Alberelli tricolori in dono ai militari in Afghanistan

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Alberelli tricolori in dono ai militari in Afghanistan
LA SICILIA
26.
DOMENIC A 29 DICEMBRE 2013
CATANIA
Solidarietà
a distanza
Lodevole iniziativa degli
alunni della «Malerba» per fare
sentire ai soldati la vicinanza
delle famiglie siciliane
A HERAT IL QUARTIER GENERALE DELLA MISSIONE ISAF
s. v.) Herat è la terza città afgana per estensione, situata nella parte
occidentale del Paese, con una popolazione che nel 2012 contava circa il
mezzo milione di abitanti, è capoluogo dell’omonima provincia, che conta
in totale 16 distretti. Attualmente è sede di diverse facoltà universitarie, di
edifici governativi strategici e di un aeroporto internazionale. Per le sue
caratteristiche, la posizione e le sue risorse è stata scelta come provincia, tra
le quattro a competenza italiana, in cui far nascere il quartier generale della
missione Isaf nell’area occidentale, il Regional Command West, situato
poco fuori il centro urbano. Attualmente vi stazionano i militari della Brigata
meccanizzata Aosta, insieme ad unità e reparti di tutte le forze armate, per
garantire la fase finale del processo di transizione ormai agli sgoccioli, e al
cui termine gli afgani saranno i soli a decidere delle sorti del proprio Paese.
Dopo il rientro di altri 300 militari, avvenuto a novembre, il contingente
italiano, che dal 2002 è di stanza in Afghanistan, e dal 2005 ha assunto la
responsabilità delle 4 province occidentali di Herat, Ghowr, Badghis e Farah,
continua a diminuire le iniziali 4mila unità schierate, in previsione del 2014.
Alberelli tricolori in dono
ai militari in Afghanistan
Dai bimbi di Picanello gadget per la Brigata «Aosta» in missione a Herat
SAMANTHA VIVA
Le festività natalizie sono un momento di vicinanza e di riunione per molte famiglie. Non tutti si ricordano,
però, di quanti sono impegnati in lavori o occupazioni che non concedono
riposo o sosta. Per questa ragione, e in
virtù di uno spirito che rende i bambini creature sensibili, più di tante altre,
spesso proprio dai nostri piccoli vengono gli esempi più significativi. Ecco
che proprio pensando al Natale, che
quest’anno porterà lontano dalle famiglie una maggioranza più cospicua
di militari corregionali, in un territorio
difficile come l’Afghanistan, le classi
terze e quarte della scuola primaria
del plesso di via Pidatella dell’istituto
comprensivo «Malerba» di Catania
hanno pensato di realizzare gadget
per i militari della Brigata meccanizzata «Aosta» (che è proprio quella siciliana), in missione a Herat, in Afghanistan. La Brigata meccanizzata «Aosta»
opera in Afghanistan nell’ambito della International Security Assistance
Force della Nato. In questo contesto, la
brigata costituisce l’ossatura del Regional Command West di Herat, il comando multinazionale impegnato
nella regione ovest del Paese, dove è in
atto la transizione, in ambito sicurezza e sviluppo, con il passaggio di responsabilità agli afgani nel controllo
del loro Paese.
Tra le priorità del contingente italiano figura sempre l’istruzione dei giovani, come testimoniano le 81 scuole
finora costruite nella provincia di Herat e la conseguente elevazione della
percentuale di istruzione e scolarizzazione nella regione. E che il pensiero ai
loro papà impegnati, anche a Natale,
in queste attività venga proprio da
una scuola catanese, è di sicuro un
esempio significativo.
La scuola «Malerba», quindi, con la
realizzazione di questo progetto, che
ha visto impegnate le insegnanti, tra
in breve
PROVINCIA REGIONALE
Incontro su attività Cara di Mineo
Risorse straordinarie per interventi
di accoglienza e integrazione,
costituzione di nuove commissioni
per esaminare le richieste di
riconoscimento dello status di
rifugiato. Sono alcune delle novità
che riguardano il Centro di
Accoglienza per Richiedenti Asilo
(Cara) di Mineo. Le novità e le attività
svolte nel centro saranno illustrate
nel corso di una conferenza stampa
che si terrà domani, lunedì 30, alle
ore 10,30, al centro direzionale della
Provincia regionale di via Nuovaluce.
All’incontro saranno presenti il
presidente del consiglio di
amministrazione del Consorzio dei
Comuni «Calatino Terra
d’Accoglienza», Anna Aloisi, e il
presidente dell’assemblea dei sindaci
del Consorzio, Marco Aurelio Sinatra.
