Le Organizzazioni Economiche Internazionali File

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Le Organizzazioni Economiche Internazionali File
Le principali istituzioni economiche
internazionali
Giuseppe De Arcangelis 2016
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Indice della lezione
• Le spiegazioni della teoria economica per l’intervento delle istituzioni
internazionali in campo economico
• Le principali istituzioni economiche internazionali:
• Breve storia
• Obiettivi, funzioni e competenze
• La governance
• Altre istituzioni internazionali in campo economico
• Gli interventi economici delle organizzazioni internazionali
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Quali sono?
Principali Istituzioni Economiche Internazionali
• Fondo Monetario Internazionale (FMI)
• Banca Mondiale (BM)
• Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC)
Le prime due nascono con la conferenza di Bretton Woods
nel 1944.
Sono anche dette «Istituzioni Finanziarie Internazionali» (IFI)
L’OMC deriva dal GATT (1946)
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Ripasso: i beni pubblici
Beni economici: tutto ciò che può essere usato per consumo
(output) o produzione (input produttivi)
Due tipologie di beni economici:
 Beni privati, che possono essere acquisiti e utilizzati
escludendo altri agenti
 Beni pubblici, che per natura sono utilizzati in condivisione
Due caratteristiche dei beni pubblici:
 Non rivalità, ovvero l’utilizzo di più agenti in contemporanea
non diminuisce la loro godibilità (eccetto nel caso di
congestione)
 Non escludibilità, ovvero non è possibile (o è eccessivamente
costoso) escludere altri agenti dall’utilizzo o consumo
Esempi: difesa nazionale, giustizia, servizi di utilità pubblica
(come strade, illuminazione pubblica, raccolta rifiuti)
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Ripasso: il problema della produzione dei beni pubblici
Per i beni pubblici:
 Il beneficio privato che il singolo agente ottiene dalla
produzione di un bene pubblico è diverso dal beneficio
sociale della collettività
 Quindi, il libero mercato come meccanismo di allocazione,
basato esclusivamente sull’equilibrio domanda-offerta, non
assicura più la massimizzazione del benessere collettivo e
individuale (fallimento del mercato)
 Se lasciata al libero mercato, la produzione di beni pubblici
è sempre sub-ottimale e troppo bassa
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Ripasso: l’intervento dello Stato
Lo Stato interviene nell’economia per:
 Produrre direttamente, evitando la mancanza totale di
produzione (es. l’illuminazione pubblica) o la loro produzione
insufficiente (es. le vaccinazioni)
 Introdurre regolamentazione e incentivi, per stimolare o
delegare la produzione al settore privato compensando per il
divario tra beneficio privato minore di beneficio collettivo
Problema principale: come suddividere i costi della produzione
diretta di beni pubblici?
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Perché esistono le IEI?
Le ragioni economiche
•Analogia con la necessità dell’intervento dello
Stato nell’economia:
Fallimenti di mercato
Beni pubblici ed esternalità
•Esempi di beni pubblici a livello internazionale:
Evitare la «guerra dei dazi»
La stabilità finanziaria globale
La miopia delle istituzioni creditizie private
La salvaguardia dell’ambiente
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Perché sono criticate?
