iii domenica - Parrocchia di San Pietro di Legnago
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iii domenica - Parrocchia di San Pietro di Legnago
Parrocchia di San Pietro di Legnago Via Verona 8, 37045 Legnago Mail: [email protected] Telefono: 0442 20270 Sito internet: www.sanpietrodilegnago.it don Federico cell. 347 0355696 III DOMENICA DI AVVENTO 11 dicembre 2016 Dal vangelo secondo Matteo In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». III di Avvento …annunciare il vangelo ai poveri (Mt 11,5) In Inquesta domenica di Avvento siamo chiamati a lasciarci guidare nella questa domenica di Avvento siamo chiamati a lasciarci guidare nella riflessione dalla figura di riflessione dalla che figura di Giovanni invia i suoi discepoli Giovanni Battista, dal carcere invia i suoiBattista, discepoli ache Gesùdal con carcere una domanda: «Sei tu quello che deve venire?». E questa non è certamente una semplice domanda di curiositàE religiosa, la è a Gesù con una domanda: «Sei tu quello che deve venire?». questa ènon necessità profonda del profeta domanda di chiarire l’identità di Gesù e religiosa, soprattutto laèpropria. Lui era venuto a certamente una semplice di curiosità la necessità profonda preparare la via al Messia e dal carcere, in attesa di essere giustiziato, sente parlare delle opere di del profeta di chiarire l’identità di Gesù e soprattutto la propria. Lui era venuto a Gesù e manda ad informarsi sulla fondatezza della “buona notizia”, perché ne va della sua vita, del preparare la quello via alperMessia dal carcere, in attesa di essere giustiziato, sente senso di tutto cui aveva evissuto. parlare opereè più di Gesù manda ad informarsi fondatezza della La fededelle di Giovanni grande edel suo dubbio: non mette in sulla discussione l’identità di Gesù,“buona ma solo chiede: «Sei tune coluiva chedella deve venire dobbiamo un tutto altro?». quello Giovanni per chiedecui luce;aveva è notizia”, perché sua ovita, del aspettare senso di disposto a rivedere anche il modo con cui aveva immaginato l’agire di Dio. Chiede luce umilmente. vissuto. Gesù, a sua volta, non rimprovera il Battista, ma anche a lui invia una parola di annuncio: «Andate e La riferite fede adiGiovanni Giovanni è udite più egrande suo dubbio:la non discussione ciò che vedete: Idel ciechi riacquistano vista, mette gli zoppi in camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti«Sei risuscitano, ai poveri il Vangelo». Gesù l’identità di Gesù, ma solo chiede: tu colui cheè annunciato deve venire o dobbiamo non dà una diretta sulla suachiede identità ma invita i discepoli dia Giovanni a riferire aspettare unrisposta altro?». Giovanni luce; è disposto rivedere ancheciòilche modo vedono. E prendendo le parole del profeta Isaia, mostra i segni: “I ciechi vedono”. Gesù ridona luce cona chi cuinonaveva immaginato di Dio. Chiede luce Gesù, a sua sa più guardare in alto, al’agire chi non vede che buio nella sua vita, umilmente. a chi è considerato da tutti un ‘senza “I paralitici camminano”. Messia dona non nedihaannuncio: più per volta, non speranza’. rimprovera il Battista, ma Ilanche a luinuova inviaforza unaa chi parola camminare da solo. “I lebbrosi sono mondati”. Chi si vede inaccettabile da Dio e dagli altri, «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, immobile nei propri dolori, inguardabile perché troppo sporco, improvvisamente è purificato nel gli profondo zoppi camminano, i lebbrosi purificati, i sordi odono, i mortidagli risuscitano, e torna a sentirsi amato. “I sono sordi odono”. Le orecchie soffocate e tappate infiniti messaggi è vuoti del mondo imparano a sentire la voce di Dio chiama all’amore e alla bellezza ai poveri annunciato il Vangelo». Gesù non dàche una risposta diretta sulla sua delle relazioni che ne derivano. “I morti risuscitano”. È la vittoria della vita sulla