- Maria modello di virtù cristiana per gli uomini del nostro tempo.
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- Maria modello di virtù cristiana per gli uomini del nostro tempo.
- Maria modello di virtù cristiana per gli uomini del nostro tempo. Castellazzo 1 Maggio 2010 Nel concludere questa nostra giornata, che coincide con l'inizio del mese di Maggio tradizionalmente dedicato alla Madonna, vogliamo porre davanti ai nostri occhi un modello di autentica vita cristiana. E pensiamo di non sbagliare se ricorriamo a Maria Santissima. Essa, dice infatti il Vaticano II, “rifulge come modello di virtù davanti a tutta la comunità degli eletti” e Paolo VI la definisce “modello compiuto del discepolo del Signore” (MC n. 37), (LG 65). E dunque modello attualissimo. Come ci assicura lo stesso Paolo VI nella splendida Esortazione apostolica “Marialis cultus” del 2.02.1974. Dice il Papa: “la lettura della divina Scrittura, compiuta sotto l’influsso dello Spirito Santo e tenendo presenti le acquisizioni delle scienze umane e le varie situazioni del mondo contemporaneo, porterà a scoprire come Maria possa essere assunta a specchio dell’attesa degli uomini del nostro tempo” (n. 37). E al n. 35 [della MC] si legge: “ [...] la Vergine Maria è stata sempre proposta dalla Chiesa ad imitazione dei fedeli [...] perché[...] fu la prima e la più perfetta seguace di Cristo: il che ha un valore esemplare universale e permanente”. Maria è modello delle virtù, che diremmo fondamentali e classiche – le virtù teologali innanzitutto – ma è altresì modello di quelle virtù che sono più congeniali e più necessarie agli uomini del nostro tempo. - 1° Le virtù dell’impegno. In questa espressione potremmo unificare i tratti della figura di Maria particolarmente adatti ad essere proposti all’imitazione dell’uomo d’oggi che vive in mondo oltre che pluralistico e ingiusto, alienante e privo di Dio. Fermiamo la nostra attenzione almeno su queste ultimi due tratti caratteristici. a) Mondo alienante. Il mondo d’oggi è alienante, deresponsabilizzante. Siamo e ci sentiamo nella mani di altri (in politica, in economia, nella cultura sempre più di massa). Siamo immersi in cose più grandi di noi nelle quali ci perdiamo, come gocce in un oceano, senza renderci conto del perché e del valore di quello che facciamo. Di qui la tentazione di lasciarsi andare, di abbandonarsi alla corrente, in definitiva di alienarsi. Maria Santissima si trova pure coinvolta in un’opera più grande di Lei, in quell’opera di secoli, come è stata giustamente chiamata l’Incarnazione del Verbo” (MC n. 37), ma non abdica alla sua personalità, vi partecipa responsabilmente, con “il suo consenso attivo e responsabile” (ibidem). Noi dobbiamo, dal suo esempio, imparare ad essere vigili, coscienti, attenti. Sforzarci di sapere, di capire, di mantenere il nostro spirito critico, non di critica amara ma obiettiva. Motivata. Affinare le nostre capacità personali, combattere il gregarismo, inserirci responsabilmente nel mondo che ci circonda senza lasciarci travolgere dalla corrente in nessun settore. - In politica: non dare il cervello all’ammasso; - nella cultura: non lasciarsi incantare dai valori apparenti, non lasciarsi dominare dalle mode letterarie o dalle critiche; - nell’informazione: non lasciarsi determinare da giornali, films, TV; - nel costume: non seguire come pecore le eccentricità o le abitudini; - in religione: non seguire passivamente i “tradizionalisti”, non seguire fanaticamente gli “innovatori” ma aderire a colui che ha parola di vita eterna e quindi al magistero della Chiesa. b) Mondo privo di Dio. Il mondo d’oggi è privo di Dio. L’ateismo e la perdita del senso di Dio fanno strage! Eppure tutte le ingiustizie e lo sfruttamento dell’uomo fanno toccare con mano in qual conto è tenuto l’uomo dall’uomo disancorato da Dio. Il mondo d’oggi ha bisogno di Dio, ha bisogno di Cristo. Maria Santissima non fu una madre “gelosamente ripiegata sul proprio Figlio Divino” ma lo lasciò andare nel mondo e “favorì la fede della comunità apostolica in Cristo (cfr Gv 2, 1-12) e la cui funzione