32,52% - 3 5,25% Legg Mason WA US Core Plus Bond A Acc USD 0,31% 4,99% -0,27% -0,19% 1,19% 1,61% 3,25% 4,90% 26,91% - 4 4,61% BNP Paribas L1 Bond USD C C 0,65% 5,38% 0,14% 0,30% 2,24% 2,31% 4,33% 4,28% 28,22% 34,65% 5 4,19% Loomis Sayles Multisector Income Fund R/D (USD) -0,46% 3,49% 0,47% -0,39% -2,64% -1,33% 0,99% 6,76% 32,39% 35,60% 6 6,26% Janus US Flexible Income A USD Acc 0,76% 4,93% 0,05% 0,22% 1,31% 1,70% 3,58% 4,46% 28,17% 38,21% 7 4,12% PIMCO GIS Total Return Bd Inst USD Acc -0,37% 3,04% -0,08% -0,62% -0,17% 0,04% 1,86% 2,60% 27,73% 44,51% 8 4,05% JPM US Aggregate Bond A Inc USD -3,30% 2,60% -3,81% -3,66% -1,56% -1,17% 1,45% 9,05% 24,45% 40,58% 9 7,71% Aberdeen Global II - US Dollar Bond A2 Acc 0,22% 4,83% -0,62% -0,34% 3,77% 2,52% 19,52% 32,90% 10 5,30% 1,91% 1,87% 3y 5y Ranking: vol. 3 anni 6,78% 361GRADI/Ottobre 2011 35 Mercati obbligazionari in crisi Parlano i gestori Ancora troppo rischio Secondo alcune case di investimento, l’Italia e la periferia dell’Eurozona rappresentano un pericolo molto reale per tutto il sistema finanziario continentale e sarà necessario un intervento politico molto deciso per frenare i processi di default. In caso contrario anche l’Europa core verrebbe brutalmente coinvolta I gestori non si tirano certo indietro nel dare giudizi to dell’Italia, questo fenomeno rischia di portare a una e la maggior parte di loro parla chiaro: la situazio- crisi di liquidità, che si potrebbe trasformare in un pro- ne del mercato dei titoli governativi non è incorag- blema di solvibilità se non affrontato. Le dimensioni del giante e, ammesso e non concesso che i maggiori proble- mercato obbligazionario italiano lo rendono però parte mi si risolvano, il ritorno alla normalità non sarà sicura- integrante del sistema finanziario europeo e un default mente una passeggiata. 361GRADI ne ha parlato con sarebbe catastrofico. Dato questo elemento, è probabile Martin Harvey, gestore obbligazionario di Threadneedle che la Bce continuerà a offrire un sostegno significativo e Maria Paola Toschi, market strategist di Jp Morgan ai titoli di stato italiani, fornendo liquidità. E’ inoltre Asset Management. fondamentale per i politici europei continuare a sforzarsi per trovare un meccanismo credibile per assicurare la 36 Di recente le aste italiane dei titoli di stato sono anda- sostenibilità del debito, allo scopo di riguadagnare la fi- te molto male: questo fenomeno rischia di peggiorare e ducia degli investitori nel medio termine». accelerare i rischi di default del paese? Toschi (Jp Morgan): «Le aste italiane di titoli di stato Harvey (Threadneedle): «Man mano che il prezzo dei ti- hanno visto di recente un processo di rialzo dei tassi che toli di stato italiani cala e i rendimenti aumentano, la so- sconta il rischio che la modesta crescita del paese possa stenibilità del debito italiano diminuisce, elemento che rendere più difficile la gestione del debito pubblico e il lo rende meno interessante anche a prezzi ridotti. Si processo di sostenibilità fiscale. La domanda si è tuttavia tratta di un meccanismo perverso che finora è stato una dimostrata abbastanza sostenuta, anche se inferiore alle costante delle spirali di ribasso viste nell’ultimo anno sui medie storiche. Non pensiamo che i mercati scontino un mercati obbligazionari dell’Eurozona. Il fatto che l’Euro- rischio di default del nostro paese. Tuttavia si teme che zona offra libertà di movimento di capitali e l’esistenza un contesto economico di bassa crescita e l’assenza di mi- di valide alternative di investimento a rischio più limita- sure di correzione strutturali rendano più difficile il rag- to, quali i Bund tedeschi, rendono la situazione ancora giungimento degli obiettivi fissati, tra cui il rapporto de- più precaria. Date le pesanti necessità di rifinanziamen- ficit/Pil in equilibrio per la fine del 2013». 361GRADI/Ottobre 2011 Rendimenti bassissimi da una parte (core) e rischi di default improvvisi dall’altra parte (periferia): vi è oggi cerca di porti sicuri ha determinato una situazione di eccesso di valutazione e di basso valore». valore nel reddito fisso governativo nell’Eurozona? Harvey (Threadneedle): «Dal punto di vista dell’investi- Pensate che anche il core dell’Eurozona possa subire un tore in debito governativo, la sicurezza è il primo elemen- lento e graduale deterioramento creditizio? to da considerare: di conseguenza l’introduzione di mec- Harvey (Threadneedle): «Date le perdite in cui è incorso canismi di ristrutturazione del debito all’interno dell’Eu- il sistema finanziario globale negli ultimi anni, la maggior rozona (come ad esempio in Grecia) continuerebbe a parte degli stati ha sperimentato un deterioramento del- spingere al rialzo il premio al rischio. Data questa incer- la propria qualità creditizia. La prospettiva di una cresci- tezza, una certa cautela nell’approccio è consigliata nel ta debole per un prolungato periodo di tempo e i cam- breve periodo. Ad ogni modo, però, se le autorità euro- biamenti demografici in atto continueranno a mettere pee riuscissero a mettere a punto un piano credibile per sotto pressione le dinamiche del debito pubblico. I paesi migliorare la fiducia sui mercati obbligazionari, allora i core si trovano ad affrontare queste dinamiche alla pari rendimenti offerti dai bond dei paesi periferici diverreb- di quelli della periferia dell’Eurozona: di conseguenza bero interessanti. Un’altra strada verso un maggiore gra- mettere in piedi meccanismi di salvataggio di dimensio- do di fiducia sarebbe qualche segnale che provi che le mi- ni ancora più elevate non è assolutamente una soluzione sure di austerità adottate conducono a una situazione sostenibile nel lungo periodo. Il calo della leva finanzia- sostenibile dei conti pubblici. Allo stato attuale gli inve- ria all’interno delle economie sviluppate, cominciato nel stitori rimangono scettici». 2008, continuerà a mettere sotto stress il sistema finan- Toschi (Jp Morgan): «Non consigliamo strategie di inve- ziario e il come fare a minimizzare le sofferenze insite in stimento nei paesi periferici dell’area euro. L’evoluzione è questo processo è una delle maggiori sfide che attende le ancora troppo incerta e il contesto troppo rischioso per autorità». giustificare un interesse per questi strumenti. Tuttavia i Toschi (Jp Morgan): «In Europa si teme che l’esposizione forti rally che hanno interessato i mercati core dell’Euro- delle banche ai governativi dei periferici abbia determina- pa e i livelli minimi dei tassi dì interesse segnalano una to una maggiore fragilità e vulnerabilità dei patrimoni del- situazione di ipercomprato e di rischio anche nelle aree le banche stesse. Ciò potrebbe nuovamente indurre riper- più virtuose. I tassi ai minimi segnalano rischi estremi di cussioni sia sui mercati interbancari (le banche hanno pau- recessione, che non è il nostro scenario base. Pensiamo ra a prestare a competitor di cui non conoscono la consi- quindi che anche i governativi core dell’Europa presenti- stenza dei bilanci), sia sulla liquidità dei mercati creditizi e no rischi e vulnerabilità. La strategia di fly to quality o ri- sulla propensione a concedere credito da parte degli isti- 361GRADI/Ottobre 2011 37 Parla Stefan Isaac di M&G Corporate Bond Fund «Noi puntiamo sulle aziende» Q uali prospettive vedete oggi per l’Europa periferica a livello aziendale? «Rimaniamo cauti rispetto alle grandi sfide che i paesi periferici dell’Eurozona si trovano a dovere affrontare e questo approccio è valido sia a livello di paese sia a livello corporate. Nonostante i rendimenti offerti siano eccezionali, crediamo sia difficile prezzare i rischi finali di una disgregazione dell’Eurozona. Inoltre, abbiamo qualche difficoltà a prestare denaro all’Europa periferica, perché riteniamo che per questi stati in difficoltà generare una crescita del Pil in una situazione di regime monetario bloccato e di austerità fiscale sia un compito troppo difficile da portare avanti efficacemente. Crediamo anche che questi problemi dell’Europa probabilmente si acuiranno ancora prima di tornare a migliorare». Ritenete che vi sia valore nel debito delle aziende della periferia? «Il fondo M&G European Corporate Bond è ampiamente sottopeso sia di debito governativo dell’Europa periferica sia di obbligazioni corporate della stessa area. Manteniamo una preferenza per quelle aziende che operano invece nelle più solide economie dell’Europa del nord e degli Stati Uniti. A livello complessivo, al momento troviamo opportunità interessanti nel credito investment grade e in alcuni settori del mercato high yield, in ragione del fatto che le aziende appartenenti ai settori extra-finanziari godono di buona salute e in ragione della nostra view: ci aspettiamo infatti bassi tassi di interesse, scarsa inflazione e una crescita economica al di sotto della tendenza». tuti di credito. Per questo le banche centrali occidentali le linee di swap in dollari da parte delle maggiori banche hanno concordato una manovra per fornire liquidità proprio centrali è anch’esso un elemento che riduce i problemi di al sistema bancario. Ciò potrebbe costituire una buona val- liquidità, ma non risolve il problema fondamentale della vola di salvezza per evitare che si generi una crisi di liquidità mancanza di fiducia. Un miglioramento nelle prospettive che vada a impattare sull’economia reale e sullo sviluppo». di crescita senz’altro migliorerebbe il sentiment generale, sfortunatamente però ciò non appare probabile nel- 38 Con le recenti misure si arriverà a un periodo di stabi- l’immediato». lizzazione e a un restringimento degli spread? Toschi (Jp Morgan): «Pensiamo di essere ancora in una Harvey (Threadneedle): «Un elemento chiave da consi- fase molto delicata. Ma ogni intervento e sforzo per ge- derare quando si investe sul debito pubblico europeo è la stire il problema del debito e di contenere l’evoluzione liquidità. La presenza della Bce senz’altro ha aumentato della spesa è bene accolto dai mercati. Tuttavia questi ul- la liquidità sul mercato dei titoli di stato italiani rispetto timi ci stanno anche dicendo che non bastano più misu- ad altri mercati. La mancanza di unanimità all’interno re tampone o interventi di breve termine. Bisogna ragio- della Bce, però, e la natura sporadica di questi acquisti nare con un approccio strutturale per invertire quel rendono nervosi gli