Parteciperà il sottosegretario
Giuseppe Castiglione.
«RONDA DELL’AMICIZIA»
Cenone a piazza della Repubblica
A SINISTRA GLI ALBERELLI REALIZZATI DAI BAMBINI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI PICANELLO, A DESTRA GLI STESSI ALBERELLI NELLE MANI DEI MILITARI ITALIANI IN AFGHANISTAN
cui Giovanna Micale, che ne ha fortemente voluto la realizzazione, e i
bambini delle ultime classi (a cui viene regolarmente spiegato cosa succede in Paesi così lontani, che sentono
più volte nominare in televisione,
spesso accompagnate da immagini di
morte e distruzione), intende dare anche un contributo di solidarietà e di
vicinanza ai militari siciliani della brigata «Aosta», che ben si coniugano
con lo spirito natalizio, e intende sottolineare come ci sia tanto altro in
contesti così diversi dal nostro, che
vanno compresi fuori dai soliti luoghi
comuni, con un’attenzione costante
a tutte le logiche didattiche e di crescita, assicurate dall’attenta supervisione
della dirigente, Agata Pappalardo.
«Abbiamo parlato ai bambini dei
nostri militari - ha dichiarato Liliana
Intraversato, una delle maestre coin-
volte nel progetto - che trascorreranno il Natale lontano dalle loro famiglie
e dai loro affetti più cari, allora i bambini hanno voluto realizzare, con le loro manine, un simbolo del Natale che
potesse portare un momento di tenerezza e di serenità nei cuori dei nostri militari in missione di pace in Afghanistan. Hanno deciso che dovessero essere degli alberelli perché l’albero di Natale sa di famiglia e di calore e
fa pensare al Dono. Hanno voluto che
fossero colorati con i colori della nostra bandiera perché i nostri militari
sono un esempio bellissimo dell’essere Italiani».
E i militari, commossi, hanno ricevuto i loro alberelli «made in Sicily» e
con quelli hanno addobbato uno speciale albero, sentendosi più vicini ai
loro cari e ritrovando il sorriso in quelli meno fortunati.
CONCERTO DEL GRUPPO CALAMUS PER I PICCOLI RICOVERATI NEL REPARTO DI ONCOLOGIA PEDIATRICA DEL POLICLINICO
Musica e sorrisi nel reparto di Oncologia pediatrica del Policlinico di Catania,
dove il gruppo Calamus (un ensemble di clarinetti), capeggiato dal maestro
Carmelo Dell’Acqua, docente di clarinetto all’Istituto musicale «Vincenzo
Bellini» di Catania, ha eseguito un concerto a titolo gratuito per allietare i piccoli
ospiti del reparto, spaziando dal repertorio più classico (sinfonie di Mozart e
marce di Strauss) a quello più jazzistico (Ghershwin, Harry Mancini, eccetera).
A organizzare l’iniziativa è stato uno dei clarinettisti, Marco Ferrera, di sedici
anni, che l’anno l’anno scorso era ricoverato nel reparto, dal quale, grazie alla
professionalità del corpo medico e paramedico, è uscito perfettamente
guarito.
A dar fiato ai loro clarinetti, aderendo prontamente all’iniziativa di Marco
Ferrera, sono stati Mirko Russo, Felice Lorefice, Carmelo Garofalo, Maria Grazia
Campisi, Vanessa Grasso e Luca Bordonaro, tutti diretti dal maestro Carmelo
Dell’Acqua.
IL DIRETTIVO DEL CIOFS-FP SPIEGA IL PERCHÉ DELLA CHIUSURA IL 31 DICEMBRE DELLA LUNGA ATTIVITÀ
«Formazione senza fondi e nella più assoluta incertezza»
«In assenza di presupposti oggettivi, verificabili e
certi il Ciofs-Fp Sicilia, Ente di formazione professionale salesiano, non proseguirà la propria opera, con ogni più grande amarezza, dal prossimo 1°
gennaio 2014».
E’ la presa di posizione finale, dopo la lettera
aperta di suor Mariella Lo Turco, del Consiglio direttivo dell’Ente salesiano.
«Finora - è scritto in una lettera che il Cd ha inviato a tutti i lavoratori dell’Ente - il Ciofs-Fp non
si è mai tirato indietro dai propri impegni e dai
propri obblighi: tutti derivanti dall’attività in
convenzione con la Regione. La situazione ad oggi è purtroppo quella che si ripete, e si aggrava costantemente, sotto gli occhi di tutti: l’esposizione debitoria per retribuzioni si è notevolmente
accresciuta, soprattutto per il fatto che le attività
che dovevano essere avviate a giugno non ricevono ancora i provvedimenti regionali necessari.