Ragioni non solo economiche
•Il mondo è cambiato dal 1944, ma gli articoli costitutivi delle
IFI non sono stati aggiornati (es. fine del regime di cambi
fissi di Bretton Woods dal 1971-73)
•Interventi ripetuti delle IFI possono provocare
deresponsabilizzazione individuale degli Stati (moral
hazard)
•Elevati costi di gestione e rigida burocrazia
•Scarsa democrazia interna: shareholders vs. stakeholders
•Aderenza troppo ferrea al paradigma “liberalizzazioneapertura dell’economia” che ha causato o aggravato le crisi
finanziarie nei paesi emergenti (vedi autori come Dani
Rodrick e Joseph Stiglitz)
•Difficile raggiungimento dell’unanimità in alcuni accordi
multilaterali
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Le IFI e l’OMC
Come proseguiamo:
•Le Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI): Il Fondo
Monetario Internazionale e la Banca Mondiale; istituzioni con
un budget consistente
•L’Organizzazione Mondiale del Commercio e il coordinamento
sugli scambi internazionali
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Il Fondo Monetario Internazionale
Storia e obiettivi
•Nasce nel 1945 con 25 membri
•Comprende 188 paesi membri (maggio 2012; ultimo membro:
Sudan del Sud)
•Ha sede a Washington, DC (USA)
•Principali obiettivi:
Assistere i paesi con difficoltà nel reperire fondi finanziari per
ripagare i propri creditori internazionali («difficoltà di bilancia dei
pagamenti»)
Assicurare il buon funzionamento del sistema internazionale dei
pagamenti
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Il Fondo Monetario Internazionale
Le aree di competenza
•Sorveglianza; sia di tipo bilaterale (le “missioni” del Fondo)
che multilaterale (redazione di vari rapporti sull’economia
mondiale, ed es. World Economic Outlook)
•Assistenza finanziaria ai paesi con «difficoltà di bilancia dei
pagamenti» attraverso fornitura di credito (crediti impegnati al
10/3/2016: 120 mld US$)
•Assistenza tecnica per la formazione delle istituzioni
economiche (es. banca centrale) ai paesi emergenti e in
transizione
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Washington Annual Meetings 2016
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Il Fondo Monetario Internazionale
Come si finanzia?
•Versamento di quote da parte dei paesi aderenti, commisurate
al loro peso economico; composizione:
•25% valuta “accettata internazionalmente” (dollaro, yen, sterlina, euro,
yuan oppure Diritti Speciali di Prelievo, DSP);
•75% valuta nazionale
•Totale capitale versato in quote: 650 mld US$ (al 9/3/2016);
altre risorse impegnate dai paesi membri: 642 mld US$
•Linee speciali di finanziamento (NAB, GAB) e accordi di
prestito da parte dei paesi membri
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Il Fondo Monetario Internazionale
Come eroga i finanziamenti?
•Il FMI presta in modo condizionale, dopo aver
concordato piani di intervento governativi
•In primis il paese richiedente redige una lettera di
intenti
•Quando approvati, i crediti vengono erogati in
tranche valutando l’attuazione di quanto concordato
•Limite del prestito: commisurato a un multiplo della
quota e aumentato dopo la crisi finanziaria del 2008
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Il Fondo Monetario Internazionale
Varie forme di finanziamenti per i paesi in difficoltà
•Principali forme di finanziamento:
 Per i paesi più poveri, linee di credito agevolato o concessional
provenienti dal Poverty Reduction and Growth Trust (fondo a cui
possono accedere i paesi più poveri), meno soggette a condizionalità
 Per gli altri paesi, linee di credito non-concessional a tassi vicini a
quelli di mercato (1% sopra il tasso medio ponderato sulle principali
valute, ovvero tasso sui DSP; oggi è pari a 1,05%); previste anche
altre commissioni, ora divenute rilevanti con tassi di interesse così
bassi
• Nota: il principale problema dei paesi in «difficoltà di bilancia
dei pagamenti» è il razionamento del credito (nessuno vuole
prestare a questi paesi), oltre al costo elevato
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Il Fondo Monetario Internazionale
Le linee di credito
Le linee di credito non-concessional:
 Stand-by Arrangements, le linee di credito più tradizionali
(1952) con orizzonte temporale di 12-24 mesi
 Extended Fund Facility, a più lungo termine per paesi a
bassa crescita e per l’implementazione di riforme
economiche
 Flexible Credit Lines
 Precautionary and Liquidity Lines
 Rapid Credit Instrument
 Trade Integration Mechanism
Le linee di credito concessional:
 Stand-by Credit Facility
 Extended Credit Facility
 Rapid Credit Facility (2015)
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Il Fondo Monetario Internazionale
Come prestare in modo efficace
•Problema: lentezza nel processo di erogazione e rischio di
intempestività durante una crisi finanziaria («chiudere la stalla
quando i buoi sono scappati»)
•Trade-off: valutazione dell’affidabilità del debitore e rapidità di
intervento
•Nuovo concetto di condizionalità: valutazione dei fondamentali
di un’economia e della condotta coerente della politica
economica
•Alcuni esempi di nuove linee di credito:
 Flexible Credit Lines (2009)
 Precautionary and Liquidity Lines (2011)
 Rapid Credit Instrument e la R.C. Facility (2015)
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Il Fondo Monetario Internazionale
I Diritti Speciali di Prelievo
I Diritti Speciali di Prelievo (DSP; in inglese Special Drawing
Rights, SDR) sono «moneta di riserva» ideata e gestita dal FMI.
