3° Festival del Cinema Invisibile (Spettatori
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3° Festival del Cinema Invisibile (Spettatori
Circolo del Cinema Cineclub Fiori di Fuoco LECCE www.leccefilmfest.it - [email protected] 348.7667033 9° FESTIVAL DEL CINEMA INVISIBILE LECCE FILM FEST 2014 26, 27, 28, 29 DICEMBRE 2014 SULLE QUATTRO GIORNATE DEL LECCE FILM FEST 2014 Introduzione Indipendente per scelta e per vocazione, il Festival del Cinema Invisibile, alla sua nona edizione, si trasforma in Lecce Film Fest, estendendo il suo lavoro di ricerca all’Europa. Quattro giornate imperdibili, il 26, il 27 e il 28 dicembre al Teatro Paisiello, il 29 alle Officine Culturali Ergot, per riattivare la mente e le emozioni con l’ironia, l’intensità e la leggerezza del cinema e tanti ospiti internazionali. Tutte le informazioni sul sito www.leccefilmfest.it. L’iniziativa è organizzata dal Cineclub Fiori di Fuoco e dall’Unione Italiana Circoli del Cinema con il patrocinio e il contributo del Mibact – Direzione Generale Cinema e la collaborazione di Astragali Teatro. La direzione artistica e organizzativa è affidata a Nicola Neto e Ornella Striani. VENERDI 26 DICEMBRE. Teatro Paisiello (1^ Giornata) Per guardare al futuro con animo saldo, è necessario rivolgersi ai propri ricordi con occhi consapevoli. Il Festival, allora, inizia dalla fine, con uno sguardo sui sentimenti della terza età, percorrendo le fredde vallate norvegesi (“Between sky and sea” in anteprima nazionale) o seduti davanti al nostro Mar Mediterraneo (“Piccola storia di mare”). Non sono una “Zavorra” (documentario candidato al David di Donatello) gli anziani ma una ricchezza di vite vissute con dignità e coraggio; l’addio alla vita in Grecia è ebbro e gioioso (“Ebiba”, anteprima nazionale) per nulla rassegnato all’età che avanza. Come la coppia di “Amore necessario” che flirta con più freschezza dei ventenni. Non dimenticare chi ci ha cresciuto è il monito che colpisce al cuore, dritto dalla Spagna con “Mi ojo derecho” (corto iberico dell’anno). Proiezioni mattutine a partire dalle ore 10.30, come degna apertura. Si riprende alle ore 16.00 con le speranze, a volte naufragate e a volte sopravvissute, nonostante la tempesta: “racconti morali’ di giovani protagonisti che intrecciano fiaba crudele (il rumeno “Have sweet dreams”) e documentario da strada (“La mela rossa”), racconto di formazione portoghese (“Os meninos do rio”) e canto di protesta e di rivalsa che s’innalza da uno scenario pugliese (“Thriller”). E se il calore di un incontro illumina il grigio nord Europa (“Avec Lou”), al sud la natura genera oscuri esseri fantastici (“Tattoo”). Alle 19.30 pausa riflessiva con il prof. Cosimo Lorè, accompagnato dal clarinettista Salvatore Coppola, e con il giornalista e critico Franco Farina. Sguardi differenti per individuare le tendenze che emergono dalle pellicole in concorso, ma anche preludio alla seconda parte della serata: scontri. In anteprima a Lecce e in proiezione unica come evento speciale alle 20.30, il folgorante “Class Enemy” esordio pluriacclamato dello sloveno Rok Bicek, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia. Il microcosmo della scuola è immagine riflessa di uno scontento globale, di una generazione vulnerabile e di dubbi morali che ci assalgono senza risposte certe. Chiude la serata “Dell’arte della guerra”, documentario dal respiro epico incentrato su una delle rivendicazioni più ricorrenti di 1 Circolo del Cinema Cineclub Fiori di Fuoco LECCE www.leccefilmfest.it - [email protected] 348.7667033 questi tempi,: quella occupazionale! SABATO 27 DICEMBRE. Teatro Paisiello (2^ Giornata) La seconda giornata inizia alle ore 10.00 all’insegna dei miraggi: storie di ordinaria follia, documentate con puntuale sensibilità (“Lo stato della follia”), ritratte nel malinconico protagonista di “America” ed esasperate nella tensione del polacco “The Heat”. Un faccia a faccia con se stessi (il divertente “Monolog”), uno scavo nella memoria (la struggente produzione italo-svedese “Midsommar”). Si riprende alle 16.00 con i disagi del nostro mondo: la vita da immigrate in “Nadea e Sveta” dell’apprezzata documentarista Maura Delpero, un’insolazione dirompente (“Onda anomala. Un colpo al sole”) e una denuncia estrema (“Corso Dante”). Giunge la comicità spagnola a stemperare il generale malessere europeo, nel ghigno di “Democracia” e nel concitato “A serious comedy” che narra le difficoltà di un festival di cortometraggi da organizzare in Iraq. Alle 19.00 inizia Rockemilia Indipendente, percorso visivo e sonoro in sintonia con lo spirito controcorrente del “Lecce Film Fest”. Il primo appuntamento è l’omaggio al leader indimenticato degli Skiantos Roberto Freak Antoni, protagonista di “Freakbeat” di Luca Pastore, divertente road-movie in terra emiliana alla ricerca di un insolito Sacro Graal. Alle 21.00, il crocevia dei diversi destini con due commedie sentimentali, inedite in Italia, incentrate sugli appuntamenti mancati della vita: l’italo-brasiliano “(Des)encontros” e il coloratissimo “Chaque jour est une petit vie”; ma anche la drammaticità di “Una hora, un paso”, dove il passo da compiere è davvero l’ultimo. Attesissima, infine, alle 22.00, la