investitori, preoccupati del fatto di trend storico vizioso che ha portato negli anni alla for- non potere contare su un sostegno a medio termine. Ciò te esposizione debitoria. Si tratta di un percorso lungo e ha fatto sì che i rendimenti ritornassero ai livelli visti pri- ambizioso che passa necessariamente attraverso un ma che la Banca centrale europea intervenisse, spingen- maggiore coordinamento delle politiche economiche doci a consigliare un approccio cauto. L’introduzione del- strutturali in area euro. 361GRADI/Ottobre 2011 Mercati obbligazionari in crisi Parlano gli investitori istituzionali Manca la fiducia Secondo alcuni importanti decisori in ambito finanziario, sarebbe fondamentale riportare una visione positiva sugli stati. Tutto ciò si può ottenere incrementando la crescita economica e con decisioni politiche capaci di incidere sul futuro. In questo momento in tutta Europa non sembra però che siano molti i governanti in grado di riavviare questo processo virtuoso he cosa sta succedendo sul mercato dei titoli di cose davvero importanti per i mercati, fiducia e aspet- stato italiani e non solo? La risposta appare ba- tative: se non ci sono, nessuno fa investimenti». Un pare- nale, visto che è da mesi che la questione è al re non molto diverso viene anche da Giuseppe Attanà, centro delle attenzioni degli osservatori: vi è una polariz- presidente di Assiom-Forex: «Il problema della solvibilità zazione fra i rendimenti dei titoli emessi da soggetti per- è che, quando la fiducia viene a mancare, ricostruirla è cepiti come sicuri quali la Germania e quelli invece in dif- difficile». C GIANFRANCO TORRIERO, ficoltà come l’Italia. In realtà la questione appare un po’ Le modalità con cui operano gli investitori istituzio- DIRETTORE CENTRALE più complessa di così. Va infatti capito chi è che vende e nali rendono però questo compito particolarmente DELL’ABI chi compra, in quali frangenti e con quali strumenti. Sin- ingrato secondo Giovanni Bossi, amministratore dele- tomatico è il caso dell’Italia, per il suo enorme debito gato di Banca Ifis: «Riportare fiducia sull’Italia è molto pubblico posseduto da investitori stranieri e italiani in difficile: serve infatti che l’azione istituzionale sia in misura quasi eguale. grado di fare pensare che non c’è un rischio aggiuntivo a comprare sul mercato italiano. Purtroppo è difficile: rispetto a qualche anno fa, per Gianfranco Torriero, molti investitori istituzionali devono abdicare sul rico- direttore centrale dell’Abi: «Il sistema bancario ha tutto noscimento del merito creditizio di un paese, lasciando l’interesse a che il costo del debito rimanga basso, in questo compito alle agenzie di rating, perché i sistemi quanto vi è una correlazione storica fra il costo dell’in- di risk management lo impongono». debitamento dello stato e il costo della raccolta per le Se dunque a venire meno nell’acquisto di titoli di sta- banche italiane. La chiave per tornare alla normalità oggi to del nostro paese sono stati soprattutto gli stranieri, più è la crescita. Per riportare lo spread a livelli normali, dob- che i compratori istituzionali italiani, è interessante an- GIUSEPPE ATTANÀ, biamo ricreare quelle condizioni per migliorare l’econo- che andare a vedere dove si concentrano le maggiori aree ASSIOM mia; abbiamo fondamentali alquanto solidi, ma espri- di criticità. Interessante al proposito l’analisi di Claudia FOREX miamo oggi una totale incapacità a crescere. Ci sono due Segre, di Assiom Forex: «Penso che, per quanto riguar- PRESIDENTE DI 40 Questa appare oggi la grossa vulnerabilità dell’Italia 361GRADI/Ottobre 2011 da il mercato secondario, il grosso delle vendite da parte sizioni di questo tipo operando uno squeeze dal mercato degli stranieri sia già passato, grazie all’intervento della degli investitori con posizioni opposte». Bce con il suo obiettivo ufficioso di riportare il rendimen- Che cosa bisognerebbe dunque compiere da parte to sul decennale italiano intorno al 5%. Diverso, invece, delle autorità per garantirsi il supporto dei grandi inve- il discorso per quanto riguarda le aste: in questo caso il stitori? Se la politica monetaria e il comportamento del- problema è non facile da risolvere, visto il calo di fiducia la Bce ricevono consensi, non altrettanto si può dire del- da parte degli investitori». le politiche fiscali statali: e non solo di quelle dell’Italia. È interessante notare come comunque non vi siano Bossi di Banca Ifis spiega: «La politica dovrebbe avere il GIOVANNI BOSSI, tensioni e incertezze solo in Italia. Sempre per Torriero, in- coraggio di affrontare scelte anche dolorose con un’otti- AMMINISTRATORE fatti, «il problema non è comunque interamente italiano, ca di lungo periodo, dovrebbe avere il coraggio di dire che DELEGATO DI quanto piuttosto europeo: un aumento degli spread vi è è ora di pensare alle generazioni future». stato anche in altri paesi considerati più solidi come la Torriero ricorda inoltre che anche nella spesa pubbli- Francia». Interessante anche l’analisi di Claudia Segre sul- ca un maggiore consolidamento fra gli stati europei sa- la Germania: «Per quanto riguarda il reddito fisso tedesco, rebbe auspicabile e necessario: «A livello fiscale ci vorreb- la maggior parte della liquidità sta sul future sul Bund, un be un maggiore coordinamento sul piano continentale, mercato estremamente liquido, dove si possono realizza- anche perché porterebbe comunque a maggiori risparmi. re anche operazioni di brevissimo periodo. Di recente sul Con una maggiore unità europea aumenterebbe il livello Cds si è visto un aumento dei corsi, a causa di una minore di razionalizzazione della spesa, si risparmierebbe e ci sa- liquidità fornita dai market maker, dovuta alla volatilità e rebbe la possibilità di portare avanti gli investimenti ne- ai rischi attuali, e alla scommessa che comunque qualche cessari per alimentare la crescita». BANCA IFIS rischio si stia sviluppando anche nel core dell’Europa. Sul Se l’Europa vorrà salvarsi, dovrà unirsi più che mai, Cds tedesco è però più difficile, rispetto ad altri mercati una prospettiva che oggi, nonostante alcuni segnali in- SEGRETARIO meno liquidi, come ad esempio il Portogallo, costruire po- coraggianti, non appare ancora all’orizzonte. ASSIOM FOREX CLAUDIA SEGRE. GENERALE DI 361GRADI/Ottobre 2011 41 L’investitore istituzionale L’Enpacl Un rinnovamento continuo L’ente che eroga le pensioni ai consulenti del lavoro ha messo in cantiere diverse novità e ha istituito una Commissione riforma. L’idea base, come afferma il presidente Alessandro Visparelli, è che è importante monitorare i fattori demografici ed economici che incidono sull’equilibrio dei conti. Qualche problema, però, è arrivato dai mercati di Alessandro Secciani Ente nazionale di previdenza e assistenza per i ti. Oggi forniamo supporto nei casi di sopraggiunta difficoltà consulenti del lavoro è stato istituito nel 1971 economica (per infortunio, malattia, calamità naturali, etc.), allo scopo di erogare e gestire trattamenti di pre- concediamo mutui per la casa o lo studio professionale, aiu- L’ videnza e di assistenza a favore degli iscritti e dei loro fa- tiamo i giovani iscritti con appositi prestiti agevolati». miliari. L’Ente ha sede unica a Roma e dal 1995 l’Enpacl ha trasformato la propria natura giuridica in Ente privato di Avete da poco approvato un nuovo regolamento: quali tipo associativo, pur mantenendo la gestione della previ- sono le principali novità? denza obbligatoria. L’Ente ha iscritto a bilancio un patri- «Le novità sono tutte rivolte alla sostenibilità dei nostri monio netto al 31 dicembre 2010 pari a 604.335.000 eu- conti. Voglio però sottolineare l’importanza dell’introdu- ro. Al 21 settembre 2011, risultano iscritti all’Ente 26.844 zione di una nuova tipologia di contributo, aggiuntivo a consulenti del lavoro e vengono erogate 8.004 pensioni. quello di base, volontario. La finalità è fornire ai colleghi Si tratta come si può vedere di in istituto con un pa- uno strumento nuovo, flessibile, vantaggioso e utile per trimonio di una certa rilevanza e che soprattutto presen- migliorare l’adeguatezza della propria pensione. Ogni ta conti in ordine. 361GRADI, nell’ambito dei suoi abitua- consulente del lavoro potrà versare nella misura che pre- li incontri con gli investitori istituzionali, ha parlato con ferisce, in funzione della propria capacità di risparmio, e Alessandro Visparelli, dal 19 maggio scorso presidente migliorare anno dopo anno l’attesa pensionistica. Senza dell’Enpacl. considerare i vantaggi immediati sul piano fiscale: il contributo aggiuntivo è interamente deducibile dal reddito». Quali sono i servizi più avanzati che fornite ai vostri iscritti? Di recente avete costituito una Commissione riforma: «Il nostro Ente nasce per assolvere ai compiti tipici dell’assicu- su quali linee dovrà lavorare? Che cosa vi aspettate da razione obbligatoria: riscuotere contributi ed erogare pensio- questo organismo? ni di vecchiaia, anzianità, invalidità, inabilità, a superstiti, in «I sistemi previdenziali obbligatori, finanziati col metodo ALESSANDRO VISPARELLI, PRESIDENTE osservanza dell’articolo 38 della Costituzione. Nel tempo, tut- della ripartizione, devono essere costantemente monitora- DELL’ENPACI tavia, l’Ente ha voluto essere sempre più vicino ai propri iscrit- ti. Fattori demografici (nuovi iscritti, cancellazioni, cre- 42 361GRADI/Ottobre 2011 scente speranza di vita, etc.) e fattori economici (andamento dei volumi degli affari professionali) possono incidere significativamente sull’equilibrio tendenziale dei conti pensionistici. La nuova Commissione, nella quale sono rappresentati i massimi organismi dei consulenti del lavoro, ha assunto il compito di analizzare lo stato del bilancio pensionistico dell’Ente e di studiare possibili modifiche al sistema. Già nel corso delle prime riunioni ci si è trovati d’accordo a introdurre meccanismi di maggiore correlazione tra contributi e prestazioni, così da non generare passività. Inoltre, è in fase di approfondimento l’adozione di un nuovo metodo di prelievo contributivo, maggiormente equo. Non escludiamo nemmeno l’innalzamento dell’età di mo controlli ex ante ed ex post. Un sistema di reportisti- pensionamento. Comunque, ogni provvedimento sarà as- ca ci aiuta a monitorare la situazione e a operare per sunto solo dopo averlo condiviso con l’intera