Due importanti caratteristiche che distinguono i DSP dalla
moneta.
• Non sono «moneta fisica», ma solo virtuale generata dagli
squilibri di bilancia dei pagamenti dei paesi.
• I DSP non sono una passività del FMI – come invece le monete
nazionali che sono una passività delle Banche Centrali
Chi detiene DSP può ottenere monete internazionali cambiandoli
con altri stati membri del FMI sia volontariamente, sia attraverso
la richiesta del FMI ai paesi con ampie riserve internazionali
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Il Fondo Monetario Internazionale
Quanto vale 1 DSP?
Il valore di 1 DSP è definito dal valore di un paniere di
valute costituito da: 0.423€, 12.1¥, 0.111£, 0.66$.
Ma dal 1/10/2016 anche lo yuan cinese contribuirà al suo
valore (con un peso di 10,93%, contro il 41,73% del
dollaro USA, il 30,93% dell’euro, l’8,33% dello yen e
l’8,09% della sterlina inglese).
Nota: il valore dello yuan nel paniere viene stabilito a
seconda del tasso di cambio del 1/10/2016.
Tasso di interesse sui DSP come media ponderata dei
tassi di interesse delle valute che lo costituiscono; serve
come riferimento per le operazioni di finanziamento del
FMI
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Il Fondo Monetario Internazionale
Le assegnazioni di DSP
•
•
•
Vengono creati nel 1969 a causa della scarsità di liquidità
internazionale, causata dalla crescita rapida dell’economia
mondiale durante il decennio 1960-1970 e dalla centralità
del dollaro USA (dilemma di Triffin)
Stock esiguo (circa 21 mld DSP) e inalterato dalla fine
degli anni 70 fino al 2008
Nuovo ruolo durante la crisi finanziaria del 2007-08
•
Recenti assegnazioni:
• 10 agosto 2009; per dotare tutti i nuovi membri
dall’ultima assegnazione nel 1979 (quasi 1/5 dei
membri), 21,5 mld DSP
• 28 agosto 2009; 161,2 mld DSP
•
Stock attuale: 204,1 mld DSP (circa 285 mld US$)
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Il Fondo Monetario Internazionale
Struttura Organizzativa
Consiglio dei Governatori (Board of Governors), che
rappresenta l’assemblea degli azionisti
Comitato Finanziario e Monetario Internazionale,
quale organo consultivo e di raccordo tra varie istituzioni
Consiglio di Amministrazione (Executive Board), che
gestisce quotidianamente il FMI
Amministratore Delegato (Managing Director), dirige il
CdA che lo ha selezionato (Christine Lagarde fino al
2021)
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Il Fondo Monetario Internazionale
Il Consiglio di Amministrazione
•Composto da 24 membri, detti direttori esecutivi
8 direttori rappresentano singoli paesi: Arabia Saudita, Cina, Francia,
Germania, Giappone, Regno Unito, Russia e Stati Uniti
16 direttori rappresentano gruppi di paesi, detti constituencies
•Constituency dell’Italia composta da: Albania, Grecia, Malta,
Portogallo, S. Marino e Timor Est; il direttore esecutivo della
constituency è italiano (ad oggi è Carlo Cottarelli).
