GESTIONE DELLA RETINOPATIA NEL DIABETE DI TIPO 2

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GESTIONE DELLA RETINOPATIA NEL DIABETE DI TIPO 2
GESTIONE DELLA RETINOPATIA NEL DIABETE DI TIPO 2: AGGIORNAMENTO
DELLE LINEE GUIDA PER LA GESTIONE PRECOCE E LO SCREENING
Retinopatia diabetica
La retinopatia diabetica è la principale causa di cecità nelle persone al di sotto dei 60 anni di età nei
paesi industrializzati. Inoltre costituisce una delle principali cause di cecità nei soggetti anziani.
La patologia può rimanere silente fino a quando non raggiunge uno stadio molto avanzato. Dopo 20
anni dall’insorgenza del diabete, più del 60% delle persone con diabete di tipo 2 svilupperà una
retinopatia diabetica. Nei soggetti con diabete di tipo 2, la maculopatia è la più importante causa di
perdita di visuale.
Il rischio di compromissione della visione e di cecità è sostanzialmente ridotto da un programma di
cure che combini metodi per una precoce rilevazione con trattamenti efficaci di retinopatia
diabetica. L’elemento chiave nello screening per retinopatia diabetica è la precoce identificazione
dei soggetti con retinopatia.Lo screening e il trattamento della retinopatia diabetica non
elimineranno tutti i casi possono contribuire a minimizzare il numero di pazienti con cecità.
Cure degli occhi per tutte le persone affette da diabete
• mantenere un buon controllo della pressione sanguigna (inferiore o uguale a 140/80 mmHg)
• mantenere un buon livello di glucosio nel sangue (preferibilmente sotto HbA1c 6.5-7.5%, in
accordo con gli obiettivi del soggetto)
• controllare l’acuità visiva, eventualmente correggendola con gli opportuni strumenti (p.e.
occhiali)
• inviare allo specialista se la cataratta interferisce con la visione o se la retina è oscurata
• le classiche cure oculistiche come: richiesta di cure routinarie, richiesta di cure precoci,
richiesta di rinvio (vedere sotto)
Screening per retinopatia diabetica
• esaminare gli occhi di soggetti con diabete di tipo 2 al momento della diagnosi e
successivamente almeno una volta all’anno (anche quando si instaura la cecità o una perdita
della vista)
• effettuare un test di screening per la retinopatia appropriato e accettabile
• usare test che hanno dimostrato di essere utili: sensibilità di 80% o maggiore, specificità del
95% o superiore e un errore del 5% o inferiore
o fotografia della retina, che è attualmente il metodo più praticato, quando
effettuato e valutato da personale formato o
o oftalmoscopia indiretta con lampada a fessura che è efficace se effettuata da
personale formato
• usare la tropicamide (per raggiungere la midriasi) se non è controindicata
• screening opportunistico non è un adeguato sostituto per partecipare in un programma
formale di screening. È un’opzione solo se lo screening formale non è possibile
Assistenza di routine
rivedere annualmente se
¾ non è presente retinopatia
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¾ retinopatia posteriore minima o media/basso
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rischio di retinopatia posteriore
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retinopatia diabetica media non proliferativi è descritta nel Royal College of Ophtalmology’s Linee Guida per la
retinopatia diabetica (1997)
Rivalutazione precoce
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rivedere ogni 3-6 mesi se:
¾ si sono verificate lesioni o se sono peggiorate dall’ultimo esame
¾ ci sono essudati sparsi più di uno disco diametro dalla fovea
¾ la persona è ad alto rischio di progressione (rapido peggioramento nel controllo del
glucosio ematico, presenza di ipertensione o di patologia renale)
Rinvio
**** inviare ad un oculista specialista se
**** improvvisa perdita di visione
*** evidenza di distacco di retina
*** neoformazione di capillari
*** evidenza di emorragia del vitreo
*** è presente rubeosis iridis
** si verifica un inspiegabile cambiamento nell’acuità visiva
** presenza di essudati duri entro 1 disco del diametro della fovea
** c’è edema della macula
** vi sono rilievi retinici inspiegabili
** presenza di retinopatia proliferativa o in fase di progressione (grave)
chiavi per i tempi di invio:
**** deve essere visto da uno specialista immediatamente (entro un giorno)
*** deve essere visto da uno specialista urgentemente (le autorità sanitarie e le organizzazioni
di cure primarie dovranno lavorare per definire il massimo di liste di attesa per ciascuna
categoria. Il Gurppo che ha sviluppato le linee guida considerano un massimo di liste di attesa
di 1 settimana possa essere appropriato per la categoria urgente e 4 settimane per la categoria
presto
** deve essere visto da un oculista presto
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Scopi della linea guida
Questa componente della linea guida nazionale per il diabete tipo 2 è destinato principalmente a tutti i professionisti che si
occupano della retinopatia nei soggetti con diagnosi di diabete di tipo 2, nelle cure primarie e secondarie. In dipendenza del
tipo, stadio e gravità dei problemi clinici, la linea guida può anche essere utilizzabile da coloro che lavorano nella cura del
diabete all’interno delle cure terziarie. Questa linea guida è stata sviluppata per consigliare sulle cure dell’adulto con diabete
di tipo 2, ma può essere di aiuto anche per le cure di quelli con diabete 1.
Gli scopi della linea guida comprendono:
• l’identificazione primaria della retinopatia nel diabete di tipo 2
• la gestione precoce della retinopatia.
I seguenti elementi sono al di fuori degli scopi della linea guida
• questa linea guida non fornisce dettagliati consigli riguardo la gestione dei fattori di rischio come l’aumento dei
livelli di glucosio nel sangue, il fumo, l’aumento dei lipidi nel sangue o l’aumento della pressione sanguigna (coperti
da altre linee guida della serie)
• questa linea guida comprende solo lo screening e la gestione precoce della retinopatia diabetica; non comprende
indicazioni per la gestione chirurgica o l’intervento del laser dopo l’invio allo specialista
• la linea guida non è indirizzata alla identificazione del diabete non diagnosticato o alla gestione generale degli affetti
da diabete.
• Questa linea guida non è indirizzata alla organizzazione e allo sviluppo di risposte ai bisogni degli affetti del diabete.