categoria e tempo le scelte migliori. Anche grazie a tale monitorag- nel rispetto dei principi del pro rata e della gradualità». gio, nel corso del 2010 abbiamo deciso di abbandonare il precedente modello di gestione patrimoniale, rivolgendo Quanto vi ha reso difficile la vita l’andamento dei mer- parte delle nostre risorse verso comparti specializzati». cati negli ultimi tre anni? «I due terzi del nostro portafoglio sono investiti nei mer- I titoli di stato italiani rappresentano per voi lo stru- cati. La crisi finanziaria prima e quella economica poi non mento principale di investimento? potevano non avere riflessi sul nostro portafoglio. Siamo «Un portafoglio efficiente è un portafoglio diversificato. riusciti a fronteggiare la situazione senza grandi scosso- Certamente i titoli di stato, e in particolare quelli italia- ni, tuttavia abbiamo dovuto registrare delle perdite e av- ni, trovano un posto privilegiato, anche perché la parte- viare la revisione della nostra asset allocation strategica». cipazione all’acquisto del debito italiano penso sia dovuta da parte di chi, sul versante della previdenza obbliga- A chi demandate la gestione del vostro patrimonio? Co- toria, contribuisce alla crescita del paese». me scegliete i gestori? «Il portafoglio finanziario dell’Enpacl è articolato. Vi fi- Avete recentemente iniziato una serie di incontri istitu- gurano titoli detenuti in via diretta e una componente zionali: qual è lo scopo e soprattutto come sono andati? affidata in gestione a comparti specializzati. L’individua- «Ministero del lavoro e Ministero dell’economia sono tra zione delle migliori soluzioni e dei gestori è di competen- i principali organismi di controllo dell’Ente. Abbiamo ri- za del Consiglio di amministrazione, che si avvale della tenuto fosse nostro dovere avviare proprio con loro, all’i- collaborazione professionale di un advisor». nizio del mandato del nuovo consiglio, un dialogo costruttivo per il bene degli iscritti. La trasparenza dell’azio- Come controllate la gestione? Avete mai dovuto revo- ne amministrativa è uno dei capisaldi del nostro pro- care un gestore? gramma di lavoro. Per questo, l’iniziativa è stata apprez- «Tramite la struttura organizzativa e l’advisor effettuia- zata apertamente anche dal ministro Sacconi». 361GRADI/Ottobre 2011 43 Alla ricerca di asset in valute forti Il boom dell’Asia Tante divise rampanti Acquistare titoli azionari e obbligazionari dell’Estremo Oriente significa oggi puntare non solo su aziende in crescita esponenziale, ma anche su monete che si stanno rivalutando con grande potenza. Indonesia, Malaysia, Thailandia e Corea sembrano le realtà più interessanti, ma anche la Cina presenta dinamiche di rivalutazione non ancora interamente espresse di Boris Secciani 44 e valute asiatiche restano tuttora un rebus per carry positivo ciò sembrava giocare completamente a fa- molti investitori internazionali. Il potenziale di vore delle divise dell’Estremo oriente, tanto più che la Ci- sviluppo è enorme: il dinamismo economico sin- na stessa ha di recente allentato le maglie della banda di tetizzato dai surplus commerciali di molte realtà dell’E- oscillazione (i cui limiti non sono comunque esplicita- stremo oriente, sia quelle che da poco hanno cominciato mente definiti) entro cui si muove lo yuan nei confronti a diventare protagonisti dell’economia globale come la delle principali valute. L Cina e l’India, sia economie consolidate e ben sviluppate L’imponente correzione iniziata alla fine di luglio come le quattro tigri (Singapore, Hong Kong, Taiwan e Co- sembrava avere confermato la forza degli asset asiatici, rea del Sud) fanno pensare che il processo di aggiusta- valute comprese: le principali monete dell’area erano in- mento sarà inesorabile, viste la mancanza di competitività fatti rimaste stabili sia contro il dollaro sia contro l’euro e la situazione debitoria drammatica di gran parte dell’oc- in uno stretto trading range, mentre tutta la volatilità del cidente. In particolare quest’ultimo aspetto, cioè la politi- settore valutario sembrava essersi concentrata su un ca monetaria ultra-espansiva da parte di Europa e Usa, franco svizzero che presentava un cigno nero al giorno. sembrava avere dato il colpo di grazia al modello mercan- Anche il reddito fisso (corporate e governativo) nonché tilista del Far east e avere accelerato la transizione, spe- l’azionario, pur non presentando certo un andamento cialmente in Cina, verso un modello basato su un maggio- brillante, non hanno male performato in termini relativi, re peso dei consumi interni. I problemi di inflazione infat- rispetto ad altre aree geografiche. Ma dopo le dimissioni ti nel corso del 2011 a un certo punto sono sembrati di Jurgen Stark a settembre dal consiglio direttivo della drammatici, con le maggiori banche centrali asiatiche che Bce, molte divise asiatiche hanno visto un forte apprez- hanno dato il via a un rapido processo di rialzo dei tassi di zamento nei confronti dell’euro e del biglietto verde. Nei interesse. In un clima di propensione al rischio e ricerca di giorni successivi c’è stato però un vistoso calo che ha 361GRADI/Ottobre 2011 coinvolto soprattutto i migliori performer del 2011, il si vedeva da maggio. Anche valute ad alto beta, come la won coreano e la rupia indonesiana. Il movimento appa- rupia indonesiana e quella indiana, appaiono oggi vulne- re interessante per le circostanze in cui ciò è avvenuto: rabili». A dare manforte a questa tesi vi è anche la brusca un momento di forte ritorno degli asset rischiosi, sull’on- frenata del processo di rialzo dei tassi di interesse in nu- da delle misure prese dalla Bce e dalle altre banche cen- merose e variegate realtà. Le banche centrali di paesi co- trali per garantire liquidità in dollari a banche continen- me Taiwan, Corea del Sud e Thailandia hanno pratica- tali in condizioni critiche e sull’onda delle rassicurazioni mente arrestato, nonostante un quadro inflativo ancora provenienti dal mondo politico europeo circa la volontà non risolto, il restringimento della politica monetaria, un di aiutare la Grecia e gli altri periferici. processo che fino a metà estate sembrava solido. Interes- In questo ambito le tesi prevalenti sui mercati per sante al riguardo anche il commento del team di analisti spiegare il fenomeno sono due e, al di là della contingen- di Barclays Capital: «La Banca di Corea continua a dove- za, appaiono interessanti per le implicazioni a lungo ter- re affrontare un dilemma di politica monetaria di diffici- mine che presentano. La prima tesi è che semplicemente le soluzione, dal momento che le aspettative di inflazio- l’Asia alla fine non sia riuscita a scappare dal clima di ge- ne rimangono elevate, nonostante il recente calo dei nerale avversione al rischio che caratterizza gli investito- prezzi dei prodotti energetici e della fiducia dei consuma- ri da qualche tempo. Il team di Société Générale Cross tori. Dopo l’ultimo rialzo dei tassi, invece, la Banca cen- Asset Research afferma: «Riteniamo che fino a settem- trale thailandese non ha fornito forti indicazioni di en- bre le valute asiatiche stessero sotto-prezzando il livello trata in una fase di pausa. Ad ogni modo però non ci di rischio globale, ma questa situazione sta venendo cor- aspettiamo ulteriori rialzi fino a fine anno». retta dai mercati. Il won coreano ha superato per la pri- La seconda tesi è che il movimento attuale può esse- ma volta la soglia di 1.100 per dollaro, un livello che non re interpretato anche come un semplice ribilanciamento 361GRADI/Ottobre 2011 45 Alla ricerca di asset in valute forti Il boom dell’Asia «Restiamo convinti che vi sia la possibilità di oltrepassare il nostro target di 1.025 won per dollaro entro la fine del 2011» di portafoglio in uno dei pochi comparti che presentava 5% già nel secondo semestre dell’anno. Queste previsioni ancora un sufficiente grado di posizioni lunghe. Interes- si riflettono anche sull’andamento dei mercati azionari. sante il parere su Taiwan fornito sempre da Société Géné- Gli utili aziendali si stanno innalzando rapidamente e le rale: «I flussi degli investitori restano elevati e ci aspet- prospettive sugli utili futuri vengono riviste al rialzo. Per tiamo che il rialzo dei tassi riprenderà». Un quadro non questo gli earning pubblicati per il primo semestre hanno molto diverso viene dipinto da Barclays Capital sulla Co- registrato una crescita tra il 15% e il 20% e sono molti gli rea del Sud: «Pensiamo che la Banca centrale alzerà i tas- indicatori che suggeriscono che questo trend potrebbe si a ottobre e che il won sia una delle valute più sottova- essere sostenibile per un buon periodo di tempo. Senza lutate dell’Asia: rimaniamo inoltre convinti che vi sia la contare che le dinamiche dei profitti per le imprese thai- possibilità di oltrepassare il nostro target di 1.025 won landesi sono ancora sottostimate». per dollaro entro la fine del 2011». 