materna si dilatò, assumendo sul Calvario dimensioni universali” (MC, 37). Noi pure dobbiamo aprirci al mondo sotto lo sguardo di Maria. Non certo per perderci nel mondo o lasciarsi assorbire ma, come luce, come sale, come lievito, per vivificarlo. - 2° Le virtù nascoste. Ma quelle che abbiamo chiamate “le virtù dell’impegno” si fondono efficacemente sulle virtù classiche, le virtù nascoste. Quanti fallimenti, un po’ in tutti gli strati del popolo di Dio, per aver parlato o fatto molto gli impegnati senza un solido retroterra di virtù. Per cui invece di edificare e costruire si scandalizza e distrugge. Maria Santissima ha praticato e generosamente tutte queste virtù nascoste: l’umiltà, l’obbedienza, la pietà, la povertà, la purezza, la fortezza … Non potendo evidentemente soffermarci su tutte, vediamo per brevissimi accenni. 3.1 – La fede e l’accoglienza docile della parola di Dio. Come la Madonna ha saputo ascoltare la parola e la volontà del Signore e accoglierla con fede: nell’annunciazione ascoltò l’Angelo ; nella visita a s. Elisabetta ascolta la cugina ed esprime la sua fede nel Magnificat; nella natività ascolta i Pastori e i magi e “serba tutte queste cose meditandole nel suo cuore”; nella presentazione al tempio ascolta le parole di Simeone e compie un atto di fede: “Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui”; per la fuga in Egitto ascolta Giuseppe; nel ritrovamento al tempio ascolta Gesù che parla del Padre e fa un atto di fede: “Non capirono le sue parole. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore”; a Cana ascolta Gesù ed ha fede piena in Lui; sotto la Croce ascolta l’ultimo desiderio di Gesù che la fa madre nostra. 3.2 – La speranza ha trovato pure in Maria una larga corrispondenza. Si ricordi all’Annunciazione; nelle difficoltà con Giuseppe; nelle minacce arrecate alla vita di Gesù (fuga in Egitto, esilio) Maria mantiene sempre viva la speranza nelle promesse divine anche se superiori ad ogni comprensione; si pensi –per comprendere quanto salda e luminosa è stata la virtù della speranza in Maria- alla sua immensa fiducia in Gesù (es. a Cana) e nella di Lui missione (si pensi alla Madonna sotto la croce) 3.3 – La carità: una carità nuova quella di Maria e sollecita sia verso Dio: basti accennare alle sue relazioni trinitarie; col Padre: ecco l’ancella del Signore; col figlio: “Nella Vergine Maria tutto è relativo a Cristo e tutto da Lui dipende” (MC, 25); con lo Spirito Santo: “Lo Spirito Santo verrà su di te”; “Santuario dello Spirito Santo” espressione che sottolinea il carattere sacro della Vergine, “divenuto stabile dimora dello Spirito di Dio” (MC, 26); e verso gli uomini: verso i parenti: cfr visita a S. Elisabetta; verso gli estranei: cfr a Cana; verso di noi: si pensi alla sua divina maternità spirituale verso tutti, anche i peccatori: offrendo il figlio per noi; intercedendo per noi; aiutandoci con la sua grazia. Noi. Dice Paolo VI nella MC (57) “Di queste virtù della Madre si orneranno i figli che con tenace proposito guardano i suoi esempi per riprodurli nella propria vita. Tale progresso nella virtù apparirà conseguenza e già frutto maturo di quella forza pastorale che scaturisce dal culto reso alla Vergine”. Conclusione. Allora accadrà che la pietà e la devozione alla Vergine diverranno un aiuto potente per la crescita nella vita di grazia di ogni fedele e per ogni uomo, per l’uomo contemporaneo “tormentato tra l’angoscia e la speranza [...] oppresso dalla solitudine mentre tende alla comunione, preda della nausea e della noia, la beata Vergine Maria[...] offre una visione serena e una parola rassicurante: la vittoria della speranza sull’angoscia, della comunione sulla solitudine, della pace sul turbamento, della gioia e della bellezza sul tedio e la nausea, delle prospettive eterne su quelle temporali, della vita sulla morte” (MC, 57). “ Orsù, dunque, Avvocata nostra! Rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi: o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”. Amen! Alleluja!. [cfr Temi di predicazione mariani. Mese mariano, 120-123] Luigi Crippa abate osb