prima assoluta, alla presenza del regista Raffaele Manco, di “H24 Poliziotti allo specchio”, documentario che scava nella difficile quotidianità degli appartenenti alle forze dell’ordine che credono fortemente nel valore del proprio ruolo. A seguire, l’altra faccia del distintivo: “La cella zero” di Salvatore Esposito sugli abusi subiti dai detenuti nel carcere napoletano di Poggioreale. DOMENICA 28 DICEMBRE. Teatro Paisiello (3^ Giornata) I lavori protagonisti della mattinata domenicale, dalle ore 10.00. Non a caso proprio nel giorno un tempo riservato al riposo e alla famiglia, vedremocome, invece, la società attuale abbia cambiato la percezione dell’attività lavorativa. Nel documentario “Vite al centro” s’intrecciano le microstorie di chi fatica in un mercato che, in nome della liberalizzazione, non tiene ormai più conto dell’aspetto umano; “Espantavidas” affronta con ironia il tema della precarietà; “Good time for a change” prova a tradurre in realtà il progetto segreto di molti di lasciare l’Italia per realizzarsi all’estero. 2 Circolo del Cinema Cineclub Fiori di Fuoco LECCE www.leccefilmfest.it - [email protected] 348.7667033 Le passioni in proiezione pomeridiana, a partire dalle 16.00, scorrono attraverso il calore della pelle dell’inglese “Touch”, si nascondono nel tenero inganno del giapponese “Mokusatsu” e diventano vendetta nella commedia nera del cipriota “5 Ways 2 Die”. Il futuro fantascientifico del francese “Desaffection” preannuncia l’annientamento dei sentimenti, li stessi che riscaldano due giovani cambogiani in procinto di sposarsi nell’insolito documentario olandese “When elephants dance the grass gets beaten”. Tuttavia, l’amore vince ogni cosa: lo dimostra “Janne of love” con la sua prorompente protagonista bulgara che travolge la proverbiale freddezza finlandese; lo dimostra la giovane coppia di “No love lost” che si tiene coraggiosamente per mano in una Londra infida; lo conferma lo sguardo luminoso di “Love at first sight” che incanta e commuove. Un nuovo senso dell’amore e della fedeltà ha d’altra parte trasformato un mito generazionale della musica italiana, Giovanni Lindo Ferretti, che con i suoi C.C.C.P. prima e C.S.I. poi, sarà la figura centrale del secondo capitolo di Rockemilia Indipendente, con inizio alle ore 19.00. I mutamenti, solo in apparenza inspiegabili, dall’infanzia all’incontro con Massimo Zamboni, il divenire asceta tra i suoi Appennini e narratore di una nuova epica di cavalieri, in una conversazione intima nel film “Fedele alla linea” di Germano Maccioni. Dopo la proiezione interverranno appassionati ed esperti pronti a testimoniare la propria esperienza personale con la musica del gruppo reggiano. Le proiezioni in concorso si chiudono nel balenare delle illusioni. Dalle 21.00 l’esilarante poliziesco svedese terrà con il fiato in sospeso per le sorti del goffo rapinatore “Mousse”. Il corto “Similo” trasporterà il pubblico in un futuro grottesco. L’ultimo lavoro di Vittorio Moroni “Se chiudo gli occhi non sono più qui”, s’interroga sulla solitudine dell’uomo davanti alla natura, seguendo i passi nella periferia friulana del giovane Kiko una sorta di moderno Leopardi. Chiusa la competizione, il Festival lascia il Teatro Paisiello e prosegue lunedì 29 alle Officine Ergot per esplodere altri fiori di fuoco. LUNEDI 29 DICEMBRE. Officine Culturali Ergot (4^ Giornata) La giornata conclusiva del “Lecce Film Fest” invita il suo pubblico alle Officine Culturali Ergot per due incontri ravvicinati. Il pomeriggio s’inaugura alle 18.00 con il gradito ritorno di Francesco G. Raganato, reduce dal recente successo al Festival di Roma con “Looking for Kadija. Il regista salentino aprirà virtualmente le porte del suo laboratorio d’autore per una lezione informale su Il documentario e la fotografia d’autore che comprenderà, accanto all’analisi tecnica e agli avvincenti racconti, la proiezione di alcuni suoi lavori ancora inediti a Lecce. Alle 20.30, per Rockemilia Indipendente, sarà la volta di Max Collini degli Offlaga Disco Pax, per una conversazione fuori dagli schemi dal titolo Parlo da solo: suoni, racconti, visioni. Storie di una band, storie di un paesaggio e di uno stile di vita ben lontani dalla terra del sole, mare e vento. Eppure le parole di Collini sanno raccontare le piccole cose quotidiane riconoscibili in ogni luogo e da ogni generazione. 3 Circolo del Cinema Cineclub Fiori di Fuoco LECCE www.leccefilmfest.it - [email protected] 348.7667033 Alle 22.15, la proiezione speciale è “Not anymore: a story of revolution” breve e intenso documentario sulla guerra in Siria di Matthew VanDyke, rappresentativo e necessario, a conclusione di un Festival che nel suo apparente minimalismo continua a veicolare alta qualità e forti intenti. In un’atmosfera di festa per niente formale, la premiazione concluderà la manifestazione: saranno aggiudicati il montepremi in denaro, un contratto di distribuzione attraverso l’innovativa applicazione realizzata da “AncheCinema” e il “Premio Scuola” assegnato quest’anno dagli studenti del Liceo Artistico “G. Chierici” di Reggio Emilia, i quali, a sottolineare il gemellaggio con la creatività emiliana, hanno realizzato anche la sigla del Festival. 4