46 Il quadro descritto per la Thailandia, può essere appli- I fondamentali restano dunque per molti paesi dell’A- cato a molti altri paesi dell’Asia, dall’Indonesia alla Malay- sia decisamente buoni, almeno a sentire il parere di diver- sia, a Taiwan, nonostante i diversi regimi vigenti sui flussi si investitori sulla regione. Sulla Thailandia Mark Monson, di capitali e la gestione del tasso di cambio. Gli investito- esperto Asean nel team azionario mercati emergenti di ri possono dunque continuare a beneficiare sul lungo pe- Raiffeisen Capital Management, sostiene: «Nelle ultime riodo di una forte crescita dei consumi, di mercati aziona- settimane i mercati azionari di tutto il mondo sono stati ri sempre più diversificati e con sempre più ricchi dividen- sotto pressione, ma le borse di Thailandia, Indonesia e Fi- di e migliore corporate aziendale, nonché di mercati del lippine hanno resistito bene, realizzando le migliori credito sempre più liquidi. Certo la cautela sembra preva- performance a livello globale da inizio anno (Thailandia: lere con molti che consigliano, ad esempio, sul reddito fis- 1,9%, Filippine: 3,4%, Indonesia 4,3%). La solida perfor- so di attuare strategie di irripidimento delle curve dei tas- mance di questi mercati dipende dalla costante crescita si asiatiche, favorendo così scadenze di minore durata, a della domanda interna, che finora è riuscita a compensa- causa della diffusa avversione al rischio. re il calo delle esportazioni, conseguente al rallentamen- Il tema centrale della dicotomia fra difficoltà di to della domanda globale. Inoltre la crescente domanda di breve periodo e potenzialità enormi di medio periodo si beni di consumo è destinata a continuare negli anni a ve- basa però su un assunto fondamentale, cioè che la cre- nire. Alla base di questa evoluzione ci sono due fattori scita economica dell’area continui a essere di gran lunga principali: la crescita dei salari e l’ottimismo sulla crescita superiore a quella del mondo sviluppato. Da questo dell’economia. Benché l’incremento sia sceso fino al 2,6% punto di vista molto dipenderà però dalla continua asce- nel secondo trimestre (soprattutto a causa del caos provo- sa della Cina, che con il proprio approccio keynesiano cato dal terremoto giapponese), ci aspettiamo che nel ter- nell’ultimo triennio ha contribuito al boom, soprattutto zo trimestre l’economia si riprenda. Fondamentali solidi a dei paesi più avanzati dell’Asia e dei produttori di mate- livello aziendale e governativo, un’elevata produttività, rie prime. Se gli investitori possano contare su questo un settore agricolo fiorente (grazie all’incremento dei solido pilastro ancora non è chiaro, anche se il consen- prezzi dei generi alimentari), il turismo e la crescita dei sus sembra ritenere che i rischi di un hard lending cine- consumi interni suggeriscono che l’economia thailandese se siano bassi, anche per l’interventismo del governo. Su riparta rapidamente. Questi fattori favorevoli potrebbero questo punto Diamond Lee, gestore azionario di Ignis riportare la crescita economica del paese a un tasso del 4- Asset Management, spiega: «Si può dire che la Cina sia 361GRADI/Ottobre 2011 colpevole quanto gli Usa nella creazione dell’inflazione gestiti dal governo; mentre raccolgono sempre più con- mondiale, poiché dal 2008 i prestiti complessivi in Cina sensi i pacchetti di stimolo legati alle piccole e medie im- sono aumentati di 1,6 trilioni di dollari. Questo porta a prese e alla promozione dei consumi (incentivi ai consu- un limite concreto per un altro pacchetto di stimoli eco- mi nelle aree rurali, sospensioni fiscali e maggiori spese nomici in Cina, vale a dire la crescita dell’indebitamen- fiscali per l’istruzione). Tuttavia queste misure non han- to. Laddove la Fed ha stampato denaro per il Quantita- no un grosso impatto sulla crescita a breve termine, ri- tive easing, la Cina ha fatto affidamento sui prestiti per spetto all’impatto sviluppato dagli investimenti fixed-as- finanziare i programmi di sviluppo delle infrastrutture. set. In sintesi credo che al momento non ci sia spazio per Il debito totale in rapporto al Pil in Cina per la fine del- un nuovo pacchetto di stimoli economici come avvenu- l’anno raggiungerà il 180% (contro il 140% del 2008) e to nel 2008. Tutto ciò non è dovuto tanto all’inflazione, un’altra ondata di credito lo porterà al 220%. Un dato ma alla rapida crescita dell’indebitamento e alla perdita considerevole, se comparato al 300% complessivo per di credibilità della crescita guidata dagli investimenti Usa, Regno Unito, Giappone ed Eurozona. Benché il livel- fixed-asset, dopo l’incidente ferroviario sulla linea ad al- lo di indebitamento suggerisca che ci sia ancora spazio ta velocità. Tuttavia c’è ancora spazio per un pacchetto per fare economia, va analizzata anche la velocità della di stimoli ridotto, che incentivi i consumi e favorisca l’at- crescita. E ritengo che sarebbe altamente irresponsabile tività delle piccole e medie imprese che, benché gradito, innalzare il rapporto tra debito e Pil dell’80% in pochi non sarà efficace nel breve termine quanto lo sarebbe un anni. Credo però che ci sia spazio per un pacchetto di investimento fixed asset». stimoli ridotto. Questo, per lo meno, è il calcolo economico, ma alla fine saranno i politici a decidere». Una simile evoluzione sarà un test per la tenuta dei conti delle aziende delle tigri asiatiche, per la loro capa- Dunque che cosa succederà? Sempre secondo Lee, lo cità creditizia, per la possibilità delle banche centrali del- scenario più probabile è l’hard landing e una crescita per- l’area di entrare in una fase strutturale di politica mone- petua ai livelli dell’anno passato: «Dopo il deragliamento taria più restrittiva rispetto all’occidente. Se questa di un treno ad alta velocità in luglio, uno dei progetti fa- scommessa si rivelasse però esatta, gli investitori si tro- voriti nell’ultimo pacchetto fiscale, ho l’impressione che verebbero a godere dei frutti di una delle pochissime as- sia diminuito l’appetito per gli investimenti fixed-asset set class con vistose dislocazioni di prezzo. 361GRADI/Ottobre 2011 47 Alla ricerca di asset in valute forti Quali paesi scegliere Tigri & company Sono diversi i mercati del Far east che stanno diventando sempre più importanti nell’economia globale. Ma non sono tutti uguali: i modelli di sviluppo sono profondamente differenziati a seconda delle singole realtà e delle strategie delle autorità politiche. La crescita del Pil è forte ovunque, anche se talora le cadute sono notevoli, ma si tratta quasi sempre di problemi momentanei. Ecco un piccolo excursus tra fondamentali e prospettive future di Luca Brambilla KRW - Corea del Sud Un po’di rallentamento te surplus commerciale, grazie a una moneta interna a economia coreana ha rallentato il proprio passo L’ buon mercato e a una domanda cinese di strumenti elet- durante il secondo trimestre di quest’anno. Il Pil tronici; nel lungo termine è però previsto un rallenta- reale probabilmente si attesterà a +4,0% nel 2011, in mento del surplus delle partite correnti. calo da precedenti stime del +4,3%. Lo scenario appare Il settore manifatturiero ha continuato a spingere l’e- anche più debole per il 2012 e ciò è dovuto alla dimi- conomia nel secondo trimestre e ora contribuisce al Pil nuzione delle esportazioni, a sua volta generata dal ral- per il 28,6%, una cifra estremamente positiva, ma anco- lentamento dell’economia cinese e dai venti contrari sul ra troppo alta per un paese non più così emergente. I set- consumo domestico. In particolare, i consumi privati tori finanziario e immobiliare hanno avuto una leggera continueranno ad alimentare la struttura produttiva del contrazione, ma questo è normale dopo i numeri un po’ paese, anche se su essi pende la spada di Damocle di un alti dei trimestri precedenti. Il settore edile è ora in sof- crescente carico dei debiti delle famiglie, ora al 150% ferenza per una flessione del comparto residenziale, ma del debito disponibile. sembra comunque bene impostato nel lungo termine, so- I mutui, spinti dai bassi tassi d’interesse e dal boom immobiliare, hanno raggiunto il 45% del debito totale, 48 Le esportazioni finora hanno generato un consisten- prattutto per il fatto che il paese ospiterà nel 2018 i Giochi olimpici invernali. mentre solo quelli non garantiti hanno contribuito per il Gli investimenti fissi lordi sono aumentati nel secon- 20%. Nel paese si sta cercando di correggere queste alte do trimestre, dopo due consecutivi ribassi nei precedenti percentuali, richiedendo al sistema bancario di valutare trimestri, dovuti alla contrazione del settore edile; la per- meglio i rischi connessi ai più grandi debitori e di abbas- centuale rispetto al Pil sta diminuendo, nonostante ci sia sare la componente dei prestiti sul debito totale. una spinta da parte delle altre aziende non finanziarie. 361GRADI/Ottobre 2011 TWD - Taiwan Un futuronel gioco L cercando di imporre una tassa sulla proprietà che potrà arrivare fino al 15%; questa fa parte di un progetto di legge a competitività di Taiwan è stata messa recentemen- più ampio che includerà anche altri beni di lusso, come au- te a dura prova dall’accordo commerciale siglato tra to, aerei, yacht, gioielli; anche se non ci si aspetta una note- Corea del Sud e Unione Europea (in vigore da luglio) per vole flessione nel settore immobiliare, vi sarà sicuramente un’immediata riduzione delle tariffe del 70%, con l’obiet- una pressione al ribasso sui prezzi delle case, se non altro per tivo di arrivare al 98,7% nei prossimi cinque anni. Consi- le vendite di chi cercherà di eludere la nuova tassazione. derato che la Corea del Sud è uno dei più temuti concor- A fronte di questo progetto fiscale, e seguendo i suc- renti nella regione, quasi il 70% delle esportazioni di cessi di Singapore in questo ambito, il paese sta pianifi- Taiwan ne sarà interessato, anche se, considerata la dina- cando di entrare nel business del gioco d’azzardo; i prece- mica degli accordi e l’esistente clima economico, ciò av- denti tentativi sono falliti dopo un esplicito referendum verrà solo nel lungo periodo; il paese sta soffrendo anche nel 2009, ma ora sembra che ci sia più spazio di manovra per l’indebolimento della domanda giapponese. nei sondaggi e ciò potrà portare nuova vitalità all’econo- Sul mercato dell’occupazione il ministero del lavoro mia tramite il settore del turismo; si seguirà un modello ha alzato lo stipendio minimo del 5% (ora è di circa 460 basato su ciò che è avvenuto a Singapore (costruzione di euro) e ciò andrà in vigore a partire dal prossimo anno; i casinò che siano parte di più ampi resort turistici che in- sindacati hanno protestato poiché gli analoghi aumenti cluderanno anche hotel, ristoranti, outlet e sale convegni) in altri paesi sono stati superiori (+18% in Corea del Sud, piuttosto che a Macau, dove si è invece puntato esclusi- +24% negli Stati Uniti e +28% in Canada). vamente sul gioco d’azzardo; l’ultima legge, che ha lega- Per ciò che riguarda il comparto immobiliare, per combattere l’attuale bolla sugli acquisti di case il governo sta lizzato di fatto i casinò, potrebbe attrarre investimenti in altri settori, quali i trasporti e la grande distribuzione. 