•Decisioni prese con varie maggioranze qualificate a seconda
dell’argomento
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Il Fondo Monetario Internazionale
Cambiamenti nel panorama internazionale
 Rinnovata importanza del FMI con la crisi finanziaria del
2008-09: occorrevano interventi di istituzioni
sovranazionali per fermare la crisi globale
 Aumento di importanza delle economie emergenti e
conseguente richiesta di cambiamento della governance
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Il Fondo Monetario Internazionale
Le proposte di riforma dopo la crisi finanziaria
•Principali riforme:


(14ma) Revisione delle quote: le economie avanzate passano dal
59% al 55%, le altre economie dal 41% al 45%. I 10 paesi più
importanti saranno USA, Giappone, 4 paesi europei più grandi, i 4
BRIC
I direttori esecutivi dovrebbero essere tutti eletti e i paesi europei
perderebbero due direttori a vantaggio di altri paesi
•Le riforme e le variazioni di quota devono essere confermate
dai parlamenti di almeno l’85% dei paesi membri.
•Il Congresso USA ha approvato la riforma alla fine del 2015.
Nota: gli USA hanno un peso di circa il 17% nel FMI.
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Il Fondo Monetario Internazionale
Riassunto sulla governance del FMI
http://www.imf.org/external/np/exr/facts/govern.htm
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La Banca Mondiale
Storia e Obiettivi
•Nasce nel 1944 insieme al FMI
•Comprende gli stessi membri del FMI
•Sede principale a Washington, DC (USA)
•Obiettivi principali:
 Lotta alla povertà (Working for a world free of poverty)
 Assistenza finanziaria e tecnica allo sviluppo
 Sostegno e promozione per una crescita equilibrata del
commercio internazionale (in collaborazione con il FMI)
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La Banca Mondiale
Il Gruppo Banca Mondiale
•Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (1944) (International
Bank for Reconstruction and Development)
•Associazione Internazionale per lo Sviluppo (International Development
Association), aiuto ai paesi più poveri
•Società Finanziaria Internazionale (International Finance Corporation), aiuto
finanziario e di consulenza per il settore privato dei paesi in via di sviluppo
(PVS)
•Agenzia Multilaterale per la Garanzia sugli Investimenti (Multilateral
Investment Guarantee Agency), promuove investimenti diretti esteri nei PVS
fornendo garanzie a chi investe
•Centro Internazionale per la Risoluzione delle Dispute sugli Investimenti
(International Centre for Settlement of Investment Disputes), agevola la
conciliazione nelle dispute internazionali sugli investimenti
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La Banca Mondiale
Come si finanzia?
•Quote dei paesi membri e capitale della BM (252,8 mld US$):
 paid-in capital (15,2 mld US$ al 30/6/2015)
 callable capital (236,6 mld US$ al 30/6/2015)
•Ultimo aumento di capitale: marzo 2011 (precedente nel 1988)
•Emissione di obbligazioni sottoscritte da operatori pubblici e
privati di rating elevato (AAA)
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La Banca Mondiale
Come interviene?
