Calcolo dell`imposta
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Calcolo dell`imposta
### Calcolo dell’imposta L’IVA è un’imposta proporzionale, che si calcola applicando alla base imponibile una sola aliquota. L’imponibile è dato dal valore dei beni trasferiti o delle prestazioni effettuate. La somma degli imponibili di un anno solare costituisce il volume d’affari del contribuente. L’imposta viene calcolata applicando una delle seguenti aliquote in funzione del tipo di operazione imponibile: aliquota normale del 22%; aliquota ridotta al 10%, applicata a molti prodotti alimentari (carne, pesce ecc.), all’energia elettrica per uso domestico, alle ristrutturazioni edilizie ecc.; aliquota ridotta al 4% per i beni di prima necessità (pane, frutta, ortaggi, latticini, l’acquisto della prima casa da impresa costruttrice ecc.). L’IVA da versare si ottiene dalla differenza tra l’IVA incassata con le vendite e l’IVA pagata con gli acquisti. L’imposta grava quindi solo sul valore aggiunto ed è pagata in definitiva solo dal consumatore finale che, non avendo IVA da incassare, paga per intero l’imposta. Se, al termine del periodo d’imposta, l’IVA pagata con gli acquisti è maggiore di quella incassata coi ricavi, la differenza viene portata in detrazione dal successivo versamento. A fine anno il contribuente può chiedere il rimborso dell’eventuale credito residuo (v. esempio 8.3). ESEMPIO 8.3 CALCOLO DELL’IVA Si consideri un’attività con un fatturato di 500.000 € e con 200.000 € di spese, che ha prodotto quindi un valore aggiunto di 300.000 €. IVA incassata con le vendite: 500.000 22% IVA pagata con gli acquisti 200.000 22% IVA da versare 110.000 44.000 66.000 Che equivale al 22% del valore aggiunto di 300.000 €. Se però, a parità di fatturato e di spese, si considera un’impresa del settore alimentare che vende il prodotto finito al 4% e acquista materie prime al 10 e al 22%, si potrà avere: IVA incassata con le vendite: 500.000 4% IVA pagata con gli acquisti: IVA da rimborsare 100.000 10% 100.000 22% 20.000 10.000 22.000 12.000