361GRADI/Ottobre 2011 49 Alla ricerca di asset in valute forti Quali paesi scegliere La borsa di Hong Kong sta studiando la possibilità di creare un pool per la liquidità della moneta cinese per facilitare il trading dei titoli in yuan Il mercato del gioco d’azzardo in Asia ha un alto po- visto in aumento nei prossimi mesi. Ciò è dovuto a due tenziale grazie alla sua popolarità nelle culture locali e al- motivi principali: la nuova legge sul salario minimo (28 la crescita del reddito pro capite. Hkd per ora) e l’incertezza crescente dello scenario economico globale. La prima riforma è in vigore da circa UKD - Hong Kong quattro mesi, ma il vero impatto sui lavoratori deve an- Penalizzatadal dollaro Usa S cora arrivare; comunque un’inflazione più alta e la pres- e il paese continua ad avere una robusta crescita eco- sione sui salari potrebbero forzare le aziende ad avere più nomica, aumenta però il disappunto della popolazio- cautela sul fronte delle assunzioni. ne, che vede salire a dismisura i prezzi delle case; l’inflazio- Dando uno sguardo al settore industriale, uno dei sot- ne e il divario crescente dei salari tra le classi sociali è un tosettori che più hanno sofferto dell’impatto negativo del mix che sta minando la classe media che si trova sempre salario minimo è stato la ristorazione. Sicuramente una più in difficoltà a sostenere i costi sociali. Intanto, la parità porzione di lavoratori, i cui salari erano precedentemente della moneta interna nei confronti del dollaro statuniten- sotto il livello minimo attuale, si troveranno ad avere ora se implica che le autorità del paese sono impotenti per ciò più denaro, ma altri lavoratori si troveranno fuori merca- che riguarda la politica monetaria e non riescono quindi a to. La commissione che ha studiato gli eventuali impatti contrastare efficacemente l’inflazione. I prezzi delle case sul mercato del lavoro ha stimato che circa 40 mila perso- sono aumentati dell’8%, rispetto alla bolla speculativa del ne potrebbero perdere il proprio posto di lavoro, mentre 1998, e sono a +76% rispetto ai minimi visti durante la cri- circa 1.700 aziende potrebbero avere problemi. si del 2008; gli affitti sono cresciuti del 43% sempre dalla La recente decisione della banca centrale cinese di stessa data; intanto, il livello dei tassi d’interesse e la forza tagliare i tassi d’interesse offshore potrà certamente in- della valuta rimangono troppo deboli, anche se l’economia coraggiare molti prodotti d’investimento in yuan; la bor- continua a essere in forte crescita. sa di Hong Kong sta studiando la possibilità di creare un La crescita delle esportazioni diminuisce, specialmen- pool per la liquidità della moneta cinese per facilitare il te verso la Cina, mentre il tasso di disoccupazione è pre- trading dei titoli denominati in yuan (prelevando valuta Sei tigri a confronto Corea del Sud 2010 Popolazione, mln. Taiwan 2011 prev. 2012 prev. 2010 Hong Kong 2011 prev. 2012 prev. 2010 Singapore 2011 prev. 2012 prev. 2010 2011 prev. 2012 prev. 48,9 49,0 49,1 23,2 23,3 23,3 7,0 7,1 7,2 5,1 5,2 5,3 20.751 22.504 25.654 18.611 21.983 23.611 31.574 34.890 36.719 43.944 52.110 56.190 PIL reale, % anno su anno 6,2 4,0 4,0 10,8 4,3 5,0 7,0 5,0 3,9 14,5 5,9 4,4 Produzione ind., % anno su anno 10,3 5,0 5,0 26,9 8,9 2,9 -6,0 -1,0 1,2 30,1 4,8 5,3 Saldo bilancio, % PIL 1,4 1,4 1,7 -4,0 -3,4 -2,6 -2,5 1,5 -0,8 0,4 0,7 0,5 Prezzi al consumo, % anno su anno 3,5 3,3 3,5 1,2 2,0 2,0 3,3 2,6 1,7 2,8 4,4 2,3 PIL pro-capite, Usd Tasso riferimento Banca centrale 2,50 3,25 3,00 1,62 2,00 2,50 0,50 0,50 1,75 0,02 0,03 0,04 Tasso di cambio vs. Usd 1126 1120 1050 29,30 29,30 28,75 7,77 7,77 7,77 1,28 1,24 1,20 2,8 1,9 1,4 9,2 7,6 6,6 6,5 5,8 5,2 22,1 20,8 19,8 Bil. pagamenti (corrente), % PIL 50 361GRADI/Ottobre 2011 cinese dalle banche locali e fornendo poi la divisa agli in- do la banca centrale cinese ha aperto una linea di cre- vestitori tramite i broker). I depositi in yuan sicuramente dito per gli scambi commerciali per una cifra equivalen- rimarranno su un trend crescente e lo saranno sempre di te di circa 22 miliardi di dollari statunitensi (una delle più con i futuri apprezzamenti della moneta cinese. più grandi in termini assoluti, dopo Hong Kong e la Corea del Sud); lo scopo è un suo futuro utilizzo per preveni- SGD - Singapore re eventuali speculazioni contro la moneta cinese. Inol- Yuansempre più importante I tre, durante il mese di marzo 2011, la Industrial & Commercial Bank of China (Icbc) ha aperto un centro di svi- l paese è in pole position per diventare il prossimo luppo dello yuan nella regione per facilitare il business nucleo offshore dello yuan cinese dopo Hong Kong, commerciale e, per dare una misura della crescita di que- rafforzando di fatto la sua posizione di centro del com- sto trend, il saldo dei depositi in yuan della Icbc è aumen- mercio del sud-est asiatico. Un passo in questa direzio- tato di circa 10 volte dalla fine dello scorso anno. ne è già stato attuato nel luglio dello scorso anno, quan- Singapore ha anche iniziato a offrire prodotti finanziari in yuan (che prima erano limitati solamente ad Hong Kong), tramite Hsbc, Dbs e Icbc. A giudicare dal successo Fonte:Allfunds Bank Malaysia 2010 Thailandia 2011 prev. 2012 prev. 2010 che obbligazioni, azioni e depositi in yuan hanno avuto a Hong Kong, è senz’altro possibile che Singapore possa se- 2011 prev. 2012 prev. 27,9 28,3 28,3 68,1 68,5 68,9 8.135 9.116 9.765 4.630 5.265 5.683 5,3 4,0 4,2 7,8 3,6 4,0 3,0 1,8 1,2 6,0 4,5 4,5 -5,8 -6,6 -6,3 -1,5 -3,4 -2,9 2,0 2,5 2,9 3,3 3,0 2,9 2,75 3,00 3,00 3,50 3,50 3,50 3,07 3,00 3,00 3,06 29,50 29,00 15,4 12,5 9,4 4,7 4,5 4,0 guire le sue orme, espandendo ancora di più la propria offerta finanziaria. La crescita del Pil reale nel secondo trimestre è stata veramente debole (+0,9% y/y s.a.), in netto contrasto con il +9,3% del trimestre precedente; ciò ha riguardato sia la parte manifatturiera sia i servizi. Il consensus degli analisti si pone intorno a +5,9% per fine 2011 per poi decelerare a +4,4% nel 2012. La forza della moneta interna (Sgd) ha sicuramente minato le esportazioni negli ultimi mesi, soprattutto 361GRADI/Ottobre 2011 51 Alla ricerca di asset in valute forti Quali paesi scegliere I progressi compiuti dalla Malaysia nella finanza islamica la pongono in un ruolo chiave per influenzare anche gli altri stati musulmani quelle del settore elettronico, che hanno avuto un sor- ne di intrattenere affari con un singolo cliente su molte- prendente calo del 16,9% nel mese di luglio. L’impatto plici segmenti di mercato, per evitare il conflitto d’inte- che il terremoto giapponese può avere provocato nell’e- resse; inoltre la Bnm lavora a stretto contatto con il si- conomia di Singapore non è ancora del tutto chiaro, an- stema giudiziario per garantire che il nuovo regolamen- che se i segni di ripresa dell’economia del Sol Levante in- to venga posto in atto. I progressi compiuti in questo coraggiano a pensare che il terzo trimestre di quest’anno campo dalle autorità della Malaysia nella finanza islami- possa essere più proficuo. ca la pongono in un ruolo chiave per influenzare anche Il settore dei servizi rimane altamente correlato con il ciclo economico della regione asiatica, con un buon po- gli altri stati musulmani e per rafforzare la propria competitività internazionale. tenziale nei sottosettori finanziario e turistico. I due Per ciò che riguarda il settore immobiliare, il nuovo maggiori rischi per il paese rimangono il prezzo del greg- programma governativo favorisce le famiglie con uno gio e un’eventuale decelerazione della crescita cinese; se stipendio mensile inferiore a 3.000 Myr (circa 700 euro), si avverasse questo scenario, sicuramente potrebbero es- permettendo loro di sottoscrivere mutui sino al 100% del serne colpite la produzione industriale, la crescita delle valore della casa che intendono acquistare; l’unico limi- esportazioni e in generale il settore dei servizi. te è che tutto ciò è rivolto a proprietà che non costano più di 220 mila Myr (poco più di 51 mila euro) e ciò esclu- MYR - Malaysia La forzadella finanza islamica de dal computo quasi tutte le residenze situate nella capitale Kuala Lumpur e nella seconda città Penang; do- L’ industria finanziaria della Malaysia sicuramente vrebbe comunque interessare ben il 60% della popolazio- crescerà ancora nel corso di quest’anno, spinta da ne del paese; tutto ciò controbilancia le precedenti misu- un interesse sempre più alto per un nuovo sistema di re restrittive imposte dalla Banca centrale nel 2010. finanza islamica e dall’aumento della richiesta di mutui governativi per gli acquirenti della prima casa. Un’altra chiave di volta per il futuro del paese è la riduzione del proprio disavanzo di bilancio; il premier Najib La recente decisione da parte della banca centrale, Razak sta infatti operando in questa direzione con l’aiu- BankNegaraMalaysia (Bnm) di alzare il tasso della riserva to della World Bank; tuttavia, le stime del consensus de- obbligatoria statutaria di un punto percentuale (ora al gli analisti parlano di un aumento del disavanzo fiscale 2%, primo aumento dal 1996) mitigherà l’emissione di per il 2011 (dal 5,8% del Pil nel 2010 al 6,7% per la fine prestiti durante l’anno. Inoltre, è possibile che ci sia spa- dell’anno in corso). zio per ulteriori rialzi del tasso overnight e ciò potrebbe potenzialmente attenuare l’espansione del settore bancario. Guardando al settore finanziario, si potrà assistere a una lieve decelerazione rispetto allo scorso anno; aumenteranno i depositi, ma scenderanno i prestiti. 52 THB - Thailandia Taglioalle imposte in vista ascesa dei prezzi delle commodity ha sicuramente L’ alimentato l’inflazione core, portando la Banca cen- Il governo, durante l’anno in corso, ha introdotto lo trale ad alzare gradualmente il tasso di riferimento (tasso ShariahGovernance Framework tramite lo ShariahAdvi- dei pronti contro termine a un giorno) dal 2,50% dello soryCouncil (Sac), che è la più alta autorità islamica nel scorso mese di aprile al 3,50% odierno. determinare i regolamenti in campo finanziario; questa Poiché la componente alimentare ha un peso signi- nuova cornice di regole prevede, ad esempio, la proibizio- ficativo (33%) nel paniere dei beni, è possibile che, col 361GRADI/Ottobre 2011 rallentamento dei prezzi del grano, l’inflazione totale alla crescita economica è avvenuto solo grazie alla spesa possa attenuarsi. La parte core resta comunque all’inter- pubblica e ciò sicuramente ha aggravato il carico del de- no della fascia obiettivo 0,5-3,0% per l’anno in corso, bito per il governo. anche se l’offerta di moneta M2 rimane uno spaurac- I tagli fiscali proposti potrebbero invece incoraggiare chio; la Banca centrale è conscia del fatto che più alti gli investimenti del settore privato e alzare la competiti- tassi d’interesse possano non essere sufficienti per fre- vità delle aziende esportatrici, così da creare una spinta di nare il rialzo dell’offerta di moneta, ma, d’altra parte, lungo periodo sull’economia. E’ possibile a questo punto potrebbero attrarre ulteriori capitali stranieri; la Bank of che il governo sia vicino ad accogliere le istanze del Nida. Thailand ha anche regolamentato in modo più soft le L’esecutivo thailandese sta inoltre pianificando ulte- aziende interne e la popolazione per ciò che riguarda gli riori sforzi nel campo della ricerca e sviluppo; l’undicesi- investimenti verso l’estero. mo National economic and social development plan si è Sul fronte fiscale, il National institute of develop- posto l’obiettivo di raggiungere l’1% del Pil entro il 2016, ment administration (Nida), la più prestigiosa università e ciò potrebbe senz’altro portare le aziende manifatturie- del paese, ha proposto, per aumentare la competitività, re del paese a una migliore qualità dei prodotti e a una l’introduzione da parte del governo di ulteriori tagli alle migliore produttività, creando le basi per aumentare la imposte che gravano sulle aziende; finora l’aiuto fornito competitività nella regione asiatica. 