morte, dell’Amore identità ma invita i discepoli di Giovanni a riferire ciò che vedono. E prendendo sull’odio. “Ai poveri è annunciata la nuova notizia”. A coloro che fanno l’esperienza quotidiana del le parole del profeta Isaia,e mostra i segni: “I ciechi vedono”. ridona proprio limite, della solitudine della miseria, è annunciata la speranza di unGesù mondo di luce,luce di a fraternità vera e di condivisione solleva dalla polvere. chipace, nondisa più guardare in alto, che a chi non vede che buio nella sua vita, a chi è Il vangelo termina con la domanda di Gesù alle folle su Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere considerato da tutti un ‘senza speranza’. “I paralitici camminano”. Il Messia dona nel deserto?». Siete andati a vedere, non a imparare. Ad accogliere una testimonianza autentica e nuova forza chi non ne del ha mondo. più per camminare da non solo. “I lebbrosi sono non una cannaasbattuta dal vento A vedere un profeta che ha fatto della sua vita una ricercaChi di sé,simavede un dono senza limiti in nome di colui che doveva venire. A vedere un mondati”. inaccettabile da Dio e dagli altri, immobile neiuomo propri che ha fatto dell’attesa il suo stile di vita. dolori, inguardabile perché troppo sporco, improvvisamente è purificato nel E in un mondo come il nostro dove la soddisfazione immediata di tutti i bisogni è sempre più profondo e torna sentirsimondana amato.spinge “I sordi odono”. Le alorecchie un’esigenza, dove la amentalità a mettere se stessi centro di soffocate tutto, la e testimonianza del Battista chiama i cristiani vivere con coraggio la profezia dell’evangelizzazione: tappate dagli infiniti messaggi vuotiadel mondo imparano a sentire la voce di Dio uscire dalle nostre case e dal nostro individualismo per andare a portare a tutti la Buona Notizia. che chiama all’amore e alla bellezza delle relazioni che ne derivano. “I morti risuscitano”. È la vittoria della vita sulla morte, dell’Amore sull’odio. “Ai poveri è annunciata la nuova notizia”. A coloro che fanno l’esperienza quotidiana del proprio limite, della solitudine e della miseria, è annunciata la speranza di un mondo di luce, di pace, di fraternità vera e di condivisione che solleva dalla polvere. 7 Il vangelo termina con la domanda di Gesù alle folle su Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto?». Siete andati a vedere, non a imparare. Ad accogliere una testimonianza autentica e non una canna sbattuta dal vento del mondo. A vedere un profeta che non ha fatto della sua vita una ricerca di sé, ma un dono senza limiti in nome di colui che doveva venire. A vedere un uomo che ha fatto dell’attesa il suo stile di vita. E in un mondo come il nostro dove la soddisfazione immediata di tutti i bisogni è sempre più un’esigenza, dove la mentalità mondana spinge a mettere se stessi al centro di tutto, la testimonianza del Battista chiama i cristiani a vivere con coraggio la profezia dell’evangelizzazione: uscire dalle nostre case e dal nostro individualismo per andare a portare a tutti la Buona Notizia. Avvisi Parrocchiali Settimana dal 12 al 18 dicembre 2016 Martedì 13 dic - ore 18.30, nelle vie GHIACCIAIA – MOZART – GLUCH SCHUBERT, canto della Santa Notte. -ore 21.00, in canonica, incontro con le catechiste Mercoledì 14 dic - ore 18.30, nelle vie PIAZZA parte asilo CORRUBIO, canto della Santa Notte. Giovedì 15 dic - ore 18.30, nelle vie PIAZZA parte chiesa – MOLISE – COLOMBO - VESPUCCI, canto della Santa Notte. Venerdì 16 dic - ore 18.30, nelle vie GIOTTO – TRECCA – DA VINCI – CANOVA – PAD. INFERIORE – VERONESE – MANTEGNA GIORGIONE, canto della Santa Notte. Domenica 18 dic Festa della scuola dell’infanzia - Ore 9.30, in chiesa, santa messa - Ore 16.00, in teatro, saggio di Natale Al termine delle messe i genitori hanno allestito un mercatino per sostenere la nostra scuola dell’infanzia Lunedì