•Con prestiti, generalmente agevolati e per progetti
specifici (a differenza del FMI) e con varie forme di
finanziamento (es. trust funds)
•Tipologie di prestiti:
•Prestiti senza interesse per i paesi più poveri da
restituire in 35-40 anni
•Finanziamenti per investimenti specifici (5-10 anni)
•Finanziamenti a favore di «politiche per lo
sviluppo» (1-3 anni), per aiutare l’attuazione di
politiche strutturali
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La Banca Mondiale
Crediti pendenti
Crediti o prestiti pendenti (loans and credit outstanding):
•Banca Mondiale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD):
157 mld US$ nel 2015
•Agenzia Internazionale per lo Sviluppo (IDA): 157 mld US$
nel 2015
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La Banca Mondiale
Organizzazione
•Molto simile a quella del FMI
•Consiglio dei Governatori (Board of Governors), come
assemblea azionisti
•Consiglio Direttivo (Board of Directors), come CdA del
FMI, composto da:
•25 direttori (Francia, Germania, Giappone, Regno
Unito e USA ne hanno uno a testa; gli altri
rappresentano constituencies)
•Il Presidente (Mr. Jim Yong Kim)
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
Storia e Obiettivi
•Nasce nel 1995, ma è stata preceduta dal General
Agreement on Trade and Tariffs (1946) e dal progetto
dell’International Trade Organization
•Il segretariato ha sede a Ginevra; lo staff permanente
è molto minore rispetto al FMI e alla BM
•Da luglio 2016 comprende 164 paesi (recenti ingressi
importanti: Russia, Cina, Cambogia, Nepal, Arabia
Saudita, Laos)
•Obiettivi principali:
 Favorire il “commercio equo” (fair trade)
 Trasparenza e stabilità negli scambi internazionali
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
Attività
•Attività principali a Ginevra:
 negoziare l’abbattimento delle barriere commerciali
 dirimere le dispute commerciali
•Ogni due anni (circa) si riunisce la Conferenza
interministeriale (ultima, la 10ma, a Nairobi nel
dicembre 2015)
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
Le precedenti negoziazioni presso il GATT
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
Le negoziazioni GATT più rilevanti
•Kennedy Round (1967); riduzione dei dazi di circa il
35%
•Tokyo Round (1979); regolazione di altri strumenti,
tariffari (come VERs) e non tariffari
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
L’Uruguay Round (1986-1994)
Principali risultati:
 riduzione dei dazi dal 6,3% al 3,9% (in media)
 liberalizzazione quasi completa di alcuni settori
(agricoltura, tessile)
 regolazione delle commesse governative
 creazione dell’OMC
 GATS (General Agreement on Trade in Services)
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
Le Conferenze Interministeriali presso l’OMC
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
L’Agenda di Doha del 2001
Un’Agenda difficile (2001-2015†)
 Apertura dei mercati agricoli nei paesi avanzati agli
esportatori provenienti dai paesi in via di sviluppo
 Apertura dei mercati dei servizi (specialmente finanziari)
nei paesi emergenti
 The Economist: lanciare un Global Recovery Round su
manifattura e servizi in modo più semplificato senza
unanimità su tutte le decisioni
 Fine del round (fallito) nel 2015 (Conf. Interm. di Nairobi)
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
La 10ma Conferenza Interministeriale
Conclusioni principali a Nairobi (12/2015)
 Eliminazione dei sussidi all’esportazione in agricoltura,
ma con un’attuazione graduale
 Eliminazione dei dazi su 201 prodotti dell’information
technology (circa 10% del commercio mondiale)
 Misure a favore del commercio per i paesi in via di
sviluppo
 Ingresso di Afghanistan e Liberia
 Tentativo di partire con un nuovo OMC
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L’Organizzazione Mondiale del Commercio
Organizzazione
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Altre Organizzazioni Economiche Internazionali
• Banca dei Regolamenti Internazionali (Bank for International
Settlements):
• Sede a Basilea
• Incontri mensili dei governatori delle principali banche centrali
• Supervisione bancaria e finanziaria internazionale
• Banche di sviluppo regionali (es. Banca Europea per la
Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca Africana di Sviluppo, Banca
InterAmericana di Sviluppo, etc.):
• Stessa governance della Banca Mondiale, ma con una divisione
diversa (specifica regionale) delle quote
• Interventi in sovrapposizione con Banca Mondiale
• OCSE:
• Sede a Parigi
• Un club di paesi principalmente industrializzati
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Altri consessi internazionali a risvolto economico
• Club di Londra e Club di Parigi
• Agenzie ONU (UNCTAD, FAO, UNDP, etc.)
• G7, G8, G20
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