361GRADI/Ottobre 2011 53 Alla ricerca di asset in valute forti Quali fondi scegliere Money manager da seguire fino in Asia Ecco una scelta ragionata dei prodotti di risparmio gestito più interessanti tra quelli che puntano sui paesi del Far east più dinamici sul piano valutario. Nella maggior parte dei casi si tratta di strumenti che operano in maniera abbastanza indipendente dal benchmark e che hanno un approccio bottom up a cura di Allfunds Bank questo punto si tratta solo di scegliere e non è donesia, Thailandia e Filippine. Il fondo, inoltre, può in- detto che sia facilissimo. Puntare sulle valute vestire in mercati di frontiera al di fuori del benchmark: forti asiatiche, infatti, comporta una serie di Sri Lanka, Bangladesh, Pakistan e Vietnam. Il portafoglio analisi e un’operatività che non sono alla portata di tutti, si fonda su una filosofia bottom-up e non ha nessun anche del migliore operatore istituzionale. Le borse asia- orientamento particolare in termini di stile, settore o di- tiche sono ancora appannaggio di pochi e selezionati spe- mensioni. Il gestore è attento al benchmark, ma non ha cialisti, che occorre sapere individuare e soprattutto ana- vincoli di esposizione verso settori o paesi. Il portafoglio lizzare con strumenti sofisticati. Ecco quindi una lista di finale deterrà tra 80 e 120 prodotti. A fondi comuni che hanno dimostrato finora di operare al meglio. VONTOBEL FAR EAST EQUITY (LU0084408755) FIDELITY FUNDS EMERGING ASIA (LU0329678337) Il fondo investe in aziende asiatiche che trattano in bor- Il fondo offre esposizione ai paesi asiatici in rapida cre- trinseco. Questo strumento è gestito con un disciplinato scita. Il benchmark composito ha un terzo in Cina, un ter- processo bottom-up basato su un approccio di investi- zo in India e il resto in quattro paesi Asean: Malaysia, In- mento orientato verso la crescita di alta qualità a prezzi sa con uno sconto sostanziale, rispetto al loro valore in- I fondi per guadagnare con le valute forti dell’Asia Bloomberg Ticker Descrizione ISIN Patrimonio Valuta Perf. 1 Anno Volat. ann 1 anno Sharpe 1 Info. Ratio anno 1 anno MSEUCAPF INDEX Fidelity Funds - Emerging Asia Fund LU0390711777 645,17 USD -8,78% 16,77% -0,48 -0,11 MSEUCFFX INDEX Vontobel Fund - Far East Equity LU0278091540 605,7625 USD 0,68% 13,34% 0,098 0,342 LU0195950992 16546,04 EUR -4,71% 18,73% -0,213 0,076 LU0346390601 2048,03 USD -2,35% 17,95% -0,092 0,166 Aberdeen Global - Asia Pacific Equity Fund LU0231477265 6728,015 USD -2,73% 15,26% -0,115 0,612 GDUECAXJ INDEX NDEUCFEX INDEX MXAPJ INDEX 54 Franklin Templeton Investment Funds Templeton Asian Growth Fund Fidelity Funds - Asian Special Situations Fund 361GRADI/Ottobre 2011 ragionevoli. Il portafoglio che ne deriva si concentra su glio, Joseph Tse, investe in tutto lo spettro di capitaliz- 50-70 prodotti, con le dieci posizioni maggiori a rappre- zazione del mercato, ma può inserire un’esposizione rile- sentare un terzo del totale. Il fondo adotta un approccio vante ad aziende di piccole e medie dimensioni. Non è agnostico rispetto al benchmark, non essendo vincolato vincolato dal benchmark e le sue scommesse su paesi e all'indice Msci All Country Asia Pacific ex Japan. settori attivi sono il risultato di una stock selection. Il fondo ha un orientamento di stile più neutro e flessibile, TEMPLETON ASIAN GROWTH in cui sono rappresentate sia le opportunità di crescita sia Il fondo, lanciato nel mese di giugno 1991, mira a realizzare quelle value. Non ci si pone un obiettivo specifico in ter- un incremento del capitale sul lungo periodo tramite inve- mini di tracking error: generalmente è pari al 3-6%, ri- stimenti in titoli azionari di aziende asiatiche (ex Japan). Il spetto all'indice Msci All Countries Far East ex Japan. Il fondo è gestito secondo la filosofia del team Templeton Em: fondo è stato lanciato nel mese di ottobre 1994. un approccio bottom up paziente e orientato al valore. Il portafoglio contiene circa 50-75 prodotti e i pesi per setto- ABERDEEN GLOBAL ASIA PACIFIC EQUITY re e per paese sono sostanzialmente il risultato di una sele- Il fondo investe nell'area Asia-Pacifico ex Japan, vale a zione dei titoli di tipo bottom up, anche se il fondo dichiara dire in paesi sviluppati ed emergenti dell'area Asia-Paci- che il suo benchmark è l'indice Msci Ac Asia ex Japan. fico ad esclusione del Giappone. Lanciato nel 1989, il fondo investe in titoli di aziende con crescita sostenibile FIDELITY ASIAN SPECIAL SITUATIONS a lungo termine, guidate da un management affidabile Il fondo mira a realizzare un incremento del capitale sul che tiene conto degli interessi degli azionisti di minoran- lungo periodo tramite un portafoglio diversificato di in- za. Il portafoglio modello contiene circa 50 titoli, la mag- vestimenti in aziende considerate "situazioni speciali" in gioranza dei quali di aziende a grande capitalizzazione, paesi asiatici, con esclusione del Giappone. Il portafoglio con un turnover molto contenuto. Nel tempo, ha mostra- è gestito attivamente sulla base di una strategia di tipo to una buona uniformità in termini di esposizione agli bottom up nella selezione dei titoli. Il gestore di portafo- stili di gestione (orientamento al valore). Fonte:Allfunds Bank Perf. 2 anni Volat. ann 2 anni Sharpe 2 anni Info. Ratio 2 anni Perf. 3 anni Volat. ann 3 anni Sharpe 3 anni 18,73% 18,52% 0,50 0,55 35,88% 13,34% 1,15 38,70% 18,80% 15,23% 22,02% Info. Ratio 3 anni Perf. inizio anno Volat. inizio anno Sharpe inizio anno 25,71% 0,568 31,67% 19,41% 0,90 0,51 -14,53% 17,26% -1,09 0,49 0,014 -1,92% 13,89% -0,05 0,89 0,809 77,79% 27,84% 0,74 0,436 -12,88% 19,94% -0,84 18,97% 0,410 0,198 40,95% 27,36% 0,482 0,095 -11,67% 18,79% -0,756 15,41% 0,647 0,859 35,93% 23,55% 0,516 0,398 -11,34% 16,00% -0,925 361GRADI/Ottobre 2011 55 Le chiavi dello swing pricing Un’operazione che dà vantaggi e svantaggi Un aggiustamento non sempre gradito La metodologia che cerca di compensare l’effetto negativo sul lungo termine di elevati volumi in entrata e uscita su un fondo comune viene spesso applicata, anche se raramente il sottoscrittore se ne rende conto. L’influenza sul Nav può essere anche dell’1%, a seconda che si tratti di full o total swing a cura di Allfunds Bank Investment Services L Società che applicano lo swing price o swing pricing, una misura che determina un aggiustamento del valore liquidativo (Nav) di un fondo, è un concetto relativamente nuovo e poco conosciuto che sta assumendo una rilevanza sempre maggiore. Si tratta di una metodologia adottata per compensare l’effetto negativo generato dagli elevati volumi in entrata e uscita di un fondo e dal comportamento di al- Aviva Investors (in tutte le operazioni) AXA IM BlackRock (occasionalmente) DWS Investment (solo per DWS Invest Africa) Fidelity IM GSAM (solo per rimborsi) cuni sottoscrittori che sembrano seguire modelli sincro- ING IM nizzati all’andamento dei mercati o eseguono operazioni Invesco di acquisto/vendita con una frequenza eccessiva. JP Morgan In questi casi, la gestione del portafoglio si complica M&G Investments e i costi di negoziazione aumentano perché la somma Morgan Stanley IM delle commissioni e delle spese di intermediazione e li- Pictet Funds quidazione, il differenziale tra prezzo di offerta e doman- Robeco da e altri costi inattesi come quelli di custodia, conver- Schroders sione delle divise, etc. avrebbero un impatto negativo sui UBS Global AM risultati conseguiti dal fondo. 56 Questo effetto è denominato “diluizione” e alcune swing pricing nell’intento di proteggere gli investitori società di gestione internazionali stanno applicando lo che permangono nel fondo, garantendo a coloro che rea- 361GRADI/Ottobre 2011 Società che non applicano lo swing price Allianz Global Investors Amundi Aviva Gestión BBVA AM lizzano operazioni di sottoscrizione e rimborsi che siano BNP Paribas AM (previsto nel prospetto) gli stessi che si assumono, parzialmente o totalmente, i BNY Mellon AM (verrà implementato a fine anno) costi associati alla ristrutturazione del portafoglio. Carmignac Gestion Il funzionamento pratico è il seguente. Gli asset del CPR AM fondo continuano a essere valutati secondo i normali Crédit Agricole Funds criteri (per esempio il prezzo negoziato in borsa), con- Deka Bank sentendo di calcolare il Nav corrispondente al valore Dexia AM netto delle attività, ma la società di gestione può deci- EdRAM dere di modificare tale Nav al rialzo o al ribasso, appli- Fortis Investments (previsto nel prospetto) cando un “fattore di aggiustamento” (swing factor) che tenga conto delle commissioni e delle spese e dello spread bid-ask. Il nuovo Nav modificato sostituirà quello di partenza, rappresentando il valore di riferimento per sottoscrizioni e rimborsi per quel giorno, migliorando o peggiorando l’economicità dell’operazione a seconda del caso e della controparte. Nello specifico è poi importante evidenziare che il fattore di aggiustamento può avere pesi diversi a seconda dei flussi netti di entra- Franklin Templeton Gesmadrid Groupama AM Janus Capital Legg Mason MFS IM Pimco (previsto nel prospetto) Pioneer Investments ta e di uscita del fondo. Nel caso di applicazione di questa metodologia, nei regolamenti dei fondi deve essere