Ancora: il debito previdenziale conseguente
matura senza sosta esponendo costantemente
l’Ente a dover ricorrere a finanziamenti bancari
(ormai non più possibili) per evitare che il mancati pagamenti impedissero di ricevere le somme
che si attendono dalla Regione».
I componenti del Consiglio direttivo che firmano in calce la lettera ricordano anche i notevoli
debiti verso i fornitori, oltre che verso il personale, che non viene pagato da dieci mesi, pur lavorando normalmente pur di consentire l’espletamento dei percorsi formativi per i ragazzi.
«In più, assistiamo periodicamente al “recupero” dell’Amministrazione regionale per partite
che, sostiene la Regione, risultino “non dovute”,
con ulteriore e gravissima esposizione, determinata dalla riduzione coatta di somme che non si
sarebbero mai ritenute tali.
«Ma il problema - continua - non è solo finan-
IL MERCATO DEL CONTADINO AIUTA IL BANCO ALIMENTARE
La raccolta delle eccedenze e delle donazioni degli agricoltori della
provincia di Catania presso il Mercato del contadino allestito tutte le
domeniche a piazzale Sanzio dà già i suoi frutti. Nelle domeniche di
dicembre questa iniziativa è stata avviata in via sperimentale e ha
consentito di raccogliere oltre 500 kg di prodotti freschi che nella stessa
giornata sono state distribuite dal Banco alimentare alle realtà caritative
della città (oltre 250 quelle convenzionate con il Banco Almentare di
Catania e oltre 600 in tutta la Sicilia).
L’iniziativa è nata grazie alla sollecitazione di Confagricoltura, Cia e
Codacons per destinare i prodotti raccolti alle mense per i poveri. «Già entro
la domenica pomeriggio gli alimenti freschi raccolti - ci dice Filippo Immè,
presidente della associazione Accoglienza e Solidarietà - sono stati
distribuiti immediatamente alle mense e ai centri di accoglienza per
persone indigenti». «Abbiamo riscontrato una grande generosità da parte
degli agricoltori partecipanti al Mercato domenicale - afferma Nino Venuto
del Banco Alimentare - e molti di loro hanno chiesto di continuare
l’iniziativa durante tutte le domeniche dell’anno, per poter conferire i
prodotti della terra a chi ne ha più bisogno».
ziario: l’intero sistema della formazione professionale convenzionata, in Sicilia, resta nella più
assoluta incertezza. Non si conoscono i tempi di
attivazione effettiva dei progetti, nè la loro reale
regolazione, nè la prospettiva di riforma. Pertanto, non è possibile ordinare qualsiasi programmazione e pianificazione di impegno delle
risorse nè pianificare la disponibilità delle risorse finanziarie, rendendo impossibile, oggettivamente, qualsiasi ipotesi di rateazione dei propri
impegni nel tempo anche verso gli stessi lavoratori».
Il Ciofs-Fp opera in tre diverse filiere. Per gli
«sportelli», la cui attività è stata al momento sospesa per tutto il settore in Sicilia. Per la progettazione. E per la Formazione professionale, o meglio Percorsi di Istruzione e Formazione professionale. «Un settore che avrebbe dovuto godere è scritto in una relazione del presidente - di mas-
sima e tempestiva attenzione e “copertura”. E invece si è assistito a una riduzione delle risorse e
a una «forte aggressione sia nei confronti di un
servizio collettivo di notevole rilievo sociale, sia
nei confronti di una categoria di lavoratori costretti a operare con la mortificazione delle principali tutele. Risulta essere inaccettabile, infatti,
ipotizzare il protrarsi di questa condizione per gli
allievi che verrebbero depauperati della possibilità di essere parte di un meccanismo che, attraverso la formazione e l’educazione, può condurli al bene e allo sviluppo socio-economico, nonchè al’inserimento nel mercato del lavoro e delle professioni. Ma risulta altrettanto inaccettabile - conclude - ipotizzare il perdurare della condizione di una classe di lavoratori che continuano a lavorare non solo senza la giusta e dovuta retribuzione, ma anche con la carenza di serenità
determinata dal tinmore del licenziamento».
CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DEL DOTT. EUGENIO INSERRA
Provato da lunga malattia affrontata con fede e coraggio, sostenuto dall’amore
della carissima moglie dott. ssa Maria Tomaselli, che gli è stata costantemente
vicina, dei figli Luca, Cristina e Antonio e del fratello Vincenzo, primario emerito
di medicina, si è spento all’età di 68 anni il dottor Eugenio Inserra. Nel 2008,
all’Istituto Mediterraneo per Trapianti e Terapie ad alta
specializzazione (Ismett) di Palermo, aveva subìto il
trapianto del fegato e da qualche mese aveva intrapreso,
uno dei pochi pazienti in Italia, una cura sperimentale,
rivelatasi efficace ma purtroppo tardiva, che in futuro
certamente salverà tante vite umane. Nativo di Lentini, nel
cui ospedale aveva prestato servizio da anestesista e poi
da geriatra, prodigandosi per alleviare le sofferenze degli
ammalati, viveva con la sua famiglia a Catania, dove aveva
frequentato l’istituto S. Francesco di Sales, il liceo Spedalieri e l’Università. Aveva
il culto dell’amicizia ed era esperto di agrumicoltura per cui trascorreva il poco
tempo libero nella sua campagna. Di lui rimarrà il ricordo di un medico che
intendeva la professione come missione e di un uomo altruista e generoso.
ANTONINO BLANDINI
Dare il benvenuto al nuovo anno
assieme agli amici più cari. E’ quello
che faranno i volontari della «Ronda
dell’Amicizia», dell’«Associazione
Accoglienza e Solidarietà» e
«Insieme», che da anni ogni sera
portano conforto e assistenza alle
persone costrette a trascorrere
lunghe e freddi notti per strada,
senza un riparo, ma non senza il
calore dell’amicizia dei volontari. Il
31 dicembre alle 20, in piazza della
Repubblica, si farà festa con un
piccolo cenone di Capodanno in
strada. Chi volesse portare qualcosa
da mangiare da offrire alle persone
senza dimora può farlo
personalmente.
BANCO ALIMENTARE
«Sotto i portici della solidarietà»
Domani, lunedì 30, alle ore 9,45, in
via Monfalcone 2, sarà presentata
l’iniziativa «Sotto i Portici della
Solidarietà», organizzata dal Banco
Alimentare della Sicilia onlus con
Marcello Santocchini. A illustrare i
dettagli dell’iniziativa saranno
presenti Domenico Messina,
direttore del Banco Alimentare,
Marcello Santocchini di Moca Cafè e
l’assessore alle Attività Produttive del
Comune, Angela Mazzola.
PRECISAZIONE
«Calatina Bus Service regolarmente
iscritta nel registro delle imprese»
L’avv. Andrea Anfuso Alberghina,
legale della Calatina Bus Service srl,
in relazione all’articolo pubblicato
nell’edizione di ieri a pagina 30 in
merito alla protesta di otto lavoratori
della Romano Autolinee che venerdì
scorso hanno bloccato la Statale 121,
precisa che «la Calatina Bus Serice srl,
con sede legale a Centuripe in via
Umberto 104, lungi dall’avere le
caratteristiche di un’azienda
“fantomatica” e/o “fantasma”, è
regolarmente iscritta nel registro
delle imprese, da tempo è attiva nel
servizio di noleggio con conducente
e ha i requisiti economici e finanziari
per poter gestire i servizi pubblici di
linea per come previsto dalla
specifica normativa regionale in
materia. Contrariamente a quanto
rappresentato nell’articolo, la
Calatina Bus Serive Srl è un soggetto
giuridico esistente e reale ma anche
conosciuto, e da tempo, da tutti i
soggetti convolti nella vicenda». Da
parte nostra puntualizziamo che le
dichiarazioni sulle caratteristiche
dell’azienda erano del sindacalista
Sergio Crisafulli.
IL RINGRAZIAMENTO DEGLI ARMIERI AI CARABINIERI
Si è svolto nella caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri un incontro tra
il comandante provinciale col. Alessandro Casarsa e il presidente provinciale degli
Armieri Confcommercio, cav. Francesco Zaccà. L’incontro è stato occasione,
oltre che per porgere a Casarsa i voti
augurali per le festività di fine anno
anche a nome della categoria tutta,
per scambiare delle riflessioni
sull’andamento del settore. «Ho
trovato nel comandante Casarsa un
interlocutore con una preparazione
in materia di armi straordinaria sia
dal punto di vista legislativo che
tecnico - ha detto Zaccà - nonché una
persona che riesce a trasmettere una forte carica di energia e positività rispetto
alle molteplici problematiche che oggi attanagliano la nostra città. I carabinieri
da sempre sono un punto di riferimento per le armerie, soprattutto in quei
Comuni dove, essendo l’unica rappresentanza delle forze dell’ordine, svolgono
un ruolo insostituibile a garanzia della legalità e del rispetto delle regole».