indicata la percentua- livelli che riducono in modo percettibile il rendimento finale conseguito. le massima di aggiustamento consentita, che oscilla nor- Vi è poi un elemento di differenziazione tra le società malmente tra il 2% e il 3% del Nav giornaliero. Nella pra- di gestione. Esse possono infatti decidere tra l’adozione tica è difficile rintracciare i fondi che applicano lo swing di un full swing, in cui il Nav subisce aggiustamenti ogni pricing, ma vi sono comunque fondi obbligazionari a bre- volta che si registra un flusso netto nel fondo (la dire- ve termine con aggiustamenti dello 0,45% per la sotto- zione dell’aggiustamento, al rialzo o al ribasso, sarà scrizione e fondi obbligazionari high yield vicini all’1%, determinata in funzione dei flussi giornalieri), o realiz- 361GRADI/Ottobre 2011 57 Le chiavi dello swing pricing Un’operazione che dà vantaggi e svantaggi zare un partial swing, che adotta l’aggiustamento solo zione adeguata sull’utilizzo, i metodi di calcolo e revi- nel momento in cui i flussi netti nel fondo raggiungo- sione e l’informativa adottata in merito. no una certa soglia rispetto al patrimonio complessivo del fondo stesso. Una considerazione è però d’obbligo. Sarebbe certamente apprezzato che le società di gestione rendessero Quest’ultimo sembra quello più diffuso. La soglia chiare le proprie politiche di calcolo e di aggiustamen- oscilla solitamente tra l’1% e il 3%, ma la decisione è to dei prezzi, evidenziando i casi in cui venga applicato arbitraria da parte della società di gestione e non viene lo swing pricing (tipologie di prodotti, momento e valo- pubblicizzata per evitare che possa essere utilizzata dagli re di applicazione e contributo sul fondo); eventualmen- investitori per operazioni di arbitraggio. Ad ogni modo, te attraverso comunicazioni mensili, report semestrali o in entrambe le circostanze, l’aggiustamento del Nav annuali. Se perdessimo lo 0,45% in un’operazione di totale o parziale potrebbe supportare un migliore ren- acquisto di quote di un fondo obbligazionario europeo dimento del fondo. a breve termine, ci piacerebbe saperlo in anticipo. Non L’uso dello swing pricing include vantaggi e svantaggi e ciò richiede da parte delle società una valuta- Vantaggi credete? Traduzione a cura di Rocki Gialanella Svantaggi • Opera come elemento di dissuasione nei confronti dei sottoscrit- • Nel caso in cui venga superata la soglia fissata per effettuare tori che seguono il market timing e sono propensi a effettuare un l’aggiustamento del Nav, l’oscillazione dei prezzi può determinare numero elevato di operazioni. vantaggi o svantaggi ai piccoli investitori derivanti dall’operatività realizzata da altri grandi investitori nel corso di una giorna• Protegge gli investitori orientati al lungo termine dalla diluizione ta di negoziazioni. della propria partecipazione causata dai movimenti effettuati da altri investitori. • Se un fondo ha dimensioni ridotte e un volume crescente di rimborsi o sta risentendo di una riduzione costante del patrimonio, • Si tratta di una misura giusta per la maggior parte degli investisarà più facile assistere agli aggiustamenti. Pertanto, la scelta di tori, per evitare di trarre un profitto indebito o dovere sopportafondi di maggiori dimensioni è consigliata per evitare questo re un costo derivante dal comportamento di altri investitori. effetto. • Anche se potremmo avere un Nav per operazioni di acquisto e • Aumenta la volatilità del fondo nel breve termine e, allo stesso vendita, lo swing pricing facilita il controllo del Nav giornaliero tempo, aumenta il tracking error tra il fondo e il suo benchmark, perché i sistemi di trasferimento, registrazione, informazione, etc. complicando l’analisi e il confronto con fondi di categoria che non sono predisposti per utilizzare un solo Nav per tutte le negozialo applicano. zioni di una giornata. • Sussiste una carenza di trasparenza e informazione, essendo lo swing di difficile identificazione, calcolo e controllo, sommato al fatto che le società di gestione sono solite non pubblicarlo all’interno del proprio materiale pubblicitario e all’interno dei report mensili. • Non è possibile giustificare che il gestore del fondo abbia bisogno di investire/disinvestire la totalità dei flussi netti di capitale, perché tale comportamento può coincidere con decisioni di riduzione o incremento della liquidità. • Dato che per il calcolo del coefficiente di aggiustamento ci si basa su dati storici relativi ai differenziali e ai costi, non è possibile verificare a priori che si tratti del valore corretto per le operazioni successive. Allo stesso modo, è importante evidenziare che alcune case di investimento rivedono i propri calcoli con periodicità non di breve termine (bimestrale e trimestrale). 58 361GRADI/Ottobre 2011 TERMOMETRO MACROECONOMICO Tre rischisulle nostreteste rischi attualmente presenti sui mercati rimangono sano soprattutto gli Stati Uniti; i dati di agosto mostra- di tre tipi: la quasi-recessione, il momento critico di no un’economia debole, ma siamo ancora, come si evin- Eurolandia e l’inflazione dei paesi emergenti. ce dal nostro termometro macroeconomico, in una zona Per ciò che riguarda i rischi di recessione, questi interes- di limbo tra espansione e recessione. Gli Usa, durante il I a cura di Luca Brambilla mese di agosto, non hanno mostrato grandi segni di miglioramento nell’occupazione, ma una discreta ripre- Stati Uniti Eurolandia M Economia Inflazione Lavoro Produzione B Giappone M A B B A 51 48 59 M M M B A B conomia americana deriva dall’effetto restrittivo per M A A B sa del settore manifatturiero. Il maggiore rischio per l’el’1,75% che la politica fiscale avrà sul Pil a partire dal prossimo gennaio. Il pacchetto di misure a supporto dell’occupazione, presentato da Obama alcune settimane A fa, dovrebbe compensare questa stretta, ma le probabilità che il Congresso recepisca la totalità delle misure 60 49 49 M M M B A B A B A A 45 45 48 M M M B A B A richieste appare molto bassa. B Eurolandia 65 A 60 55 62 57 43 M M M 50 Consumi B A B A B A 45 40 Immobiliare 53 48 58 M M M B A B A B 35 A 25 39 27 361GRADI/Ottobre 2011 set.10 ott.10 nov.10 dic.10 gen.11 feb.11 mar.11 apr.11 mag.11 giu.11 lug.11 set.11 62 Lo schema proposto è il risultato di un modello quantitativo riguardante i dati macroeconomici dei singoli Paesi. Vuole essere una fotografia della loro situazione economica attuale e viene aggiornato giornalmente seguendo il calendario macroeconomico. 60 30 IN EUROLANDIA È LA PRODUZIONE IL DATO PIÙ INCORAGGIANTE: NONO- STANTE LA CRISI DELLA ZONA PERIFERICA, LE INDUSTRIE CONTINUANO A TIRARE, MENTRE L’IMMOBILIARE APPARE IN CONDIZIONI PESSIME. In area euro, la crisi per il finanziamento delle banche, soprattutto periferiche, non si placa, ed è in realtà Le economie 70 peggiorata nel mese di settembre. L’affidamento delle banche sulla Bce continua a crescere. I mercati hanno ac- 65 colto positivamente l’offerta della Bce di finanziamenti in dollari su base trimestrale, a partire da ottobre, ma lo 60 scenario resta incerto in attesa di manovre più strutturali per guarire il malato. 55 Sul lato inflazione dei paesi emergenti, attesa erroneamente in calo, la sospensione della stretta monetaria da parte di alcune banche centrali sudamericane e del- 50 45 l’Europa centro-orientale si è scontrata con dati di inflazione ancora in tensione, penalizzando il cambio di que- Usa 40 set.10 ott.10 nov.10 dic.10 gen.11 Eurolandia feb.11 mar.11 Giappone apr.11 mag.11 giu.11 lug.11 set.11 sti paesi. Giappone Stati Uniti 70 75 65 70 60 65 55 50 60 55 50 45 40 45 40 35 35 30 30 25 25 set.10 ott.10 nov.10 dic.10 gen.11 feb.11 mar.11 apr.11 mag.11 giu.11 lug.11 set.11 PROBABILMENTE COMINCIA A FARSI SENTIRE IN SENSO POSITIVO L’EFFETTO DEL TERREMOTO: CONSUMI, IMMOBILIARE ED ECONOMIA SEMBRANO IN DISCRETA FORMA. set.10 ott.10 nov.10 dic.10 gen.11 feb.11 mar.11 apr.11 mag.11 giu.11 lug.11 set.11 NON È UN QUADRO MOLTO POSITIVO QUELLO CHE EMERGE DAGLI STATI UNITI: DI FATTO NESSUN SETTORE VA IN CONTROTENDENZA E LA DISOCCUPAZIONE CONTINUA A CRESCERE. Legenda Produzione Consumi Immobiliare 361GRADI/Ottobre 2011 Economia Inflazione Lavoro 61 CAMBI Salvate il soldatoeuro a cura di Marcello Palermo di Assiom Forex 62 l parallelo con il gruppo di valorosi capitanati nel mercato forse si attendeva qualcosa di più dell’operazio- 1944 dal capitano Miller (nel film Tom Hanks) con ne Twist (estensione della duration del portafoglio). So- l’obiettivo di riportare in patria il soldato Ryan ade- no cresciute così le aspettative di una recessione globale risce appieno all’attuale situazione della moneta unica. avallate anche dalle stime di riduzione della crescita del L’euro in questi ultimi mesi sta vivendo la fase più dura e Fmi. Aud conferma l’evidente fase di ritracciamento dal difficile da quando è venuto alla luce, movimenti di mer- top stellare di fine luglio a 1,1081; la discesa è di oltre il cato a parte (raggiunto 1,3360 il 26 settembre, livello più 13% e ha raggiunto il livello più basso del 2011 il 26 set- basso e inesplorato dalla metà di gennaio; low del 2011 a tembre a 0,9622. Da evidenziare anche i recenti dati sul- 1,2860 del 9 gennaio). Ora il problema sembra la soprav- le vendite di nuove case in Australia: si attestano a +1,1, vivenza. A più voci si richiedono interventi strutturali per in mite recupero considerando il -8% di luglio e il -8,7% porre basi più solide verso il futuro. Le crisi più recenti ci di giugno, sui livelli più bassi del decennio. Nessun cam- hanno dimostrato che l’atteggiamento del curare può biamento di politica monetaria nel meeting del 4 ottobre tamponare le difficoltà del momento, ma non può essere per Rba (tassi a 4,75%); le strategie sulla Ccy quindi con- assolutamente la soluzione. La necessità è prevenire. Trop- fermano la correlazione ai movimenti legati alla cresci- po spesso gli interventi sono «dietro la curva» e probabil- ta (si conferma solida in Cina, primo importatore mon- mente dovremmo imparare ad apportare cambiamenti ai diale di materie prime) e ai momenti di risk on /risk off. nostri sistemi economico/politici quando si vivono fasi di Le ingenti risorse del territorio daranno sostegno all’eco- espansione: ciò renderebbe tutto più sostenibile, ciò si- nomia anche in futuro e il recente deal legato al gas na- gnificherebbe davvero volere costruire il nostro futuro. turale (29 miliardi di Aud di valore) induce il governo a Ora l’impressione è che si voglia attendere il limite estre- pensare che nel 2014/2015 l’Australia potrà diventare il mo per intervenire, scelta che dal mio punto di vista risul- secondo esportatore mondiale (attualmente è il quarto). I ta decisamente rischiosa. Nonostante il mondo sia cam- Le previsioni di crescita del Fmi confermano un mon- biato, si continua però a curare nuovi problemi con vec- do a due velocità: ritmi vigorosi per i paesi emergenti e chie ricette; a volte chi governa sembra non volersi accor- revisioni al ribasso per le economie più avanzate. La for- gere della realtà: da qui l’inderogabile esigenza di una for- bice tra il Pil dei due blocchi è destinata ad aumentare. te e determinata leadership. Alla luce di tutto ciò desidero evidenziare una frase del L’assenza di un ampio consenso politico al piano 2009 di Thomas Friedman, editorialista del New York Ti- Ue/Fmi per il salvataggio della Grecia ha innescato un ef- mes, che mi ha colpito molto: «E se la crisi del 2008 rap- fetto domino colpendo anche le banche più esposte (pro- presentasse qualcosa di molto più radicale di una profon- blemi di ricapitalizzazione per le tre maggiori banche da depressione? E se ci stesse dicendo che l’intero model- francesi e si è parlato di statalizzazione). Ciò ha provoca- lo basato sulla crescita che abbiamo creato negli ultimi to una nuova e più forte ventata di risk aversion. cinquant’anni è semplicemente insostenibile economica- Sotto pressione anche Ccys come l’Aud, che in questi mente ed ecologicamente e che il 2008 è stato quando mesi aveva brillato di luce propria e il trigger è stato il co- abbiamo sbattuto contro il muro, quando Madre Natura municato dell’ultimo Fomc del 21 settembre, dal quale il e il mercato hanno entrambi detto: basta così». 361GRADI/Ottobre 2011 IL MONDO DELLA LEGGE La maxi-impostadi bollo avvantaggia il risparmiogestito L a cura di Fabio Civale a manovra finanziaria di quest’estate è intervenu- dei titoli. Ove questi valori differiscano, il valore comples- (Studio Zitiello e associati) ta in modo deciso in tema di imposta di bollo sivo va determinato sulla base del valore nominale. Infine, dovuta da ciascun investitore che sia titolare di un per i titoli per i quali non sia disponibile nessuno di questi conto di deposito titoli. Sin da subito è apparso a tutti valori (per esempio per i titoli di emittenti in default) oc- chiaro che l’incremento significativo dell’imposta di corre tenere conto del valore di acquisto. bollo dovuta dai titolari di un deposito titoli è di per sé Ma la vera domanda che si pongono gli intermediari in grado di incidere sulle scelte di allocazione del rispar- e i clienti è la seguente: quali prodotti, strumenti o tito- mio degli investitori italiani. I dubbi che accompagnano li richiedono necessariamente l’accensione di un deposi- l’incremento dell’imposta di bollo per il deposito titoli to titoli? I prodotti finanziari che non richiedono l’accen- sono notevoli e, solo in parte, sono stati risolti dalla cir- sione di un deposito titoli, è di tutta evidenza, avranno colare n. 40/E dell’Agenzia delle entrate. un appeal maggiore rispetto ai prodotti finanziari che in- È stato in primo luogo chiarito che l’incremento dell’imposta di bollo non riguarda i depositi che hanno un va- In particolare, con riferimento alle quote dei fondi co- dovuta resta di 34,20 euro, e che resta altresì ferma l’esen- muni di investimento, va rilevato che questi strumenti non zione dall’imposta per i depositi di titoli dematerializzati necessitano dell’accensione di un deposito titoli. Infatti, con un valore complessivo non superiore a 1.000 euro. Per nella maggior parte dei casi il detentore di una quota di un tutti i depositi di importo superiore a 50.000 euro, invece, fondo comune di investimento non richiede il rilascio del aumenta l’importo dovuto a titolo di imposta di bollo, im- certificato individuale. Di norma le quote sono rappresen- porto che sarà calcolato tenendo conto del valore dei tito- tate da un certificato cumulativo con l’evidenza dei nomi- li e di tre scaglioni (da 50.000 a 150.000; da 150.000 euro nativi dei sottoscrittori e dell’ammontare delle relative a 500.000; oltre i 500.000 euro), nonché sulla base della quote. Trattasi di prassi invalsa che, sino a oggi, ha consen- periodicità dell’invio delle comunicazioni da parte della tito che le operazioni d’investimento o disinvestimento banca (trimestrale, semestrale o annuale). che hanno per oggetto quote di fondi comuni si attuino deposito titoli detenuto presso ciascun intermediario. Di 64 in ultima analisi, scontare la maxi-imposta di bollo. lore inferiore a 50.000 euro, per i quali l’imposta di bollo L’imposta di bollo è dovuta per le comunicazioni sul FABIO CIVALE vece dovranno essere custoditi in un conto di deposito e, attraverso la variazione di evidenze elettroniche, che non necessariamente devono confluire su un deposito titoli. conseguenza, nel caso di più rapporti di deposito titoli in- È plausibile, quindi, attendersi che il risparmio gesti- testati al medesimo soggetto, l’imposta di bollo deve es- to possa trarre un vantaggio competitivo rispetto ad al- sere corrisposta in relazione a ciascun rapporto. In caso di tre forme di investimento dall’incremento dell’imposta di rapporti cointestati, l’imposta deve essere assolta una so- bollo in quanto, di fatto, la sottoscrizione delle quote di la volta. In merito alla quantificazione del valore del de- fondi potrebbe restare estranea a tale imposta. Ciò sem- posito titoli, l’Agenzia delle entrate ha stabilito che deve pre a condizione che l’amministrazione finanziaria riten- considerarsi il valore nominale ovvero quello di rimborso ga di avvalorare la prassi operativa sopra descritta. 361GRADI/Ottobre 2011 Metodologia Il ranking di AllfundsBank I La fi n a n z a da un nuovo punto di vista Asset in valute forti Volatilità È il momento delle divise asiatiche rampanti Con le mosse giuste si può guadagnare con le montagne russe l ranking di Afb è uno strumento efficace per migliorare la selezione dei prodotti e supportare i professionisti del settore, ottimizzando i pesi dei parametri di rischio e di rendimento utilizzati per la sua creazione. La giusta combinazione di questi parametri permette di evi- denziare quei fondi che sarebbero stati esclusi da una selezione basata solamente sul rendimento. Inoltre questo ranking permette un confronto più approfondito dei fondi nello stesso peer group. Dopo un lungo periodo di progettazione e test sulla metodologia al fine di creare uno strumento utile come supporto alla selezione, Allfunds Bank Investment Consulting è riuscito a ottenere risultati considerevoli. Nel processo di ottimizzazione della combinazione dei parametri, il modello di ranking tiene in considerazione vari concetti come il rischio (assoluto e relativo) e la capacità di generare extrarendimento, creando così una metodologia semplice ed efficace. Mercati Mercatiobbligazionari obbligazionariin incrisi crisi La grande tempesta sui titoli di stato 7 n. CON LA COLLABORAZIONE DI L A R I V I S TA P E R G L I I N V E S T I TO R I I S T I T U Z I O N A L I Anno 2 - ottobre 2011 361GRADI - La finanza da un nuovo punto di vista Ottobre 2011 numero 7 – Anno 2 Rivista rivolta esclusivamente a controparti qualificate e/o investitori istituzionali conformemente alla Direttiva 2004/39 relativa ai mercati degli strumenti finanziari. Le statistiche utilizzate nel ranking Afb sono: volatilità, rendimento, omega ratio, maximum drawdown, recovery time, indice di Sharpe, adjusted Sharpe ratio, tail Var, alfa * r2. Il risultato finale del ranking è la suddivisione del gruppo di fondi in cinque categorie, in cui il gruppo numero 5 è quello con il massimo punteggio, mentre il gruppo 1 è quello comprendente i fondi con i punteggi più bassi. I fondi vengono inizialmente suddivisi per categoria e obiettivi di investimento; successivamente si calcolano le varie statistiche indicate precedentemente. A tutte le statistiche calcolate per ciascun fondo viene assegnato un punteggio, dopo avere fatto un confronto prendendo come riferimento la media e gli indici di ciascun peer group. Se le statistiche di ciascun fondo presentano valori compresi tra il valore massimo e il valore medio, quei fondi riceveranno un punteggio che varierà dal valore neutrale (corrispondente alla media) al valore massimo; se invece le statistiche di ciascun fondo presentano valori compresi tra il valore medio e il valore peggiore, quei fondi riceveranno punteggi che vanno dal valore neutrale al più basso. In questo modo si possono ridurre e anche eliminare alcuni effetti distorsivi dovuti a valori irregolari o peer group ridotti. Successivamente per ciascun fondo tutti i punteggi attribuiti a ciascuna statistica vengono sommati e valutati attraverso una media ponderata con i pesi assegnati a ciascuna statistica, ottenendo così dei punteggi finali che generano il ranking. Per mantenere un’adeguata coerenza statistica, i fondi devono possedere almeno tre anni di storia, escludendo tutti quelli che non possiedono questo requisito. Alcuni studi di Allfunds Bank IC hanno dimostrato che il comportamento dei fondi può variare consistentemente lungo il proprio track record, e valutare le varie statistiche su un arco temporale di tre anni, permette una previsione migliore di futuri comportamenti. Tutti i calcoli vengono effettuati utilizzando dati giornalieri, disponendo di circa 750 dati al fine di realizzare calcoli statistici che siano affidabili, data la significatività del campione. I dati di rendimento inseriti nella classifica vengono calcolati in euro per ciascun prodotto, alla data di chiusura del mese precedente. 66 361GRADI/Ottobre 2011 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Luca Brambilla, Boris Secciani Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Stefania Basso, Citywire, Fabio Civale (Studio Zitiello), Luigi Cossu, Massimiliano D’Amico, ETFplus Borsa italiana, Rocki Gialanella, Marcello Palermo, Davide Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 02.320.62.55.67 - 02.91.70.10.30 Fax 02.91.70.10.29 Pubblicità e distribuzione Matteo Gallizio [email protected] Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 511 del 27 settembre 2010 del Tribunale di Milano